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DUE NOTIZIE
Notiziario della P.A. Croce Bianca Genovese - ONLUS • Aut. Trib. Genova 12/95 del 21/03/95 • www.crocebianca.it
Diffusione gratuitaanno 19 n.1 Dicembre 2014
ANPASDAY 2014
Ma perché tutte queste domande? 2
W la settimana..... 3
Ammissione SOCI 4
Nasce il “YoungER” 5
Miracolo...sulla 37° Linea
...mi ha cambiato la vita 6
Ore 23.00 Giovedì 9 Ottobre 7
Emergenza alluvione 8
L’ambulanza 271 è stata travolta...
Colonne Mobile attivate presso con
ANPAS presso la Fiera del Mare 9-10
Il ricordo ci aiuta 10-11
Esercitazione Aeroporto 12
Facciamo il punto
Ci vediamo martedì... 13
Il soccorritore e le sue origini 14-15
Disegna una riga
Consegna pasti 16
SOMMARIOLa Pubblica Assistenza
Croce Bianca Genovese
in internet:
www.crocebianca.it
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SEMPRE IN PRIMA LINEA
32
Creatività e Progettazione:
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Il 27 settembre nello splendido scenario di Villa Serra di Comago si è scritta una pagina importante per il movimen-
to delle Pubbliche Assistenze.
Per la prima volta nella lunga storia del Movimento Ligure dell’ANPAS, nell’ambito di un meeting innovativo nella
formula e nei contenuti, si sono confrontati i rappresentanti delle istituzioni Regionali, del 118, della Protezione
Protezione Civile, del Comune di Genova e i Volontari.
Detta così ci si potrebbe domandare dove sta la novità, visto che incontri come questi, nel tempo, ce ne sono stati a decine, ma la novi-
tà c’è stata, eccome! A confrontarsi con i rappresentanti delle Istituzioni, oltre a Presidenti e Dirigenti delle Associazioni, sono stati i Militi
Volontari, cioè coloro che vanno sulle ambulanze e materialmente operano sul territorio.
Nella mattinata, dopo l’assemblea generale di apertura a cui ha partecipato l’Assessore alla Sanità Claudio Montaldo, sono stati avviati
quattro tavoli di lavoro ristretti .Erano dedicati a Politiche Sanitarie, a cui ho partecipato personalmente, Terzo Settore, Protezione Civile e
Politiche Giovanili, si è parlato di leggi e progetti futuri con schiettezza, senza formalismi e soprattutto senza la patina grigia della tutela
degli interessi di parte che di solito crea contrapposizioni e resistenze.
Nel pomeriggio sono state presentate le conclusioni dei lavori della mattinata dai singoli relatori e al termine si è svolta una cerimonia
dedicata ai riconoscimenti al personale Volontario delle Pubbliche Assistenze che ha partecipato ai soccorsi nelle gravi calamità accadu-
te dal 2011 al 2013:
Alluvione del 2011 nel Genovese e nello Spezzino
Terremoto del 2012 in Emilia Romagna
Crollo della torre piloti nel porto di Genova nel 2013
Con orgoglio posso dire che la parte del leone l’ha fatta la nostra Associazione che con ben 50 Militi premiati, in gran parte giovani e
giovanissimi, è la dimostrazione lampante di vitalità e rinnovamento che la Croce Bianca Genovese sta portando avanti con ottimi risultati.
Per entrare nel merito del tavolo dedicato alle politiche sanitarie a cui ho partecipato, presente il dottor Bermano, responsabile del 118
della ASL 3 di Genova in qualità di interlocutore esterno, si è evidenziato il nuovo ruolo delle Pubbliche Assistenze nel sistema di emer-
genza ed urgenza territoriale, sancito da quanto contenuto nella legge regionale n. 16 del 10/07/2014 che stabilisce, oltre al ruolo ope-
rativo, anche quello di partecipanti con pari dignità alla stesura dei regolamenti attuativi e di controllo del sistema.
Dopo anni di ruoli contrapposti e aspre dispute di parte, finalmente viene riconosciuto un ruolo attivo nella realizzazione del sistema di
emergenza, riconoscendo alle Croci l’immenso patrimonio di esperienza e professionalità accumulata negli anni.
Per chi volesse visionare i documenti e i video delle conclusioni dell’evento può collegarsi al sito www.anspasliguria.it
Quante volte ci è capitato di chiamare un'ambulanza?
Probabilmente poche ma sicuramente ci siamo stupiti di tutte queste domande...vediamo di capire il perché.
Da non molto tempo molti 118 italiani si sono dotati del sistema "Medical Priority Dispatch System" che in sostanza è una serie di
domande mirate a gestire una chiamata di soccorso nel modo ottimale.
Mentre una volta l'operatore prendeva sommariamente i dati di cosa era successo e dove ed inviava un'ambulanza, ora alla risposta si
mette in moto una vera e propria "macchina dei soccorsi".
Intanto si deve capire che risponde al 118 come agli altri numeri d'emergenza una Centrale Operativa formata da una squadra di pro-
fessionisti altamente addestrati e con ruoli e compiti specifici.
Negli ultimi anni inoltre la tecnologia è venuta incontro anche in questo campo in modo notevole coadiuvando l'ope-
ratore e nello stesso tempo lasciando spazio al fattore umano che non dobbiamo mai dimenticare quando si tratta di
questi argomenti.
In sostanza il primo operatore che prende la chiamata detto Call Taker, prende in carico l'evento ed inizia la vera
intervista telefonica con un protocollo d'ingresso che individua il luogo dell'evento e, non è sempre semplice, per
sommi capi cosa succede.
Contemporaneamente appare a tutta la centrale questa richiesta, i computer sono in rete, e un collega inizia
ad allertare i mezzi e gli enti più idonei e necessari a quel singolo intervento.
Può sembrare banale scritto così ma se riflettiamo sulla natura orografica del nostro territorio, per non parlare del cielo e del mare, com-
prendiamo subito che il lavoro in tempo reale è complesso e articolato.
Tutto ciò mentre il primo operatore individua un protocollo adeguato all'intervento, decide consigliato dal computer un codice di gra-
vità e la vera novità sta nelle Disposizioni Prearrivo cioè quello che gli astanti o parenti amici o semplicemente chi assiste all'acca-
duto può e deve fare in attesa dell'arrivo fisico dei soccorritori.
Questo, come è facilmente intuibile, è tanto più importante quanto più è grave la situazione.
Non è affatto semplice sintetizzare in poche righe un lavoro tanto complesso ma il messaggio vuole essere di lasciarsi guidare da chi
ci risponde al telefono perché già questo fa parte del soccorso e l'operatore è lì per cominciare ad aiutarci.
Inoltre anche ai soccorritori che stanno per giungere sul target tante più informazioni arrivano dalla Centrale Operativa tanto più si
riesce ad affrontare la situazione con le tecniche i presidi e lo spirito più idoneo.
La buona riuscita di un soccorso sta anche nella collaborazione e sinergia di tutti i componenti del sistema emergenza...compreso il
paziente e il chiamante.
LA REDAZIONE
Autorizzazione
Tribunale di Genova
12/95 del 21/03/95
Direttore Responsabile:
Matteo Scala
Coordinamento:
Davide Pinto
Hanno collaboratoa questo
numero:
Gianni Cervetti
Pino Cinanni
Leonardo De Pasquale
Beatrice Ferro
Pia Ghiglione
Andrea Lonati
Giorgio Migliaccio
Mattia Parenti
Costantino Mura
Sandra Norrish
Davide Pinto
Alfio Scala
Edlira Xhelaj
Fotografia:
Staff Fotografi della
Croce Bianca Genovese
Pubblicità e Diffusione:
Luigi Biggio
Distributori:
Laura Faretina
Emanuele Ferrera
Stefano Ferrera
Marco La Mura
Laura Maltese
Franco Mereu
Ezio Manamini
Roberta Ottonello
Vittorio Pitto
.
Supervisore:
Walter Carrubba
Grafica e Fotocomposizione:
Mariangela Santamaria
Stampa:
Grafiche G7
DUE NOTIZIE IN CROCE
è il notiziario della
Pubblica Assistenza
Croce Bianca Genovese
Sede centrale:
Piazza Palermo 25 r
Distaccamento Carignano:
Via S. Chiara 45 r
Distaccamento Porto Levante:
Molo Cagni - Pal. Servizi
Distaccamento Albaro:
Via San Pio X° 70 r
Telefono 010.36.36.36
www.crocebianca.it
info@crocebianca.it
Di questo numero sono state
stampate 35.000 copie
INSERIRE VS LOGO E
DATI
Hai mai pensato che basta
un’ora del tuo tempo
per fare qualcosa di importante
per gli altri?
Iscriviti alla
Croce Bianca Genovese!!!
G & R S. R. L.
16129 GENOVA
Piazza Scio, 14 r. - Tel. 010/ 3628509 - 3621387
Agente Fleurop n. 36268
“VIVA!” LA SETTIMANA PER LA RIANIMAZIONE
CARDIOPOLMONARE
13-19 OTTOBRE 2014
di Giorgio Migliaccio
Il 14 giugno 2012 il Parlamento europeo ha invitato gli
Stati Membri a istituire una settimana di sensibilizzazio-
ne dedicata all’arresto cardiaco, con lo scopo di miglio-
rare la conoscenza e la formazione dei cittadini e degli
operatori sanitari alla rianimazione cardiopolmonare.
L’ obiettivo è stato quello di realiz-
zare una ampia gamma di eventi
volti a informare le diverse fasce
della popolazione circa la rilevan-
za dell’arresto cardiaco e l’impor-
tanza di conoscere e saper esegui-
re le manovre che possono salvare
la vita: manovre semplici, sicure,
che chiunque di noi, anche senza una preparazione
sanitaria specifica, è in grado di attuare, quando è testi-
mone di un arresto cardiaco. In tal senso sia nel corso
del 2013 che quest’anno la Croce Bianca Genovese in
collaborazione con il gruppo Italian Resuscitation
Council (IRC) dell’associazione nazionale cardiologi
ospedalieri (ANMCO) ha organizzato eventi volti ad
informare e formare la cittadinanza sul soccorso da pre-
stare ad una persona in arresto cardio-respiratorio.
Nella settimana dal 13 al 19 Ottobre 2014 abbiamo
organizzato 3 eventi; a seguito dell’alluvione che ha col-
pito la nostra città abbiamo dovuto annullare l’evento
del 14 Ottobre programmato in Piazza De Ferrari poiché
era prioritario portare aiuto alla popolazione colpita dal-
l’evento alluvionale. Siamo pero’ riusciti a portare a ter-
mine gli altri due eventi:
Sabato 18 Ottobre alla piscina di Pra’ abbiamo realizzato, in collaborazione con
i Nuotatori Rivarolesi, l’evento Affoga l’Arresto rivolto ai ragazzi che praticano
nuoto a livello agonistico. Dopo il saluto dell’assessore regionale allo sport
Matteo Rossi, del presidente regionale UISP
Tiziano Pesce e dopo due brevi presentazioni
(del sottoscritto e del collega cardiologo
Cristiano Novelli) Davide, Edlira e Chiara hanno
mostrato ai presenti le manovre rianimatorie sui
manichini e hanno fatto provare ai ragazzi (ed
anche a qualche genitore presente) le tecniche
di rianimazione cardiopolmonare di base.
L’evento clou dal titolo “L’arresto non ci fa piu’
paura” si è svolto il 19 Ottobre nella bella corni-
ce del Porto Antico. Per tutto il giorno moltissi-
me persone si sono fermate nelle nostre stazioni
di addestramento ed hanno assistito alle simula-
zioni delle manovre rianimatorie e di disostru-
zione delle vie aeree che i nostri volontari hanno
eseguito con grande perizia dando poi la possi-
bilità di provarle sul manichino.
La Croce Bianca Genovese ha sempre lavorato e
lavora alla sensibilizzazione della cittadinanza
su come soccorrere una persona infortunata e
soprattutto come portare aiuto immediato ad
una persona in arresto cardiorespiratorio.
Organizziamo molti corsi soprattutto nelle scuo-
le convinti che per creare un cittadino sensibile
e preparato al primo soccorso sia necessario
investire già in età scolare e diffondere più pos-
sibile le tecniche di rianimazione cardio-polmo-
nare. Ci siamo e ci saremo sempre in tutti gli
eventi volti a sensibilizzare la cittadinanza. Aiutaci anche tu a salvare una vita!
Partecipa ad uno dei tanti corsi che organizziamo.
Andrea Lonati
Direttore sanitario P.A. Croce Bianca Genovese
di Alfio Scala
di Andrea Lonati
MA PERCHÈ TUTTE QUESTE DOMANDE??? “IL DISPATCH"
ANPASDAY2014 Un salto nel futuro
DUE NOTIZIE
in croce
DUE NOTIZIE
in croce
54
Qual buon vento ?
Questa è la prima domanda che pongo da ormai 20 anni, a tutti
coloro che si presentano in Croce Bianca per chiedere informa-
zioni come diventare socio o soccorritore.
Non pensiate che quelli che vengono a chiedere di diventare un
Volontario della nostra Pubblica Assistenza siano esclusivamente
giovani e prestanti ragazzi o toste ragazze intraprendenti, ma ci
sono persone di ogni genere: si propongono minorenni, accom-
pagnati da un genitore ed ex ragazzi che freschi di pensione
vogliono sentirsi ancora utili e fare qualcosa per gli altri.
Nei più giovani predomina l’entusiasmo e l’altruismo tipico della gio-
ventù e la voglia di salire in ambulanza; indubbiamente quella sirena
che si sente al passaggio di un mezzo di soccorso è coinvolgente, ma ai
primi approcci con il servizio di urgenza ne capiranno la vera importan-
za e ne conosceranno l’utilizzo corretto. I genitori, quando è necessaria
la loro presenza, si avvicinano giustamente con una certa titubanza, non
conoscendo le problematiche della nostra attività ma, quando spiego lo
svolgimento dell’iter di inserimento dei ragazzi al servizio, i corsi che
vengono svolti e i periodi di affiancamento ai Soccorritori qualificati,
quasi sempre la diffidenza lascia il posto alla consapevolezza di aver affi-
dato i loro ragazzi a persone preparate e responsabili e che saranno inse-
riti in un ambiente che consentirà loro una crescita umana e morale .
Per i diversamente Giovani, che comprendono una fascia di età che può
andare dai 50 anni in su, in genere non devono chiedere permessi a nes-
suno se non a eventuali coniugi. Il loro interesse a presentarsi in
Associazione è dettato dalla voglia di rendersi utili alla comunità, dopo
aver trascorso una vita lavorativa fino a qualche mese prima e continua-
re a svolgere una attività che li tenga inseriti nel tessuto sociale.
Alla domanda “Qual buon vento?” le risposte possono essere varie , le
più frequenti sono: essere stati presentati da un amico che è già nostro
Socio, oppure per aver letto il nostro notiziario “Due Notizie in Croce”,
redatto da ormai 15 anni e veicolo di informazione della nostra attività
per tutto il quartiere o semplicemente perché da tempo maturavano l’i-
dea di fare Volontariato.
In genere a questo punto inizia il colloquio vero e proprio: per i ragazzi,
predisposti in prima istanza a fare servizi in ambulanza, faccio una
panoramica sul tipo di attività che andranno a svolgere, rimarcando in
modo preciso “dopo un impegnativo addestramento”. Poi una serie di
raccomandazioni che, per la mia esperienza trentennale, per l’età che ho
maturato e anche per investirmi di un senso di paternità acquisita sul
campo, ritengo opportuno esprimere.
Ma quali sono queste raccomandazioni così importanti soprattutto per
chi dovrà diventare un soccorritore?
La più importante in senso assoluto è quella di rapportarsi con i pazienti
in modo cortese e con la massima disponibilità; quando ci si avvicina al
dolore e alla preoccupazione, bisogna capire lo stato d’animo di chi ti sta
di fronte e comportarsi di conseguenza.
Limitarsi a dare informazioni al paziente se non sono di nostra compe-
tenza.
Durante il servizio mantenere un comportamento corretto con i propri
colleghi, comunicare con calma e precisione, svolgere il compito asse-
gnato all’interno del team di soccorso con il massimo scrupolo e respon-
sabilità. Fare “squadra” è fondamentale per svolgere al meglio gli inter-
venti.
Infine leggere con attenzioe il nostro regolamento interno e in particola-
re l’art. 1 dove si indica che il nostro impegno deve essere uguale nei
confronti di qualsiasi soggetto abbia bisogno del nostro intervento, senza
distinzione di razza, stato sociale, appartenenza religiosa o politica.
Per le Penne Bianche, cosi vengono chiamati in Associazione i “gio-
vani di ieri”, il discorso parte da un presupposto naturale che è quel-
lo di cercare una collocazione, pur nell’ambito della sezione opera-
tiva, che sia consono alla loro età anagrafica, che in verità, non sem-
pre corrisponde alla esuberanza e alla dinamicità che queste perso-
ne spesso mettono in campo.
