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Le Centrali Nucleari in Europa? Siamo Circondati
Quanto inquina una centrale nucleare?   Si è fatta una stima che mediamente una centrale nucleare ogni hanno produca: Rifiuti industriali: 1000 milioni di m3
 Rifiuti industriali tossici: 10 milioni di m3
 Rifiuti radioattivi (totale): 40 mila m3
 Rifiuti radioattivi ad alta attività: 4 mila m3. Quanto costa costruire una centrale nucleare?  Il costo medio attuale di una centrale nucleare è di circa 2500-3000 Euro/kW elettrico installato, ovvero il costo in conto capitale di una centrale da 1000 MWe elettrico è di circa 3 miliardi di Euro. Il costo dell’EPR da 1600 MW elettrico (il reattore europeo di III Generazione fornito dalla franco-tedesca Areva) viene valutato attualmente, nei paesi occidentali, da 4 a 4,5 miliardi di euro.
Quanto tempo è necessario per realizzare una centrale nucleare? Gli attuali reattori di III Generazione (AP1000 Westinghouse, EPR Areva) hanno un tempo di costruzione di circa 50 mesi. Ma va tenuto conto che prima della costruzione è necessario acquisire alcune autorizzazioni sia per il sito sia per la costruzione e la messa in funzione esercizio dell’impianto. Impatto ambientale Lo sfruttamento dell'energia nucleare comporta l'impiego e la produzione di materiali che emettono radiazioni alfa, beta e gamma che danneggiano in modo grave i tessuti biologici, in quanto possono intaccare il patrimonio genetico delle cellule, causando il cancro o mutazioni genetiche ereditarie.
I Pro??????? E i contro! I Pro?????? Una centrale nucleare non emette CO2le centrali nucleari non producono anidride carbonica ed ossidi di azoto e di zolfo, principali cause del buco nell'ozono e dell'effetto serra.  Vantaggio nella bilancia dei pagamentila produzione di energia dal nucleare riduce l'importazione di petrolio e la dipendenza delle economie dal petrolio. La copertura del fabbisogno energetico interno tramite il nucleare riduce la possibilità degli shock esterni sull'economia e consente ai governi un minore carico di spesa sulla bilancia dei pagamenti con l'estero. Il tutto si traduce in una maggiore stabilità del sistema economico nazionale.. Maggiore stabilità politicale principali riserve petrolifere sono concentrate in pochi paesi ad elevata instabilità politica (medio oriente) che rischia di trasmettersi anche nei paesi fortemente dipendenti dall'import del petrolio. L'uso del nucleare riduce la dipendenza occidentale dal petrolio mediorientale.
I Contro! Conseguenze in caso di incidenteLa storia ha già mostrato la gravità delle conseguenze degli incidenti alle centrali nucleari. Le radiazioni a cui la popolazione viene esposta causano un maggiore rischio di morte per leucemia e tumore. Dagli incidenti di Chernobyl e Fukushima  la sicurezza delle centrali nucleari è diventato uno dei principali aspetti critici dell'energia nucleare per uso civile. Negli ultimi anni il progresso tecnologico ha notevolmente migliorato la sicurezza delle centrali nucleari dotate di reattori di ultima generazione. Le scorie nucleariPurtroppo le scorie nucleari sono un altro aspetto critico del nucleare. Non possono essere distrutte e l'unica soluzione, per il momento, sembra essere lo stoccaggio per migliaia di anni in depositi geologici o ingegneristici. La ricerca di un deposito sicuro è tra i principali obiettivi della UE e degli Usa. Sono necessari anni di studi e grandi investimenti per l'individuazione delle soluzioni di stoccaggio per centinaia di migliaia di anni.
Putin? Vuoi  le mie scorie? Portatele ad Arcore!! Localizzazione centrali nucleari e proteste locali     Anche il processo di localizzazione di una centrale nucleare o del deposito di scorie è molto difficoltoso. Nessuna comunità locale accetta di sacrificare il proprio territorio per ospitare i rifiuti nucleari. La Sardegna, la Puglia, la Basilicata sono i recenti casi italiani di forti proteste antinucleari (2003). Nello stesso anno una comunità locale cinese si oppose con successo alla decisione del governo di costruire un deposito geologico di scorie attuando una dura e prolungata protesta. In entrambi i casi vinsero le popolazioni locali.
Malattie Malattie molteplici (tumori , leucemie) sono la causa di morte più incidente  nei bambini nati e cresciuti nelle zone di esplosioni nucleari Il terrorismo Viviamo in un'epoca in cui poche persone possono compiere grandi danni all'umanità. Il ricordo della tragedia dell'11 settembre 2001 ai grattacieli del World Trade Center è stato un duro shock per l'intera società occidentale. Il rischio che le centrali nucleari siano prese come obiettivi per atti di terrorismo o come bombe sporche è quindi molto realistico. E' lecito e razionale preoccuparsi. Le nuove centrali nucleari dovranno includere questo aspetto fin dalla fase di progettazione.
Il trasporto di materiale nucleare     Il trasporto di scorie e di materiale nucleare è uno degli aspetti più critici della questione "sicurezza". Durante il trasporto, oltre all'opposizione delle popolazioni che vedranno passare treni o navi con carichi radioattivi vicino alle proprie abitazioni, sussiste il rischio di incidenti e di attentati terroristici. In Francia, il treni speciali adibiti al trasporto di scorie nucleari sono scortati da "carri armati" e da poliziotti a cavallo. L'itinerario del treno cambia in continuazione all'insaputa delle popolazioni residenti nei pressi delle ferrovie. Per questi motivi i depositi di scorie dovrebbero risiedere nei pressi delle centrali nucleari evitando in questo modo la necessità del trasporto delle scorie. La ricerca tecnologica e scientifica non ha ancora trovato il modo per distruggere le scorie all'interno delle stesse centrali nucleari. Si attendono ancora risposte in tale senso.
I Disastri Nucleari Disastro di Černobyl' Il disastro di Černobyl' è stato il più grave incidente nucleare nella storia dell'energia nucleare. Insieme all'incidente avvenuto nella centrale di FukushimaDai-ichi nel marzo 2011 è stato classificato con il livello 7 (il massimo) della scala INESdell'IAEA. Avvenne il 26 aprile 1986 alle ore 1:23:00 presso la Centrale nucleare V.I. Lenin di Černobyl, in Ucraina nei pressi della Bielorussia. Nel corso di un test definito "di sicurezza" (già eseguito senza problemi di sorta sul reattore n°3), furono paradossalmente violate tutte le regole di sicurezza e di buon senso portando ad un brusco e incontrollato aumento della potenza (e quindi della temperatura) del nocciolo del reattore numero 4 della centrale: si determinò la scissione dell'acqua di refrigerazione in idrogeno ed ossigeno a così elevate pressioni da provocare la rottura delle tubazioni del sistema di raffreddamento del reattore. Il contatto dell'idrogeno e della grafite bincandescente delle barre di controllo con l'aria, a sua volta, innescò una fortissima esplosione, lo scoperchiamento del reattore ed un vasto incendio dello stesso.
