Finanziare il Welfare - Presente e Futuro del Pay-as-you-go in Italia, Europa...Nc Salerno
The book explores the "epochal" challenges that current mechanisms for welfare financing have to face and overcome.
These challenges are common to the public pay-as-you-go, the private mutuality as well as to the private insurance pooling. The books describes and analyses the roots of the structural similarities across financing mechanisms apparently so different from each other.
These similarities imply that a reforming perspective is necessary both in Europe and in the Us. A key factor will be to be capable of counterbalancing the current over-reload on pay-as-you-go resources with the injection of sufficient real accumulation of resources.
This leads to the proposal of new instruments, the so called Welfare Funds providing for pensions and health care (acute and ltc). Welfare Funds work on a real accumulation basis, but they are connected with collective insurance policies to cover against big risks.
Abundance of data and evidence is a strong point of this book.
The analysis opens a variety of questions and of issue on which future investigation is needed. First of all, the regulatory framework in which Welfare Funds will operate, in order the get the best results from the dosage of pay-go and real accumulation.
This book is the first issue of the Welfare Reforming Books series. Stay tuned for the following issues.
BR, Nicola C. Salerno
La spesa sanitaria SSN in Basilicata - Analisi e benchamrking con la metodolo...Nc Salerno
Il terzo appuntamento della collana Welfare Reforming Papers è dedicato, dopo il Lazio e l'Emilia Romagna, al sistema sanitario regionale della Basilicata
Dopo tanti anni in cui ha utilizzato risorse inferiori alla media nazionale, oggi la Basilicata vede la sua spesa sanitaria corrente pro-capite standardizzata allineata alla media. La standardizzazione serve per tener conto della diversa composizione per età dei cittadini residenti nelle varie Regioni.
Dimamica e tempi di convergenza fanno capire, tuttavia, che il gap, anche se in termini percentuali si è andato assottigliando rispetto al forte divario del 1990, alla fine non è stato chiuso grazie a scelte consapevoli e esplicite. L’allineamento alla media nazionale, arrivato dopo il 2006-2007, più che il frutto di un processo di convergenza coordinato e guidato, appare la conseguenza della crisi economico-finanziaria, che ha livellato le dotazioni di tutte le Regioni agendo maggiormente lì dove c’erano più risorse disponibili (in senso relativo) e più leggermente dove le risorse erano già al di sotto della media.
Dal punto di vista degli standard di spesa, la Basilicata può essere considerata tra le Regioni che già soddisfano i requisiti. Anzi, l’analisi dimostra che nell’ultimo ventennio la Regione ha fronteggiato la difficoltà di dotazioni finanziarie inferiori alla media Italia, con stacchi percentuali della spesa pro-capite standardizzata che nei primi anni Novanta erano addirittura a doppia cifra.
Il giudizio potrebbe apparire troppo positivo e va necessariamente contemperato con due osservazioni molto importanti sul piano di policy.
In primo luogo, la dimensione finanziaria deve combinarsi con quella della qualità e dell’adeguatezza dell’offerta. Questo paper analizza solo l’equilibrio dei conti, ma altre analisi e statistiche disponibili (es. il Progetto “Bersagli” della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa) sono concordi nell’individuare un significtaivo gap di qualità/adeguatezza rispetto alle realtà territoriali migliori. La Regione ha il dovere di eliminare questo gap.
In secondo luogo, deve esser chiaro che quando si afferma che la Basilicata ha avuto accesso a minori risorse rispetto alla media Italia, lo scenario di riferimento è quello in cui ogni cittadino ha ogni anno a disposizione le medesime risorse pro-capite per fasce di età, indipendentemente dalla Regione dove è nato o risiede. Il benchmark, in altri termini, è uno scenario di piena solidarietà e redistribuzione territoriale che è sì coerente con i principi alla base del nostro sistema sanitario e prima ancora della nostra Costituzione, ma che deve valere come impegno inderogabile, per le Regioni beneficiarie, a utilizare al meglio i flussi redistributivi per raggiungere gli obiettivi dei Lea e promuovere sviluppo sociale ed economico.
LA SPESA SANITARIA SSN IN ITALIA E NEL LAZIO. Ricostruzione con la metodologi...Nc Salerno
FFM, 12 Novembre 2013
Si è riaperto il dibattito su sanità e benchmark di spesa.