La preoccupazione maggiore di queste persone, è di non essere
utili al servizio o di non essere in grado di svolgere attività operativa, ma
quando elenco quello che possono fare, le attività da potenziare e il lavo-
ro, indispensabile e insostituibile per la Croce, che potranno svolgere nel-
l’ambito dei servizi ausiliari, ecco che subito la preoccupazione sul volto
si trasforma in un timido sorriso.
In genere la chiacchierata dura una buona mezzora, chiedo se ci sono
domande riguardo a quanto detto, e nella maggior parte dei casi pochi
sono i dubbi, l’unica domanda che chiude il dialogo è: quando posso ini-
ziare ?
Alla mia risposta “anche da domani” seguono una serie di indicazioni
operative riguardanti le persone di riferimento a cui rivolgersi per l’inse-
rimento: il Direttore Operativo e il Responsabile della Formazione, dopo
aver preso contatto, da quel momento, attenersi alle loro disposizioni.
Il mio compito finisce qui, per ciò che riguarda il colloquio d’ingresso in
associazione, ma rimango a disposizione dei nuovi Soci per qualsiasi
dubbio o chiarimento necessario e anche per eventuali consigli, anche
personali, per inserirsi al meglio nella nostra Associazione.
In tutti questi anni di colloqui, ho raccolto tante soddisfazioni. Ho parla-
to con tanti ragazzi e adolescenti, molti di essi si sono rivolti a me per un
consiglio riguardante la scuola, il lavoro, rapporti con la famiglia, pro-
blemi di cuore, tutti ancora oggi mi ringraziano per averli ascoltati.
Questo mi rende felice e mi fa sentire un po’ parte della vita di molti di
loro che oggi sono adulti, mariti e mogli, padri e madri e che manten-
gono sempre quell’ identità morale e civile che, sono certo, l’attività svol-
ta nella Croce Bianca Genovese ha contribuito a sviluppare e fortificare .
Altrettanto grande è la soddisfazione ricevuta dai soci meno giovani; essi
si sono inseriti nel loro ruolo con serietà, entusiasmo e complicità con i
ragazzi, simili ai loro figli e o nipoti, con i quali condividono anche delle
ardite attività “fuori servizio” come spaghettate, pizzate, feste a tema, e
qualche partita di calcio, nell’ultimo caso sugli spalti come accaniti
ultras.
Non posso chiudere senza evidenziare che alcuni di coloro che ho visto
transitare ai miei colloqui negli anni, incoraggiati da me e da tutta la strut-
tura organizzativa, hanno ricoperto e tuttora ricoprono incarichi impor-
tanti come ISTRUTTORI - FORMATORI, Responsabili di Commissione o
sono diventati Direttore Operativo o membri del Consiglio di
Amministrazione.
E’ d’obbligo per me, infine, ringraziare il Consiglio di Amministrazione
che circa 20 anni fa mi ha assegnato questo incarico che continuo a svol-
gere ancora oggi come supervisore, avendo individuato due
Collaboratori, anche loro passati ai miei colloqui, che ritengo abbiamo la
stessa voglia e lo stesso entusiasmo che mi ha accompagnato per questi
lunghi anni nel trasmettere agli altri i valori del nostro Volontariato.
Gli YoungE.R. sono il neo-gruppo, formatosi questo
Settembre, che comprende i ragazzi dai 14 ai 21 anni.
Abbiamo fondato questo gruppo per definire la nostra
identità e i nostri ruoli nella Pubblica Assistenza per
cui facciamo volontariato, sperando di portare innova-
zione e un contributo attivo all'interno della Croce Bianca Genovese.
Poche altre P.A. hanno aderito al progetto di ANPAS per la
formazione di gruppi-giovani, noi abbiamo deciso di prova-
re a misurarci con questa nuova proposta e stabilire i nostri
obbiettivi.
Il nostro nome -YoungE.R.- è emblematico del sentirci, in
quanto giovani, in prima linea, attenti e pronti a rispondere
alle esigenze del soccorso e della realtà sociale che ci cir-
conda.
Il nostro simbolo è una radice di una pianta che termina con
piccoli germogli di foglie verdi; la radice è da una parte
segno della nostra umiltà, del nostro sentirci solo una picco-
la parte della Pubblica Assistenza. ma dall'altra rappresenta
la base dell'albero e quindi la forza e l’importanza che i giovani rivestono.
Tra i nostri obbiettivi c'è una maggiore sensibilizzazione alla realtà del soc-
corso diretta alla cittadinanza attraverso incontri nelle scuole e simulazio-
ni pubbliche di BLSD.
Abbiamo partecipato alle iniziative di AISM Young e abbiamo proposto ai
ragazzi degli Scout un anno di servizio extrassociativo all'interno della
Croce Bianca Genovese.
Ci siamo sporcati di fango dopo l'alluvione per ripulire le strade e i nego-
zi della nostra città, abbiamo testimoniato il coraggio e la responsabilità
che abbiamo in quanto giovani.
Insomma, tanti fatti e poche parole.
I partecipanti attivi degli YoungE.R. sono pochi, ma questi
pochi sono entusiasti, pieni di idee e di risorse da offrire.
Cerchiamo tanti ragazzi come noi pronti a sentirsi parte del
nostro gruppo ma soprattutto pronti al mondo del volontaria-
to, così formativo e arricchente.
Il Gruppo-Giovani che abbiamo creato vuole anche che tra
noi coetanei possano trasparire problemi e situazioni che si
potrebbero manifestare, dando l'opportunità ai più timidi
di far sentire la propria voce in un ambiente accogliente e
comprensivo.
Il nostro Coordinatore è Giorgio Pratofiorito, la vice Camilla Paolessi e io
la segretaria; ogni anno le cariche vengono elette ma per noi sono pura for-
malità: collaboriamo insieme per gli stessi obbiettivi!
DUE NOTIZIE
in croce
il tuo 5per mille
alla Croce
Bianca Genovese
80013330107
Ȭ
aiuta
aiuta
aiuta
chi aiuta
il tuo 5per mille
alla Croce
Bianca
Genovese
80013330107
Hai mai pensato che basta
un’ora del tuo tempo
per fare qualcosa di importante
per gli altri
iscriviti alla
Croce Bianca Genovese!!!
iscriviti alla
Croce Bianca Genovese!!!
Disponiamo di un ampio locale arredato
che può essere messo a disposizione,
previa oblazione,
per Riunioni, Conferenze,
Assemblee di Condominio, ecc.
Per la prenotazione, rivolgersi all’Ufficio
Amministrativo 001100 3366 5533 1155
SALONE per RIUNIONI o
ASSEMBLEE CONDOMINIALI
di Costantino Mura
di Beatrice Ferro
Ammissione SOCI
AAGGEENNZZIIAA PPUUBBBBLLIICCAA CCOOMMMMEERRCCIIAALLEE
16129 GENOVA - VIA PISACANE 28R.
TEL. 010/542490 - FAX 010/542753
LL ’’ EE XX PP RR EE SS SS ss .. rr .. ll ..
J Certificati vari
J Passaporti - Porto d’armi
J Visti consolari - Legalizzazioni
J Catastali - Documenti vari
J Pratiche auto
J Patenti
Nasce il “YoungER”
Gruppo Giovani della Croce Bianca Genovese
6 7
il tuo 5per mille
alla Croce
Bianca Genovese
80013330107
Ȭ
DUE NOTIZIE
in croce
Hai mai pensato che basta
un’ora del tuo tempo
per fare qualcosa di importante
per gli altri
iscriviti alla
Croce Bianca Genovese!!!
iscriviti alla
Croce Bianca Genovese!!!
Disponiamo di un ampio locale arredato
che può essere messo a disposizione,
previa oblazione,
per Riunioni, Conferenze,
Assemblee di Condominio, ecc.
Per la prenotazione, rivolgersi all’Ufficio
Amministrativo 001100 3366 5533 1155
SALONE per RIUNIONI o
ASSEMBLEE CONDOMINIALI
Ore 23.00 di Giovedi 9 Ottobre:
“l’ambulanza 271 è stata travolta”
E' una giornata piovosa, come ormai succede da molto tempo in questo
splendido paese che assomiglia sempre di più ad una città anglo-
sassone. Mi manca un po’ la mia nonna, quando ho avuto bisogno
di sapere come sarebbe stato il tempo il giorno seguente la sua
frase era: "Mi fanno male le gambe, domani piove".
Non ha mai sbagliato un colpo. Decido di accantonare l‘idea di
andare al lavoro in scooter e di affidarmi al buon vecchio "auto-
bus".
Salgo al volo, come accade ad uno non troppo pratico di orari
come il sottoscritto, un rapido sguardo ai miei compagni di viag-
gio, non ricambiato ,siamo sicuramente una Regione "atipica".
Rimango pur sempre un nostalgico, non ne so il motivo, ma l
mezzo pubblico mi mette di buon umore, perché ho sempre pen-
sato che fosse una fonte inesauribile di storie.
Il mio sguardo viene catturato da una vecchietta, curatissima e anche un po‘
bizzarra nel suo modo di vestire che con voce alta parla di un figlio prete. Le
vite che si colgono o che puoi immaginare in un breve tragitto, i rapporti tra
amiche (le trovo bellissime con quell‘intimità raccontata su due sedili di
autobus).
Arriviamo ad una fermata e vedo una carrozzella con un ragazzo giovane
che cerca di salire spingendo con le sue capaci mani le grosse ruote, non
senza difficoltà riesce ad entrare, passando radente ai lati delle grosse
porte, è bagnato fradicio ma ha un viso allegro e attira la mia atten-
zione; in quanto milite, quindi abituato al contatto di chi ha più biso-
gno , mi avvicino a lui e gli offro il mio aiuto, mi cattura il suo sorriso
la sua serenità, è sveglio ed ha la battuta pronta .
Di colpo tutti veniamo contagiati dal suo buonumore, anche i più
assonnati cedono al protagonista che continua a parlare e ridere, di
colpo l‘atmosfera diventa, per merito suo, magicamente piacevole,
parla dell‘amore della sua famiglia, del bimbo nato da pochi mesi e di
una laurea in giurisprudenza, la sua forza vitale, quella forza che è in
tutto e per tutto una risorsa preziosa per la nostra società.
Arriviamo alla sua fermata, scende e saluta, lo vedo allontanarsi velo-
cemente, mi manca già, ma non sono l‘unico, altri colli si allungano,
ma l‘allegria rimane, alle fermate seguenti ogni passeggero saluta e viene
ricambiato da tutti noi che proseguiamo il viaggio. Un piccolo miracolo e
avvenuto sulla linea 37.
Scendo, anche io mio malgrado sono arrivato, la mia giornata è cambiata, e
non solo la mia.
miracolo... sulla 37° linea
di Pino Cinanni
C.B.G. ... eppure mi hai cambiato la vita
Il 6 febbraio ebbe inizio la mia nuova esperienza presso la P.A. Croce
Bianca Genovese: un ambiente del tutto nuovo da
scoprire, persone nuove da conoscere, ma soprat-
tutto nuovi metodi di lavoro da apprendere. Non
nascondo il fatto che inizialmente ero molto scetti-
co su quanto sarei riuscito a resistere all’interno
della P.A. principalmente per due motivi:
- i problemi fisici che hanno condizionato la mia
vita a partire dal 2009 (non tutti lo sanno ma in quell’anno mi fu
rimosso dal braccio, con conseguente perdita di sensibilità e mobili-
tà,un tumore);
- il pensiero che davanti ad una scena di emergenza non sarei riusci-
to a resistere.
E invece come sempre mi ero sbagliato perche in pochi mesi si è veri-
ficato l’esatto opposto al punto da sentirmi particolarmente legato a
questa Onlus
Le persone all’interno della P.A. mi hanno aiutato ad ambientarmi in
modo molto veloce e hanno avuto la pazienza di starmi dietro e inse-
gnarmi, con tanta dedizione, ogni piccola cosa che ci fosse da sape-
re per far si che il lavoro venisse svolto nel modo più preciso e velo-
ce. Hanno avuto la pazienza di spiegarmi e rispiegarmi le miriadi di
strade che percorriamo quotidianamente con il paziente, insomma
devo loro molto per quanto hanno fatto per me fin ad ora.
So che può sembrare strano ma io mi sento molto legato alla Croce
Bianca Genovese, oltre che avermi dato la possibilità di entrare a far
parte del Servizio Civile Nazionale tra le tante richieste che avevano
ricevuto e di conseguenza a darmi un posto di lavoro per un intero
anno, mi stanno aiutando a crescere anche a livello di persona. Sono
sicuro di essere maturato molto grazie al supporto di tutte le persone che
ci lavorano ed è proprio grazie a loro che riesco a rendere nel migliore
dei modi. Ci sono stati, e ci saranno ancora, momenti in cui alcune
decisioni non mi andranno sicuramente bene e creeranno discussioni,
ma fino ad ora siamo riusciti sempre a trovare delle soluzioni adeguate.
Volevo concludere questo piccolo articolo dicendo che un ambiente
come la Croce Bianca Genovese ti cambia la vita. Ti capita di vede-
re determinate cose che neanche si possono immaginare, ti aiuta
veramente a crescere a livello umano; sentire le persone che ti rin-
graziano per il lavoro svolto in modo cordiale è davvero gratificante
personalmente mi piace sentir la gente che, a cuore aperto, ti ringra-
zia per ciò che fai per il prossimo. Questa esperienza vorrei si ripe-
tesse ancora, ma non sarà possibile perciò ringrazio anticipatamente
ogni singola persona all’interno
della Croce Bianca Genovese per
ciò che mi ha dato e che sicuramen-
te continuerà a darmi quando da
“Servizio Civile” passerò a
“Volontario” una volta finito il mio
anno da Servizio Civile. Consiglio a
tutti questa esperienza perché dav-
vero….
“…Mi ha cambiato la vita” e questa
ne è la prova.
alla Croce
Bianca
Genovese
il tuo 5per mille
aiutaaiuta
aiutachi aiuta
80013330107
Con queste parole, scambiate di fretta sotto un fitto diluvio, è iniziato il nostro
impegno in queste settimane che hanno visto abbatter-
si in Liguria ben tre alluvioni causando morte e
distruzione su tutto
il territorio.
Era appena terminato
uno dei consueti
incontri del corso di
formazione, il giove-
di si tiene la parte
pratica, pioveva, forte,
molto forte ma nessuno pote-
va aspettarsi tutto ciò che sarebbe
successo.
Un po’ di cronistoria è d’obbligo perché
si parla troppo poco del cuore e del corag-
gio che i Volontari impiegano ogni volta che
escono su un urgenza. Spesso la situazione è
gestibile, tranquilla, ma a volte è più di quanto il protocollo preve-
da e allora ci si affida a esperienza, cuore e coraggio.
Tutto è cominciato verso le 22.45 quando la centrale 118 attiva la
nostra Centrale Operativa per una missione sulle alture di
Molassana: una partoriente deve essere portata d’urgenza al San
Martino, serve l’ambulanza 4x4, un Land Rover Defender attrezzato
per soccorsi speciali.
Piove, diluvia, ma non ci sono arrivati fax di allerta o avvisi di chiusura
strade cosi si opta per la strada più veloce per arrivare in Valbisagno, passa-
re per Brignole.
E’ un attimo, nel momento in cui il nostro mezzo 4x4 si trova a metà del tunnel
che immette in Via Canevari il Bisagno esonda. L’acqua sale sempre più, essendo
ormai a più di metà il nostro autista cerca di tenere il motore acceso per toglier-
si da quella situazione al limite quando un’altra macchina, trascinata dalla cor-
rente, impatta sull’ambulanza montandogli sul cofano e facendo spegnere il
motore, game over.
E’ il momento di mettersi in salvo, l’equipaggio nuota come può
nella corrente verso Brignole aiutando le persone rimaste sole in
strada e cercando di fare cordata fino ad un punto sicuro.
Finalmente lo trovano ma i cellulari sono inservibili, si cerca di
avvisare, come si può, la centrale della situazione ma nulla è
semplice. Il Caposquadra decide di lasciare una soccorritri-
ce presso la hall dell’Hotel President a dare prima assisten-
za affidandole lo zaino da soccorso e il poco materiale portato via in fretta e furia
dal Defender. A quel punto la telefonata in Centrale che di rimando avvisa la
nostra Centrale Operativa: “l’ambulanza 271 è stata travolta”. Successivamente
autista e caposquadra escono di nuovo dall’hotel per aiutare le persone rimaste
indietro a raggiungere il punto di prima assistenza.
Ci attiviamo, sono circa le 23.30, organizziamo le squadre di soccorso e indos-
sate cerate e caschetti escono le prime due ambulanze attivate dal 118.
Muoversi alla Foce non è facile, ogni volta che imbocchiamo una strada trovia-
mo davanti a noi acqua alta e detriti, sembra una scena di guerra e spostarsi a
piedi è escluso per evitare di essere colpiti da oggetti trasportati dalla corrente.
Da quando iniziano a propagarsi le prime notizie su cosa sta succedendo il cel-
lulare sembra impazzito, ci sono tantissime chiamate di nostri Volontari soccorri-
tori che danno disponibilità per venire in sede a attivare più squadre ma bisogna
ragionare a mente fredda e non mettersi in pericolo uscendo di casa in un
momento del genere.
