Este documento presenta información sobre el síndrome de toxoplasmosis congénita, incluyendo su transmisión, manifestaciones clínicas, diagnóstico y tratamiento. Brevemente describe que es una infección materna que afecta al feto, se transmite a través de la placenta o durante el parto, y puede causar aborto, bajo peso al nacer, o incluso la muerte del feto o recién nacido.
The document discusses adult immunization strategies in India. It notes there is a lack of consensus on optimal adult immunization strategies in developing countries like India due to a lack of reliable epidemiological data, efficacy and safety data of vaccination strategies, and data on monitoring immunization adequacy. The document provides guidance on recommended vaccines for different adult groups and schedules for vaccines including tetanus, diphtheria, pertussis, hepatitis A, hepatitis B, HPV, influenza, measles, mumps, rubella, varicella, herpes zoster and pneumococcal vaccines.
TESEO è una idea “smart” per l’enforcement nella cura delle malattie cardiache croniche che consente allo staff medico di seguire il paziente al proprio domicilio.
Este documento presenta información sobre el síndrome de toxoplasmosis congénita, incluyendo su transmisión, manifestaciones clínicas, diagnóstico y tratamiento. Brevemente describe que es una infección materna que afecta al feto, se transmite a través de la placenta o durante el parto, y puede causar aborto, bajo peso al nacer, o incluso la muerte del feto o recién nacido.
The document discusses adult immunization strategies in India. It notes there is a lack of consensus on optimal adult immunization strategies in developing countries like India due to a lack of reliable epidemiological data, efficacy and safety data of vaccination strategies, and data on monitoring immunization adequacy. The document provides guidance on recommended vaccines for different adult groups and schedules for vaccines including tetanus, diphtheria, pertussis, hepatitis A, hepatitis B, HPV, influenza, measles, mumps, rubella, varicella, herpes zoster and pneumococcal vaccines.
TESEO è una idea “smart” per l’enforcement nella cura delle malattie cardiache croniche che consente allo staff medico di seguire il paziente al proprio domicilio.
Il caso clinico
in Flebologia
Titoli:
Simulazione paziente-medico.
Risk Managment in flebologia
Tipologia degli errori in flebologia
RC Professionale
Medical Malpractice in Italia
Valutazione del rischio
Tutela legale in flebologia
Consenso informato
Glossario
Contatti
VIVISOL | Progetto Resmon Pro DIARY: identificazione precoce delle riacutizza...Vivisol Srl
Resmon PRO DIARY permette l’identificazione precoce di riacutizzazioni di pazienti BPCO e una conseguente gestione ottimale della malattia cronica. Con il telemonitoraggio domiciliare dei pazienti BPCO è possibile prevedere l’aggravamento della malattia, prima ancora che si verifichino i sintomi. In questo modo, grazie al trattamento preventivo dei pazienti, si evitano le riacutizzazioni e, quindi, il peggioramento irreversibile del loro stato di salute
Il progetto è stato sviluppato per ottimizzare la gestione della malattia cronica (monitoraggio in remoto dei pazienti, previsione e medicina personalizzata) aumentando l’aderenza alla terapia con conseguente miglioramento di tipo sociosanitario (qualità di vita) e economico (riduzione del numero di ospedalizzazioni).
Inoltre, la diffusione del dispositivo Resmon PRO Diary è di gran supporto alla professione dei medici, non solo in quanto facilita il riconoscimento dei trend di aggravamento e della prossimità di riacutizzazioni, ma anche perché migliora la comunicazione e il monitoraggio quotidiano dei pazienti a domicilio.
Colonscopia virtuale come alternativa a quella classica, più invasiva. Prevenzione del tumore al colon tramite due prodotti di lifeplus: paraclenase e colon formula
Il caso clinico
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RC Professionale
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Valutazione del rischio
Tutela legale in flebologia
Consenso informato
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Contatti
VIVISOL | Progetto Resmon Pro DIARY: identificazione precoce delle riacutizza...Vivisol Srl
Resmon PRO DIARY permette l’identificazione precoce di riacutizzazioni di pazienti BPCO e una conseguente gestione ottimale della malattia cronica. Con il telemonitoraggio domiciliare dei pazienti BPCO è possibile prevedere l’aggravamento della malattia, prima ancora che si verifichino i sintomi. In questo modo, grazie al trattamento preventivo dei pazienti, si evitano le riacutizzazioni e, quindi, il peggioramento irreversibile del loro stato di salute
Il progetto è stato sviluppato per ottimizzare la gestione della malattia cronica (monitoraggio in remoto dei pazienti, previsione e medicina personalizzata) aumentando l’aderenza alla terapia con conseguente miglioramento di tipo sociosanitario (qualità di vita) e economico (riduzione del numero di ospedalizzazioni).
Inoltre, la diffusione del dispositivo Resmon PRO Diary è di gran supporto alla professione dei medici, non solo in quanto facilita il riconoscimento dei trend di aggravamento e della prossimità di riacutizzazioni, ma anche perché migliora la comunicazione e il monitoraggio quotidiano dei pazienti a domicilio.
