1. ENDEMIXiT
Il progetto endemixIT nasce in Italia nel 2020 con il solo
obiettivo di salvare l’estinzione delle specie a rischio
attraverso lo studio del genoma.
La riproduzione avviene tra animali strettamente
imparentati e quindi la variabilità genetica diminuisce,
questo ne limita la capacità di adattarsi e di resistere
ai cambiamenti ambientali legati spesso agli esseri
umani.
Dal punto di vista biotecnologico bisogna parlare
dell’endemismo, etimologicamente en (dentro) e
demos (popolo) indica ad esempio una malattia
presente in maniera stabile nella popolazione ma che
non si conosce come un vero danno.
2. Possiamo fare l’esempio del Corona virus una malattia
pandemica poiché le vaccinazioni non sono
sufficienti, differente è invece il comune raffreddore
endemico.
Possiamo dire che per endemismo ha un concetto
biogeografico e definisce l'esclusiva distribuzione di un
gruppo di organismi in un territorio.
La pandemia ha colpito l’economia mondiale ma
soprattutto in Italia, dove da marzo 2020 è iniziata una
vera e propria crisi.
Fonte: Elaborazione DIPE su dati Istat.
Premettendo che la situazione economica in Italia
fosse già critica a risentirne maggiormente sono stati i
giovani e le donne, dove di media una donna su due
3. lavora e il tasso di ragazzi con età compresa tra i 15 e i
29 anni non impegnati nello studio e nel lavoro è il più
alto d’Europa.
Tra il 1999 e il 2019 il pil italiano è aumentato appena
del 4%, mentre in Francia e Germania rispettivamente
del 21,2% e 21,3%, una delle cause maggiori è il
deludente andamento della produttività, ma bisogna
nominare soprattutto anche l’incapacità di cogliere
molte opportunità legate alla rivoluzione digitale.
La crescita italiana è limitata anche dalla lentezza
nella realizzazione di alcune riforme strutturali, per
esempio di media ci vogliono 500 giorni per
concludere un procedimento civile di primo grado.
Questa lista di problemi aumenta rischia di
condannare l’Italia a un futuro di bassa crescita,
tuttavia come abbiamo visto la storia economica del
dopoguerra.. non siamo destinati al declino certo.
4. L’Unione Europea ha risposto alla crisi pandemica con
il Next Generation EU (NGEU). È un programma di
portata e ambizione inedite, che prevede investimenti
e riforme per accelerare la transizione ecologica e
digitale; migliorare la formazione delle lavoratrici e dei
lavoratori; e conseguire una maggiore equità di
genere, territoriale e generazionale.
5. Per l’Italia questa è una grande opportunità per
intraprendere il percorso di crescita sostenibile; per la
partecipazione si richiede un pacchetto di investimenti
e risorse: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
(PNRR).
Questo piano è formato da 6 missioni: digitalizzazione,
innovazione, competitività, cultura, rivoluzione verde e
transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità
sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione;
salute.
Per il controllo di queste finanze il governo ha instituito
una struttura di coordinamento che lavora a stretto
contatto con la commissione europea. Attraverso
degli studi si prospetta che questi investimenti avranno
un impatto significativo nelle macroeconomie a partire
dal 2026, l’anno finale del progetto.
6. Il PNRR è parte di una più ampia e ambiziosa strategia
per l’ammodernamento del Paese. Il Governo intende
aggiornare le strategie nazionali in tema di sviluppo e
mobilità sostenibile; ambiente e clima; idrogeno;
automotive; filiera della salute.
L’Italia deve combinare immaginazione, capacità
progettuale e concretezza, per consegnare alle
prossime generazioni un Paese più moderno,
all’interno di un’Europa più forte e solidale.
JacopoGualberto 5D
Liceo scientifico Corradino d’Ascanio