L'impegno degli exallievi don bosco in questo periodo di crisi economica e di valori di don Giovanni Russo delegato nazionale Exallievi don Bosco (9 marzo 2014)
La ripresa, il coraggio e la paura - XV Rapporto annuale (2010) Quadrante Futuro
Come eravamo e come saremo: il Rapporto sull’economia globale e l’Italia compie quindici anni, si apre con uno sguardo al passato e si chiude con uno sguardo al futuro. Dalla tranquilla euforia del 1995 siamo passati all’inquieta sensazione di fragilità che attraversa il 2010: nel frattempo il mondo è cambiato radicalmente, e il predominio dei paesi occidentali sviluppati vacilla di fronte alla crescita delle economie «nuove». Il Rapporto si sofferma sulla nascita di una «classe media globale», sulle prospettive energetiche, sull’emergere di nuovi prodotti e nuovi settori, sulla «partita» in corso fra stati sovrani e grandi società multinazionali.
Ma quanto tempo ci vorrà per tornare ai livelli produttivi della prima metà del 2008? E la possibilità di una «crisi a W» può considerarsi scongiurata? A queste e ad altre domande – come quella relativa alla «alternativa del diavolo» fra inflazione e disoccupazione – il Rapporto cerca di rispondere mettendo in luce futuri punti di svolta, elementi di fragilità e di criticità e mostrando possibili vie al loro superamento.
L’Italia mostra segni evidenti di fatica: gli effetti della crisi sono stati differenti sui diversi settori e nei diversi territori, così come si differenziano le prospettive di ripresa. La scelta è fra arrendersi alla paura del declino e alle chiusure e fratture che questa genera, o affrontare con coraggio le scelte necessarie a tornare su una via che assicuri non solo sviluppo economico ma anche, in senso più fondamentale, crescita delle opportunità individuali e collettive.
Mario Deaglio insegna Economia internazionale presso l’Università di Torino ed è editorialista economico de La Stampa.
Giorgio Arfaras è opinionista di economia e finanza e dal 2009 è direttore di Economia@Centroeinaudi.
Anna Caffarena insegna Relazioni internazionali presso l’Università di Torino.
Giorgio S. Frankel, giornalista professionista, si occupa di Medio Oriente, petrolio e industria aerospaziale. Collabora a Il Sole 24 Ore.
Gabriele Guggiola insegna Economia pubblica presso l’Università dell’Insubria.
Giuseppe Russo, economista professionista, ha fondato e dirige STEP Ricerche, società di studi economici applicati.
SOLUZIONI VINCENTI
PER LA CRESCITA DELLA PICCOLA IMPRESA
Un Kit di proposte innovative per Artigiani,
Commercianti e piccole imprese su come
FARE IMPRESA in tempo di crisi e cambiamento.
La ripresa, il coraggio e la paura - XV Rapporto annuale (2010) Quadrante Futuro
Come eravamo e come saremo: il Rapporto sull’economia globale e l’Italia compie quindici anni, si apre con uno sguardo al passato e si chiude con uno sguardo al futuro. Dalla tranquilla euforia del 1995 siamo passati all’inquieta sensazione di fragilità che attraversa il 2010: nel frattempo il mondo è cambiato radicalmente, e il predominio dei paesi occidentali sviluppati vacilla di fronte alla crescita delle economie «nuove». Il Rapporto si sofferma sulla nascita di una «classe media globale», sulle prospettive energetiche, sull’emergere di nuovi prodotti e nuovi settori, sulla «partita» in corso fra stati sovrani e grandi società multinazionali.
Ma quanto tempo ci vorrà per tornare ai livelli produttivi della prima metà del 2008? E la possibilità di una «crisi a W» può considerarsi scongiurata? A queste e ad altre domande – come quella relativa alla «alternativa del diavolo» fra inflazione e disoccupazione – il Rapporto cerca di rispondere mettendo in luce futuri punti di svolta, elementi di fragilità e di criticità e mostrando possibili vie al loro superamento.
