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UNITA’ DI APPRENDIMENTO 
”IL VIAGGIO” 
IL VIAGGIO SPAZIALE
L’Esplorazione Spaziale: 
dalle osservazioni primitive fino ai Rover su Marte. 
-PREMESSE e Introduzione all’argomento: 
Le motivazioni ideali all'origine dei viaggi spaziali e dell'astronautica sono state molteplici e 
variabili nelle diverse epoche storiche. L'esplorazione dell'ignoto, il progresso scientifico, 
quello tecnologico, e la competizione internazionale tra le potenze del nostro pianeta sono 
stati i motori più forti nella storia dell'esplorazione spaziale. 
-I moventi 
Un potente motore allo sviluppo tecnologico necessario ad effettuare i primi viaggi spaziali 
fu la ricerca di prestigio e e di supremazia tecnologica da parte di alcuni stati, motivi per 
cui nacque la corsa allo spazio, a partire dagli anni Cinquanta del XX secolo. 
Attualmente tuttavia gli scopi prevalenti delle missioni, robotiche, nello spazio sono 
scientifici: astrofisica, astronomia, osservazione della Terra e monitoraggio delle risorse del 
pianeta, geofisica e geodesia, controllo del territorio, navigazione assistita, studio del 
sistema Solare, telecomunicazioni televisive ed internet. L'astronautica attuale, con il lavoro 
di astronauti in orbita attorno alla terra, spazia in settori che vanno dagli ambiti medici, a 
quello della scienza dei materiali, della propulsione, del comportamento e altri ancora. 
L'interesse e lo studio dello spazio extraterrestre da parte dell’uomo risalgono comunque a 
epoche remote e difficilmente identificabili. Fin dalle prime testimonianze relative a epoche 
preistoriche, l'uomo ha osservato e rappresentato elementi celesti, ma solamente dalla 
seconda metà del XX secolo, con l'evoluzione delle tecnologie aerospaziali, si è potuto 
fisicamente allontanare dall'atmosfera terrestre, e con uomini o mezzi automatici , iniziare 
l'esplorazione spaziale. 
-Le osservazioni del cielo in epoca primitiva ed antica 
Le stelle sono sempre state sotto osservazione di studio da parte degli uomini antichi e di 
molte civiltà come gli aztechi, i cinesi, gli indiani, gli arabi, i popoli della Mesopotamia e 
dell'Antica Grecia: attraverso i vari eventi come le eclissi lunari e solari riuscirono a 
mantenere i loro calendari precisi. I due più grandi astronomi dell'antichità furono Ipparco e 
Tolomeo. Queste prime osservazioni astronomiche furono fatte completamente ad occhio 
nudo e quindi con risultati modesti. Successivamente, con l'invenzione del telescopio, c'è 
stato un grande impulso ed ampliamento dell'astronomia mediante l'osservazione del cielo.
L’Inizio delle Scoperte Spaziali 
-Inizio dell'astronomia moderna 
L'origine del telescopio è molto controversa, ma generalmente viene attribuita 
a Hans Lippershey, un produttore di lenti olandese, che lo costruii nel 1608. 
L'anno successivo, nel 1609, l'astronomo italiano Galileo Galilei ha introdotto 
uno dei primi telescopi registrati nella storia, ottenendo diverse osservazioni 
astronomiche che lo portarono a proporre il sistema eliocentrico . Le 
osservazioni di Galileo includono la scoperta delle macchie solari, di maggiori 
dettagli nella descrizione della Luna e dei principali satelliti di Giove. 
-I primi voli orbitali dalla seconda metà del XX secolo 
Il primo oggetto lanciato in orbita attorno alla Terra è stato lo Sputnik 1, nel 
1957, da parte dell'Unione Sovietica. Gli strumenti a bordo dello Sputnik 1 
rimasero funzionanti per 21 giorni. Infine, esso bruciò durante il rientro in 
atmosfera, il 3 gennaio 1958, dopo circa 1.400 orbite e 70.000.000 km. 
Seguirono i primi voli con equipaggi animali. La celebre cagnetta Laika, 
lanciata nello spazio nel secondo volo orbitale terrestre, il 3 novembre 1957, 
divenne il primo essere vivente a entrare in orbita, o comunque il primo 
essere vivente superiore, considerando il fatto che sullo Sputnik 1 vi fossero 
sicuramente microorganismi. 
