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Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com
COOP DI QUARTIERE
PER GESTIONE SERVIZI A CARATTERE UNIVERSALE
Modello di outsourcing locale co-gestione
dei servizi verticali della AA.PP. attraverso
le cooperative di comunità
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DATI DI FATTO
In base ai dati raccolti dall’Agenzia per il controllo della qualità dei
servizi, i cittadini di Roma valutano in modo insufficiente la qualità
generale dei servizi definiti “a carattere universale” (pulizia strade,
raccolta rifiuti, decoro urbano, pulizia stradale etc.).
Allo stesso tempo, nella stessa rilevazione, valutano questi servizi
come di massima priorità.
Ne consegue che i servizi percepiti come “importanti” sono allo
stesso tempo percepiti come (qualitativamente) “insufficienti”.
Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com
DATI DI FATTO
Il fattore precedente va interpolato con altri due fattori:
● risorse economiche a disposizione della AA.PP.
● comportamenti espressi dai cittadini
Il fattore economico è negativo come dimostra il piano di rientro
del Comune di Roma che certifica un reale dissesto finanziario.
Sebbene sia solo deducibile anche il fattore comportamentale è
negativo. I cittadini non riescono a mettere in atto comportamenti
virtuosi, lo si deduce – ad esempio – dal numero di multe elevate
dagli ispettori AMA che, negli ultimi anni, è triplicato.
Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com
DATI DI FATTO
Alla luce di quanto detto possiamo enunciare tre dati di fatto:
● la qualità dei servizi a carattere universale è insufficiente
● le risorse economiche a disposizione sono scarse
● scarso senso civico largamente diffuso
Questa situazione produce effetti negativi (reali e percepiti) sia
nella AA.PP., sia nei cittadini-utenti.
Come rispondono i cittadini e la AA.PP. alla pressione indotta da tali
effetti negativi?
Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com
GLI EFFETTI E LE RISPOSTE
“I SERVIZI SONO INSUFFICIENTI, LA GENTE NON
COLLABORA, I SOLDI NON CI SONO”
Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com
DATO DI FATTO #1
● Stato di emergenza continuo
● Erosione di risorse finanziarie
● Tensione tra politica e
amministrazione
LA QUALITÀ DEI SERVIZI È INSUFFICIENTE
● Insoddisfazione
● Conflitto sociale
● Sfiducia nella AA.PP.
EFFETTI SULLA AA.PP EFFETTI SUGLI UTENTI
RISPOSTA
Ricerca di nuovi modelli e ri-organizzazione
RISPOSTA
Fenomeni di autogestione e proteste
Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com
DATO DI FATTO #3
LE RISORSE ECONOMICHE SONO SCARSE
● Stato di emergenza continuo
● Difficoltà a creare nuovi modelli
● Necessità trovare nuovi modelli
● Non comprensione delle difficoltà e
delle motivazioni
● Sfiducia nelle istituzioni
● Ricerca di soluzioni civiche
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CITTADINI
Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com
DATO DI FATTO #2
SCARSO SENSO CIVICO DIFFUSO
EFFETTI SULLA AA.PP. EFFETTI SUI CITTADINI
● Aumento di pressione sui servizi
● Erosione di risorse finanziarie
● Difficoltà a fissare standards
● Difficoltà a creare nuovi modelli
● Il virtuoso perde motivazione e protesta
● Il virtuoso si auto-organizza
● Il non virtuoso non capisce e protesta
● Il non virtuoso scarica tutto sulla AA.PP.
RISPOSTA
Campagne di informazione
RISPOSTA
Fenomeni di autogestione e proteste
Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com
L’IDEA
“OUTSOURCING DI PARTE DEI SERVIZI CHE VENGONO
DATI IN GESTIONE A COOPERATIVE DI COMUNITÀ”
Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com
CREAZIONE DEL MODELLO
● COSA: INDIVIDUARE I SERVIZI ESTERNALIZZABILI
● CHI: INDIVIDUARE I TERRITORI, LE AREE, LE MOTIVAZIONI PER FAR EMERGERE UNA COMUNITÀ MOTIVATA
● PERCHÉ: INDIVIDUARE VANTAGGI CONCRETI E IMMEDIATI PER LA COMUNITÀ
● AVVIARE: SOSTENERE E PROMUOVERE L’AVVIO DELL’ESPERIENZA
● (AUTO)GESTIRE: CREARE LE CONDIZIONI PER L’AUTOFINANZIAMENTO
SCACCO IN CINQUE MOSSE
Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com
CREAZIONE DEL MODELLO
INDIVIDUARE I SERVIZI
● SERVIZI CHE SERVONO
Che hanno immediato impatto sulla qualità della vita
● SERVIZI CHE COSTANO
Che hanno reale impatto sul bilancio locale
● SERVIZI COMPLESSI (PER LA AA.PP.)
