2. Nel 1944 scrisse il libro «WHAT IS LIFE?»
«un sistema termodinamico aperto, in
grado di mantenersi autonomamente in
uno stato energetico di disequilibrio
stazionario e in grado di dirigere una
serie di reazioni chimiche verso la
sintesi di se stesso»
il libro del 1944 di Schrödinger, diede a Watson l'ispirazione per ricercare
il gene, che portò alla scoperta della struttura a doppia elica del DNA.
3. Capacità di creare ordine dal disordine
(all’interno del proprio sistema);
capacità di trasmettere le proprie
caratteristiche
Digerire , respirare , riprodursi
Ha un metabolismo
Capta elementi nutritivi da esterno e li trasforma nei
propri costituenti ,necessari a crescere e
sopravvivere
Composti organici con scheletro costituto da
carbonio ed idrogeno a cui si legano altri
atomi (P,N,O,S)
Presenta una membrana che isola l’individuo dall’esterno e
lo rende capace di scambiare materia ed energia col suo
ambiente ;
Riproduzione ed evoluzione per selezione naturale
4. • Condizione propria della materia vivente
• È caratterizzata dalla MORTE
»cessazione di quelle funzioni
biologiche che definiscono gli organismi
viventi»
• E’ caratterizzata da CICLO VITALE
5.
6. 1. Omeostasi «stesso posto »: regolazione dell'ambiente
interno al fine di mantenerlo costante anche a
fronte di cambiamenti dell'ambiente esterno.
7.
8. 2 Metabolismo «cambiamento»: conversione di materiali
chimici in energia da sfruttare, trasformazione di
diverse forme di energia e sfruttamento dell'energia per
il funzionamento dell'organismo o per la produzione di
suoi componenti.
La richiesta giornaliera di energia (metabolismo
totale) dipende dall’energia necessaria per il
funzionamento degli organi (metabolismo basale),
da quella per compiere le varie attività e dalla
temperatura ambiente.
12. 3 Crescita: mantenimento di un tasso di sintesi proteica
(anabolismo) più alto della distruzione (catabolismo),
sfruttando energia e materiali per la biosintesi e non solo
accumulando.
I nutrienti hanno
funzione
• energetica
• plastica
• regolatrice
13. 4 Interazione con l'ambiente: risposta
appropriata agli stimoli provenienti
dall'esterno.
17. • Detta alle cellule la «ricetta» delle
proteine che devono fabbricare per dar
luogo alle reazioni chimiche che
assicurano la loro sopravvivenza e quella
dell’organismo da cui dipendono
• E’ il depositario dell’eredità trasmessa da
un essere vivente all’altro
TEORIA DEL GENE EGOISTA
• «la vita è quel fenomeno che permette la
propagazione dell’informazione genetica»
• L’obiettivo dell’evoluzione non è il
perpetuarsi della specie ma dei
geni (gli organismi viventi solo
solo veicoli dei geni)
18.
19.
20. • OGNI CELLULA E’ PROGRAMMATA
PER MORIRE
• E’ LEI CHE DECIDE QUANDO E’
GIUNTA LA SUA ORA
• LO FA INVIANDO SEGNALI ALLE
CELLULE VICINE IN MODO TALE
CHE QUESTE,QUANDO IL
«SUICIDIO E’ IN ATTO»,POSSANO
INTERVENIRE PER FAVORIRLO SIA
PER OCCUPARE LA POSIZIONE
LASCIATA VACANTE
OGNI GIORNO MUOIONO 50 MILIARDI DI CELLULE IN
UN ORGANISMO UMANO ADULTO A CAUSA
DELL’APOPTOSI
IN UN ANNO LA MASSA DELLE CELLULE
RICAMBIATE E’ PARI AL PESO DEL CORPO STESSO
21. • E’ il FENOMENO che
permette ALL’EMBRIONE di
TRASFORMARSI ,a partire
da ammasso di cellule
informi, in CORPO UMANO
• E’ il MECCANISMO che
determina
L’AUTOELIMINAZIONE DI
CELLULE ANOMALE
UN DIFETTO DEL «SUICIDIO PROGRAMMATO» PUO’ INNESCARE LA
TRASFORMAZIONE DI UN TESSUTO IN UN
TUMORE
GRUPPO DI CELLULE « IMPAZZITE» INCAPACI DI AUTOLIMITARSI CHE
CONTINUANO A RIPRODURSI SENZA MORIRE MAI, MA FAVORENDO LA MORTE
DELL’ORGANISMO
22.
23.
24.
25.
26. Art.3 del DM n° 582/94 ”Accertamento della morte nei
soggetti affetti da lesioni encefaliche e sottoposti a
misure rianimatorie”.
La morte è accertata quando sia riscontrato la
contemporanea presenza delle seguenti condizioni:
• Stato di incoscienza.
• Assenza di riflesso corneale, fotomotore, oculo-
encefalico, oculo-vestibolare, reazioni a stimoli
dolorifici portati nel territorio di innervazione del
trigemino, riflesso carenale e respirazione spontanea
dopo sospensione della ventilazione artificiale fino a
raggiungimento di ipercapnia accertata da 60 mmHg
con pH ematico minore di 7,40.
• Silenzio elettrico documentato da EEG.
• Assenza respiro spontaneo
• Assenza di flusso cerebrale (in particolari situazioni)
27. Cadavere a cuoreCadavere a cuore
battente:battente:
una situazione instabileuna situazione instabile
Inesorabile evoluzione inInesorabile evoluzione in
arresto cardiacoarresto cardiaco
28. Trattamento della Lesione Cerebrale Acuta
Lesione
cerebrale
Sopravvivenza
Vita Morte
Coma
Morte
cerebrale
Shock
spinale
Accertamento
30. Condizioni necessarie alla vita
• OSSIGENO
• ACQUA
• CARBONIO-IDROGENO
-AZOTO-ZOLFO-FOSFORO:
costituenti chimici , che sono la base di tutta la
materia vivente, e che derivano dai composti
organici della nutrizione (CIBO)
• FATTORI FISICI
AMBIENTALI (temperatura, umidità,
radiazione solare):range di tolleranza
+temperatura desaturazione proteine
- Temperatura congelamento acqua
31. Cosa consente la persistenza di
Condizioni necessarie alla vita ?
Cellula
Scambio membrana
cellulare e sostanza
intercellulare
Uomo
SCAMBI TRA AMBIENTE ED
ORGANISMO
Sistema nervoso
Sistema Respiratorio
Sistema cardiovascolare
+ altri sistemi
32. La Medicina d’emergenza urgenza
cura le condizioni a rischio immediato di vita
OBIETTIVO FINALE
DELLE CURE
• RIPRISTINARE UN CIRCOLO SANGUIGNIO EFFICACE
• OSSIGENAZIONE DEL SANGUE OTTIMALE
• PROTEZIONE TERMICA
• OSSIGENO
• ACQUA
• COSTITUENTI
CHIMICI
33.
34.
35.
36. è 2% del peso corporeo totale ma riceve il
15% della gittata cardiaca
Consuma il 20% delle calorie entrate nel
corpo umano con il cibo
E’ sempre in attività e si modifica
morfologicamente
è immerso in un liquido (liquor) delimitato
da membrane (meningi)
ha la barriera ematoencefalica che filtra e
seleziona ciò che può penetrare
37. Il sistema nervoso centrale non dispone di
valide riserve energetiche (quantità di
glicogeno trascurabile) e di un efficiente
metabolismo anaerobio,
per cui gli elementi energetici (ossigeno,
glucosio, amminoacidi, ecc) devono essere
forniti quasi esclusivamente da un costante
apporto sanguigno che deve rimuovere nello
stesso tempo anidride carbonica, acido lattico
ed altri prodotti catabolici.
FISIOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE
38. Il cervello è estremamente sensibile alle
variazioni di flusso sanguigno:
condizioni di riduzione di flusso (ischemia) e
di ridotta ossigenazione del sangue (ipossia) di
pochi secondi provocano l’insorgenza di
manifestazioni neurologiche transitorie (TIA=
Attacco Ischemico Transitorio con sintomi
neurologici che regrediscono completamente
entro 24 ore) mentre, se si protraggono per
alcuni minuti, possono causare lesioni
cerebrali irreversibili.
VULNERABILITA’ DEL CERVELLO
39. • TROMBOLISI negli ICTUS
< 3 ore
.ANGIOPLASTICA negli
INFARTI CARDIACI < 6 ore.
.STIMOLAZIONE CARDIACA
transcutanea nella Bradicardia
VENTILAZIONE
NON INVASIVA
nelle dispnee
PROGRESSI DELLA MEDICINA + FATTORE TEMPO
40. LE MANI SULLA VITA
Fino a che punto si può prolungare
artificialmente la sopravvivenza
compromettendo la qualità’ della vita e la
dignità della morte?
A chi spetta tale decisione?
Cosa conta la volontà del paziente su tale
decisione?
41. BIOETICA disciplina che si occupa delle questioni morali collegate alla ricerca
biologica e alla medicina
«atto medico prolunga solo sofferenza»
43. Stephen William Hawking
• (Oxford, 8 gennaio 1942) è un fisico, matematico, cosmologo
e astrofisico britannico, fra i più importanti e conosciuti del
mondo, noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri e
l'origine dell'universo.
• Pur essendo condannato all'immobilità da una
malattia del motoneurone[1]
, forse l'
atrofia muscolare progressiva[2]
ha occupato la
cattedra lucasiana di matematica[7]
all'Università di Cambridge
(la stessa che fu di Isaac Newton) per circa trent'anni, dal
1979 al 30 settembre 2009[8]
. Hawking è costretto dalla
patologia a comunicare con un sintetizzatore vocale e la sua
immagine pubblica, complice l'apparizione in molti
documentari e trasmissioni televisive, è divenuta una delle
icone popolari della scienza moderna, come già accaduto ad
Albert Einstein.[9]
44.
45. chirurgia dei trapianti
sicura ed insostituibile opportunità
terapeutica capace di risolvere
positivamente oggettive situazioni di
pericolo e di danno per la vita o per
la validità individuale, non altrimenti
e/o non altrettanto efficacemente45
46.
47. Ogni soggetto in cui sia stata fatta
diagnosi di morte in seguito a lesioni
cerebrali esclusi i soggetti per i quali
esistano cause di inidoneità assoluta
alla donazione, legate al rischio di
trasmettere gravi patologie al ricevente
48. Accertamento di morte nei pazienti con lesioni
encefaliche e sottoposti a misure rianimatorie
In presenza di queste condizioni :
• stato di incoscienza
• assenza dei riflessi del tronco e di respiro
spontaneo
• silenzio elettrico cerebrale
il medico di reparto deve avvisare la
direzione sanitaria
50. La simultaneità delle condizioni previste
deve essere rilevata per almeno 3 volte,
all’inizio, a metà e alla fine dell’osservazione
51.
52. 6.647
8.938
Pazienti Iscrizioni
ReneReneReneRene
1.681 1.694
Pazienti Iscrizioni
781 792
Pazienti Iscrizioni
FegatoFegatoFegatoFegato CuoreCuoreCuoreCuore
Tempo medio di attesaTempo medio di attesa
dei pazienti in listadei pazienti in lista
Tempo medio di attesaTempo medio di attesa
dei pazienti in listadei pazienti in lista 2,99 anni2,99 anni2,99 anni2,99 anni 1,48 anni1,48 anni1,48 anni1,48 anni1,90 anni1,90 anni1,90 anni1,90 anni
% mortalità in lista% mortalità in lista% mortalità in lista% mortalità in lista 1, 18 %1, 18 %1, 18 %1, 18 % 6,05 %6,05 %6,05 %6,05 % 9,90 %9,90 %9,90 %9,90 %
Incluse tutte leIncluse tutte le
combinazionicombinazioni
Incluse tutte leIncluse tutte le
combinazionicombinazioni
FONTE DATI: Dati Sistema Informativo TrapiantiFONTE DATI: Dati Sistema Informativo Trapianti
Liste di Attesa al 31 marzo 2007*Liste di Attesa al 31 marzo 2007*
*Dati SIT 30 maggio 2007*Dati SIT 30 maggio 2007
53. 306 311
Pazienti Iscrizioni
PolmonePolmonePolmonePolmone
232
281
Pazienti Iscrizioni
Tempo medio di attesaTempo medio di attesa
dei pazienti in listadei pazienti in lista
Tempo medio di attesaTempo medio di attesa
dei pazienti in listadei pazienti in lista 2,49 anni2,49 anni2,49 anni2,49 anni 2,03 anni2,03 anni2,03 anni2,03 anni
% mortalità in lista% mortalità in lista% mortalità in lista% mortalità in lista 0,500,50
%%
0,500,50
%%
12,34 %12,34 %12,34 %12,34 %
PancreasPancreasPancreasPancreasIncluse tutte leIncluse tutte le
combinazionicombinazioni
Incluse tutte leIncluse tutte le
combinazionicombinazioni
FONTE DATI: Dati Sistema Informativo TrapiantiFONTE DATI: Dati Sistema Informativo Trapianti
Liste di Attesa al 31 marzo 2007*Liste di Attesa al 31 marzo 2007*
*Dati SIT 30 maggio 2007*Dati SIT 30 maggio 2007
57. • BIBBIA prima documentazione scritta di rianimazione cardiopolmonare (RCP)
in un versetto di ELIA, che descrive il soccorso respiratorio eseguito ad un
bambino
GUERRA l’importanza del trasporto e della cura precoce dei feriti in battaglia
(“un uomo curato poteva ritornare a combattere”).
RESPIRAZIONE BOCCA A BOCCA fu descritta da Tossac nel 1771;
NASCITA DEL CONCETTO MODERNO D’AMBULANZA nel 1797 Larrey
inventa la prima ambulanza e evidenzia l'importanza di un trattamento immediato,
seguito da un trasporto appropriato del ferito vero un ospedale o altro luogo
attrezzato
57
58. • SUBLUSSAZIONE DELLA MANDIBOLA per attuare la pervietà delle vie aeree fu
descritta da Heiberg nel 1878;
MASSAGGIO CARDIACO DIRETTO a torace aperto (precedette il massaggio
cardiaco esterno) fu attuato sull’uomo nel 1892;
INTUBAZIONE ENDOTRACHEALE fu introdotta nei primi del 1900;
RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE (RCP) di Safar nel 1960 (Guerra Vietnam)
RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE CEREBRALE (RCPC) nel 1970
LINEE GUIDA BLS E ACLS nel 1990 (ogni 5 anni);
BLSD nel 2007
ACLS 2010: indicazione a Ipotermia per prevenire
danni anossici cerebrali post rianimazione
58
59. SISTEMA 118 INTEGRATO
COSA C’ERA PRIMA DEL SISTEMA 118 (1992)?