L’Italia mostra segni evidenti di fatica: gli effetti della crisi sono stati differenti sui diversi settori e nei diversi territori, così come si differenziano le prospettive di ripresa. La scelta è fra arrendersi alla paura del declino e alle chiusure e fratture che questa genera, o affrontare con coraggio le scelte necessarie a tornare su una via che assicuri non solo sviluppo economico ma anche, in senso più fondamentale, crescita delle opportunità individuali e collettive.
Mario Deaglio insegna Economia internazionale presso l’Università di Torino ed è editorialista economico de La Stampa.
Giorgio Arfaras è opinionista di economia e finanza e dal 2009 è direttore di Economia@Centroeinaudi.
Anna Caffarena insegna Relazioni internazionali presso l’Università di Torino.
Giorgio S. Frankel, giornalista professionista, si occupa di Medio Oriente, petrolio e industria aerospaziale. Collabora a Il Sole 24 Ore.
Gabriele Guggiola insegna Economia pubblica presso l’Università dell’Insubria.
Giuseppe Russo, economista professionista, ha fondato e dirige STEP Ricerche, società di studi economici applicati.
SOLUZIONI VINCENTI
PER LA CRESCITA DELLA PICCOLA IMPRESA
Un Kit di proposte innovative per Artigiani,
Commercianti e piccole imprese su come
FARE IMPRESA in tempo di crisi e cambiamento.
Il cambiamento è un passaggio da un vecchio "ego-sistema", incentrato interamente sul benessere di se stessi a un "eco-sistema" che enfatizza il benessere del tutto.
Progetto Barnaba, un esempio di promozione del microcredito della Caritas di ...Eticanonmente Aps
Don Mimmo Francavilla, direttore Caritas Andria - “Progetto Barnaba – dare credito alla speranza”
Convegno di Eticanonmente su Finanza etica e Microcredito, Bari 25 maggio 2012
Intervento di Don Domenico Francavilla, direttore Caritas Andria, durante il convegno di Eticanonmente, Finanza Etica e Microcredito, tenutosi presso la Facoltà di Economia dell'Università di Bari il 25 maggio 2012
Invecchiamento attivo: associazione Agora' in Opera Immacolat Concezione Onlustommaso bisagno
Slide presentate dal direttore generale di Opera Immacolata Concezione Fabio Toso al convegno Uneba sull'invecchiamento di Rimini a settembre 2019 www.uneba.org/tag/convegno-rimini
Iniziamo questa settimana con una domanda semplice. L'inflazione è una cosa buona o cattiva? Rispondete rapidamente. Mi dispiace, la vostra risposta è sbagliata. O meglio non possiamo sapere se la vostra risposta è giusta o sbagliata, perché non siamo sicuri che cosa si intende dire con la domanda. Possiamo pensare che sia una cosa buona, ma non possiamo esserne sicuri perché la parola inflazione ha significati diversi, a seconda delle persone che si trovano in luoghi e tempi diversi. Infatti, anche delle stesse persone nello stesso luogo e alla medesima ora non riescono ad accordarsi su una definizione precisa.
Raimondo Villano, Interventi tenuti nella presidenza del Convegno distrettuale “Celebrazione della Giornata
Rotariana della Famiglia” presso la Casa del Pellegrino della Delegazione Pontificia di Pompei il 3 febbraio 2001.
Presentazione di alcune riflessioni sul rapporto tra FIABE E DENARO. Nelle prime slide si illustra la differenza tra socializzazione e educazione finanziaria. In seguito, le evidenze emerse da uno studio svolto dall'Università Cattolica, il Consorzio Pattichiari e l'associazione Fareconomia. La presentazione si conclude con alcune indicazioni bibliografiche
Il cambiamento è un passaggio da un vecchio "ego-sistema", incentrato interamente sul benessere di se stessi a un "eco-sistema" che enfatizza il benessere del tutto.