Che comportano elevati costi figurativi (gestione, richiesta, coordinamento etc.)
● SERVIZI FACILI E SICURI
Che hanno tecniche di erogazione con bassa curva di apprendimento e livelli di pericolosità limitata
Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com
CREAZIONE DEL MODELLO
● INDIVIDUARE IL CONTESTO E I COMMUNITIES BACKYARDS
○ Individuare aree in cui si manifesti una reale connessione sentimentale tra individuo e territorio.
○ Disegnate una mappa di queste community backyard e dei potenziali soggetti interessati
○ Agire localmente per sollecitare la formazione delle comunità di gestione locale.
● DIVIDI ET GESTISCI: TRARRE VANTAGGIO DAL NIMBY EFFECT E DALLA SINDROME DEL TIFOSO
○ Sfruttare la “sindrome del tifoso” evidenziando i vantaggi che un’area potrebbe avere in esclusiva
stimolando così la competizione fra backyards
○ Sfruttare il “nimby effect” come strumento di motivazione e fare di più per non avere quel che non si
vuole nel proprio backyard.
● VANTAGGI VS COSTI
○ Comunicare l’eseguità del costo (umano ed economico) a fronte dei vantaggi.
○ Comunicare la possibilità che attraverso questa attività si possa creare micro-economia di zona.
CREARE LA COMUNITÀ
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CREAZIONE DEL MODELLO
● SERVIZI CHE ALTRI ANCORA NON HANNO
Nucleo di servizi “nuovi” ancora non avviati sul territorio
● SERVIZI CHE AIUTANO A FARE IL PROPRIO LAVORO
Erogare un set di servizi che rende anche più semplice il lavoro della coop
● VANTAGGI ECONOMICI INDIRETTI
Scontistica sui servizi di mobilità, ingresso musei e mostre etc.
INDIVIDUARE I VANTAGGI PER LA COMUNITÀ
Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com
CREAZIONE DEL MODELLO
● LE ATTREZZATURE O NON SI PAGANO O SONO A TASSO ZERO
Trovare strumenti amministrativi o finanziari per consentire alla cooperativa di dotarsi
degli strumenti necessari per erogare il servizio senza costi o a costi limitatissimi
● AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO A COSTO ZERO
L’affidamento di un servizio non può essere caricati di costi ulteriori. Tutte le spese
accessorie (bolli, assicurazione, tasse) dovranno essere a carico dell’ente affidante.
SOSTENERE L’AVVIO
Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com
CREAZIONE DEL MODELLO
L’ENTE AFFIDANTE DEVE CREARE LE CONDIZIONI PER RENDERE IL MODELLO AUTOFINANZIATO
● Attraverso la co-gestione di alcuni servizi a pagamento
● Attraverso bandi per progetti di reti d’impresa, turismo e valorizzazione
● Attraverso l’accesso “protetto” al credito per investimenti durevoli
● Attraverso il contenimento delle spese correnti della coop
CREARE LE CONDIZIONI PER L’AUTOGESTIONE
Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com
CREAZIONE DEL MODELLO
L’ENTE PREMIA LE COOP CHE PROMUOVONO IL SOSTEGNO E INCLUSIONE SOCIALE
● L’ente istituisce meccanismi di premialità per le coop che:
○ danno lavoro a chi non ce l’ha (disoccupati, rifugiati, immigrati)
○ promuove azioni di sostegno a cittadini bisognosi (anziani e portatori di handicap
in primis)
● L’ente si impegna ad assistere le coop che promuovono:
○ processi di fidelizzazione comunitaria
○ progetti di promozione territoriale
“USARE” L’OUTSOURCING PER RIDURRE LA MARGINALITÀ
Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com
CREAZIONE DEL MODELLO
L’ENTE AFFIDANTE PROMUOVE PRATICHE DI MICRO-ECONOMIA DI ZONA
● Sostenere, assistere e indirizzare le coop verso progetti e bandi (comunali, regionali ed
europei) capaci di creare reddito diffuso
● Sostenere, assistere e indirizzare processi di autopromozione sociale attraverso la
creazione di reti di commercianti, professionisti, imprenditori locali
● Sostenere, assistere e indirizzare investimenti pubblici e privati (mecenatismo) per
valorizzare le bellezze e peculiarità del luogo
“USARE” L’OUTSOURCING PER CREARE ECONOMIA
Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com
IPOTESI ESEMPLIFICATIVA
UNA COOP FINANZIATA DAL SOLE
In una zona specifica del territorio del Muncipio Roma V si indivua una microzona con forte valenza d’appartenza (es
Quadraro, Quarticciolo, Marranella) e indice apposito bando per la presa in custodia da parte dei cittadini aderenti alla
cooperativa di comunità di impianti fotovoltaici installati da privati sui tetti di edifici pubblici presenti in zona.