Dopo alcuni interventi, verso le 2 del mattino ritorniamo in sede, ci contiamo,
siamo circa 15, non c’è luce, non c’è riscaldamento, non ci sono linee telefoni-
che se non quella di emergenza.
Nelle ore successive i nostri mezzi e volontari saranno impegnati nell’evacuazio-
ne di alcuni cittadini rimasti isolati e in interventi di emergenza fino al mattino
successivo.
La fase 1, quella dei soccorsi, forse era finita.
di Leonardo De Pasquale
ALLUVIONE
DUE NOTIZIE
in croce
di Davide Pinto
98
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in croceDUE NOTIZIE
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Il campo Anpas
“Kennedy”
Domenica 12 è stata attivata la Colonna Mobile Nazionale
Anpas che ha permesso di costituire il Campo Anpas
“Kennedy” presso la Fiera del Mare di Genova.
In poche ore, a cascata, sono state attivate le Colonne Mobili
di Anpas Toscana e Anpas Emilia-Romagna facendo giungere
al Campo decine di mezzi di Protezione Civile attrezzati per
fronteggiare questo tipo di emergenze.
Ora, i Volontari Liguri, potevano contare sull’aiuto dei loro
colleghi emiliani, toscani e lombardi nonché sull’ausilio
di una cucina da campo, autocarri logistici, piccoli
escavatori, motopompe e idrovore.
Inoltre il campo aveva la fondamentale necessità
di dare alloggio a centinaia di volontari, liguri
e non, per tutto il periodo dell’emergenza.
Alluvione
Si spala
Dal venerdì 10 mat-
tina, finita la fase
dei soccorsi siamo
passati subito alla
fase 2: organizzazio-
ne delle squadre di
aiuto alla popola-
zione. Decine e
decine di Volontari
sono giunti in sede
fin dalle prime luci
dell’alba per rispon-
dere PRESENTE al
messaggio di aiuto
lanciato nella notte.
Divisi in squadre e
facendo riferimento
al centro di coordi-
namento posto in
Piazza della Vittoria
abbiamo collabora-
to insieme a tanti
altri volontari
ANPAS per porta-
re aiuto nei punti
critici dei quartieri
alluvionati:
V. Canevari,
Borgo Incrociati,
V. Antiochia,
V. Tommaso
Invrea, V. Granello,
V. Brigata Liguria,
Staglieno,
V. Pontetti,
Piazzale
Adriatico,
senza mai fer-
marci giorno e
notte.
Un grandis-
simo lavoro,
oltre che dai
nostriVolontaripiù esperti,
è stato fatto
dal Gruppo Giovani
Youngers che con pale,
badili e cuffe alla mano
non si sono fermati un
attimo di aiutare la
popolazione a spalare il
fango via dai negozi,
cantine eseminterrati.
Come scrisse
il Petrarca:
“…Vedraiuna cittàregale, addos-
sata ad una collina alpe-
stre, superba per uomini
e per mura….” e noi
questi uomini e donne li
abbiamo ogni giorno.
...non abbiamo paura
di sporcare la divisa
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Il ricordo non sporca” è un’i-
niziativa ideata da Anpas
Liguria per finanziare l’ac-
quisto di mezzi di protezione
civile divenuti ormai indi-
spensabili per gestire al
meglio le emergenze, soprat-
tutto quelle dovute ad allerte
di tipo meteo idrogeologico.
Sono state cosi create delle
semplici magliette con l’hash-
tag (parola di richiamo ndr)
#DAGGHEZENA acquista-
bili presso le Pubbliche
Assistenze al costo di 10€
cad.
La nazionale Italiana di
Rugby e la Nazionale
Albanese di Calcio hanno
condiviso l’iniziativa sponso-
rizzandole e acquistandole in
concomitanza delle partite
organizzate a Novembre
...il“ricordonon sporca”
Nel contesto della manifestazione Viva
2014 è stata costituita la squadra soccorso
a cavallo Croce Bianca Genovese!
Prima squadra di soccorso a
cavallo della Liguria, forma-
ta da interamente da
Volontari (qui vedete
Massimiliano con Fredo e
Ilic su XXX) ha compiti
di Protezione Civile, prima
assistenza durante grande
eventi e manifestazioni e di rappresentanza.
Le due unità a cavallo montano un defi-
brillatore Philips Forerunner2 e uno
zaino da soccorso per intervenire
in caso di immediata necessità.
Hai un cavallo di proprietà e
sei interessato/a a fare un
corso di primo soccorso?
Entra a far parte della nostra
Squadra!
Inaugurazione Mezzo Speciale Grandi Emergenze
Domenica 9 Novembre c’è il
sole e tutti noi ci prendiamo
una meritata pausa.
E’ un giorno di festa final-
mente! Il mercoledì appena
passato (5 Novembre) si è
celebrato l’anniversario socia-
le nel quale la Croce ha com-
piuto ben 109 anni e ora
siamo tutti insieme per inau-
gurare un nuovo mezzo di
soccorso, mai come ora neces-
sario per fronteggiare queste
emergenze straordinarie che
ormai, purtroppo, sono diven-
tate pressoché ordinarie.
Con la collaborazione di
Anpas Liguria abbiamo alle-
stito un Mezzo speciale grandi
emergenze su meccanica Iveco
Daily contenente un P.M.A.
(Posto Medico avanzato).
Questa struttura, gonfiabile in
poche decine di minuti, una
volta allestita si trasforma
velocemente in un vero e pro-
prio piccolo ospedale da
campo con posti letto, riscal-
damento, isolamento dal
esterno, illuminazione autono-
ma interna e esterna, compu-
ters, mobili e scrivanie: un
vero e proprio posto di primo
soccorso per zone colpite da
calamità rapidamente traspor-
tabile in caso di bisogno o
pericolo.
Nel pomeriggio dello stesso
giorno è stata celebrata dal
Presidente la Premiazione dei
Volontari e inaugurata la
nostra nuova Aula
Formazione
EsercitazioneAeroporto:
“Atterraggio di emergenza”
Nuova esercitazione a sorpresa,
atterraggio di emergenza in aero-
porto in collaborazione con
Aeroporto di Genova, Vigili del
Fuoco, 118 Genova soccorso e
Anpas Liguria: finita la criticità e
conclusa la simulazione si discute
e si analizza l’andamento dell’e-
sercitazione trovando il tempo per
qualche foto ricordo.
I Volontari con la loro
forza, determinazione
e coraggio non posso-
no prescindere dalla
formazione continua e
obbligatoria, per que-
sto motivo abbiamo
fortemente voluto e
perseguito un grande
progetto: avere un
Aula Formazione mul-
timediale, moderna e
spaziosa attrezzata per
ospitare più di 80 per-
sone in modo che
diventi un punto di
riferimento sempre dis-
ponibile nel quale
organizzare corsi ed
esercitazioni.
Appena entrerete in
aula, alla vostra destra
troverete una targa con
una frase di Nelson
Mandela:
“L’istruzione e la for-
mazione sono le armi
più potenti che si pos-
sano utilizzare per
cambiare il mondo”
Inaugurazione
Aula Formazione
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Ciao Signora Pia! è con questo saluto ironico che comincia la mia giornata, un simpatico “baffone” mi aspetta sotto casa ogni martedì e mi porta con una “macchini-
na” alla Croce Bianca di Piazza Palermo.
“Macchinina” fa pensare a un giocattolo, alle micro-macchine in voga tanti anni fa tra i bambini, è invece il termine usato per distinguere le auto adi-
bite ai normali servizi dalle autoambulanze.
Arrivo e vedo la centralinista di turno, lei non mi vede tanto è presa dal lavoro quotidiano e non sono nemmeno le otto del mattino!
Vado nell’ambulatorio e nel suo ufficio c’è Ottonello che telefona, scrive e traffica con qualche strano aggeggio, insomma è già operativo al massimo
e c’è da chiedersi…che non abbia dormito qui?!
Apro tutto, metto ordine, comincia ad entrare gente e inizio così il mio lavoro. Nella stanza attigua c’è una delle infermiere che, a dire dei pazienti,
sono “una più in gamba dell’altra!”….vox populi…
Sono infatti persone gentili e affabili con tutti, oltre che delle vere professioniste.
Ogni tanto spunta qualche milite che mi saluta, hanno già una certa età alcuni…sono miei coetanei!
Ecco Antonio, Adriano, davanti a un caffè incontro Franco, Roberto e poi ci sono i ragazzi spesso vocianti, a volte morti di sonno! (nel vero senso della parola!)
E che dire di Bruno che dopo una lunghissima militanza è ancora qui oggi a raccontarmi, con dovizia di particolari, episodi di una vita dedicata alla Croce Bianca.
Ehi, ma è quasi mezzogiorno, l’ambulatorio chiude!
Ci vediamo martedì prossimo!
... ci vediamo martedì prossimo
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Eccoci al solito
appuntamento annuale
sul nostro notiziario per
una sintesi della nostra
attività nel 2013
Voi tutti avrete letto nelle
cronache della stampa quoti-
diana dei tagli necessari alla spesa della sanità
pubblica per contenerne i costi che purtroppo
continuano a crescere di anno in anno. Ciò ha
interessato in particolare i servizi considerati
“non essenziali” e, in particolare, i trasporti in
convenzione.
Ciò è sintetizzato nei grafici che vi sottoponia-
mo dove si mettono a confronto i dati degli ulti-
mi tre anni.
Come si può notare mentre il numero delle
urgenze 118 è rimasto praticamente costante nel
tempo, tranne piccoli spostamenti dovuti alla
casualità degli eventi, sono drasticamente dimi-
nuiti i servizi di trasporto in conto ASL e in con-
venzione mentre, per le ragioni di cui sopra,
sono aumentati quelli richiesti dai privati.
di Gianni Cervetti
3
Anni di riferimento 2011 2012 2013 2011 2012 2013
2011 2012 2013
2011 2012 2013
STIVALI
Alla sera dopo una lunga giornata passata a “dare una mano” alle persone che sono state colpite dall’alluvione, seduto su una branda in
sala notturna, con non poca fatica mi tolgo gli stivali pieni di fango.
Li guardo e mi torna alla memoria la fiaba del “Il gatto con gli stivali”…ricordo che li indossava … e poteva fare tutto… anche “mille
leghe”…mille leghe sono tante …!
Però anche i miei stivali non scherzano, senza di loro non potrei fare nulla: posso andare nell’acqua senza bagnarmi, posso entrare in un
mare di fango senza alcun timore, posso aiutare chi è in difficoltà a camminare su un terreno scivoloso, posso scalare montagne di detriti in
totale sicurezza per poter prestare soccorso a chi è in pericolo…
Con questi pensieri, mi sono addormentato ed ho sognato che al mio passaggio tutti guardassero stupefatti i miei vecchi stivali sporchi, li ammiravano e
applaudivano la designer di moda che li aveva disegnati. Erano firmati: “Solidarietà”.
Dono
deiVolontaridel Canile di Carpi
La settimana successiva all’alluvione
veniamo contattati da alcuni volontari
del Canile di Carpi (Mo) informandoci
che stanno organizzando una raccolta
di materiali di tutti i generi per portare
aiuto agli animali colpiti dal dramma
dell’alluvione e degli allagamenti.
La loro intenzione è quella di utilizzare
la nostra Pubblica Assistenza e soprat-
tutto il nostro servizio (sempre attivo!)
di Soccorso Animali come punto di rife-
rimento, stoccaggio e distribuzione dei
generi di aiuto raccolti.
Subito ci mostriamo entusiasti dell’ini-
ziativa e la pubblicizziamo al nostro
meglio per condividere con chi ne aves-
se bisogno gli aiuti che ci porteranno la
Domenica successiva. Infine, oltre ai
generi alimentari, coperte e cucce per
animali saranno donate alle famiglie che
ne necessitano e al canile municipale.
Esercitazione
Capitaneria di Porto:
ammaraggio aereo da turismo
Nonostante siano quasi due mesi
che viviamo costantemente in emer-
genza le esercitazioni sono alla base
della formazione per essere sempre
pronti a fronteggiare l’inaspettato.
Abbiamo quindi partecipato con
due ambulanze e 8 volontari all’e-
sercitazione
organizzata
dalla
Capitaneria di Porto di Genova in
collaborazione con la Polizia di
Stato, 118 Genova soccorso e
Anpas Liguria nella quale si simula-
va l’ammaraggio di emergenza di
un aereo da turismo nella acque
antistanti il porto di Genova.
Sabato 15 Novembre: l’incubo
ritorna, a meno di un mese dalla
precedente alluvione, esonda il
Fiume Polcevera, il fiume Cerusa e
molti altri rii a Ponente mentre il
Fiume Bisagno e al livello di
allarme rosso e costantemente
monitorato.
Il giorno stesso il C.O.C. (Centro
Operativo Comunale) dispone l’al-
lestimento di un secondo Campo
di Emergenza Anpas: i nostri
mezzi arrivano alle ore 16.00 nei
locali del Padiglione C della Fiera
del Mare e si inizia ad allestire il
nuovo Campo per accogliere i
numerosi volontari richiamati in
servizio.
A neanche 7 giorni dall’inaugura-
zione del nostro nuovo mezzo di
Protezione Civile per la gestione
delle grandi emergenze è già tempo
di utilizzarlo e di impiegarlo nella
sua prima missione operativa.
“Il secondo Campo Anpas: Kennedy 2.0”
di Pia Ghiglione
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FFoorrssee sseeii pprroopprriioo TTUU!!
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aallllaa CCrrooccee BBiiaannccaa GGeennoovveessee,,
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emergenza, invia un allarme alla Centrale Operativa della
CROCE BIANCA GENOVESE, semplicemente premendo il tasto di un pic-
colo telecomando che l’utente porta con se'.
La Centrale Operativa e' attiva 24 ore su 24.
In caso di allarme l’Utente viene immediata-
mente chiamato e, se non puo' rispondere al telefono, e' contattato
col Viva-Voce. In caso di mancato contatto viene comunque allertato
il Servizio di Soccorso che, a seconda delle necessità provvederà
all’invio di Ambulanza e/o Medico. Le chiavi di casa, se lasciate in
deposito,vengono recapitate e messe a disposizione dei Soccorritori.
I Parenti o Amici a suo tempo indicati vengono immediatamente
avvertiti
Soprattutto alle persone che vivono sole o che
comunque passano parte della giornata sole in casa.
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Per ulteriori informazioni rivolgersi
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• Centrale d’Ascolto 24 ore al giorno
• Almeno due telefonate settimanali di Controllo-Presenza
• Custodia protetta ed eventuale recapito delle chiavi di casa
• Monitoraggio e Assistenza telefonica (Viva-Voce) in attesa
dell’arrivo dei Soccorsi
• Invio di Soccorso (118) in caso di bisogno
• Allertamento di Parenti e/o Amici predefiniti
• Allertamento e invio di Ambulanza e/o Medico
• Trasporto in Ambulanza con/senza Medico da/per qualsiasi
destinazione
• Accompagnamento per Visite mediche o altro
• Informazione sulle farmacie di Turno
• Recapito farmaci in EMERGENZA
• Reperimento di artigiani in EMERGENZA (il costo dell’intervento
deve essere concordato)
• Servizio Medico Generico, Pediatrico, Specialistico (Ambulatoriale
e Domicialiare)
• Servizio Infiermeristico (Ambulatoriale e Domicialiare)
• Prelievo e Analisi sangue/urine/feci (Ambulatoriale e Domiciliare)
• Servizio Fisioterapetico e Logopetico Domicialiare
• Invio di Collaboratori Familiari per lavori di casa, pasti, compa-
gnia
• Prenotazione di Esami e Visite presso strutture Pubbliche e private
• Disbrigo della spesa e commissione varie
• Prestito di Grucce, Stampelle, Girelli, Sedie a rotelle, ecc
• Trasporto animali domestici con Ambulanza attrezzata
*(Servizio personalizzabile a seconda delle esigenze)
COSA OFFRE*
ALTRI SERVIZI CROCE BIANCA GENOVESE-SALUTEL
Il “mestiere” del soccorritore non è tanto recente come si potrebbe
pensare, infatti numerosi reperti e testimonianze scritte ci dicono che
già migliaia di anni fa era presente il concetto di “pubblico soccorso”
sia civile che sul campo di battaglia.
Prima di parlare di figure sanitarie (medico, soccorritore, infermiere,
ecc…), dobbiamo iniziare con la nascita della medicina.
Dalla fondazione di Roma (753 a.C.) fino al II sec. a.C., la medicina
romana fu quella insegnata dagli Etruschi, poiché era la più rinomata
dell’epoca e comprendeva già la chirurgia; numerosi, infatti, sono i
ferri da chirurgo e da dentista rinvenuti.
L’anatomia degli organi interni era praticata solo sugli animali dato
che avevano un profondo rispetto per il corpo dei defunti. L’organo
più studiato era il fegato poiché era considerato la fonte del sangue e
quindi della vita. Praticavano anche il taglio cesareo in casi gravi e
dato che non esistevano gli strumenti usa e getta, spesso veniva usato
lo stesso ferro per il paziente successivo, senza
pulizia o sterilizzazione.
