Liceo Statale “A. Rosmini” - Grosseto
Rete dei Licei della Toscana
L' identità dei Licei : curricolo, competenze, epistemologia e didattica
"Seguire e interpretare il Riordino"
Corso di formazione presso il Liceo Rosmini
23 aprile, 10 maggio 2012
Prima giornata: lunedì 23 aprile
Liceo Statale “A. Rosmini” - Grosseto
Rete dei Licei della Toscana
L' identità dei Licei : curricolo, competenze, epistemologia e didattica
"Seguire e interpretare il Riordino"
Corso di formazione presso il Liceo Rosmini
23 aprile, 10 maggio 2012
Prima giornata: lunedì 23 aprile
La Psicologia dell’Alimentazione: aree di intervento e competenze professionaliObiettivo Psicologia Srl
In Italia, esattamente come accade per la sessuologia, non esistono scuole di formazione riconosciute.
Nonostante ciò la domanda da parte della popolazione è presente e la figura dello psicologo/psicoterapeuta è, da sempre, prevista nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione.
Inoltre, il professionista psicologo è richiesto nel protocollo di intervento per la chirurgia dell’obesità sia negli aspetti valutativi (idoneità all’intervento) sia come funzione di supporto per la dieta e per le problematiche connesse ai rapidi cambiamenti corporei conseguenti alla perdita di peso.
A quanto detto dobbiamo aggiungere gli altri settori di intervento della psicologia in campo alimentare:
- Tutti i casi in cui le persone devono aderire ad una dieta specifica a lungo termine e modificare “stabilmente” il comportamento alimentare (diabetici, celiaci, obesi non adatti alla chirurgia bariatrica);
- Tutte quelle richieste di consulenza per l’alimentazione del bambino (fobie del cibo, mangiare troppo, mangiare troppo poco, non riuscire a mangiare frutta e verdura);
- Tutte quelle situazioni nelle quali l’alimentazione è condizionata da esperienze emotive (emotional eating);
- Tutti i contesti di campagne di prevenzione ed educazione alimentare nelle quali, la psicologia, deve dare il suo contributo;
- Tutte quelle situazioni di “ossessione” nei confronti del cibo (es. ortoressia).
Nella trattazione di questi ambiti, particolare attenzione sarà data:
All’alimentazione: interazioni possibili con dietologo, nutrizionista, chirurgo bariatrico, gastroenterologo, diabetologo, medico di medicina generale, al pediatra, all’operatore sportivo;
Ai disturbi della percezione corporea: interazioni possibili con psichiatra, chirurgo plastico, chirurgo estetico.
La Psicologia dell’Alimentazione: aree di intervento e competenze professiona...Obiettivo Psicologia Srl
Negli ultimi anni, l’immagine della Psicologia e della Psicoterapia, presso la popolazione, è molto cambiata, così come si sono modificate le potenzialità che la Psicologia può offrire in relazione ai bisogni sociali emergenti.
Recentemente, una ricerca promossa dall’ Enpap sul “Posizionamento e promozione della figura sociale dello Psicologo” effettuata sulla popolazione generale e sui bisogni riscontrati, ha mostrato la necessità di declinare il ruolo dello psicologo in funzione delle attese e dei bisogni manifestati.
In quest’ottica le richieste emergenti evidenziano la necessità di:
- fornire un intervento meno medicalizzato (sto male/voglio stare meglio) e più di supporto/training e aiuto in percorsi di cambiamento (non sto male/voglio stare meglio);
- rispondere a “domande” emergenti che provengono dall’area “salute”. In particolare, l’area dell’Alimentazione e quella del wellness sembrano essere molto presenti e pertanto preferenziali.
Conseguentemente appare indispensabile, per uno sviluppo professionale degli psicologi, inserirsi attivamente in ambiti di competenza non necessariamente clinici ma focalizzarsi sul potenziamento e sul supporto ai processi motivazionali e di trasformazione in ambito “salute” più che sulla psicopatologia.
La Psicologia dell’Alimentazione: aree di intervento e competenze professionaliObiettivo Psicologia Srl
In Italia, esattamente come accade per la sessuologia, non esistono scuole di formazione riconosciute.
Nonostante ciò la domanda da parte della popolazione è presente e la figura dello psicologo/psicoterapeuta è, da sempre, prevista nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione.
Inoltre, il professionista psicologo è richiesto nel protocollo di intervento per la chirurgia dell’obesità sia negli aspetti valutativi (idoneità all’intervento) sia come funzione di supporto per la dieta e per le problematiche connesse ai rapidi cambiamenti corporei conseguenti alla perdita di peso.
