Pubblico la proposta di legge “Ero Straniero”, la proposta di Radicali italiani per governance delle politiche migratorie tra lavoro e inclusione sociale.
Superare la legge Bossi-Fini attraverso, meccanismi diversificati di ingresso per lavoro, a partire dall’introduzione di un permesso di soggiorno temporaneo per ricerca di occupazione attraverso attività d’intermediazione pubbliche e private tra datori di lavoro italiani e lavoratori stranieri e dalla reintroduzione del sistema dello sponsor.
Forme di regolarizzazione su base individuale degli stranieri irregolari – anche nel caso di richiedenti asilo diniegati – qualora sia dimostrabile l’esistenza in Italia di un’attività lavorativa o di formazione, di legami familiari, sul modello spagnolo del “radicamento”.
Riformare il sistema di accoglienza adottando unicamente il modello Sprar; migliorando la qualità dei servizi attraverso meccanismi di monitoraggio efficaci; investendo sul lavoro, valorizzando le forze produttive del territorio e mettendo i centri per l’impiego nelle condizioni di erogare con efficacia servizi di formazione e avviamento lavorativo attraverso appositi sportelli per l’integrazione da finanziare, a livello nazionale e regionale, ricorrendo ai fondi europei.
Introdurre canali legali e sicuri d’arrivo in Europa implementando i programmi di reinsediamento e favorendo la creazione di corridoi umanitari garantendo mobilità interna a quanti giungono nel territorio europeo e chiedono protezione: lo Stato membro competente va determinato tenendo conto innanzitutto delle esigenze familiari o umanitarie del richiedente asilo garantendo il rispetto del principio dell’unità familiare e delle clausole umanitarie del regolamento di Dublino.
Pubblico la proposta di legge “Ero Straniero”, la proposta di Radicali italiani per governance delle politiche migratorie tra lavoro e inclusione sociale.
Superare la legge Bossi-Fini attraverso, meccanismi diversificati di ingresso per lavoro, a partire dall’introduzione di un permesso di soggiorno temporaneo per ricerca di occupazione attraverso attività d’intermediazione pubbliche e private tra datori di lavoro italiani e lavoratori stranieri e dalla reintroduzione del sistema dello sponsor.
Forme di regolarizzazione su base individuale degli stranieri irregolari – anche nel caso di richiedenti asilo diniegati – qualora sia dimostrabile l’esistenza in Italia di un’attività lavorativa o di formazione, di legami familiari, sul modello spagnolo del “radicamento”.
Riformare il sistema di accoglienza adottando unicamente il modello Sprar; migliorando la qualità dei servizi attraverso meccanismi di monitoraggio efficaci; investendo sul lavoro, valorizzando le forze produttive del territorio e mettendo i centri per l’impiego nelle condizioni di erogare con efficacia servizi di formazione e avviamento lavorativo attraverso appositi sportelli per l’integrazione da finanziare, a livello nazionale e regionale, ricorrendo ai fondi europei.
Introdurre canali legali e sicuri d’arrivo in Europa implementando i programmi di reinsediamento e favorendo la creazione di corridoi umanitari garantendo mobilità interna a quanti giungono nel territorio europeo e chiedono protezione: lo Stato membro competente va determinato tenendo conto innanzitutto delle esigenze familiari o umanitarie del richiedente asilo garantendo il rispetto del principio dell’unità familiare e delle clausole umanitarie del regolamento di Dublino.
l'associazione Arcadia si occupa principalmente di Riabilitazione Equestre/Ippoterapia e propone per adulti e bambini percorsi di Equitazione Naturale, nel contesto delle verdi colline pisane, al cospetto del Castello di Lari.
Support de la présentation "Deadlock Victim" à Devoxx-fr 2012, par Heinz Kabutz (javaspecialists.eu) et Olivier Croisier (zenika.com, thecodersbreakfast.net).
Carrying this Prada along with your maxi dresses or shorts will surely bring you a relaxed and a very stylish vacation facade. If you want to owe it, you can go to www.no1replica.netto get one.