Colonscopia virtuale come alternativa a quella classica, più invasiva. Prevenzione del tumore al colon tramite due prodotti di lifeplus: paraclenase e colon formula
2. Vent’anni di attività nell’ambulatorio della UO di
Diabetologia presso il polo sanitario territoriale di
Squillace, afferente all’Asp di Catanzaro, mi hanno
fatto crescere come Sanitaria e come persona.
Figlia della Scuola di Ostetricia dell’Università degli
Studi di Napoli sede di Catanzaro, ho potuto
implementare la mia formazione e maturare
esperienze nuove e appassionanti.
3. Il contatto diretto con gli specialisti e l’approccio
quotidiano con i pazienti, non solo in ambulatorio, mi
hanno formata in questa straordinaria disciplina
rendendomi un elemento essenziale, insieme alla figura
della dietista e degli altri infermieri, con i quali abbiamo
dato vita ad un team che riesce a fronteggiare la
specificità del singolo caso
4. Il rapporto con il paziente diabetico è caratterizzato da elementi tipici che
lo differenziano dalle altre mansioni e professionalità infermieristiche.
Essere “infermieri dedicati alla diabetologia” significa avere sviluppato
una specifica competenza in chiave di:
ACCOGLIENZA DEL PAZIENTE;
ESECUZIONE DEGLI ESAMI EMATOCHIMICI SPECIFICI:
ANALISI DEL DATO SCARICO DATI: CGM, SMBG;
SCREENING DI PREVENZIONE;
CORRETTO UTILIZZO DELL’INSULINA;
TEST PER LA PREVENZIONE e la diagnosi DEL PIEDE DIABETICO;
Utilizzo del retinografo fisso;
condivisione con la DIETISTA di percorsi strutturati di educazione della
gestione del diabete
6. Nel colloquio con il paziente noi applichiamo i principi del
counseling e dell’ascolto attivo:
• bisogno di conoscere e padronanza della patologia
• concetto di sé e autonomia
• disponibilità ad apprendere e selettività
• funzionalità di quanto proposto
• motivazione
7. La relazione con il paziente per noi
comporta una preparazione
tecnico-scientifica ben precisa ma,
soprattutto, l’acquisizione di competenze
relazionali che sono indispensabili al fine di
comprendere se il paziente è aderente
alla terapia ed a un adguato stile di vita.
La conoscenza di tanto sarà
fondamentale al medico per poter
assegnare al paziente la terapia più
adeguata
9. CONTROLLO DEL COMPENSO METABOLICO
1.1) GLICEMIA
1.2) EMOGLOBINA GLICATA
1.3)
2) CONTROLLO DELL’ASSETTOLIPIDICO
2.1) COLESTEROLO TOTALE
2.2)COLESTEROLO HDL
2.2) TRIGLICERIDI
3) CONTROLLO DELLA FUNZIONALITÀ DEI RENI
3.1) ALBUMINURIA
3.2) CREATININA
3.3) URINE
3.4) NT-PROBNP (NEI DM CON HF IN TERAPIA
GLIFOZINA)
12. UNA PARTICOLARE ATTENZIONE LA DEDICHIAMO AL
MONITORAGGIO CONTINUO DEL GLUCOSIO (CGM) CHE
FORNISCE UN QUADRO COMPLETO DEL CONTROLLO
GLICEMICO DELLA PERSONA CON DIABETE, RILEVANDO
SINGOLI PICCHI DI IPO E IPERGLICEMIE CHE
L’EMOGLOBINA GLICATA E LA GLICEMIA CAPILLARE DA
SOLE NON POSSONO SEMPRE INDIVIDUARE.
15. Costante è l’impegno a istruire i pazienti su
come praticare l’iniezione di insulina.
Il nostro suggerimento è di eseguirla in zone
del corpo sempre diverse, soprattutto quando si
usano terapie di tipo intensivo (3-4 iniezioni
giornaliere), in modo da evitare complicanze
lipoipertrofiche nella zona dell’iniezione.
Raccomandiamo anche, come da protocollo, di
usare la siringa o le penne.
16. Spieghiamo, altresì, che le penne
preriempite monouso sono
facilmente utilizzabili in ogni
situazione.
17. Istruiamo il paziente come somministrarsi l’insulina preoccupandoci di
raccomandare di:
• lavarsi le mani;
• controllare la data di scadenza della fiala;
• controllare il tipo di insulina che si sta per somministrare e verificare la
corrispondenza con quanto prescritto dal medico. Prima di procedere alla
somministrazione bisogna scegliere la sede dove iniettare il farmaco.
Informiamo anche che le zone utilizzabili sono:
• l’addome, a una distanza di almeno 2-3 centimetri dall’ombelico: questa
sede garantisce un rapido assorbimento;
• il braccio, tra gomito e spalla, sul lato esterno: zona poco indicata per
l’iniezione ai bambini per il rischio di somministrazione intramuscolare;
Somministrazione dell’insulina
• le cosce nella parte anteriore o laterale: sito utilizzato per la
somministrazione insulina a lunga durata d’azione per il più lento
assorbimento del farmaco);
• i glutei (quadrante superiore): indicate soprattutto per i bambini perché ci
sono poche terminazioni nervose.