COS’E’ IL SISTEMA 118 ?
NUMERO UNICO DI SOCCORSO SANITARIO
FUTURO PROGETTO DI NUMERO UNICO
DELL’EMERGENZA (sanitaria , polizia,
pompieri , ecc )
RETE TELEFONICA RISERVATA
ALLA SANITA’ (linee dirette dedicate , reti radio)
PUNTI DI 1° INTERVENTO (associazioni volontariato)
PRONTI SOCCORSO - OSPEDALI
DI I° , II°,III° LIVELLO IN RETE
72. Livelli di soccorso
ambulanze
volontariato
ambulanza con
infermiere professionale
ambulanza con
Medico emergenza territoriale
automedica con medico di
emergenza territoriale +
infermiere professionale
eliambulanza con
medico/anestesista
e infermiere professionale
ORDINARIE
BLS
BLSD
UMSI
UMSA
75. DOLORE DI ARTO
INGESSATO E
DIFFICOLTA’
RESPITORIA
PERSONA
DISTESA A TERRA
CON BOTTIGLIA IN
MANO
DONNA GIOVANE
CON DOLORE AL
PETTO +FORMICOLII
AI 4 ARTI E
DIFFICOLTA’ AL
TRANSITO DI ARIA IN
GOLA
76. PERSONA
INCARCERATA DENTRO
AUTO,PRIVO DI
COSCIENZA. POLSO
SUPERFICIALE E
ECCHIMOSI FRONTALE
PERSONA ACCESSIBILE
ALL’INTERNO
AUTO,COSCIENTE,DOLORE
ADDOMINALE,POLSO
SUPERFICIALE E DISPNEA
BAMBINO
PROIETTATO FUORI
DAL VEICOLO,PRIVO
DI COSCIENZA,DI
POLSO E RESPIRO
77. TERRITORIO
43 COMUNI 055 AUTOSTRADE
BACINO 3000 Kmq FLUSSO TURISTICO
ABITANTI 970.000 circa 99.027 INTERVENTI NEL 2007
LOGISTICA:
GESTIONE Azienda 10 Fi
PERSONALE 45 Infermieri 100 Medici
4 Amministrativi
MEZZI PROPRI : 2PANDA (lima)
6 AUTO-MEDICHE (alfa-mike)
1 ELICOTTERO (pegaso1) toscana centrale
MEZZI CONVENZIONATI:
17 MEDICALIZZATE UMSa (alfa1)
5 INFERMIERISTICHE umsI (india1,2,3,4,5)
7 BLS (bravo1)
MEZZI ESTEMPORANEI
80. • trae la sua più profonda ispirazione in quel principio
di carità e solidarietà che, sin dagli albori
dell’umanità, ha indotto “il buon samaritano” a
soccorrere il prossimo chiunque esso sia ovunque
esso si trovi
• la “prima linea” del Servizio di
Emergenza Sanitaria
Territoriale:
forniscono la parte più rilevante delle risorse umane e
materiali operanti nel soccorso
In ITALIA:2600 associazioni di volontariato con oltre
un milione di persone al servizio del cittadino
80
• Il volontario deve seguire corsi per acquisire
abilitazione al soccorso
1° liv,2° liv, BLS,BLSD,SVT
82. • Perché TUTTI possiamo
trovarci nelle condizioni
di dovere prestare aiuto.
• Bastano semplici
• comportamento corretto
per salvare la vita di una
persona (amico/a,
parente, collega di lavoro, 82
83. • Il PRIMO SOCCORSO è
l’aiuto che CHIUNQUE può
prestare ad una o più
persone, vittime di un
trauma o di un malore, in
attesa dell’arrivo di un
soccorso qualificato.
Il PRONTO SOCCORSO è
effettuato solo da medici,
infermieri, volontari
opportunamente addestrati,
con strumenti e terapie
adeguate, sul luogo
dell’evento, durante il 83
84. 84
Quindi il PRIMO SOCCORRITORE rappresenta un
importante ponte fra l’evento (infortunio,
malore) e il SOCCORSO QUALIFICATO.
PRIMO SOCCORSO
85. 85
Omissione di soccorso
(art. 593 C.P.)
Il reato è consumato da chiunque”...trovando
abbandonato...persona incapace di provvedere
a sé stessa omette di darne avviso all’Autorità.
Alla stessa pena soggiace chi, trovando un
corpo inanimato, ovvero una persona ferita o
altrimenti in pericolo, omette di prestare
l’assistenza occorrente o di darne immediato
avviso alle Autorità (chiamare 118).”
86. 86
Stato di necessità
(art. 54 C.P.)
Non è punibile chi abbia commesso il fatto per
esservi stato costretto dalla necessità di
salvare sé od altri dal pericolo attuale di un
danno grave alla persona, pericolo non da lui
volontariamente causato né altrimenti
evitabile, sempre che il fatto sia proporzionale
al pericolo.
87. 87
•Consenso informato
Nelle decisioni prese nei confronti di una
persona cosciente e maggiorenne bisogna
tenere conto anche del parere della vittima.
Es. chiamare un’ambulanza o un medico o un
familiare .
Se la persona non è in grado di esprimere la propria
volontà si considera il consenso implicito.
•Responsabilità per i beni altrui
•Diritto alla discrezione
88. 88
Il soccorritore occasionale:
•Non deve mai sostituirsi al medico
•Non deve mai azzardare manovre che non sa fare
•Non deve cercare di essere eroe né di fare miracoli
•Non deve farsi prendere dal panico
•Non deve somministrare liquidi all’infortunato
•Non deve trasportare l’infortunato
…….MA DEVE FARE IL POSSIBILE!
•Proteggere l’infortunato da ulteriori rischi
•Favorire la sua sopravvivenza
•Allontanare la folla
•Saper effettuare una corretta chiamata di soccorso:
•Fornire al 118 le corrette informazione per distinguere i
casi urgenti a rischio vita dai casi gravi ma non urgenti
•Consentire l’invio della «mezzo di soccorso mirato »
per il tipo di problema in atto
•Effettuare sostegno morale
•Se presente un medico offriamo la nostra
89. 89
URGENZA: la vita
dell’infortunato è in pericolo
bisogna intervenire
immediatamente
GRAVITA’: non comporta
necessariamente l’urgenza,
aspettiamo il soccorso
qualificato
90. 90
CODICE ROSSO
Pericolo di vita IMMEDIATO.
Compromissione di una o più delle
funzioni vitali.
CODICE GIALLO
Situazione URGENTE.
Alterazione di una o più funzioni vitali.
CODICE VERDE
Non vi è pericolo di vita.
È necessaria comunque una valutazione
medica che può però essere dilazionata
nel tempo.
CODICE BIANCO
Non vi è pericolo di vita. La situazione
dovrebbe essere risolta attraverso la
medicina di base.
91. 91
QUANDO IL CASO E’ URGENTE?
