GRUPPO 34 La donna rappresentata nella foto è una giovane madre di famiglia con difficoltà economiche. Cerca di soddisfare il suo bisogno di denaro tentando la fortuna con una slot machine ( la cosiddetta "macchina mangiasoldi") all'interno di un bar, probabilmente ignara del fatto che non è un metodo efficace e che le percentuali di vincita sono bassissime. È curioso come sia una giovane donna a far utilizzo di queste apparecchiature e non una persona anziana come si è soliti vedere. In effetti, studi dimostrano che negli ultimi anni ci si avvicina al gioco d'azzardo in età sempre più precoce. Il consumatore utilizza tale servizio per incrementare, probabilmente, la propria liquidità, date le sue difficoltà finanziarie. È in realtà testato che sia quasi impossibile "far fortuna" con questi metodi, ma forse per noia, forse per depressione, le persone sono spinte verso il mondo del gioco. L'abbassamento dei redditi medi delle famiglie e la crescita della pressione fiscale derivati dalla attuale crisi economica hanno indotto il cittadino all'illusione di un facile guadagno. Infatti nelle fasi di crisi c'è sempre un incremento del gioco d'azzardo causato da una sensazione di incertezza e avendo poca fiducia nello Stato si cercano altre strade per raggiungere una sicurezza economica. Negli ultimi anni un enorme spreco di denaro per questo gruppo di consumatori ha favorito i guadagni dello Stato che sono aumentati esponenzialmente (nel 2014 sono stati incassati oltre 4 miliardi di euro). In Italia ci sono ufficialmente circa 400.000 slot machine - escluse le migliaia irregolari, di cui lo Stato non ha il monopolio - e il nostro paese deve scegliere se tutelare le "vittime del gioco", riducendo il numero di apparecchi in circolazione, o se salvaguardare i propri interessi continuando a speculare sul gioco d'azzardo.