     Una nube di materiali radioattivi fuoriuscì dal reattore e ricadde su vaste aree intorno alla centrale che furono pesantemente contaminate, rendendo necessaria l'evacuazione e il reinsediamento in altre zone di circa 336.000 persone. Nubi radioattive raggiunsero anche l'Europa orientale, la Finlandia e la Scandinavia con livelli di contaminazione via via minori, raggiungendo anche l'Italia, la Francia, la Germania, la Svizzera, l'Austria e i Balcani, fino anche a porzioni della costa orientale del Nord America.      Il rapporto ufficialeredatto da agenzie dell'ONU (OMS, UNSCEAR, IAEA e altre) stila un bilancio di 65 morti accertati con sicurezza e altri 4.000 presunti (che non sarà possibile associare direttamente al disastro) per tumori e leucemie su un arco di 80 anni.
     Il bilancio ufficiale è contestato da associazioni antinucleariste internazionali fra le quali Greenpeace che presenta una stima di fino a 6.000.000 di decessi su scala mondiale nel corso di 70 anni, contando tutti i tipi di tumori riconducibili al disastro secondo lo specifico modello adottato nell'analisi. Altre associazioni ambientaliste, come il gruppo dei Verdi  del Parlamento  Europeo pur concordando sulla stima dei 65 morti accertati del rapporto ufficiale ONU, se ne differenzia e lo contesta sulle morti presunte che stima piuttosto in 30.000 ~ 60.000
Le conseguenze dell’incidente di Chernobyl sull’incidenza di tumori: bilancio dei primi 20 anni. La revisione di Cardiset al, pubblicata sul “Journal ofRadiologyProtection”, esamina le conseguenze delle radiazioni sull’incidenza di tumori nelle tre differenti popolazioni esposte: i lavoratori coinvolti nelle operazioni di emergenza, pulizia e contenimento delle aree inquinate – circa 600.000 persone; gli abitanti evacuati nei mesi successivi all’incidente (circa 116.000 nei mesi immediatamente successivi e 220.000 dopo il 1986); gli abitanti delle aree non contaminate ma che non furono evacuati – circa 5 milioni di persone che continuano a vivere nelle aree della Bielorussia, Ucraina e Russia contaminate.L’effetto principale sulla salute è determinato dal notevole aumento, nei 20 anni considerati, del cancro alla tiroide nelle aree più contaminate a carico soprattutto di coloro che sono stati esposti alle radiazioni durante l’infanzia e l’adolescenza.
Nel 1995 l’incidenza di questo tipo di tumore fra i bambini era di 4 casi su 100.000 in confronto ai 0.03-0.05 casi per 100.000 del periodo antecedente l’incidente. In questi ultimi anni si è assistito ad un decremento notevole dell’incidenza di questa patologia fra i bambini, ma si è registrato un aumento fra i giovani adulti e gli adolescenti. Nel 2002 l’incidenza per la fascia di età 15 –18 anni era di 9.7 casi per 100.000 e di 6.9 per 100.000 per i giovani adulti (fascia di età 19 – 34 anni) residenti in Bielorussia.
La carenza di iodio nella popolazione esposta può aver contribuito allo sviluppo di questo tipo di tumore, mentre la somministrazione di una quantità costante di iodio per un periodo prolungato negli anni successivi all’esposizione può contribuire a ridurne il rischio. Nonostante si sia registrato un aumento nell’incidenza di altri tumori, i dati sono ancora controversi. Alcuni studi ecologici rilevano un aumento nell’incidenza del cancro alla mammella fra la popolazione ucraina e bielorussa residente nelle aree contaminate. Tale incremento è in parte dovuto al miglioramento nella capacità di diagnosi e nei processi di registrazione dei dati. Inoltre come è noto alcuni tumori solidi hanno latenza superiore ai 20 anni, ed è quindi ancora presto per trarre conclusioni definitive.
In conclusione, oltre un notevole incremento nell’incidenza del tumore della tiroide fra la popolazione più giovane, non vi è, al momento, un effetto netto e consolidato sull’incremento dell’incidenza di altri tumori. Sulla base di esperienze di altre popolazioni esposte a radiazioni ionizzanti è atteso un modesto incremento del rischio relativo di tumore che potrebbe riflettersi, dato l’elevato numero di persone esposte in un sostanziale aumento dei casi di tumore nei prossimi anni.
Le conseguenze dell’incidente di Chernobyl sull’incidenza di tumori: Le vittime
I Disastri Nucleari Disastro di FukushimaDai-ichi Il disastro di FukushimaDai-ichi è una serie di quattro distinti gravi incidenti nucleari occorsi presso la centrale nucleare omonima a seguito del terremoto del Tōhoku nel marzo 2011. A fine maggio 2011 la situazione non è ancora stabilizzata, ed anzi il 24 maggio la Tepco ha confermato che è avvenuta la fusione dei noccioli dei reattori 1, 2 e 3, con un pericoloso accumulo del materiale fuso alla base dei vessel; in tutti i casi i vessel continuano a perdere acqua che deve continuamente essere rimpiazzata. Complessivamente l'incidente, nella prima settimana stimato al grado 4 della scala INES, quindi al livello 5 (a pari livello con il singolo Three Mile Island in cui però non si ebbero né esplosioni, né rilasci di radioattività nell'ambiente pari all'evento giapponese); è stato infine provvisoriamente classificato dall'Agenzia per la sicurezza nucleare e industriale del Giappone al grado 7, il massimo grado della scala, finora raggiunto solo dal disastro di Černobyl' considerando l'insieme dell'evento e non più i singoli incidenti distinti (classificati tra i livelli 3 e 5).[
      A causa del terremoto molti altri impianti nucleari giapponesi sono stati coinvolti, sia centrali nucleari che impianti del ciclo del combustibile. Gli impianti di generazione elettrica direttamente coinvolti con arresti automatici dei reattori sono stati quelli di FukushimaDai-ichi, Fukushima Dai-ni, Onagawa e Tokai; è stato anche coinvolto il Centro di riprocessamento di Rokkasho che funziona con l'energia fornita dai generatori diesel di emergenza. Le maggiori preoccupazioni riguardano quattro dei sei reattori dell'impianto di FukushimaDai-ichi, e in particolare il reattore numero 4, il cui edificio è stato quello maggiormente danneggiato dalle esplosioni di idrogeno, e nel quale le barre di combustibile a rischio fusione non sono quelle in uso all'interno del recipiente in pressione (vessel), ma quelle stoccate nelle vasche del combustibile esausto, che si trovano quindi al di fuori della struttura di contenimento primaria del reattore.