I cani Belka e Strelka trascorsero un giorno nello spazio a bordo del Korabl- 
Sputnik-2 (Sputnik 5), il 19 agosto 1960, prima di tornare a Terra. Erano 
accompagnati da un coniglio grigio, 42 topi, 2 ratti, mosche e un certo numero 
di piante e funghi; tutti i passeggeri sono sopravvissuti. Erano le prime 
creature terrestri ad andare in orbita e ritornare in vita.
L'esplorazione umana: Cosmonauti e Astronauti 
Edward White compie la prima attività extra veicolare americana nello spazio con la Gemini 4 il 3 giugno del 
1965. 
Sempre nell'ambito del programma sovietico, il 12 aprile 1961 il cosmonauta Jurij Gagarin fu il primo essere 
umano a volare nello spazio esterno, mentre Valentina Vladimirovna Tereškova è stata la prima donna ad 
andare nello spazio, il 16 giugno 1963, e l'unica fino alla prima missione di Svetlana Evgen'evna Savickaja. La 
prima attività extra veicolare (EVA) della storia fu effettua 
ta dal cosmonauta Aleksej Archipovič Leonov, durante la missione Voskhod 2, il 18 marzo 1965. La prima 
donna fu invece la stessa Svetlana Evgen'evna Savickaja, il 25 luglio 1984, mentre era a bordo della stazione 
spaziale Salyut 7.Gagarin al suo rientro venne "battezzato" cosmonauta (marinaio dell'universo), mentre gli 
Stati Uniti, in occasione del volo suborbitale Mercury-Redstone 3 di Alan Shepard, crearono il termine 
astronauta (marinaio delle stelle); entrambi i termini derivano dalla lingua greca. 
-Le vittime 
Non sono note con precisione le numerose vite umane tributate alla corsa allo spazio ma, in particolare, 
nella storia della gara russo-americana, si crearono molti tragici eventi. Quando l'Apollo 15 lasciò la 
superficie lunare, venne lasciato sul posto un "monumento", una statuetta chiamata Fallen Astronaut, e una 
targa con incisi quattordici nomi di astronauti e cosmonauti di entrambe le nazioni, otto americani e sei 
sovietici, che persero la vita nell'impresa spaziale.Il 23 marzo 1961, durante un allenamento in atmosfera di 
ossigeno puro, esplose un primo cosmonauta Valentin Bondarenko. Dopo 6 anni da questa tragedia, 
analogamente, in America, il 27 gennaio 1967, durante le prove a terra dell'Apollo 1 ci fu un incendio che 
uccise i tre membri dell'equipaggio - Virgil Grissom, Edward White e Roger Chaffee. Nella cabina vi era 
ossigeno puro, in genere utilizzato dagli americani a pressione ridotta in modo da riottenerne la stessa 
pressione parziale anche in fase operativa, mentre i sovietici utilizzavano aria (queste differenze tecniche 
causarono qualche difficoltà nell'incontro russo-americano del Programma test Apollo-Sojuz).Il 24 aprile 
1967 sulla Soyuz-1, Vladimir Komarov morì durante l'atterraggio a causa di un malfunzionamento del 
paracadute del modulo di discesa. Il 30 giugno 1971, al momento dello sbarco della Soyuz-11, si verificò una 
depressurizzazione del lander. Morirono tutti e tre i membri dell'equipaggio - Georgij Timofeevič 
Dobrovol'skij, Vladislav Nikolaevič Volkov, Viktor Patsayev.Il 15 novembre 1967 il pilota del razzo X-15 
Michael Adams raggiunse una quota di 81 km, ma il velivolo si distrusse durante la discesa e il pilota rimase 
ucciso.Robert Lawrence, Clifton Williams, Charles Bassett, Elliot C e Theodore Freeman morirono in velivoli 
da addestramento. I loro nomi sono immortalati sul "Mirror Space"; stranamente, non c'era Joseph A. 
Walker.Dal 1971 fino alla fine della corsa allo spazio non vi furono più vittime. Due incidenti si sono poi 
verificati alle navette, space shuttle (Challenger nel 1986 e Columbia nel 2003).Altri astronauti morirono in 
missioni non spaziali, come i quattro americani che persero la vita nell'incidente del velivolo T-38 Talon (1982 
Thunderbirds Indian Springs Diamond Crash) e il sovietico Yuri Gagarin, il primo uomo a raggiungere lo 
spazio, che incontrò la morte nello schianto del suo aereo MiG-15 nel 1968.Lo Space Mirror Memorial, o 
Astronaut Memorial, è un altro monumento sito al John F. Kennedy Space Center Visitor Complex a Merritt 
Island, in Florida, che commemora vittime di missioni americane.