Pochi i progressi che si possono intravedere rispetto agli anni scorsi.
Si procede troppo lentamente e senza un supporto adeguato di dati e valutazioni di impatto.
Il lavoro allegato è il primo di una serie dedicata ai Sistemi Sanitari Regionali.
Si comincia dal Lazio.
Livello e dinamica della spesa sanitaria corrente del Lazio sono messi a confronto con i corrispondenti dati nazionali, nel periodo che va dal 1990 al 2010 (anno più recente coperto da <health> dell’Istat).
L’analisi segue la metodologia utilizzata da Ecofin e Ocse per le proiezioni a medio-lungo termine della spesa: profili di spesa pro-capite per fasce di età, agganciati alla dinamica del Pil pro-capite, applicati alla struttura demografica.
Nel 1990 le spese pro-capite per fasce di età del Lazio erano di coltre il 9% superiori alle corrispondenti spese dell’aggregato Italia. Nel 2010 lo scarto è aumentato a oltre il 13%, come conseguenza di una dinamica più intensa di quella media italiana, soprattutto dopo il 2000.
Nell’aggregato Italia, le simulazioni mostrano che la spesa pro-capite per fasce di età è cresciuta, tra il 1990 e il 2010, con un mark-up di circa 1 p.p. sul tasso di crescita del Pil pro-capite nazionale. Per il Lazio il mark-up si è attestato a 1,2-1,3.
I più alti livelli e la più intensa dinamica del Lazio non trovano giustificazione né nella demografia (le simulazioni ne tengono conto) né in fattori di tipo economico (si tratta di spesa Lea che per definizione deve seguire dappertutto lo sviluppo delle capacità d’offerta del Paese).
Se il Lazio avesse condiviso sia la spesa pro-capite per fasce di età che la dinamica dell’aggregato Italia, si sarebbero liberate risorse considerevoli, pari allo 0,8-0,9% del Pil regionale nel 2010, equivalenti a circa 1,3 miliardi di Euro.
È da rimarcare come la maggior parte dello scarto di efficienza del Lazio maturi successivamente al 2000. Difficile dimostrare il nesso di causalità sul piano statistico, ma la coincidenza con l’avvio del “cantiere federalista”, in quasi quindici anni mai approdato a conclusione, è, almeno nel caso del Lazio, molto forte. Un monito a metter fine alle incertezze e concretizzare le riforme.
Non bisogna avere paura dei numeri. Quantificare è un passaggio ineludibile per il buon governo. Nelle prossime edizioni dei Welfare Reforming Papers saranno, di volta in volta, sviluppati i casi delle altre Regioni e Province Autonome, sino a mettere assieme una mappatura completa e coerente a servizio delle scelte.
Spero che il lavoro e le elaborazioni contenute possano essere di interesse e soprattutto di utilità a fare.
Grazie e vive cordialità, nicola c. salerno
La demografia dell’Italia e delle Regioni italiane. Uno sguardo alle proiezio...Nc Salerno
The Present and the Future of PayGo Financing in Italy, Europe and Us
Chapter 1.
The demographic database of Istat (www.istat.it)is explored and the main facts are extracted and described, both at the aggregate national level as well as at the regional one. This paper is completely self-standing but, at the same time, poses the basis for a more general analysis that will be dedicated to the functioning and sustainability of pay-as-you-go to finance the welfare system in developed countries. Other chapters follow.
nicola c. salerno (nicola.salerno@tin.it)
Un Test sulle Ipotesi delle Proiezioni a medio-lungo termine della Spesa Farm...Nc Salerno
Se si applica al medio-lungo periodo passato (1988-2012) la metodologia che Ecofin-Ocse utilizzano per le proiezioni nel medio-lungo periodo futuro, si può confrontare la serie storica della spesa farmaceutica territoriale pubblica lorda con la ricostruzione della stessa serie. Come già per la spesa sanitaria nel lavoro “Un test sulle ipotesi delle proiezioni a medio-lungo termine della spesa sanitaria”, la ricostruzione permette di isolare la serie sia dall’influenza della politica di bilancio sia dalle riforme strutturali avvenute nell’ultimo ventennio.