Progetto Barnaba, un esempio di promozione del microcredito della Caritas di ...Eticanonmente Aps
Don Mimmo Francavilla, direttore Caritas Andria - “Progetto Barnaba – dare credito alla speranza”
Convegno di Eticanonmente su Finanza etica e Microcredito, Bari 25 maggio 2012
Intervento di Don Domenico Francavilla, direttore Caritas Andria, durante il convegno di Eticanonmente, Finanza Etica e Microcredito, tenutosi presso la Facoltà di Economia dell'Università di Bari il 25 maggio 2012
Invecchiamento attivo: associazione Agora' in Opera Immacolat Concezione Onlustommaso bisagno
Slide presentate dal direttore generale di Opera Immacolata Concezione Fabio Toso al convegno Uneba sull'invecchiamento di Rimini a settembre 2019 www.uneba.org/tag/convegno-rimini
Iniziamo questa settimana con una domanda semplice. L'inflazione è una cosa buona o cattiva? Rispondete rapidamente. Mi dispiace, la vostra risposta è sbagliata. O meglio non possiamo sapere se la vostra risposta è giusta o sbagliata, perché non siamo sicuri che cosa si intende dire con la domanda. Possiamo pensare che sia una cosa buona, ma non possiamo esserne sicuri perché la parola inflazione ha significati diversi, a seconda delle persone che si trovano in luoghi e tempi diversi. Infatti, anche delle stesse persone nello stesso luogo e alla medesima ora non riescono ad accordarsi su una definizione precisa.
Raimondo Villano, Interventi tenuti nella presidenza del Convegno distrettuale “Celebrazione della Giornata
Rotariana della Famiglia” presso la Casa del Pellegrino della Delegazione Pontificia di Pompei il 3 febbraio 2001.
Presentazione di alcune riflessioni sul rapporto tra FIABE E DENARO. Nelle prime slide si illustra la differenza tra socializzazione e educazione finanziaria. In seguito, le evidenze emerse da uno studio svolto dall'Università Cattolica, il Consorzio Pattichiari e l'associazione Fareconomia. La presentazione si conclude con alcune indicazioni bibliografiche
Impegno degli exallievi don bosco in questo periodo di crisi economica e di valori
1. L’IMPEGNO DEGLI EXALLIEVI
in questo periodo di crisi economica e di valori
Don Giovanni Russo
Verona, 9 Marzo 2014
2. 1. Il contesto attuale
2. La crisi economica
e di valori
3. L’impegno sociale
degli Exallievi/e
SOMMARIO
3. Oggi viviamo in un contesto:
Pluralistico
Multiculturale - Multireligioso
Economico-finanziario
La libertà / il “personale”
Le trasformazioni tecnologiche
Il relativismo
Forte laicismo
IL CONTESTO SOCIALE OGGI
4. IL CONTESTO SOCIALE OGGI
RELATIVISMO:
nega che ci siano verità,
ma solo opinioni
niente di assoluto o di
definitivo.
Non ci sarebbe niente che
possa valere oggi e
sempre.
5. IL CONTESTO SOCIALE OGGI
LAICISMO:
Sono frequenti le accuse di
ingerenza dei Cattolici nella
vita pubblica.
Va precisato che per ragioni costituzionali
tipiche di una repubblica – di per sé è
improprio parlare di Stato “laico”
lo Stato semmai è “secolare”, pluralista,
dove tutti possono esprimere le proprie
convinzioni, anche religiose su questioni di
carattere pubblico. *
7. LA CRISI ECONOMICA
Che cosa è successo con il “crollo
finanziario” mondiale?
È successo che, a partire dagli anni ’80, la
piena liberalizzazione dei movimenti dei
capitali e del mercato dei cambi, ha portato al
gonfiarsi delle attività finanziarie mondiali,
in altre parole alla speculazione selvaggia,
senza che gli Stati indicassero delle regole
internazionali,
persuasi ingenuamente che il libero mercato
tende a regolarsi da solo.