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Bambini Contesi fra genitori
Il fenomeno di bambini contesi in ambito famigliare è purtroppo in aumento.
Si può prevenire una sitazione del genere?
Cosa bisogna fare quando la sottrazione è già avvenuta?
Quando si parla di sottrazione internazionale di minorenni?
Quali sono gli organi statali ed europei che possono intervenire?
Notiziario della Cooperazione italiana allo sviluppo.n.5 maggio 2013Matteo Mattioli
Delibera n.85 di revoca della delibera del Comitato Direzionale n. 71 del 16 maggio 2006 con la quale è stata disposta la
concessione di un contributo totale di € 472.861,57, comprensivo di € 418.861,57 e di € 54.000,00 per oneri
previdenziali e assicurativi, a favore della ONG ALISEI.
Delibera n.86 di revoca della delibera del Comitato Direzionale n. 160 del 2 settembre 2008 con la quale è stata disposta la
concessione di un contributo totale di € 933.601,00, comprensivo di € 840.001,00 e di € 93.600,00 per oneri
previdenziali e assicurativi, a favore della ONG ALISEI.
TUTELA GIUDIZIARIA MINORI Compendio per operatori socio-sanitari e scolastici...Antonella Pampolini
L’Assemblea Legislativa delle Marche, d’intesa con l’Ufficio del Garante Regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Marche, si è fatta promotrice di un tavolo di confronto al quale ha invitato i soggetti istituzionali che si occupano a vario titolo della tutela dei minori; le riunioni che si sono succedute hanno visto la partecipazione ed il contributo del Tribunale dei Minorenni di Ancona, della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Ancona, del Centro di Giustizia Minorile Marche Abruzzo e Molise, dell’Ufficio Servizi Sociali Minorenni presso il Tribunale per i Minorenni di Ancona, del-l’Ufficio Scolastico Regionale delle Marche, dell’Assessorato ai Servizi Sociali della Regione Marche, dell’ASUR Marche, del Comitato Regionale per le Comunicazioni della Regione Marche e della I Commissione Consiliare Permanente Regionale delle Marche.
1. Dott.ssa Beatrice Rovai Coordinatore Sociale SDS Zona Firenze Nord Ovest Responsabile Servizio Sociale Professionale EUROSOCIALNETWORK Adozioni internazionali ed affidamenti familiari. Un esempio concreto di partnership pubblico/privato: la collaborazione tra l'Associazione AI.BI. e la Società della Salute Zona Fiorentina Nord Ovest EUROSOCIALNETWORK
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3. EUROSOCIALNETWORK TITOLO La Commissione per le Adozioni Internazionali E’ l’Autorità centrale italiana per l'adozione internazionale che ha il compito di garantire che le adozioni di bambini stranieri avvengano nel rispetto dei principi stabiliti dalla Convenzione de L'Aja del 29 maggio 1993 e rappresenta l' Autorità Centrale Italiana per l'applicazione della stessa.
4. EUROSOCIALNETWORK TITOLO I compiti della Commissione per le Adozioni Internazionali: - collabora con le Autorità Centrali degli altri Stati Stranieri - predispone il testo di accordi bilaterali in materia di adozione e lo propone al Governo per la firma - autorizza gli enti (associazioni del terzo settore/ONLUS) allo svolgimento delle procedure di adozione in Italia e all'estero nel campo dell'adozione internazionale dopo aver accertato che possiedano i requisiti della legge richiesti e ne verifica il permanere nel tempo; - cura la pubblicazione e la tenuta dell'albo degli enti autorizzati e vigila sull'operato degli stessi, sottoponendoli a controlli e verifiche; - organizza incontri periodici con i rappresentanti degli enti autorizzati, con i dirigenti degli uffici giudiziari minorili e con i rappresentanti degli Enti Locali per verificare lo stato di attuazione della Legge; - controlla l'andamento delle procedure adottive nelle varie fasi garantendo che l'adozione risponde al superiore interesse del minore; - autorizza l'ingresso in Italia dei minori adottati o affidati a scopo di adozione; - cura la stesura della relazione biennale al Parlamento sull'andamento delle adozioni internazionali, sullo stato di attuazione delle Convenzione de L'Aja.