Nicola C. Salerno
Un test sulle ipotesi delle proiezioni a medio-lungo termine della spesa sani...Nc Salerno
Si applica a ritroso nel tempo la metodologia di proiezione della spesa sanitaria utilizzata da Ocse-Ecofine basata sui profili di spesa pro-capite per fasce di età. Si ricostruisce l’incidenza della spesa sul Pil tra il 1988 e il 2012e la si confronta con il dato storico.
Finanziare il Welfare - Presente e Futuro del Pay-as-you-go in Italia, Europa...Nc Salerno
The book explores the "epochal" challenges that current mechanisms for welfare financing have to face and overcome.
These challenges are common to the public pay-as-you-go, the private mutuality as well as to the private insurance pooling. The books describes and analyses the roots of the structural similarities across financing mechanisms apparently so different from each other.
These similarities imply that a reforming perspective is necessary both in Europe and in the Us. A key factor will be to be capable of counterbalancing the current over-reload on pay-as-you-go resources with the injection of sufficient real accumulation of resources.
This leads to the proposal of new instruments, the so called Welfare Funds providing for pensions and health care (acute and ltc). Welfare Funds work on a real accumulation basis, but they are connected with collective insurance policies to cover against big risks.
Abundance of data and evidence is a strong point of this book.
The analysis opens a variety of questions and of issue on which future investigation is needed. First of all, the regulatory framework in which Welfare Funds will operate, in order the get the best results from the dosage of pay-go and real accumulation.
This book is the first issue of the Welfare Reforming Books series. Stay tuned for the following issues.
BR, Nicola C. Salerno
La spesa sanitaria SSN in Basilicata - Analisi e benchamrking con la metodolo...Nc Salerno
Il terzo appuntamento della collana Welfare Reforming Papers è dedicato, dopo il Lazio e l'Emilia Romagna, al sistema sanitario regionale della Basilicata
Dopo tanti anni in cui ha utilizzato risorse inferiori alla media nazionale, oggi la Basilicata vede la sua spesa sanitaria corrente pro-capite standardizzata allineata alla media. La standardizzazione serve per tener conto della diversa composizione per età dei cittadini residenti nelle varie Regioni.
Dimamica e tempi di convergenza fanno capire, tuttavia, che il gap, anche se in termini percentuali si è andato assottigliando rispetto al forte divario del 1990, alla fine non è stato chiuso grazie a scelte consapevoli e esplicite. L’allineamento alla media nazionale, arrivato dopo il 2006-2007, più che il frutto di un processo di convergenza coordinato e guidato, appare la conseguenza della crisi economico-finanziaria, che ha livellato le dotazioni di tutte le Regioni agendo maggiormente lì dove c’erano più risorse disponibili (in senso relativo) e più leggermente dove le risorse erano già al di sotto della media.
Dal punto di vista degli standard di spesa, la Basilicata può essere considerata tra le Regioni che già soddisfano i requisiti. Anzi, l’analisi dimostra che nell’ultimo ventennio la Regione ha fronteggiato la difficoltà di dotazioni finanziarie inferiori alla media Italia, con stacchi percentuali della spesa pro-capite standardizzata che nei primi anni Novanta erano addirittura a doppia cifra.
Il giudizio potrebbe apparire troppo positivo e va necessariamente contemperato con due osservazioni molto importanti sul piano di policy.
In primo luogo, la dimensione finanziaria deve combinarsi con quella della qualità e dell’adeguatezza dell’offerta. Questo paper analizza solo l’equilibrio dei conti, ma altre analisi e statistiche disponibili (es. il Progetto “Bersagli” della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa) sono concordi nell’individuare un significtaivo gap di qualità/adeguatezza rispetto alle realtà territoriali migliori. La Regione ha il dovere di eliminare questo gap.
In secondo luogo, deve esser chiaro che quando si afferma che la Basilicata ha avuto accesso a minori risorse rispetto alla media Italia, lo scenario di riferimento è quello in cui ogni cittadino ha ogni anno a disposizione le medesime risorse pro-capite per fasce di età, indipendentemente dalla Regione dove è nato o risiede. Il benchmark, in altri termini, è uno scenario di piena solidarietà e redistribuzione territoriale che è sì coerente con i principi alla base del nostro sistema sanitario e prima ancora della nostra Costituzione, ma che deve valere come impegno inderogabile, per le Regioni beneficiarie, a utilizare al meglio i flussi redistributivi per raggiungere gli obiettivi dei Lea e promuovere sviluppo sociale ed economico.