8. LA CRISI ECONOMICA
Sul piano finanziario, i flussi di capitali
speculativi hanno reso impossibile ai governi
di governare gli investimenti e le
trasformazioni dell'economia reale.
Sul piano delle politiche fiscali, la libertà di
movimento dei capitali ha consentito alle
imprese e ai ricchi di tutto il mondo di
trasferire denaro dove prometteva guadagni
speculativi maggiori e minore tassazione.
9. LA CRISI ECONOMICA
Diversi Paesi sono diventati dei "paradisi fiscali"
(con tasse bassissime o nulle sui profitti delle
imprese e sulle rendite finanziarie)
e qui sono depositati 11.500 miliardi di dollari
(secondo Tax Justice Network) detenuti da
persone fisiche;
si valuta che ¼ della ricchezza generata in un
anno sul pianeta finisca nei paradisi fiscali.
Si tratta di risorse sottratte all'imposizione delle
tasse nei Paesi dove la ricchezza viene prodotta.
Quindi le politiche nazionali hanno finito per
rivolgere l'imposizione fiscale soprattutto sui
redditi da lavoro (!)
10. LA CRISI ECONOMICA
Probabilmente non ha senso l’atteggiamento
attuale dei Paesi che attraverso le banche
centrali cercano di salvare le banche sull’orlo
del fallimento;
ma salvare le banche col denaro dello Stato
significa far pesare i costi della crisi a tutti i
contribuenti, cioè i cittadini.
I costi per salvare le banche dovrebbero
essere a carico di ha trovato un vantaggio
dalle rendite finanziarie selvagge.
11. LA CRISI ECONOMICA
Mentre la gran parte degli investimenti privati
della gente perde quando il mercato crolla, lo
speculatore istituzionale si arricchisce.
Il crollo dei mercati costituisce un'opportunità
di lucro e di movimentazione del denaro per
un ristretto gruppo di potenti speculatori.
Un importante strumento finanziario che gli
speculatori sfruttano per guadagnare dal
crollo finanziario è lo short selling (vendita
allo scoperto), che consiste nel vendere
grandi quantità di azioni che non si
possiedono per poi ricomprarli una volta che
il prezzo è crollato e incassare i profitti.
12. LA CRISI ECONOMICA
Questo conduce al fallimento interi settori
industriali, portando al licenziamento di
decine di migliaia di lavoratori.
L'aumento della disoccupazione in tutto il
mondo sta causando una drastica
diminuzione della spesa dei consumatori che,
a sua volta, si ripercuote violentemente sui
livelli della produzione.
Crolla quindi l’economia reale. E’ questa la
recessione. *
14. Una spiritualità dell’impegno sociale
• Una spiritualità laicale che si
esprime in impegno sociale.
• L’exallievo e l’exallieva sono
apostoli nel sociale, umilmente
orgogliosi di essere di Cristo e di
portare lui nelle strutture del
mondo.
15. Una spiritualità dell’impegno sociale
• Adorano il mondo perché vi vedono
riflessa la meravigliosa iniziativa di Dio e,
come Don Bosco,
• guardano con positività e simpatia il
mondo (anche in tempi tristi e difficili),
• con uno stile di gioia e amicizia, che
vogliamo condividere nell’impegno
sociale.
16. Una spiritualità dell’impegno sociale
• Questo “si traduce in azioni
visibili; senza le opere la fede è
morta e senza la fede le opere
sono vuote.
• Ha come punto di arrivo la santità:
la santità è possibile a tutti,
dipende dalla nostra cooperazione
con la grazia” (Strenna 2014).
17. Una spiritualità dell’impegno sociale
• L’exallievo e l’exallieva sono
testimoni salesiani di Cristo,
• testimoni di una “vita che hanno
dentro”,
• di una unione con Dio, di una
spiritualità che portano nella
società e nella vita pubblica.
