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Nel 1944 scrisse il libro «WHAT IS LIFE?»
«un sistema termodinamico aperto, in
grado di mantenersi autonomamente in
uno stato energetico di disequilibrio
stazionario e in grado di dirigere una
serie di reazioni chimiche verso la
sintesi di se stesso»
il libro del 1944 di Schrödinger, diede a Watson l'ispirazione per ricercare
il gene, che portò alla scoperta della struttura a doppia elica del DNA.
Capacità di creare ordine dal disordine
(all’interno del proprio sistema);
capacità di trasmettere le proprie
caratteristiche
Digerire , respirare , riprodursi
Ha un metabolismo
Capta elementi nutritivi da esterno e li trasforma nei
propri costituenti ,necessari a crescere e
sopravvivere
Composti organici con scheletro costituto da
carbonio ed idrogeno a cui si legano altri
atomi (P,N,O,S)
Presenta una membrana che isola l’individuo dall’esterno e
lo rende capace di scambiare materia ed energia col suo
ambiente ;
Riproduzione ed evoluzione per selezione naturale
• Condizione propria della materia vivente
• È caratterizzata dalla MORTE
»cessazione di quelle funzioni
biologiche che definiscono gli organismi
viventi»
• E’ caratterizzata da CICLO VITALE
1. Omeostasi «stesso posto »: regolazione dell'ambiente
interno al fine di mantenerlo costante anche a
fronte di cambiamenti dell'ambiente esterno.
2 Metabolismo «cambiamento»: conversione di materiali
chimici in energia da sfruttare, trasformazione di
diverse forme di energia e sfruttamento dell'energia per
il funzionamento dell'organismo o per la produzione di
suoi componenti.
La richiesta giornaliera di energia (metabolismo
totale) dipende dall’energia necessaria per il
funzionamento degli organi (metabolismo basale),
da quella per compiere le varie attività e dalla
temperatura ambiente.
CIBO < METABOLISMO
CIBO = METABOLISMO
CIBO > METABOLISMO
3 Crescita: mantenimento di un tasso di sintesi proteica
(anabolismo) più alto della distruzione (catabolismo),
sfruttando energia e materiali per la biosintesi e non solo
accumulando.
I nutrienti hanno
funzione
• energetica
• plastica
• regolatrice
4 Interazione con l'ambiente: risposta
appropriata agli stimoli provenienti
dall'esterno.
5 Riproduzione: l'abilità di produrre nuovi esseri simili a sé
stesso.
6 Adattamento: applicato lungo le generazioni costituisce il
fondamento dell‘evoluzione.
• Detta alle cellule la «ricetta» delle
proteine che devono fabbricare per dar
luogo alle reazioni chimiche che
assicurano la loro sopravvivenza e quella
dell’organismo da cui dipendono
• E’ il depositario dell’eredità trasmessa da
un essere vivente all’altro
TEORIA DEL GENE EGOISTA
• «la vita è quel fenomeno che permette la
propagazione dell’informazione genetica»
• L’obiettivo dell’evoluzione non è il
perpetuarsi della specie ma dei
geni (gli organismi viventi solo
solo veicoli dei geni)
• OGNI CELLULA E’ PROGRAMMATA
PER MORIRE
• E’ LEI CHE DECIDE QUANDO E’
GIUNTA LA SUA ORA
• LO FA INVIANDO SEGNALI ALLE
CELLULE VICINE IN MODO TALE
CHE QUESTE,QUANDO IL
«SUICIDIO E’ IN ATTO»,POSSANO
INTERVENIRE PER FAVORIRLO SIA
PER OCCUPARE LA POSIZIONE
LASCIATA VACANTE
OGNI GIORNO MUOIONO 50 MILIARDI DI CELLULE IN
UN ORGANISMO UMANO ADULTO A CAUSA
DELL’APOPTOSI
IN UN ANNO LA MASSA DELLE CELLULE
RICAMBIATE E’ PARI AL PESO DEL CORPO STESSO
• E’ il FENOMENO che
permette ALL’EMBRIONE di
TRASFORMARSI ,a partire
da ammasso di cellule
informi, in CORPO UMANO
• E’ il MECCANISMO che
determina
L’AUTOELIMINAZIONE DI
CELLULE ANOMALE
UN DIFETTO DEL «SUICIDIO PROGRAMMATO» PUO’ INNESCARE LA
TRASFORMAZIONE DI UN TESSUTO IN UN
TUMORE
GRUPPO DI CELLULE « IMPAZZITE» INCAPACI DI AUTOLIMITARSI CHE
CONTINUANO A RIPRODURSI SENZA MORIRE MAI, MA FAVORENDO LA MORTE
DELL’ORGANISMO
Art.3 del DM n° 582/94 ”Accertamento della morte nei
soggetti affetti da lesioni encefaliche e sottoposti a
misure rianimatorie”.
La morte è accertata quando sia riscontrato la
contemporanea presenza delle seguenti condizioni:
• Stato di incoscienza.
• Assenza di riflesso corneale, fotomotore, oculo-
encefalico, oculo-vestibolare, reazioni a stimoli
dolorifici portati nel territorio di innervazione del
trigemino, riflesso carenale e respirazione spontanea
dopo sospensione della ventilazione artificiale fino a
raggiungimento di ipercapnia accertata da 60 mmHg
con pH ematico minore di 7,40.
• Silenzio elettrico documentato da EEG.
• Assenza respiro spontaneo
• Assenza di flusso cerebrale (in particolari situazioni)
Cadavere a cuoreCadavere a cuore
battente:battente:
una situazione instabileuna situazione instabile
Inesorabile evoluzione inInesorabile evoluzione in
arresto cardiacoarresto cardiaco
Trattamento della Lesione Cerebrale Acuta
Lesione
cerebrale
Sopravvivenza
Vita Morte
Coma
Morte
cerebrale
Shock
spinale
Accertamento
COSCIENZA
• COMA
• STATO
VEGETATIVO
• MORTE
• VITA
Condizioni necessarie alla vita
• OSSIGENO
• ACQUA
• CARBONIO-IDROGENO
-AZOTO-ZOLFO-FOSFORO:
costituenti chimici , che sono la base di tutta la
materia vivente, e che derivano dai composti
organici della nutrizione (CIBO)
• FATTORI FISICI
AMBIENTALI (temperatura, umidità,
radiazione solare):range di tolleranza
+temperatura desaturazione proteine
- Temperatura congelamento acqua
Cosa consente la persistenza di
Condizioni necessarie alla vita ?
Cellula
Scambio membrana
cellulare e sostanza
intercellulare
Uomo
SCAMBI TRA AMBIENTE ED
ORGANISMO
Sistema nervoso
Sistema Respiratorio
Sistema cardiovascolare
+ altri sistemi
La Medicina d’emergenza urgenza
cura le condizioni a rischio immediato di vita
OBIETTIVO FINALE
DELLE CURE
• RIPRISTINARE UN CIRCOLO SANGUIGNIO EFFICACE
• OSSIGENAZIONE DEL SANGUE OTTIMALE
• PROTEZIONE TERMICA
• OSSIGENO
• ACQUA
• COSTITUENTI
CHIMICI
è 2% del peso corporeo totale ma riceve il
15% della gittata cardiaca
Consuma il 20% delle calorie entrate nel
corpo umano con il cibo
E’ sempre in attività e si modifica
morfologicamente
è immerso in un liquido (liquor) delimitato
da membrane (meningi)
ha la barriera ematoencefalica che filtra e
seleziona ciò che può penetrare
Il sistema nervoso centrale non dispone di
valide riserve energetiche (quantità di
glicogeno trascurabile) e di un efficiente
metabolismo anaerobio,
per cui gli elementi energetici (ossigeno,
glucosio, amminoacidi, ecc) devono essere
forniti quasi esclusivamente da un costante
apporto sanguigno che deve rimuovere nello
stesso tempo anidride carbonica, acido lattico
ed altri prodotti catabolici.
FISIOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE
Il cervello è estremamente sensibile alle
variazioni di flusso sanguigno:
condizioni di riduzione di flusso (ischemia) e
di ridotta ossigenazione del sangue (ipossia) di
pochi secondi provocano l’insorgenza di
manifestazioni neurologiche transitorie (TIA=
Attacco Ischemico Transitorio con sintomi
neurologici che regrediscono completamente
entro 24 ore) mentre, se si protraggono per
alcuni minuti, possono causare lesioni
cerebrali irreversibili.
VULNERABILITA’ DEL CERVELLO
• TROMBOLISI negli ICTUS
< 3 ore
.ANGIOPLASTICA negli
INFARTI CARDIACI < 6 ore.
.STIMOLAZIONE CARDIACA
transcutanea nella Bradicardia
VENTILAZIONE
NON INVASIVA
nelle dispnee
PROGRESSI DELLA MEDICINA + FATTORE TEMPO
LE MANI SULLA VITA
Fino a che punto si può prolungare
artificialmente la sopravvivenza
compromettendo la qualità’ della vita e la
dignità della morte?
A chi spetta tale decisione?
Cosa conta la volontà del paziente su tale
decisione?
BIOETICA disciplina che si occupa delle questioni morali collegate alla ricerca
biologica e alla medicina
«atto medico prolunga solo sofferenza»
42
Stephen William Hawking
• (Oxford, 8 gennaio 1942) è un fisico, matematico, cosmologo
e astrofisico britannico, fra i più importanti e conosciuti del
mondo, noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri e
l'origine dell'universo.
• Pur essendo condannato all'immobilità da una
malattia del motoneurone[1]
, forse l'
atrofia muscolare progressiva[2]
ha occupato la
cattedra lucasiana di matematica[7]
all'Università di Cambridge
(la stessa che fu di Isaac Newton) per circa trent'anni, dal
1979 al 30 settembre 2009[8]
. Hawking è costretto dalla
patologia a comunicare con un sintetizzatore vocale e la sua
immagine pubblica, complice l'apparizione in molti
documentari e trasmissioni televisive, è divenuta una delle
icone popolari della scienza moderna, come già accaduto ad
Albert Einstein.[9]
chirurgia dei trapianti
sicura ed insostituibile opportunità
terapeutica capace di risolvere
positivamente oggettive situazioni di
pericolo e di danno per la vita o per
la validità individuale, non altrimenti
e/o non altrettanto efficacemente45
Ogni soggetto in cui sia stata fatta
diagnosi di morte in seguito a lesioni
cerebrali esclusi i soggetti per i quali
esistano cause di inidoneità assoluta
alla donazione, legate al rischio di
trasmettere gravi patologie al ricevente
Accertamento di morte nei pazienti con lesioni
encefaliche e sottoposti a misure rianimatorie
In presenza di queste condizioni :
• stato di incoscienza
• assenza dei riflessi del tronco e di respiro
spontaneo
• silenzio elettrico cerebrale
il medico di reparto deve avvisare la
direzione sanitaria
ACCERTAMENTO MORTE CEREBRALE
La simultaneità delle condizioni previste
deve essere rilevata per almeno 3 volte,
all’inizio, a metà e alla fine dell’osservazione
6.647
8.938
Pazienti Iscrizioni
ReneReneReneRene
1.681 1.694
Pazienti Iscrizioni
781 792
Pazienti Iscrizioni
FegatoFegatoFegatoFegato CuoreCuoreCuoreCuore
Tempo medio di attesaTempo medio di attesa
dei pazienti in listadei pazienti in lista
Tempo medio di attesaTempo medio di attesa
dei pazienti in listadei pazienti in lista 2,99 anni2,99 anni2,99 anni2,99 anni 1,48 anni1,48 anni1,48 anni1,48 anni1,90 anni1,90 anni1,90 anni1,90 anni
% mortalità in lista% mortalità in lista% mortalità in lista% mortalità in lista 1, 18 %1, 18 %1, 18 %1, 18 % 6,05 %6,05 %6,05 %6,05 % 9,90 %9,90 %9,90 %9,90 %
Incluse tutte leIncluse tutte le
combinazionicombinazioni
Incluse tutte leIncluse tutte le
combinazionicombinazioni
FONTE DATI: Dati Sistema Informativo TrapiantiFONTE DATI: Dati Sistema Informativo Trapianti
Liste di Attesa al 31 marzo 2007*Liste di Attesa al 31 marzo 2007*
*Dati SIT 30 maggio 2007*Dati SIT 30 maggio 2007
306 311
Pazienti Iscrizioni
PolmonePolmonePolmonePolmone
232
281
Pazienti Iscrizioni
Tempo medio di attesaTempo medio di attesa
dei pazienti in listadei pazienti in lista
Tempo medio di attesaTempo medio di attesa
dei pazienti in listadei pazienti in lista 2,49 anni2,49 anni2,49 anni2,49 anni 2,03 anni2,03 anni2,03 anni2,03 anni
% mortalità in lista% mortalità in lista% mortalità in lista% mortalità in lista 0,500,50
%%
0,500,50
%%
12,34 %12,34 %12,34 %12,34 %
PancreasPancreasPancreasPancreasIncluse tutte leIncluse tutte le
combinazionicombinazioni
Incluse tutte leIncluse tutte le
combinazionicombinazioni
FONTE DATI: Dati Sistema Informativo TrapiantiFONTE DATI: Dati Sistema Informativo Trapianti
Liste di Attesa al 31 marzo 2007*Liste di Attesa al 31 marzo 2007*
*Dati SIT 30 maggio 2007*Dati SIT 30 maggio 2007
LA SPERANZA DI VITA NON E’
EQUAMENTE DISTRIBUITA !
epidemiologia
• BIBBIA prima documentazione scritta di rianimazione cardiopolmonare (RCP)
in un versetto di ELIA, che descrive il soccorso respiratorio eseguito ad un
bambino
GUERRA l’importanza del trasporto e della cura precoce dei feriti in battaglia
(“un uomo curato poteva ritornare a combattere”).
RESPIRAZIONE BOCCA A BOCCA fu descritta da Tossac nel 1771;
NASCITA DEL CONCETTO MODERNO D’AMBULANZA nel 1797 Larrey
inventa la prima ambulanza e evidenzia l'importanza di un trattamento immediato,
seguito da un trasporto appropriato del ferito vero un ospedale o altro luogo
attrezzato
57
• SUBLUSSAZIONE DELLA MANDIBOLA per attuare la pervietà delle vie aeree fu
descritta da Heiberg nel 1878;
MASSAGGIO CARDIACO DIRETTO a torace aperto (precedette il massaggio
cardiaco esterno) fu attuato sull’uomo nel 1892;
INTUBAZIONE ENDOTRACHEALE fu introdotta nei primi del 1900;
RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE (RCP) di Safar nel 1960 (Guerra Vietnam)
RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE CEREBRALE (RCPC) nel 1970
LINEE GUIDA BLS E ACLS nel 1990 (ogni 5 anni);
BLSD nel 2007
ACLS 2010: indicazione a Ipotermia per prevenire
danni anossici cerebrali post rianimazione
58
SISTEMA 118 INTEGRATO
COSA C’ERA PRIMA DEL SISTEMA 118 (1992)?
COS’E’ IL SISTEMA 118 ?