LA SPESA SANITARIA SSN IN ITALIA E NEL LAZIO. Ricostruzione con la metodologi...Nc Salerno
FFM, 12 Novembre 2013
Si è riaperto il dibattito su sanità e benchmark di spesa.
Pochi i progressi che si possono intravedere rispetto agli anni scorsi.
Si procede troppo lentamente e senza un supporto adeguato di dati e valutazioni di impatto.
Il lavoro allegato è il primo di una serie dedicata ai Sistemi Sanitari Regionali.
Si comincia dal Lazio.
Livello e dinamica della spesa sanitaria corrente del Lazio sono messi a confronto con i corrispondenti dati nazionali, nel periodo che va dal 1990 al 2010 (anno più recente coperto da <health> dell’Istat).
L’analisi segue la metodologia utilizzata da Ecofin e Ocse per le proiezioni a medio-lungo termine della spesa: profili di spesa pro-capite per fasce di età, agganciati alla dinamica del Pil pro-capite, applicati alla struttura demografica.
Nel 1990 le spese pro-capite per fasce di età del Lazio erano di coltre il 9% superiori alle corrispondenti spese dell’aggregato Italia. Nel 2010 lo scarto è aumentato a oltre il 13%, come conseguenza di una dinamica più intensa di quella media italiana, soprattutto dopo il 2000.
Nell’aggregato Italia, le simulazioni mostrano che la spesa pro-capite per fasce di età è cresciuta, tra il 1990 e il 2010, con un mark-up di circa 1 p.p. sul tasso di crescita del Pil pro-capite nazionale. Per il Lazio il mark-up si è attestato a 1,2-1,3.
I più alti livelli e la più intensa dinamica del Lazio non trovano giustificazione né nella demografia (le simulazioni ne tengono conto) né in fattori di tipo economico (si tratta di spesa Lea che per definizione deve seguire dappertutto lo sviluppo delle capacità d’offerta del Paese).
Se il Lazio avesse condiviso sia la spesa pro-capite per fasce di età che la dinamica dell’aggregato Italia, si sarebbero liberate risorse considerevoli, pari allo 0,8-0,9% del Pil regionale nel 2010, equivalenti a circa 1,3 miliardi di Euro.
È da rimarcare come la maggior parte dello scarto di efficienza del Lazio maturi successivamente al 2000. Difficile dimostrare il nesso di causalità sul piano statistico, ma la coincidenza con l’avvio del “cantiere federalista”, in quasi quindici anni mai approdato a conclusione, è, almeno nel caso del Lazio, molto forte. Un monito a metter fine alle incertezze e concretizzare le riforme.
Non bisogna avere paura dei numeri. Quantificare è un passaggio ineludibile per il buon governo. Nelle prossime edizioni dei Welfare Reforming Papers saranno, di volta in volta, sviluppati i casi delle altre Regioni e Province Autonome, sino a mettere assieme una mappatura completa e coerente a servizio delle scelte.
Spero che il lavoro e le elaborazioni contenute possano essere di interesse e soprattutto di utilità a fare.
Grazie e vive cordialità, nicola c. salerno
La demografia dell’Italia e delle Regioni italiane. Uno sguardo alle proiezio...Nc Salerno
The Present and the Future of PayGo Financing in Italy, Europe and Us
Chapter 1.
The demographic database of Istat (www.istat.it)is explored and the main facts are extracted and described, both at the aggregate national level as well as at the regional one. This paper is completely self-standing but, at the same time, poses the basis for a more general analysis that will be dedicated to the functioning and sustainability of pay-as-you-go to finance the welfare system in developed countries. Other chapters follow.
nicola c. salerno (nicola.salerno@tin.it)
Un Test sulle Ipotesi delle Proiezioni a medio-lungo termine della Spesa Farm...Nc Salerno
Se si applica al medio-lungo periodo passato (1988-2012) la metodologia che Ecofin-Ocse utilizzano per le proiezioni nel medio-lungo periodo futuro, si può confrontare la serie storica della spesa farmaceutica territoriale pubblica lorda con la ricostruzione della stessa serie. Come già per la spesa sanitaria nel lavoro “Un test sulle ipotesi delle proiezioni a medio-lungo termine della spesa sanitaria”, la ricostruzione permette di isolare la serie sia dall’influenza della politica di bilancio sia dalle riforme strutturali avvenute nell’ultimo ventennio.