La medicina etrusca e romana era anche di tipo
religioso, ogni parte del corpo era sotto la tutela
degli Dei:
la testa e l’udito erano di Tinia (Giove)
gli occhi di Uni (Giunone)
i fianchi di Laran (Marte)
le dita, il senso ed il tatto a Menerva
i genitali a Turan (Venere)
i piedi a Turms (Mercurio)
Il rituale religioso però completava ma non sostituiva la parte medica.
Gli etruschi oltre a saper curare bene le ferite, erano anche esperti in
“ortopedia”, numerosi, infatti, sono gli scheletri dove sono state
riscontrate fratture ricomposte e ben saldate.
Il campo su cui però la medicina etrusca si distinse al di sopra di ogni
altro popolo dell’antichità fu l’odontoiatria , grazie all’ottima cono-
scenza nella lavorazione dei metalli, gli etruschi crearono protesi den-
tarie di ottima fattura, ancora visibili nei teschi ritrovati presso le
necropoli.
ANTICO EGITTO
Anche la medicina egiziana fu importante per Roma, iniziò la conce-
zione biologica, la conoscenza dei sintomi e la farmacologia. Poiché la
sapienza medica si raccoglieva in libri sacri (non accessibili ai profani),
molti medici entrarono nel sacerdozio per studiare medicina. L’unico
manufatto arrivato a noi è il papiro di Ebers, in cui sono menzionati
500 medicamenti e le varie forme di somministrazione. Assai progredi-
ta era la chirurgia e la sutura delle ferite, con medici specialisti in
malattie urinarie, patologie delle orecchie, degli occhi e della pelle.
A differenza degli etruschi e dei romani, gli egiziani disinfettavano i
ferri con fuoco o acqua mista ad erbe, nonostante non conoscessero
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Ȭ
LA FIGURA DEL SOCCORRITORE NELLA STORIA
DALLA NASCITA DI ROMA ALLA II° GUERRA MONDIALE
DUE NOTIZIE
in croce
virus e batteri (scoperti solo nel 1800).
IL SOCCORRITORE ED IL CERUSICO
Quando nasce il “soccorritore”?? finalmente siamo arrivati all’argomento
principale…
Non ci sono arrivate testimonianze o reperti per poter datare e confermare la
nascita di questa figura, però sappiamo che durante le battaglie i legionari si
portavano con se i cerusici (ovvero chirurghi da campo) e alcuni civili con la
funzione di recuperare i feriti e portarli nel valetudinarium in castris (una
sorta di ospedale da campo). Ecco che allora possiamo ipotizzare che quei
civili furono l’inizio di un’idea che, piano piano, cominciava a diffondersi,
ovvero la nascita di un incarico ben preciso: il recupero dei feriti.
MEDIOEVO E RINASCIMENTO
In questo periodo la necessità di figure incaricate nel trasporto dei malati
s’intensificò a causa della peste, che colpiva migliaia di persone al giorno in
tutta l’Europa.
La medicina ed i medicamenti si svilupparono e diffusero grazie ai monaci,
che studiarono queste discipline nei monasteri sulla base di quello che veni-
va tramandato. Tutti gli studi erano riservati ai maschi e non ci fu molta diffe-
renza con le epoche passate riguardo il progresso di tecniche o altro.
Nei secoli successivi la medicina si espanse e progredì, ormai esistevano veri
e propri ospedali con varie figure professionali e civili incaricati di recupera-
re i feriti con i carri.
Ormai non si trattava più di recuperare solamente i feriti sul campo di batta-
glia, ma ci si dedicava anche alla popolazione.
RICONOSCIMENTO DEL SOCCORRITORE
Nel 1863 Jean Henry Dunant, insieme ad altri quattro cittadini svizzeri,
fondò il Comitato ginevrino di soccorso dei militari feriti, conosciuto anche
come il Comitato dei cinque; in seguito venne ribattezzato Comitato interna-
zionale della Croce Rossa.
Il motivo che lo spinse a fondare suddetto Comitato fu la terribile carneficina
e la disorganizzazione con cui furono portati i soccorsi durante la battaglia
di Solferino (24 giugno 1859).
Il 26 ottobre 1863, i cinque fondatori, organizzarono a Ginevra una confe-
renza internazionale al quale parteciparono 14 paesi, che firmarono, il 29
ottobre dello stesso anno, la Prima Carta Fondamentale contenente dieci
risoluzioni che definiscono le funzioni ed i mezzi dei comitati di soccorso.
LA I° E LA II° GUERRA MONDIALE
Con lo scoppio della prima guerra mondiale si intuì fin dall’inizio che occorre-
va un sistema ben organizzato di soccorso, mirato soprattutto alla popolazione.
Il recupero con i carri venne sostituito con dei furgoni militari sul quale vi
era affissa la croce rossa, come simbolo di soccorso sanitario.
Nel 1919 un dirigente della Croce Rossa Americana, vista l’ingente quantità
di persone e mezzi utilizzati nelle attività di soccorso durante la prima guer-
ra, propose per la prima volta l’impiego di queste risorse anche in tempo di
pace, ponendo le basi per la costituzione di quello che diventerà ben presto
il futuro del soccorso sanitario: volontari e mezzi per il recupero dei feriti e
ammalati, senza che sia necessario lo scoppio di una guerra!!!
Negli anni successivi, con lo scoppio della seconda guerra mondiale, vi era
quindi un sistema ben organizzato di chiamata, recupero e trasporto del feri-
to. Ormai non ci si limitava più al soldato sul campo di battaglia, ma diven-
ne un sistema ampliato a tutta la popolazione.
PICCOLA CURIOSITÀ
Perché sulle ambulanze civili di tutto il mondo, come simbolo di emergenza
sanitaria, si usa un serpente attorcigliato ad un bastone??
Il simbolo deriva dalla mitologia greca: Asclepio (poi rinominato dai romani
Esculapio), figlio di Apollo, divenne col tempo adorato per le cure che dis-
pensava. La credenza voleva che bastasse dormire in un suo tempio per gua-
rire i propri mali.
Preso da delirio di onnipotenza si mise anche a resuscitare i morti, ma il dio degli
inferi Ade se ne lamentò con Giove, il quale annientò Asclepio con una saetta.
Nel 293 a.C. venne venerato dai romani che cercavano aiuto per l’epidemia
che stava imperversando e venne rappresentato in piedi, con un mantello e
un bastone con arrotolato un serpente.
Il significato del bastone con il serpente deriverebbe da un antico metodo,
ancora valido, di estrazione dai tessuti sottocutanei, per arrotolamento su un
bastoncino, della femmina adulta di un verme parassita (come il verme della
Guinea), molto diffuso in quei tempi.
I medici pubblicizzarono questo servizio molto comune apponendo un
segnale rappresentante un verme su un bastone.
di Mattia Parenti
Alluvione Liguria 2011
Broccon Valentina
Cereghini Irene
Cinanni giuseppe
Contu Sergio
Fadigati Angelo
Gherlone Enrica
Lagomarsino Matteo
Nattero Franco
Papalia Carlo
Piana Alessandro
PintoDavide
Sarlo Gianluca
Segreto Massimiliano
Velonaʼ Simone
Terremoto Emilia 2012
Gherlone Enrica
Lagomarsino Matteo
Velonaʼ Simone
Torre Piloti Genova
2013
Allegretti Edoardo
Angelantoni Elena
Bonino Valentina
Broccon Valentina
Cinanni Giuseppe
Capurro Mariangela
Cereghini Irene
Contu Sergio
Depalo Luca
Fadigati Angelo
Guani Bruna
Guglielmi Davide
Lagomarsino Matteo
Marcenaro Marco
Meschini Claudio
Migliaccio Giorgio
Parenti Mattia
Peluso Chiara
Papalia Carlo
Piana Alessandro
Rondina Matteo
Sfregola Luca
Tufo Miryam
Velonaʼ Simone
Elenco Soccorritori Premiati
HHaaii pprreessttaattoo ssooccccoorrssoo
oo ttii èè ccaappiittaattoo ddii aavveerrnnee bbiissooggnnoo??
RRaaccccoonnttaaccii llaa ttuuaa eessppeerriieennzzaa,, ssaarràà ppuubbbblliiccaattaa ssuull
pprroossssiimmoo nnuummeerroo ddeell NNoottiizziiaarriioo,,
iinnvviiaalloo ppeerr ppoossttaa aallll’’iinnddiirriizzzzoo
CCrrooccee BBiiaannccaa GGeennoovveessee PPiiaazzzzaa PPaalleerrmmoo,, 2255 rr
1166112299 GGEE ooppppuurree aallll’’iinnddiirriizzzzoo ee--mmaaiill
iinnffoo@@ccrroocceebbiiaannccaa..iitt
Ci sentiamo eroi di una vita vuota? Siamo super impegnati a stare fermi? Andiamo in giro e non ci basta il tempo? Dormiamo per sognare
e sogniamo di dormire? Vuoi dare un senso alla vita ma non sai cos'è la vita stessa? Stai bene nel tuo lusso quotidiano affogato di monoto-
nia? E quanti altri paradossi riempiono il nostro tempo prezioso? Amici! E se dessimo un altro percorso alla nostra giornata? Se scegliessimo
un’alternativa? Tipo svolgere un turno di servizio come volontario soccorritore. Fare il turno è impegnativo ma può essere anche divertente.
Impegnativo perché stai dedicando il tuo tempo rinunciando ad un’ora in più di sonno o ad una passeggiata in meno. Inizi il turno e può
succedere tutto o niente, con il tuo sapere e la tua formazione personale devi essere conscio di avere dei doveri e delle responsabilità e che ogni tua azione
ha una conseguenza. Ne sei sempre consapevole e senti che in tutto ciò non sei mai solo, bensi sei in una squadra. Divertente perchè hai sempre uno o due
compagni di squadra e, se va bene, anche tre con cui puoi parlare, inventare ridere, scherzare e condividere i tuoi problemi. Se vuoi isolarti e studiare esiste
anche uno spazio che ti permette concentrarti. Ti serve un caffè per gusto o per riprenderti un po’? tranquillo il bar è vicino. Puoi annoiarti, anche questo
succede, ma ricordati non sei mai SOLO … la squadra si annoia con te. Quindi sei pronto? si parte per fare un turno di soccorso nella nostra sede di Piazza
Palermo o nei distaccamenti del Porto, Carignano o Albaro. Non lasciare che la tua giornata sia solo una riga che va piatta verso la fine, dagli qualche goccia
di adrenalina per disegnare onde che ti portano verso la vita stessa …
DUE NOTIZIE
in croce
Usate questo modulo di conto corrente postale per sostenere le nostre iniziative.
Qualcosa non va?Non siete stati soddisfatti dal nostro servizio
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ritenete insufficiente la nostra risposta telefonica
o ancora
qualcuno di noi non si è comportato secondo le vostre aspettative,
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P.A. Croce Bianca Genovese, Piazza Palermo 25 r -16129 Genova
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per telefono 010.365.315 rivolgendovi ad Ivana
dal lunedì al venerdì dalle ore 08.00 alle ore 12.00.
Il nostro obiettivo è quello di prestare
il servizio nel modo migliore!!!
QUANDO SCATTA L’INCENTIVO
Quali donazioni in denaro o in natura danno diritto a un’agevolazione fiscale
PERSONE FISICHE
• Erogazioni in danaro detraibili al 19% fino a 2.065,83 Euro
(392,5 Euro di detrazione d’imposta)
IMPRESE
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• Donazione di generi alimentari o prodotti farmaceutici oggetto di produzione o
scambio dell’impresa senza limiti
• Donazione di altri beni oggetto di produzione o scambio dell’impresa con limite di
1.000 Euro
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Pubblica Assistenza Croce Bianca Genovese - ONLUS
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Conto Corrente Postale: n° 18287169
Incentivi fiscali per i contributi
a favore delle Onlus.
Rispondere esattamente
a tutte le domande dell’operatore
Attendere i soccorsi seguendo i consigli forniti
IN CASO DI NECESSITÀ
CHIAMARE
EMERGENZA 111188
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Electtrauto Smirnedi Panucci Paolo
Diagnosi iniezione elettronica
Bollino Blu - Impianti stereo
Precollaudi - Installazioni antifurti
Via Smirne, 2-D 16129 Genova Tel. 010 562 742
ATTENZIONE INSERIRE V
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alla Croce
Bianca
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80013330107
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VIA ARCHIMEDE, 117r - 16142 Genova, ITALIA
Tel. 010.50.40.00 (5 linee r.a.) - Fax 010.50.66.66
www.publigenova.com - info@publigenova.it
Di questi tempi si tende a pensare soprattutto ai propri impegni ed affanni di
una vita che è diventata per la maggior parte tecnologica e sempre più di corsa.
Tutto ciò rischia di renderci un po’ superficiali, particolarmente con le persone
che ci circondano e non entrano nella nostra “sfera” più prossima.
Mi riferisco specialmente agli anziani. Per noi tutti hanno un’immagi-
ne ben precisa, ma talvolta non hanno “voce”.
Queste care persone però sono la nostra “storia”, il nostro “Prossimo”.
Sarebbe quindi doveroso e bello che ognuno di noi si ponesse l’obiet-
tivo di prestare loro attenzione ed amore.
Sarebbe insomma bene che non ci fossero più persone anziane
“SOLE”.
E’ stata questa la ragione per cui cinque anni fa, quando il Municipio
Medio Levante ci ha esposto il progetto di “consegnare a domicilio i pasti
agli anziani nel mese di agosto” la Croce Bianca Genovese ha subito e volentieri
accettato.
Nella nostra circoscrizione ci sono molti anziani , taluni anche “Fragili”,
che in estate, più che in altri periodi dell’anno, si trovano in situazioni di parti-
colare isolamento.
Anche quest’anno quindi, ci siamo adoperati ed effettuato le consegne con le
nostre auto guidate da autisti Volontari ed affiancati da due volontari del municipio
.
Ogni giorno abbiamo consegnato 40 pasti con un primo, un secondo
abbondante, un panino ed un frutto.
Tutto questo per tutti i giorni di agosto, domeniche e ferragosto compre-
si, per un totale di 1120 pasti.
Ogni giorno i nostri “amici anziani” ci aspettavano allaporta per un sorri-
so, un abbraccio e per scambiare dueparole affettuose.
Inutile dire quanto questi pasti siano stati graditi da tutti!
Noi, della Croce Bianca Genovese, eravamo in tanti a lavorare affinchè
tutto
andasse bene e lo abbiamo fatto serenamente e con buona voglia formando una
catena di grande ed affettuosa solidarietà.