NUMERO UNICO DI SOCCORSO SANITARIO
FUTURO PROGETTO DI NUMERO UNICO
DELL’EMERGENZA (sanitaria , polizia,
pompieri , ecc )
RETE TELEFONICA RISERVATA
ALLA SANITA’ (linee dirette dedicate , reti radio)
PUNTI DI 1° INTERVENTO (associazioni volontariato)
PRONTI SOCCORSO - OSPEDALI
DI I° , II°,III° LIVELLO IN RETE
60
• Ricezione valutazione
• Filtro priorità
• Allertamento, attivazione
mezzi
• Coordinamento soccorsi
• Organizzazione randez vous
• Registrazione e
documentazione
• Epidemiologia, statistiche
• Procedure e protocolli
• Formazione
• Valutazione qualità
ATTIVAZIONE DELLA
CENTRALE OPERATIVA
118
Località
Nome
Via-Nr. Civico
Riferimenti Telefono
Ha visto l’accaduto ?
Vede l’infortunato ?
ATTIVAZIONE DELLA
CENTRALE OPERATIVA
Paziente internistico
118
Dolore
Cosciente
Torace
Addome
Respira
Da quanto tempo ?
Età del paziente
Altro
ATTIVAZIONE DELLA
CENTRALE OPERATIVA
Paziente traumatico
118 Ferita penetrante
Cosciente
Mezzi coinvolti
Respira
Pz. sbalzato
Nr. Pazienti-
Incastrati
Caduta da mt
Sostanza infiammabile
118
118
MANTENERE IL TELEFONO LIBERO PER
ESSERE EVENTUALMENTE
RICONTATTATI
118
118
Livelli di soccorso
ambulanze
volontariato
ambulanza con
infermiere professionale
ambulanza con
Medico emergenza territoriale
automedica con medico di
emergenza territoriale +
infermiere professionale
eliambulanza con
medico/anestesista
e infermiere professionale
ORDINARIE
BLS
BLSD
UMSI
UMSA
Attrezzatura dei
Messi di soccorso
DOLORE DI ARTO
INGESSATO E
DIFFICOLTA’
RESPITORIA
PERSONA
DISTESA A TERRA
CON BOTTIGLIA IN
MANO
DONNA GIOVANE
CON DOLORE AL
PETTO +FORMICOLII
AI 4 ARTI E
DIFFICOLTA’ AL
TRANSITO DI ARIA IN
GOLA
PERSONA
INCARCERATA DENTRO
AUTO,PRIVO DI
COSCIENZA. POLSO
SUPERFICIALE E
ECCHIMOSI FRONTALE
PERSONA ACCESSIBILE
ALL’INTERNO
AUTO,COSCIENTE,DOLORE
ADDOMINALE,POLSO
SUPERFICIALE E DISPNEA
BAMBINO
PROIETTATO FUORI
DAL VEICOLO,PRIVO
DI COSCIENZA,DI
POLSO E RESPIRO
TERRITORIO
43 COMUNI 055 AUTOSTRADE
BACINO 3000 Kmq FLUSSO TURISTICO
ABITANTI 970.000 circa 99.027 INTERVENTI NEL 2007
LOGISTICA:
GESTIONE Azienda 10 Fi
PERSONALE 45 Infermieri 100 Medici
4 Amministrativi
MEZZI PROPRI : 2PANDA (lima)
6 AUTO-MEDICHE (alfa-mike)
1 ELICOTTERO (pegaso1) toscana centrale
MEZZI CONVENZIONATI:
17 MEDICALIZZATE UMSa (alfa1)
5 INFERMIERISTICHE umsI (india1,2,3,4,5)
7 BLS (bravo1)
MEZZI ESTEMPORANEI
78
79
• trae la sua più profonda ispirazione in quel principio
di carità e solidarietà che, sin dagli albori
dell’umanità, ha indotto “il buon samaritano” a
soccorrere il prossimo chiunque esso sia ovunque
esso si trovi
• la “prima linea” del Servizio di
Emergenza Sanitaria
Territoriale:
forniscono la parte più rilevante delle risorse umane e
materiali operanti nel soccorso
In ITALIA:2600 associazioni di volontariato con oltre
un milione di persone al servizio del cittadino
80
• Il volontario deve seguire corsi per acquisire
abilitazione al soccorso
1° liv,2° liv, BLS,BLSD,SVT
81
Elementi di PRIMO
SOCCORSO
• Perché TUTTI possiamo
trovarci nelle condizioni
di dovere prestare aiuto.
• Bastano semplici
• comportamento corretto
per salvare la vita di una
persona (amico/a,
parente, collega di lavoro, 82
• Il PRIMO SOCCORSO è
l’aiuto che CHIUNQUE può
prestare ad una o più
persone, vittime di un
trauma o di un malore, in
attesa dell’arrivo di un
soccorso qualificato.
Il PRONTO SOCCORSO è
effettuato solo da medici,
infermieri, volontari
opportunamente addestrati,
con strumenti e terapie
adeguate, sul luogo
dell’evento, durante il 83
84
Quindi il PRIMO SOCCORRITORE rappresenta un
importante ponte fra l’evento (infortunio,
malore) e il SOCCORSO QUALIFICATO.
PRIMO SOCCORSO
85
Omissione di soccorso
(art. 593 C.P.)
Il reato è consumato da chiunque”...trovando
abbandonato...persona incapace di provvedere
a sé stessa omette di darne avviso all’Autorità.
Alla stessa pena soggiace chi, trovando un
corpo inanimato, ovvero una persona ferita o
altrimenti in pericolo, omette di prestare
l’assistenza occorrente o di darne immediato
avviso alle Autorità (chiamare 118).”
86
Stato di necessità
(art. 54 C.P.)
Non è punibile chi abbia commesso il fatto per
esservi stato costretto dalla necessità di
salvare sé od altri dal pericolo attuale di un
danno grave alla persona, pericolo non da lui
volontariamente causato né altrimenti
evitabile, sempre che il fatto sia proporzionale
al pericolo.
87
•Consenso informato
Nelle decisioni prese nei confronti di una
persona cosciente e maggiorenne bisogna
tenere conto anche del parere della vittima.
Es. chiamare un’ambulanza o un medico o un
familiare .
Se la persona non è in grado di esprimere la propria
volontà si considera il consenso implicito.
•Responsabilità per i beni altrui
•Diritto alla discrezione
88
Il soccorritore occasionale:
•Non deve mai sostituirsi al medico
•Non deve mai azzardare manovre che non sa fare
•Non deve cercare di essere eroe né di fare miracoli
•Non deve farsi prendere dal panico
•Non deve somministrare liquidi all’infortunato
•Non deve trasportare l’infortunato
…….MA DEVE FARE IL POSSIBILE!
•Proteggere l’infortunato da ulteriori rischi
•Favorire la sua sopravvivenza
•Allontanare la folla
•Saper effettuare una corretta chiamata di soccorso:
•Fornire al 118 le corrette informazione per distinguere i
casi urgenti a rischio vita dai casi gravi ma non urgenti
•Consentire l’invio della «mezzo di soccorso mirato »
per il tipo di problema in atto
•Effettuare sostegno morale
•Se presente un medico offriamo la nostra
89
URGENZA: la vita
dell’infortunato è in pericolo
bisogna intervenire
immediatamente
GRAVITA’: non comporta
necessariamente l’urgenza,
aspettiamo il soccorso
qualificato
90
CODICE ROSSO
Pericolo di vita IMMEDIATO.
Compromissione di una o più delle
funzioni vitali.
CODICE GIALLO
Situazione URGENTE.
Alterazione di una o più funzioni vitali.
CODICE VERDE
Non vi è pericolo di vita.
È necessaria comunque una valutazione
medica che può però essere dilazionata
nel tempo.
CODICE BIANCO
Non vi è pericolo di vita. La situazione
dovrebbe essere risolta attraverso la
medicina di base.
91
QUANDO IL CASO E’ URGENTE?
QUANDO SONO
COMPROMESSE LE
FUNZIONI VITALI:
•FUNZIONE NERVOSA
 COSCIENZA
•FUNZIONE RESPIRATORIA
 RESPIRO
•FUNZIONE
CIRCOLATORIA 
92
RESPIRO
COSCIENZA
CIRCOLO
IL
TRIANGOLO
DELLA VITA
93
È un procedimento mentale che conduce a scoprire una
Malattia attraverso il rilievo di 2 elementi :
SINTOMI :un'alterata della normale sensazione di sé e del
proprio corpo in relazione ad uno stato patologico (dolore
,dispnea ,cardiopalmo , ecc ): è ciò che uno «sente»
SEGNI :un riscontro patologico individuato dal medico o
soccorritore all'esame obiettivo del paziente stesso (colore
della cute, perfusione capillare, presenza e caratteri dei polsi
arteriosi); è un reperto oggettivo e non influenzato da
94
Determinazione del polso
Si definisce polso la percezione dei
battiti del cuore rilevabili a livello di
un’arteria che decorre in superficie e
che può essere compressa con la
punta delle dita indice e medio,
contro un punto osseo
Polso
radiale
Polso
femorale
Polso
carotideo
Polso
brachiale
POLSO
FREQUENZA
CARDIACA
Normale 60/90 min.
Tachicardia > 100 Bradicardia < 60
FORZA
pieno sottile
RITMO
aritmicoritmico
RESPIRO
FREQUENZA
RESPIRATORIA
Normale 12/20 min.
Tachipnea > 25 Bradipnea < 12
PROFONDITA’
profondo superficiale
RITMO
irregolareregolare
Colorito
cutaneo
Significato / Possibili cause
Roseo
Normale nei pazienti di pelle chiara.
Nei pazienti di colore è normale a
livello della mucosa del sacco
congiuntivale, delle labbra e del
letto unguenale.
Pallido
Costrizione dei vasi sanguigni, che
può derivare da emorragie , shock,
ipotensione e stress emotivo.
Cianotico
( bluastro )
Inadeguata funzione respiratoria o
cardiaca
Eritematoso
Esposizione a calore, ipertensione,
eccitamento emotivo
Itterico Anomalie epatiche
Marezzato
(coperto di
chiazze)
Si osserva talvolta nei pazienti sotto
shock
VALUTAZIONI SHOCK INIZIALE SHOCK CONCLAMATO
FC e polso
FC normale e solo
leggermente
aumentata (100-120
battiti/min.) polso
radiale rilevabile
FC aumenta (>120) polso
appena percettibile. Se la
PA è molto bassa rileva
solo il polso carotideo
Cute
Pallida,fredda e
sudata
Cerea e fredda
Coscienza Conservata
Disorientamento e
sonnolenza ingravescenti
sino alla perdita della
coscienza vera e propria
Respiro Normale Superficiale e accelerato
Comportamento Tranquillo Inquieto,senso di angoscia
Stato vigile di coscienza
Orientato
cosciente e ben orientato nello spazio e
nel tempo
Stato confusionale acuto Confuso
cosciente ma disorientato
Stato soporoso Soporoso
reagisce solo a stimoli verbali
Stato stuporoso Stuporoso
reagisce solo a stimoli dolorosi
Stato comatoso
Comatoso
non reagisce né a stimoli verbali né a
stimoli dolorosi
101
Insufficienza respiratoria
Il polmone non è in
grado di ossigenare
bene l’organismo:
si crea dopo la
dispnea, cioè un
aumento del lavoro
respiratorio associato
ad uno scarso scambio
gassoso
SINTOMI:
tachipnea/bradipnea,
cianosi, alterazione
dello stato mentale
102
Insufficienza respiratoria
103
Respirazione e circolazione sono regolati da
centri nervosi presenti nel ponte e midollo
allungato (o bulbo), che si trovano alla base
dell’encefalo e che precedono il midollo
spinale.
104
…..alcune considerazioni…..
•Se si arresta il respiro, il cuore continua a battere
solo per 7-8 minuti
•Lesioni al bulbo portano all’arresto della
respirazione e all’arresto cardiaco
•Se il cuore è il primo a fermarsi, quasi
immediatamente si verifica l’arresto respiratorio
•L’anossia cerebrale provoca lesioni irreparabili
dopo 4-5 minuti
•Dopo 8-10minuti di anossia si ha la “morte
cerebrale”
105
DIFFONDERE L’IMPORTANZA DELLA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA
•
•
•
•
LA TEMPESTIVITA’ E’ LA CHIAVE DELLA SOPRAVVIVENZA
Accesso precoce BLS precoceDP precoce ACLS precoce
Catena della
Sopravvivenza
Arresto cardiaco
No coscienza
No respiro
No circolo
No ossigeno
LESIONI CEREBRALILESIONI CEREBRALI
MORTEMORTE
Il BLS da solo non riesce di solito a far ritornare la circolazione e la
respirazione spontanea,
• ma sostiene le funzioni vitali determinando ossigenazione d’emergenza
cardiaca e cerebrale
•permette di guadagnare tempo nell’attesa che arrivino i soccorsi
qualificati che possono agire con più efficacia sulle cause dell’evento.
Il BLSD può riuscire da solo far ritornare la
circolazione e la respirazione spontanea grazie al
defribillatore automatico esterno (DAE)
110
1.Valutare la dinamica dell’evento (trauma,
malore, …)
2.Agire in sicurezza: autoprotezione
3.Esame dell’infortunato
4.Allarme o chiamata di soccorso
5.Continuo l’esame dell’infortunato
6.Praticare i “gesti” previsti per quel tipo di
incidente
7.Completare l’assistenza fino all’arrivo del
soccorso qualificato
111
1:1:VALUTARE LA SCENAVALUTARE LA SCENA
2:2: PROTEZIONEPROTEZIONE
•La scena è sicura?
•Ci sono pericoli?
112
OBIETTIVI della richiesta del
soccorso al
• VALUTARE GLOBALMENTE LA SCENA
• VALUTARE I PERICOLI
• VALUTARE NECESSITA’ DI INVIO DI TEAM DI
SUPPORTO:115/NBCR/VIGILI URBANI/POLIZIA
• FARE AUTOPROTEZIONE
• VALUTARE IL MECCANISMO DI LESIONE
• FAVORIRE L’ELABORAZIONE DI UN
INDICE DI SOSPETTO
OCCORRE
•IDENTIFICARE IL PROBLEMA
•DELIMITARLA SPAZIALMENTE
(perimetro dello scenario)
•DIMENSIONI DEL PROBLEMA
(numero veicoli coinvolti, n° feriti, evoluzione….)
•PERICOLI EVIDENTI
•MEZZI DI SOCCORSO/ASSISTENZA necessari
113
soccorritoresoccorritore pazientepaziente
autoprotezione
POLIZIA IN ARRIVO
POLIZIA
SULL’EVENTO
SICUREZZA della
SCENA
CONFUSIONE
RUMORE
AUMENTO EMOTIVITA’
INTERFERENZE
FUMO
il pubblico deve essere
''controllato''
dalle forze di polizia
ATTENZIONE AGLI ASTANTI
PERICOLI EVIDENTI
VALUTAZIONE della SCENA
PERICOLO IMMINENTE PER LA VITTIMA ?
NO SI
INIZIARE LA
VALUTAZIONE
DELLA SCENA
RIMUOVERE IL
PERICOLO O
RIMUOVERE IL
PAZIENTE
COLPO D’OCCHIO
118
QUALE RISCHIO?
Rischio biologico: sangue, urine, feci, vomito,
sperma,
saliva
Rischio chimico: incidenti con autocisterne, fumi
sprigionati da incendi, ustioni da sostanze
chimiche, interventi in cantieri edili e siti industriali
Rischio fisico: radiazioni, elettricità, incendi, rumori e
vibrazioni, ambienti molto umidi molto caldi oppure molto
freddi
Rischio movimentazione manuale carichi: lesioni
dorso dorso-lombari a carico strutture ossee, muscolari,
tendinee, nervose e vascolari
119
3:3: Esame dell’infortunatoEsame dell’infortunato
STATO DI COSCIENZASTATO DI COSCIENZA
SE E’ COSCIENTE
SIGNIFICA CHE
RESPIRA E CHE IL
CUORE BATTE  Si
prosegue l’ispezione con
calma…. E si decide come
procedere….
