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Jobs Act, politiche attive per il lavoro,
nuovi cantieri per l’impiego  
Firenze 10 febbraio 2016
Maurizio Serafin
SL – rete di «accreditati vocazionali» toscani
Il quadro numerico degli operatori «pubblici»
e «privati» dei CPI della Toscana
Dati fine 2013 con servizi a «regime»,  il quadro attuale vede i dipendenti 
della PA in sensibile diminuzione (pre‐Fornero)
Gli operatori dei CPI toscani: fra lavoro
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Gli operatori dei CPI toscani: elevata scolarizzazione e 
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professionale specifica (rilevazione SL, 2015)
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28%
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Anni di esperienza
Elevata esperienza, seniorità del 39% dei rispondenti 
Gli operatori toscani: l’orario di lavoro
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Meno di 10 ore Da 10 a 19 ore Da 20 a 29 ore Da 30 a 35 36 ore
Ore settimanali medie di attività nei SPI nel'ultimo anno
Orari flessibili fra attività libero professionale e orientamento all’utente (fo)
Il quadro toscano dei SPI
• I punti di forza
• Centralità dei servizi per l’impiego e forte presenza di pratiche di 
sviluppo del capitale umano (politiche di attivazione)
• Modello pubblico a forte presenza del privato (i «curiosi» accreditati) 
• Buone prassi metodologiche e flessibilità organizzativa su un 
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«La prova del 9»: tempestività e risultati positivi nei servizi 
degli SPI alla Garanzia Giovani Toscana («stress test» degli SPI 
regionali, prima prova di sistema nazionale)
Un SPI (quello toscano) universalistico e
piuttosto efficiente
Garanzia Giovani in Toscana (RT, gen 2016)
Un giudizio di sintesi sul funzionamento dei SPI 
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• Le ragioni dei buoni risultati  
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modello di governance pubblica territoriale (Province) dei servizi 
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• l’accreditamento di tipo confermativo (da rivedere) e gli originali e vari 
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• l’approccio “vocazionale” ai servizi: motivazione e deontologia degli 
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«condizionalità»
efficace e
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efficienti
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ori sociali
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• La dubbia perseguibilità di un modello concorrenziale (il fascino del 
modello lombardo) 
• L’esigenza di valutare efficacemente la premialità al risultato (i rischi  
dell’accaparramento e degli opportunismi) 
• La confusione dei ruoli fra gli attori potenziali delle politiche attive del 
lavoro e gli accreditamenti nazionali 
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• Il fallimento dell’istanza centralistica e (in media) di quella «federale» 
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Un quadro difficile… 
• Le criticità di contesto 
(non in ordine di importanza)
• Le limitate risorse investite/bili nei SPI e in generale nel 
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pubblico e del privato nell’intermediazione
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32,9%
19,2%
69,4%
83,1%
33,7%
4,4%
servizi pubblici
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Italia ‐ 2013
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29 dicembre 2015
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