5. EUROSOCIALNETWORK TITOLO Il Tribunale per i minorenni Il Tribunale per i minorenni è l’Autorità Giudiziaria competente in materia di adozione internazionale. E’ un organo specializzato (è un collegio formato da due giudici togati e due giudici onorari esperti in scienze umane). E’ competente per la materia civile, penale ed amministrativa. In campo civile le sue competenze attengono alla protezione del minore in situazioni di pregiudizio o abbandono e i provvedimenti che conseguono dall'accertamento di tali situazioni possono decretare limitazioni all’esercizio della potestà dei genitori, disporre l'affidamento del minore e ne dichiara l’ adozione; esso è pure competente nelle cause di affidamento dei figli contesi nati da un rapporto di convivenza.
6. EUROSOCIALNETWORK TITOLO Competenze del Tribunale per i minorenni in materia di adozione internazionale (L.n° 476/1998 mod. alla L. 4 maggio 1983 n. 184): - Riceve la "dichiarazione di disponibilità" della coppia aspirante all'adozione internazionale; -Trasmette tale dichiarazione ai servizi sociali dell'ente locale; - Dispone gli opportuni approfondimenti ai fini della valutazione delle competenze genitoriali degli aspiranti all'adozione; - Dichiara con decreto la sussistenza delle capacità ad adottare della coppia disponibile ad adottare; - Trasmette il decreto di idoneità alla Commissione per le Adozioni Internazionali; - Controlla la documentazione trasmessa dalla Commissione e ordina la trascrizione della sentenza straniera, la dichiararla efficace in Italia come affidamento pre-adottivo e decorso l'anno, dichiara l'adozione.
7. EUROSOCIALNETWORK TITOLO I Servizi Sociali degli Enti Locali e i servizi sanitari della ASL In materia di adozione internazionale i Servizi sociali dell'Ente Locale lavorano in maniera integrata con i servizi sanitari della ASL per svolgere una approfondita indagine sulla realtà familiare delle coppie aspiranti all’adozione, sulle loro motivazioni collaborando con gli enti autorizzati. Il compito dei servizi è quello di osservazione della coppia, in particolare sotto il profilo psicologico, e fornire al Tribunale per i minorenni una relazione approfondita perché possa decidere . Dopo l’adozione, il ruolo dei Servizi è quello di aiutare i nuovi genitori adottivi ed il bambino ad affrontare e superare i problemi che possono presentarsi nella fase di inserimento. Inoltre, la maggior parte dei paesi di origine dei bambini chiede almeno per un anno periodiche relazioni sulle condizioni del bambino e sul livello di integrazione nella nuova famiglia. I Servizi locali e gli enti autorizzati devono operare in stretto collegamento la loro collaborazione deriva da una piena integrazione è indispensabile ed è prevista dalla legge. Le Regioni promuovono la definizione di protocolli operativi – e convenzioni fra Enti autorizzati e Servizi (art. 39 bis comma 1).
8. EUROSOCIALNETWORK TITOLO Gli enti autorizzati I loro compiti sono regolati dalla legge e sono quelli di informare, formare, affiancare i futuri genitori adottivi nel percorso dell'adozione internazionale e curano lo svolgimento all'estero di tutte le procedure necessarie per realizzare l'adozione assistendoli davanti all'Autorità Straniera e sostenendoli nel percorso post-adozione. La legge n° 476/98 ha reso obbligatorio l'intervento dell'ente autorizzato in tutte le procedure di adozione internazionale: chi vuole adottare un bambino all'estero deve conferire l'incarico ad uno di questi Enti. Per poter svolgere queste attività le Associazioni (ONLUS) devono essere in possesso di un'apposita autorizzazione governativa e diventano così “enti autorizzati”. Nessuno tranne queste associazioni (enti autorizzati) è abilitato ad operare come mediatore nel campo delle adozioni.