Signore,
signore mi
sente?
ÈÈ
cosciente !cosciente !
120
esame secondarioesame secondario
a persona coscientea persona cosciente
• Colloquio con l'infortunato
• Raccolta di informazioni
• Esame dei parametri vitali
• Esame dalla testa ai piedi
• Soccorso psicologico
• Casi particolari
ÈÈ
cosciente !cosciente !
121
Cosa fare in attesaCosa fare in attesa
dell’ambulanzadell’ambulanza
• Sorvegliare stato di coscienza parlandoci
• Esame dei parametri vitali e polso
• Aiutare la respirazione, allentare la cravatta o
foulard; slacciare il colletto della camicia, la
cinta dei pantaloni o il reggiseno
• Soccorso psicologico
• Mettere in trendelemburg se si sospetta
ipotensione
ÈÈ
cosciente !cosciente !
122
SE NON E’ COSCIENTE,
cioè non risponde alle
domande né agli stimoli,
 URGENZA  118
Aiuto!
Chiamate il
118!
Non èNon è
Cosciente !Cosciente !
3:3: Esame dell’infortunatoEsame dell’infortunato
STATO DI COSCIENZASTATO DI COSCIENZA
123
ATTIVAZIONE DELLA
CENTRALE OPERATIVA 118
Località
Nome
Via-Nr. Civico
Riferimenti Telefono
Ha visto l’accaduto
Vede l’infortunato
…………
MECCANISMO di LESIONE E SINTOMI
DEVE ESSERE ACCURATAMENTE RIFERITO
AL 118 PERCHÉ FORNISCE IMPORTANTI
INDICAZIONI SU:
•LE POSSIBILI LESIONI INTERNE POCO EVIDENTI
•LA GRAVITA' DEL PAZIENTE E LE LESIONI
EVOLUTIVE IN BREVE TEMPO
•TIPO E QUANTITA’ DI MEZZI DI SOCCORSO DA
INVIARE
•PREALLERTARE PS OSPEDALE:
INFARTO,ICTUS,GRAVE TRAUMATISMO DA
TRATTAMENTO CHIRURGICO IMMEDIATO
LE INFORMAZIONI RIPORTATE ALL’EQUIPE DI PS
PERMETTONO L’IDENTIFICAZIONE DELLE PRIORITA'
a. DEVO LIBERARE LE VIE AEREE!
N.B. SE SI TRATTA DI UN TRAUMATIZZATO
VALUTARE SE E’ IL CASO DI IPERESTENDERE IL
CAPO o se è meglio solo sollevare la mandibola
4:4: PERVIETA’ VIE AEREE (airway)
•Iperestendi il capo sollevando il mento
•Apri la bocca e verifica presenza corpi estranei
126
B
VALUTO L’ATTIVITA’ REPIRATORIA
5:RESPIRA (breathing) ?5:RESPIRA (breathing) ?
LE NUOVE LINEE GUIDA 2010
HANNO ABOLITO IL GAS
UTILIZZA TROPPO TEMPO!!!
Non tenere conto di deboli
tentativi di respirazione
127
6:6: AZIONIAZIONI
SE RESPIRA SE NON RESPIRA
RCPRCP
30 COMPRESSIONI
TORACICHE
ESTERNE alternate
a 2 INSUFFLAZIONI
PLSPLS
POSIZIONE
LATERALE DI
SICUREZZA
128
Posizione laterale di sicurezzaPosizione laterale di sicurezza
129
Posizione laterale di sicurezzaPosizione laterale di sicurezza
Definizione:Definizione:
• Laterale?
– la persona è distesa su un lato
• Sicurezza?
– favorisce la pervietà delle vie aeree in caso di vomito
• Quando si fa il PLS
– infortunato INCOSCIENTE
– respiro presente
– polso presente
Quando non si deve fare PLS
-traumatizzato
130
Posizione laterale di sicurezzaPosizione laterale di sicurezza
CONSIGLICONSIGLI
• controllare spesso la funzione respiratoria
• estrarre la lingua se l'infortunato russa o non
respira
• pulire con un fazzoletto l'interno della bocca
se l'infortunato gorgoglia
• solleviamo la mandibola (sublussazione della
mandibola) che sostituisce l'iperestensione
131
A = AIRWAYS (Vie
Aeree)
Controllare la facoltà di
risposta (È cosciente? È
incosciente?)
Assicurare la pervietà
delle vie aeree
B = BREATHING
(Respiro)
Controllare l’attività
respiratoria
C = CIRCULATION
(Circolo)
Controllare la presenza
di segni di circolo
In assenza di respiro
o di respiro anormale
praticare R.C.P. =
rianimazione cardio
polmonare
Fino 2009 METODO DELL’ABC Dal 2010 METODO DELL’AB
132
Rianimazione cardiopolmonareRianimazione cardiopolmonare
30
compressioni
X
2
ventilazioni
X 5 cicli (2’) poi rivalutare e cambiare i ruoli
133
Rianimazione cardiopolmonareRianimazione cardiopolmonare
DAL 2010DAL 2010
HANDS ONLYHANDS ONLY
CPRCPR
Per i testimoniPer i testimoni
NonNon
addestratiaddestrati
134
Rianimazione cardiopolmonareRianimazione cardiopolmonare
2 ventilazioni efficaci di circa 1” l’una
135
……considerazioni….
•La RCP va eseguita su una superficie rigida, non
su un letto o su un divano!
• Le ventilazioni vanno eseguite con il capo ben
iperesteso e non devono essere troppo energiche o
veloci, si rischia che entri aria nello stomaco con
conseguente vomito
136
137
• La sequenza 30
compressioni/2
insufflazioni viene
interrotta solo quando:
a)riprende la respirazione
efficace,
b)arriva il soccorso
avanzato,
c) il soccorritore è esaurito
fisicamente!
7:7: COMPLETO L’ASSISTENZACOMPLETO L’ASSISTENZA
138
CAUSE DI ARRESTOCAUSE DI ARRESTO
CARDIORESPIRATORIO (ACR)CARDIORESPIRATORIO (ACR)
1. L’aria non
arriva ai
polmoni
2. L’aria che
arriva è
alterata
3. Arresto
cardiaco
Ostacolo
Paralisi muscoli respiratori
Compressione toraco-addominale
esterna
Trauma
Carenza di ossigeno
Eccesso di anidride carbonica
Gas tossici
ARITMIE
MALATTIA
CORONARICA
•U.S.A.U.S.A. 350.000 decessi/anno350.000 decessi/anno
Negli USA: 1 caso / 1000 abitanti / annoNegli USA: 1 caso / 1000 abitanti / anno
Stima in Italia: 60.000 arresti cardiaci /annoStima in Italia: 60.000 arresti cardiaci /anno
50.000 decessi / anno 83%50.000 decessi / anno 83%
ogni 3-4’ c’è un arresto cardiacoogni 3-4’ c’è un arresto cardiaco
1 su 4 muore prima di arrivare in ospedale1 su 4 muore prima di arrivare in ospedale
ARRESTO CARDIACOARRESTO CARDIACO
Evento traumatico (violento colpo sul torace)
Cause tossiche
Cause ambientali (folgorazione, sincope da
tuffo in acque gelide)
CARDIOPATIA ISCHEMICA (attacco cardiaco)
140
CAUSE DI ARRESTO CARDIACOCAUSE DI ARRESTO CARDIACO
La maggior parte di morti
improvvise non traumatiche
avviene in casa, in presenza
di un famigliare.
L’evento solitamente è
preceduto da un violento
dolore toracicodolore toracico, che può
salire verso la mandibola,
scendere lungo il braccio
sinistro.
Spesso c’è nausea, pallore,nausea, pallore,
sudorazione, difficoltàsudorazione, difficoltà
respiratoria, debolezzarespiratoria, debolezza.
BISOGNA CHIAMARE SUBITO IL 118 - LA RCP PRECOCE E LA
DEFIBRILLAZIONE PRECOCE AUMENTANO NOTEVOLMENTE LE
PROBABILITA’ DI SOPRAVVIVENZA
Il sistema cardiovascolare
Il cuore pompa 7200 l in 24 h
William Harvey 1578-1657
Trasporta acqua nutrienti e gas tra i vari distretti dell’organismo
Cuore destro
Cuore sinistro
Il flusso di sangue nel cuore è unidirezionale
RITMI RISCONTRABILI IN CORSORITMI RISCONTRABILI IN CORSO
DI ARRESTO CARDIACODI ARRESTO CARDIACO
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100LaLa fibrillazione ventricolare e la tachicardiafibrillazione ventricolare e la tachicardia
ventricolare senza polsoventricolare senza polso sono le aritmiesono le aritmie
riscontrabili in circariscontrabili in circa l’85%l’85% dei casi di arrestodei casi di arresto
cardiaco.cardiaco.
UNICA TERAPIA EFFICACE :UNICA TERAPIA EFFICACE :
DEFIBRILLAZIONE !!DEFIBRILLAZIONE !!
TV FV
85%
15%
PEA
DANNO ANOSSICO CEREBRALEDANNO ANOSSICO CEREBRALE
*Il danno anossico cerebrale “inizia”Il danno anossico cerebrale “inizia”
dopo 4’ - 6’ di assenza di attivitàdopo 4’ - 6’ di assenza di attività
circolatoria valida (arrestocircolatoria valida (arresto
cardiocircolatorio)cardiocircolatorio)
*Diviene “irreversibile” dopo 10’Diviene “irreversibile” dopo 10’
% DI SOPRAVVIVENZA DOPO ARRESTO% DI SOPRAVVIVENZA DOPO ARRESTO
CARDIORESPIRATORIOCARDIORESPIRATORIO
% DI SOPRAVVIVENZA DOPO ACR IN% DI SOPRAVVIVENZA DOPO ACR IN
RELAZIONE ALLA PRECOCITA’ ED ALRELAZIONE ALLA PRECOCITA’ ED AL
TIPO DI INTERVENTOTIPO DI INTERVENTO
151
CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIOCAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO
OSTRUZIONE DA CORPO
ESTRANEO (OVA)
Una persona che sta soffocando a causa
di un corpo estraneo nelle vie aeree:
• non può respirare
• non può parlare
• non può tossire
• di solito si stringe la gola con le mani
• perde conoscenza in pochi minuti
Differenza tra OVA
incompleta e completa
segni OVA
incompleta
OVA
completa
tosse si Incapace a parlare
Altri segni Può parlare
tossire
respirare
Accenna con il capo
Non respira, respiro
sibilante, tentativi di
tossire incosciente
Segni generali: compaiono durante l’assunzione di cibo, la vittima può
afferrare il suo collo
153
Cosa fare ?
Se la vittima respira e tossisce:
chiamare il 118
incoraggiarla a continuare a tossire
ma non
fare alcuna manovra
154
Se la vittima smette di
respirare o tossire:
posizionati al suo fianco un
po’ dietro, sorreggi
il torace con una mano
facendola sporgere
in avanti, dai fino a 5
percussioni dorsali in sede
interscapolare
155
Se la vittima smette di
respirare o tossire:
se è in piedi o seduta
• 5 compressioni addominali
posizionarsi alle spalle della vittima e
mettere le braccia attorno alla parte
alta dell’addome afferrando il pugno
di una mano con l’altra e poggiandolo
tra ombelico ed estremità dello sterno
spingere bruscamente verso l’alto e
all’interno
• Far chiamare il 118
• Accompagna a terra
l’infortunato
• Chiama 118
• Valuta vie aeree e rimuovi
corpi estranei affioranti
• 5 ventilazioni di soccorso
• 30 compressioni
• 2 ventilazioni
• Vedere se affiora corpo
estraneo in bocca
156
158
ANNEGAMENTO
•Chiamare il prima possibile il 118
•Procedere secondo le indicazioni
BLS: se la vittima non respira
(verificarlo con la manovra GAS),
eseguire il massaggio cardiaco e le
respirazioni nel classico rapporto
30:2.
•Nelle linee guida recenti non
hanno invece alcuna indicazione
certe manovre, viste spesso nei
film, eseguite per rimuovere
l'acqua dai polmoni.
L'evento deve essere trattato come un qualsiasi caso di
arresto cardiaco.
Ricorda sempre di agire in
sicurezza!
159
CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIOCAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO
Paralisi muscoli respiratori
ELETTROCUZIONE
•Autoprotezione
•Non toccare
l’infortunato se non si è
staccata la corrente
•Con l’alta tensione
retrocedere e dare
allarme
•Se respira: PLS
•Se non respira: RCP
160
CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIOCAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO
Paralisi muscoli respiratori
AVVELENAMENTO
•Da farmaci
•Da alcol
•Da droghe
Depressori bulbari
Non far addormentare la
persona
Farla vomitare solo se è ben
cosciente
Chiamare il 118
Incosciente che respira: PLS
RCP se necessario
161
CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIOCAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO
2.L’aria che arriva è alterata
Carenza di ossigeno
Eccesso di
anidride
carbonica
Gas tossici
162
EMORRAGIEEMORRAGIE
E’ l’uscita di sangue da uno o più vasi
Classificazione
ESTERNE INTERNE ESTERIORIZZATE
Il sangue
esce
attraverso la
ferita
Il sangue
rimane
infiltrato fra
i tessuti o
all’interno di
cavità
Il sangue
esce
attraverso
orifizi
naturali
del corpo
163
EMORRAGIEEMORRAGIE
A: arteriosa B: venosa C: capillare
164
Cosciente o Incosciente
Agitato
Pallido e sudato
Dolente
Tachicardico
Tachipnoico
Ridotta pressione
arteriosa
SEGNI E SINTOMI
165
EMORRAGIE esterne sempliciEMORRAGIE esterne semplici
1.SICUREZZA!
(Guanti?)
2.Compression
e sulla ferita
3.Sollevare la
parte se non
vi è frattura
4.Applicare
freddo
166
EMORRAGIE arteriose graviEMORRAGIE arteriose gravi
ATTENZIONE! VITA A RISCHIO!