Le Missioni Lunari - «Questo è un grande passo per un uomo ma 
un grande passo per l’umanità » 
-La sonda sovietica Luna 2 
Il passaggio della sonda Luna 1 in prossimità dell'orbita lunare, e il rilevamento 
dello scarso o nullo campo magnetico selenita, entrando successivamente in 
orbita solare, segna l'inizio dell'esplorazione lunare, che ufficialmente si vuole 
collocare con l'allunaggio del 1959, quando la sonda sovietica Luna 2 impattò 
con la superficie lunare. Nello stesso anno, il 7 ottobre, la missione Luna 3 
trasmise a Terra fotografie dell'allora mai vista faccia nascosta della Luna. Fu 
l'inizio di una serie decennale di esplorazioni lunari condotte da sonde 
automatiche. Luna 9 il 3 febbraio 1966 eseguì il primo atterraggio morbido sulla 
Luna; Luna 10 divenne il primo velivolo spaziale ad orbitare intorno alla Luna il 
3 aprile 1966. Il Programma Zond nel 1964 riuscì ad effettuare un sorvolo 
ravvicinato in orbita lunare, e successivamente, ad inviare e a far rientrare sulla 
terra un equipaggio animale composto da diverse specie, tra cui alcune 
tartarughe. L'esplorazione sovietica della luna, anche in anni successivi si 
effettuò sempre con sonde automatiche o comandate da terra, come il robot 
Lunokhod della missione Luna 17. Le missioni umane furono condotte solo dagli 
USA. In risposta ai successi del programma sovietico di esplorazione spaziale, il 
presidente degli Stati Uniti d'America John F. Kennedy dichiarò al Congresso il 
25 maggio 1961: "io credo che questa nazione debba impegnarsi per 
raggiungere entro la fine del decennio l'obiettivo di portare un uomo sulla Luna 
e riportarlo sulla Terra". Nello stesso anno le autorità sovietiche annunciano 
pubblicamente la volontà di portare un equipaggio sulla Luna e di installarvi una 
base. Nell'ambito del programma Apollo gli astronauti Neil Armstrong e Buzz 
Aldrin, nel 1969, attesi da Michael Collins sul modulo di comando in orbita 
intorno al satellite, furono i primi ad atterrare sulla luna e camminare sulla sua 
superficie, poi seguiti da altri dieci uomini nel periodo compreso tra il 1969 e il 
1972.
Le stazioni orbitanti – Da Ieri ad Oggi 
-Le stazioni del progetto Saljut furono i primi insediamenti umani extraterrestri. 
Nel 1971 la stazione spaziale russa Saljut 1 fu il primo presidio permanente al di fuori dell'atmosfera, sostituita 
successivamente da altre stazioni, le sovietiche Saljut 2, Saljut 3, Saljut 4, Saljut 5, Saljut 6, Saljut 7, lo Skylab 
statunitense, la stazione spaziale Mir, ancora sovietica, poi russa, la Stazione Spaziale Internazionale (siglata 
ISS, progetto canadese (CSA), europeo (ESA), giapponese (JAXA), russo (RKA), statunitense (NASA)) e la 
Tiangong 1 cinese, già in pieno XXI secolo. 
A partire dai primi anni del XXI secolo molti stati hanno annunciato di aver rilanciato l'esplorazione lunare per 
sfruttare le risorse del satellite. la quantità esatta di elio-3 depositato dal vento solare nelle rocce non è nota, 
e potrebbe non essere comunque redditizio estrarlo. Il Cosmochimico e geochimico Ouyang Ziyuan 
dell'Accademia delle Scienze cinese, a capo del Programma Chang'e per l'esplorazione della Luna, ha 
affermato che uno dei principali obiettivi del programma è ottenere una fonte di elio-3 da cui trarre il 
combustibile per la generazione di energia tramite tre voli annuali. Nel gennaio 2006 la compagnia spaziale 
russa RKK Energiya ha annunciato di prevedere di poter estrarre elio-3 dalla Luna entro il 2020. 
Dal 2010 l'uomo continua ad essere presente nello spazio grazie alla Stazione Spaziale Internazionale. 
Oltre all'invio di sonde sul nostro satellite, sono state inviate sonde su tutti i pianeti del sistema solare con lo 
scopo di avere maggiori informazioni scientifiche. 