Le conseguenze dell’incidente di Fukushima          L’Organizzazione mondiale della sanità ha sottolineato l’importanza di creare dei sistemi di sorveglianza sanitaria da dieci a venti anni in Giappone per misurare le conseguenze a lungo termine sulla salute dell’incidente alla centrale nucleare di Fukushima.          “Abbiamo bisogno di creare le basi per gli studi che dovranno essere condotti nei prossimi dieci, venti anni”, ha dichiarato il direttore del dipartimento Sanità pubblica e ambiente dell’Oms, Maria Neira, durante un punto stampa, precisando che potrebbe essere “troppo presto” per mettere in piedi dei sistemi di sorveglianza sanitaria perché il paese sta sempre “in una fase di individuazione” della radioattività. Tuttavia, “ne stiamo discutendo con il Giappone”, ha detto Neira.          Il responsabile dell’Oms ha sottolineato che le autorità giapponesi hanno già controllato la tiroide ad oltre 940 bambini, senza rilevare anomalie.           In poche parole tra vent’anni avremo  molte decine di  miglia di morti giapponesi uccisi da questa terribile esplosione, non è in dubbio che le conseguenze del disastro saranno sovrapponibili a quelle di Chernobyl. Nonostante l’Oms sia cauta nel delineare nel prossimo  futuro gli scenari (si sa per certo che molti bambini uomini e donne saranno dei pazienti oncologici), si sa per certo che per 600 anni quell’area non sarà più abitabile e che i danni a livello globale sono concretamente inestimabili. Allora perché tanta disinformazione?
Le centrali nucleari fanno venire il cancro anche senza incidenti?             Questo quanto emerge da una ricerca sanitaria commissionata dal Governo Federale Tedesco (dunque non da pericolosi ambientalisti) e condotta per anni dall’Università di Mainz. Mi aspetto contestazioni nel merito (non a me, che riporto solo la notizia, ma al governo tedesco) da parte di chi ha testualmente dichiarato, più volte, che le radiazioni emesse dalle centrali sono innocue e che dormirebbero volentieri abbracciati alle barre di combustibile esauste.              GERMANIA: Le centrali nucleari causano il cancroUno studio ufficiale del governo Tedesco dalla BundesamtesfurStrahlenschutz (BfS) L’Ufficio Federale per la Protezione dalle Radiazioni dimostra che il rischio del cancro sta aumentando per bambini che crescono nelle vicinanze di centrali nucleari. È vero in particolare per la leucemia, un caso speciale di cancro.In Germania, tutti i casi di cancro nei bambini vengono registrati. Quindi, è stato possibile indagare sui casi di cancro dei bambini dal 1980 al 2003. Coinvolti nello studio di ricerca erano: 1592 bambini d’eta inferiore ai 5 anni che hanno preso la malattia, e 4735 bambini in buona salute .Più vicino alle centrali, più alto il rischio di leucemia e cancro. Le centrali nucleari fanno venire il cancro anche senza incidenti?
         Il risultato ha mostrato un rischio significativamente più alto di contrarre il cancro se i bambini abitavano entro un raggio di 5km da una centrale nucleare:A seconda dei normali valori statistici nazionali, ci sarebbero 48 casi di cancro e 17 casi di leucemia dentro il sopracittato raggio di 5km intorno alle centrali nucleari.              Tuttavia, sono stati riscontrati 77 casi di cancro (60% più del previsto) e 37 casi di leucemia (117% più del previsto).Una persona direttamente coinvolta nello studio ha menzionato a Spiegel online, che potrebbe essere un rischio più alto anche all’interno di un raggio di 50km intorno alle centrali nucleari.Sulla Radio Svizzera, il responsabile dello studio, Professoressa Maria Blettner (Università di Mainz) ha affermata: “Anzi, possiamo provare statisticamente che il rischio per i bambini di contrarre il cancro aumenta se crescono vicino ad una centrale nucleare.” E inoltre: “non possiamo arrivare ad nessuna conclusioni per gli adulti – semplicemente perchè lo studio è relativo solo ai bambini.”Questi risultati confermano altri studi sulla radioattività come causa di cancro anche in piccole dosi.
       Comunque ci sono un numero di studi internazionali, che hanno dimostrati che sono aumentati i rischi di cancro anche a piccolissime dosi di radiazione – con qualche coefficiente sotto i limiti permessi. Quindi, i risultati dello studio non possono essere così sorprendenti. Sembra solo il primo studio, che fornisce la prova che i rischi per bambini di avere cancro è in aumento quanto più vicino essi vivono ad una centrale nucleare. Benchè la Germania ha già deciso di eliminare gradualmente le centrali nucleari entro il 2020, questo studio sta ora riscaldando la discussione per vedere se la chiusura della tecnologia nucleare debba essere accelerata.
Le malattie del nucleare       Poche, probabilmente nessuna, fra le stime sui costi dell’energia nucleare tengono conto degli oneri in termini di salute dell’umanità. Anche quando le centrali nucleari operano a regime, si tratta di oneri non insignificanti. Minatori, lavoratori e residenti nei pressi delle miniere e delle raffinerie, nonchè i lavoratori coinvolti nei processi di arricchimento necessari per creare il combustibile nucleare, rischiano tutti l’esposizione a quantità dannose di radiazioni, a cui consegue un aumento dell’incidenza del cancro e delle malattie connesse. La fuoriuscita ordinaria o accidentale di radiazioni dalle centrali nucleari, così come l’inevitabile dispersione di scorie nucleari, sono eventi in grado di inquinare l’acqua e la catena alimentare, esponendo a rischio contaminazione uomini e animali, oggi e per le generazioni a venire. Incidenti come quelli accaduti a Three Mile Island a Chernobyl a Fukushima  condannano migliaia, se non milioni, di persone a pagare il costo dell’energia nucleare con la propria salute. La comprensione della natura delle radiazioni è un fattore chiave per avere un’idea precisa degli impatti dell’energia nucleare sulla salute.
     Le radiazioni sono state fondamentali per l’evoluzione planetaria della vita, sono largamente responsabili dello sviluppo della più straordinaria e meravigliosa varietà di specie viventi nello spazio temporale di miliardi di anni. Ma gli esseri umani sembrano intenzionati ad alterare questo equilibrio stabile lasciatoci in eredità dalla natura. Pur avendo una scarsa comprensione dell’evoluzione o del delicato processo genetico, siamo riusciti a creare grandi quantità di elementi radioattivi utili a dare energia al nostro “stile di vita”, e questo perchè siamo legati a livelli sempre crescenti di progresso tecnologico, prosperità, lusso e agio. Nel momento in cui gli esseri umani sono riusciti a dividere l’atomo, hanno intrapreso un processo destinato ad accrescere il livello e la diversità delle radiazioni ambientali sulla terra. Il processo di fissione dell’uranio all’interno dei reattori nucleari crea più di 200 nuovi elementi radioattivi creati dall’uomo. Alcuni “sopravvivono” solo alcuni secondi; alcuni restano radioattivi per milioni di anni.
    ALCUNE FOTO CONTENUTE IN QUESTA DIAPOSITIVA E REPERITE DA FONTE INTERNETRIGUARDANTI LE MALFORMAZIONI GENETICHEDEL DISASTRO DELLA CENTRALE NUCLEARE DI CHERNOBYL CONTENGONO IMMAGINI FORTI ED ESPLICITAMENTE VIOLENTECHE POTREBBERO TURBARE PERSONEPARTICOLARMENTE SENSIBILI. LA VISIONE E’ LIMITATA RIGOROSAMENTE AGLI ADULTI.