1) Non basta
comprimere sulla
ferita
2) BISOGNA
COMPRIMERE
L’ARTERIA
PRINCIPALE FRA
IL CUORE E LA
FERITA: carotide,
succlavia,
ascellare, omerale,
femorale
167
SEMPLICI: ecchimosi (=
lividi), ematomi
Risultato di contusioni  Ghiaccio nelle
prime 12-24 ore
GRAVI: SANGUE IN
CAVITA’
– irrequietezza, ansietà o
torpore, debolezza
– pallore, pelle fredda e
umida, senso di freddo
– respiro superficiale e
affannoso
– polso piccolo e frequente
118 URGENTE
LE EMORRAGIE INTERNE
168
DAL NASO:
– TRAUMA CRANICO O FACCIALE: ROSSO O
MISTO A LIQUIDO TRASPARENTE: NON
MUOVERE, 118
– EPISTASSI
DALL’ORECCHIO:
– TRAUMA LOCALE
– TRAUMA CRANICO: ROSSO O MISTO A
LIQUIDO TRASPARENTE: NON MUOVERE,
118
DALLA BOCCA:
– CAVO ORALE (EMOFTOE) MISTO A
SALIVA
– APPARATO RESPIRATORIO (EMOTTISI)
ROSEO, SCHIUMOSO
– APPARATO DIGERENTE (EMATEMESI)
VOMITO SANGUIGNO
…ma anche da intestino, apparato uro-
LE EMORRAGIE ESTERIORIZZATE
169
…..come anche nei casi
di:
•USTIONI GRAVI ED
ESTESE
•DISIDRATAZIONE
•POLIURIA
CONSEGUENZE EMORRAGIE
DIMINUIZIONE DEL VOLUME DEI LIQUIDI
SHOCK IPOVOLEMICO
PALLORE spesso con CIANOSI LABBRA
SUDORAZIONE FREDDA
FREDDO, anche con tremore
può esserci NAUSEA, VOMITO, VERTIGINI
può presentare SETE INTENSA
POLSO PICCOLO E FREQUENTE
RESPIRO SUPERFICIALE E AFFANNOSO
OLIGURIA fino ad ANURIA
PUO’ EVOLVERE IN COMA E PORTARE ALLA
MORTE
SINTOMI DELLO SHOCKSINTOMI DELLO SHOCK
171
PALLORE spesso con CIANOSI LABBRA
SUDORAZIONE FREDDA
FREDDO, anche con tremore
può esserci NAUSEA, VOMITO, VERTIGINI
può presentare SETE INTENSA
POLSO PICCOLO E FREQUENTE
RESPIRO SUPERFICIALE E AFFANNOSO
OLIGURIA fino ad ANURIA
PUO’ EVOLVERE IN COMA E PORTARE ALLA
MORTE
SINTOMI DELLO SHOCKSINTOMI DELLO SHOCK
172
STENDERE L’INFORTUNATO AL SUOLO
BLOCCARE LE EMORRAGIE O AGIRE SULLE CAUSE
DELLE EMORRAGIE
POSIZIONE ANTISHOCK (+ PLS SE INCOSCIENTE)
COPRIRE L’INFORTUNATO (RIMUOVERE
INDUMENTI BAGNATI)
ATTENZIONE AL VOMITO
NO ALCOL NO CAFFE’
SOCCORSO PSICOLOGICO
MONITORAGGIO DELLE FUNZIONI VITALI
SHOCK e PRIMO SOCCORSOSHOCK e PRIMO SOCCORSO
173
• POSIZIONE ORIZZONTALE :
– TRAUMA CRANICO IN INCOSCIENTE
– FRATTURE GRAVI ARTI INFERIORI
• POSIZIONE SEMISEDUTA:
– TRAUMA CRANICO SOGGETTO COSCIENTE
– TRAUMI TORACICI
– DISPNOICI
– VISO CONGESTO
• DOVE SI TROVA, COME SI TROVA:
– SOSPETTO FRATTURA COLONNA
– SOSPETTO FRATTURE PELVICHE
– SOSPETTO FRATTURA O LUSSAZIONE ANCA
SHOCK e PRIMO SOCCORSOSHOCK e PRIMO SOCCORSO
Eccezioni alla posizione anti-Eccezioni alla posizione anti-
shockshock
174
Si generano quando la pelle perde la sua integrità.
INFEZIONI
EMORRAGIE
PERICOLI
Dolore
Gonfiore
Rossore
Calore
LE FERITELE FERITE
175
PROFONDITA’
ESTENSIONE
PRESENZA DI CORPI ESTRANEI
Gravità delleGravità delle FERITEFERITE
176
Classificazione delleClassificazione delle FERITEFERITE
177
Medicazione delleMedicazione delle FERITEFERITE
1.Lavarsi bene le mani
2.Far sanguinare la ferita
3.Lavare bene la ferita con acqua
corrente, dal centro alla periferia
4.Disinfettare
5.Coprire con garze sterili
178
Medicazione delleMedicazione delle FERITEFERITE
Non usare mai cotone idrofilo
Non disinfettare con alcol
Non mettere pomate cicatrizzanti
Non estrarre eventuali corpi estranei
Non strappare le medicazioni rimaste “attaccate”
se non prima di aver inumidito con acqua
ossigenata
avvertenze!!!avvertenze!!!
179
LE USTIONILE USTIONI
Possono riguardare
diversi organi:
pelle,
muscoli,
vasi sanguigni,
nervi,
ossa
….
180
Cause delle USTIONICause delle USTIONI
•Caldo o freddo
•Esplosioni
•Sostanze chimiche
•Radiazioni
•Elettricità
181
Classificazione delle USTIONIClassificazione delle USTIONI
Le ustioni della cute si possono classificare, secondo
la gravità, in ustioni di PRIMO, SECONDO e TERZO
GRADO
1° 2° 3°
182
1°
Primo soccorso:
acqua fredda e/o ghiaccio
183
2°
Reggio E, 29 Luglio: Bimbo di 2 anni ustionato a
mani e gambe
Ustionato da alcune piastre in rame mentre gioc
Stava giocando all'interno del rinnovato parco
Cervi quando ha toccato una piastra decorativa
di rame resa rovente dal sole. Così un bambino
di due anni ha riportato ustioni di secondo
grado che hanno reso necessario il ricovero al
Santa Maria nuova.
Cosa fare?
1. Non togliere i
vestiti se sono
incollati alla pelle
2. Raffreddare sotto
acqua corrente
3. Coprire con garze
sterili
184
3°
Torcia umana, 72enne in fin di vita
Stava miscelando olio e benzina quando le fiamme lo hanno
avvolto. Ha riportato ustioni di secondo e terzo grado su
tutto il corpo
Completamente avvolto dalla fiamme, un uomo di 72 anni,
ieri pomeriggio ha riportato ustioni gravissime. Il
pensionato, è stato trasportato d’urgenza in ospedale
dove i medici gli hanno riscontrato ustioni di secondo e
terzo grado, su gambe, braccia e al volto. L’anziano, stava
miscelando olio e benzina per ottenere il combustibile per
la motosega. Qualcosa, forse una sigaretta, ha innescato
le fiamme che lo hanno avvolto completamente. Le sue
condizioni sono gravissime e i medici si sono riservati la
prognosi.
Cosa fare?
1. Avvolgere in un
panno se la
persona è in
fiamme
2. Trasporto urgente
con ambulanza in
ospedale
3. Se possibile
posizione anti
shock
185
USTIONI da agenti chimiciUSTIONI da agenti chimici
1.Lavare abbondantemente con un getto violento
di acqua corrente, per asportare la sostanza
senza che abbia il tempo di reagire con l’acqua
2.Togliere eventuali indumenti contaminati
186
187
RISCHIO PER LA VITARISCHIO PER LA VITA
Si valuta dall’estensione dell’ustione più
che dalla profondità:
In un adulto se >30%
In un bambino basta il 20%
188
FRATTUREFRATTURE
E’ l’interruzione di continuità di un
osso.
Generalmente sono di natura traumatica ma
possono avere anche un’origine patologica.
1 Completa
2 Incompleta
3 Composta
4 Scomposta
5 Esposta
1 Interessa l’osso a tutto spessore
2 E’ un’incrinatura, un’infrazione
3 I monconi sono rimasti nella loro
sede primitiva
4 I monconi o i frammenti si sono
spostati dalla loro sede naturale
5 I monconi o i frammenti
comunicano con l’esterno
189
FRATTUREFRATTURE
190
FRATTURE: cosa fare?FRATTURE: cosa fare?
1. Evitare movimenti inutili
2. Immobilizzare la parte nella
posizione in cui si trova,
bloccando le articolazioni a monte
e a valle, utilizzando anche mezzi
di fortuna
3. Non fare diagnosi!
4. Non tentare di ridurre la frattura
5. Su quelle esposte, coprire con un
telo pulitissimo, senza
disinfettare e senza manipolare –
CHIAMARE IL 118
6. Con sospetta frattura della
colonna vertebrale può esserci la
lesione del midollo spinale! NON
MUOVERE L’INFORTUNATO!
NO PLS! - CHIAMARE IL 118
191
DISTORSIONE:DISTORSIONE: fuoriuscita di un capo
articolare dalla sua sede, con successivo rientro
immediato  IMPACCHI FREDDI EDIMPACCHI FREDDI ED
IMMOBILIZZAZIONEIMMOBILIZZAZIONE
192
LUSSAZIONELUSSAZIONE:: fuoriuscita definitiva di un capo
articolare dalla sua sede naturale  NONNON
TENTARE DI RIDURRE LA LUSSAZIONE,TENTARE DI RIDURRE LA LUSSAZIONE,
IMMOBILIZZARE E PORTARE IN OSPEDALEIMMOBILIZZARE E PORTARE IN OSPEDALE
193
STRAPPOSTRAPPO:: rottura di uno o più fasci di fibre
muscolari  IMPACCHI FREDDI, DOPO 24 OREIMPACCHI FREDDI, DOPO 24 ORE
IMPACCHI CALDI, RIPOSOIMPACCHI CALDI, RIPOSO
194
CRAMPOCRAMPO:: contrattura improvvisa del muscolo, con
dolore  RILASSARE IL MUSCOLO, ALLUNGARLORILASSARE IL MUSCOLO, ALLUNGARLO
DOLCEMENTE, DARE DA BERE ACQUA E SALEDOLCEMENTE, DARE DA BERE ACQUA E SALE
195
CRISI CONVULSIVECRISI CONVULSIVE
... E possono comparire come conseguenza di …... E possono comparire come conseguenza di …
196
Durante una CRISI CONVULSIVACRISI CONVULSIVA
l’infortunato può presentare o meno
perdita di coscienzaperdita di coscienza..
EPILESSIAEPILESSIA
Scarica improvvisa, eccessiva e disordinata
generata da un gruppo di neuroni. Tali episodi
possono coinvolgere una regione del sistema
nervoso centrale oppure essere crisi generalizzate.
CONVULSIONI FEBBRILI NEI BAMBINICONVULSIONI FEBBRILI NEI BAMBINI;;
generalmente fra i 6 mesi e i 5 anni, simili alle crisi
epilettiche (grande male)
197
EPILESSIA: “GRANDE MALE”EPILESSIA: “GRANDE MALE”
198
EPILESSIA: cosa fare?EPILESSIA: cosa fare?
•Mantenere la calma
•Adagiare il paziente a terra e rimanergli vicino
•Allentare gli abiti stretti
•Allontanare oggetti che potrebbero ferirlo
•NON tentare di tenerlo fermo durante le
convulsioni
•NON mettere niente in bocca al paziente:
potrebbe finire con l’ostruire le vie aeree
199
Malore dovuto al DIABETEMalore dovuto al DIABETE
ComaComa
ipoipoglicemico:glicemico:
Frequente nei pazienti
con diabete di tipo 1,
come conseguenza di
un errore nella
terapia.
•Perdita coscienza
•Cute sudata
•Respiro normale
200
Malore dovuto al DIABETEMalore dovuto al DIABETE
ComaComa
iperiperglicemico:glicemico:
Possibile in entrambe le
forme di diabete come grave
complicazione.
•Perdita coscienza
•Aumento frequenza respiro
•Cute secca
•Alito acetonico
201
Malore dovuto al DIABETEMalore dovuto al DIABETE
Cosa fare?Cosa fare?
•Se c’è perdita di coscienza,
chiamare 118
•Valutare parametri vitali;
attenzione al vomito
•Eventualmente posizione
laterale di sicurezza
•Se ancora il paziente è
cosciente sarà collaborativo e ci
darà indicazioni: zucchero se si
sospetta un’ipoglicemia
202
ASSIDERAMENTOASSIDERAMENTO
Si ha ipotermia quando la temperatura corporea
scende sotto i 35°C
Segni visibiliSegni visibili:
•Alterazione dello
stato di coscienza
•Pallore e cianosi
diffusa
•Bradipnea e
bradicardia
•Ipotensione
•Arresto
cardiorespiratorio
•PORTARE IN AMBIENTE CALDO
•TOGLIERE ABITI BAGNATI/FREDDI
•RISCALDARE CON COPERTA
•OSPEDALIZZARE
203
CONGELAMENTOCONGELAMENTO
Raffreddamento di una singola porzione
corporea: prognosi migliore dell’ipotermia ma
spesso con gravi conseguenze permanenti
Vasocostrizione localizzata 
ischemia  cancrena  amputazione
SegniSegni: cute inizialmente arrossata, poi
bianca e cerea, poi a chiazze bianche e blu,
cianosi, con superficie rigida poi lignea
204
CONGELAMENTOCONGELAMENTO
Raffreddamento di una singola porzione
corporea: prognosi migliore dell’ipotermia ma
spesso con gravi conseguenze permanenti
Vasocostrizione localizzata 
ischemia  cancrena  amputazione
SegniSegni: cute inizialmente arrossata, poi
bianca e cerea, poi a chiazze bianche e blu,
cianosi, con superficie rigida poi lignea
Stesse indicazioni dell’assideramento.Stesse indicazioni dell’assideramento.
NON MANIPOLARE IN MODO TROPPO ENERGICONON MANIPOLARE IN MODO TROPPO ENERGICO
Bevanda calda/NO ALCOL – NOBevanda calda/NO ALCOL – NO sbalzo eccessivo di temperaturasbalzo eccessivo di temperatura
205
CONGELAMENTOCONGELAMENTO
E’ una lesione locale daE’ una lesione locale da
freddo che avvienefreddo che avviene
generalmente allegeneralmente alle
estremità: mani, piedi,estremità: mani, piedi,
naso, orecchie…naso, orecchie…
COSA FARE?COSA FARE?
1.1. Trasportare la vittima in luogo riparatoTrasportare la vittima in luogo riparato
2.2. Allentare o togliere indumenti costrittiviAllentare o togliere indumenti costrittivi
3.3. Somministrare bevande calde e zuccherate: NO ALCOLICI!!!Somministrare bevande calde e zuccherate: NO ALCOLICI!!!
4.4. Massaggiare delicatamente: NO FONTE DI CALOREMassaggiare delicatamente: NO FONTE DI CALORE
DIRETTO!DIRETTO!
206
Colpo di SOLEColpo di SOLE
Avviene dopo una lunga esposizione ailunga esposizione ai
raggi solariraggi solari: i raggi ultravioletti sono
la causa della stimolazione meningea
che provoca la sofferenza cerebrale; si
può arrivare alla morte.
SintomiSintomi: cefalea, vertigini e spossatezza; febbre,
sudorazione abbondante, nausea, cute calda ed
arrossata, ustioni di 1° e 2° grado; può esserci shock
ipovolemico, perdita di coscienza e coma.
Cosa fare?Cosa fare? Valutazione parametri vitali, portare il
paziente all’ombra, slacciare indumenti stretti e
rinfrescargli il capo con impacchi umidi; posizione:
semisdraiato
207
Colpo di caloreColpo di calore
Si ha con le alte temperature e con elevata
umidità, in assenza di ventilazione.
SintomiSintomi: cefalea,
spossatezza, alterazione
dello stato di coscienza fino
al coma, segni di shock,
dispnea.
COMPORTARSI COME PER IL COLPO DI SOLE
ma in posizione antishock
208
209
210
I sintomi dell’intossicazioneintossicazione sono in funzione:
•della quantità di alcol assunto
•della tolleranza individuale
•della modalità di assunzione
1° stadio1° stadio:
euforia, vertigini,
disinibizione, parlare
rapido e continuo ad
alta voce; cala la
percezione del
rischio, difficoltà a
coordinare i
movimenti, campo
visivo ridotto, si
riduce la percezione
di stimoli luminosi e
sonori.