QUANDO SONO
COMPROMESSE LE
FUNZIONI VITALI:
•FUNZIONE NERVOSA
COSCIENZA
•FUNZIONE RESPIRATORIA
RESPIRO
•FUNZIONE
CIRCOLATORIA
93. 93
È un procedimento mentale che conduce a scoprire una
Malattia attraverso il rilievo di 2 elementi :
SINTOMI :un'alterata della normale sensazione di sé e del
proprio corpo in relazione ad uno stato patologico (dolore
,dispnea ,cardiopalmo , ecc ): è ciò che uno «sente»
SEGNI :un riscontro patologico individuato dal medico o
soccorritore all'esame obiettivo del paziente stesso (colore
della cute, perfusione capillare, presenza e caratteri dei polsi
arteriosi); è un reperto oggettivo e non influenzato da
95. Determinazione del polso
Si definisce polso la percezione dei
battiti del cuore rilevabili a livello di
un’arteria che decorre in superficie e
che può essere compressa con la
punta delle dita indice e medio,
contro un punto osseo
Polso
radiale
Polso
femorale
Polso
carotideo
Polso
brachiale
98. Colorito
cutaneo
Significato / Possibili cause
Roseo
Normale nei pazienti di pelle chiara.
Nei pazienti di colore è normale a
livello della mucosa del sacco
congiuntivale, delle labbra e del
letto unguenale.
Pallido
Costrizione dei vasi sanguigni, che
può derivare da emorragie , shock,
ipotensione e stress emotivo.
Cianotico
( bluastro )
Inadeguata funzione respiratoria o
cardiaca
Eritematoso
Esposizione a calore, ipertensione,
eccitamento emotivo
Itterico Anomalie epatiche
Marezzato
(coperto di
chiazze)
Si osserva talvolta nei pazienti sotto
shock
99. VALUTAZIONI SHOCK INIZIALE SHOCK CONCLAMATO
FC e polso
FC normale e solo
leggermente
aumentata (100-120
battiti/min.) polso
radiale rilevabile
FC aumenta (>120) polso
appena percettibile. Se la
PA è molto bassa rileva
solo il polso carotideo
Cute
Pallida,fredda e
sudata
Cerea e fredda
Coscienza Conservata
Disorientamento e
sonnolenza ingravescenti
sino alla perdita della
coscienza vera e propria
Respiro Normale Superficiale e accelerato
Comportamento Tranquillo Inquieto,senso di angoscia
100. Stato vigile di coscienza
Orientato
cosciente e ben orientato nello spazio e
nel tempo
Stato confusionale acuto Confuso
cosciente ma disorientato
Stato soporoso Soporoso
reagisce solo a stimoli verbali
Stato stuporoso Stuporoso
reagisce solo a stimoli dolorosi
Stato comatoso
Comatoso
non reagisce né a stimoli verbali né a
stimoli dolorosi
101. 101
Insufficienza respiratoria
Il polmone non è in
grado di ossigenare
bene l’organismo:
si crea dopo la
dispnea, cioè un
aumento del lavoro
respiratorio associato
ad uno scarso scambio
gassoso
SINTOMI:
tachipnea/bradipnea,
cianosi, alterazione
dello stato mentale
103. 103
Respirazione e circolazione sono regolati da
centri nervosi presenti nel ponte e midollo
allungato (o bulbo), che si trovano alla base
dell’encefalo e che precedono il midollo
spinale.
104. 104
…..alcune considerazioni…..
•Se si arresta il respiro, il cuore continua a battere
solo per 7-8 minuti
•Lesioni al bulbo portano all’arresto della
respirazione e all’arresto cardiaco
•Se il cuore è il primo a fermarsi, quasi
immediatamente si verifica l’arresto respiratorio
•L’anossia cerebrale provoca lesioni irreparabili
dopo 4-5 minuti
•Dopo 8-10minuti di anossia si ha la “morte
cerebrale”
106. DIFFONDERE L’IMPORTANZA DELLA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA
•
•
•
•
LA TEMPESTIVITA’ E’ LA CHIAVE DELLA SOPRAVVIVENZA
Accesso precoce BLS precoceDP precoce ACLS precoce
Catena della
Sopravvivenza
108. Il BLS da solo non riesce di solito a far ritornare la circolazione e la
respirazione spontanea,
• ma sostiene le funzioni vitali determinando ossigenazione d’emergenza
cardiaca e cerebrale
•permette di guadagnare tempo nell’attesa che arrivino i soccorsi
qualificati che possono agire con più efficacia sulle cause dell’evento.
Il BLSD può riuscire da solo far ritornare la
circolazione e la respirazione spontanea grazie al
defribillatore automatico esterno (DAE)
109.
110. 110
1.Valutare la dinamica dell’evento (trauma,
malore, …)
2.Agire in sicurezza: autoprotezione
3.Esame dell’infortunato
4.Allarme o chiamata di soccorso
5.Continuo l’esame dell’infortunato
6.Praticare i “gesti” previsti per quel tipo di
incidente
7.Completare l’assistenza fino all’arrivo del
soccorso qualificato
112. 112
OBIETTIVI della richiesta del
soccorso al
• VALUTARE GLOBALMENTE LA SCENA
• VALUTARE I PERICOLI
• VALUTARE NECESSITA’ DI INVIO DI TEAM DI
SUPPORTO:115/NBCR/VIGILI URBANI/POLIZIA
• FARE AUTOPROTEZIONE
• VALUTARE IL MECCANISMO DI LESIONE
• FAVORIRE L’ELABORAZIONE DI UN
INDICE DI SOSPETTO
OCCORRE
•IDENTIFICARE IL PROBLEMA
•DELIMITARLA SPAZIALMENTE
(perimetro dello scenario)
•DIMENSIONI DEL PROBLEMA
(numero veicoli coinvolti, n° feriti, evoluzione….)
•PERICOLI EVIDENTI
•MEZZI DI SOCCORSO/ASSISTENZA necessari
117. PERICOLO IMMINENTE PER LA VITTIMA ?
NO SI
INIZIARE LA
VALUTAZIONE
DELLA SCENA
RIMUOVERE IL
PERICOLO O
RIMUOVERE IL
PAZIENTE
COLPO D’OCCHIO
118. 118
QUALE RISCHIO?
Rischio biologico: sangue, urine, feci, vomito,
sperma,
saliva
Rischio chimico: incidenti con autocisterne, fumi
sprigionati da incendi, ustioni da sostanze
chimiche, interventi in cantieri edili e siti industriali
Rischio fisico: radiazioni, elettricità, incendi, rumori e
vibrazioni, ambienti molto umidi molto caldi oppure molto
freddi
Rischio movimentazione manuale carichi: lesioni
dorso dorso-lombari a carico strutture ossee, muscolari,
tendinee, nervose e vascolari
119. 119
3:3: Esame dell’infortunatoEsame dell’infortunato
STATO DI COSCIENZASTATO DI COSCIENZA
SE E’ COSCIENTE
SIGNIFICA CHE
RESPIRA E CHE IL
CUORE BATTE Si
prosegue l’ispezione con
calma…. E si decide come
procedere….
Signore,
signore mi
sente?
ÈÈ
cosciente !cosciente !
120. 120
esame secondarioesame secondario
a persona coscientea persona cosciente
• Colloquio con l'infortunato
• Raccolta di informazioni
• Esame dei parametri vitali
• Esame dalla testa ai piedi
• Soccorso psicologico
• Casi particolari
ÈÈ
cosciente !cosciente !