Sashaè il nome di questo bambino, uno degli ospiti dell’orfanotrofio Vesnova. Più di 5 milioni di bambini vivono ancora nelle zone contaminate dall’invisibile veleno nucleare di Chernobyl, tra Bielorussia, Russia e Ucraina. Molti di loro stanno pagando un prezzo altissimo sulla propria pelle, e molti sono costretti a farlo in totale solitudine.
Una volta creati, questi elementi diabolici trovano inevitabilmente una strada per arrivare all’ambiente e inserirsi all’interno degli organismi riproduttivi di piante, animali ed esseri umani. Lì determinano mutazioni nei geni contenuti nelle cellule riproduttive, causando malattie e morte nella generazione nascente, o trasmettendo un disturbo genetico nascosto a progenie disanti sulla linea del tempo. Questo perchè, la maggioranza delle mutazioni causa malattie, mentre le mutazioni positive sono infrequenti e richiedono milioni di anni per far sentire i propri effetti.      (Minsk. I bambini della casa n°1.Questo ospedale riceve molti neonati deformati subito dopo la nascita).
Due affezioni genetiche tipicamente legate al sesso sono l’acromatopsia (cecità ai colori) e l’emofilia (malattia ereditaria recessiva umana comportante una grave insufficienza nella coagulazione del sangue). In letteratura ad oggi sono descritte in totale 16.604 malattie geneticamente trasmettibili  Tutt’oggi, nell’area considerata ufficialmente contaminata, vivono ancora 5 milioni di persone, fra le quali si registra un’alta diffusione di malformazioni. I più colpiti sono i bambini.
      Tutte le cellule umane hanno quarantacinque cromosomi nei loro nuclei, e gli stessi geni sono sistemati a coppie lungo ventitre coppie di cromosomi. Al di là delle trasformazioni genetiche, le radiazioni possono causare la rottura dei cromosomi, cosa che può portare alla nascita di un bambino affetto dalla sindrome di Down, o qualche altro disordine fisico o mentale. Un feto normale con geni e cromosomi completamente funzionanti può anche essere danneggiato dall’esposizione a radiazioni esterne. Qualche elemento radioattivo può anche superare la placenta e depositarsi nel feto, uccidendo quella particolare cellula che poi potrebbe formare per esempio il setto del cuore, la metà destra del cervello, o il braccio sinistro. Questo processo patologico, che può sfociare in malformazioni cardiache, cerebrali, degli arti o di altri organi di un feto, è chiamato teratogenesi. Chernobyl 2007 (21 anni dopo): bambini                                                    con                                                       con   gravi handicap fisici e mentali.
Deformità simili erano state osservate decenni fa in donne che avevano assunto il talidomine (che fu venduto negli anni ’50 e ’60 come sedativo, anti-nausea e ipnotico, rivolto in particolar modo alle donne in gravidanza) un farmaco usato per alleviare le nausee mattutine, ma anche in grado di uccidere cellule importanti all’interno del feto. Ilona Krachkovskaya, 4 anni, ammalata di leucemia durante una visita all’ospedale di Donetsk il 24 aprile 2006.
      Tutte le cellule non riproduttive o “somatiche” del corpo hanno geni regolatori che controllano il livello di divisione, ossia di crescita, cellulare. Se il gene regolatore è alterato a livello biochimico da un’esposizione a radiazioni, la cellula inizierà a incubare il cancro, durante un “periodo latente di carcinogenesi”, che dura da due a sessant’anni. Le cellule tumorali tendono ad essere molto invasive. Fuoriescono dalla massa cancerosa principale, invadendo i vasi linfatici in maniera microscopica, e viaggiano verso altri organi (fegato, ossa, polmoni, cervello, ecc.) dove crescono in un cancro secondario, o metastasi. In molti casi è difficile, se non impossibile, fermare questa crescita cellulare disordinata e anormale. In questo modo, una singola mutazione in un singolo gene può risultare fatale.
      Nel complesso, si prevede che circa quarantadue persone su cento sviluppino, per cause diverse, un tumore nella loro vita. I bambini nati da genitori che sono stati esposti a radiazioni sono soggetti a un alto rischio di sviluppare un cancro o la leucemia. E’ anche noto che alti livelli di radiazioni possono causare disturbi al cuore e ictus. L’incidenza del cancro negli adulti è in crescita , specie il tumore ai reni, al cervello e al fegato, il linfoma di Hodgkin (tumore maligno del tessuto linfatico) e il cancro ai testicoli. I bambini sono ugualmente soggetti a un’incidenza elevata dei tumori, in particolare al tumore al cervello , da quando si è iniziato a inquinare l’ambiente con agenti chimici cancerogeni ed elementi radioattivi. Ottomila differenti agenti chimici sono di uso comune, e ben pochi di essi sono stati testati per il loro potenziale cancerogeno. Gli elementi chimici e radioattivi tandono ad agire in sinergia negli organismi animali (ovvero uno potenzia l’effetto cancerogeno dell’altro).
Dopo tutto ciò che avete letto pensate ancora che ne valga la pena? Non fate come lui…….                                                                               Lui è l’unico che  pensa di si!!!
Il 12 e il 13 vota per la vita!!!
“ Il no al nucleare nasce dalla  piena consapevolezza della sua pericolosità concreta … il nucleare significa malattie, distruzione,  significa Chernobyl, significa Fukushima!  Questa mio caro Presidente non è demagogia ma  pura e sacra verità” Il 12 e il 13 blocchiamo per sempre il progetto  omicida del governo Berlusconi vota per il SI per fermare il nucleare!!!! Queste slide sono state realizzate da: Antonello Viceconti Email: nomade.lello@hotmail.it
Bibliografia [1] www.ncbi.nlm.nih.gov/omim/mimstats.htm/, 8 marzo 2006; [2] Richard M. Monson, Chair, e James S. Cleaver, Vice Chair, “Low Levels Ionizing Radiation May Cause Harm”, The National Academy of Sciences, BEIR VII report, 29 giugno 2005; [3] Susan S. Devesa et al., Recent Cancer Trends in the United States, “Journal National Cancer Institute” 87 (February 1995), 175-85; [4] J.G. Gurney et al., “Trends in Cancer Incidence Among Children in the U.S.”, Cancer 78, no.3 (August 1, 1996): 532-41; e J.J. Mangano, “A Rise in the Incidence of Childhood Cancer in the United States”, International Journal of Health Services 29, no.2 (1999): 393-408; [5] Monson e Cleaver, “Low Levels of Ionizing Radiation May Cause Harm”;

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Il 12 e il 13 vota si per il no al nucleare

  • 1. Le Centrali Nucleari in Europa? Siamo Circondati
  • 2. Quanto inquina una centrale nucleare? Si è fatta una stima che mediamente una centrale nucleare ogni hanno produca: Rifiuti industriali: 1000 milioni di m3
 Rifiuti industriali tossici: 10 milioni di m3
 Rifiuti radioattivi (totale): 40 mila m3
 Rifiuti radioattivi ad alta attività: 4 mila m3. Quanto costa costruire una centrale nucleare? Il costo medio attuale di una centrale nucleare è di circa 2500-3000 Euro/kW elettrico installato, ovvero il costo in conto capitale di una centrale da 1000 MWe elettrico è di circa 3 miliardi di Euro. Il costo dell’EPR da 1600 MW elettrico (il reattore europeo di III Generazione fornito dalla franco-tedesca Areva) viene valutato attualmente, nei paesi occidentali, da 4 a 4,5 miliardi di euro.