211
2° stadio2° stadio: nausea, vomito, visione doppia,
comportamento irascibile e violento; tempi di
reazione fortemente compromessi, scarso
adattamento all’oscurità.
3° stadio3° stadio:
ebbrezza franca
e manifesta,
ipotermia,
confusione
mentale, sopore
e sonnolenza
molto intensa,
delirio, polso
lento e
depressione del
respiro, coma
etilico.
212
INTOSSICAZIONE DA ALCOL:INTOSSICAZIONE DA ALCOL: COSA FARE?
1. Evitare che metta in pericolo sé ed altri
2. Attenzione se si dimostra aggressivo
3. Attenzione al vomito se perde coscienza
4. Se respira: posizione laterale di sicurezza (PLS) e coprire per
evitare ipotermia
5. Se sono alterate o compromesse respirazione e/o circolo:
chiamare 118 e iniziare RCP
213

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  • 1.
  • 2. Nel 1944 scrisse il libro «WHAT IS LIFE?» «un sistema termodinamico aperto, in grado di mantenersi autonomamente in uno stato energetico di disequilibrio stazionario e in grado di dirigere una serie di reazioni chimiche verso la sintesi di se stesso» il libro del 1944 di Schrödinger, diede a Watson l'ispirazione per ricercare il gene, che portò alla scoperta della struttura a doppia elica del DNA.
  • 3. Capacità di creare ordine dal disordine (all’interno del proprio sistema); capacità di trasmettere le proprie caratteristiche Digerire , respirare , riprodursi Ha un metabolismo Capta elementi nutritivi da esterno e li trasforma nei propri costituenti ,necessari a crescere e sopravvivere Composti organici con scheletro costituto da carbonio ed idrogeno a cui si legano altri atomi (P,N,O,S) Presenta una membrana che isola l’individuo dall’esterno e lo rende capace di scambiare materia ed energia col suo ambiente ; Riproduzione ed evoluzione per selezione naturale
  • 4. • Condizione propria della materia vivente • È caratterizzata dalla MORTE »cessazione di quelle funzioni biologiche che definiscono gli organismi viventi» • E’ caratterizzata da CICLO VITALE
  • 5.
  • 6. 1. Omeostasi «stesso posto »: regolazione dell'ambiente interno al fine di mantenerlo costante anche a fronte di cambiamenti dell'ambiente esterno.
  • 7.
  • 8. 2 Metabolismo «cambiamento»: conversione di materiali chimici in energia da sfruttare, trasformazione di diverse forme di energia e sfruttamento dell'energia per il funzionamento dell'organismo o per la produzione di suoi componenti. La richiesta giornaliera di energia (metabolismo totale) dipende dall’energia necessaria per il funzionamento degli organi (metabolismo basale), da quella per compiere le varie attività e dalla temperatura ambiente.
  • 9.
  • 10.
  • 11. CIBO < METABOLISMO CIBO = METABOLISMO CIBO > METABOLISMO
  • 12. 3 Crescita: mantenimento di un tasso di sintesi proteica (anabolismo) più alto della distruzione (catabolismo), sfruttando energia e materiali per la biosintesi e non solo accumulando. I nutrienti hanno funzione • energetica • plastica • regolatrice
  • 13. 4 Interazione con l'ambiente: risposta appropriata agli stimoli provenienti dall'esterno.
  • 14. 5 Riproduzione: l'abilità di produrre nuovi esseri simili a sé stesso.
  • 15. 6 Adattamento: applicato lungo le generazioni costituisce il fondamento dell‘evoluzione.
  • 16.
  • 17. • Detta alle cellule la «ricetta» delle proteine che devono fabbricare per dar luogo alle reazioni chimiche che assicurano la loro sopravvivenza e quella dell’organismo da cui dipendono • E’ il depositario dell’eredità trasmessa da un essere vivente all’altro TEORIA DEL GENE EGOISTA • «la vita è quel fenomeno che permette la propagazione dell’informazione genetica» • L’obiettivo dell’evoluzione non è il perpetuarsi della specie ma dei geni (gli organismi viventi solo solo veicoli dei geni)
  • 18.
  • 19.
  • 20. • OGNI CELLULA E’ PROGRAMMATA PER MORIRE • E’ LEI CHE DECIDE QUANDO E’ GIUNTA LA SUA ORA • LO FA INVIANDO SEGNALI ALLE CELLULE VICINE IN MODO TALE CHE QUESTE,QUANDO IL «SUICIDIO E’ IN ATTO»,POSSANO INTERVENIRE PER FAVORIRLO SIA PER OCCUPARE LA POSIZIONE LASCIATA VACANTE OGNI GIORNO MUOIONO 50 MILIARDI DI CELLULE IN UN ORGANISMO UMANO ADULTO A CAUSA DELL’APOPTOSI IN UN ANNO LA MASSA DELLE CELLULE RICAMBIATE E’ PARI AL PESO DEL CORPO STESSO
  • 21. • E’ il FENOMENO che permette ALL’EMBRIONE di TRASFORMARSI ,a partire da ammasso di cellule informi, in CORPO UMANO • E’ il MECCANISMO che determina L’AUTOELIMINAZIONE DI CELLULE ANOMALE UN DIFETTO DEL «SUICIDIO PROGRAMMATO» PUO’ INNESCARE LA TRASFORMAZIONE DI UN TESSUTO IN UN TUMORE GRUPPO DI CELLULE « IMPAZZITE» INCAPACI DI AUTOLIMITARSI CHE CONTINUANO A RIPRODURSI SENZA MORIRE MAI, MA FAVORENDO LA MORTE DELL’ORGANISMO
  • 22.
  • 23.
  • 24.
  • 25.
  • 26. Art.3 del DM n° 582/94 ”Accertamento della morte nei soggetti affetti da lesioni encefaliche e sottoposti a misure rianimatorie”. La morte è accertata quando sia riscontrato la contemporanea presenza delle seguenti condizioni: • Stato di incoscienza. • Assenza di riflesso corneale, fotomotore, oculo- encefalico, oculo-vestibolare, reazioni a stimoli dolorifici portati nel territorio di innervazione del trigemino, riflesso carenale e respirazione spontanea dopo sospensione della ventilazione artificiale fino a raggiungimento di ipercapnia accertata da 60 mmHg con pH ematico minore di 7,40. • Silenzio elettrico documentato da EEG. • Assenza respiro spontaneo • Assenza di flusso cerebrale (in particolari situazioni)
  • 27. Cadavere a cuoreCadavere a cuore battente:battente: una situazione instabileuna situazione instabile Inesorabile evoluzione inInesorabile evoluzione in arresto cardiacoarresto cardiaco
  • 28. Trattamento della Lesione Cerebrale Acuta Lesione cerebrale Sopravvivenza Vita Morte Coma Morte cerebrale Shock spinale Accertamento
  • 30. Condizioni necessarie alla vita • OSSIGENO • ACQUA • CARBONIO-IDROGENO -AZOTO-ZOLFO-FOSFORO: costituenti chimici , che sono la base di tutta la materia vivente, e che derivano dai composti organici della nutrizione (CIBO) • FATTORI FISICI AMBIENTALI (temperatura, umidità, radiazione solare):range di tolleranza +temperatura desaturazione proteine - Temperatura congelamento acqua
  • 31. Cosa consente la persistenza di Condizioni necessarie alla vita ? Cellula Scambio membrana cellulare e sostanza intercellulare Uomo SCAMBI TRA AMBIENTE ED ORGANISMO Sistema nervoso Sistema Respiratorio Sistema cardiovascolare + altri sistemi
  • 32. La Medicina d’emergenza urgenza cura le condizioni a rischio immediato di vita OBIETTIVO FINALE DELLE CURE • RIPRISTINARE UN CIRCOLO SANGUIGNIO EFFICACE • OSSIGENAZIONE DEL SANGUE OTTIMALE • PROTEZIONE TERMICA • OSSIGENO • ACQUA • COSTITUENTI CHIMICI
  • 33.
  • 34.
  • 35.
  • 36. è 2% del peso corporeo totale ma riceve il 15% della gittata cardiaca Consuma il 20% delle calorie entrate nel corpo umano con il cibo E’ sempre in attività e si modifica morfologicamente è immerso in un liquido (liquor) delimitato da membrane (meningi) ha la barriera ematoencefalica che filtra e seleziona ciò che può penetrare
  • 37. Il sistema nervoso centrale non dispone di valide riserve energetiche (quantità di glicogeno trascurabile) e di un efficiente metabolismo anaerobio, per cui gli elementi energetici (ossigeno, glucosio, amminoacidi, ecc) devono essere forniti quasi esclusivamente da un costante apporto sanguigno che deve rimuovere nello stesso tempo anidride carbonica, acido lattico ed altri prodotti catabolici. FISIOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE
  • 38. Il cervello è estremamente sensibile alle variazioni di flusso sanguigno: condizioni di riduzione di flusso (ischemia) e di ridotta ossigenazione del sangue (ipossia) di pochi secondi provocano l’insorgenza di manifestazioni neurologiche transitorie (TIA= Attacco Ischemico Transitorio con sintomi neurologici che regrediscono completamente entro 24 ore) mentre, se si protraggono per alcuni minuti, possono causare lesioni cerebrali irreversibili. VULNERABILITA’ DEL CERVELLO
  • 39. • TROMBOLISI negli ICTUS < 3 ore .ANGIOPLASTICA negli INFARTI CARDIACI < 6 ore. .STIMOLAZIONE CARDIACA transcutanea nella Bradicardia VENTILAZIONE NON INVASIVA nelle dispnee PROGRESSI DELLA MEDICINA + FATTORE TEMPO
  • 40. LE MANI SULLA VITA Fino a che punto si può prolungare artificialmente la sopravvivenza compromettendo la qualità’ della vita e la dignità della morte? A chi spetta tale decisione? Cosa conta la volontà del paziente su tale decisione?
  • 41. BIOETICA disciplina che si occupa delle questioni morali collegate alla ricerca biologica e alla medicina «atto medico prolunga solo sofferenza»
  • 42. 42
  • 43. Stephen William Hawking • (Oxford, 8 gennaio 1942) è un fisico, matematico, cosmologo e astrofisico britannico, fra i più importanti e conosciuti del mondo, noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri e l'origine dell'universo. • Pur essendo condannato all'immobilità da una malattia del motoneurone[1] , forse l' atrofia muscolare progressiva[2] ha occupato la cattedra lucasiana di matematica[7] all'Università di Cambridge (la stessa che fu di Isaac Newton) per circa trent'anni, dal 1979 al 30 settembre 2009[8] . Hawking è costretto dalla patologia a comunicare con un sintetizzatore vocale e la sua immagine pubblica, complice l'apparizione in molti documentari e trasmissioni televisive, è divenuta una delle icone popolari della scienza moderna, come già accaduto ad Albert Einstein.[9]
  • 44.
  • 45. chirurgia dei trapianti sicura ed insostituibile opportunità terapeutica capace di risolvere positivamente oggettive situazioni di pericolo e di danno per la vita o per la validità individuale, non altrimenti e/o non altrettanto efficacemente45
  • 46.
  • 47. Ogni soggetto in cui sia stata fatta diagnosi di morte in seguito a lesioni cerebrali esclusi i soggetti per i quali esistano cause di inidoneità assoluta alla donazione, legate al rischio di trasmettere gravi patologie al ricevente
  • 48. Accertamento di morte nei pazienti con lesioni encefaliche e sottoposti a misure rianimatorie In presenza di queste condizioni : • stato di incoscienza • assenza dei riflessi del tronco e di respiro spontaneo • silenzio elettrico cerebrale il medico di reparto deve avvisare la direzione sanitaria
  • 50. La simultaneità delle condizioni previste deve essere rilevata per almeno 3 volte, all’inizio, a metà e alla fine dell’osservazione
  • 51.
  • 52. 6.647 8.938 Pazienti Iscrizioni ReneReneReneRene 1.681 1.694 Pazienti Iscrizioni 781 792 Pazienti Iscrizioni FegatoFegatoFegatoFegato CuoreCuoreCuoreCuore Tempo medio di attesaTempo medio di attesa dei pazienti in listadei pazienti in lista Tempo medio di attesaTempo medio di attesa dei pazienti in listadei pazienti in lista 2,99 anni2,99 anni2,99 anni2,99 anni 1,48 anni1,48 anni1,48 anni1,48 anni1,90 anni1,90 anni1,90 anni1,90 anni % mortalità in lista% mortalità in lista% mortalità in lista% mortalità in lista 1, 18 %1, 18 %1, 18 %1, 18 % 6,05 %6,05 %6,05 %6,05 % 9,90 %9,90 %9,90 %9,90 % Incluse tutte leIncluse tutte le combinazionicombinazioni Incluse tutte leIncluse tutte le combinazionicombinazioni FONTE DATI: Dati Sistema Informativo TrapiantiFONTE DATI: Dati Sistema Informativo Trapianti Liste di Attesa al 31 marzo 2007*Liste di Attesa al 31 marzo 2007* *Dati SIT 30 maggio 2007*Dati SIT 30 maggio 2007
  • 53. 306 311 Pazienti Iscrizioni PolmonePolmonePolmonePolmone 232 281 Pazienti Iscrizioni Tempo medio di attesaTempo medio di attesa dei pazienti in listadei pazienti in lista Tempo medio di attesaTempo medio di attesa dei pazienti in listadei pazienti in lista 2,49 anni2,49 anni2,49 anni2,49 anni 2,03 anni2,03 anni2,03 anni2,03 anni % mortalità in lista% mortalità in lista% mortalità in lista% mortalità in lista 0,500,50 %% 0,500,50 %% 12,34 %12,34 %12,34 %12,34 % PancreasPancreasPancreasPancreasIncluse tutte leIncluse tutte le combinazionicombinazioni Incluse tutte leIncluse tutte le combinazionicombinazioni FONTE DATI: Dati Sistema Informativo TrapiantiFONTE DATI: Dati Sistema Informativo Trapianti Liste di Attesa al 31 marzo 2007*Liste di Attesa al 31 marzo 2007* *Dati SIT 30 maggio 2007*Dati SIT 30 maggio 2007
  • 54.
  • 55. LA SPERANZA DI VITA NON E’ EQUAMENTE DISTRIBUITA !