Al 2012, le sonde Voyager 1, Voyager 2, Pioneer 10 e Pioneer 11, sono gli unici quattro artefatti prodotti 
dall'umanità usciti dal Sistema solare, mentre la sonda New Horizons è il quinto oggetto artificiale come 
distanza dalla Terra. Sviluppata dalla NASA per l'esplorazione di Plutone, pianeta nano scoperto nel 1930 da 
Clyde Tombaugh e della sua doppia componente Caronte. Attualmente la sonda più veloce è la Voyager 1 con 
la velocità di 17,042 km/s (3,595 UA all'anno). 
Prima del lancio della sonda, il capo missione S. Alan Stern, ha confermato che a bordo c'èra una parte delle 
ceneri di Clyde Tombaugh facendo così diventare i suoi resti, al termine della missione, gli unici resti umani ad 
aver lasciato il Sistema Solare. 
Il lancio è avvenuto il 19 gennaio 2006 dalla base di Cape Canaveral ed ha raggiunto le vicinanze di Giove il 28 
febbraio 2007 e l'orbita di Urano nel marzo 2011 e si prevede che raggiungerà Plutone il 14 luglio 2015. 
Ogni sonda Pioneer possiede una placca metallica che identifica il loro luogo e il loro tempo d'origine, per 
informare altri viaggiatori spaziali che potranno ritrovare le placche in un lontano futuro, mentre per le sonde 
Voyager la NASA ha voluto anche inserire un messaggio omnicomprensivo a bordo di Voyager 1 e Voyager 2, 
una sorta di capsula temporale con l'intenzione di comunicare la storia del nostro mondo ad eventuali forme 
di vita extraterrestri.
Le missioni nel sistema solare nel XXI secolo 
-Marte 
All'inizio del XXI secolo sono stati inviati tre rover: Spirit, Opportunity e Curiosity. Uno dei rover più importanti 
lanciati verso Marte è stato Mars Science Laboratory (MSL), nominato Curiosity, lanciato il 26 novembre 2011 
ed atterrato su Marte il 6 agosto 2012[4]. Subito dopo l'atterraggio, effettuato con successo usando un metodo 
più preciso delle missioni precedentemente inviate sul pianeta, il rover ha cominciato ad inviare delle immagini 
dalla superficie. La durata della missione è prevista in almeno un anno marziano (circa 2 anni terrestri) e lo 
scopo sarà quello di investigare sulla passata e presente capacità di Marte di sostenere la vita.Per consentire 
analisi più approfondite, Curiosity trasporta strumenti scientifici, forniti dalla comunità internazionale, più 
avanzati rispetto a quelli di qualunque altra missione precedente sul pianeta rosso; è inoltre circa cinque volte 
più pesante e due volte più lungo dei rover Spirit e Opportunity arrivati sul pianeta nel 2004. 
-Plutone 
New Horizons è la prima sonda spaziale lanciata verso Plutone e il suo satellite Caronte il 19 gennaio 2006. 
Sviluppata dalla NASA, si prevede che raggiungerà Plutone il 14 luglio 2015.Con una velocità di 58 536 km/h 
(circa 16,26 km/s), raggiunta allo spegnimento del terzo stadio, è l'oggetto artificiale più veloce che abbia mai 
abbandonato la Terra. La missione prevede che la sonda continui poi il viaggio dirigendosi verso la fascia di 
Kuiper per inviare dati alla Terra sulla fascia. L'obiettivo primario è di studiare la geologia e la morfologia del 
pianeta nano Plutone e del suo satellite Caronte, creare una mappa della superficie dei due corpi celesti e 
analizzarne l'atmosfera. Altri obiettivi sono lo studio dell'atmosfera dei due corpi celesti al variare del tempo, 
l'analisi ad alta risoluzione di alcune zone di Plutone e Caronte, l'analisi della ionosfera e delle particelle cariche, 
la ricerca di atmosfera attorno a Caronte, lo studio dei due satelliti minori Notte e Idra, la ricerca di eventuali 
satelliti o anelli sconosciuti e possibilmente l'analisi di un ulteriore oggetto della fascia di Kuiper. 
-Progetti Futuri 
Nel 2004 il presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha annunciato gli obiettivi del nuovo programma spaziale 
statunitense che prevede il ritorno dell'uomo sulla Luna e la messa in servizio della nuova navetta della NASA 
che dovrebbe sostituire l'ormai obsoleto Space Shuttle dal 2010. Il passo successivo sarà la missione umana su 
Marte che però probabilmente non avverrà prima del 2020. L'amministrazione Obama ha però rivisto questi 
obiettivi. Obiettivi dell'esplorazione spaziale sono lo studio dell'origine e della struttura dell'universo, la ricerca 
di forme di vita extraterrestre, la colonizzazione (e lo sfruttamento) di corpi celesti e lo sviluppo di nuove 
tecnologie che trovano poi un più vasto campo applicativo anche in altri settori.