Il 15% del reddito prodotto dalla vendita alla rete elettrica in eccendenza viene dato alla coop come pagamento del
servizio di custodia. Con tali soldi la coop può erogare un servizio di pulizia permanente di un’area degradata del
quartiere, oltreché pagare le spese sostenute per la custodia. Se la coop usa personale in difficoltà economica o sociale
il fee viene elevato al 20%. Tutti i cittadini dell’area ottengono come beneficio la pulizia dell’area e la riduzione delle
sacche di disagio sociale, quelli aderenti alla cooperativa ottengono in più scontistica per l’ingresso ai musei capitolini,
il servizio AMA gratuito per la raccolta degli ingombranti presso il proprio domicilio e altre premialità.
Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com
POSSIBILI EVOLUZIONI
INTRODUZIONE DI UN SISTEMA DI GAMIFICATION
Potrebbe essere interessante studiare un modo per introdurre la
Gamification in questo modello.
Un sistema cioè di accumulo punti che premia le Coop virtuose ed
efficienti. Una raccolta punti che, all’arrivo ad un determinato livello
di punteggio, sblocca una premialità per gli aderenti alla Coop
costituita da un servizio aggiuntivo, uno sconto, un’agevolazione etc.

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Cooperative di quartiere per la gestione dei servizi a carattere univerale

  • 1. Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com COOP DI QUARTIERE PER GESTIONE SERVIZI A CARATTERE UNIVERSALE Modello di outsourcing locale co-gestione dei servizi verticali della AA.PP. attraverso le cooperative di comunità
  • 2. Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com DATI DI FATTO In base ai dati raccolti dall’Agenzia per il controllo della qualità dei servizi, i cittadini di Roma valutano in modo insufficiente la qualità generale dei servizi definiti “a carattere universale” (pulizia strade, raccolta rifiuti, decoro urbano, pulizia stradale etc.). Allo stesso tempo, nella stessa rilevazione, valutano questi servizi come di massima priorità. Ne consegue che i servizi percepiti come “importanti” sono allo stesso tempo percepiti come (qualitativamente) “insufficienti”.
  • 3. Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com DATI DI FATTO Il fattore precedente va interpolato con altri due fattori: ● risorse economiche a disposizione della AA.PP. ● comportamenti espressi dai cittadini Il fattore economico è negativo come dimostra il piano di rientro del Comune di Roma che certifica un reale dissesto finanziario. Sebbene sia solo deducibile anche il fattore comportamentale è negativo. I cittadini non riescono a mettere in atto comportamenti virtuosi, lo si deduce – ad esempio – dal numero di multe elevate dagli ispettori AMA che, negli ultimi anni, è triplicato.
  • 4. Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com DATI DI FATTO Alla luce di quanto detto possiamo enunciare tre dati di fatto: ● la qualità dei servizi a carattere universale è insufficiente ● le risorse economiche a disposizione sono scarse ● scarso senso civico largamente diffuso Questa situazione produce effetti negativi (reali e percepiti) sia nella AA.PP., sia nei cittadini-utenti. Come rispondono i cittadini e la AA.PP. alla pressione indotta da tali effetti negativi?
