2. Fare sempre di più.
Con meno.
La crisi economica si abbatte sui territori generando
parallelamente un aumento della domanda di servizi e
un drastica contrazione finanziaria.
Con entrate calanti, turnover bloccato, gli Enti locali
attraversano una difficile transizione verso il downsizing.
Il “dimagrimento” a tutti i livelli.
Il problema
3. Il governo dei costi
costa. Troppo.
Nei Comuni italiani tra i 5.000 e i 15.000 abitanti
appena il 10% utilizza sistemi di contabilità economica.
Il 77% dei Comuni che ne sono sprovvisti lo ritiene un
onere aggiuntivo e fatica ad intuirne le potenzialità*.
*Fonte dati “La contabilità dei Comuni italiani alla vigilia della riforma federale”, 2008 - Facoltà di Economia dell’Università
degli studi di Cagliari.
Il problema
4. Si naviga a vista.
Senza bussola.
I processi decisionali sono divenuti caotici, casuali e
sempre più complessi, sui nodi cruciali della riduzione
o rimodulazione della spesa comunale.
Le scelte vengono spesso prese senza la conoscenza
di eventuali sacche di inefficienza (elevati costi relativi) o
inefficacia (servizi male utilizzati).
Il problema
5. Il governo della
scarsità.
Solo in Emilia Romagna esistono 202 Comuni (il 65%
del totale) che contano tra i 3.000 e i 15.000 abitanti.
Per questi la stretta sulle entrate economiche sta
incidendo in modo esiziale, mettendone a repentaglio la
stessa sopravvivenza.
La domanda
6. Non è più un
optional.
La scarsità di risorse obbliga tutte le amministrazioni a
ripensare in modo drastico l’offerta dei servizi (quantità,
qualità, mix).
I Comuni, volenti o nolenti, devono rivoluzionare il
proprio modo di pesare le scelte sulla base di dati e
informazioni più possibile certi, chiari ed affidabili.
La domanda
7. Quanto costa al km uno
scuolabus (vuoto)?
Quando un servizio comunale merita di essere
mantenuto in vita? Quando e come ne andrebbero
ripensate le modalità di erogazione?
Gli Amministratori spesso si trovano ad improvvisare,
stretti tra la necessità di non perdere consensi e quella
di far quadrare il bilancio.
La domanda
8. Un accesso ai dati.
Per tutti.
La crisi economica globale e finanziaria
nazionale pone al centro dell’attenzione
l’utilizzo dei fondi pubblici a tutti i livelli.
L’accesso a infografiche intuitive e
modificabili sui costi dei servizi comunali
avvicina il cittadino al Comune e
permette il confronto con altre
amministrazioni.
La risposta
9. dotti
pro
Conoscere i
I
costi non
costa.
sumptu:
1.Infografiche intuitive e
modificabili per permettere ai
cittadini di conoscere il modello
di spesa del proprio territorio.
2.Un report semplificato agli
amministratori per conoscere i
costi di gestione del proprio
Comune.
La risposta
10. Amministrazioni più
capaci di controllo.
Già con l’inserimento di pochi dati finanziari è possibile
restituire gratuitamente ai Comuni un report
semplificato sulla propria gestione economica.
In un secondo tempo sarà possibile accedere a servizi
e prodotti finalizzati all’attivazione di un controllo di
gestione semplificato per i Comuni.
La risposta
11. dotti
I pro
La consolle del
Sindaco.
sumptu:
1.Un set di report e
documenti
standardizzati per la
rendicontazione
sociale.
2.Implementazione di
un sistema
semplificato di
controllo di gestione.
La risposta
12. tu. proponi.
L’amministrazione deve fare delle scelte,
non facili.
sumptu propone un sistema interattivo
attraverso cui l’amministrazione può
selezionare delle proposte di intervento da
condividere con i cittadini.
I cittadini possono diventare parte attiva
delle scelte amministrative, proporre
politiche e simularne il risultato economico.
La risposta
13. dotti
I pro
Crowdbudgeting.
sumptu:
1. Piattaforma di simulazione
sull’impatto delle scelte
amministrative aperto ai
cittadini.
2. Interfaccia creativa per la
costruzione di alternative
gestionali integrata con
strumenti di sharing e social
networking.
La risposta