Consegnadeipastiaglianzianiinagosto
di Edlira Xhelaj
di Sandra Norrish
Disegna la riga della tua giornataDisegna la riga della tua giornata
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per tutti gli animali
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MANIFESTAZIONI
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domiciliare per prestazioni
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nella ripresa dell’autosufficienza
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GENNAIO FEBBRAIO MARZO
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APRILE MAGGIO GIUGNO
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LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE
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OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE
calendario 2015calendario 2015
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Due Notizie in Croce

  • 1. DUE NOTIZIE Notiziario della P.A. Croce Bianca Genovese - ONLUS • Aut. Trib. Genova 12/95 del 21/03/95 • www.crocebianca.it Diffusione gratuitaanno 19 n.1 Dicembre 2014 ANPASDAY 2014 Ma perché tutte queste domande? 2 W la settimana..... 3 Ammissione SOCI 4 Nasce il “YoungER” 5 Miracolo...sulla 37° Linea ...mi ha cambiato la vita 6 Ore 23.00 Giovedì 9 Ottobre 7 Emergenza alluvione 8 L’ambulanza 271 è stata travolta... Colonne Mobile attivate presso con ANPAS presso la Fiera del Mare 9-10 Il ricordo ci aiuta 10-11 Esercitazione Aeroporto 12 Facciamo il punto Ci vediamo martedì... 13 Il soccorritore e le sue origini 14-15 Disegna una riga Consegna pasti 16 SOMMARIOLa Pubblica Assistenza Croce Bianca Genovese in internet: www.crocebianca.it info@crocebianca.it SEMPRE IN PRIMA LINEA
  • 2. 32 Creatività e Progettazione: Marchi • Immagine coordinata Depliant e Brochure Pubblicità Esecutivi e Fotocomposizione Tel. 010 5531855 info@graficasantamaria.it www.graficasantamaria.it STUDIO SANTAMARIA GRAFICA & PUBBLICITÀ De Rossi & Alamanni snc ASSETTO ELETTRONICO ed EQUILIBRATURA 16131 Genova - C.so Gastaldi 129 - 131 r. - Tel. 010317.634 Il 27 settembre nello splendido scenario di Villa Serra di Comago si è scritta una pagina importante per il movimen- to delle Pubbliche Assistenze. Per la prima volta nella lunga storia del Movimento Ligure dell’ANPAS, nell’ambito di un meeting innovativo nella formula e nei contenuti, si sono confrontati i rappresentanti delle istituzioni Regionali, del 118, della Protezione Protezione Civile, del Comune di Genova e i Volontari. Detta così ci si potrebbe domandare dove sta la novità, visto che incontri come questi, nel tempo, ce ne sono stati a decine, ma la novi- tà c’è stata, eccome! A confrontarsi con i rappresentanti delle Istituzioni, oltre a Presidenti e Dirigenti delle Associazioni, sono stati i Militi Volontari, cioè coloro che vanno sulle ambulanze e materialmente operano sul territorio. Nella mattinata, dopo l’assemblea generale di apertura a cui ha partecipato l’Assessore alla Sanità Claudio Montaldo, sono stati avviati quattro tavoli di lavoro ristretti .Erano dedicati a Politiche Sanitarie, a cui ho partecipato personalmente, Terzo Settore, Protezione Civile e Politiche Giovanili, si è parlato di leggi e progetti futuri con schiettezza, senza formalismi e soprattutto senza la patina grigia della tutela degli interessi di parte che di solito crea contrapposizioni e resistenze. Nel pomeriggio sono state presentate le conclusioni dei lavori della mattinata dai singoli relatori e al termine si è svolta una cerimonia dedicata ai riconoscimenti al personale Volontario delle Pubbliche Assistenze che ha partecipato ai soccorsi nelle gravi calamità accadu- te dal 2011 al 2013: Alluvione del 2011 nel Genovese e nello Spezzino Terremoto del 2012 in Emilia Romagna Crollo della torre piloti nel porto di Genova nel 2013 Con orgoglio posso dire che la parte del leone l’ha fatta la nostra Associazione che con ben 50 Militi premiati, in gran parte giovani e giovanissimi, è la dimostrazione lampante di vitalità e rinnovamento che la Croce Bianca Genovese sta portando avanti con ottimi risultati. Per entrare nel merito del tavolo dedicato alle politiche sanitarie a cui ho partecipato, presente il dottor Bermano, responsabile del 118 della ASL 3 di Genova in qualità di interlocutore esterno, si è evidenziato il nuovo ruolo delle Pubbliche Assistenze nel sistema di emer- genza ed urgenza territoriale, sancito da quanto contenuto nella legge regionale n. 16 del 10/07/2014 che stabilisce, oltre al ruolo ope- rativo, anche quello di partecipanti con pari dignità alla stesura dei regolamenti attuativi e di controllo del sistema. Dopo anni di ruoli contrapposti e aspre dispute di parte, finalmente viene riconosciuto un ruolo attivo nella realizzazione del sistema di emergenza, riconoscendo alle Croci l’immenso patrimonio di esperienza e professionalità accumulata negli anni. Per chi volesse visionare i documenti e i video delle conclusioni dell’evento può collegarsi al sito www.anspasliguria.it Quante volte ci è capitato di chiamare un'ambulanza? Probabilmente poche ma sicuramente ci siamo stupiti di tutte queste domande...vediamo di capire il perché. Da non molto tempo molti 118 italiani si sono dotati del sistema "Medical Priority Dispatch System" che in sostanza è una serie di domande mirate a gestire una chiamata di soccorso nel modo ottimale. Mentre una volta l'operatore prendeva sommariamente i dati di cosa era successo e dove ed inviava un'ambulanza, ora alla risposta si mette in moto una vera e propria "macchina dei soccorsi". Intanto si deve capire che risponde al 118 come agli altri numeri d'emergenza una Centrale Operativa formata da una squadra di pro- fessionisti altamente addestrati e con ruoli e compiti specifici. Negli ultimi anni inoltre la tecnologia è venuta incontro anche in questo campo in modo notevole coadiuvando l'ope- ratore e nello stesso tempo lasciando spazio al fattore umano che non dobbiamo mai dimenticare quando si tratta di questi argomenti. In sostanza il primo operatore che prende la chiamata detto Call Taker, prende in carico l'evento ed inizia la vera intervista telefonica con un protocollo d'ingresso che individua il luogo dell'evento e, non è sempre semplice, per sommi capi cosa succede. Contemporaneamente appare a tutta la centrale questa richiesta, i computer sono in rete, e un collega inizia ad allertare i mezzi e gli enti più idonei e necessari a quel singolo intervento. Può sembrare banale scritto così ma se riflettiamo sulla natura orografica del nostro territorio, per non parlare del cielo e del mare, com- prendiamo subito che il lavoro in tempo reale è complesso e articolato. Tutto ciò mentre il primo operatore individua un protocollo adeguato all'intervento, decide consigliato dal computer un codice di gra- vità e la vera novità sta nelle Disposizioni Prearrivo cioè quello che gli astanti o parenti amici o semplicemente chi assiste all'acca- duto può e deve fare in attesa dell'arrivo fisico dei soccorritori. Questo, come è facilmente intuibile, è tanto più importante quanto più è grave la situazione. Non è affatto semplice sintetizzare in poche righe un lavoro tanto complesso ma il messaggio vuole essere di lasciarsi guidare da chi ci risponde al telefono perché già questo fa parte del soccorso e l'operatore è lì per cominciare ad aiutarci. Inoltre anche ai soccorritori che stanno per giungere sul target tante più informazioni arrivano dalla Centrale Operativa tanto più si riesce ad affrontare la situazione con le tecniche i presidi e lo spirito più idoneo. La buona riuscita di un soccorso sta anche nella collaborazione e sinergia di tutti i componenti del sistema emergenza...compreso il paziente e il chiamante. LA REDAZIONE Autorizzazione Tribunale di Genova 12/95 del 21/03/95 Direttore Responsabile: Matteo Scala Coordinamento: Davide Pinto Hanno collaboratoa questo numero: Gianni Cervetti Pino Cinanni Leonardo De Pasquale Beatrice Ferro Pia Ghiglione Andrea Lonati Giorgio Migliaccio Mattia Parenti Costantino Mura Sandra Norrish Davide Pinto Alfio Scala Edlira Xhelaj Fotografia: Staff Fotografi della Croce Bianca Genovese Pubblicità e Diffusione: Luigi Biggio Distributori: Laura Faretina Emanuele Ferrera Stefano Ferrera Marco La Mura Laura Maltese Franco Mereu Ezio Manamini Roberta Ottonello Vittorio Pitto . Supervisore: Walter Carrubba Grafica e Fotocomposizione: Mariangela Santamaria Stampa: Grafiche G7 DUE NOTIZIE IN CROCE è il notiziario della Pubblica Assistenza Croce Bianca Genovese Sede centrale: Piazza Palermo 25 r Distaccamento Carignano: Via S. Chiara 45 r Distaccamento Porto Levante: Molo Cagni - Pal. Servizi Distaccamento Albaro: Via San Pio X° 70 r Telefono 010.36.36.36 www.crocebianca.it info@crocebianca.it Di questo numero sono state stampate 35.000 copie INSERIRE VS LOGO E DATI Hai mai pensato che basta un’ora del tuo tempo per fare qualcosa di importante per gli altri? Iscriviti alla Croce Bianca Genovese!!! G & R S. R. L. 16129 GENOVA Piazza Scio, 14 r. - Tel. 010/ 3628509 - 3621387 Agente Fleurop n. 36268 “VIVA!” LA SETTIMANA PER LA RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE 13-19 OTTOBRE 2014 di Giorgio Migliaccio Il 14 giugno 2012 il Parlamento europeo ha invitato gli Stati Membri a istituire una settimana di sensibilizzazio- ne dedicata all’arresto cardiaco, con lo scopo di miglio- rare la conoscenza e la formazione dei cittadini e degli operatori sanitari alla rianimazione cardiopolmonare. L’ obiettivo è stato quello di realiz- zare una ampia gamma di eventi volti a informare le diverse fasce della popolazione circa la rilevan- za dell’arresto cardiaco e l’impor- tanza di conoscere e saper esegui- re le manovre che possono salvare la vita: manovre semplici, sicure, che chiunque di noi, anche senza una preparazione sanitaria specifica, è in grado di attuare, quando è testi- mone di un arresto cardiaco. In tal senso sia nel corso del 2013 che quest’anno la Croce Bianca Genovese in collaborazione con il gruppo Italian Resuscitation Council (IRC) dell’associazione nazionale cardiologi ospedalieri (ANMCO) ha organizzato eventi volti ad informare e formare la cittadinanza sul soccorso da pre- stare ad una persona in arresto cardio-respiratorio. Nella settimana dal 13 al 19 Ottobre 2014 abbiamo organizzato 3 eventi; a seguito dell’alluvione che ha col- pito la nostra città abbiamo dovuto annullare l’evento del 14 Ottobre programmato in Piazza De Ferrari poiché era prioritario portare aiuto alla popolazione colpita dal- l’evento alluvionale. Siamo pero’ riusciti a portare a ter- mine gli altri due eventi: Sabato 18 Ottobre alla piscina di Pra’ abbiamo realizzato, in collaborazione con i Nuotatori Rivarolesi, l’evento Affoga l’Arresto rivolto ai ragazzi che praticano nuoto a livello agonistico. Dopo il saluto dell’assessore regionale allo sport Matteo Rossi, del presidente regionale UISP Tiziano Pesce e dopo due brevi presentazioni (del sottoscritto e del collega cardiologo Cristiano Novelli) Davide, Edlira e Chiara hanno mostrato ai presenti le manovre rianimatorie sui manichini e hanno fatto provare ai ragazzi (ed anche a qualche genitore presente) le tecniche di rianimazione cardiopolmonare di base. L’evento clou dal titolo “L’arresto non ci fa piu’ paura” si è svolto il 19 Ottobre nella bella corni- ce del Porto Antico. Per tutto il giorno moltissi- me persone si sono fermate nelle nostre stazioni di addestramento ed hanno assistito alle simula- zioni delle manovre rianimatorie e di disostru- zione delle vie aeree che i nostri volontari hanno eseguito con grande perizia dando poi la possi- bilità di provarle sul manichino. La Croce Bianca Genovese ha sempre lavorato e lavora alla sensibilizzazione della cittadinanza su come soccorrere una persona infortunata e soprattutto come portare aiuto immediato ad una persona in arresto cardiorespiratorio. Organizziamo molti corsi soprattutto nelle scuo- le convinti che per creare un cittadino sensibile e preparato al primo soccorso sia necessario investire già in età scolare e diffondere più pos- sibile le tecniche di rianimazione cardio-polmo- nare. Ci siamo e ci saremo sempre in tutti gli eventi volti a sensibilizzare la cittadinanza. Aiutaci anche tu a salvare una vita! Partecipa ad uno dei tanti corsi che organizziamo. Andrea Lonati Direttore sanitario P.A. Croce Bianca Genovese di Alfio Scala di Andrea Lonati MA PERCHÈ TUTTE QUESTE DOMANDE??? “IL DISPATCH" ANPASDAY2014 Un salto nel futuro DUE NOTIZIE in croce
  • 3. DUE NOTIZIE in croce 54 Qual buon vento ? Questa è la prima domanda che pongo da ormai 20 anni, a tutti coloro che si presentano in Croce Bianca per chiedere informa- zioni come diventare socio o soccorritore. Non pensiate che quelli che vengono a chiedere di diventare un Volontario della nostra Pubblica Assistenza siano esclusivamente giovani e prestanti ragazzi o toste ragazze intraprendenti, ma ci sono persone di ogni genere: si propongono minorenni, accom- pagnati da un genitore ed ex ragazzi che freschi di pensione vogliono sentirsi ancora utili e fare qualcosa per gli altri. Nei più giovani predomina l’entusiasmo e l’altruismo tipico della gio- ventù e la voglia di salire in ambulanza; indubbiamente quella sirena che si sente al passaggio di un mezzo di soccorso è coinvolgente, ma ai primi approcci con il servizio di urgenza ne capiranno la vera importan- za e ne conosceranno l’utilizzo corretto. I genitori, quando è necessaria la loro presenza, si avvicinano giustamente con una certa titubanza, non conoscendo le problematiche della nostra attività ma, quando spiego lo svolgimento dell’iter di inserimento dei ragazzi al servizio, i corsi che vengono svolti e i periodi di affiancamento ai Soccorritori qualificati, quasi sempre la diffidenza lascia il posto alla consapevolezza di aver affi- dato i loro ragazzi a persone preparate e responsabili e che saranno inse- riti in un ambiente che consentirà loro una crescita umana e morale . Per i diversamente Giovani, che comprendono una fascia di età che può andare dai 50 anni in su, in genere non devono chiedere permessi a nes- suno se non a eventuali coniugi. Il loro interesse a presentarsi in Associazione è dettato dalla voglia di rendersi utili alla comunità, dopo aver trascorso una vita lavorativa fino a qualche mese prima e continua- re a svolgere una attività che li tenga inseriti nel tessuto sociale. Alla domanda “Qual buon vento?” le risposte possono essere varie , le più frequenti sono: essere stati presentati da un amico che è già nostro Socio, oppure per aver letto il nostro notiziario “Due Notizie in Croce”, redatto da ormai 15 anni e veicolo di informazione della nostra attività per tutto il quartiere o semplicemente perché da tempo maturavano l’i- dea di fare Volontariato. In genere a questo punto inizia il colloquio vero e proprio: per i ragazzi, predisposti in prima istanza a fare servizi in ambulanza, faccio una panoramica sul tipo di attività che andranno a svolgere, rimarcando in modo preciso “dopo un impegnativo addestramento”. Poi una serie di raccomandazioni che, per la mia esperienza trentennale, per l’età che ho maturato e anche per investirmi di un senso di paternità acquisita sul campo, ritengo opportuno esprimere. Ma quali sono queste raccomandazioni così importanti soprattutto per chi dovrà diventare un soccorritore? La più importante in senso assoluto è quella di rapportarsi con i pazienti in modo cortese e con la massima disponibilità; quando ci si avvicina al dolore e alla preoccupazione, bisogna capire lo stato d’animo di chi ti sta di fronte e comportarsi di conseguenza. Limitarsi a dare informazioni al paziente se non sono di nostra compe- tenza. Durante il servizio mantenere un comportamento corretto con i propri colleghi, comunicare con calma e precisione, svolgere il compito asse- gnato all’interno del team di soccorso con il massimo scrupolo e respon- sabilità. Fare “squadra” è fondamentale per svolgere al meglio gli inter- venti. Infine leggere con attenzioe il nostro regolamento interno e in particola- re l’art. 1 dove si indica che il nostro impegno deve essere uguale nei confronti di qualsiasi soggetto abbia bisogno del nostro intervento, senza distinzione di razza, stato sociale, appartenenza religiosa o politica. Per