L’analisi dei dati andamentali rinvenibili dalla Centrale Rischi Banca d’Italia costituisce, uno degli strumenti di preallarme utilizzati dal sistema bancario per individuare il deterioramento del merito di credito
Sulla base delle variabili andamentali, contenute nel report “Centrale dei Rischi Banca Italia”, Coesio ha elaborato una serie di indici volti ad analizzare non solo, in maniera statica, il trascorso dei rapporti creditizi dell’affidato bensì ha provveduto a rielaborarli in chiave dinamica, deducendo dagli stessi importanti informazioni di ordine qualitativo
Lo strumento utilizzato per l’analisi dei flussi andamentali è denominato AND, il cui output, confluisce in un report finale in cui si evidenziano le anomalie riscontrate in ordine a ciascun rapporto bancario.
Analizzato nel dettaglio ciascun rapporto e, dato un peso ad una serie di indici andamentali, si perviene alla determinazione di un rating andamentale basato su indicatori di natura quali/quantitativa-andamentale
In particolare sarà analizzato il comportamento di utilizzo del credito dell’affidato, il livello di adeguatezza in merito alla composizione del portafoglio “creditizio”, la percezione dell’affidato in relazione al sistema creditizio nel suo complesso, il livello di rischio percepito in riferimento a posizioni di rischio dirette ed indirette.
Attraverso l’analisi dell’output fornito dallo strumento e, dalle considerazioni conclusive espresse nel report, si prende coscienza del modo di utilizzo degli affidamenti bancari (sovra utilizzi-sottoutilizzi,sconfini ripetuti) e di presidiare, di concerto con l’analisi quantitativa, il rating aziendale complessivo.
Risulta essere pertanto indispensabile che, il monitoraggio degli indicatori andamentali ,incominci a divenire parte integrante della gestione della tesoreria nelle imprese poiché, attraverso tale attività, l’azienda ottimizza lo scambio dei flussi informativi con le banche consentendogli, inoltre, di individuare le priorità in termini di controllo anticipato della liquidità e dei saldi dei conti .
Avere coscienza della storicità andamentale è di fondamentale importanza giacchè essa assume un rilevante peso in diverse fasi del processo del credito:
• In fase di di istruttoria,
• In fase di monitoraggio: (attività ricorrente svolta dagli intermediari) che potrebbe determinare, qualora l’analisi restituisca dati negativi, una revisione dei fidi e condizioni
La nostra esperienza nell’analisi ed interpretazione dei flussi andamentali ci ha consentito di rivedere, per diversi clienti, i seguenti aspetti:
• duration finanziaria degli affidamenti (in termine di adeguata composizione tra fonti a breve e medio lungo)
• snellire e velocizzare il processo di istruttoria anticipando eventuali punti poco chiari per l’ente erogante attraverso un breve report andamentale;
• migliorare il rating
• ottimizzare le risorse attraverso una razionaliz
L’analisi dei dati andamentali rinvenibili dalla Centrale Rischi Banca d’Italia costituisce, uno degli strumenti di preallarme utilizzati dal sistema bancario per individuare il deterioramento del merito di credito
Sulla base delle variabili andamentali, contenute nel report “Centrale dei Rischi Banca Italia”, Coesio ha elaborato una serie di indici volti ad analizzare non solo, in maniera statica, il trascorso dei rapporti creditizi dell’affidato bensì ha provveduto a rielaborarli in chiave dinamica, deducendo dagli stessi importanti informazioni di ordine qualitativo
Lo strumento utilizzato per l’analisi dei flussi andamentali è denominato AND, il cui output, confluisce in un report finale in cui si evidenziano le anomalie riscontrate in ordine a ciascun rapporto bancario.
Analizzato nel dettaglio ciascun rapporto e, dato un peso ad una serie di indici andamentali, si perviene alla determinazione di un rating andamentale basato su indicatori di natura quali/quantitativa-andamentale
In particolare sarà analizzato il comportamento di utilizzo del credito dell’affidato, il livello di adeguatezza in merito alla composizione del portafoglio “creditizio”, la percezione dell’affidato in relazione al sistema creditizio nel suo complesso, il livello di rischio percepito in riferimento a posizioni di rischio dirette ed indirette.
Attraverso l’analisi dell’output fornito dallo strumento e, dalle considerazioni conclusive espresse nel report, si prende coscienza del modo di utilizzo degli affidamenti bancari (sovra utilizzi-sottoutilizzi,sconfini ripetuti) e di presidiare, di concerto con l’analisi quantitativa, il rating aziendale complessivo.
Risulta essere pertanto indispensabile che, il monitoraggio degli indicatori andamentali ,incominci a divenire parte integrante della gestione della tesoreria nelle imprese poiché, attraverso tale attività, l’azienda ottimizza lo scambio dei flussi informativi con le banche consentendogli, inoltre, di individuare le priorità in termini di controllo anticipato della liquidità e dei saldi dei conti .
