Keynote lecture for the conference ‘From glass case to cyber-space: Chaucerian manuscripts across time/ Syrffio’r silff: hynt a helynt llawysgrifau Chaucer’ at the National Library of Wales / Llyfrgell Genedlaethol Cymru, 14-16 April 2014
Keynote lecture for the conference ‘From glass case to cyber-space: Chaucerian manuscripts across time/ Syrffio’r silff: hynt a helynt llawysgrifau Chaucer’ at the National Library of Wales / Llyfrgell Genedlaethol Cymru, 14-16 April 2014
Museo 4.0. Musei del territorio: multimedialità, innovazione, comunicazione, ...Materica
L’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Latina propone la seconda edizione di Museo 4.0 attraverso un percorso formativo volto ad accrescere le competenze dei professionisti museali operanti nel territorio della Provincia di Latina. Questa seconda edizione (che sarà interamente in diretta streaming) sarà dedicata ai temi dell’innovazione, dell’identità delle istituzioni culturali nell’era della multimedialità, delle nuove forme di comunicazione, dell’accessibilità e delle novità normative.
Biblioteca in cerca di alleati. Oltre la condivisione, verso nuove strategie.
Stelline, Milano 15 marzo 2013.
Sessione: "Biblioteche, Archivi, Musei: la convergenza possibile".
"L'architettura informativa del Museo Torino: un caso di integrazione".
Intervento di Gianluca Didino, Università di Torino.
Programma: convegnostelline.it/sessione.php?IdUnivoco=7
Fotografie: picasaweb.google.com/117290793877692021380/ConvegnoStelline2013?authuser=0&feat=directlink
Registrazione in streaming con Livestream Procaster a cura di Sergio Primo Del Bello, ANAI Lombardia
Essential Books and Journals dealing with Digital History - updated version August 15, 2015 - The original list has been prepared for the Digital History Day - http://instruhist.hypotheses.org/ - Université de Toulouse II - Le Mirail - Laboratoire FRAMESPA - Jeudi 13 Juin 2013
9 giugno 2017, Sala Seminari est Dipartimento di Informatica, Univsersità di Pisa.
Introduzione al ciclo di eventi Road to Wordpress del Laboratorio di Cultura Digitale,
a cura di Maria Simi
Il modello didattico EAS (Episodi di Apprendimento Situati) - messo a punto da Pier Cesare Rivoltella in tre volumi usciti per la casa editrice La Scuola di Brescia (2013, 2015, 2016) - costituisce una possibile risposta alla crisi della lezione frontale nella scuola e all'università e, più in generale, alla difficoltà diffusa tra i docenti di entrare in contatto “culturale” con una generazione costantemente connessa, con le sue abitudini e i suoi consumi.
L’EAS è un dispositivo professionale molto efficace nell’organizzare l’attività didattica in ambienti che, a ritmi diversi, stanno diventando sempre più digitali. Dal punto di vista metodologico, l’Eas si fonda sull'idea che lo studente abbia parte attiva nell'apprendimento, sviluppi le competenze necessarie per abitare la società attuale e si formi dal punto di vista disciplinare e interdisciplinare.
Saper presentare la propria ricerca
Perché la slide "grazie per l'attenzione" non sia la più apprezzata.
Seminario di Cultura Digitale
Claudio Benedetti - TOWEL Publishing
Saper presentare la propria attività di ricerca, in qualunque ambito essa si svolga, è un elemento fondamentale per sostenere e divulgare il proprio lavoro. La disseminazione a tutti i livelli sta assumendo infatti una crescente rilevanza ed è sempre più richiesto, a chi si occupa di ricerca, di presentare i proprio progetti e i relativi risultati a soggetti differenti dal mondo dell'accademia.
La comunicazione scientifica è stata però spesso relegata in ambiti settoriali o specialistici, concentrando la quasi totalità dell'attenzione sui contenuti a discapito dell'aspetto grafico. Tuttavia, la completa noncuranza di aspetti come l'impaginazione, la grafica o la scelta narrativa hanno impoverito l'immagine delle presentazioni, rendendole spesso simili nell'aspetto e accomunate da alcuni elementi negativi.