le Penne Bianche, cosi vengono chiamati in Associazione i “gio- vani di ieri”, il discorso parte da un presupposto naturale che è quel- lo di cercare una collocazione, pur nell’ambito della sezione opera- tiva, che sia consono alla loro età anagrafica, che in verità, non sem- pre corrisponde alla esuberanza e alla dinamicità che queste perso- ne spesso mettono in campo. La preoccupazione maggiore di queste persone, è di non essere utili al servizio o di non essere in grado di svolgere attività operativa, ma quando elenco quello che possono fare, le attività da potenziare e il lavo- ro, indispensabile e insostituibile per la Croce, che potranno svolgere nel- l’ambito dei servizi ausiliari, ecco che subito la preoccupazione sul volto si trasforma in un timido sorriso. In genere la chiacchierata dura una buona mezzora, chiedo se ci sono domande riguardo a quanto detto, e nella maggior parte dei casi pochi sono i dubbi, l’unica domanda che chiude il dialogo è: quando posso ini- ziare ? Alla mia risposta “anche da domani” seguono una serie di indicazioni operative riguardanti le persone di riferimento a cui rivolgersi per l’inse- rimento: il Direttore Operativo e il Responsabile della Formazione, dopo aver preso contatto, da quel momento, attenersi alle loro disposizioni. Il mio compito finisce qui, per ciò che riguarda il colloquio d’ingresso in associazione, ma rimango a disposizione dei nuovi Soci per qualsiasi dubbio o chiarimento necessario e anche per eventuali consigli, anche personali, per inserirsi al meglio nella nostra Associazione. In tutti questi anni di colloqui, ho raccolto tante soddisfazioni. Ho parla- to con tanti ragazzi e adolescenti, molti di essi si sono rivolti a me per un consiglio riguardante la scuola, il lavoro, rapporti con la famiglia, pro- blemi di cuore, tutti ancora oggi mi ringraziano per averli ascoltati. Questo mi rende felice e mi fa sentire un po’ parte della vita di molti di loro che oggi sono adulti, mariti e mogli, padri e madri e che manten- gono sempre quell’ identità morale e civile che, sono certo, l’attività svol- ta nella Croce Bianca Genovese ha contribuito a sviluppare e fortificare . Altrettanto grande è la soddisfazione ricevuta dai soci meno giovani; essi si sono inseriti nel loro ruolo con serietà, entusiasmo e complicità con i ragazzi, simili ai loro figli e o nipoti, con i quali condividono anche delle ardite attività “fuori servizio” come spaghettate, pizzate, feste a tema, e qualche partita di calcio, nell’ultimo caso sugli spalti come accaniti ultras. Non posso chiudere senza evidenziare che alcuni di coloro che ho visto transitare ai miei colloqui negli anni, incoraggiati da me e da tutta la strut- tura organizzativa, hanno ricoperto e tuttora ricoprono incarichi impor- tanti come ISTRUTTORI - FORMATORI, Responsabili di Commissione o sono diventati Direttore Operativo o membri del Consiglio di Amministrazione. E’ d’obbligo per me, infine, ringraziare il Consiglio di Amministrazione che circa 20 anni fa mi ha assegnato questo incarico che continuo a svol- gere ancora oggi come supervisore, avendo individuato due Collaboratori, anche loro passati ai miei colloqui, che ritengo abbiamo la stessa voglia e lo stesso entusiasmo che mi ha accompagnato per questi lunghi anni nel trasmettere agli altri i valori del nostro Volontariato. Gli YoungE.R. sono il neo-gruppo, formatosi questo Settembre, che comprende i ragazzi dai 14 ai 21 anni. Abbiamo fondato questo gruppo per definire la nostra identità e i nostri ruoli nella Pubblica Assistenza per cui facciamo volontariato, sperando di portare innova- zione e un contributo attivo all'interno della Croce Bianca Genovese. Poche altre P.A. hanno aderito al progetto di ANPAS per la formazione di gruppi-giovani, noi abbiamo deciso di prova- re a misurarci con questa nuova proposta e stabilire i nostri obbiettivi. Il nostro nome -YoungE.R.- è emblematico del sentirci, in quanto giovani, in prima linea, attenti e pronti a rispondere alle esigenze del soccorso e della realtà sociale che ci cir- conda. Il nostro simbolo è una radice di una pianta che termina con piccoli germogli di foglie verdi; la radice è da una parte segno della nostra umiltà, del nostro sentirci solo una picco- la parte della Pubblica Assistenza. ma dall'altra rappresenta la base dell'albero e quindi la forza e l’importanza che i giovani rivestono. Tra i nostri obbiettivi c'è una maggiore sensibilizzazione alla realtà del soc- corso diretta alla cittadinanza attraverso incontri nelle scuole e simulazio- ni pubbliche di BLSD. Abbiamo partecipato alle iniziative di AISM Young e abbiamo proposto ai ragazzi degli Scout un anno di servizio extrassociativo all'interno della Croce Bianca Genovese. Ci siamo sporcati di fango dopo l'alluvione per ripulire le strade e i nego- zi della nostra città, abbiamo testimoniato il coraggio e la responsabilità che abbiamo in quanto giovani. Insomma, tanti fatti e poche parole. I partecipanti attivi degli YoungE.R. sono pochi, ma questi pochi sono entusiasti, pieni di idee e di risorse da offrire. Cerchiamo tanti ragazzi come noi pronti a sentirsi parte del nostro gruppo ma soprattutto pronti al mondo del volontaria- to, così formativo e arricchente. Il Gruppo-Giovani che abbiamo creato vuole anche che tra noi coetanei possano trasparire problemi e situazioni che si potrebbero manifestare, dando l'opportunità ai più timidi di far sentire la propria voce in un ambiente accogliente e comprensivo. Il nostro Coordinatore è Giorgio Pratofiorito, la vice Camilla Paolessi e io la segretaria; ogni anno le cariche vengono elette ma per noi sono pura for- malità: collaboriamo insieme per gli stessi obbiettivi! DUE NOTIZIE in croce il tuo 5per mille alla Croce Bianca Genovese 80013330107 Ȭ aiuta aiuta aiuta chi aiuta il tuo 5per mille alla Croce Bianca Genovese 80013330107 Hai mai pensato che basta un’ora del tuo tempo per fare qualcosa di importante per gli altri iscriviti alla Croce Bianca Genovese!!! iscriviti alla Croce Bianca Genovese!!! Disponiamo di un ampio locale arredato che può essere messo a disposizione, previa oblazione, per Riunioni, Conferenze, Assemblee di Condominio, ecc. Per la prenotazione, rivolgersi all’Ufficio Amministrativo 001100 3366 5533 1155 SALONE per RIUNIONI o ASSEMBLEE CONDOMINIALI di Costantino Mura di Beatrice Ferro Ammissione SOCI AAGGEENNZZIIAA PPUUBBBBLLIICCAA CCOOMMMMEERRCCIIAALLEE 16129 GENOVA - VIA PISACANE 28R. TEL. 010/542490 - FAX 010/542753 LL ’’ EE XX PP RR EE SS SS ss .. rr .. ll .. J Certificati vari J Passaporti - Porto d’armi J Visti consolari - Legalizzazioni J Catastali - Documenti vari J Pratiche auto J Patenti Nasce il “YoungER” Gruppo Giovani della Croce Bianca Genovese
  • 4. 6 7 il tuo 5per mille alla Croce Bianca Genovese 80013330107 Ȭ DUE NOTIZIE in croce Hai mai pensato che basta un’ora del tuo tempo per fare qualcosa di importante per gli altri iscriviti alla Croce Bianca Genovese!!! iscriviti alla Croce Bianca Genovese!!! Disponiamo di un ampio locale arredato che può essere messo a disposizione, previa oblazione, per Riunioni, Conferenze, Assemblee di Condominio, ecc. Per la prenotazione, rivolgersi all’Ufficio Amministrativo 001100 3366 5533 1155 SALONE per RIUNIONI o ASSEMBLEE CONDOMINIALI Ore 23.00 di Giovedi 9 Ottobre: “l’ambulanza 271 è stata travolta” E' una giornata piovosa, come ormai succede da molto tempo in questo splendido paese che assomiglia sempre di più ad una città anglo- sassone. Mi manca un po’ la mia nonna, quando ho avuto bisogno di sapere come sarebbe stato il tempo il giorno seguente la sua frase era: "Mi fanno male le gambe, domani piove". Non ha mai sbagliato un colpo. Decido di accantonare l‘idea di andare al lavoro in scooter e di affidarmi al buon vecchio "auto- bus". Salgo al volo, come accade ad uno non troppo pratico di orari come il sottoscritto, un rapido sguardo ai miei compagni di viag- gio, non ricambiato ,siamo sicuramente una Regione "atipica". Rimango pur sempre un nostalgico, non ne so il motivo, ma l mezzo pubblico mi mette di buon umore, perché ho sempre pen- sato che fosse una fonte inesauribile di storie. Il mio sguardo viene catturato da una vecchietta, curatissima e anche un po‘ bizzarra nel suo modo di vestire che con voce alta parla di un figlio prete. Le vite che si colgono o che puoi immaginare in un breve tragitto, i rapporti tra amiche (le trovo bellissime con quell‘intimità raccontata su due sedili di autobus). Arriviamo ad una fermata e vedo una carrozzella con un ragazzo giovane che cerca di salire spingendo con le sue capaci mani le grosse ruote, non senza difficoltà riesce ad entrare, passando radente ai lati delle grosse porte, è bagnato fradicio ma ha un viso allegro e attira la mia atten- zione; in quanto milite, quindi abituato al contatto di chi ha più biso- gno , mi avvicino a lui e gli offro il mio aiuto, mi cattura il suo sorriso la sua serenità, è sveglio ed ha la battuta pronta . Di colpo tutti veniamo contagiati dal suo buonumore, anche i più assonnati cedono al protagonista che continua a parlare e ridere, di colpo l‘atmosfera diventa, per merito suo, magicamente piacevole, parla dell‘amore della sua famiglia, del bimbo nato da pochi mesi e di una laurea in giurisprudenza, la sua forza vitale, quella forza che è in tutto e per tutto una risorsa preziosa per la nostra società. Arriviamo alla sua fermata, scende e saluta, lo vedo allontanarsi velo- cemente, mi manca già, ma non sono l‘unico, altri colli si allungano, ma l‘allegria rimane, alle fermate seguenti ogni passeggero saluta e viene ricambiato da tutti noi che proseguiamo il viaggio. Un piccolo miracolo e avvenuto sulla linea 37. Scendo, anche io mio malgrado sono arrivato, la mia giornata è cambiata, e non solo la mia. miracolo... sulla 37° linea di Pino Cinanni C.B.G. ... eppure mi hai cambiato la vita Il 6 febbraio ebbe inizio la mia nuova esperienza presso la P.A. Croce Bianca Genovese: un ambiente del tutto nuovo da scoprire, persone nuove da conoscere, ma soprat- tutto nuovi metodi di lavoro da apprendere. Non nascondo il fatto che inizialmente ero molto scetti- co su quanto sarei riuscito a resistere all’interno della P.A. principalmente per due motivi: - i problemi fisici che hanno condizionato la mia vita a partire dal 2009 (non tutti lo sanno ma in quell’anno mi fu rimosso dal braccio, con conseguente perdita di sensibilità e mobili- tà,un tumore); - il pensiero che davanti ad una scena di emergenza non sarei riusci- to a resistere. E invece come sempre mi ero sbagliato perche in pochi mesi si è veri- ficato l’esatto opposto al punto da sentirmi particolarmente legato a questa Onlus Le persone all’interno della P.A. mi hanno aiutato ad ambientarmi in modo molto veloce e hanno avuto la pazienza di starmi dietro e inse- gnarmi, con tanta dedizione, ogni piccola cosa che ci fosse da sape- re per far si che il lavoro venisse svolto nel modo più preciso e velo- ce. Hanno avuto la pazienza di spiegarmi e rispiegarmi le miriadi di strade che percorriamo quotidianamente con il paziente, insomma devo loro molto per quanto hanno fatto per me fin ad ora. So che può sembrare strano ma io mi sento molto legato alla Croce Bianca Genovese, oltre che avermi dato la possibilità di entrare a far parte del Servizio Civile Nazionale tra le tante richieste che avevano ricevuto e di conseguenza a darmi un posto di lavoro per un intero anno, mi stanno aiutando a crescere anche a livello di persona. Sono sicuro di essere maturato molto grazie al supporto di tutte le persone che ci lavorano ed è proprio grazie a loro che riesco a rendere nel migliore dei modi. Ci sono stati, e ci saranno ancora, momenti in cui alcune decisioni non mi andranno sicuramente bene e creeranno discussioni, ma fino ad ora siamo riusciti sempre a trovare delle soluzioni adeguate. Volevo concludere questo piccolo articolo dicendo che un ambiente come la Croce Bianca Genovese ti cambia la vita. Ti capita di vede- re determinate cose che neanche si possono immaginare, ti aiuta veramente a crescere a livello umano; sentire le persone che ti rin- graziano per il lavoro svolto in modo cordiale è davvero gratificante personalmente mi piace sentir la gente che, a cuore aperto, ti ringra- zia per ciò che fai per il prossimo. Questa esperienza vorrei si ripe- tesse ancora, ma non sarà possibile perciò ringrazio anticipatamente ogni singola persona all’interno della Croce Bianca Genovese per ciò che mi ha dato e che sicuramen- te continuerà a darmi quando da “Servizio Civile” passerò a “Volontario” una volta finito il mio anno da Servizio Civile. Consiglio a tutti questa esperienza perché dav- vero…. “…Mi ha cambiato la vita” e questa ne è la prova. alla Croce Bianca Genovese il tuo 5per mille aiutaaiuta aiutachi aiuta 80013330107 Con queste parole, scambiate di fretta sotto un fitto diluvio, è iniziato il nostro impegno in queste settimane che hanno visto abbatter- si in Liguria ben tre alluvioni causando morte e distruzione su tutto il territorio. Era appena terminato uno dei consueti incontri del corso di formazione, il giove- di si tiene la parte pratica, pioveva, forte, molto forte ma nessuno pote- va aspettarsi tutto ciò che sarebbe successo. Un po’ di cronistoria è d’obbligo perché si parla troppo poco del cuore e del corag- gio che i Volontari impiegano ogni volta che escono su un urgenza. Spesso la situazione è gestibile, tranquilla, ma a volte è più di quanto il protocollo preve- da e allora ci si affida a esperienza, cuore e coraggio. Tutto è cominciato verso le 22.45 quando la centrale 118 attiva la nostra Centrale Operativa per una missione sulle alture di Molassana: una partoriente deve essere portata d’urgenza al San Martino, serve l’ambulanza 4x4, un Land Rover Defender attrezzato per soccorsi speciali. Piove, diluvia, ma non ci sono arrivati fax di allerta o avvisi di chiusura strade cosi si opta per la strada più veloce per arrivare in Valbisagno, passa- re per Brignole. E’ un attimo, nel momento in cui il nostro mezzo 4x4 si trova a metà del tunnel che immette in Via Canevari il Bisagno esonda. L’acqua sale sempre più, essendo ormai a più di metà il nostro autista cerca di tenere il motore acceso per toglier- si da quella situazione al limite quando un’altra macchina, trascinata dalla cor- rente, impatta sull’ambulanza montandogli sul cofano e facendo spegnere il motore, game over. E’ il momento di mettersi in salvo, l’equipaggio nuota come può nella corrente verso Brignole aiutando le persone rimaste sole in strada e cercando di fare cordata fino ad un punto sicuro. Finalmente lo trovano ma i cellulari sono inservibili, si cerca di avvisare, come si può, la centrale della situazione ma nulla è semplice. Il Caposquadra decide di lasciare una soccorritri- ce presso la hall dell’Hotel President a dare prima assisten- za affidandole lo zaino da soccorso e il poco materiale portato via in fretta e furia dal Defender. A quel punto la telefonata in Centrale che di rimando avvisa la nostra Centrale Operativa: “l’ambulanza 271 è stata travolta”. Successivamente autista e caposquadra escono di nuovo dall’hotel per aiutare le persone rimaste indietro a raggiungere il punto di prima assistenza. Ci attiviamo, sono circa le 23.30, organizziamo le squadre di soccorso e indos- sate cerate e caschetti escono le prime due ambulanze attivate dal 118. Muoversi alla Foce non è facile, ogni volta che imbocchiamo una strada trovia- mo davanti a noi acqua alta e detriti, sembra una scena di guerra e spostarsi a piedi è escluso per evitare di essere colpiti da oggetti trasportati dalla corrente. Da quando iniziano a propagarsi le prime notizie su cosa sta succedendo il cel- lulare sembra impazzito, ci sono tantissime chiamate di nostri Volontari soccorri- tori che danno disponibilità per venire in sede a attivare più squadre ma bisogna ragionare a mente fredda e non mettersi in pericolo uscendo di casa in un momento del genere. Dopo alcuni interventi, verso le 2 del mattino ritorniamo in sede, ci contiamo, siamo circa 15, non c’è luce, non c’è riscaldamento, non ci sono linee telefoni- che se non quella di emergenza. Nelle ore successive i nostri mezzi e volontari saranno impegnati nell’evacuazio- ne di alcuni cittadini rimasti isolati e in interventi di emergenza fino al mattino successivo. La fase 1, quella dei soccorsi, forse era finita. di Leonardo De Pasquale ALLUVIONE DUE NOTIZIE in croce di Davide Pinto