  • 57. • BIBBIA prima documentazione scritta di rianimazione cardiopolmonare (RCP) in un versetto di ELIA, che descrive il soccorso respiratorio eseguito ad un bambino GUERRA l’importanza del trasporto e della cura precoce dei feriti in battaglia (“un uomo curato poteva ritornare a combattere”). RESPIRAZIONE BOCCA A BOCCA fu descritta da Tossac nel 1771; NASCITA DEL CONCETTO MODERNO D’AMBULANZA nel 1797 Larrey inventa la prima ambulanza e evidenzia l'importanza di un trattamento immediato, seguito da un trasporto appropriato del ferito vero un ospedale o altro luogo attrezzato 57
  • 58. • SUBLUSSAZIONE DELLA MANDIBOLA per attuare la pervietà delle vie aeree fu descritta da Heiberg nel 1878; MASSAGGIO CARDIACO DIRETTO a torace aperto (precedette il massaggio cardiaco esterno) fu attuato sull’uomo nel 1892; INTUBAZIONE ENDOTRACHEALE fu introdotta nei primi del 1900; RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE (RCP) di Safar nel 1960 (Guerra Vietnam) RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE CEREBRALE (RCPC) nel 1970 LINEE GUIDA BLS E ACLS nel 1990 (ogni 5 anni); BLSD nel 2007 ACLS 2010: indicazione a Ipotermia per prevenire danni anossici cerebrali post rianimazione 58
  • 59. SISTEMA 118 INTEGRATO COSA C’ERA PRIMA DEL SISTEMA 118 (1992)? COS’E’ IL SISTEMA 118 ? NUMERO UNICO DI SOCCORSO SANITARIO FUTURO PROGETTO DI NUMERO UNICO DELL’EMERGENZA (sanitaria , polizia, pompieri , ecc ) RETE TELEFONICA RISERVATA ALLA SANITA’ (linee dirette dedicate , reti radio) PUNTI DI 1° INTERVENTO (associazioni volontariato) PRONTI SOCCORSO - OSPEDALI DI I° , II°,III° LIVELLO IN RETE
  • 60. 60 • Ricezione valutazione • Filtro priorità • Allertamento, attivazione mezzi • Coordinamento soccorsi • Organizzazione randez vous • Registrazione e documentazione • Epidemiologia, statistiche • Procedure e protocolli • Formazione • Valutazione qualità
  • 61.
  • 62.
  • 63.
  • 64.
  • 65. ATTIVAZIONE DELLA CENTRALE OPERATIVA 118 Località Nome Via-Nr. Civico Riferimenti Telefono Ha visto l’accaduto ? Vede l’infortunato ?
  • 66. ATTIVAZIONE DELLA CENTRALE OPERATIVA Paziente internistico 118 Dolore Cosciente Torace Addome Respira Da quanto tempo ? Età del paziente Altro
  • 67. ATTIVAZIONE DELLA CENTRALE OPERATIVA Paziente traumatico 118 Ferita penetrante Cosciente Mezzi coinvolti Respira Pz. sbalzato Nr. Pazienti- Incastrati Caduta da mt Sostanza infiammabile
  • 68. 118
  • 69. 118 MANTENERE IL TELEFONO LIBERO PER ESSERE EVENTUALMENTE RICONTATTATI
  • 70. 118
  • 71. 118
  • 72. Livelli di soccorso ambulanze volontariato ambulanza con infermiere professionale ambulanza con Medico emergenza territoriale automedica con medico di emergenza territoriale + infermiere professionale eliambulanza con medico/anestesista e infermiere professionale ORDINARIE BLS BLSD UMSI UMSA
  • 74.
  • 75. DOLORE DI ARTO INGESSATO E DIFFICOLTA’ RESPITORIA PERSONA DISTESA A TERRA CON BOTTIGLIA IN MANO DONNA GIOVANE CON DOLORE AL PETTO +FORMICOLII AI 4 ARTI E DIFFICOLTA’ AL TRANSITO DI ARIA IN GOLA
  • 76. PERSONA INCARCERATA DENTRO AUTO,PRIVO DI COSCIENZA. POLSO SUPERFICIALE E ECCHIMOSI FRONTALE PERSONA ACCESSIBILE ALL’INTERNO AUTO,COSCIENTE,DOLORE ADDOMINALE,POLSO SUPERFICIALE E DISPNEA BAMBINO PROIETTATO FUORI DAL VEICOLO,PRIVO DI COSCIENZA,DI POLSO E RESPIRO
  • 77. TERRITORIO 43 COMUNI 055 AUTOSTRADE BACINO 3000 Kmq FLUSSO TURISTICO ABITANTI 970.000 circa 99.027 INTERVENTI NEL 2007 LOGISTICA: GESTIONE Azienda 10 Fi PERSONALE 45 Infermieri 100 Medici 4 Amministrativi MEZZI PROPRI : 2PANDA (lima) 6 AUTO-MEDICHE (alfa-mike) 1 ELICOTTERO (pegaso1) toscana centrale MEZZI CONVENZIONATI: 17 MEDICALIZZATE UMSa (alfa1) 5 INFERMIERISTICHE umsI (india1,2,3,4,5) 7 BLS (bravo1) MEZZI ESTEMPORANEI
  • 78. 78
  • 79. 79
  • 80. • trae la sua più profonda ispirazione in quel principio di carità e solidarietà che, sin dagli albori dell’umanità, ha indotto “il buon samaritano” a soccorrere il prossimo chiunque esso sia ovunque esso si trovi • la “prima linea” del Servizio di Emergenza Sanitaria Territoriale: forniscono la parte più rilevante delle risorse umane e materiali operanti nel soccorso In ITALIA:2600 associazioni di volontariato con oltre un milione di persone al servizio del cittadino 80 • Il volontario deve seguire corsi per acquisire abilitazione al soccorso 1° liv,2° liv, BLS,BLSD,SVT
  • 82. • Perché TUTTI possiamo trovarci nelle condizioni di dovere prestare aiuto. • Bastano semplici • comportamento corretto per salvare la vita di una persona (amico/a, parente, collega di lavoro, 82
  • 83. • Il PRIMO SOCCORSO è l’aiuto che CHIUNQUE può prestare ad una o più persone, vittime di un trauma o di un malore, in attesa dell’arrivo di un soccorso qualificato. Il PRONTO SOCCORSO è effettuato solo da medici, infermieri, volontari opportunamente addestrati, con strumenti e terapie adeguate, sul luogo dell’evento, durante il 83
  • 84. 84 Quindi il PRIMO SOCCORRITORE rappresenta un importante ponte fra l’evento (infortunio, malore) e il SOCCORSO QUALIFICATO. PRIMO SOCCORSO
  • 85. 85 Omissione di soccorso (art. 593 C.P.) Il reato è consumato da chiunque”...trovando abbandonato...persona incapace di provvedere a sé stessa omette di darne avviso all’Autorità. Alla stessa pena soggiace chi, trovando un corpo inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso alle Autorità (chiamare 118).”
  • 86. 86 Stato di necessità (art. 54 C.P.) Non è punibile chi abbia commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo non da lui volontariamente causato né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionale al pericolo.
  • 87. 87 •Consenso informato Nelle decisioni prese nei confronti di una persona cosciente e maggiorenne bisogna tenere conto anche del parere della vittima. Es. chiamare un’ambulanza o un medico o un familiare . Se la persona non è in grado di esprimere la propria volontà si considera il consenso implicito. •Responsabilità per i beni altrui •Diritto alla discrezione
  • 88. 88 Il soccorritore occasionale: •Non deve mai sostituirsi al medico •Non deve mai azzardare manovre che non sa fare •Non deve cercare di essere eroe né di fare miracoli •Non deve farsi prendere dal panico •Non deve somministrare liquidi all’infortunato •Non deve trasportare l’infortunato …….MA DEVE FARE IL POSSIBILE! •Proteggere l’infortunato da ulteriori rischi •Favorire la sua sopravvivenza •Allontanare la folla •Saper effettuare una corretta chiamata di soccorso: •Fornire al 118 le corrette informazione per distinguere i casi urgenti a rischio vita dai casi gravi ma non urgenti •Consentire l’invio della «mezzo di soccorso mirato » per il tipo di problema in atto •Effettuare sostegno morale •Se presente un medico offriamo la nostra
  • 89. 89 URGENZA: la vita dell’infortunato è in pericolo bisogna intervenire immediatamente GRAVITA’: non comporta necessariamente l’urgenza, aspettiamo il soccorso qualificato
  • 90. 90 CODICE ROSSO Pericolo di vita IMMEDIATO. Compromissione di una o più delle funzioni vitali. CODICE GIALLO Situazione URGENTE. Alterazione di una o più funzioni vitali. CODICE VERDE Non vi è pericolo di vita. È necessaria comunque una valutazione medica che può però essere dilazionata nel tempo. CODICE BIANCO Non vi è pericolo di vita. La situazione dovrebbe essere risolta attraverso la medicina di base.
  • 91. 91 QUANDO IL CASO E’ URGENTE? QUANDO SONO COMPROMESSE LE FUNZIONI VITALI: •FUNZIONE NERVOSA  COSCIENZA •FUNZIONE RESPIRATORIA  RESPIRO •FUNZIONE CIRCOLATORIA 
  • 93. 93 È un procedimento mentale che conduce a scoprire una Malattia attraverso il rilievo di 2 elementi : SINTOMI :un'alterata della normale sensazione di sé e del proprio corpo in relazione ad uno stato patologico (dolore ,dispnea ,cardiopalmo , ecc ): è ciò che uno «sente» SEGNI :un riscontro patologico individuato dal medico o soccorritore all'esame obiettivo del paziente stesso (colore della cute, perfusione capillare, presenza e caratteri dei polsi arteriosi); è un reperto oggettivo e non influenzato da
  • 94. 94
  • 95. Determinazione del polso Si definisce polso la percezione dei battiti del cuore rilevabili a livello di un’arteria che decorre in superficie e che può essere compressa con la punta delle dita indice e medio, contro un punto osseo Polso radiale Polso femorale Polso carotideo Polso brachiale
  • 96. POLSO FREQUENZA CARDIACA Normale 60/90 min. Tachicardia > 100 Bradicardia < 60 FORZA pieno sottile RITMO aritmicoritmico
  • 97. RESPIRO FREQUENZA RESPIRATORIA Normale 12/20 min. Tachipnea > 25 Bradipnea < 12 PROFONDITA’ profondo superficiale RITMO irregolareregolare
  • 98. Colorito cutaneo Significato / Possibili cause Roseo Normale nei pazienti di pelle chiara. Nei pazienti di colore è normale a livello della mucosa del sacco congiuntivale, delle labbra e del letto unguenale. Pallido Costrizione dei vasi sanguigni, che può derivare da emorragie , shock, ipotensione e stress emotivo. Cianotico ( bluastro ) Inadeguata funzione respiratoria o cardiaca Eritematoso Esposizione a calore, ipertensione, eccitamento emotivo Itterico Anomalie epatiche Marezzato (coperto di chiazze) Si osserva talvolta nei pazienti sotto shock
  • 99. VALUTAZIONI SHOCK INIZIALE SHOCK CONCLAMATO FC e polso FC normale e solo leggermente aumentata (100-120 battiti/min.) polso radiale rilevabile FC aumenta (>120) polso appena percettibile. Se la PA è molto bassa rileva solo il polso carotideo Cute Pallida,fredda e sudata Cerea e fredda Coscienza Conservata Disorientamento e sonnolenza ingravescenti sino alla perdita della coscienza vera e propria Respiro Normale Superficiale e accelerato Comportamento Tranquillo Inquieto,senso di angoscia
  • 100. Stato vigile di coscienza Orientato cosciente e ben orientato nello spazio e nel tempo Stato confusionale acuto Confuso cosciente ma disorientato Stato soporoso Soporoso reagisce solo a stimoli verbali Stato stuporoso Stuporoso reagisce solo a stimoli dolorosi Stato comatoso Comatoso non reagisce né a stimoli verbali né a stimoli dolorosi
  • 101. 101 Insufficienza respiratoria Il polmone non è in grado di ossigenare bene l’organismo: si crea dopo la dispnea, cioè un aumento del lavoro respiratorio associato ad uno scarso scambio gassoso SINTOMI: tachipnea/bradipnea, cianosi, alterazione dello stato mentale
  • 103. 103 Respirazione e circolazione sono regolati da centri nervosi presenti nel ponte e midollo allungato (o bulbo), che si trovano alla base dell’encefalo e che precedono il midollo spinale.
  • 104. 104 …..alcune considerazioni….. •Se si arresta il respiro, il cuore continua a battere solo per 7-8 minuti •Lesioni al bulbo portano all’arresto della respirazione e all’arresto cardiaco •Se il cuore è il primo a fermarsi, quasi immediatamente si verifica l’arresto respiratorio •L’anossia cerebrale provoca lesioni irreparabili dopo 4-5 minuti •Dopo 8-10minuti di anossia si ha la “morte cerebrale”
  • 105. 105
  • 106. DIFFONDERE L’IMPORTANZA DELLA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA • • • • LA TEMPESTIVITA’ E’ LA CHIAVE DELLA SOPRAVVIVENZA Accesso precoce BLS precoceDP precoce ACLS precoce Catena della Sopravvivenza
  • 107. Arresto cardiaco No coscienza No respiro No circolo No ossigeno LESIONI CEREBRALILESIONI CEREBRALI MORTEMORTE
  • 108. Il BLS da solo non riesce di solito a far ritornare la circolazione e la respirazione spontanea, • ma sostiene le funzioni vitali determinando ossigenazione d’emergenza cardiaca e cerebrale •permette di guadagnare tempo nell’attesa che arrivino i soccorsi qualificati che possono agire con più efficacia sulle cause dell’evento. Il BLSD può riuscire da solo far ritornare la circolazione e la respirazione spontanea grazie al defribillatore automatico esterno (DAE)
  • 109.
  • 110. 110 1.Valutare la dinamica dell’evento (trauma, malore, …) 2.Agire in sicurezza: autoprotezione 3.Esame dell’infortunato 4.Allarme o chiamata di soccorso 5.Continuo l’esame dell’infortunato 6.Praticare i “gesti” previsti per quel tipo di incidente 7.Completare l’assistenza fino all’arrivo del soccorso qualificato
  • 111. 111 1:1:VALUTARE LA SCENAVALUTARE LA SCENA 2:2: PROTEZIONEPROTEZIONE •La scena è sicura? •Ci sono pericoli?
  • 112. 112 OBIETTIVI della richiesta del soccorso al • VALUTARE GLOBALMENTE LA SCENA • VALUTARE I PERICOLI • VALUTARE NECESSITA’ DI INVIO DI TEAM DI SUPPORTO:115/NBCR/VIGILI URBANI/POLIZIA • FARE AUTOPROTEZIONE • VALUTARE IL MECCANISMO DI LESIONE • FAVORIRE L’ELABORAZIONE DI UN INDICE DI SOSPETTO OCCORRE •IDENTIFICARE IL PROBLEMA •DELIMITARLA SPAZIALMENTE (perimetro dello scenario) •DIMENSIONI DEL PROBLEMA (numero veicoli coinvolti, n° feriti, evoluzione….) •PERICOLI EVIDENTI •MEZZI DI SOCCORSO/ASSISTENZA necessari
  • 115. CONFUSIONE RUMORE AUMENTO EMOTIVITA’ INTERFERENZE FUMO il pubblico deve essere ''controllato'' dalle forze di polizia ATTENZIONE AGLI ASTANTI
  • 117. PERICOLO IMMINENTE PER LA VITTIMA ? NO SI INIZIARE LA VALUTAZIONE DELLA SCENA RIMUOVERE IL PERICOLO O RIMUOVERE IL PAZIENTE COLPO D’OCCHIO
  • 118. 118 QUALE RISCHIO? Rischio biologico: sangue, urine, feci, vomito, sperma, saliva Rischio chimico: incidenti con autocisterne, fumi sprigionati da incendi, ustioni da sostanze chimiche, interventi in cantieri edili e siti industriali Rischio fisico: radiazioni, elettricità, incendi, rumori e vibrazioni, ambienti molto umidi molto caldi oppure molto freddi Rischio movimentazione manuale carichi: lesioni dorso dorso-lombari a carico strutture ossee, muscolari, tendinee, nervose e vascolari
  • 119. 119 3:3: Esame dell’infortunatoEsame dell’infortunato STATO DI COSCIENZASTATO DI COSCIENZA SE E’ COSCIENTE SIGNIFICA CHE RESPIRA E CHE IL CUORE BATTE  Si prosegue l’ispezione con calma…. E si decide come procedere…. Signore, signore mi sente? ÈÈ cosciente !cosciente !