9. La Società della Salute Fiorentina Nord Ovest quale consorzio pubblico tra 8 Comuni e l’Azienda Sanitaria di Firenze costituito con lo scopo di costruire e favorire politiche socio sanitarie integrate, attraverso i suoi servizi socio-assistenziali e socio-sanitari, COLLABORA con tutte le ASSOCIAZIONI (Enti Autorizzati) che si occupano di Adozioni Internazionali, come previsto dalla Normativa vigente in materia EUROSOCIALNETWORK
10. EUROSOCIALNETWORK TITOLO Il progetto denominato “l’Affido: un racconto a più voci”. Il progetto è un esempio concreto di collaborazione tra Ente Pubblico (Società della Salute Zona Fiorentina Nord Ovest) e Privato Sociale (Associazione ONLUS Ai.bi. Amici dei Bambini) ed ha come obiettivo quello di promuovere la sensibilizzazione dell’affido familiare. E’ un progetto approvato e finanziato dalla Direzione Generale del diritto alla Salute e alle Politiche di Solidarietà della Regione Toscana. (Decreto Dirigenziale n° 7131 del 29/12/2009)
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12. EUROSOCIALNETWORK TITOLO Il Centro affidi della Società della Salute Zona Fiorentina Nord ovest È un servizio che, all’interno del servizio sociale professionale che si occupa della formazione e del sostegno alle famiglie che si rendono disponibili ad accogliere un minore temporaneamente privo di un contesto familiare idoneo alla sua crescita in ottemperanza a quanto prescritto dalla normativa vigente . (legge 149/2001 e dalla Legge Regionale 24 - febbraio 2005, n. 41) Il centro affidi svolge altresì un ruolo importante nella promozione dell'Affido Familiare anche attraverso il rapporto con Associazioni del privato sociale che si dedicano a questi temi. La collaborazione con il privato sociale è, infatti, fondamentale per ampliare il numero dei cittadini a cui far conoscere questo servizio e per sviluppare una "Cultura dell'Affido".
13. EUROSOCIALNETWORK TITOLO OBIETTIVI DEL PROGETTO: - Obiettivo generale. II progetto intende promuovere la sensibilizzazione all'affido quale strumento idoneo a dare al minore temporaneamente allontanato dalla sua famiglia l'opportunità di vivere in un ambiente di tipo familiare in grado di favorire il suo sviluppo integrale. - Obiettivi specifici creare sinergie tra il servizio affido d'ambito, l'associazione e gli attori sociali del territorio; incentivare le famiglie ad aprirsi all'esperienza dell'affido, assicurando loro un'informazione esauriente e corretta sui diversi tipi di affido; creare reti di famiglie affidatarie e di supporto
14. EUROSOCIALNETWORK TITOLO Il progetto si articola nelle seguenti azioni: a) INCONTRI DI SENSIBILIZZAZIONE Si tratta di una serie di incontri itineranti di sensibilizzazione aperti a tutta la popolazione interessata all'interno delle scuole, delle parrocchie o dei luoghi di ritrovo pubblici, attraverso un esperto che introduce il tema dell'affido e una famiglia affidataria che funge da testimonial. b) INTERVENTI NELLE SCUOLE SUL TEMA DELL'ACCOGLIENZA Si prevede il coinvolgimento dei bambini sulle tematiche dell'affido e dell'accoglienza attraverso filmati, letture, simulazioni e lavori su casi. Verranno usate metodologie attivanti come il brainstorming, l'ausilio di storie e racconti e offerta la possibilità di esprimersi attraverso alcune tecniche creative.
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17. EUROSOCIALNETWORK TITOLO Società della Salute Fiorentina Nord Ovest Direzione Generale Coordinamento dei Servizi Sociali Sofia, 10 - 12 maggio 2011 D.ssa Beatrice Rovai email: beatrice.rovai@asf.toscana.it