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Il viaggio reale: lo spazio

  • 1. UNITA’ DI APPRENDIMENTO ”IL VIAGGIO” IL VIAGGIO SPAZIALE
  • 2. L’Esplorazione Spaziale: dalle osservazioni primitive fino ai Rover su Marte. -PREMESSE e Introduzione all’argomento: Le motivazioni ideali all'origine dei viaggi spaziali e dell'astronautica sono state molteplici e variabili nelle diverse epoche storiche. L'esplorazione dell'ignoto, il progresso scientifico, quello tecnologico, e la competizione internazionale tra le potenze del nostro pianeta sono stati i motori più forti nella storia dell'esplorazione spaziale. -I moventi Un potente motore allo sviluppo tecnologico necessario ad effettuare i primi viaggi spaziali fu la ricerca di prestigio e e di supremazia tecnologica da parte di alcuni stati, motivi per cui nacque la corsa allo spazio, a partire dagli anni Cinquanta del XX secolo. Attualmente tuttavia gli scopi prevalenti delle missioni, robotiche, nello spazio sono scientifici: astrofisica, astronomia, osservazione della Terra e monitoraggio delle risorse del pianeta, geofisica e geodesia, controllo del territorio, navigazione assistita, studio del sistema Solare, telecomunicazioni televisive ed internet. L'astronautica attuale, con il lavoro di astronauti in orbita attorno alla terra, spazia in settori che vanno dagli ambiti medici, a quello della scienza dei materiali, della propulsione, del comportamento e altri ancora. L'interesse e lo studio dello spazio extraterrestre da parte dell’uomo risalgono comunque a epoche remote e difficilmente identificabili. Fin dalle prime testimonianze relative a epoche preistoriche, l'uomo ha osservato e rappresentato elementi celesti, ma solamente dalla seconda metà del XX secolo, con l'evoluzione delle tecnologie aerospaziali, si è potuto fisicamente allontanare dall'atmosfera terrestre, e con uomini o mezzi automatici , iniziare l'esplorazione spaziale. -Le osservazioni del cielo in epoca primitiva ed antica Le stelle sono sempre state sotto osservazione di studio da parte degli uomini antichi e di molte civiltà come gli aztechi, i cinesi, gli indiani, gli arabi, i popoli della Mesopotamia e dell'Antica Grecia: attraverso i vari eventi come le eclissi lunari e solari riuscirono a mantenere i loro calendari precisi. I due più grandi astronomi dell'antichità furono Ipparco e Tolomeo. Queste prime osservazioni astronomiche furono fatte completamente ad occhio nudo e quindi con risultati modesti. Successivamente, con l'invenzione del telescopio, c'è stato un grande impulso ed ampliamento dell'astronomia mediante l'osservazione del cielo.
  • 3. L’Inizio delle Scoperte Spaziali -Inizio dell'astronomia moderna L'origine del telescopio è molto controversa, ma generalmente viene attribuita a Hans Lippershey, un produttore di lenti olandese, che lo costruii nel 1608. L'anno successivo, nel 1609, l'astronomo italiano Galileo Galilei ha introdotto uno dei primi telescopi registrati nella storia, ottenendo diverse osservazioni astronomiche che lo portarono a proporre il sistema eliocentrico . Le osservazioni di Galileo includono la scoperta delle macchie solari, di maggiori dettagli nella descrizione della Luna e dei principali satelliti di Giove. -I primi voli orbitali dalla seconda metà del XX secolo Il primo oggetto lanciato in orbita attorno alla Terra è stato lo Sputnik 1, nel 1957, da parte dell'Unione Sovietica. Gli strumenti a bordo dello Sputnik 1 rimasero funzionanti per 21 giorni. Infine, esso bruciò durante il rientro in atmosfera, il 3 gennaio 1958, dopo circa 1.400 orbite e 70.000.000 km. Seguirono i primi voli con equipaggi animali. La celebre cagnetta Laika, lanciata nello spazio nel secondo volo orbitale terrestre, il 3 novembre 1957, divenne il primo essere vivente a entrare in orbita, o comunque il primo essere vivente superiore, considerando il fatto che sullo Sputnik 1 vi fossero sicuramente microorganismi. I cani Belka e Strelka trascorsero un giorno nello spazio a bordo del Korabl- Sputnik-2 (Sputnik 5), il 19 agosto 1960, prima di tornare a Terra. Erano accompagnati da un coniglio grigio, 42 topi, 2 ratti, mosche e un certo numero di piante e funghi; tutti i passeggeri sono sopravvissuti. Erano le prime creature terrestri ad andare in orbita e ritornare in vita.