  • 120. 120 esame secondarioesame secondario a persona coscientea persona cosciente • Colloquio con l'infortunato • Raccolta di informazioni • Esame dei parametri vitali • Esame dalla testa ai piedi • Soccorso psicologico • Casi particolari ÈÈ cosciente !cosciente !
  • 121. 121 Cosa fare in attesaCosa fare in attesa dell’ambulanzadell’ambulanza • Sorvegliare stato di coscienza parlandoci • Esame dei parametri vitali e polso • Aiutare la respirazione, allentare la cravatta o foulard; slacciare il colletto della camicia, la cinta dei pantaloni o il reggiseno • Soccorso psicologico • Mettere in trendelemburg se si sospetta ipotensione ÈÈ cosciente !cosciente !
  • 122. 122 SE NON E’ COSCIENTE, cioè non risponde alle domande né agli stimoli,  URGENZA  118 Aiuto! Chiamate il 118! Non èNon è Cosciente !Cosciente ! 3:3: Esame dell’infortunatoEsame dell’infortunato STATO DI COSCIENZASTATO DI COSCIENZA
  • 123. 123 ATTIVAZIONE DELLA CENTRALE OPERATIVA 118 Località Nome Via-Nr. Civico Riferimenti Telefono Ha visto l’accaduto Vede l’infortunato …………
  • 124. MECCANISMO di LESIONE E SINTOMI DEVE ESSERE ACCURATAMENTE RIFERITO AL 118 PERCHÉ FORNISCE IMPORTANTI INDICAZIONI SU: •LE POSSIBILI LESIONI INTERNE POCO EVIDENTI •LA GRAVITA' DEL PAZIENTE E LE LESIONI EVOLUTIVE IN BREVE TEMPO •TIPO E QUANTITA’ DI MEZZI DI SOCCORSO DA INVIARE •PREALLERTARE PS OSPEDALE: INFARTO,ICTUS,GRAVE TRAUMATISMO DA TRATTAMENTO CHIRURGICO IMMEDIATO LE INFORMAZIONI RIPORTATE ALL’EQUIPE DI PS PERMETTONO L’IDENTIFICAZIONE DELLE PRIORITA'
  • 125. a. DEVO LIBERARE LE VIE AEREE! N.B. SE SI TRATTA DI UN TRAUMATIZZATO VALUTARE SE E’ IL CASO DI IPERESTENDERE IL CAPO o se è meglio solo sollevare la mandibola 4:4: PERVIETA’ VIE AEREE (airway) •Iperestendi il capo sollevando il mento •Apri la bocca e verifica presenza corpi estranei
  • 126. 126 B VALUTO L’ATTIVITA’ REPIRATORIA 5:RESPIRA (breathing) ?5:RESPIRA (breathing) ? LE NUOVE LINEE GUIDA 2010 HANNO ABOLITO IL GAS UTILIZZA TROPPO TEMPO!!! Non tenere conto di deboli tentativi di respirazione
  • 127. 127 6:6: AZIONIAZIONI SE RESPIRA SE NON RESPIRA RCPRCP 30 COMPRESSIONI TORACICHE ESTERNE alternate a 2 INSUFFLAZIONI PLSPLS POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA
  • 128. 128 Posizione laterale di sicurezzaPosizione laterale di sicurezza
  • 129. 129 Posizione laterale di sicurezzaPosizione laterale di sicurezza Definizione:Definizione: • Laterale? – la persona è distesa su un lato • Sicurezza? – favorisce la pervietà delle vie aeree in caso di vomito • Quando si fa il PLS – infortunato INCOSCIENTE – respiro presente – polso presente Quando non si deve fare PLS -traumatizzato
  • 130. 130 Posizione laterale di sicurezzaPosizione laterale di sicurezza CONSIGLICONSIGLI • controllare spesso la funzione respiratoria • estrarre la lingua se l'infortunato russa o non respira • pulire con un fazzoletto l'interno della bocca se l'infortunato gorgoglia • solleviamo la mandibola (sublussazione della mandibola) che sostituisce l'iperestensione
  • 131. 131 A = AIRWAYS (Vie Aeree) Controllare la facoltà di risposta (È cosciente? È incosciente?) Assicurare la pervietà delle vie aeree B = BREATHING (Respiro) Controllare l’attività respiratoria C = CIRCULATION (Circolo) Controllare la presenza di segni di circolo In assenza di respiro o di respiro anormale praticare R.C.P. = rianimazione cardio polmonare Fino 2009 METODO DELL’ABC Dal 2010 METODO DELL’AB
  • 133. 133 Rianimazione cardiopolmonareRianimazione cardiopolmonare DAL 2010DAL 2010 HANDS ONLYHANDS ONLY CPRCPR Per i testimoniPer i testimoni NonNon addestratiaddestrati
  • 134. 134 Rianimazione cardiopolmonareRianimazione cardiopolmonare 2 ventilazioni efficaci di circa 1” l’una
  • 135. 135 ……considerazioni…. •La RCP va eseguita su una superficie rigida, non su un letto o su un divano! • Le ventilazioni vanno eseguite con il capo ben iperesteso e non devono essere troppo energiche o veloci, si rischia che entri aria nello stomaco con conseguente vomito
  • 136. 136
  • 137. 137 • La sequenza 30 compressioni/2 insufflazioni viene interrotta solo quando: a)riprende la respirazione efficace, b)arriva il soccorso avanzato, c) il soccorritore è esaurito fisicamente! 7:7: COMPLETO L’ASSISTENZACOMPLETO L’ASSISTENZA
  • 138. 138 CAUSE DI ARRESTOCAUSE DI ARRESTO CARDIORESPIRATORIO (ACR)CARDIORESPIRATORIO (ACR) 1. L’aria non arriva ai polmoni 2. L’aria che arriva è alterata 3. Arresto cardiaco Ostacolo Paralisi muscoli respiratori Compressione toraco-addominale esterna Trauma Carenza di ossigeno Eccesso di anidride carbonica Gas tossici ARITMIE MALATTIA CORONARICA
  • 139. •U.S.A.U.S.A. 350.000 decessi/anno350.000 decessi/anno Negli USA: 1 caso / 1000 abitanti / annoNegli USA: 1 caso / 1000 abitanti / anno Stima in Italia: 60.000 arresti cardiaci /annoStima in Italia: 60.000 arresti cardiaci /anno 50.000 decessi / anno 83%50.000 decessi / anno 83% ogni 3-4’ c’è un arresto cardiacoogni 3-4’ c’è un arresto cardiaco 1 su 4 muore prima di arrivare in ospedale1 su 4 muore prima di arrivare in ospedale ARRESTO CARDIACOARRESTO CARDIACO Evento traumatico (violento colpo sul torace) Cause tossiche Cause ambientali (folgorazione, sincope da tuffo in acque gelide) CARDIOPATIA ISCHEMICA (attacco cardiaco)
  • 140. 140 CAUSE DI ARRESTO CARDIACOCAUSE DI ARRESTO CARDIACO La maggior parte di morti improvvise non traumatiche avviene in casa, in presenza di un famigliare. L’evento solitamente è preceduto da un violento dolore toracicodolore toracico, che può salire verso la mandibola, scendere lungo il braccio sinistro. Spesso c’è nausea, pallore,nausea, pallore, sudorazione, difficoltàsudorazione, difficoltà respiratoria, debolezzarespiratoria, debolezza. BISOGNA CHIAMARE SUBITO IL 118 - LA RCP PRECOCE E LA DEFIBRILLAZIONE PRECOCE AUMENTANO NOTEVOLMENTE LE PROBABILITA’ DI SOPRAVVIVENZA
  • 141. Il sistema cardiovascolare Il cuore pompa 7200 l in 24 h William Harvey 1578-1657 Trasporta acqua nutrienti e gas tra i vari distretti dell’organismo
  • 142. Cuore destro Cuore sinistro Il flusso di sangue nel cuore è unidirezionale
  • 143.
  • 144.
  • 145. RITMI RISCONTRABILI IN CORSORITMI RISCONTRABILI IN CORSO DI ARRESTO CARDIACODI ARRESTO CARDIACO 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100LaLa fibrillazione ventricolare e la tachicardiafibrillazione ventricolare e la tachicardia ventricolare senza polsoventricolare senza polso sono le aritmiesono le aritmie riscontrabili in circariscontrabili in circa l’85%l’85% dei casi di arrestodei casi di arresto cardiaco.cardiaco. UNICA TERAPIA EFFICACE :UNICA TERAPIA EFFICACE : DEFIBRILLAZIONE !!DEFIBRILLAZIONE !! TV FV 85% 15% PEA
  • 146. DANNO ANOSSICO CEREBRALEDANNO ANOSSICO CEREBRALE *Il danno anossico cerebrale “inizia”Il danno anossico cerebrale “inizia” dopo 4’ - 6’ di assenza di attivitàdopo 4’ - 6’ di assenza di attività circolatoria valida (arrestocircolatoria valida (arresto cardiocircolatorio)cardiocircolatorio) *Diviene “irreversibile” dopo 10’Diviene “irreversibile” dopo 10’
  • 147. % DI SOPRAVVIVENZA DOPO ARRESTO% DI SOPRAVVIVENZA DOPO ARRESTO CARDIORESPIRATORIOCARDIORESPIRATORIO
  • 148. % DI SOPRAVVIVENZA DOPO ACR IN% DI SOPRAVVIVENZA DOPO ACR IN RELAZIONE ALLA PRECOCITA’ ED ALRELAZIONE ALLA PRECOCITA’ ED AL TIPO DI INTERVENTOTIPO DI INTERVENTO
  • 149.
  • 150.
  • 151. 151 CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIOCAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO OSTRUZIONE DA CORPO ESTRANEO (OVA) Una persona che sta soffocando a causa di un corpo estraneo nelle vie aeree: • non può respirare • non può parlare • non può tossire • di solito si stringe la gola con le mani • perde conoscenza in pochi minuti
  • 152. Differenza tra OVA incompleta e completa segni OVA incompleta OVA completa tosse si Incapace a parlare Altri segni Può parlare tossire respirare Accenna con il capo Non respira, respiro sibilante, tentativi di tossire incosciente Segni generali: compaiono durante l’assunzione di cibo, la vittima può afferrare il suo collo
  • 153. 153 Cosa fare ? Se la vittima respira e tossisce: chiamare il 118 incoraggiarla a continuare a tossire ma non fare alcuna manovra
  • 154. 154 Se la vittima smette di respirare o tossire: posizionati al suo fianco un po’ dietro, sorreggi il torace con una mano facendola sporgere in avanti, dai fino a 5 percussioni dorsali in sede interscapolare
  • 155. 155 Se la vittima smette di respirare o tossire: se è in piedi o seduta • 5 compressioni addominali posizionarsi alle spalle della vittima e mettere le braccia attorno alla parte alta dell’addome afferrando il pugno di una mano con l’altra e poggiandolo tra ombelico ed estremità dello sterno spingere bruscamente verso l’alto e all’interno • Far chiamare il 118
  • 156. • Accompagna a terra l’infortunato • Chiama 118 • Valuta vie aeree e rimuovi corpi estranei affioranti • 5 ventilazioni di soccorso • 30 compressioni • 2 ventilazioni • Vedere se affiora corpo estraneo in bocca 156
  • 157.
  • 158. 158 ANNEGAMENTO •Chiamare il prima possibile il 118 •Procedere secondo le indicazioni BLS: se la vittima non respira (verificarlo con la manovra GAS), eseguire il massaggio cardiaco e le respirazioni nel classico rapporto 30:2. •Nelle linee guida recenti non hanno invece alcuna indicazione certe manovre, viste spesso nei film, eseguite per rimuovere l'acqua dai polmoni. L'evento deve essere trattato come un qualsiasi caso di arresto cardiaco. Ricorda sempre di agire in sicurezza!