121. 121
Cosa fare in attesaCosa fare in attesa
dell’ambulanzadell’ambulanza
• Sorvegliare stato di coscienza parlandoci
• Esame dei parametri vitali e polso
• Aiutare la respirazione, allentare la cravatta o
foulard; slacciare il colletto della camicia, la
cinta dei pantaloni o il reggiseno
• Soccorso psicologico
• Mettere in trendelemburg se si sospetta
ipotensione
ÈÈ
cosciente !cosciente !
122. 122
SE NON E’ COSCIENTE,
cioè non risponde alle
domande né agli stimoli,
URGENZA 118
Aiuto!
Chiamate il
118!
Non èNon è
Cosciente !Cosciente !
3:3: Esame dell’infortunatoEsame dell’infortunato
STATO DI COSCIENZASTATO DI COSCIENZA
124. MECCANISMO di LESIONE E SINTOMI
DEVE ESSERE ACCURATAMENTE RIFERITO
AL 118 PERCHÉ FORNISCE IMPORTANTI
INDICAZIONI SU:
•LE POSSIBILI LESIONI INTERNE POCO EVIDENTI
•LA GRAVITA' DEL PAZIENTE E LE LESIONI
EVOLUTIVE IN BREVE TEMPO
•TIPO E QUANTITA’ DI MEZZI DI SOCCORSO DA
INVIARE
•PREALLERTARE PS OSPEDALE:
INFARTO,ICTUS,GRAVE TRAUMATISMO DA
TRATTAMENTO CHIRURGICO IMMEDIATO
LE INFORMAZIONI RIPORTATE ALL’EQUIPE DI PS
PERMETTONO L’IDENTIFICAZIONE DELLE PRIORITA'
125. a. DEVO LIBERARE LE VIE AEREE!
N.B. SE SI TRATTA DI UN TRAUMATIZZATO
VALUTARE SE E’ IL CASO DI IPERESTENDERE IL
CAPO o se è meglio solo sollevare la mandibola
4:4: PERVIETA’ VIE AEREE (airway)
•Iperestendi il capo sollevando il mento
•Apri la bocca e verifica presenza corpi estranei
126. 126
B
VALUTO L’ATTIVITA’ REPIRATORIA
5:RESPIRA (breathing) ?5:RESPIRA (breathing) ?
LE NUOVE LINEE GUIDA 2010
HANNO ABOLITO IL GAS
UTILIZZA TROPPO TEMPO!!!
Non tenere conto di deboli
tentativi di respirazione
127. 127
6:6: AZIONIAZIONI
SE RESPIRA SE NON RESPIRA
RCPRCP
30 COMPRESSIONI
TORACICHE
ESTERNE alternate
a 2 INSUFFLAZIONI
PLSPLS
POSIZIONE
LATERALE DI
SICUREZZA
129. 129
Posizione laterale di sicurezzaPosizione laterale di sicurezza
Definizione:Definizione:
• Laterale?
– la persona è distesa su un lato
• Sicurezza?
– favorisce la pervietà delle vie aeree in caso di vomito
• Quando si fa il PLS
– infortunato INCOSCIENTE
– respiro presente
– polso presente
Quando non si deve fare PLS
-traumatizzato
130. 130
Posizione laterale di sicurezzaPosizione laterale di sicurezza
CONSIGLICONSIGLI
• controllare spesso la funzione respiratoria
• estrarre la lingua se l'infortunato russa o non
respira
• pulire con un fazzoletto l'interno della bocca
se l'infortunato gorgoglia
• solleviamo la mandibola (sublussazione della
mandibola) che sostituisce l'iperestensione
131. 131
A = AIRWAYS (Vie
Aeree)
Controllare la facoltà di
risposta (È cosciente? È
incosciente?)
Assicurare la pervietà
delle vie aeree
B = BREATHING
(Respiro)
Controllare l’attività
respiratoria
C = CIRCULATION
(Circolo)
Controllare la presenza
di segni di circolo
In assenza di respiro
o di respiro anormale
praticare R.C.P. =
rianimazione cardio
polmonare
Fino 2009 METODO DELL’ABC Dal 2010 METODO DELL’AB
135. 135
……considerazioni….
•La RCP va eseguita su una superficie rigida, non
su un letto o su un divano!
• Le ventilazioni vanno eseguite con il capo ben
iperesteso e non devono essere troppo energiche o
veloci, si rischia che entri aria nello stomaco con
conseguente vomito
137. 137
• La sequenza 30
compressioni/2
insufflazioni viene
interrotta solo quando:
a)riprende la respirazione
efficace,
b)arriva il soccorso
avanzato,
c) il soccorritore è esaurito
fisicamente!
7:7: COMPLETO L’ASSISTENZACOMPLETO L’ASSISTENZA
138. 138
CAUSE DI ARRESTOCAUSE DI ARRESTO
CARDIORESPIRATORIO (ACR)CARDIORESPIRATORIO (ACR)
1. L’aria non
arriva ai
polmoni
2. L’aria che
arriva è
alterata
3. Arresto
cardiaco
Ostacolo
Paralisi muscoli respiratori
Compressione toraco-addominale
esterna
Trauma
Carenza di ossigeno
Eccesso di anidride carbonica
Gas tossici
ARITMIE
MALATTIA
CORONARICA
139. •U.S.A.U.S.A. 350.000 decessi/anno350.000 decessi/anno
Negli USA: 1 caso / 1000 abitanti / annoNegli USA: 1 caso / 1000 abitanti / anno
Stima in Italia: 60.000 arresti cardiaci /annoStima in Italia: 60.000 arresti cardiaci /anno
50.000 decessi / anno 83%50.000 decessi / anno 83%
ogni 3-4’ c’è un arresto cardiacoogni 3-4’ c’è un arresto cardiaco
1 su 4 muore prima di arrivare in ospedale1 su 4 muore prima di arrivare in ospedale
ARRESTO CARDIACOARRESTO CARDIACO
Evento traumatico (violento colpo sul torace)
Cause tossiche
Cause ambientali (folgorazione, sincope da
tuffo in acque gelide)
CARDIOPATIA ISCHEMICA (attacco cardiaco)
140. 140
CAUSE DI ARRESTO CARDIACOCAUSE DI ARRESTO CARDIACO
La maggior parte di morti
improvvise non traumatiche
avviene in casa, in presenza
di un famigliare.
L’evento solitamente è
preceduto da un violento
dolore toracicodolore toracico, che può
salire verso la mandibola,
scendere lungo il braccio
sinistro.
Spesso c’è nausea, pallore,nausea, pallore,
sudorazione, difficoltàsudorazione, difficoltà
respiratoria, debolezzarespiratoria, debolezza.
BISOGNA CHIAMARE SUBITO IL 118 - LA RCP PRECOCE E LA
DEFIBRILLAZIONE PRECOCE AUMENTANO NOTEVOLMENTE LE
PROBABILITA’ DI SOPRAVVIVENZA
141. Il sistema cardiovascolare
Il cuore pompa 7200 l in 24 h
William Harvey 1578-1657
Trasporta acqua nutrienti e gas tra i vari distretti dell’organismo
145. RITMI RISCONTRABILI IN CORSORITMI RISCONTRABILI IN CORSO
DI ARRESTO CARDIACODI ARRESTO CARDIACO
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100LaLa fibrillazione ventricolare e la tachicardiafibrillazione ventricolare e la tachicardia
ventricolare senza polsoventricolare senza polso sono le aritmiesono le aritmie
riscontrabili in circariscontrabili in circa l’85%l’85% dei casi di arrestodei casi di arresto
cardiaco.cardiaco.