  • 5. Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com GLI EFFETTI E LE RISPOSTE “I SERVIZI SONO INSUFFICIENTI, LA GENTE NON COLLABORA, I SOLDI NON CI SONO”
  • 6. Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com DATO DI FATTO #1 ● Stato di emergenza continuo ● Erosione di risorse finanziarie ● Tensione tra politica e amministrazione LA QUALITÀ DEI SERVIZI È INSUFFICIENTE ● Insoddisfazione ● Conflitto sociale ● Sfiducia nella AA.PP. EFFETTI SULLA AA.PP EFFETTI SUGLI UTENTI RISPOSTA Ricerca di nuovi modelli e ri-organizzazione RISPOSTA Fenomeni di autogestione e proteste
  • 7. Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com DATO DI FATTO #3 LE RISORSE ECONOMICHE SONO SCARSE ● Stato di emergenza continuo ● Difficoltà a creare nuovi modelli ● Necessità trovare nuovi modelli ● Non comprensione delle difficoltà e delle motivazioni ● Sfiducia nelle istituzioni ● Ricerca di soluzioni civiche PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CITTADINI
  • 8. Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com DATO DI FATTO #2 SCARSO SENSO CIVICO DIFFUSO EFFETTI SULLA AA.PP. EFFETTI SUI CITTADINI ● Aumento di pressione sui servizi ● Erosione di risorse finanziarie ● Difficoltà a fissare standards ● Difficoltà a creare nuovi modelli ● Il virtuoso perde motivazione e protesta ● Il virtuoso si auto-organizza ● Il non virtuoso non capisce e protesta ● Il non virtuoso scarica tutto sulla AA.PP. RISPOSTA Campagne di informazione RISPOSTA Fenomeni di autogestione e proteste
  • 9. Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com L’IDEA “OUTSOURCING DI PARTE DEI SERVIZI CHE VENGONO DATI IN GESTIONE A COOPERATIVE DI COMUNITÀ”
  • 10. Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com CREAZIONE DEL MODELLO ● COSA: INDIVIDUARE I SERVIZI ESTERNALIZZABILI ● CHI: INDIVIDUARE I TERRITORI, LE AREE, LE MOTIVAZIONI PER FAR EMERGERE UNA COMUNITÀ MOTIVATA ● PERCHÉ: INDIVIDUARE VANTAGGI CONCRETI E IMMEDIATI PER LA COMUNITÀ ● AVVIARE: SOSTENERE E PROMUOVERE L’AVVIO DELL’ESPERIENZA ● (AUTO)GESTIRE: CREARE LE CONDIZIONI PER L’AUTOFINANZIAMENTO SCACCO IN CINQUE MOSSE
  • 11. Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com CREAZIONE DEL MODELLO INDIVIDUARE I SERVIZI ● SERVIZI CHE SERVONO Che hanno immediato impatto sulla qualità della vita ● SERVIZI CHE COSTANO Che hanno reale impatto sul bilancio locale ● SERVIZI COMPLESSI (PER LA AA.PP.) Che comportano elevati costi figurativi (gestione, richiesta, coordinamento etc.) ● SERVIZI FACILI E SICURI Che hanno tecniche di erogazione con bassa curva di apprendimento e livelli di pericolosità limitata
  • 12. Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com CREAZIONE DEL MODELLO ● INDIVIDUARE IL CONTESTO E I COMMUNITIES BACKYARDS ○ Individuare aree in cui si manifesti una reale connessione sentimentale tra individuo e territorio. ○ Disegnate una mappa di queste community backyard e dei potenziali soggetti interessati ○ Agire localmente per sollecitare la formazione delle comunità di gestione locale. ● DIVIDI ET GESTISCI: TRARRE VANTAGGIO DAL NIMBY EFFECT E DALLA SINDROME DEL TIFOSO ○ Sfruttare la “sindrome del tifoso” evidenziando i vantaggi che un’area potrebbe avere in esclusiva stimolando così la competizione fra backyards ○ Sfruttare il “nimby effect” come strumento di motivazione e fare di più per non avere quel che non si vuole nel proprio backyard. ● VANTAGGI VS COSTI ○ Comunicare l’eseguità del costo (umano ed economico) a fronte dei vantaggi. ○ Comunicare la possibilità che attraverso questa attività si possa creare micro-economia di zona. CREARE LA COMUNITÀ
  • 13. Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com CREAZIONE DEL MODELLO ● SERVIZI CHE ALTRI ANCORA NON HANNO Nucleo di servizi “nuovi” ancora non avviati sul territorio ● SERVIZI CHE AIUTANO A FARE IL PROPRIO LAVORO Erogare un set di servizi che rende anche più semplice il lavoro della coop ● VANTAGGI ECONOMICI INDIRETTI Scontistica sui servizi di mobilità, ingresso musei e mostre etc. INDIVIDUARE I VANTAGGI PER LA COMUNITÀ