  • 159. 159 CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIOCAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO Paralisi muscoli respiratori ELETTROCUZIONE •Autoprotezione •Non toccare l’infortunato se non si è staccata la corrente •Con l’alta tensione retrocedere e dare allarme •Se respira: PLS •Se non respira: RCP
  • 160. 160 CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIOCAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO Paralisi muscoli respiratori AVVELENAMENTO •Da farmaci •Da alcol •Da droghe Depressori bulbari Non far addormentare la persona Farla vomitare solo se è ben cosciente Chiamare il 118 Incosciente che respira: PLS RCP se necessario
  • 161. 161 CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIOCAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO 2.L’aria che arriva è alterata Carenza di ossigeno Eccesso di anidride carbonica Gas tossici
  • 162. 162 EMORRAGIEEMORRAGIE E’ l’uscita di sangue da uno o più vasi Classificazione ESTERNE INTERNE ESTERIORIZZATE Il sangue esce attraverso la ferita Il sangue rimane infiltrato fra i tessuti o all’interno di cavità Il sangue esce attraverso orifizi naturali del corpo
  • 164. 164 Cosciente o Incosciente Agitato Pallido e sudato Dolente Tachicardico Tachipnoico Ridotta pressione arteriosa SEGNI E SINTOMI
  • 165. 165 EMORRAGIE esterne sempliciEMORRAGIE esterne semplici 1.SICUREZZA! (Guanti?) 2.Compression e sulla ferita 3.Sollevare la parte se non vi è frattura 4.Applicare freddo
  • 166. 166 EMORRAGIE arteriose graviEMORRAGIE arteriose gravi ATTENZIONE! VITA A RISCHIO! 1) Non basta comprimere sulla ferita 2) BISOGNA COMPRIMERE L’ARTERIA PRINCIPALE FRA IL CUORE E LA FERITA: carotide, succlavia, ascellare, omerale, femorale
  • 167. 167 SEMPLICI: ecchimosi (= lividi), ematomi Risultato di contusioni  Ghiaccio nelle prime 12-24 ore GRAVI: SANGUE IN CAVITA’ – irrequietezza, ansietà o torpore, debolezza – pallore, pelle fredda e umida, senso di freddo – respiro superficiale e affannoso – polso piccolo e frequente 118 URGENTE LE EMORRAGIE INTERNE
  • 168. 168 DAL NASO: – TRAUMA CRANICO O FACCIALE: ROSSO O MISTO A LIQUIDO TRASPARENTE: NON MUOVERE, 118 – EPISTASSI DALL’ORECCHIO: – TRAUMA LOCALE – TRAUMA CRANICO: ROSSO O MISTO A LIQUIDO TRASPARENTE: NON MUOVERE, 118 DALLA BOCCA: – CAVO ORALE (EMOFTOE) MISTO A SALIVA – APPARATO RESPIRATORIO (EMOTTISI) ROSEO, SCHIUMOSO – APPARATO DIGERENTE (EMATEMESI) VOMITO SANGUIGNO …ma anche da intestino, apparato uro- LE EMORRAGIE ESTERIORIZZATE
  • 169. 169 …..come anche nei casi di: •USTIONI GRAVI ED ESTESE •DISIDRATAZIONE •POLIURIA CONSEGUENZE EMORRAGIE DIMINUIZIONE DEL VOLUME DEI LIQUIDI SHOCK IPOVOLEMICO
  • 170. PALLORE spesso con CIANOSI LABBRA SUDORAZIONE FREDDA FREDDO, anche con tremore può esserci NAUSEA, VOMITO, VERTIGINI può presentare SETE INTENSA POLSO PICCOLO E FREQUENTE RESPIRO SUPERFICIALE E AFFANNOSO OLIGURIA fino ad ANURIA PUO’ EVOLVERE IN COMA E PORTARE ALLA MORTE SINTOMI DELLO SHOCKSINTOMI DELLO SHOCK
  • 171. 171 PALLORE spesso con CIANOSI LABBRA SUDORAZIONE FREDDA FREDDO, anche con tremore può esserci NAUSEA, VOMITO, VERTIGINI può presentare SETE INTENSA POLSO PICCOLO E FREQUENTE RESPIRO SUPERFICIALE E AFFANNOSO OLIGURIA fino ad ANURIA PUO’ EVOLVERE IN COMA E PORTARE ALLA MORTE SINTOMI DELLO SHOCKSINTOMI DELLO SHOCK
  • 172. 172 STENDERE L’INFORTUNATO AL SUOLO BLOCCARE LE EMORRAGIE O AGIRE SULLE CAUSE DELLE EMORRAGIE POSIZIONE ANTISHOCK (+ PLS SE INCOSCIENTE) COPRIRE L’INFORTUNATO (RIMUOVERE INDUMENTI BAGNATI) ATTENZIONE AL VOMITO NO ALCOL NO CAFFE’ SOCCORSO PSICOLOGICO MONITORAGGIO DELLE FUNZIONI VITALI SHOCK e PRIMO SOCCORSOSHOCK e PRIMO SOCCORSO
  • 173. 173 • POSIZIONE ORIZZONTALE : – TRAUMA CRANICO IN INCOSCIENTE – FRATTURE GRAVI ARTI INFERIORI • POSIZIONE SEMISEDUTA: – TRAUMA CRANICO SOGGETTO COSCIENTE – TRAUMI TORACICI – DISPNOICI – VISO CONGESTO • DOVE SI TROVA, COME SI TROVA: – SOSPETTO FRATTURA COLONNA – SOSPETTO FRATTURE PELVICHE – SOSPETTO FRATTURA O LUSSAZIONE ANCA SHOCK e PRIMO SOCCORSOSHOCK e PRIMO SOCCORSO Eccezioni alla posizione anti-Eccezioni alla posizione anti- shockshock
  • 174. 174 Si generano quando la pelle perde la sua integrità. INFEZIONI EMORRAGIE PERICOLI Dolore Gonfiore Rossore Calore LE FERITELE FERITE
  • 175. 175 PROFONDITA’ ESTENSIONE PRESENZA DI CORPI ESTRANEI Gravità delleGravità delle FERITEFERITE
  • 177. 177 Medicazione delleMedicazione delle FERITEFERITE 1.Lavarsi bene le mani 2.Far sanguinare la ferita 3.Lavare bene la ferita con acqua corrente, dal centro alla periferia 4.Disinfettare 5.Coprire con garze sterili
  • 178. 178 Medicazione delleMedicazione delle FERITEFERITE Non usare mai cotone idrofilo Non disinfettare con alcol Non mettere pomate cicatrizzanti Non estrarre eventuali corpi estranei Non strappare le medicazioni rimaste “attaccate” se non prima di aver inumidito con acqua ossigenata avvertenze!!!avvertenze!!!
  • 179. 179 LE USTIONILE USTIONI Possono riguardare diversi organi: pelle, muscoli, vasi sanguigni, nervi, ossa ….
  • 180. 180 Cause delle USTIONICause delle USTIONI •Caldo o freddo •Esplosioni •Sostanze chimiche •Radiazioni •Elettricità
  • 181. 181 Classificazione delle USTIONIClassificazione delle USTIONI Le ustioni della cute si possono classificare, secondo la gravità, in ustioni di PRIMO, SECONDO e TERZO GRADO 1° 2° 3°
  • 183. 183 2° Reggio E, 29 Luglio: Bimbo di 2 anni ustionato a mani e gambe Ustionato da alcune piastre in rame mentre gioc Stava giocando all'interno del rinnovato parco Cervi quando ha toccato una piastra decorativa di rame resa rovente dal sole. Così un bambino di due anni ha riportato ustioni di secondo grado che hanno reso necessario il ricovero al Santa Maria nuova. Cosa fare? 1. Non togliere i vestiti se sono incollati alla pelle 2. Raffreddare sotto acqua corrente 3. Coprire con garze sterili
  • 184. 184 3° Torcia umana, 72enne in fin di vita Stava miscelando olio e benzina quando le fiamme lo hanno avvolto. Ha riportato ustioni di secondo e terzo grado su tutto il corpo Completamente avvolto dalla fiamme, un uomo di 72 anni, ieri pomeriggio ha riportato ustioni gravissime. Il pensionato, è stato trasportato d’urgenza in ospedale dove i medici gli hanno riscontrato ustioni di secondo e terzo grado, su gambe, braccia e al volto. L’anziano, stava miscelando olio e benzina per ottenere il combustibile per la motosega. Qualcosa, forse una sigaretta, ha innescato le fiamme che lo hanno avvolto completamente. Le sue condizioni sono gravissime e i medici si sono riservati la prognosi. Cosa fare? 1. Avvolgere in un panno se la persona è in fiamme 2. Trasporto urgente con ambulanza in ospedale 3. Se possibile posizione anti shock
  • 185. 185 USTIONI da agenti chimiciUSTIONI da agenti chimici 1.Lavare abbondantemente con un getto violento di acqua corrente, per asportare la sostanza senza che abbia il tempo di reagire con l’acqua 2.Togliere eventuali indumenti contaminati
  • 186. 186
  • 187. 187 RISCHIO PER LA VITARISCHIO PER LA VITA Si valuta dall’estensione dell’ustione più che dalla profondità: In un adulto se >30% In un bambino basta il 20%
  • 188. 188 FRATTUREFRATTURE E’ l’interruzione di continuità di un osso. Generalmente sono di natura traumatica ma possono avere anche un’origine patologica. 1 Completa 2 Incompleta 3 Composta 4 Scomposta 5 Esposta 1 Interessa l’osso a tutto spessore 2 E’ un’incrinatura, un’infrazione 3 I monconi sono rimasti nella loro sede primitiva 4 I monconi o i frammenti si sono spostati dalla loro sede naturale 5 I monconi o i frammenti comunicano con l’esterno
  • 190. 190 FRATTURE: cosa fare?FRATTURE: cosa fare? 1. Evitare movimenti inutili 2. Immobilizzare la parte nella posizione in cui si trova, bloccando le articolazioni a monte e a valle, utilizzando anche mezzi di fortuna 3. Non fare diagnosi! 4. Non tentare di ridurre la frattura 5. Su quelle esposte, coprire con un telo pulitissimo, senza disinfettare e senza manipolare – CHIAMARE IL 118 6. Con sospetta frattura della colonna vertebrale può esserci la lesione del midollo spinale! NON MUOVERE L’INFORTUNATO! NO PLS! - CHIAMARE IL 118
  • 191. 191 DISTORSIONE:DISTORSIONE: fuoriuscita di un capo articolare dalla sua sede, con successivo rientro immediato  IMPACCHI FREDDI EDIMPACCHI FREDDI ED IMMOBILIZZAZIONEIMMOBILIZZAZIONE
  • 192. 192 LUSSAZIONELUSSAZIONE:: fuoriuscita definitiva di un capo articolare dalla sua sede naturale  NONNON TENTARE DI RIDURRE LA LUSSAZIONE,TENTARE DI RIDURRE LA LUSSAZIONE, IMMOBILIZZARE E PORTARE IN OSPEDALEIMMOBILIZZARE E PORTARE IN OSPEDALE
  • 193. 193 STRAPPOSTRAPPO:: rottura di uno o più fasci di fibre muscolari  IMPACCHI FREDDI, DOPO 24 OREIMPACCHI FREDDI, DOPO 24 ORE IMPACCHI CALDI, RIPOSOIMPACCHI CALDI, RIPOSO
  • 194. 194 CRAMPOCRAMPO:: contrattura improvvisa del muscolo, con dolore  RILASSARE IL MUSCOLO, ALLUNGARLORILASSARE IL MUSCOLO, ALLUNGARLO DOLCEMENTE, DARE DA BERE ACQUA E SALEDOLCEMENTE, DARE DA BERE ACQUA E SALE
  • 195. 195 CRISI CONVULSIVECRISI CONVULSIVE ... E possono comparire come conseguenza di …... E possono comparire come conseguenza di …
  • 196. 196 Durante una CRISI CONVULSIVACRISI CONVULSIVA l’infortunato può presentare o meno perdita di coscienzaperdita di coscienza.. EPILESSIAEPILESSIA Scarica improvvisa, eccessiva e disordinata generata da un gruppo di neuroni. Tali episodi possono coinvolgere una regione del sistema nervoso centrale oppure essere crisi generalizzate. CONVULSIONI FEBBRILI NEI BAMBINICONVULSIONI FEBBRILI NEI BAMBINI;; generalmente fra i 6 mesi e i 5 anni, simili alle crisi epilettiche (grande male)
  • 198. 198 EPILESSIA: cosa fare?EPILESSIA: cosa fare? •Mantenere la calma •Adagiare il paziente a terra e rimanergli vicino •Allentare gli abiti stretti •Allontanare oggetti che potrebbero ferirlo •NON tentare di tenerlo fermo durante le convulsioni •NON mettere niente in bocca al paziente: potrebbe finire con l’ostruire le vie aeree
  • 199. 199 Malore dovuto al DIABETEMalore dovuto al DIABETE ComaComa ipoipoglicemico:glicemico: Frequente nei pazienti con diabete di tipo 1, come conseguenza di un errore nella terapia. •Perdita coscienza •Cute sudata •Respiro normale
  • 200. 200 Malore dovuto al DIABETEMalore dovuto al DIABETE ComaComa iperiperglicemico:glicemico: Possibile in entrambe le forme di diabete come grave complicazione. •Perdita coscienza •Aumento frequenza respiro •Cute secca •Alito acetonico
  • 201. 201 Malore dovuto al DIABETEMalore dovuto al DIABETE Cosa fare?Cosa fare? •Se c’è perdita di coscienza, chiamare 118 •Valutare parametri vitali; attenzione al vomito •Eventualmente posizione laterale di sicurezza •Se ancora il paziente è cosciente sarà collaborativo e ci darà indicazioni: zucchero se si sospetta un’ipoglicemia
  • 202. 202 ASSIDERAMENTOASSIDERAMENTO Si ha ipotermia quando la temperatura corporea scende sotto i 35°C Segni visibiliSegni visibili: •Alterazione dello stato di coscienza •Pallore e cianosi diffusa •Bradipnea e bradicardia •Ipotensione •Arresto cardiorespiratorio •PORTARE IN AMBIENTE CALDO •TOGLIERE ABITI BAGNATI/FREDDI •RISCALDARE CON COPERTA •OSPEDALIZZARE
  • 203. 203 CONGELAMENTOCONGELAMENTO Raffreddamento di una singola porzione corporea: prognosi migliore dell’ipotermia ma spesso con gravi conseguenze permanenti Vasocostrizione localizzata  ischemia  cancrena  amputazione SegniSegni: cute inizialmente arrossata, poi bianca e cerea, poi a chiazze bianche e blu, cianosi, con superficie rigida poi lignea
  • 204. 204 CONGELAMENTOCONGELAMENTO Raffreddamento di una singola porzione corporea: prognosi migliore dell’ipotermia ma spesso con gravi conseguenze permanenti Vasocostrizione localizzata  ischemia  cancrena  amputazione SegniSegni: cute inizialmente arrossata, poi bianca e cerea, poi a chiazze bianche e blu, cianosi, con superficie rigida poi lignea Stesse indicazioni dell’assideramento.Stesse indicazioni dell’assideramento. NON MANIPOLARE IN MODO TROPPO ENERGICONON MANIPOLARE IN MODO TROPPO ENERGICO Bevanda calda/NO ALCOL – NOBevanda calda/NO ALCOL – NO sbalzo eccessivo di temperaturasbalzo eccessivo di temperatura
  • 205. 205 CONGELAMENTOCONGELAMENTO E’ una lesione locale daE’ una lesione locale da freddo che avvienefreddo che avviene generalmente allegeneralmente alle estremità: mani, piedi,estremità: mani, piedi, naso, orecchie…naso, orecchie… COSA FARE?COSA FARE? 1.1. Trasportare la vittima in luogo riparatoTrasportare la vittima in luogo riparato 2.2. Allentare o togliere indumenti costrittiviAllentare o togliere indumenti costrittivi 3.3. Somministrare bevande calde e zuccherate: NO ALCOLICI!!!Somministrare bevande calde e zuccherate: NO ALCOLICI!!! 4.4. Massaggiare delicatamente: NO FONTE DI CALOREMassaggiare delicatamente: NO FONTE DI CALORE DIRETTO!DIRETTO!
  • 206. 206 Colpo di SOLEColpo di SOLE Avviene dopo una lunga esposizione ailunga esposizione ai raggi solariraggi solari: i raggi ultravioletti sono la causa della stimolazione meningea che provoca la sofferenza cerebrale; si può arrivare alla morte. SintomiSintomi: cefalea, vertigini e spossatezza; febbre, sudorazione abbondante, nausea, cute calda ed arrossata, ustioni di 1° e 2° grado; può esserci shock ipovolemico, perdita di coscienza e coma. Cosa fare?Cosa fare? Valutazione parametri vitali, portare il paziente all’ombra, slacciare indumenti stretti e rinfrescargli il capo con impacchi umidi; posizione: semisdraiato
  • 207. 207 Colpo di caloreColpo di calore Si ha con le alte temperature e con elevata umidità, in assenza di ventilazione. SintomiSintomi: cefalea, spossatezza, alterazione dello stato di coscienza fino al coma, segni di shock, dispnea. COMPORTARSI COME PER IL COLPO DI SOLE ma in posizione antishock
  • 208. 208
  • 209. 209
  • 210. 210 I sintomi dell’intossicazioneintossicazione sono in funzione: •della quantità di alcol assunto •della tolleranza individuale •della modalità di assunzione 1° stadio1° stadio: euforia, vertigini, disinibizione, parlare rapido e continuo ad alta voce; cala la percezione del rischio, difficoltà a coordinare i movimenti, campo visivo ridotto, si riduce la percezione di stimoli luminosi e sonori.
  • 211. 211 2° stadio2° stadio: nausea, vomito, visione doppia, comportamento irascibile e violento; tempi di reazione fortemente compromessi, scarso adattamento all’oscurità. 3° stadio3° stadio: ebbrezza franca e manifesta, ipotermia, confusione mentale, sopore e sonnolenza molto intensa, delirio, polso lento e depressione del respiro, coma etilico.
  • 212. 212 INTOSSICAZIONE DA ALCOL:INTOSSICAZIONE DA ALCOL: COSA FARE? 1. Evitare che metta in pericolo sé ed altri 2. Attenzione se si dimostra aggressivo 3. Attenzione al vomito se perde coscienza 4. Se respira: posizione laterale di sicurezza (PLS) e coprire per evitare ipotermia 5. Se sono alterate o compromesse respirazione e/o circolo: chiamare 118 e iniziare RCP
  • 213. 213