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FRANCO PESARESI
Come fare il Rapporto
Sociale comunale o di
Ambito
[L’esperienza del comune di Ancona]
Franco Pesaresi
2008
[Il presente documento presenta l’esperienza del Comune di Ancona nella redazione del “Rapporto sociale”
comprensivo delle procedure e delle Linee guida per la sua redazione.]
Franco Pesaresi
1
INDICE
Pag.
1. Cronaca di una esperienza 2
2. Linee guida per la redazione del “Rapporto sociale” 6
Franco Pesaresi
2
COME FARE IL “RAPPORTO SOCIALE” COMUNALE O DI
AMBITO SOCIALE.
L’ESPERIENZA DELL’AMBITO SOCIALE DI ANCONA
CRONACA DI UNA ESPERIENZA
Il Comune/Ambito sociale di Ancona ha pubblicato una serie di “Rapporti sociali” nel 2002, nel
2004 e nel 2007. Questa è la cronaca di quell’esperienza con le procedure e le linee guida seguite
per la realizzazione dei diversi “Rapporti sociali” che possono essere utili per chiunque voglia
seguire questa strada.
A cosa serve il Rapporto sociale di un comune o di un Ambito territoriale sociale? Diverse sono le
funzioni che svolge:
 offre un quadro conoscitivo delle caratteristiche della popolazione residente nel territorio, delle
sue problematiche e dell’articolazione dei servizi e delle risorse presenti;
 effettua o permette l’avvio della valutazione dell’esistente per analizzare criticamente la
capacità del sistema dei servizi pubblici e privati di rispondere ai bisogni della popolazione
residente;
 sostiene l’attività degli amministratori pubblici preparando l’azione programmatoria e ponendo
le condizioni per la verifica degli esiti delle scelte politiche metodologiche ed organizzative del
sistema integrato locale dei servizi sociali;
 favorisce la trasparenza e la comunicazione nell’ambito della comunità locale offrendo
informazioni ai diversi portatori di interessi del territorio.
Il primo e più difficile lavoro è stato quello del reperimento dei dati e di tutti gli elementi utili per
conoscere ed interpretare la realtà sociale; dati relativi all’attività dei servizi sociali comunali e dei
soggetti del terzo settore presenti nel territorio, relativi ad altri uffici comunali e ad altri enti
pubblici (Istat, Inps, ASL, IACP, ecc.). I dati si sono dovuti cercare direttamente dato che il sistema
informativo regionale e provinciale dei servizi sociali è appena avviato ma in qualche modo è stato
facilitato dalla presenza dell’Osservatorio comunale sulle politiche sociali da poco istituito nel
comune di Ancona. Non si può però non rilevare che alcuni dati sono giunti anche 5 mesi dopo la
richiesta. Il lavoro di ricerca, di selezione e di trattamento dei dati è stato comunque un passaggio
Franco Pesaresi
3
utile (oltre che faticoso) perché ha permesso di definire i flussi informativi significativi per il lavoro
dei servizi sociali che, adesso, si attiveranno costantemente.
Il rapporto è stato costruito in modo non casuale sia nella definizione dei settori da indagare sia
nella costruzione dei singoli capitoli che ha seguito un identico schema. I settori trattati sono stati
tutti quelli che hanno una stretta rilevanza ai fini sociali comprese quindi, oltre alle tradizionali aree
di intervento delle politiche sociali, anche le politiche abitative, la previdenza, le attività socio-
sanitarie e la presenza del terzo settore (Cfr. Tab.1). Conclude il Rapporto un “Dizionario sociale”
che può rappresentare un utile ausilio sia per la lettura del Rapporto stesso sia per il lavoro degli
operatori.
Tab. 1 – I contenuti del “Rapporto sociale 20xx” di Ancona
Capitolo Argomento
1 Quadro socio-demografico
2 Invalidità e pensioni sociali nella città di Ancona
3 I distretti sociali
4 Famiglia, prima infanzia e minori
5 Gli anziani
6 I disabili
7 Il disagio psichico
8 L’immigrazione
9 Il disagio sociale (povertà, donne maltrattate, assistenza
post-penitenziaria, dipendenze, nomadi)
10 Politiche abitative
11 Il personale dei servizi sociali ed educativi
12 La spesa e l’entrata nel settore socio-assistenziale
13 L’attività socio-sanitaria della ASL 7
14 Il terzo settore
Appendice Dizionario sociale
I contenuti di ogni singolo capitolo
a Quadro di riferimento
b Offerta e analisi dei servizi
c Potenzialità e criticità
Franco Pesaresi
4
Ogni capitolo esamina un’area di intervento sociale e lo fa presentando innanzi tutto il quadro
normativo e statistico di riferimento ricercando una ”possibile” misurazione degli elementi che
determinano la domanda di servizi e prestazioni socio-assistenziali. Nella seconda parte di ogni
capitolo si presenta un’analisi dei servizi sociali pubblici e privati che operano nel territorio
comunale. Ogni capitolo si chiude con una valutazione di sintesi sugli elementi di forza e di criticità
dell’attività assistenziale realizzata; questi contenuti distinguono il lavoro svolto da ogni altro di
tipo propagandistico e valorizzano anche l’Amministrazione comunale che ha condiviso la volontà
di pubblicare una valutazione critica in positivo ma anche in negativo dell’attività svolta nel settore
sociale. Da questa ultima parte si potrà prendere utile spunto per la successiva realizzazione del
Piano sociale di ambito.