Nicola C. Salerno
Un test sulle ipotesi delle proiezioni a medio-lungo termine della spesa sani...Nc Salerno
Si applica a ritroso nel tempo la metodologia di proiezione della spesa sanitaria utilizzata da Ocse-Ecofine basata sui profili di spesa pro-capite per fasce di età. Si ricostruisce l’incidenza della spesa sul Pil tra il 1988 e il 2012e la si confronta con il dato storico.
Pensioni e Corte Costituzionale (short note 2), di Nicola C. SalernoNc Salerno
Tema: <pensioni>, <contributo>
A mio modo di vedere, fare piena chiarezza sulla questione del contributo di solidarietà è fondamentale per quello che potrà venire dopo, in termini del futuro percorso delle riforme.
Fondamentale per instradare bene le relazioni tra Legislatore e Corte, prima che possano "aggrovigliarsi" e bloccarsi con precedenti.
Allego un piccolo scritto che si ricollega a quello circolato un po' di settimane fa.
Credo che vincolare il gettito del prelievo a rimanere nel perimetro del sistema pensionistico, ad integrazione delle pensioni basse, non sia sufficiente a risolvere il probelma della sua natura tributaria.
Ma, a ben guardare, non è neppure necessario eliminare la natura tributaria del prelievo, per "mettersi in regola" con la Costituzione.
Ristabilire una qualche forma di equità attuariale per le pensioni alte, restituendo il "di più" (il "regalo") che adesso si scarica sul lavoro e sui giovani, è già coerente con i principi della Costituzione.
Se non è nè necessaria nè sufficiente a rendere il prelievo compatibile con la Costituzione, la riattivazione di flussi redistributivi specifici via pensioni si pone anche in controtendenza rispetto a tutto il processo di riforme condotto dagl inizi degli anni Novanta ad oggi.
Mi sembra che si debba tentare di sensibilizzare, nei modi più opportuni e rispettosi, la Corte sulle ragioni della restituzione dei "regali" da parte delle pensioni più alte (il lavoro e i giovani ne sono discriminati adesso). Mentre ci si debba guardare da soluzioni che, pur non prive di "fascino", sposterebbero l'asse delle rifome delle pensioni e di tutto il welfare.
Ho provato a argomentare.
Grazie per l'attenzione e buon inizio di settimana,
Nicola Salerno
Commento critico della sentenza della Corte Costituzionale che, nel Giugno 2013, ha dichiarato illegittimo il contributo di solidarietà a carico delle pensioni più elevate. Nicola Carmine Salerno
Nicola Carmine Salerno has over 20 years of experience working on issues related to welfare economics, impact evaluation of public policies, and law and economics. He is currently a Senior Expert on Impact Assessment at EIOPA, the European Insurance and Occupational Pensions Authority located in Frankfurt, Germany. Prior to this role, he held positions at research institutions such as ISAE and CeRM focusing on analyses of pension, health care, and welfare systems in Italy and comparative international perspectives. He has authored and contributed to several publications on these topics.
Presentazione di Nicola C. Salerno all'AIES 2010Nc Salerno
Presentazione di Nicola C. Salerno al Convegno AIES 2010. Analisi dettagliata delle ipotesi alla base delle proiezioni di spesa sanitaria fatte da AWG-ECOFIN, OCSE, FMI, CERM.
Pensionamento flessibile e Riequilibrio tra generazioniNc Salerno
Si discute di nuovo di modifiche alle pensioni. Reintrodurre flessibilita’ nelle eta’ di pensionamento, per evitare che risolvere il problema del riequilibrio della spesa avvenga a scapito dell’occupazione.
Sarebbe una “doppia beffa” per i giovani: non solo penalizzati dal peso del pay-as-you-go, ma anche ostruiti nell’accesso al lavoro da prolungamenti delle carriere dei lavoratori anziani.
Alcune sintetiche considerazioni accompagnate da una proposta e da qualche numero.
Pensioni e Corte Costituzionale (short note 2), di Nicola C. SalernoNc Salerno
Tema: <pensioni>, <contributo>
A mio modo di vedere, fare piena chiarezza sulla questione del contributo di solidarietà è fondamentale per quello che potrà venire dopo, in termini del futuro percorso delle riforme.