  • 3. Quanto tempo è necessario per realizzare una centrale nucleare? Gli attuali reattori di III Generazione (AP1000 Westinghouse, EPR Areva) hanno un tempo di costruzione di circa 50 mesi. Ma va tenuto conto che prima della costruzione è necessario acquisire alcune autorizzazioni sia per il sito sia per la costruzione e la messa in funzione esercizio dell’impianto. Impatto ambientale Lo sfruttamento dell'energia nucleare comporta l'impiego e la produzione di materiali che emettono radiazioni alfa, beta e gamma che danneggiano in modo grave i tessuti biologici, in quanto possono intaccare il patrimonio genetico delle cellule, causando il cancro o mutazioni genetiche ereditarie.
  • 4. I Pro??????? E i contro! I Pro?????? Una centrale nucleare non emette CO2le centrali nucleari non producono anidride carbonica ed ossidi di azoto e di zolfo, principali cause del buco nell'ozono e dell'effetto serra. Vantaggio nella bilancia dei pagamentila produzione di energia dal nucleare riduce l'importazione di petrolio e la dipendenza delle economie dal petrolio. La copertura del fabbisogno energetico interno tramite il nucleare riduce la possibilità degli shock esterni sull'economia e consente ai governi un minore carico di spesa sulla bilancia dei pagamenti con l'estero. Il tutto si traduce in una maggiore stabilità del sistema economico nazionale.. Maggiore stabilità politicale principali riserve petrolifere sono concentrate in pochi paesi ad elevata instabilità politica (medio oriente) che rischia di trasmettersi anche nei paesi fortemente dipendenti dall'import del petrolio. L'uso del nucleare riduce la dipendenza occidentale dal petrolio mediorientale.
  • 5. I Contro! Conseguenze in caso di incidenteLa storia ha già mostrato la gravità delle conseguenze degli incidenti alle centrali nucleari. Le radiazioni a cui la popolazione viene esposta causano un maggiore rischio di morte per leucemia e tumore. Dagli incidenti di Chernobyl e Fukushima la sicurezza delle centrali nucleari è diventato uno dei principali aspetti critici dell'energia nucleare per uso civile. Negli ultimi anni il progresso tecnologico ha notevolmente migliorato la sicurezza delle centrali nucleari dotate di reattori di ultima generazione. Le scorie nucleariPurtroppo le scorie nucleari sono un altro aspetto critico del nucleare. Non possono essere distrutte e l'unica soluzione, per il momento, sembra essere lo stoccaggio per migliaia di anni in depositi geologici o ingegneristici. La ricerca di un deposito sicuro è tra i principali obiettivi della UE e degli Usa. Sono necessari anni di studi e grandi investimenti per l'individuazione delle soluzioni di stoccaggio per centinaia di migliaia di anni.
  • 6. Putin? Vuoi le mie scorie? Portatele ad Arcore!! Localizzazione centrali nucleari e proteste locali Anche il processo di localizzazione di una centrale nucleare o del deposito di scorie è molto difficoltoso. Nessuna comunità locale accetta di sacrificare il proprio territorio per ospitare i rifiuti nucleari. La Sardegna, la Puglia, la Basilicata sono i recenti casi italiani di forti proteste antinucleari (2003). Nello stesso anno una comunità locale cinese si oppose con successo alla decisione del governo di costruire un deposito geologico di scorie attuando una dura e prolungata protesta. In entrambi i casi vinsero le popolazioni locali.
  • 7. Malattie Malattie molteplici (tumori , leucemie) sono la causa di morte più incidente nei bambini nati e cresciuti nelle zone di esplosioni nucleari Il terrorismo Viviamo in un'epoca in cui poche persone possono compiere grandi danni all'umanità. Il ricordo della tragedia dell'11 settembre 2001 ai grattacieli del World Trade Center è stato un duro shock per l'intera società occidentale. Il rischio che le centrali nucleari siano prese come obiettivi per atti di terrorismo o come bombe sporche è quindi molto realistico. E' lecito e razionale preoccuparsi. Le nuove centrali nucleari dovranno includere questo aspetto fin dalla fase di progettazione.
  • 8. Il trasporto di materiale nucleare Il trasporto di scorie e di materiale nucleare è uno degli aspetti più critici della questione "sicurezza". Durante il trasporto, oltre all'opposizione delle popolazioni che vedranno passare treni o navi con carichi radioattivi vicino alle proprie abitazioni, sussiste il rischio di incidenti e di attentati terroristici. In Francia, il treni speciali adibiti al trasporto di scorie nucleari sono scortati da "carri armati" e da poliziotti a cavallo. L'itinerario del treno cambia in continuazione all'insaputa delle popolazioni residenti nei pressi delle ferrovie. Per questi motivi i depositi di scorie dovrebbero risiedere nei pressi delle centrali nucleari evitando in questo modo la necessità del trasporto delle scorie. La ricerca tecnologica e scientifica non ha ancora trovato il modo per distruggere le scorie all'interno delle stesse centrali nucleari. Si attendono ancora risposte in tale senso.
  • 9. I Disastri Nucleari Disastro di Černobyl' Il disastro di Černobyl' è stato il più grave incidente nucleare nella storia dell'energia nucleare. Insieme all'incidente avvenuto nella centrale di FukushimaDai-ichi nel marzo 2011 è stato classificato con il livello 7 (il massimo) della scala INESdell'IAEA. Avvenne il 26 aprile 1986 alle ore 1:23:00 presso la Centrale nucleare V.I. Lenin di Černobyl, in Ucraina nei pressi della Bielorussia. Nel corso di un test definito "di sicurezza" (già eseguito senza problemi di sorta sul reattore n°3), furono paradossalmente violate tutte le regole di sicurezza e di buon senso portando ad un brusco e incontrollato aumento della potenza (e quindi della temperatura) del nocciolo del reattore numero 4 della centrale: si determinò la scissione dell'acqua di refrigerazione in idrogeno ed ossigeno a così elevate pressioni da provocare la rottura delle tubazioni del sistema di raffreddamento del reattore. Il contatto dell'idrogeno e della grafite bincandescente delle barre di controllo con l'aria, a sua volta, innescò una fortissima esplosione, lo scoperchiamento del reattore ed un vasto incendio dello stesso.