UNICA TERAPIA EFFICACE :UNICA TERAPIA EFFICACE :
DEFIBRILLAZIONE !!DEFIBRILLAZIONE !!
TV FV
85%
15%
PEA
146. DANNO ANOSSICO CEREBRALEDANNO ANOSSICO CEREBRALE
*Il danno anossico cerebrale “inizia”Il danno anossico cerebrale “inizia”
dopo 4’ - 6’ di assenza di attivitàdopo 4’ - 6’ di assenza di attività
circolatoria valida (arrestocircolatoria valida (arresto
cardiocircolatorio)cardiocircolatorio)
*Diviene “irreversibile” dopo 10’Diviene “irreversibile” dopo 10’
147. % DI SOPRAVVIVENZA DOPO ARRESTO% DI SOPRAVVIVENZA DOPO ARRESTO
CARDIORESPIRATORIOCARDIORESPIRATORIO
148. % DI SOPRAVVIVENZA DOPO ACR IN% DI SOPRAVVIVENZA DOPO ACR IN
RELAZIONE ALLA PRECOCITA’ ED ALRELAZIONE ALLA PRECOCITA’ ED AL
TIPO DI INTERVENTOTIPO DI INTERVENTO
149.
150.
151. 151
CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIOCAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO
OSTRUZIONE DA CORPO
ESTRANEO (OVA)
Una persona che sta soffocando a causa
di un corpo estraneo nelle vie aeree:
• non può respirare
• non può parlare
• non può tossire
• di solito si stringe la gola con le mani
• perde conoscenza in pochi minuti
152. Differenza tra OVA
incompleta e completa
segni OVA
incompleta
OVA
completa
tosse si Incapace a parlare
Altri segni Può parlare
tossire
respirare
Accenna con il capo
Non respira, respiro
sibilante, tentativi di
tossire incosciente
Segni generali: compaiono durante l’assunzione di cibo, la vittima può
afferrare il suo collo
153. 153
Cosa fare ?
Se la vittima respira e tossisce:
chiamare il 118
incoraggiarla a continuare a tossire
ma non
fare alcuna manovra
154. 154
Se la vittima smette di
respirare o tossire:
posizionati al suo fianco un
po’ dietro, sorreggi
il torace con una mano
facendola sporgere
in avanti, dai fino a 5
percussioni dorsali in sede
interscapolare
155. 155
Se la vittima smette di
respirare o tossire:
se è in piedi o seduta
• 5 compressioni addominali
posizionarsi alle spalle della vittima e
mettere le braccia attorno alla parte
alta dell’addome afferrando il pugno
di una mano con l’altra e poggiandolo
tra ombelico ed estremità dello sterno
spingere bruscamente verso l’alto e
all’interno
• Far chiamare il 118
156. • Accompagna a terra
l’infortunato
• Chiama 118
• Valuta vie aeree e rimuovi
corpi estranei affioranti
• 5 ventilazioni di soccorso
• 30 compressioni
• 2 ventilazioni
• Vedere se affiora corpo
estraneo in bocca
156
157.
158. 158
ANNEGAMENTO
•Chiamare il prima possibile il 118
•Procedere secondo le indicazioni
BLS: se la vittima non respira
(verificarlo con la manovra GAS),
eseguire il massaggio cardiaco e le
respirazioni nel classico rapporto
30:2.
•Nelle linee guida recenti non
hanno invece alcuna indicazione
certe manovre, viste spesso nei
film, eseguite per rimuovere
l'acqua dai polmoni.
L'evento deve essere trattato come un qualsiasi caso di
arresto cardiaco.
Ricorda sempre di agire in
sicurezza!
159. 159
CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIOCAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO
Paralisi muscoli respiratori
ELETTROCUZIONE
•Autoprotezione
•Non toccare
l’infortunato se non si è
staccata la corrente
•Con l’alta tensione
retrocedere e dare
allarme
•Se respira: PLS
•Se non respira: RCP
160. 160
CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIOCAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO
Paralisi muscoli respiratori
AVVELENAMENTO
•Da farmaci
•Da alcol
•Da droghe
Depressori bulbari
Non far addormentare la
persona
Farla vomitare solo se è ben
cosciente
Chiamare il 118
Incosciente che respira: PLS
RCP se necessario
161. 161
CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIOCAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO
2.L’aria che arriva è alterata
Carenza di ossigeno
Eccesso di
anidride
carbonica
Gas tossici
162. 162
EMORRAGIEEMORRAGIE
E’ l’uscita di sangue da uno o più vasi
Classificazione
ESTERNE INTERNE ESTERIORIZZATE
Il sangue
esce
attraverso la
ferita
Il sangue
rimane
infiltrato fra
i tessuti o
all’interno di
cavità
Il sangue
esce
attraverso
orifizi
naturali
del corpo
165. 165
EMORRAGIE esterne sempliciEMORRAGIE esterne semplici
1.SICUREZZA!
(Guanti?)
2.Compression
e sulla ferita
3.Sollevare la
parte se non
vi è frattura
4.Applicare
freddo
166. 166
EMORRAGIE arteriose graviEMORRAGIE arteriose gravi
ATTENZIONE! VITA A RISCHIO!