Avere coscienza della storicità andamentale è di fondamentale importanza giacchè essa assume un rilevante peso in diverse fasi del processo del credito:
• In fase di di istruttoria,
• In fase di monitoraggio: (attività ricorrente svolta dagli intermediari) che potrebbe determinare, qualora l’analisi restituisca dati negativi, una revisione dei fidi e condizioni
La nostra esperienza nell’analisi ed interpretazione dei flussi andamentali ci ha consentito di rivedere, per diversi clienti, i seguenti aspetti:
• duration finanziaria degli affidamenti (in termine di adeguata composizione tra fonti a breve e medio lungo)
• snellire e velocizzare il processo di istruttoria anticipando eventuali punti poco chiari per l’ente erogante attraverso un breve report andamentale;
• migliorare il rating
• ottimizzare le risorse attraverso una razionaliz
How ITALY may INCREASE DRAMATICALLY International TourismFabio Catone
According to CBI (Country Brand Index), in 2013 Italy is the best country in terms of Heritage, Culture and Tourism.
Despite the huge artistic heritage and environmental beauty, the country only ranks 5th for number of international tourists after France, USA, China, Spain.
In this presentation you will find a proposal to dramatically increase the international tourism in Italy.
The project has been sent to the Italian Government.
For this reason the presentation is in Italian language.
If you like this proposal please share it in order to give to it the right visibility. Thanks.
How ITALY may INCREASE DRAMATICALLY International TourismFabio Catone
According to CBI (Country Brand Index), in 2013 Italy is the best country in terms of Heritage, Culture and Tourism.
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Marco mazzanti presentazione analisi bilanci mxxx rev 0_27 12 2012
Impatto Eventi Roma
1. Valutazione dell’impatto economico di eventi turistici nel Lazio
Obiettivo di questo studio è la valutazione dell’impatto economico della spesa attivata da
un flusso turistico aggiuntivo nel Lazio. In particolare, si tenta di quantificare l’impatto
economico generato da un flusso addizionale di 2,500,000 turisti l’anno connesso alla
realizzazione di una serie di eventi culturali, sportivi, di intrattenimento e commerciali su
una molteplicità di indicatori macroeconomici per il Lazio, quali la produzione, il valore
aggiunto, l’occupazione, le importazioni e le imposte. A tal fine, si utilizza il metodo di
analisi input-output, sfruttando la tavola intersettoriale regionale prodotta dall’IRPET.
In sintesi, i risultati suggeriscono un incremento della produzione compreso in un
intervallo tra i 2 e i 4 miliardi di euro circa. Il valore aggiunto attivato sarà compreso tra
900 milioni e 2 miliardi di euro circa. L’occupazione aggiuntiva dovrebbe oscillare tra
19.000 e 44.000 unità di lavoro standard. Per quanto riguarda l’impatto degli eventi sul
gettito fiscale, si stimano maggiori entrate derivanti dalle imposte indirette nette sui
prodotti tra un minimo di 22 ed un massimo di 52 milioni di euro; le imposte dirette,
invece, dovrebbero aumentare tra un minimo di 242 ed un massimo di 573 milioni. In
particolare, l’incremento dell’IRPEF (nell’ipotesi di un’aliquota media del 27,5 per cento1)
1 Il calcolo dell’aliquota media IRPEF per gli occupati dipendenti del Lazio è basato sull’applicazione
delle aliquote marginali pubblicate sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate del Ministero dell’Economia e
delle Finanze al reddito da lavoro dipendente medio ricavato dai conti economici territoriali per l’anno 2007.
2. dovrebbe oscillare tra 117 e 277 milioni; l’aumento dell’IRES (nell’ipotesi di un’aliquota del
27,5 per cento) sarebbe compreso tra 125 e 296 milioni. In riferimento ai tributi specifici
regionali (IRAP, con aliquota del 4,82 per cento, e addizionale regionale IRPEF, con
aliquota dell’1,4 per cento) si calcolano maggiori introiti complessivi compresi tra 28 e 66
milioni.
3. La Tabella 1 sintetizza le ipotesi sui flussi turistici attivati e la relativa spesa. Fermo
restando l’obiettivo di attirare 2 milioni e mezzo di turisti in più rispetto ai flussi
mediamente attratti ogni anno, si formulano tre ipotesi alternative sulla percentuale di
turisti stranieri (50, 60 e 70%) e tre ipotesi alternative sulla loro spesa media giornaliera
(200, 300 e 400 euro). Mantenendo constante la spesa media giornaliera dei turisti italiani
(100 euro) ed il numero di giorni di permanenza delle due categorie di turisti (4 e 2 giorni,
rispettivamente), si vengono quindi a definire nove ipotesi alternative.