  • 10. Una nube di materiali radioattivi fuoriuscì dal reattore e ricadde su vaste aree intorno alla centrale che furono pesantemente contaminate, rendendo necessaria l'evacuazione e il reinsediamento in altre zone di circa 336.000 persone. Nubi radioattive raggiunsero anche l'Europa orientale, la Finlandia e la Scandinavia con livelli di contaminazione via via minori, raggiungendo anche l'Italia, la Francia, la Germania, la Svizzera, l'Austria e i Balcani, fino anche a porzioni della costa orientale del Nord America. Il rapporto ufficialeredatto da agenzie dell'ONU (OMS, UNSCEAR, IAEA e altre) stila un bilancio di 65 morti accertati con sicurezza e altri 4.000 presunti (che non sarà possibile associare direttamente al disastro) per tumori e leucemie su un arco di 80 anni.
  • 11. Il bilancio ufficiale è contestato da associazioni antinucleariste internazionali fra le quali Greenpeace che presenta una stima di fino a 6.000.000 di decessi su scala mondiale nel corso di 70 anni, contando tutti i tipi di tumori riconducibili al disastro secondo lo specifico modello adottato nell'analisi. Altre associazioni ambientaliste, come il gruppo dei Verdi del Parlamento Europeo pur concordando sulla stima dei 65 morti accertati del rapporto ufficiale ONU, se ne differenzia e lo contesta sulle morti presunte che stima piuttosto in 30.000 ~ 60.000
  • 12. Le conseguenze dell’incidente di Chernobyl sull’incidenza di tumori: bilancio dei primi 20 anni. La revisione di Cardiset al, pubblicata sul “Journal ofRadiologyProtection”, esamina le conseguenze delle radiazioni sull’incidenza di tumori nelle tre differenti popolazioni esposte: i lavoratori coinvolti nelle operazioni di emergenza, pulizia e contenimento delle aree inquinate – circa 600.000 persone; gli abitanti evacuati nei mesi successivi all’incidente (circa 116.000 nei mesi immediatamente successivi e 220.000 dopo il 1986); gli abitanti delle aree non contaminate ma che non furono evacuati – circa 5 milioni di persone che continuano a vivere nelle aree della Bielorussia, Ucraina e Russia contaminate.L’effetto principale sulla salute è determinato dal notevole aumento, nei 20 anni considerati, del cancro alla tiroide nelle aree più contaminate a carico soprattutto di coloro che sono stati esposti alle radiazioni durante l’infanzia e l’adolescenza.
  • 13. Nel 1995 l’incidenza di questo tipo di tumore fra i bambini era di 4 casi su 100.000 in confronto ai 0.03-0.05 casi per 100.000 del periodo antecedente l’incidente. In questi ultimi anni si è assistito ad un decremento notevole dell’incidenza di questa patologia fra i bambini, ma si è registrato un aumento fra i giovani adulti e gli adolescenti. Nel 2002 l’incidenza per la fascia di età 15 –18 anni era di 9.7 casi per 100.000 e di 6.9 per 100.000 per i giovani adulti (fascia di età 19 – 34 anni) residenti in Bielorussia.
  • 14. La carenza di iodio nella popolazione esposta può aver contribuito allo sviluppo di questo tipo di tumore, mentre la somministrazione di una quantità costante di iodio per un periodo prolungato negli anni successivi all’esposizione può contribuire a ridurne il rischio. Nonostante si sia registrato un aumento nell’incidenza di altri tumori, i dati sono ancora controversi. Alcuni studi ecologici rilevano un aumento nell’incidenza del cancro alla mammella fra la popolazione ucraina e bielorussa residente nelle aree contaminate. Tale incremento è in parte dovuto al miglioramento nella capacità di diagnosi e nei processi di registrazione dei dati. Inoltre come è noto alcuni tumori solidi hanno latenza superiore ai 20 anni, ed è quindi ancora presto per trarre conclusioni definitive.
  • 15. In conclusione, oltre un notevole incremento nell’incidenza del tumore della tiroide fra la popolazione più giovane, non vi è, al momento, un effetto netto e consolidato sull’incremento dell’incidenza di altri tumori. Sulla base di esperienze di altre popolazioni esposte a radiazioni ionizzanti è atteso un modesto incremento del rischio relativo di tumore che potrebbe riflettersi, dato l’elevato numero di persone esposte in un sostanziale aumento dei casi di tumore nei prossimi anni.
  • 16. Le conseguenze dell’incidente di Chernobyl sull’incidenza di tumori: Le vittime
  • 17. I Disastri Nucleari Disastro di FukushimaDai-ichi Il disastro di FukushimaDai-ichi è una serie di quattro distinti gravi incidenti nucleari occorsi presso la centrale nucleare omonima a seguito del terremoto del Tōhoku nel marzo 2011. A fine maggio 2011 la situazione non è ancora stabilizzata, ed anzi il 24 maggio la Tepco ha confermato che è avvenuta la fusione dei noccioli dei reattori 1, 2 e 3, con un pericoloso accumulo del materiale fuso alla base dei vessel; in tutti i casi i vessel continuano a perdere acqua che deve continuamente essere rimpiazzata. Complessivamente l'incidente, nella prima settimana stimato al grado 4 della scala INES, quindi al livello 5 (a pari livello con il singolo Three Mile Island in cui però non si ebbero né esplosioni, né rilasci di radioattività nell'ambiente pari all'evento giapponese); è stato infine provvisoriamente classificato dall'Agenzia per la sicurezza nucleare e industriale del Giappone al grado 7, il massimo grado della scala, finora raggiunto solo dal disastro di Černobyl' considerando l'insieme dell'evento e non più i singoli incidenti distinti (classificati tra i livelli 3 e 5).[
  • 18. A causa del terremoto molti altri impianti nucleari giapponesi sono stati coinvolti, sia centrali nucleari che impianti del ciclo del combustibile. Gli impianti di generazione elettrica direttamente coinvolti con arresti automatici dei reattori sono stati quelli di FukushimaDai-ichi, Fukushima Dai-ni, Onagawa e Tokai; è stato anche coinvolto il Centro di riprocessamento di Rokkasho che funziona con l'energia fornita dai generatori diesel di emergenza. Le maggiori preoccupazioni riguardano quattro dei sei reattori dell'impianto di FukushimaDai-ichi, e in particolare il reattore numero 4, il cui edificio è stato quello maggiormente danneggiato dalle esplosioni di idrogeno, e nel quale le barre di combustibile a rischio fusione non sono quelle in uso all'interno del recipiente in pressione (vessel), ma quelle stoccate nelle vasche del combustibile esausto, che si trovano quindi al di fuori della struttura di contenimento primaria del reattore.