Seminario di Cultura Digitale - Mercoledì 10 maggio - ore 14:15 - Aula Seminari EST - Dip. di Informatica - Pisa
Giuseppe L’Abbate (Unipi)
S-cultura digitale
Il seminario intende offrire un percorso articolato che osserva da diverse angolazioni le relazioni che intercorrono e sono intercorse fra arte, tecnologia e comunicazione. Utilizzando la scultura quale interessante e pretestuoso filo conduttore si affrontano alcune questioni legate al nostro rapporto con le così dette “nuove” tecnologie. Tecnologie, queste, che in ampia misura sono legate alla cultura digitale e alle sue applicazioni. Immaginare una diffusione delle stampanti 3D quale oggetto da ufficio o da casa non solo rievoca le note questioni relative alla “riproducibilità tecnica” dell’arte ma apre uno spazio per ripensare i rapporti fra 2D e 3D. Nel mondo “superficiale” di internet potrebbe svilupparsi una nuova “profondità” in ambito visuale.
“… avendo ad essere di tondo rilievo e che girando intorno si abbino a vedere per ogni verso, è di necessità che a volerle chiamar perfette ell'abbino di molte parti.”
(G. Vasari, Le vite de’ più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani da Cimabue, insino a’ tempi nostri)
Osvaldo Manuel Silvestre (Coimbra University, Portugal)
Constructing a digital archive of Fernando Pessoa’s Livro do Desassossego [LdoD]: an impossible project?
14 ottobre - 14:15 - 16:00 . Aula Seminari EST – Dip. di Informatica, Pisa, Italia
Simone Testa (Istituto Universitario Europeo)
Visualizzare la storia sociale e la storia intellettuale: il Database Italian Academies 1525-1700
Il seminario si basa su una ricerca pluriennale condotta come post-doc presso la School of Modern Languages di Royal Holloway - University of London. La relazione riflette sull'importanza della visualizzazione dei rapporti sociali attraverso la dimostrazione del Database Italian Academies 1525-1700, un progetto di collaborazione tra Royal Holloway, British Library e University of Reading, diretto dalla professoressa Jane Everson.
Il Database contiene adesso circa 10.000 voci, ed è diviso in tre aree: 1) Il paratesto del libro, 2) i dati essenziali relativi all'Accademia; 3) la prosopografia della persona, sia essa un accademico, oppure un contributore, autore, censore, stampatore, illustratore, dedicatario, ecc. di una pubblicazione. Queste tre aree sono collegate dall'ipertesto.
La presentazione non si occupa del software – che è stato realizzato in base alle nostre esigenze dal team del dipartimento di e-IS della British Library – bensì dell' importanza del suo design per interpretare i dati accumulati.
Tale strumento digitale ha permesso la rivalutazione di un fenomeno sociale quale il movimento accademico in Italia nel Cinque e Seicento e ne ha rivelato la sostanziale natura di network, attraverso tutta la penisola. La novità dell'approccio ha dimostrato ciò che sarebbe stato impossibile realizzare su carta stampata. Di conseguenza, il Database interattivo Italian academies ha aperto una nuova frontiera nell'interpretazione di un fenomeno sociale fino ad ora impossibile da affrontare con i tradizionali mezzi di stampa. Consente inoltre di aprire il discorso sulle banche dati interattive e la loro importanza come strumenti per la ricerca storica.
Il seminario scaturisce da una monografia in corso di pubblicazione con l'editore Palgrave McMillan (New York). La monografia contestualizza la banca dati nell’ambito delle interpretazioni del movimento accademico a partire dal sedicesimo secolo; propone la lettura di specifici discorsi culturali nell’ambito di varie generazioni di accademie cittadine; lo scambio culturale tra diverse città attraverso le accademie e l’importanza del network per gli individui; e propone di vedere il movimento accademico italiano come un antecedente della più tarda Repubblica delle lettere.