Fondamentale per instradare bene le relazioni tra Legislatore e Corte, prima che possano "aggrovigliarsi" e bloccarsi con precedenti.
Allego un piccolo scritto che si ricollega a quello circolato un po' di settimane fa.
Credo che vincolare il gettito del prelievo a rimanere nel perimetro del sistema pensionistico, ad integrazione delle pensioni basse, non sia sufficiente a risolvere il probelma della sua natura tributaria.
Ma, a ben guardare, non è neppure necessario eliminare la natura tributaria del prelievo, per "mettersi in regola" con la Costituzione.
Ristabilire una qualche forma di equità attuariale per le pensioni alte, restituendo il "di più" (il "regalo") che adesso si scarica sul lavoro e sui giovani, è già coerente con i principi della Costituzione.
Se non è nè necessaria nè sufficiente a rendere il prelievo compatibile con la Costituzione, la riattivazione di flussi redistributivi specifici via pensioni si pone anche in controtendenza rispetto a tutto il processo di riforme condotto dagl inizi degli anni Novanta ad oggi.
Mi sembra che si debba tentare di sensibilizzare, nei modi più opportuni e rispettosi, la Corte sulle ragioni della restituzione dei "regali" da parte delle pensioni più alte (il lavoro e i giovani ne sono discriminati adesso). Mentre ci si debba guardare da soluzioni che, pur non prive di "fascino", sposterebbero l'asse delle rifome delle pensioni e di tutto il welfare.
Ho provato a argomentare.
Grazie per l'attenzione e buon inizio di settimana,
Nicola Salerno
Commento critico della sentenza della Corte Costituzionale che, nel Giugno 2013, ha dichiarato illegittimo il contributo di solidarietà a carico delle pensioni più elevate. Nicola Carmine Salerno
Nicola Carmine Salerno has over 20 years of experience working on issues related to welfare economics, impact evaluation of public policies, and law and economics. He is currently a Senior Expert on Impact Assessment at EIOPA, the European Insurance and Occupational Pensions Authority located in Frankfurt, Germany. Prior to this role, he held positions at research institutions such as ISAE and CeRM focusing on analyses of pension, health care, and welfare systems in Italy and comparative international perspectives. He has authored and contributed to several publications on these topics.
Presentazione di Nicola C. Salerno all'AIES 2010Nc Salerno
Presentazione di Nicola C. Salerno al Convegno AIES 2010. Analisi dettagliata delle ipotesi alla base delle proiezioni di spesa sanitaria fatte da AWG-ECOFIN, OCSE, FMI, CERM.
Pensionamento flessibile e Riequilibrio tra generazioniNc Salerno
Si discute di nuovo di modifiche alle pensioni. Reintrodurre flessibilita’ nelle eta’ di pensionamento, per evitare che risolvere il problema del riequilibrio della spesa avvenga a scapito dell’occupazione.
Sarebbe una “doppia beffa” per i giovani: non solo penalizzati dal peso del pay-as-you-go, ma anche ostruiti nell’accesso al lavoro da prolungamenti delle carriere dei lavoratori anziani.
Alcune sintetiche considerazioni accompagnate da una proposta e da qualche numero.
1. OPENIMT
IMT
OPEN
CITTADINI E RICERCA
SI INCONTRANO
VENERDÌ 22 MARZO 2013
ORE 17.00
Cappella Guinigi
Complesso di San Francesco
Via della Quarquonia 1, Lucca
GIUSEPPE CARONE
COMMISSIONE EUROPEA
DIREZIONE GENERALE AFFARI ECONOMICI E FINANZIARI
INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE,
RIFORME DEL WELFARE E SOSTENIBILITÀ
DEI CONTI PUBBLICI
QUALI SFIDE PER L'EUROPA
INTRODUCE E MODERA
FABIO PAMMOLLI IMT ALTI STUDI LUCCA
NE DISCUTONO
MAURO MARÈ
PRESIDENTE MEFOP - SVILUPPO MERCATO DEI FONDI PENSIONE
E UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA TUSCIA
NICOLA SALERNO
EIOPA - EUROPEAN INSURANCE AND OCCUPATIONAL
PENSIONS AUTHORITY E FONDAZIONE CERM
Info: open_IMT@imtlucca.it | Tel.: +39 0583 4326 552/554 | www.imtlucca.it