  • 5. 98 DUE NOTIZIE in croceDUE NOTIZIE in croce PREVENTIVI GRATUITI SENZA IMPEGNO servizio di pronto intervento 24 ore BOROBUDUR ARTIGIANATO INDONESIANO ® BOROBUDUR RISTORANTE INDONESIANO ® Via Canneto il Lungo, 8r 16123 Genova (zona Porto Antico) Tel. 010.247.53.10 www.borobudur.it info@borobudur.it Via San Lorenzo 45R 16123 Genova Tel. 010.26.18.02 DUE NOTIZIE in croce g.m. G.M. Genova Manutenzioni e Servizi s.r.l. Via Rio Salto, 2r - 16123 Genova - Tel. 010 59.39.63 info@genovaservizi.com pec@pec.genovaservizi.com Il campo Anpas “Kennedy” Domenica 12 è stata attivata la Colonna Mobile Nazionale Anpas che ha permesso di costituire il Campo Anpas “Kennedy” presso la Fiera del Mare di Genova. In poche ore, a cascata, sono state attivate le Colonne Mobili di Anpas Toscana e Anpas Emilia-Romagna facendo giungere al Campo decine di mezzi di Protezione Civile attrezzati per fronteggiare questo tipo di emergenze. Ora, i Volontari Liguri, potevano contare sull’aiuto dei loro colleghi emiliani, toscani e lombardi nonché sull’ausilio di una cucina da campo, autocarri logistici, piccoli escavatori, motopompe e idrovore. Inoltre il campo aveva la fondamentale necessità di dare alloggio a centinaia di volontari, liguri e non, per tutto il periodo dell’emergenza. Alluvione Si spala Dal venerdì 10 mat- tina, finita la fase dei soccorsi siamo passati subito alla fase 2: organizzazio- ne delle squadre di aiuto alla popola- zione. Decine e decine di Volontari sono giunti in sede fin dalle prime luci dell’alba per rispon- dere PRESENTE al messaggio di aiuto lanciato nella notte. Divisi in squadre e facendo riferimento al centro di coordi- namento posto in Piazza della Vittoria abbiamo collabora- to insieme a tanti altri volontari ANPAS per porta- re aiuto nei punti critici dei quartieri alluvionati: V. Canevari, Borgo Incrociati, V. Antiochia, V. Tommaso Invrea, V. Granello, V. Brigata Liguria, Staglieno, V. Pontetti, Piazzale Adriatico, senza mai fer- marci giorno e notte. Un grandis- simo lavoro, oltre che dai nostriVolontaripiù esperti, è stato fatto dal Gruppo Giovani Youngers che con pale, badili e cuffe alla mano non si sono fermati un attimo di aiutare la popolazione a spalare il fango via dai negozi, cantine eseminterrati. Come scrisse il Petrarca: “…Vedraiuna cittàregale, addos- sata ad una collina alpe- stre, superba per uomini e per mura….” e noi questi uomini e donne li abbiamo ogni giorno. ...non abbiamo paura di sporcare la divisa
  • 6. DUE NOTIZIE in croce 1110 aiuta aiuta aiuta chi aiuta il tuo 5per mille alla Croce Bianca Genovese 80013330107 Agenzia autorizzata dal Ministero delle Comunicazioni Licenza Nr. 2325/2014 genova@lanuovaposta.it Tel.: 010.7960580 P.I.: 02047980996 Fax: 010.7960575 DUE NOTIZIE in croceDUE NOTIZIE in croce www.lageneralepompefunebri.com - info@lageneralepompefunebri.com 010.41.42.41 SERVIZIO CONTINUATO NOTTURNO - FESTIVO lla generalea generalepompe funebri s.p.a. genova 800 721 999 Agenzia di Genova LNP 624 Via Carlo Barabin 80 R 16129 Genova Il ricordo non sporca” è un’i- niziativa ideata da Anpas Liguria per finanziare l’ac- quisto di mezzi di protezione civile divenuti ormai indi- spensabili per gestire al meglio le emergenze, soprat- tutto quelle dovute ad allerte di tipo meteo idrogeologico. Sono state cosi create delle semplici magliette con l’hash- tag (parola di richiamo ndr) #DAGGHEZENA acquista- bili presso le Pubbliche Assistenze al costo di 10€ cad. La nazionale Italiana di Rugby e la Nazionale Albanese di Calcio hanno condiviso l’iniziativa sponso- rizzandole e acquistandole in concomitanza delle partite organizzate a Novembre ...il“ricordonon sporca” Nel contesto della manifestazione Viva 2014 è stata costituita la squadra soccorso a cavallo Croce Bianca Genovese! Prima squadra di soccorso a cavallo della Liguria, forma- ta da interamente da Volontari (qui vedete Massimiliano con Fredo e Ilic su XXX) ha compiti di Protezione Civile, prima assistenza durante grande eventi e manifestazioni e di rappresentanza. Le due unità a cavallo montano un defi- brillatore Philips Forerunner2 e uno zaino da soccorso per intervenire in caso di immediata necessità. Hai un cavallo di proprietà e sei interessato/a a fare un corso di primo soccorso? Entra a far parte della nostra Squadra! Inaugurazione Mezzo Speciale Grandi Emergenze Domenica 9 Novembre c’è il sole e tutti noi ci prendiamo una meritata pausa. E’ un giorno di festa final- mente! Il mercoledì appena passato (5 Novembre) si è celebrato l’anniversario socia- le nel quale la Croce ha com- piuto ben 109 anni e ora siamo tutti insieme per inau- gurare un nuovo mezzo di soccorso, mai come ora neces- sario per fronteggiare queste emergenze straordinarie che ormai, purtroppo, sono diven- tate pressoché ordinarie. Con la collaborazione di Anpas Liguria abbiamo alle- stito un Mezzo speciale grandi emergenze su meccanica Iveco Daily contenente un P.M.A. (Posto Medico avanzato). Questa struttura, gonfiabile in poche decine di minuti, una volta allestita si trasforma velocemente in un vero e pro- prio piccolo ospedale da campo con posti letto, riscal- damento, isolamento dal esterno, illuminazione autono- ma interna e esterna, compu- ters, mobili e scrivanie: un vero e proprio posto di primo soccorso per zone colpite da calamità rapidamente traspor- tabile in caso di bisogno o pericolo. Nel pomeriggio dello stesso giorno è stata celebrata dal Presidente la Premiazione dei Volontari e inaugurata la nostra nuova Aula Formazione EsercitazioneAeroporto: “Atterraggio di emergenza” Nuova esercitazione a sorpresa, atterraggio di emergenza in aero- porto in collaborazione con Aeroporto di Genova, Vigili del Fuoco, 118 Genova soccorso e Anpas Liguria: finita la criticità e conclusa la simulazione si discute e si analizza l’andamento dell’e- sercitazione trovando il tempo per qualche foto ricordo. I Volontari con la loro forza, determinazione e coraggio non posso- no prescindere dalla formazione continua e obbligatoria, per que- sto motivo abbiamo fortemente voluto e perseguito un grande progetto: avere un Aula Formazione mul- timediale, moderna e spaziosa attrezzata per ospitare più di 80 per- sone in modo che diventi un punto di riferimento sempre dis- ponibile nel quale organizzare corsi ed esercitazioni. Appena entrerete in aula, alla vostra destra troverete una targa con una frase di Nelson Mandela: “L’istruzione e la for- mazione sono le armi più potenti che si pos- sano utilizzare per cambiare il mondo” Inaugurazione Aula Formazione
  • 7. DUE NOTIZIE in croce 1312 Profumerie Sbraccia Profumeria: Via Cipro 28 - 30 r - orario continuato dalle ore 8.30 alle ore 20.30 Negozio di Estetica e Fistenss: Via Cipro 26 r Centro Estetico Via Cipro 18 r Profumeria: Via Ceccardi 34 r Orario continuato dalle ore 8.30 alle ore 19.30 Profumeria: Via Canevari 130 r Dal martedì al venerdì orario continuato 8.30 - 19.30 lunedì e sabato 8.30 - 12.30 15.30 - 19.30 info@graficasantamaria.it Sbraccia da oltre un secolo “profuma Genova” con i suoi tre negozi presso i quali oggi puoi trovare, oltre ad un’ampia selezione di profumi, un vasto assortimento di prodotti per i capelli e tutte le attrezzature per il fitness. Genova: Via Canevari, 130 - Via Marcello Staglieno, 10 - Via Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, 34 Sbracciati abbraccia Ciao Signora Pia! è con questo saluto ironico che comincia la mia giornata, un simpatico “baffone” mi aspetta sotto casa ogni martedì e mi porta con una “macchini- na” alla Croce Bianca di Piazza Palermo. “Macchinina” fa pensare a un giocattolo, alle micro-macchine in voga tanti anni fa tra i bambini, è invece il termine usato per distinguere le auto adi- bite ai normali servizi dalle autoambulanze. Arrivo e vedo la centralinista di turno, lei non mi vede tanto è presa dal lavoro quotidiano e non sono nemmeno le otto del mattino! Vado nell’ambulatorio e nel suo ufficio c’è Ottonello che telefona, scrive e traffica con qualche strano aggeggio, insomma è già operativo al massimo e c’è da chiedersi…che non abbia dormito qui?! Apro tutto, metto ordine, comincia ad entrare gente e inizio così il mio lavoro. Nella stanza attigua c’è una delle infermiere che, a dire dei pazienti, sono “una più in gamba dell’altra!”….vox populi… Sono infatti persone gentili e affabili con tutti, oltre che delle vere professioniste. Ogni tanto spunta qualche milite che mi saluta, hanno già una certa età alcuni…sono miei coetanei! Ecco Antonio, Adriano, davanti a un caffè incontro Franco, Roberto e poi ci sono i ragazzi spesso vocianti, a volte morti di sonno! (nel vero senso della parola!) E che dire di Bruno che dopo una lunghissima militanza è ancora qui oggi a raccontarmi, con dovizia di particolari, episodi di una vita dedicata alla Croce Bianca. Ehi, ma è quasi mezzogiorno, l’ambulatorio chiude! Ci vediamo martedì prossimo! ... ci vediamo martedì prossimo AUTOSCUOLA Patenti ogni categoria - Corsi ADR Esami in sede - Rinnovi Pratiche auto - Assicurazioni Esercitaz. teoriche computerizzate Corso Ricupero Punti GENOVA - Via Casaregis, 49/1 (Lato Ferrovia) Tel. 010 3620524 - 010 318852 SAMPIERDARENA - Via F. Avio, 4/2 - Tel. 010 6451903 RECCO - Via Ippolito d’Aste, 29 - Tel. 0185 74684 Eccoci al solito appuntamento annuale sul nostro notiziario per una sintesi della nostra attività nel 2013 Voi tutti avrete letto nelle cronache della stampa quoti- diana dei tagli necessari alla spesa della sanità pubblica per contenerne i costi che purtroppo continuano a crescere di anno in anno. Ciò ha interessato in particolare i servizi considerati “non essenziali” e, in particolare, i trasporti in convenzione. Ciò è sintetizzato nei grafici che vi sottoponia- mo dove si mettono a confronto i dati degli ulti- mi tre anni. Come si può notare mentre il numero delle urgenze 118 è rimasto praticamente costante nel tempo, tranne piccoli spostamenti dovuti alla casualità degli eventi, sono drasticamente dimi- nuiti i servizi di trasporto in conto ASL e in con- venzione mentre, per le ragioni di cui sopra, sono aumentati quelli richiesti dai privati. di Gianni Cervetti 3 Anni di riferimento 2011 2012 2013 2011 2012 2013 2011 2012 2013 2011 2012 2013 STIVALI Alla sera dopo una lunga giornata passata a “dare una mano” alle persone che sono state colpite dall’alluvione, seduto su una branda in sala notturna, con non poca fatica mi tolgo gli stivali pieni di fango. Li guardo e mi torna alla memoria la fiaba del “Il gatto con gli stivali”…ricordo che li indossava … e poteva fare tutto… anche “mille leghe”…mille leghe sono tante …! Però anche i miei stivali non scherzano, senza di loro non potrei fare nulla: posso andare nell’acqua senza bagnarmi, posso entrare in un mare di fango senza alcun timore, posso aiutare chi è in difficoltà a camminare su un terreno scivoloso, posso scalare montagne di detriti in totale sicurezza per poter prestare soccorso a chi è in pericolo… Con questi pensieri, mi sono addormentato ed ho sognato che al mio passaggio tutti guardassero stupefatti i miei vecchi stivali sporchi, li ammiravano e applaudivano la designer di moda che li aveva disegnati. Erano firmati: “Solidarietà”. Dono deiVolontaridel Canile di Carpi La settimana successiva all’alluvione veniamo contattati da alcuni volontari del Canile di Carpi (Mo) informandoci che stanno organizzando una raccolta di materiali di tutti i generi per portare aiuto agli animali colpiti dal dramma dell’alluvione e degli allagamenti. La loro intenzione è quella di utilizzare la nostra Pubblica Assistenza e soprat- tutto il nostro servizio (sempre attivo!) di Soccorso Animali come punto di rife- rimento, stoccaggio e distribuzione dei generi di aiuto raccolti. Subito ci mostriamo entusiasti dell’ini- ziativa e la pubblicizziamo al nostro meglio per condividere con chi ne aves- se bisogno gli aiuti che ci porteranno la Domenica successiva. Infine, oltre ai generi alimentari, coperte e cucce per animali saranno donate alle famiglie che ne necessitano e al canile municipale. Esercitazione Capitaneria di Porto: ammaraggio aereo da turismo Nonostante siano quasi due mesi che viviamo costantemente in emer- genza le esercitazioni sono alla base della formazione per essere sempre pronti a fronteggiare l’inaspettato. Abbiamo quindi partecipato con due ambulanze e 8 volontari all’e- sercitazione organizzata dalla Capitaneria di Porto di Genova in collaborazione con la Polizia di Stato, 118 Genova soccorso e Anpas Liguria nella quale si simula- va l’ammaraggio di emergenza di un aereo da turismo nella acque antistanti il porto di Genova. Sabato 15 Novembre: l’incubo ritorna, a meno di un mese dalla precedente alluvione, esonda il Fiume Polcevera, il fiume Cerusa e molti altri rii a Ponente mentre il Fiume Bisagno e al livello di allarme rosso e costantemente monitorato. Il giorno stesso il C.O.C. (Centro Operativo Comunale) dispone l’al- lestimento di un secondo Campo di Emergenza Anpas: i nostri mezzi arrivano alle ore 16.00 nei locali del Padiglione C della Fiera del Mare e si inizia ad allestire il nuovo Campo per accogliere i numerosi volontari richiamati in servizio. A neanche 7 giorni dall’inaugura- zione del nostro nuovo mezzo di Protezione Civile per la gestione delle grandi emergenze è già tempo di utilizzarlo e di impiegarlo nella sua prima missione operativa. “Il secondo Campo Anpas: Kennedy 2.0” di Pia Ghiglione
  • 8. 1514 GGiioovvaannii ppeennssiioonnaattii iinn ggaammbbaa!!!!!! FFoorrssee sseeii pprroopprriioo TTUU!! SSee ddeecciiddii ddii ddeeddiiccaarree uunn ppòò ddeell ttuuoo tteemmppoo aallllaa CCrrooccee BBiiaannccaa GGeennoovveessee,, aabbbbiiaammoo mmoollttee ccoossee ddaa ffaarree aaddaattttee pprroopprriioo aa TTEE!! TELESOCCORSO - SALUTEL ® Un dispositivo collegato al telefono di casa che, in caso di emergenza, invia un allarme alla Centrale Operativa della CROCE BIANCA GENOVESE, semplicemente premendo il tasto di un pic- colo telecomando che l’utente porta con se'. La Centrale Operativa e' attiva 24 ore su 24. In caso di allarme l’Utente viene immediata- mente chiamato e, se non puo' rispondere al telefono, e' contattato col Viva-Voce. In caso di mancato contatto viene comunque allertato il Servizio di Soccorso che, a seconda delle necessità provvederà all’invio di Ambulanza e/o Medico. Le chiavi di casa, se lasciate in deposito,vengono recapitate e messe a disposizione dei Soccorritori. I Parenti o Amici a suo tempo indicati vengono immediatamente avvertiti Soprattutto alle persone che vivono sole o che comunque passano parte della giornata sole in casa. COME FUNZIONA A CHI SERVE Il Telesoccorso LA SICUREZZA A CASA VOSTRA AL COSTO DI UN CAFFÈ. COS’È Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Centrale Operativa 010.36.36.36(referente Giacomo Ottonello) • Centrale d’Ascolto 24 ore al giorno • Almeno due telefonate settimanali di Controllo-Presenza • Custodia protetta ed eventuale recapito delle chiavi di casa • Monitoraggio e Assistenza telefonica (Viva-Voce) in attesa dell’arrivo dei Soccorsi • Invio di Soccorso (118) in caso di bisogno • Allertamento di Parenti e/o Amici predefiniti • Allertamento e invio di Ambulanza e/o Medico • Trasporto in Ambulanza con/senza Medico da/per qualsiasi destinazione • Accompagnamento per Visite mediche o altro • Informazione sulle farmacie di Turno • Recapito farmaci in EMERGENZA • Reperimento di artigiani in EMERGENZA (il costo dell’intervento deve essere concordato) • Servizio Medico Generico, Pediatrico, Specialistico (Ambulatoriale e Domicialiare) • Servizio Infiermeristico (Ambulatoriale e Domicialiare) • Prelievo e Analisi sangue/urine/feci (Ambulatoriale e Domiciliare) • Servizio Fisioterapetico e Logopetico Domicialiare • Invio di Collaboratori Familiari per lavori di casa, pasti, compa- gnia • Prenotazione di Esami e Visite presso strutture Pubbliche e private • Disbrigo della spesa e commissione varie • Prestito di Grucce, Stampelle, Girelli, Sedie a rotelle, ecc • Trasporto animali domestici con Ambulanza attrezzata *(Servizio personalizzabile a seconda delle esigenze) COSA OFFRE* ALTRI SERVIZI CROCE BIANCA GENOVESE-SALUTEL