Link: http://www.bl.uk/catalogues/ItalianAcademies/About.aspx
Museo 4.0. Musei del territorio: multimedialità, innovazione, comunicazione, ...Materica
L’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Latina propone la seconda edizione di Museo 4.0 attraverso un percorso formativo volto ad accrescere le competenze dei professionisti museali operanti nel territorio della Provincia di Latina. Questa seconda edizione (che sarà interamente in diretta streaming) sarà dedicata ai temi dell’innovazione, dell’identità delle istituzioni culturali nell’era della multimedialità, delle nuove forme di comunicazione, dell’accessibilità e delle novità normative.
Biblioteca in cerca di alleati. Oltre la condivisione, verso nuove strategie.
Stelline, Milano 15 marzo 2013.
Sessione: "Biblioteche, Archivi, Musei: la convergenza possibile".
"L'architettura informativa del Museo Torino: un caso di integrazione".
Intervento di Gianluca Didino, Università di Torino.
Programma: convegnostelline.it/sessione.php?IdUnivoco=7
Fotografie: picasaweb.google.com/117290793877692021380/ConvegnoStelline2013?authuser=0&feat=directlink
Registrazione in streaming con Livestream Procaster a cura di Sergio Primo Del Bello, ANAI Lombardia
Essential Books and Journals dealing with Digital History - updated version August 15, 2015 - The original list has been prepared for the Digital History Day - http://instruhist.hypotheses.org/ - Université de Toulouse II - Le Mirail - Laboratoire FRAMESPA - Jeudi 13 Juin 2013
Similar to Il Codice Pelavicino tra edizione digitale e public history (6)
9 giugno 2017, Sala Seminari est Dipartimento di Informatica, Univsersità di Pisa.
Introduzione al ciclo di eventi Road to Wordpress del Laboratorio di Cultura Digitale,
a cura di Maria Simi
Il modello didattico EAS (Episodi di Apprendimento Situati) - messo a punto da Pier Cesare Rivoltella in tre volumi usciti per la casa editrice La Scuola di Brescia (2013, 2015, 2016) - costituisce una possibile risposta alla crisi della lezione frontale nella scuola e all'università e, più in generale, alla difficoltà diffusa tra i docenti di entrare in contatto “culturale” con una generazione costantemente connessa, con le sue abitudini e i suoi consumi.
L’EAS è un dispositivo professionale molto efficace nell’organizzare l’attività didattica in ambienti che, a ritmi diversi, stanno diventando sempre più digitali. Dal punto di vista metodologico, l’Eas si fonda sull'idea che lo studente abbia parte attiva nell'apprendimento, sviluppi le competenze necessarie per abitare la società attuale e si formi dal punto di vista disciplinare e interdisciplinare.
Saper presentare la propria ricerca
Perché la slide "grazie per l'attenzione" non sia la più apprezzata.
Seminario di Cultura Digitale
Claudio Benedetti - TOWEL Publishing
Saper presentare la propria attività di ricerca, in qualunque ambito essa si svolga, è un elemento fondamentale per sostenere e divulgare il proprio lavoro. La disseminazione a tutti i livelli sta assumendo infatti una crescente rilevanza ed è sempre più richiesto, a chi si occupa di ricerca, di presentare i proprio progetti e i relativi risultati a soggetti differenti dal mondo dell'accademia.
La comunicazione scientifica è stata però spesso relegata in ambiti settoriali o specialistici, concentrando la quasi totalità dell'attenzione sui contenuti a discapito dell'aspetto grafico. Tuttavia, la completa noncuranza di aspetti come l'impaginazione, la grafica o la scelta narrativa hanno impoverito l'immagine delle presentazioni, rendendole spesso simili nell'aspetto e accomunate da alcuni elementi negativi.