  • 19. Le conseguenze dell’incidente di Fukushima L’Organizzazione mondiale della sanità ha sottolineato l’importanza di creare dei sistemi di sorveglianza sanitaria da dieci a venti anni in Giappone per misurare le conseguenze a lungo termine sulla salute dell’incidente alla centrale nucleare di Fukushima. “Abbiamo bisogno di creare le basi per gli studi che dovranno essere condotti nei prossimi dieci, venti anni”, ha dichiarato il direttore del dipartimento Sanità pubblica e ambiente dell’Oms, Maria Neira, durante un punto stampa, precisando che potrebbe essere “troppo presto” per mettere in piedi dei sistemi di sorveglianza sanitaria perché il paese sta sempre “in una fase di individuazione” della radioattività. Tuttavia, “ne stiamo discutendo con il Giappone”, ha detto Neira. Il responsabile dell’Oms ha sottolineato che le autorità giapponesi hanno già controllato la tiroide ad oltre 940 bambini, senza rilevare anomalie. In poche parole tra vent’anni avremo molte decine di miglia di morti giapponesi uccisi da questa terribile esplosione, non è in dubbio che le conseguenze del disastro saranno sovrapponibili a quelle di Chernobyl. Nonostante l’Oms sia cauta nel delineare nel prossimo futuro gli scenari (si sa per certo che molti bambini uomini e donne saranno dei pazienti oncologici), si sa per certo che per 600 anni quell’area non sarà più abitabile e che i danni a livello globale sono concretamente inestimabili. Allora perché tanta disinformazione?
  • 20. Le centrali nucleari fanno venire il cancro anche senza incidenti? Questo quanto emerge da una ricerca sanitaria commissionata dal Governo Federale Tedesco (dunque non da pericolosi ambientalisti) e condotta per anni dall’Università di Mainz. Mi aspetto contestazioni nel merito (non a me, che riporto solo la notizia, ma al governo tedesco) da parte di chi ha testualmente dichiarato, più volte, che le radiazioni emesse dalle centrali sono innocue e che dormirebbero volentieri abbracciati alle barre di combustibile esauste. GERMANIA: Le centrali nucleari causano il cancroUno studio ufficiale del governo Tedesco dalla BundesamtesfurStrahlenschutz (BfS) L’Ufficio Federale per la Protezione dalle Radiazioni dimostra che il rischio del cancro sta aumentando per bambini che crescono nelle vicinanze di centrali nucleari. È vero in particolare per la leucemia, un caso speciale di cancro.In Germania, tutti i casi di cancro nei bambini vengono registrati. Quindi, è stato possibile indagare sui casi di cancro dei bambini dal 1980 al 2003. Coinvolti nello studio di ricerca erano: 1592 bambini d’eta inferiore ai 5 anni che hanno preso la malattia, e 4735 bambini in buona salute .Più vicino alle centrali, più alto il rischio di leucemia e cancro. Le centrali nucleari fanno venire il cancro anche senza incidenti?
  • 21. Il risultato ha mostrato un rischio significativamente più alto di contrarre il cancro se i bambini abitavano entro un raggio di 5km da una centrale nucleare:A seconda dei normali valori statistici nazionali, ci sarebbero 48 casi di cancro e 17 casi di leucemia dentro il sopracittato raggio di 5km intorno alle centrali nucleari. Tuttavia, sono stati riscontrati 77 casi di cancro (60% più del previsto) e 37 casi di leucemia (117% più del previsto).Una persona direttamente coinvolta nello studio ha menzionato a Spiegel online, che potrebbe essere un rischio più alto anche all’interno di un raggio di 50km intorno alle centrali nucleari.Sulla Radio Svizzera, il responsabile dello studio, Professoressa Maria Blettner (Università di Mainz) ha affermata: “Anzi, possiamo provare statisticamente che il rischio per i bambini di contrarre il cancro aumenta se crescono vicino ad una centrale nucleare.” E inoltre: “non possiamo arrivare ad nessuna conclusioni per gli adulti – semplicemente perchè lo studio è relativo solo ai bambini.”Questi risultati confermano altri studi sulla radioattività come causa di cancro anche in piccole dosi.
  • 22. Comunque ci sono un numero di studi internazionali, che hanno dimostrati che sono aumentati i rischi di cancro anche a piccolissime dosi di radiazione – con qualche coefficiente sotto i limiti permessi. Quindi, i risultati dello studio non possono essere così sorprendenti. Sembra solo il primo studio, che fornisce la prova che i rischi per bambini di avere cancro è in aumento quanto più vicino essi vivono ad una centrale nucleare. Benchè la Germania ha già deciso di eliminare gradualmente le centrali nucleari entro il 2020, questo studio sta ora riscaldando la discussione per vedere se la chiusura della tecnologia nucleare debba essere accelerata.
  • 23. Le malattie del nucleare Poche, probabilmente nessuna, fra le stime sui costi dell’energia nucleare tengono conto degli oneri in termini di salute dell’umanità. Anche quando le centrali nucleari operano a regime, si tratta di oneri non insignificanti. Minatori, lavoratori e residenti nei pressi delle miniere e delle raffinerie, nonchè i lavoratori coinvolti nei processi di arricchimento necessari per creare il combustibile nucleare, rischiano tutti l’esposizione a quantità dannose di radiazioni, a cui consegue un aumento dell’incidenza del cancro e delle malattie connesse. La fuoriuscita ordinaria o accidentale di radiazioni dalle centrali nucleari, così come l’inevitabile dispersione di scorie nucleari, sono eventi in grado di inquinare l’acqua e la catena alimentare, esponendo a rischio contaminazione uomini e animali, oggi e per le generazioni a venire. Incidenti come quelli accaduti a Three Mile Island a Chernobyl a Fukushima condannano migliaia, se non milioni, di persone a pagare il costo dell’energia nucleare con la propria salute. La comprensione della natura delle radiazioni è un fattore chiave per avere un’idea precisa degli impatti dell’energia nucleare sulla salute.
  • 24. Le radiazioni sono state fondamentali per l’evoluzione planetaria della vita, sono largamente responsabili dello sviluppo della più straordinaria e meravigliosa varietà di specie viventi nello spazio temporale di miliardi di anni. Ma gli esseri umani sembrano intenzionati ad alterare questo equilibrio stabile lasciatoci in eredità dalla natura. Pur avendo una scarsa comprensione dell’evoluzione o del delicato processo genetico, siamo riusciti a creare grandi quantità di elementi radioattivi utili a dare energia al nostro “stile di vita”, e questo perchè siamo legati a livelli sempre crescenti di progresso tecnologico, prosperità, lusso e agio. Nel momento in cui gli esseri umani sono riusciti a dividere l’atomo, hanno intrapreso un processo destinato ad accrescere il livello e la diversità delle radiazioni ambientali sulla terra. Il processo di fissione dell’uranio all’interno dei reattori nucleari crea più di 200 nuovi elementi radioattivi creati dall’uomo. Alcuni “sopravvivono” solo alcuni secondi; alcuni restano radioattivi per milioni di anni.