1) Non basta
comprimere sulla
ferita
2) BISOGNA
COMPRIMERE
L’ARTERIA
PRINCIPALE FRA
IL CUORE E LA
FERITA: carotide,
succlavia,
ascellare, omerale,
femorale
167. 167
SEMPLICI: ecchimosi (=
lividi), ematomi
Risultato di contusioni Ghiaccio nelle
prime 12-24 ore
GRAVI: SANGUE IN
CAVITA’
– irrequietezza, ansietà o
torpore, debolezza
– pallore, pelle fredda e
umida, senso di freddo
– respiro superficiale e
affannoso
– polso piccolo e frequente
118 URGENTE
LE EMORRAGIE INTERNE
168. 168
DAL NASO:
– TRAUMA CRANICO O FACCIALE: ROSSO O
MISTO A LIQUIDO TRASPARENTE: NON
MUOVERE, 118
– EPISTASSI
DALL’ORECCHIO:
– TRAUMA LOCALE
– TRAUMA CRANICO: ROSSO O MISTO A
LIQUIDO TRASPARENTE: NON MUOVERE,
118
DALLA BOCCA:
– CAVO ORALE (EMOFTOE) MISTO A
SALIVA
– APPARATO RESPIRATORIO (EMOTTISI)
ROSEO, SCHIUMOSO
– APPARATO DIGERENTE (EMATEMESI)
VOMITO SANGUIGNO
…ma anche da intestino, apparato uro-
LE EMORRAGIE ESTERIORIZZATE
169. 169
…..come anche nei casi
di:
•USTIONI GRAVI ED
ESTESE
•DISIDRATAZIONE
•POLIURIA
CONSEGUENZE EMORRAGIE
DIMINUIZIONE DEL VOLUME DEI LIQUIDI
SHOCK IPOVOLEMICO
170. PALLORE spesso con CIANOSI LABBRA
SUDORAZIONE FREDDA
FREDDO, anche con tremore
può esserci NAUSEA, VOMITO, VERTIGINI
può presentare SETE INTENSA
POLSO PICCOLO E FREQUENTE
RESPIRO SUPERFICIALE E AFFANNOSO
OLIGURIA fino ad ANURIA
PUO’ EVOLVERE IN COMA E PORTARE ALLA
MORTE
SINTOMI DELLO SHOCKSINTOMI DELLO SHOCK
171. 171
PALLORE spesso con CIANOSI LABBRA
SUDORAZIONE FREDDA
FREDDO, anche con tremore
può esserci NAUSEA, VOMITO, VERTIGINI
può presentare SETE INTENSA
POLSO PICCOLO E FREQUENTE
RESPIRO SUPERFICIALE E AFFANNOSO
OLIGURIA fino ad ANURIA
PUO’ EVOLVERE IN COMA E PORTARE ALLA
MORTE
SINTOMI DELLO SHOCKSINTOMI DELLO SHOCK
172. 172
STENDERE L’INFORTUNATO AL SUOLO
BLOCCARE LE EMORRAGIE O AGIRE SULLE CAUSE
DELLE EMORRAGIE
POSIZIONE ANTISHOCK (+ PLS SE INCOSCIENTE)
COPRIRE L’INFORTUNATO (RIMUOVERE
INDUMENTI BAGNATI)
ATTENZIONE AL VOMITO
NO ALCOL NO CAFFE’
SOCCORSO PSICOLOGICO
MONITORAGGIO DELLE FUNZIONI VITALI
SHOCK e PRIMO SOCCORSOSHOCK e PRIMO SOCCORSO
173. 173
• POSIZIONE ORIZZONTALE :
– TRAUMA CRANICO IN INCOSCIENTE
– FRATTURE GRAVI ARTI INFERIORI
• POSIZIONE SEMISEDUTA:
– TRAUMA CRANICO SOGGETTO COSCIENTE
– TRAUMI TORACICI
– DISPNOICI
– VISO CONGESTO
• DOVE SI TROVA, COME SI TROVA:
– SOSPETTO FRATTURA COLONNA
– SOSPETTO FRATTURE PELVICHE
– SOSPETTO FRATTURA O LUSSAZIONE ANCA
SHOCK e PRIMO SOCCORSOSHOCK e PRIMO SOCCORSO
Eccezioni alla posizione anti-Eccezioni alla posizione anti-
shockshock
174. 174
Si generano quando la pelle perde la sua integrità.
INFEZIONI
EMORRAGIE
PERICOLI
Dolore
Gonfiore
Rossore
Calore
LE FERITELE FERITE
177. 177
Medicazione delleMedicazione delle FERITEFERITE
1.Lavarsi bene le mani
2.Far sanguinare la ferita
3.Lavare bene la ferita con acqua
corrente, dal centro alla periferia
4.Disinfettare
5.Coprire con garze sterili
178. 178
Medicazione delleMedicazione delle FERITEFERITE
Non usare mai cotone idrofilo
Non disinfettare con alcol
Non mettere pomate cicatrizzanti
Non estrarre eventuali corpi estranei
Non strappare le medicazioni rimaste “attaccate”
se non prima di aver inumidito con acqua
ossigenata
avvertenze!!!avvertenze!!!
183. 183
2°
Reggio E, 29 Luglio: Bimbo di 2 anni ustionato a
mani e gambe
Ustionato da alcune piastre in rame mentre gioc
Stava giocando all'interno del rinnovato parco
Cervi quando ha toccato una piastra decorativa
di rame resa rovente dal sole. Così un bambino
di due anni ha riportato ustioni di secondo
grado che hanno reso necessario il ricovero al
Santa Maria nuova.
Cosa fare?
1. Non togliere i
vestiti se sono
incollati alla pelle
2. Raffreddare sotto
acqua corrente
3. Coprire con garze
sterili
184. 184
3°
Torcia umana, 72enne in fin di vita
Stava miscelando olio e benzina quando le fiamme lo hanno
avvolto. Ha riportato ustioni di secondo e terzo grado su
tutto il corpo
Completamente avvolto dalla fiamme, un uomo di 72 anni,
ieri pomeriggio ha riportato ustioni gravissime. Il
pensionato, è stato trasportato d’urgenza in ospedale
dove i medici gli hanno riscontrato ustioni di secondo e
terzo grado, su gambe, braccia e al volto. L’anziano, stava
miscelando olio e benzina per ottenere il combustibile per
la motosega. Qualcosa, forse una sigaretta, ha innescato
le fiamme che lo hanno avvolto completamente. Le sue
condizioni sono gravissime e i medici si sono riservati la
prognosi.
Cosa fare?
1. Avvolgere in un
panno se la
persona è in
fiamme
2. Trasporto urgente
con ambulanza in
ospedale
3. Se possibile
posizione anti
shock
185. 185
USTIONI da agenti chimiciUSTIONI da agenti chimici
1.Lavare abbondantemente con un getto violento
di acqua corrente, per asportare la sostanza
senza che abbia il tempo di reagire con l’acqua
2.Togliere eventuali indumenti contaminati
187. 187
RISCHIO PER LA VITARISCHIO PER LA VITA
Si valuta dall’estensione dell’ustione più
che dalla profondità:
In un adulto se >30%
In un bambino basta il 20%
188. 188
FRATTUREFRATTURE
E’ l’interruzione di continuità di un
osso.
Generalmente sono di natura traumatica ma
possono avere anche un’origine patologica.
1 Completa
2 Incompleta
3 Composta
4 Scomposta
5 Esposta
1 Interessa l’osso a tutto spessore
2 E’ un’incrinatura, un’infrazione
3 I monconi sono rimasti nella loro
sede primitiva
4 I monconi o i frammenti si sono
spostati dalla loro sede naturale
5 I monconi o i frammenti
comunicano con l’esterno
190. 190
FRATTURE: cosa fare?FRATTURE: cosa fare?
1. Evitare movimenti inutili
2. Immobilizzare la parte nella
posizione in cui si trova,
bloccando le articolazioni a monte
e a valle, utilizzando anche mezzi
di fortuna
3. Non fare diagnosi!
4. Non tentare di ridurre la frattura
5. Su quelle esposte, coprire con un
telo pulitissimo, senza
disinfettare e senza manipolare –
CHIAMARE IL 118
6. Con sospetta frattura della
colonna vertebrale può esserci la
lesione del midollo spinale! NON
MUOVERE L’INFORTUNATO!
NO PLS! - CHIAMARE IL 118
191. 191
DISTORSIONE:DISTORSIONE: fuoriuscita di un capo
articolare dalla sua sede, con successivo rientro
immediato IMPACCHI FREDDI EDIMPACCHI FREDDI ED
IMMOBILIZZAZIONEIMMOBILIZZAZIONE
192. 192
LUSSAZIONELUSSAZIONE:: fuoriuscita definitiva di un capo
articolare dalla sua sede naturale NONNON
TENTARE DI RIDURRE LA LUSSAZIONE,TENTARE DI RIDURRE LA LUSSAZIONE,
IMMOBILIZZARE E PORTARE IN OSPEDALEIMMOBILIZZARE E PORTARE IN OSPEDALE
193. 193
STRAPPOSTRAPPO:: rottura di uno o più fasci di fibre
muscolari IMPACCHI FREDDI, DOPO 24 OREIMPACCHI FREDDI, DOPO 24 ORE
IMPACCHI CALDI, RIPOSOIMPACCHI CALDI, RIPOSO
194. 194
CRAMPOCRAMPO:: contrattura improvvisa del muscolo, con
dolore RILASSARE IL MUSCOLO, ALLUNGARLORILASSARE IL MUSCOLO, ALLUNGARLO
DOLCEMENTE, DARE DA BERE ACQUA E SALEDOLCEMENTE, DARE DA BERE ACQUA E SALE
196. 196
Durante una CRISI CONVULSIVACRISI CONVULSIVA
l’infortunato può presentare o meno
perdita di coscienzaperdita di coscienza..