  • 4. L'esplorazione umana: Cosmonauti e Astronauti Edward White compie la prima attività extra veicolare americana nello spazio con la Gemini 4 il 3 giugno del 1965. Sempre nell'ambito del programma sovietico, il 12 aprile 1961 il cosmonauta Jurij Gagarin fu il primo essere umano a volare nello spazio esterno, mentre Valentina Vladimirovna Tereškova è stata la prima donna ad andare nello spazio, il 16 giugno 1963, e l'unica fino alla prima missione di Svetlana Evgen'evna Savickaja. La prima attività extra veicolare (EVA) della storia fu effettua ta dal cosmonauta Aleksej Archipovič Leonov, durante la missione Voskhod 2, il 18 marzo 1965. La prima donna fu invece la stessa Svetlana Evgen'evna Savickaja, il 25 luglio 1984, mentre era a bordo della stazione spaziale Salyut 7.Gagarin al suo rientro venne "battezzato" cosmonauta (marinaio dell'universo), mentre gli Stati Uniti, in occasione del volo suborbitale Mercury-Redstone 3 di Alan Shepard, crearono il termine astronauta (marinaio delle stelle); entrambi i termini derivano dalla lingua greca. -Le vittime Non sono note con precisione le numerose vite umane tributate alla corsa allo spazio ma, in particolare, nella storia della gara russo-americana, si crearono molti tragici eventi. Quando l'Apollo 15 lasciò la superficie lunare, venne lasciato sul posto un "monumento", una statuetta chiamata Fallen Astronaut, e una targa con incisi quattordici nomi di astronauti e cosmonauti di entrambe le nazioni, otto americani e sei sovietici, che persero la vita nell'impresa spaziale.Il 23 marzo 1961, durante un allenamento in atmosfera di ossigeno puro, esplose un primo cosmonauta Valentin Bondarenko. Dopo 6 anni da questa tragedia, analogamente, in America, il 27 gennaio 1967, durante le prove a terra dell'Apollo 1 ci fu un incendio che uccise i tre membri dell'equipaggio - Virgil Grissom, Edward White e Roger Chaffee. Nella cabina vi era ossigeno puro, in genere utilizzato dagli americani a pressione ridotta in modo da riottenerne la stessa pressione parziale anche in fase operativa, mentre i sovietici utilizzavano aria (queste differenze tecniche causarono qualche difficoltà nell'incontro russo-americano del Programma test Apollo-Sojuz).Il 24 aprile 1967 sulla Soyuz-1, Vladimir Komarov morì durante l'atterraggio a causa di un malfunzionamento del paracadute del modulo di discesa. Il 30 giugno 1971, al momento dello sbarco della Soyuz-11, si verificò una depressurizzazione del lander. Morirono tutti e tre i membri dell'equipaggio - Georgij Timofeevič Dobrovol'skij, Vladislav Nikolaevič Volkov, Viktor Patsayev.Il 15 novembre 1967 il pilota del razzo X-15 Michael Adams raggiunse una quota di 81 km, ma il velivolo si distrusse durante la discesa e il pilota rimase ucciso.Robert Lawrence, Clifton Williams, Charles Bassett, Elliot C e Theodore Freeman morirono in velivoli da addestramento. I loro nomi sono immortalati sul "Mirror Space"; stranamente, non c'era Joseph A. Walker.Dal 1971 fino alla fine della corsa allo spazio non vi furono più vittime. Due incidenti si sono poi verificati alle navette, space shuttle (Challenger nel 1986 e Columbia nel 2003).Altri astronauti morirono in missioni non spaziali, come i quattro americani che persero la vita nell'incidente del velivolo T-38 Talon (1982 Thunderbirds Indian Springs Diamond Crash) e il sovietico Yuri Gagarin, il primo uomo a raggiungere lo spazio, che incontrò la morte nello schianto del suo aereo MiG-15 nel 1968.Lo Space Mirror Memorial, o Astronaut Memorial, è un altro monumento sito al John F. Kennedy Space Center Visitor Complex a Merritt Island, in Florida, che commemora vittime di missioni americane.