A quanto detto dobbiamo aggiungere gli altri settori di intervento della psicologia in campo alimentare:
- Tutti i casi in cui le persone devono aderire ad una dieta specifica a lungo termine e modificare “stabilmente” il comportamento alimentare (diabetici, celiaci, obesi non adatti alla chirurgia bariatrica);
- Tutte quelle richieste di consulenza per l’alimentazione del bambino (fobie del cibo, mangiare troppo, mangiare troppo poco, non riuscire a mangiare frutta e verdura);
- Tutte quelle situazioni nelle quali l’alimentazione è condizionata da esperienze emotive (emotional eating);
- Tutti i contesti di campagne di prevenzione ed educazione alimentare nelle quali, la psicologia, deve dare il suo contributo;
- Tutte quelle situazioni di “ossessione” nei confronti del cibo (es. ortoressia).
Nella trattazione di questi ambiti, particolare attenzione sarà data:
All’alimentazione: interazioni possibili con dietologo, nutrizionista, chirurgo bariatrico, gastroenterologo, diabetologo, medico di medicina generale, al pediatra, all’operatore sportivo;
Ai disturbi della percezione corporea: interazioni possibili con psichiatra, chirurgo plastico, chirurgo estetico.
La Psicologia dell’Alimentazione: aree di intervento e competenze professiona...Obiettivo Psicologia Srl
Negli ultimi anni, l’immagine della Psicologia e della Psicoterapia, presso la popolazione, è molto cambiata, così come si sono modificate le potenzialità che la Psicologia può offrire in relazione ai bisogni sociali emergenti.
Recentemente, una ricerca promossa dall’ Enpap sul “Posizionamento e promozione della figura sociale dello Psicologo” effettuata sulla popolazione generale e sui bisogni riscontrati, ha mostrato la necessità di declinare il ruolo dello psicologo in funzione delle attese e dei bisogni manifestati.
In quest’ottica le richieste emergenti evidenziano la necessità di:
- fornire un intervento meno medicalizzato (sto male/voglio stare meglio) e più di supporto/training e aiuto in percorsi di cambiamento (non sto male/voglio stare meglio);
- rispondere a “domande” emergenti che provengono dall’area “salute”. In particolare, l’area dell’Alimentazione e quella del wellness sembrano essere molto presenti e pertanto preferenziali.
Conseguentemente appare indispensabile, per uno sviluppo professionale degli psicologi, inserirsi attivamente in ambiti di competenza non necessariamente clinici ma focalizzarsi sul potenziamento e sul supporto ai processi motivazionali e di trasformazione in ambito “salute” più che sulla psicopatologia.
La Nutripuntura associativa è una sequenza, ben determinata, di 5 compresse di nutrienti ed è composta da: Liprofase + Nutri A + Nutri B + Nutri C… + Nutri Z; alle lettere corrisponde un numero che dipende da molti fattori cui vedremo. Un’associazione inizia sempre con Liprofase, seguito da altri tre nutrienti. Il Liprofase dinamizza l’azione dei nutrienti con i quali è associato. Questi ultimi si identificano in funzione dei bisogni della persona e della qualità dell’ambiente in cui vive, e non solo, e che grazie il Test di Bioenergetica Quantistica vengono determinati. Un’associazione di nutrienti permette l’autoregolazione di ogni organo a diversi livelli: strutturale, umorale, cognitivo e psicologico. La Nutripuntura si distingue per la sua originalità perché utilizza, sostituendosi agli aghi dell’agopuntura, dei nutrimenti endocellulari ove le informazioni elettromagnetiche vanno a regolare lo squilibrio presente nella persona.Dopo il Test-Check Up Bioenergetico Quantistico , la cui durata è di circa 10 minuti, emergono i settori più deboli dell’organismo della persona nella sua generalità e potrebbero riguardare il fegato, i reni, il polmone, oppure il sistema immunitario o ormonale e quant’altro. A questo punto,valutata la situazione generale del paziente, si procede testando le 38 Nutri ancora con la strumentazione abbiamo deciso di operare in sinergia con la SCIO andando a verificare l’associazione corrispondente dei numeri coincidenti e atti al riequilibrio del sistema, o organo in carenza, propri per lo specifico paziente. Il test prosegue sino a che si identificano esattamente i circuiti e/o gli organi da aiutare e sostenere e a questo punto la terapeuta è in grado di determinare puntualmente, e ribadiamo specificatamente per il paziente, senza temere errori umani, i nutrienti più adatti per il riequilibro dell’organismo della persona.