  • 25. ALCUNE FOTO CONTENUTE IN QUESTA DIAPOSITIVA E REPERITE DA FONTE INTERNETRIGUARDANTI LE MALFORMAZIONI GENETICHEDEL DISASTRO DELLA CENTRALE NUCLEARE DI CHERNOBYL CONTENGONO IMMAGINI FORTI ED ESPLICITAMENTE VIOLENTECHE POTREBBERO TURBARE PERSONEPARTICOLARMENTE SENSIBILI. LA VISIONE E’ LIMITATA RIGOROSAMENTE AGLI ADULTI.
  • 26. Sashaè il nome di questo bambino, uno degli ospiti dell’orfanotrofio Vesnova. Più di 5 milioni di bambini vivono ancora nelle zone contaminate dall’invisibile veleno nucleare di Chernobyl, tra Bielorussia, Russia e Ucraina. Molti di loro stanno pagando un prezzo altissimo sulla propria pelle, e molti sono costretti a farlo in totale solitudine.
  • 27. Una volta creati, questi elementi diabolici trovano inevitabilmente una strada per arrivare all’ambiente e inserirsi all’interno degli organismi riproduttivi di piante, animali ed esseri umani. Lì determinano mutazioni nei geni contenuti nelle cellule riproduttive, causando malattie e morte nella generazione nascente, o trasmettendo un disturbo genetico nascosto a progenie disanti sulla linea del tempo. Questo perchè, la maggioranza delle mutazioni causa malattie, mentre le mutazioni positive sono infrequenti e richiedono milioni di anni per far sentire i propri effetti. (Minsk. I bambini della casa n°1.Questo ospedale riceve molti neonati deformati subito dopo la nascita).
  • 28. Due affezioni genetiche tipicamente legate al sesso sono l’acromatopsia (cecità ai colori) e l’emofilia (malattia ereditaria recessiva umana comportante una grave insufficienza nella coagulazione del sangue). In letteratura ad oggi sono descritte in totale 16.604 malattie geneticamente trasmettibili Tutt’oggi, nell’area considerata ufficialmente contaminata, vivono ancora 5 milioni di persone, fra le quali si registra un’alta diffusione di malformazioni. I più colpiti sono i bambini.
  • 29. Tutte le cellule umane hanno quarantacinque cromosomi nei loro nuclei, e gli stessi geni sono sistemati a coppie lungo ventitre coppie di cromosomi. Al di là delle trasformazioni genetiche, le radiazioni possono causare la rottura dei cromosomi, cosa che può portare alla nascita di un bambino affetto dalla sindrome di Down, o qualche altro disordine fisico o mentale. Un feto normale con geni e cromosomi completamente funzionanti può anche essere danneggiato dall’esposizione a radiazioni esterne. Qualche elemento radioattivo può anche superare la placenta e depositarsi nel feto, uccidendo quella particolare cellula che poi potrebbe formare per esempio il setto del cuore, la metà destra del cervello, o il braccio sinistro. Questo processo patologico, che può sfociare in malformazioni cardiache, cerebrali, degli arti o di altri organi di un feto, è chiamato teratogenesi. Chernobyl 2007 (21 anni dopo): bambini con con gravi handicap fisici e mentali.
  • 30. Deformità simili erano state osservate decenni fa in donne che avevano assunto il talidomine (che fu venduto negli anni ’50 e ’60 come sedativo, anti-nausea e ipnotico, rivolto in particolar modo alle donne in gravidanza) un farmaco usato per alleviare le nausee mattutine, ma anche in grado di uccidere cellule importanti all’interno del feto. Ilona Krachkovskaya, 4 anni, ammalata di leucemia durante una visita all’ospedale di Donetsk il 24 aprile 2006.
  • 31. Tutte le cellule non riproduttive o “somatiche” del corpo hanno geni regolatori che controllano il livello di divisione, ossia di crescita, cellulare. Se il gene regolatore è alterato a livello biochimico da un’esposizione a radiazioni, la cellula inizierà a incubare il cancro, durante un “periodo latente di carcinogenesi”, che dura da due a sessant’anni. Le cellule tumorali tendono ad essere molto invasive. Fuoriescono dalla massa cancerosa principale, invadendo i vasi linfatici in maniera microscopica, e viaggiano verso altri organi (fegato, ossa, polmoni, cervello, ecc.) dove crescono in un cancro secondario, o metastasi. In molti casi è difficile, se non impossibile, fermare questa crescita cellulare disordinata e anormale. In questo modo, una singola mutazione in un singolo gene può risultare fatale.
  • 32.
  • 33. Nel complesso, si prevede che circa quarantadue persone su cento sviluppino, per cause diverse, un tumore nella loro vita. I bambini nati da genitori che sono stati esposti a radiazioni sono soggetti a un alto rischio di sviluppare un cancro o la leucemia. E’ anche noto che alti livelli di radiazioni possono causare disturbi al cuore e ictus. L’incidenza del cancro negli adulti è in crescita , specie il tumore ai reni, al cervello e al fegato, il linfoma di Hodgkin (tumore maligno del tessuto linfatico) e il cancro ai testicoli. I bambini sono ugualmente soggetti a un’incidenza elevata dei tumori, in particolare al tumore al cervello , da quando si è iniziato a inquinare l’ambiente con agenti chimici cancerogeni ed elementi radioattivi. Ottomila differenti agenti chimici sono di uso comune, e ben pochi di essi sono stati testati per il loro potenziale cancerogeno. Gli elementi chimici e radioattivi tandono ad agire in sinergia negli organismi animali (ovvero uno potenzia l’effetto cancerogeno dell’altro).
  • 34. Dopo tutto ciò che avete letto pensate ancora che ne valga la pena? Non fate come lui……. Lui è l’unico che pensa di si!!!
  • 35. Il 12 e il 13 vota per la vita!!!
  • 36. “ Il no al nucleare nasce dalla piena consapevolezza della sua pericolosità concreta … il nucleare significa malattie, distruzione, significa Chernobyl, significa Fukushima! Questa mio caro Presidente non è demagogia ma pura e sacra verità” Il 12 e il 13 blocchiamo per sempre il progetto omicida del governo Berlusconi vota per il SI per fermare il nucleare!!!! Queste slide sono state realizzate da: Antonello Viceconti Email: nomade.lello@hotmail.it
  • 37. Bibliografia [1] www.ncbi.nlm.nih.gov/omim/mimstats.htm/, 8 marzo 2006; [2] Richard M. Monson, Chair, e James S. Cleaver, Vice Chair, “Low Levels Ionizing Radiation May Cause Harm”, The National Academy of Sciences, BEIR VII report, 29 giugno 2005; [3] Susan S. Devesa et al., Recent Cancer Trends in the United States, “Journal National Cancer Institute” 87 (February 1995), 175-85; [4] J.G. Gurney et al., “Trends in Cancer Incidence Among Children in the U.S.”, Cancer 78, no.3 (August 1, 1996): 532-41; e J.J. Mangano, “A Rise in the Incidence of Childhood Cancer in the United States”, International Journal of Health Services 29, no.2 (1999): 393-408; [5] Monson e Cleaver, “Low Levels of Ionizing Radiation May Cause Harm”;