2. - Nasce a Bologna il 25 aprile
1974.
-Studia elettrotecnica
nell’istituto nazionale di
Livorno dove impara a
valutare le caratteristiche dei
componenti di un circuito e
sperimenta il coesore,
strumento per rilevare onde
elettromagnetiche.
3. è un rivelatore di radiofrequenze, utile
come discriminatore della sola
presenza (o dell'assenza) di un segnale
radio. Un tubetto di vetro all'interno
del quale è stata inserita della
limatura metallica estremamente
fine, solitamente formata da
nichelio e ferro interposta fra due
elettrodi ( "tappi metallici" che
chiudono anche il tubetto di vetro).
La resistenza di questa limatura fra
gli elettrodi, in condizioni normali è
molto elevata, quindi la
conducibilità elettrica risulta
praticamente nulla; questa
resistenza si abbassa bruscamente
quando il coherer è investito da
un'onda elettromagnetica, quindi
nel circuito si ha un notevole
aumento o una completa
conducibilità della corrente che
rivela il segnale, e che Marconi
utilizzò per fare suonare il
campanello del suo primo radio
ricevitore nel 1894
4. A 18 anni si dedica a realizzazione pila elettrica, in particolare
lavora su pile termoelettriche.
È caratterizzato da un forte spirito imprenditoriale e senso pratico e
vuole realizzare innovazioni commercializzabili.
interrompe presto gli studi sulle pile per dedicarsi allo studio di
onde elettromagnetiche, a 20 anni realizza uno strumento formato
da una pila, un coesore e un campanello elettrico per rilevare
fulmini.
Nel 1894 studia relazioni di Hertz, riflette sulla possibilità di
trasmettere informazioni senza ausilio fili, attraverso le onde radio.
5. Nel 1895 realizza
primo trasmettitore
e ricevitore
radiotelegrafico
(prima trasmissione
telegrafica senza fili)
nel famoso
esperimento della
collina.
6. L’anno dopo, essendo le sue idee ignorate in Italia si trasferisce
in Inghilterra dove ottiene un brevetto e fonda la Marconi
Company e si dedica all’incremento della portata delle
trasmissioni e alla riservatezza e indipendenza delle
comunicazioni.
Svelò l'esistenza dello spettro radioelettrico, che
rendeva possibile la comunicazione
contemporanea di molti segnali senza interferenze
o intercettazione dei messaggi trasmessi
I primi ricevitori infatti captavano
tutti i segnali che giungevano
all'antenna senza la possibilità di
distinguere quelli provenienti
dall'uno o dall'altro degli apparati
che stavano trasmettendo in quel
momento
i segnali potevano quindi
sovrapporsi rendendo difficile la
comprensione del messaggio, un
problema sempre più grave man
mano che aumentavano il
numero delle stazioni
trasmittenti e dei messaggi
trasmessi.
Un primo importante
passo nell'applicazione
pratica della
comunicazione radio è
la possibilità di poter
trasmettere e ricevere
singole frequenze.
7. Nel 1900 Marconi
brevetta, con il numero
7777, un circuito che
permette
di sintonizzarsi su una
specifica
frequenza permettendo
di selezionare la
frequenza dell'onda
radio trasmessa o
ricevuta.
10. Di particolare rilevanza è
il detector magnetico utilizzato
dall’inventore italiano a bordo
della Regia Nave Carlo
Alberto durante la campagna
sperimentale dell’estate 1902,
con cui dimostrò l’affidabilità
tecnica di questo ricevitore e la
capacità delle onde radio di
scavalcare grandi ostacoli e
vaste porzioni di terra.
Il detector magnetico rivela il
segnale radio in un modo
completamente diverso dal
coherer.
11. Una treccia di fili di ferro
sottili scorre vicino ai poli di
due magneti, passando lungo
l'asse di due avvolgimenti
coassiali. L'avvolgimento più
interno è collegato
all'antenna e alla terra, l'altro
è collegato al ricevitore
telefonico.
Le onde radio che colpiscono
l'antenna provocano
nell'avvolgimento interno
correnti che modificano
bruscamente lo stato
magnetico della treccia
metallica: cosicché
nell'avvolgimento più esterno
si generano impulsi di
corrente percepibili attraverso
il ricevitore telefonico. La
treccia metallica viene fatta
scorrere da un meccanismo
di trascinamento mosso da
un motore a molla.
12. Nel 1908 realizza un
ponte di
comunicazione
regolare tra due
sponde del
transatlantico,
invenzione utile a
soccorsi in mare.
Nel 1909 vince il
Nobel per la fisica.
Nel 1930 riesce a
realizzare una
trasmissione del
raggio di 20.000 km
(Genoa-Sidney).
13. In questo particolare periodo storico le vicende belliche avevano spinto a rivedere il ruolo della scienza
intesa ormai non più come una attività speculativa, condotta individualmente in modo disinteressato nei
piccoli laboratori universitari, ma come impresa funzionale alle sorti del Paese, dalle grandi e promettenti
potenzialità produttive.
Marconi, ormai, la personalità scientifica più illustre del Paese, venne usato da Mussolini per far decollare
il progetto di conquista dell'impresa scientifica, ma ciò certamente non fu fatto contro la sua volontà: fu
proprio a partire dal convegno di Como che avvenne il passaggio del potere effettivo sulla comunità
scientifica nelle mani di Marconi. Egli divenne infatti, con la presidenza del CNR di lì a poco e
dell'Accademia d'Italia poi, il raccordo politico fra il regime e la comunità scientifica anche a livello
internazionale.
14. «La mia lunga esperienza mi ha insegnato a non credere
a limitazioni fondate su conoscenze puramente teoriche
e matematiche le quali, come è noto, sono spesso
basate su cognizioni imperfette di tutti i fattori che
entrano in gioco. Ho sempre ritenuto opportuno seguire i
nuovi indirizzi di ricerca, anche quando questi
sembravano, a prima vista, poco promettenti di buoni