Il “mestiere” del soccorritore non è tanto recente come si potrebbe pensare, infatti numerosi reperti e testimonianze scritte ci dicono che già migliaia di anni fa era presente il concetto di “pubblico soccorso” sia civile che sul campo di battaglia. Prima di parlare di figure sanitarie (medico, soccorritore, infermiere, ecc…), dobbiamo iniziare con la nascita della medicina. Dalla fondazione di Roma (753 a.C.) fino al II sec. a.C., la medicina romana fu quella insegnata dagli Etruschi, poiché era la più rinomata dell’epoca e comprendeva già la chirurgia; numerosi, infatti, sono i ferri da chirurgo e da dentista rinvenuti. L’anatomia degli organi interni era praticata solo sugli animali dato che avevano un profondo rispetto per il corpo dei defunti. L’organo più studiato era il fegato poiché era considerato la fonte del sangue e quindi della vita. Praticavano anche il taglio cesareo in casi gravi e dato che non esistevano gli strumenti usa e getta, spesso veniva usato lo stesso ferro per il paziente successivo, senza pulizia o sterilizzazione. La medicina etrusca e romana era anche di tipo religioso, ogni parte del corpo era sotto la tutela degli Dei: la testa e l’udito erano di Tinia (Giove) gli occhi di Uni (Giunone) i fianchi di Laran (Marte) le dita, il senso ed il tatto a Menerva i genitali a Turan (Venere) i piedi a Turms (Mercurio) Il rituale religioso però completava ma non sostituiva la parte medica. Gli etruschi oltre a saper curare bene le ferite, erano anche esperti in “ortopedia”, numerosi, infatti, sono gli scheletri dove sono state riscontrate fratture ricomposte e ben saldate. Il campo su cui però la medicina etrusca si distinse al di sopra di ogni altro popolo dell’antichità fu l’odontoiatria , grazie all’ottima cono- scenza nella lavorazione dei metalli, gli etruschi crearono protesi den- tarie di ottima fattura, ancora visibili nei teschi ritrovati presso le necropoli. ANTICO EGITTO Anche la medicina egiziana fu importante per Roma, iniziò la conce- zione biologica, la conoscenza dei sintomi e la farmacologia. Poiché la sapienza medica si raccoglieva in libri sacri (non accessibili ai profani), molti medici entrarono nel sacerdozio per studiare medicina. L’unico manufatto arrivato a noi è il papiro di Ebers, in cui sono menzionati 500 medicamenti e le varie forme di somministrazione. Assai progredi- ta era la chirurgia e la sutura delle ferite, con medici specialisti in malattie urinarie, patologie delle orecchie, degli occhi e della pelle. A differenza degli etruschi e dei romani, gli egiziani disinfettavano i ferri con fuoco o acqua mista ad erbe, nonostante non conoscessero Il calzolaio di Segreto Massimiliano RIPARAZIONI CALZATURE E BORSE TACCHI IN 5 MINUTI Corso Sardegna, 214 r - Genova Via G.B. D’Albertis 44r - Genova Tel. 3209447698 il tuo 5per mille alla Croce Bianca Genovese 80013330107 Allianz Subalpina S.p.A. Società di assicurazioni e riassicurazioni AAssssiiccuurraazziioonnii LLaa SSuuppeerrbbaa SS..nn..cc.. 16129 Genova Via Casaregis tel. 010.54.25.59 - 010.56.58.00 - Fax 010.58.07.70 e-mail: genova.la.superba@agenzie.azs.it Ȭ LA FIGURA DEL SOCCORRITORE NELLA STORIA DALLA NASCITA DI ROMA ALLA II° GUERRA MONDIALE DUE NOTIZIE in croce virus e batteri (scoperti solo nel 1800). IL SOCCORRITORE ED IL CERUSICO Quando nasce il “soccorritore”?? finalmente siamo arrivati all’argomento principale… Non ci sono arrivate testimonianze o reperti per poter datare e confermare la nascita di questa figura, però sappiamo che durante le battaglie i legionari si portavano con se i cerusici (ovvero chirurghi da campo) e alcuni civili con la funzione di recuperare i feriti e portarli nel valetudinarium in castris (una sorta di ospedale da campo). Ecco che allora possiamo ipotizzare che quei civili furono l’inizio di un’idea che, piano piano, cominciava a diffondersi, ovvero la nascita di un incarico ben preciso: il recupero dei feriti. MEDIOEVO E RINASCIMENTO In questo periodo la necessità di figure incaricate nel trasporto dei malati s’intensificò a causa della peste, che colpiva migliaia di persone al giorno in tutta l’Europa. La medicina ed i medicamenti si svilupparono e diffusero grazie ai monaci, che studiarono queste discipline nei monasteri sulla base di quello che veni- va tramandato. Tutti gli studi erano riservati ai maschi e non ci fu molta diffe- renza con le epoche passate riguardo il progresso di tecniche o altro. Nei secoli successivi la medicina si espanse e progredì, ormai esistevano veri e propri ospedali con varie figure professionali e civili incaricati di recupera- re i feriti con i carri. Ormai non si trattava più di recuperare solamente i feriti sul campo di batta- glia, ma ci si dedicava anche alla popolazione. RICONOSCIMENTO DEL SOCCORRITORE Nel 1863 Jean Henry Dunant, insieme ad altri quattro cittadini svizzeri, fondò il Comitato ginevrino di soccorso dei militari feriti, conosciuto anche come il Comitato dei cinque; in seguito venne ribattezzato Comitato interna- zionale della Croce Rossa. Il motivo che lo spinse a fondare suddetto Comitato fu la terribile carneficina e la disorganizzazione con cui furono portati i soccorsi durante la battaglia di Solferino (24 giugno 1859). Il 26 ottobre 1863, i cinque fondatori, organizzarono a Ginevra una confe- renza internazionale al quale parteciparono 14 paesi, che firmarono, il 29 ottobre dello stesso anno, la Prima Carta Fondamentale contenente dieci risoluzioni che definiscono le funzioni ed i mezzi dei comitati di soccorso. LA I° E LA II° GUERRA MONDIALE Con lo scoppio della prima guerra mondiale si intuì fin dall’inizio che occorre- va un sistema ben organizzato di soccorso, mirato soprattutto alla popolazione. Il recupero con i carri venne sostituito con dei furgoni militari sul quale vi era affissa la croce rossa, come simbolo di soccorso sanitario. Nel 1919 un dirigente della Croce Rossa Americana, vista l’ingente quantità di persone e mezzi utilizzati nelle attività di soccorso durante la prima guer- ra, propose per la prima volta l’impiego di queste risorse anche in tempo di pace, ponendo le basi per la costituzione di quello che diventerà ben presto il futuro del soccorso sanitario: volontari e mezzi per il recupero dei feriti e ammalati, senza che sia necessario lo scoppio di una guerra!!! Negli anni successivi, con lo scoppio della seconda guerra mondiale, vi era quindi un sistema ben organizzato di chiamata, recupero e trasporto del feri- to. Ormai non ci si limitava più al soldato sul campo di battaglia, ma diven- ne un sistema ampliato a tutta la popolazione. PICCOLA CURIOSITÀ Perché sulle ambulanze civili di tutto il mondo, come simbolo di emergenza sanitaria, si usa un serpente attorcigliato ad un bastone?? Il simbolo deriva dalla mitologia greca: Asclepio (poi rinominato dai romani Esculapio), figlio di Apollo, divenne col tempo adorato per le cure che dis- pensava. La credenza voleva che bastasse dormire in un suo tempio per gua- rire i propri mali. Preso da delirio di onnipotenza si mise anche a resuscitare i morti, ma il dio degli inferi Ade se ne lamentò con Giove, il quale annientò Asclepio con una saetta. Nel 293 a.C. venne venerato dai romani che cercavano aiuto per l’epidemia che stava imperversando e venne rappresentato in piedi, con un mantello e un bastone con arrotolato un serpente. Il significato del bastone con il serpente deriverebbe da un antico metodo, ancora valido, di estrazione dai tessuti sottocutanei, per arrotolamento su un bastoncino, della femmina adulta di un verme parassita (come il verme della Guinea), molto diffuso in quei tempi. I medici pubblicizzarono questo servizio molto comune apponendo un segnale rappresentante un verme su un bastone. di Mattia Parenti Alluvione Liguria 2011 Broccon Valentina Cereghini Irene Cinanni giuseppe Contu Sergio Fadigati Angelo Gherlone Enrica Lagomarsino Matteo Nattero Franco Papalia Carlo Piana Alessandro PintoDavide Sarlo Gianluca Segreto Massimiliano Velonaʼ Simone Terremoto Emilia 2012 Gherlone Enrica Lagomarsino Matteo Velonaʼ Simone Torre Piloti Genova 2013 Allegretti Edoardo Angelantoni Elena Bonino Valentina Broccon Valentina Cinanni Giuseppe Capurro Mariangela Cereghini Irene Contu Sergio Depalo Luca Fadigati Angelo Guani Bruna Guglielmi Davide Lagomarsino Matteo Marcenaro Marco Meschini Claudio Migliaccio Giorgio Parenti Mattia Peluso Chiara Papalia Carlo Piana Alessandro Rondina Matteo Sfregola Luca Tufo Miryam Velonaʼ Simone Elenco Soccorritori Premiati HHaaii pprreessttaattoo ssooccccoorrssoo oo ttii èè ccaappiittaattoo ddii aavveerrnnee bbiissooggnnoo?? RRaaccccoonnttaaccii llaa ttuuaa eessppeerriieennzzaa,, ssaarràà ppuubbbblliiccaattaa ssuull pprroossssiimmoo nnuummeerroo ddeell NNoottiizziiaarriioo,, iinnvviiaalloo ppeerr ppoossttaa aallll’’iinnddiirriizzzzoo CCrrooccee BBiiaannccaa GGeennoovveessee PPiiaazzzzaa PPaalleerrmmoo,, 2255 rr 1166112299 GGEE ooppppuurree aallll’’iinnddiirriizzzzoo ee--mmaaiill iinnffoo@@ccrroocceebbiiaannccaa..iitt
  • 9. Ci sentiamo eroi di una vita vuota? Siamo super impegnati a stare fermi? Andiamo in giro e non ci basta il tempo? Dormiamo per sognare e sogniamo di dormire? Vuoi dare un senso alla vita ma non sai cos'è la vita stessa? Stai bene nel tuo lusso quotidiano affogato di monoto- nia? E quanti altri paradossi riempiono il nostro tempo prezioso? Amici! E se dessimo un altro percorso alla nostra giornata? Se scegliessimo un’alternativa? Tipo svolgere un turno di servizio come volontario soccorritore. Fare il turno è impegnativo ma può essere anche divertente. Impegnativo perché stai dedicando il tuo tempo rinunciando ad un’ora in più di sonno o ad una passeggiata in meno. Inizi il turno e può succedere tutto o niente, con il tuo sapere e la tua formazione personale devi essere conscio di avere dei doveri e delle responsabilità e che ogni tua azione ha una conseguenza. Ne sei sempre consapevole e senti che in tutto ciò non sei mai solo, bensi sei in una squadra. Divertente perchè hai sempre uno o due compagni di squadra e, se va bene, anche tre con cui puoi parlare, inventare ridere, scherzare e condividere i tuoi problemi. Se vuoi isolarti e studiare esiste anche uno spazio che ti permette concentrarti. Ti serve un caffè per gusto o per riprenderti un po’? tranquillo il bar è vicino. Puoi annoiarti, anche questo succede, ma ricordati non sei mai SOLO … la squadra si annoia con te. Quindi sei pronto? si parte per fare un turno di soccorso nella nostra sede di Piazza Palermo o nei distaccamenti del Porto, Carignano o Albaro. Non lasciare che la tua giornata sia solo una riga che va piatta verso la fine, dagli qualche goccia di adrenalina per disegnare onde che ti portano verso la vita stessa … DUE NOTIZIE in croce Usate questo modulo di conto corrente postale per sostenere le nostre iniziative. Qualcosa non va?Non siete stati soddisfatti dal nostro servizio oppure ritenete insufficiente la nostra risposta telefonica o ancora qualcuno di noi non si è comportato secondo le vostre aspettative, fatecelo sapere per posta P.A. Croce Bianca Genovese, Piazza Palermo 25 r -16129 Genova per posta elettronica info@crocebianca.it per telefono 010.365.315 rivolgendovi ad Ivana dal lunedì al venerdì dalle ore 08.00 alle ore 12.00. Il nostro obiettivo è quello di prestare il servizio nel modo migliore!!! QUANDO SCATTA L’INCENTIVO Quali donazioni in denaro o in natura danno diritto a un’agevolazione fiscale PERSONE FISICHE • Erogazioni in danaro detraibili al 19% fino a 2.065,83 Euro (392,5 Euro di detrazione d’imposta) IMPRESE • Erogazioni in danaro fino a 70.000,00 Euro (nei limiti del 10% di reddito dichiarato) • Donazione di generi alimentari o prodotti farmaceutici oggetto di produzione o scambio dell’impresa senza limiti • Donazione di altri beni oggetto di produzione o scambio dell’impresa con limite di 1.000 Euro • Utilizzo di personale dipendente a favore della Onlus Pubblica Assistenza Croce Bianca Genovese - ONLUS Conto Bancario: Banca Carige S.p.A.-IBAN IT77A0617501462000000121680 Conto Bancario: Banco di S. Giorgio-IBAN IT90T0552601402000000022436 Conto Corrente Postale: n° 18287169 Incentivi fiscali per i contributi a favore delle Onlus. Rispondere esattamente a tutte le domande dell’operatore Attendere i soccorsi seguendo i consigli forniti IN CASO DI NECESSITÀ CHIAMARE EMERGENZA 111188 16 Electtrauto Smirnedi Panucci Paolo Diagnosi iniezione elettronica Bollino Blu - Impianti stereo Precollaudi - Installazioni antifurti Via Smirne, 2-D 16129 Genova Tel. 010 562 742 ATTENZIONE INSERIRE V POSTALE DUE NOTIZIE in croce aiuta aiuta aiuta chi aiuta il tuo 5per mille alla Croce Bianca Genovese 80013330107 PUBLIGENOVA s.r.l. VIA ARCHIMEDE, 117r - 16142 Genova, ITALIA Tel. 010.50.40.00 (5 linee r.a.) - Fax 010.50.66.66 www.publigenova.com - info@publigenova.it Di questi tempi si tende a pensare soprattutto ai propri impegni ed affanni di una vita che è diventata per la maggior parte tecnologica e sempre più di corsa. Tutto ciò rischia di renderci un po’ superficiali, particolarmente con le persone che ci circondano e non entrano nella nostra “sfera” più prossima. Mi riferisco specialmente agli anziani. Per noi tutti hanno un’immagi- ne ben precisa, ma talvolta non hanno “voce”. Queste care persone però sono la nostra “storia”, il nostro “Prossimo”. Sarebbe quindi doveroso e bello che ognuno di noi si ponesse l’obiet- tivo di prestare loro attenzione ed amore. Sarebbe insomma bene che non ci fossero più persone anziane “SOLE”. E’ stata questa la ragione per cui cinque anni fa, quando il Municipio Medio Levante ci ha esposto il progetto di “consegnare a domicilio i pasti agli anziani nel mese di agosto” la Croce Bianca Genovese ha subito e volentieri accettato. Nella nostra circoscrizione ci sono molti anziani , taluni anche “Fragili”, che in estate, più che in altri periodi dell’anno, si trovano in situazioni di parti- colare isolamento. Anche quest’anno quindi, ci siamo adoperati ed effettuato le consegne con le nostre auto guidate da autisti Volontari ed affiancati da due volontari del municipio . Ogni giorno abbiamo consegnato 40 pasti con un primo, un secondo abbondante, un panino ed un frutto. Tutto questo per tutti i giorni di agosto, domeniche e ferragosto compre- si, per un totale di 1120 pasti. Ogni giorno i nostri “amici anziani” ci aspettavano allaporta per un sorri- so, un abbraccio e per scambiare dueparole affettuose. Inutile dire quanto questi pasti siano stati graditi da tutti! Noi, della Croce Bianca Genovese, eravamo in tanti a lavorare affinchè tutto andasse bene e lo abbiamo fatto serenamente e con buona voglia formando una catena di grande ed affettuosa solidarietà. Consegnadeipastiaglianzianiinagosto di Edlira Xhelaj di Sandra Norrish Disegna la riga della tua giornataDisegna la riga della tua giornata
  • 10. DUE NOTIZIE in croce 18 tel. O1O.36.36.36 Servizi di Pubblica Assistenza P.A. Croce Bianca Genovese Un numero TRASPORTO SOCIALE per persone con difficoltà deambulatoria SERVIZIO DI AMBULANZA in città e per qualsiasi destinazione SOCCORSO ANIMALI per tutti gli animali in difficoltà, animal taxi ASSISTENZA MANIFESTAZIONI ambulatorio mobile per manifestazioni sportive, concerti ed altri eventi di massa RECAPITO FARMACI un nostro volontario motomunito potrà velocemente recapitarvi i farmaci urgenti SERVIZIO MEDICO 24 ORE domiciliare generico, pediatrico, specialistico attivo 24 ore sul Comune di Genova SERVIZIO INFERMIERISTICO domiciliare per prestazioni e assistenza infermieristica FISIOTERAPIA DOMICILIARE un fisioterapista a domicilio per aiutarvi nella ripresa dell’autosufficienza SERVIZIO SOCIALE un aiuto domestico, preparazione pasti, spesa, passeggiate per anziani, aiuto disabili Il tuo pianeta salute tel. O1O.31.31.31 per ogni esigenza TELESOCCORSO per persone anziane e sole www.crocebianca.it www.salutel.it RIRE VAGLIA LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 GENNAIO FEBBRAIO MARZO LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 APRILE MAGGIO GIUGNO LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE calendario 2015calendario 2015 ✃
  • 11. tel. O1O.31.31.31 www.salutel.it info@salutel.it 24 ore su 24 per Genova e comuni limitrofi Servizio infermieristico domiciliare e ospedaliero Assistenza alla persona