  • 5. Le Missioni Lunari - «Questo è un grande passo per un uomo ma un grande passo per l’umanità » -La sonda sovietica Luna 2 Il passaggio della sonda Luna 1 in prossimità dell'orbita lunare, e il rilevamento dello scarso o nullo campo magnetico selenita, entrando successivamente in orbita solare, segna l'inizio dell'esplorazione lunare, che ufficialmente si vuole collocare con l'allunaggio del 1959, quando la sonda sovietica Luna 2 impattò con la superficie lunare. Nello stesso anno, il 7 ottobre, la missione Luna 3 trasmise a Terra fotografie dell'allora mai vista faccia nascosta della Luna. Fu l'inizio di una serie decennale di esplorazioni lunari condotte da sonde automatiche. Luna 9 il 3 febbraio 1966 eseguì il primo atterraggio morbido sulla Luna; Luna 10 divenne il primo velivolo spaziale ad orbitare intorno alla Luna il 3 aprile 1966. Il Programma Zond nel 1964 riuscì ad effettuare un sorvolo ravvicinato in orbita lunare, e successivamente, ad inviare e a far rientrare sulla terra un equipaggio animale composto da diverse specie, tra cui alcune tartarughe. L'esplorazione sovietica della luna, anche in anni successivi si effettuò sempre con sonde automatiche o comandate da terra, come il robot Lunokhod della missione Luna 17. Le missioni umane furono condotte solo dagli USA. In risposta ai successi del programma sovietico di esplorazione spaziale, il presidente degli Stati Uniti d'America John F. Kennedy dichiarò al Congresso il 25 maggio 1961: "io credo che questa nazione debba impegnarsi per raggiungere entro la fine del decennio l'obiettivo di portare un uomo sulla Luna e riportarlo sulla Terra". Nello stesso anno le autorità sovietiche annunciano pubblicamente la volontà di portare un equipaggio sulla Luna e di installarvi una base. Nell'ambito del programma Apollo gli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin, nel 1969, attesi da Michael Collins sul modulo di comando in orbita intorno al satellite, furono i primi ad atterrare sulla luna e camminare sulla sua superficie, poi seguiti da altri dieci uomini nel periodo compreso tra il 1969 e il 1972.
  • 6. Le stazioni orbitanti – Da Ieri ad Oggi -Le stazioni del progetto Saljut furono i primi insediamenti umani extraterrestri. Nel 1971 la stazione spaziale russa Saljut 1 fu il primo presidio permanente al di fuori dell'atmosfera, sostituita successivamente da altre stazioni, le sovietiche Saljut 2, Saljut 3, Saljut 4, Saljut 5, Saljut 6, Saljut 7, lo Skylab statunitense, la stazione spaziale Mir, ancora sovietica, poi russa, la Stazione Spaziale Internazionale (siglata ISS, progetto canadese (CSA), europeo (ESA), giapponese (JAXA), russo (RKA), statunitense (NASA)) e la Tiangong 1 cinese, già in pieno XXI secolo. A partire dai primi anni del XXI secolo molti stati hanno annunciato di aver rilanciato l'esplorazione lunare per sfruttare le risorse del satellite. la quantità esatta di elio-3 depositato dal vento solare nelle rocce non è nota, e potrebbe non essere comunque redditizio estrarlo. Il Cosmochimico e geochimico Ouyang Ziyuan dell'Accademia delle Scienze cinese, a capo del Programma Chang'e per l'esplorazione della Luna, ha affermato che uno dei principali obiettivi del programma è ottenere una fonte di elio-3 da cui trarre il combustibile per la generazione di energia tramite tre voli annuali. Nel gennaio 2006 la compagnia spaziale russa RKK Energiya ha annunciato di prevedere di poter estrarre elio-3 dalla Luna entro il 2020. Dal 2010 l'uomo continua ad essere presente nello spazio grazie alla Stazione Spaziale Internazionale. Oltre all'invio di sonde sul nostro satellite, sono state inviate sonde su tutti i pianeti del sistema solare con lo scopo di avere maggiori informazioni scientifiche. Al 2012, le sonde Voyager 1, Voyager 2, Pioneer 10 e Pioneer 11, sono gli unici quattro artefatti prodotti dall'umanità usciti dal Sistema solare, mentre la sonda New Horizons è il quinto oggetto artificiale come distanza dalla Terra. Sviluppata dalla NASA per l'esplorazione di Plutone, pianeta nano scoperto nel 1930 da Clyde Tombaugh e della sua doppia componente Caronte. Attualmente la sonda più veloce è la Voyager 1 con la velocità di 17,042 km/s (3,595 UA all'anno). Prima del lancio della sonda, il capo missione S. Alan Stern, ha confermato che a bordo c'èra una parte delle ceneri di Clyde Tombaugh facendo così diventare i suoi resti, al termine della missione, gli unici resti umani ad aver lasciato il Sistema Solare. Il lancio è avvenuto il 19 gennaio 2006 dalla base di Cape Canaveral ed ha raggiunto le vicinanze di Giove il 28 febbraio 2007 e l'orbita di Urano nel marzo 2011 e si prevede che raggiungerà Plutone il 14 luglio 2015. Ogni sonda Pioneer possiede una placca metallica che identifica il loro luogo e il loro tempo d'origine, per informare altri viaggiatori spaziali che potranno ritrovare le placche in un lontano futuro, mentre per le sonde Voyager la NASA ha voluto anche inserire un messaggio omnicomprensivo a bordo di Voyager 1 e Voyager 2, una sorta di capsula temporale con l'intenzione di comunicare la storia del nostro mondo ad eventuali forme di vita extraterrestri.
