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Strumenti	di	supporto	alle	decisioni	finalizzati	alla	
gestione	e	pianificazione	forestale	ed	indirizzi	
selvicolturali con	l’obbiettivo	di	aumentare	resistenza	e	
resilienza	delle	funzionalità	del	bosco	(produzione,	
protezione,	biodiversità)	nei	confronti	di	disturbi	naturali	
(incendi	e	schianti	da	vento)	anche	in	RN2000
Realizzato con il contributo congiunto di Unione Europea, Stato Italiano e Regione Piemonte nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020
- Operazione 1.1.1, 1.2.1 e 1.3.1, Azione 2 – Anno 2017-2018
Dott.	Giorgio	Vacchiano
gvacchiano@gmail.com
1
Orario Attività docenti
9,00	- 9,30
Apertura	giornata	con	presentazione	obiettivi, logistica.
Distribuzione	materiale	divulgativo	e	didattico
Raccolta	dati	partecipanti
Dott.ssa	Roberta	Berretti
Dott.	Davide	Ascoli
Dott.	Giorgio	Vacchiano
9,30	- 11,00
Introduzione	ai	danni	da	vento	in	foresta.
Fattori	responsabili	e	strategie	di	prevenzione.
Introduzione	agli	strumenti	di	supporto	all’analisi	della	
suscettibilità	allo	schianto	dei	popolamenti.
Dott.	Giorgio	Vacchiano
11,00	- 11,15 Pausa	caffè
11,15	- 12,30
Utilizzo	di	diagrammi	di	gestione	della	densità	come	
strumenti	di	supporto	empirici	per	l’analisi	della	
suscettibilità	allo	schianto.
Dott.	Giorgio	Vacchiano
12,30	- 13,30 Pranzo
13,30	- 17,00
Introduzione	all’uso	di	ForestGALES.
Descrizione	dell’interfaccia.
Simulazioni	con	parametri	di	default.
Simulazioni	con	parametri	calibrati.	
Applicazione	ad	un	caso	studio	in	un	comprensorio	
forestale	piemontese	
Dott.	Giorgio	Vacchiano
2
3- Utilizzo	di	diagrammi	di	gestione	della	densità	come	
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Dott.	Giorgio	Vacchiano
gvacchiano@gmail.com
3
Dinamica	dei	popolamenti	forestali
Data	una	certa	capacità	portante,	
esiste	un	numero	massimo di	
alberi	di	una	certa	dimensione	che	
possono	coesistere	sulla	stessa	
area.
A	causa	della	competizione	
intraspecifica,	numero	massimo e	
dimensioni	degli	individui	sono	
inversamente	proporzionali.
4
Mortalità	da	competizione	che	si	verifica	al	crescere	delle	
dimensioni	degli	individui.
A.Densità	massima	della	
specie
B.Inizio	autodiradamento,	
zona	di	imminente	
mortalità	da	competizione	
C.Contatto	tra	le	chiome	e	
inizio	della	competizione.
DIAMETRO	MEDIO	(cm)
Piante per	ha
Autodiradamento
Autodiradamento
Popolamenti	puri,	
coetanei,	indisturbati.	
Linea	di	max densità,	
pendenza	=	(–1.6),	
costante	per	tutte	le	
specie	arboree
Peso	secco	per	pianta	e	
densità	in	popolamenti	
di	Pinus	contorta
da	Drew	&	Flewelling	(1977,	1979),	For.Sci.
