Imu agricola il m5 s accanto agli agricoltori pugliesi in piazza a bari
1. IMU AGRICOLA
IL M5S ACCANTO AGLI AGRICOLTORI PUGLIESI IN PIAZZA A BARI
“L’Imu agricola è un’imposta ingiusta ed iniqua: ingiusta perché tassa lo strumento di
lavoro di una categoria di onesti cittadini ed iniqua perché si basa su un criterio altimetrico
che classifica i terreni sulla base di tabelle ISTAT vecchie di decenni. Forse non tutti lo sanno
o lo ricordano, ma se oggi gli agricoltori sono costretti a pagare l’Imu agricola è per coprire
quei famosi 80 euro che sono serviti a Renzi per vincere campagna elettorale delle europee.
Fu lui stesso a dichiarare che nel decreto 66 del 2014, i 350 milioni di euro di copertura
sarebbero stati prelevati dal settore agricolo. Voglio rivolgere un appello ai pugliesi:
informiamoci, ne va del nostro stesso futuro. Un cittadino informato, infatti, è un cittadino
libero. Come vedete quelle 80 euro ci sono costate care, come ci costeranno care le stesse
promesse che adesso i partiti vi stanno facendo in campagna elettorale e che fanno da
decenni. Questa volta, dopo decenni di bugie, pensateci prima di ridargli il voto. Solo il
Movimento 5 Stelle non ha responsabilità su quanto accaduto in passato ed è composto da
giovani pugliesi con le mani libere che possono operare il vero cambiamento che
aspettiamo da tanto tempo e che serve alla nostra regione”. A dichiararlo è la candidata
governatrice Antonella Laricchia (M5S), ieri sul palco delle associazioni di categoria che si
sono riunite a Bari con gli agricoltori per protestare contro l’ennesima tassazione.
“I parlamentari del M5S hanno proposto la sua abolizione in più occasioni da quando è
stata proposta dal governo PD: negli emendamenti alla Legge di Stabilità, negli
emendamenti al Milleproroghe, in Commissione Finanze. Ma questo Governo ha sempre
risposto di no – continua Antonella Laricchia (M5S) – Noi, comunque, insisteremo fino alla
fine ad immaginare un’agricoltura più redditizia sia in Italia sia, soprattutto, in Puglia.
L’agricoltura pugliese ha bisogno di incoraggiare le aggregazioni tra imprese agricole,
perché le nostre produzioni tornino ad essere competitive in un mercato globale. Ed in
questo compito, la Regione può avere un ruolo chiave, soprattutto in una corretta
distribuzione dei fondi europei della PAC, di cui ad oggi solo il 52% risultano utilizzati. È
giunta l’ora, inoltre – prosegue la candidata governatrice M5S – di dotarsi di un piano
olivicolo regionale per elevare tutta la qualità della nostra produzione olivicola ed
affrontare seriamente il caso Xylella facendo sedere da subito ad un tavolo il settore della
ricerca e quello dell’agricoltura, un matrimonio che deve necessariamente consumarsi al
più presto, senza perdere altro preziosissimo tempo. Solo il comune di Andria ha lo stesso
numero di ulivi di tutta l’Umbria. Dunque, che aspettiamo a considerare strategica questa
produzione per la nostra economia? L’agricoltura che produce i nostri prodotti più tipici e di
qualità, anche attraverso una riforma dei consorzi di bonifica e la semplificazione
amministrativa per le imprese, è il settore da cui deve ripartire la conversione economica –
conclude la candidata governatrice M5S – che attueremo per i nostri territori e che sarà
diretta al potenziamento di attività turistiche, col sostegno delle piccole e medie imprese,
per tornare ad assicurare tante e proficue opportunità di lavoro in Puglia per i giovani come
me e le nostre famiglie”.
Ufficio Stampa M5S