  • 7. Le missioni nel sistema solare nel XXI secolo -Marte All'inizio del XXI secolo sono stati inviati tre rover: Spirit, Opportunity e Curiosity. Uno dei rover più importanti lanciati verso Marte è stato Mars Science Laboratory (MSL), nominato Curiosity, lanciato il 26 novembre 2011 ed atterrato su Marte il 6 agosto 2012[4]. Subito dopo l'atterraggio, effettuato con successo usando un metodo più preciso delle missioni precedentemente inviate sul pianeta, il rover ha cominciato ad inviare delle immagini dalla superficie. La durata della missione è prevista in almeno un anno marziano (circa 2 anni terrestri) e lo scopo sarà quello di investigare sulla passata e presente capacità di Marte di sostenere la vita.Per consentire analisi più approfondite, Curiosity trasporta strumenti scientifici, forniti dalla comunità internazionale, più avanzati rispetto a quelli di qualunque altra missione precedente sul pianeta rosso; è inoltre circa cinque volte più pesante e due volte più lungo dei rover Spirit e Opportunity arrivati sul pianeta nel 2004. -Plutone New Horizons è la prima sonda spaziale lanciata verso Plutone e il suo satellite Caronte il 19 gennaio 2006. Sviluppata dalla NASA, si prevede che raggiungerà Plutone il 14 luglio 2015.Con una velocità di 58 536 km/h (circa 16,26 km/s), raggiunta allo spegnimento del terzo stadio, è l'oggetto artificiale più veloce che abbia mai abbandonato la Terra. La missione prevede che la sonda continui poi il viaggio dirigendosi verso la fascia di Kuiper per inviare dati alla Terra sulla fascia. L'obiettivo primario è di studiare la geologia e la morfologia del pianeta nano Plutone e del suo satellite Caronte, creare una mappa della superficie dei due corpi celesti e analizzarne l'atmosfera. Altri obiettivi sono lo studio dell'atmosfera dei due corpi celesti al variare del tempo, l'analisi ad alta risoluzione di alcune zone di Plutone e Caronte, l'analisi della ionosfera e delle particelle cariche, la ricerca di atmosfera attorno a Caronte, lo studio dei due satelliti minori Notte e Idra, la ricerca di eventuali satelliti o anelli sconosciuti e possibilmente l'analisi di un ulteriore oggetto della fascia di Kuiper. -Progetti Futuri Nel 2004 il presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha annunciato gli obiettivi del nuovo programma spaziale statunitense che prevede il ritorno dell'uomo sulla Luna e la messa in servizio della nuova navetta della NASA che dovrebbe sostituire l'ormai obsoleto Space Shuttle dal 2010. Il passo successivo sarà la missione umana su Marte che però probabilmente non avverrà prima del 2020. L'amministrazione Obama ha però rivisto questi obiettivi. Obiettivi dell'esplorazione spaziale sono lo studio dell'origine e della struttura dell'universo, la ricerca di forme di vita extraterrestre, la colonizzazione (e lo sfruttamento) di corpi celesti e lo sviluppo di nuove tecnologie che trovano poi un più vasto campo applicativo anche in altri settori.