18. Una spiritualità dell’impegno sociale
• Il nostro impegno nel sociale,
come quello di Don Bosco, è
segnato dal senso di
appartenenza alla Chiesa.
• Come laicato salesiano siamo
Chiesa.
• La nostra spiritualità è una
spiritualità “ecclesiale”.
19. Una spiritualità dell’impegno sociale
• Sentiamo e nutriamo un grande
entusiasmo per il Papa e per la Chiesa e
siamo pronti all’impegno pubblico e
politico per i valori della famiglia, della
vita, dell’educazione.
• “Qualunque fatica è poca, quando si
tratta della Chiesa e del Papato” (MB
V, p. 577).
• “Quando il Papa ci manifesta un
desiderio, questo sia per noi un
comando” (MB V, p. 573).
21. Alcune possibili idee programmatiche
• 1. L’etica della famiglia, con
iniziative delle Unioni in attività
circa i “valori non negoziabili”,
promuovendo dibattiti interni e
pubblici sui valori fondamentali e
irrinunciabili.
• 2. In particolare su questioni di
Bioetica.
22. Alcune possibili idee programmatiche
• 3. Le famiglie e le varie agenzie
educative sono desiderose di
conoscere ed approfondire i
comportamenti giovanili dei ragazzi
di oggi: relazioni familiari
problematiche, devianza giovanile,
alcolismo, sessualità, ecc.
• Abbiamo professionisti del settore
tra i nostri soci che possono offrire un
contributo straordinario.
23. Alcune possibili idee programmatiche
• 4. Iniziative di approfondimento
per genitori ed educatori delle
molteplici questioni legate all’era
digitale: social network
(facebook, twitter, ecc.),
formazione online,
evangelizzazione via internet.
24. Alcune possibili idee programmatiche
• 5. La sensibilizzazione per la prospettiva
“femminile”.
• Le Exallieve, in particolare, possono
svolgere un ruolo fondamentale, con
eventi specifici.
• È importante la reciprocità nel
collaborare insieme localmente Exallievi
ed Exallieve.
• Credo, poi, che sia significativo partire
da una metodologia che coinvolga
sempre le donne come conferenziere nei
nostri eventi e convegni.
25. Alcune possibili idee programmatiche
• 6. Un altro ambito di presenza è
quello legato al tema
dell’ambiente.
• Occorre far crescere il mondo con
responsabilità, trasformarlo
perché sia un giardino abitabile.
26. Alcune possibili idee programmatiche
• 7. Il settore della formazione
socio-politica è tipico del laicato
cristiano.
• Sarebbe importante costituire
piccole “scuole di formazione
socio-politica”, con l’esclusione
assoluta della connotazione
“partitica”.
27. Alcune possibili idee programmatiche
• 8. Il giornalismo è una presenza
fondamentale nello stile di Don Bosco.
Sia cartaceo che online, è importante
sensibilizzare l’opinione pubblica.
• Gli Exallievi giornalisti hanno un compito
centrale nell’animazione di questo luogo
di evangelizzazione e di dialogo con
quanti hanno prospettive e valori diversi.
28. Alcune possibili idee programmatiche
• 9. Non ultimo l’impegno con il mondo
Universitario e dell’Economia.
• Gli Exallievi docenti universitari a volte sono
poco presenti nelle nostre Unioni: è tempo di
riprendere il cammino.
• Poi, alla scuola di Don Bosco abbiamo imparato
molte “cose buone” e di grande valore nel campo
dell’Economia, che, in questi tempi problematici,
vogliamo condividere con gli altri con iniziative
formative e dibattiti pubblici.
29. CONCLUSIONE
• Ci accompagni Maria
Ausiliatrice in questo
percorso formativo e
programmatico.
Siamo certi della sua
presenza e della sua
protezione.
• Don Bosco ci
benedica.