L’obiettivo del webinar è di fornire conoscenze e strumenti per comprendere quale spazio di intervento e quali opportunità professionali si profilino per lo Psicologo con persone affette da diabete e altre patologie metaboliche croniche
Le problematiche legate al peso corporeo sono una forma di malessere molto diffuso nella società attuale, a causa del grande valore attribuito al corpo e alla “perfezione fisica”.
Lo Psicologo, attraverso un percorso di Counseling Psicologico applicato a situazioni specifiche che non implicano la presenza di disturbi mentali, è in grado di sostenere l’individuo nel comprendere la base del suo malessere e ristabilire un adeguato rapporto con il corpo e con il cibo.
Per lavorare al meglio risulta fondamentale svolgere un adeguato assessment iniziale. Cogliere da subito i bisogni della persona che abbiamo di fronte e strutturare il percorso migliore sono sicuramente la modalità più efficace per aiutare il nostro cliente e proporgli la strada più adatta a lui.
Webinar | L'analisi del comportamento alimentare: gli strumenti dello psicologoObiettivo Psicologia Srl
Le problematiche legate al peso corporeo sono una forma di malessere molto diffuso nella società attuale, a causa del grande valore attribuito al corpo e alla “perfezione fisica”.
Lo Psicologo, attraverso un percorso di Counseling Psicologico applicato a situazioni specifiche che non implicano la presenza di disturbi mentali, è in grado di sostenere l’individuo nel comprendere la base del suo malessere e ristabilire un adeguato rapporto con il corpo e con il cibo.
Per lavorare al meglio risulta fondamentale svolgere un adeguato assessment iniziale. Cogliere da subito i bisogni della persona che abbiamo di fronte e strutturare il percorso migliore sono sicuramente la modalità più efficace per aiutare il nostro cliente e proporgli la strada più adatta a lui.
Le persone alle quali viene diagnosticata una patologia metabolica necessitano di apportare alcuni cambiamenti nelle proprie abitudini, in particolare correggendo lo stile alimentare, facendo più esercizio fisico e, lì dove necessario, seguendo una terapia farmacologica. Eppure molte persone non riescono a prendersi cura di se stesse o vivono in maniera molto negativa questa nuova condizione.
DEFINIZIONE DEI PERCORSI DI CURA DA ATTIVARE NEI DIPARTIMENTI DI SALUTE MENTALE PER I DISTURBI SCHIZOFRENICI, I DISTURBI DELL’UMORE E I DISTURBI GRAVI DI PERSONALITÀ
1. Istituto Magistrale Amedeo di Savoia Duca
d’Aosta
Liceo delle Scienze Sociali
Classe 5i – a.s. 2012-2013
PROGETTO CARCERE:
Gruppo che ha intervistato la psicologa
Bacco Matteo, D’Isep Caterina, Iliaz Anda, Mattiello Silvia,
Polegato Scilla e Serena Marenzi.
(Prof. Gabriella Peracchi)
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2. LO PSICOLOGO IN CARCERE
Relazione dell’incontro con la psicologa Donzella Giovanna.
Il giorno 20 Dicembre 2012 abbiamo incontrato presso
l’associazione di volontariato “Granello di senape”,”la
psicologa del circondariale di Padova,
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3. Presentazione degli incontri
Progetto carcere svolto dalla classe 5°i.
Gruppo intervista alla psicologa
a cura di:
Bacco Matteo, D’Isep Caterina, Iljaz Anda, Mattiello Silvia,
Polegato Scilla e Marenzi Serena.
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4. INDICE
• 1. SERVIZIO NUOVI GIUNTI;
• 2. SERVIZIO DI OSSERVAZIONE E
TRATTAMENTO;
• 3. SERVIZIO TOSSICODIPENDENTI;
• 4. SVOLGIMENTO DEI COLLOQUI.
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5. Servizio nuovi giunti
COS’E’:
.
E’ la prima fase che attraversano le persone subito
dopo l’arresto; è previsto per solo 17 carceri in
Italia, carceri considerate a rischio. Ha la finalità di
individuare i soggetti pericolosi per se stessi e per
gli altri. Dopo il colloquio si tengono le visite
mediche, dove il detenuto deve dichiarare se è un
soggetto tossicodipendente o meno per poterlo poi
dislocare negli altri due servizi.