18. Prima di procedere alla spiegazione della tecnica di
iniezione raccomandiamo al paziente di controllare
sempre la data di scadenza del flaconcino prima di
effettuare l’iniezione (ricordando che i flaconcini già
aperti non possono essere usati dopo un mese) e di
accertarsi che l’aspetto della soluzione che sta per
iniettarsi non sia alterato, cioè che il colore sia quello
caratteristico e che non vi siano precipitati.
19. Un’attenzione particolare, che distingue il nostro
ambulatorio, è quella che dedichiamo alla prevenzione e alla
cura del piede diabetico.
Sappiamo che si tratta di una delle principali complicanze
croniche del Diabete ed è quella che comporta il maggior
numero di ricoveri ospedalieri e i costi più ingenti. Secondo
l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa il 15% dei
diabetici va incontro a un’ulcera del piede che richiede cure
mediche.
20. . Si parla di piede diabetico quando la neuropatia
diabetica e/o l’arteriopatia degli arti
inferiori compromettono la struttura del piede e la
sua funzionalità.
21. Il Ruolo dell'infermiere al proposito è quello di educare il paziente alla prevenzione
dell'ulcera diabetica ed effettuare lo screening di base previsto alla visita annuale del
paziente diabetico:
22. La Neuropatia diabetica può alterare la sensibilità cutanea e
quindi la percezione di dolore e temperatura,
soprattutto a livello delle estremità; per questo motivo il
soggetto diabetico può procurarsi più facilmente lesioni ai
piedi, che talvolta progrediscono fino a formare ulcere;
queste, in caso di vasculopatia, diventato particolarmente
difficili da rimarginare.
23. Ma per prevenire tutto ciò, nel nostro ambulatorio effettuiamo degli
screening specifici.
SENSIBILITÀ TATTILE MEDIANTE MONOFILAMENTO
Illustriamo la metodica al paziente sulla cui mano avviene la prova.
Il test si esegue con il paziente ad occhi chiusi. Il filamento,
preliminarmente, va “pre – stressato” applicandolo
perpendicolarmente sul primo dito della mano dell’esaminatore per
4 – 6 volte.
L’applicazione del filamento deve essere effettuato
perpendicolarmente e brevemente sul dorso dell’alluce tra unghia e
articolazione metatarso – faringea distale per 10 volte con 3 stimoli
falsi con il piede appoggiato su una superficie piana e calda senza
sorreggere direttamente il dito.
27. SENSIBILITÀ VIBRATORIA (VPT)
Spieghiamo al paziente la manovra che viene eseguita effettuando
una prova sul braccio o sulla mano.
Si esegue mediante Biotesiometro o diapason. Si esegue
sull’articolazione dell’alluce e sul malleolo esterno o interno destro
o sinistro. Va eseguito lentamente. Non è attendibile in presenza di
edemi importanti. Va preso in considerazione il valore minimo
avvertito dal paziente. Un paziente ha un deficit di sensibilità
vibratoria quando la soglia è maggiore di 25 volt al biotesiometro.
28.
29. ESECUZIONE DEI TEST PER La PAD
A.B.I.: ANKLEBRACHIAL INDEX O INDICE CAVIGLIA – BRACCIO
Si basa sulla misurazione della pressione arteriosa massima
“sistolica” delle caviglie e delle braccia. Nei soggetti sani la
pressione sistolica della caviglia è maggiore a quella del braccio
quindi, il rapporto di queste due pressioni è superiore all’unità.
E’ un buon indicatore di rischio cardio – vascolare nella
progressione della malattia. Può essere significativo se ripetuto nel
tempo.
Le condizioni fisiologiche che influenzano L’ABI possono essere:
età avanzate (le arterie sono più rigide);
sesso (le donne hanno ABI minore);
etnia;
effetto “camice bianco”
32. Un ruolo di particolare
importanza lo stiamo
attribuendo alla
Retinografia, esame
oculistico che ci consente di
valutare le strutture interne
del segmento posteriore
dell’occhio, composto dalla
retina e dalla testa del nervo
ottico.
33.
34.
35.
36. Le immagini catturate dal retinografo verranno poi
elaborate al computer per evidenziare le sezioni che
interessano all’oculista, e il formato digitale ci consentirà
inoltre di catalogarle e memorizzarle in modo semplice e
sicuro, rendendole facilmente consultabili nei successivi
controlli o per valutazioni da parte di altri specialisti.
L’esame retinografico è un passaggio estremamente
importante e qualificante del nostro percorso
diagnostico, in quanto consente di valutare lo stato di
salute di una delle strutture più importanti e delicate che
costituiscono l’occhio, consentendo allo specialista di
individuare/escludere la presenza di patologie specifiche,
valutarne l’evoluzione e l’efficacia di terapie mirate.
37. Questo appena illustrato è il “modello” di approccio socio-sanitario che da
alcuni anni pratichiamo nell'UO di Diabetologia,diretta dal dottor Raffaele
Mancini.
Riteniamo fondamentale l'applicazione delle linee guida armonizzate nella
ricerca della “patient friendly care”,che sicuramente porta ad una migliore
gestione della terapia