  • 14. Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com CREAZIONE DEL MODELLO ● LE ATTREZZATURE O NON SI PAGANO O SONO A TASSO ZERO Trovare strumenti amministrativi o finanziari per consentire alla cooperativa di dotarsi degli strumenti necessari per erogare il servizio senza costi o a costi limitatissimi ● AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO A COSTO ZERO L’affidamento di un servizio non può essere caricati di costi ulteriori. Tutte le spese accessorie (bolli, assicurazione, tasse) dovranno essere a carico dell’ente affidante. SOSTENERE L’AVVIO
  • 15. Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com CREAZIONE DEL MODELLO L’ENTE AFFIDANTE DEVE CREARE LE CONDIZIONI PER RENDERE IL MODELLO AUTOFINANZIATO ● Attraverso la co-gestione di alcuni servizi a pagamento ● Attraverso bandi per progetti di reti d’impresa, turismo e valorizzazione ● Attraverso l’accesso “protetto” al credito per investimenti durevoli ● Attraverso il contenimento delle spese correnti della coop CREARE LE CONDIZIONI PER L’AUTOGESTIONE
  • 16. Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com CREAZIONE DEL MODELLO L’ENTE PREMIA LE COOP CHE PROMUOVONO IL SOSTEGNO E INCLUSIONE SOCIALE ● L’ente istituisce meccanismi di premialità per le coop che: ○ danno lavoro a chi non ce l’ha (disoccupati, rifugiati, immigrati) ○ promuove azioni di sostegno a cittadini bisognosi (anziani e portatori di handicap in primis) ● L’ente si impegna ad assistere le coop che promuovono: ○ processi di fidelizzazione comunitaria ○ progetti di promozione territoriale “USARE” L’OUTSOURCING PER RIDURRE LA MARGINALITÀ
  • 17. Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com CREAZIONE DEL MODELLO L’ENTE AFFIDANTE PROMUOVE PRATICHE DI MICRO-ECONOMIA DI ZONA ● Sostenere, assistere e indirizzare le coop verso progetti e bandi (comunali, regionali ed europei) capaci di creare reddito diffuso ● Sostenere, assistere e indirizzare processi di autopromozione sociale attraverso la creazione di reti di commercianti, professionisti, imprenditori locali ● Sostenere, assistere e indirizzare investimenti pubblici e privati (mecenatismo) per valorizzare le bellezze e peculiarità del luogo “USARE” L’OUTSOURCING PER CREARE ECONOMIA
  • 18. Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com IPOTESI ESEMPLIFICATIVA UNA COOP FINANZIATA DAL SOLE In una zona specifica del territorio del Muncipio Roma V si indivua una microzona con forte valenza d’appartenza (es Quadraro, Quarticciolo, Marranella) e indice apposito bando per la presa in custodia da parte dei cittadini aderenti alla cooperativa di comunità di impianti fotovoltaici installati da privati sui tetti di edifici pubblici presenti in zona. Il 15% del reddito prodotto dalla vendita alla rete elettrica in eccendenza viene dato alla coop come pagamento del servizio di custodia. Con tali soldi la coop può erogare un servizio di pulizia permanente di un’area degradata del quartiere, oltreché pagare le spese sostenute per la custodia. Se la coop usa personale in difficoltà economica o sociale il fee viene elevato al 20%. Tutti i cittadini dell’area ottengono come beneficio la pulizia dell’area e la riduzione delle sacche di disagio sociale, quelli aderenti alla cooperativa ottengono in più scontistica per l’ingresso ai musei capitolini, il servizio AMA gratuito per la raccolta degli ingombranti presso il proprio domicilio e altre premialità.
  • 19. Autore: CLAUDIO GNESSI | claudio.gnessi@gmail.com POSSIBILI EVOLUZIONI INTRODUZIONE DI UN SISTEMA DI GAMIFICATION Potrebbe essere interessante studiare un modo per introdurre la Gamification in questo modello. Un sistema cioè di accumulo punti che premia le Coop virtuose ed efficienti. Una raccolta punti che, all’arrivo ad un determinato livello di punteggio, sblocca una premialità per gli aderenti alla Coop costituita da un servizio aggiuntivo, uno sconto, un’agevolazione etc.