Seminario di Cultura Digitale - Mercoledì 10 maggio - ore 14:15 - Aula Seminari EST - Dip. di Informatica - Pisa
Giuseppe L’Abbate (Unipi)
S-cultura digitale
Il seminario intende offrire un percorso articolato che osserva da diverse angolazioni le relazioni che intercorrono e sono intercorse fra arte, tecnologia e comunicazione. Utilizzando la scultura quale interessante e pretestuoso filo conduttore si affrontano alcune questioni legate al nostro rapporto con le così dette “nuove” tecnologie. Tecnologie, queste, che in ampia misura sono legate alla cultura digitale e alle sue applicazioni. Immaginare una diffusione delle stampanti 3D quale oggetto da ufficio o da casa non solo rievoca le note questioni relative alla “riproducibilità tecnica” dell’arte ma apre uno spazio per ripensare i rapporti fra 2D e 3D. Nel mondo “superficiale” di internet potrebbe svilupparsi una nuova “profondità” in ambito visuale.
“… avendo ad essere di tondo rilievo e che girando intorno si abbino a vedere per ogni verso, è di necessità che a volerle chiamar perfette ell'abbino di molte parti.”
(G. Vasari, Le vite de’ più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani da Cimabue, insino a’ tempi nostri)
Osvaldo Manuel Silvestre (Coimbra University, Portugal)
Constructing a digital archive of Fernando Pessoa’s Livro do Desassossego [LdoD]: an impossible project?
14 ottobre - 14:15 - 16:00 . Aula Seminari EST – Dip. di Informatica, Pisa, Italia
Simone Testa (Istituto Universitario Europeo)
Visualizzare la storia sociale e la storia intellettuale: il Database Italian Academies 1525-1700
Il seminario si basa su una ricerca pluriennale condotta come post-doc presso la School of Modern Languages di Royal Holloway - University of London. La relazione riflette sull'importanza della visualizzazione dei rapporti sociali attraverso la dimostrazione del Database Italian Academies 1525-1700, un progetto di collaborazione tra Royal Holloway, British Library e University of Reading, diretto dalla professoressa Jane Everson.
Il Database contiene adesso circa 10.000 voci, ed è diviso in tre aree: 1) Il paratesto del libro, 2) i dati essenziali relativi all'Accademia; 3) la prosopografia della persona, sia essa un accademico, oppure un contributore, autore, censore, stampatore, illustratore, dedicatario, ecc. di una pubblicazione. Queste tre aree sono collegate dall'ipertesto.
La presentazione non si occupa del software – che è stato realizzato in base alle nostre esigenze dal team del dipartimento di e-IS della British Library – bensì dell' importanza del suo design per interpretare i dati accumulati.
Tale strumento digitale ha permesso la rivalutazione di un fenomeno sociale quale il movimento accademico in Italia nel Cinque e Seicento e ne ha rivelato la sostanziale natura di network, attraverso tutta la penisola. La novità dell'approccio ha dimostrato ciò che sarebbe stato impossibile realizzare su carta stampata. Di conseguenza, il Database interattivo Italian academies ha aperto una nuova frontiera nell'interpretazione di un fenomeno sociale fino ad ora impossibile da affrontare con i tradizionali mezzi di stampa. Consente inoltre di aprire il discorso sulle banche dati interattive e la loro importanza come strumenti per la ricerca storica.
Il seminario scaturisce da una monografia in corso di pubblicazione con l'editore Palgrave McMillan (New York). La monografia contestualizza la banca dati nell’ambito delle interpretazioni del movimento accademico a partire dal sedicesimo secolo; propone la lettura di specifici discorsi culturali nell’ambito di varie generazioni di accademie cittadine; lo scambio culturale tra diverse città attraverso le accademie e l’importanza del network per gli individui; e propone di vedere il movimento accademico italiano come un antecedente della più tarda Repubblica delle lettere.
Link: http://www.bl.uk/catalogues/ItalianAcademies/About.aspx