[3
4. TABELLA 1 – FLUSSI DI SPESA TURISTICA PREVISTI
Numero di turisti Spesa media Numero di giorni Spesa in
Giornaliera di permanenza milioni di euro
Ipotesi 1: quota stranieri = 50% e spesa giornaliera stranieri = 200 euro
Stranieri 1,250,000 200 4.0 1,000
Italiani 1,250,000 100 2.0 250
Totale 2,500,000 1,250
Ipotesi 2: quota stranieri = 60% e spesa giornaliera stranieri = 200 euro
Stranieri 1,500,000 200 4.0 1,200
Italiani 1,000,000 100 2.0 200
Totale 2,500,000 1,400
Ipotesi 3: quota stranieri = 70% e spesa giornaliera stranieri = 200 euro
Stranieri 1,750,000 200 4.0 1,400
Italiani 750,000 100 2.0 150
Totale 2,500,000 1,550
Ipotesi 4: quota stranieri = 50% e spesa giornaliera stranieri = 300 euro
Stranieri 1,250,000 300 4.0 1,500
Italiani 1,250,000 100 2.0 250
Totale 2,500,000 1,750
Ipotesi 5: quota stranieri = 60% e spesa giornaliera stranieri = 300 euro
Stranieri 1,500,000 300 4.0 1,800
Italiani 1,000,000 100 2.0 200
Totale 2,500,000 2,000
Ipotesi 6: quota stranieri = 70% e spesa giornaliera stranieri = 300 euro
Stranieri 1,750,000 300 4.0 2,100
Italiani 750,000 100 2.0 150
Totale 2,500,000 2,250
Ipotesi 7: quota stranieri = 50% e spesa giornaliera stranieri = 400 euro
Stranieri 1,250,000 400 4.0 2,000
Italiani 1,250,000 100 2.0 250
Totale 2,500,000 2,250
Ipotesi 8: quota stranieri = 60% e spesa giornaliera stranieri = 400 euro
Stranieri 1,500,000 400 4.0 2,400
Italiani 1,000,000 100 2.0 200
Totale 2,500,000 2,600
Ipotesi 9: quota stranieri = 70% e spesa giornaliera stranieri = 400 euro
Stranieri 1,750,000 400 4.0 2,800
Italiani 750,000 100 2.0 150
Totale 2,500,000 2,950
[4
5. La Tabella 2 riporta le ipotesi sulla disaggregazione del flusso di spesa tra i diversi
settori di attività economica interessati.
TABELLA 2 – RIPARTIZIONE SETTORIALE DELLA SPESA TURISTICA PREVISTA
(milioni di euro)
Valori Ipotesi Ipotesi Ipotesi Ipotesi Ipotesi Ipotesi Ipotesi Ipotesi Ipotesi
Settori
percentuali 1 2 3 4 5 6 7 8 9
Commercio 35% 438 490 543 613 700 788 788 910 1,033
Alberghi e ristoranti 40% 500 560 620 700 800 900 900 1,040 1,180
Trasporti 10% 125 140 155 175 200 225 225 260 295
Altri servizi pubblici,
10% 125 140 155 175 200 225 225 260 295
sociali e personali
Attività immobiliari e
5% 63 70 78 88 100 113 113 130 148
noleggio
Totale 100% 1,250 1,400 1,550 1,750 2,000 2,250 2,250 2,600 2,950
[5
6. La diffusione degli effetti di questi shock idiosincratici (cioè specifici ad alcuni settori
dell’economia regionale) sul totale dell’economia laziale avviene attraverso un processo di
moltiplicazione keynesiano. La Tabella 3 sintetizza i risultati ottenuti dall’analisi input-
output.
TABELLA 3 – IMPATTI ECONOMICI COMPLESSIVI DELLA SPESA TURISTICA PREVISTA
(milioni di euro)
Moltiplicatori Range Ip. 1 Ip. 2 Ip. 3 Ip. 4 Ip. 5 Ip. 6(7) Ip. 8 Ip. 9
Produzione 1,99 1.881-4.439 1.881 2.106 2.333 2.634 3.009 3.386 3.911 4.439
effettiva
Valore 0,98 924-2.180 924 1.034 1.145 1.294 1.477 1.663 1.920 2.180
aggiunto
Unità di 19,90 18.821-44.403 18.821 21.068 23.336 26.345 30.097 33.870 39.126 44.403
lavoro
Importazioni 0,63 597-1.408 597 668 740 835 955 1.074 1.241 1.408
Imposte
indirette 0,02 22-52 22 25 27 31 35 40 46 52
nette
IRPEF 0,12 117-277 117 131 145 164 187 211 244 277
IRES 0,13 125-296 125 140 156 176 201 226 261 296
Addizionale
regionale 0,01 6-14 6 7 7 8 10 11 12 14
IRPEF
IRAP 0,02 22-52 22 25 27 31 35 40 46 52
Fonte: Roberto Basile
[6