EPILESSIAEPILESSIA
Scarica improvvisa, eccessiva e disordinata
generata da un gruppo di neuroni. Tali episodi
possono coinvolgere una regione del sistema
nervoso centrale oppure essere crisi generalizzate.
CONVULSIONI FEBBRILI NEI BAMBINICONVULSIONI FEBBRILI NEI BAMBINI;;
generalmente fra i 6 mesi e i 5 anni, simili alle crisi
epilettiche (grande male)
198. 198
EPILESSIA: cosa fare?EPILESSIA: cosa fare?
•Mantenere la calma
•Adagiare il paziente a terra e rimanergli vicino
•Allentare gli abiti stretti
•Allontanare oggetti che potrebbero ferirlo
•NON tentare di tenerlo fermo durante le
convulsioni
•NON mettere niente in bocca al paziente:
potrebbe finire con l’ostruire le vie aeree
199. 199
Malore dovuto al DIABETEMalore dovuto al DIABETE
ComaComa
ipoipoglicemico:glicemico:
Frequente nei pazienti
con diabete di tipo 1,
come conseguenza di
un errore nella
terapia.
•Perdita coscienza
•Cute sudata
•Respiro normale
200. 200
Malore dovuto al DIABETEMalore dovuto al DIABETE
ComaComa
iperiperglicemico:glicemico:
Possibile in entrambe le
forme di diabete come grave
complicazione.
•Perdita coscienza
•Aumento frequenza respiro
•Cute secca
•Alito acetonico
201. 201
Malore dovuto al DIABETEMalore dovuto al DIABETE
Cosa fare?Cosa fare?
•Se c’è perdita di coscienza,
chiamare 118
•Valutare parametri vitali;
attenzione al vomito
•Eventualmente posizione
laterale di sicurezza
•Se ancora il paziente è
cosciente sarà collaborativo e ci
darà indicazioni: zucchero se si
sospetta un’ipoglicemia
202. 202
ASSIDERAMENTOASSIDERAMENTO
Si ha ipotermia quando la temperatura corporea
scende sotto i 35°C
Segni visibiliSegni visibili:
•Alterazione dello
stato di coscienza
•Pallore e cianosi
diffusa
•Bradipnea e
bradicardia
•Ipotensione
•Arresto
cardiorespiratorio
•PORTARE IN AMBIENTE CALDO
•TOGLIERE ABITI BAGNATI/FREDDI
•RISCALDARE CON COPERTA
•OSPEDALIZZARE
203. 203
CONGELAMENTOCONGELAMENTO
Raffreddamento di una singola porzione
corporea: prognosi migliore dell’ipotermia ma
spesso con gravi conseguenze permanenti
Vasocostrizione localizzata
ischemia cancrena amputazione
SegniSegni: cute inizialmente arrossata, poi
bianca e cerea, poi a chiazze bianche e blu,
cianosi, con superficie rigida poi lignea
204. 204
CONGELAMENTOCONGELAMENTO
Raffreddamento di una singola porzione
corporea: prognosi migliore dell’ipotermia ma
spesso con gravi conseguenze permanenti
Vasocostrizione localizzata
ischemia cancrena amputazione
SegniSegni: cute inizialmente arrossata, poi
bianca e cerea, poi a chiazze bianche e blu,
cianosi, con superficie rigida poi lignea
Stesse indicazioni dell’assideramento.Stesse indicazioni dell’assideramento.
NON MANIPOLARE IN MODO TROPPO ENERGICONON MANIPOLARE IN MODO TROPPO ENERGICO
Bevanda calda/NO ALCOL – NOBevanda calda/NO ALCOL – NO sbalzo eccessivo di temperaturasbalzo eccessivo di temperatura
205. 205
CONGELAMENTOCONGELAMENTO
E’ una lesione locale daE’ una lesione locale da
freddo che avvienefreddo che avviene
generalmente allegeneralmente alle
estremità: mani, piedi,estremità: mani, piedi,
naso, orecchie…naso, orecchie…
COSA FARE?COSA FARE?
1.1. Trasportare la vittima in luogo riparatoTrasportare la vittima in luogo riparato
2.2. Allentare o togliere indumenti costrittiviAllentare o togliere indumenti costrittivi
3.3. Somministrare bevande calde e zuccherate: NO ALCOLICI!!!Somministrare bevande calde e zuccherate: NO ALCOLICI!!!
4.4. Massaggiare delicatamente: NO FONTE DI CALOREMassaggiare delicatamente: NO FONTE DI CALORE
DIRETTO!DIRETTO!
206. 206
Colpo di SOLEColpo di SOLE
Avviene dopo una lunga esposizione ailunga esposizione ai
raggi solariraggi solari: i raggi ultravioletti sono
la causa della stimolazione meningea
che provoca la sofferenza cerebrale; si
può arrivare alla morte.
SintomiSintomi: cefalea, vertigini e spossatezza; febbre,
sudorazione abbondante, nausea, cute calda ed
arrossata, ustioni di 1° e 2° grado; può esserci shock
ipovolemico, perdita di coscienza e coma.
Cosa fare?Cosa fare? Valutazione parametri vitali, portare il
paziente all’ombra, slacciare indumenti stretti e
rinfrescargli il capo con impacchi umidi; posizione:
semisdraiato
207. 207
Colpo di caloreColpo di calore
Si ha con le alte temperature e con elevata
umidità, in assenza di ventilazione.
SintomiSintomi: cefalea,
spossatezza, alterazione
dello stato di coscienza fino
al coma, segni di shock,
dispnea.
COMPORTARSI COME PER IL COLPO DI SOLE
ma in posizione antishock
210. 210
I sintomi dell’intossicazioneintossicazione sono in funzione:
•della quantità di alcol assunto
•della tolleranza individuale
•della modalità di assunzione
1° stadio1° stadio:
euforia, vertigini,
disinibizione, parlare
rapido e continuo ad
alta voce; cala la
percezione del
rischio, difficoltà a
coordinare i
movimenti, campo
visivo ridotto, si
riduce la percezione
di stimoli luminosi e
sonori.
211. 211
2° stadio2° stadio: nausea, vomito, visione doppia,
comportamento irascibile e violento; tempi di
reazione fortemente compromessi, scarso
adattamento all’oscurità.
3° stadio3° stadio:
ebbrezza franca
e manifesta,
ipotermia,
confusione
mentale, sopore
e sonnolenza
molto intensa,
delirio, polso
lento e
depressione del
respiro, coma
etilico.
212. 212
INTOSSICAZIONE DA ALCOL:INTOSSICAZIONE DA ALCOL: COSA FARE?
1. Evitare che metta in pericolo sé ed altri
2. Attenzione se si dimostra aggressivo
3. Attenzione al vomito se perde coscienza
4. Se respira: posizione laterale di sicurezza (PLS) e coprire per
evitare ipotermia
5. Se sono alterate o compromesse respirazione e/o circolo:
chiamare 118 e iniziare RCP