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6. CENNI STORICI
Nel 1987 è istituito il “Servizio Nuovi Giunti”: si compone di un
presidio psicologico (con la presenza di psichiatri, psicologi,
criminologi) che affianca i medici, con lo scopo di individuare i
soggetti a rischio, sulla base della diagnosi psicopatologica. I
nuovi giunti diagnosticati a rischio sono destinati ad un reparto
specifico.
Negli anni duemila, sono emanate altre indicazioni per la
riduzione dei suicidi in carcere. Il Servizio Nuovi Giunti è
sostituito dal Servizio di Accoglienza per le persone provenienti
dalla libertà. L’obiettivo del servizio è sempre quello di
attenuare gli effetti traumatici della privazione della libertà e di
predisporre gli interventi a tutela della incolumità fisica e
psichica conseguenti all’ingresso in istituto. Nell’ambito del
servizio le funzioni dello psicologo sono espletate da
professionisti ai sensi dell’art. 80 O.P., prevedendone una
maggiore presenza temporale in istituto.
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7. Osservazione e trattamento
A COSA SERVE:
L'obiettivo della rieducazione viene perseguito,
nella fase dell'esecuzione della pena, attraverso
un complesso di attività, di misure e
interventi, rivolti a condannati e internati che
prende il nome di trattamento rieducativo.
Il trattamento deve essere individualizzato e
diretto a promuovere un processo di
modificazione degli atteggiamenti che sono da
ostacolo ad un’effettiva partecipazione sociale in
modo da poter
perseguire l'obiettivo
finale che consiste nel
reinserimento sociale dei condannati.
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8. All’elaborazione del programma di trattamento
individualizzato si giunge dopo una fase di osservazione
della personalità, attività “diretta all'accertamento dei
bisogni di ciascun soggetto connessi alle eventuali
carenze fisico-psichiche, affettive, educative e sociali,
che sono state di pregiudizio all'instaurazione di una
normale vita di relazione” (art. 27, c. 1, del regolamento
di esecuzione, D.P.R. 30 giugno 2000, n. 230).
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9. Oltre ad offrire elementi utili per individuare
interventi ed offerte trattamentali, quanto
acquisito nella fase di osservazione è
importante per una riflessione sulle condotte
antigiuridiche poste in essere dal condannato,
sulle motivazioni e sulle conseguenze negative
delle stesse nonché sulle eventuali azioni di
riparazione delle conseguenze
del reato.
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10. L’osservazione inizia con l’ingresso in carcere e
segue l’individuo fino al termine
dell’esecuzione penale, rilevando così i
mutamenti che a livello personale e di vita di
relazione si manifestano, verificando i risultati
degli interventi attuati, aggiornando il
programma di trattamento sulla base dei
progressi o delle difficoltà che si registrano
nel corso dell’esecuzione della pena.
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11. SERVIZIO TOSSICODIPENDENTI
• I soggetti dichiarati tossicodipendenti vengono collocati al
servizio per tossicodipendenti. Questo servizio nasce con
l'emanazione della legge Gozzini del 1975 ed è diretto
all'osservazione di soggetti tossicomani. Qualora un detenuto
richieda un trattamento in questo servizio deve presentare gli
esami del sangue o, se vengono superati i primi 3 giorni di
carcerazione, l’esame del capello, che individua ogni droga
assunta.
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12. Svolgimento degli incontri tra detenuti
e psicologi
Per quanto riguarda l'articolazione degli
incontri, la Psicologa ha spiegato che devono
avvenire entro le 23 ore mensili. Il numero
attuale di ore è insoddisfacente ed il lavoro
viene intralciato ulteriormente dal fatto che ci
sono 380 psicologi divisi fra 230 carceri in
tutta Italia. Gli educatori segnalano agli
psicologi i casi particolari da seguire.
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13. Nonostante le difficoltà che possono avere questi
incontri, la psicologa li reputa utili, soprattutto perchè
sono per lo più legati alla concessione delle misure
alternative (l'affidamento in prova al Servizio Sociale,
l'affidamento in prova in casi particolari, la sospensione
dell'esecuzione pena per tossicodipendenti, detenzione
domiciliare, detenzione domiciliare speciale, misure
alternative per condannati in aids conclamata, o affetti
da grave deficienza immunitaria, o altra malattia
particolarmente grave, semilibertà, permessi di
necessità, permessi premio).
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14. Curiosità
•
La psicologa considera differente il comportamento di uomini e donne
durante il colloqui: ritiene che le donne siano più restie ad instaurare un
dialogo o un rapporto di fiducia e soprattutto più aggressive degli uomini
durante il colloquio. Gli uomini sono invece tendenzialmente più cauti
verso una figura femminile.
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