VOLUME	MEDIO	(mc)
Piante per	ha
1.6
N aD−
=
SDI	(Stand	density Index)
Esprime	l’affollamento	osservato	come	
numero	di	fusti	“standard”	da	25	cm	
SDI	=N (Dm/25)1.6
1.6
25
! "# $
= ⋅& '( )
* +& ', -
∑ i
sum i
D
SDI N
da	Reineke (1933),	J.Agr.Res.	46
DIAMETRO	MEDIO	(cm)
Piante per	ha
25	cm
SDI
7
8
SDI	massimo
Quercus spp.		 568	/ha Schnurr (1937)		
Pinus	palustris	Mill.		 988 Reineke	(1933)		
Larix occidentalis Nutt.		 1013 Cochran (1985)		
Eucalyptus globulus Labill.		 1210 Reineke (1933)		
Pinus sylvestris L.	 1440 Vacchiano	et	al.	(2008)
Pseudotsuga menziesii (Mirb.)	Franco		 1482 Reineke (1933)		
Picea	abies (l.)	Karst. 1680 Castagneri	et	al.	(2008)
Tsuga	heterophylla (Raf.)	Sarg.		 1951 Long	(1985)		
Abies concolor (Gordon	&	Glend.)	Lindl.		 2050 Reineke (1933)		
Sequoia	sempervirens	(D.	Don)	Endl.		 2470 Reineke (1933)		
Esprime	la	massima	biomassa	(maggiore	per	sp.	sciafile)
Significato	ecologico:	SDI	massimo
n Limite	fisico	per	lo	sviluppo	dei	popolamenti	di	una	specie
nMassimo	sfruttamento	delle	risorse	(capacità	portante)
La	vicinanza	di	un	popolamento	alla	linea	di	massima	densità	
indica	l’intensità	della	competizione:
Densità	osservata	/	densità	massima	=	DENSITÀ	RELATIVA.	
Contatto	di	chioma Mortalità	 Limite	osservabile
35%	SDI	max 60%	SDI	max SDI	max
9
Piante/ha
1100 1500 1600 2000
Dmedio(cm)
1
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
A
B
10
Simulare i trattamenti selvicolturali
• Ceduo con	1500	polloni/ha	e	diametro medio 4	cm
• Obiettivo finale:	legna da	ardere,	diametro medio 8	
cm	
• Occorre eseguire un	diradamento?
11
• Ceduo con	1500	polloni/ha	e	diametro medio 4	cm
• Obiettivo finale:	paleria,	diametro medio 12	cm	
• Occorre eseguire un	diradamento?
12
Il tipo di diradamento
ha una traiettoria
diversa a seconda di
come modifica il
diamerto medio
Dal basso
Sistematico
Selettivo
13
Costruzione	e	lettura	
di	un	diagramma	di	
gestione	della	densità
1.	Densità	relativa	(SDI)
Piante per ettaro
Dmedio(cm)
14
D
A
B
C
60%
25%
35%
Una	sola	traiettoria	per	
uguale	densità	iniziale
Fertilità =	velocità	
lungo	la	traiettoria
15
16
Assume a stand to be in fertility class V (site index =14 m at age 50) accor-
ding to the following site index curves (modified from Wiedemann 1949):
age t
stud
table
Wied
the d
close
base
T
mod
low
thinn
(i) re
term
the s
G. Vacchiano et al. / Forest Ecology and Mana2550Curve	altezza	dominante	(site	index)
Altezzadominante(m)
Età (anni)
1. Densità	relativa	(SDI)
2. Altezza	dominante
Dmedio(cm)
Piante per ettaro 17
1. Densità	relativa	(SDI)
2. Altezza	dominante
3. Volume
Dmedio(cm)
Piante per ettaro
18
1. Densità	relativa	(SDI)
2. Altezza	dominante
3. Volume
4. Rischio	di	schianto	
(H/D)
Dmedio(cm)
Piante per ettaro
19
Simulare scenari selvicolturali
1. Lavorate sul DMD dell’abete rosso e con le relative curve di
altezza dominante (classe di fertilità 16).
2. La densità attuale è 1000 piante/ha e il D medio è 10 cm.
Quali sono l’età e il volume presunti del popolamento? Qual
è il rapporto H/D delle piante dominanti?
3. Cosa succede senza interventi? A che età inizia la mortalità
naturale? Quali saranno volume, densità e età a 130 anni?
Per quanti anni il popolamento resta a alto rischio?
4. Diradate il popolamento attuale a 700 piante/ha (dal
basso). A che età inizia la mortalità naturale? Per quanti
anni il popolamento resta a alto rischio?
5. Calcolate e confrontate l’incremento medio annuo nei due
casi quando il diametro medio ha raggiunto 35 cm
20
21
22
Norway spruce
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
14
16
18
20
22
10
12
8
6
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130
Age (years)
Topheight(metres)
Age of maximum
mean annual
volume increment

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