L’altro elemento caratteristico e di valore è costituito dal fatto che il Rapporto è stato realizzato da
un qualificato gruppo di operatori dei servizi sociali comunali e precisamente dai componenti
dell’Ufficio di piano sociale. Anche questa è stata una scelta voluta sia per mettere a frutto
l’esperienza degli operatori sia per mettere in condizione gli operatori sociali di valutare il lavoro
svolto e per identificare i possibili sbocchi futuri. Un percorso di responsabilizzazione e di
maturazione che adesso (non così quando cominciammo) viene vissuto con legittimo orgoglio dagli
operatori coinvolti.
Il percorso di analisi e di ricerca che ha portato al primo Rapporto sociale della città di Ancona non
è stato vissuto come un percorso solitario di un gruppo di operatori sociali sostenuti dalla propria
Amministrazione ma come un processo di confronto con la realtà circostante e con i vari soggetti
che in essa vi operano. Il rapporto è anche frutto di un intenso percorso partecipativo che ha visto la
realizzazione di ben 14 incontri con gli operatori sociali pubblici e privati, con le organizzazioni del
terzo settore e con le organizzazioni sindacali che hanno positivamente contaminato il lavoro.
Il “Rapporto sociale”, ha impegnato gli uffici comunali dei servizi sociali per diversi mesi nella
redazione di un volume di 340 pagine, può essere richiesto gratuitamente all’Osservatorio
comunale politiche sociali del comune di Ancona o scaricato direttamente dal sito internet al
seguente indirizzo: www.comune.ancona.it/ .
Franco Pesaresi
5
Per la redazione del “Rapporto sociale” e dei suoi capitoli, gli operatori
comunali seguono delle linee guida che sono state predisposte dai Servizi sociali,
educativi e sanità del comune di Ancona.
Tali “linee guida” vengono presentate nelle pagine seguenti.
Franco Pesaresi
6
COMUNE DI ANCONA
SERVIZI SOCIALI, EDUCATIVI E SANITA’
Linee guida per la redazione
del Rapporto sociale 20XX
SITUAZIONE ED ATTIVITA’ SOCIALE E SOCIO-SANITARIA
NELLA CITTA’ DI ANCONA
Ufficio di Piano – Ambito sociale di Ancona
Franco Pesaresi
7
SCHEMA DELL’INDICE
Indice
Prefazione (del Sindaco e dell’Assessore)
Introduzione …………………………………………………………………
Cap. 1. Quadro socio-economico e demografico ………………………………………
1.1. Introduzione ………………………………………………………
1.2. La popolazione residente nella città di Ancona ……………………
1.3. l’occupazione nella città di Ancona
1.4. Conclusioni…………………………………………………………
Cap. 2. La famiglia,
2.1. Quadro di riferimento ………………………………………………
2.2. Offerta e analisi dei servizi…………………………………………
2.3. Potenzialità e criticità ………………………………………………
Cap. 3. La prima infanzia
3.1. Quadro di riferimento ………………………………………………
3.2. Offerta e analisi dei servizi…………………………………………
3.3. Potenzialità e criticità ………………………………………………
Cap. 4. I minori………………………………
4.1. Quadro di riferimento ………………………………………………
4.2. Offerta e analisi dei servizi…………………………………………
4.3. Le politiche giovanili
4.4. L’ istruzione scolastica …………………………………………………
4.5. Potenzialità e criticità
Cap. 5. Gli anziani ……………………………
5.1. Quadro di riferimento ……………………………………………
5.2. Offerta e analisi dei servizi ……………………………………
5.3. Potenzialità e criticità ……………………………………………
Cap. 6. I disabili ………………………………………………………
6.1. Quadro di riferimento ……………………………………………
6.2. Analisi e offerta dei servizi ………………………………………
6.3. L’inserimento lavorativo dei disabili
6.4. Potenzialità e criticità ……………………………………………
Cap. 7. Disagio psichico…………………………………………………
7.1. Quadro di riferimento ……………………………………………
7.2. Offerta e analisi dei servizi ………………………………………
7.3. I suicidi ……………………………………………………………
7.4. Potenzialità e criticità ……………………………………………
Cap. 8. L’immigrazione……………………………………………………
8.1. Quadro di riferimento ……………………………………………
Franco Pesaresi
8
8.2. Offerta e analisi dei servizi ………………………………………
8.3. Potenzialità e criticità ……………………………………………
Cap. 9. Disagio sociale …………………………………………………
9.1. Povertà: quadro di riferimento, offerta e analisi dei servizi, potenzialità e criticità
9.2. Donne che hanno subito violenza…………………………………
9.3. Assistenza penitenziaria e post-penitenziaria : quadro di riferimento, offerta e analisi dei
servizi, potenzialità e criticità
9.4 . Dipendenze : quadro di riferimento, offerta e analisi dei servizi, potenzialità e criticità
9.5. Nomadi : quadro di riferimento, offerta e analisi dei servizi, potenzialità e criticità
Cap. 10. L’Ambito territoriale sociale …………………………………………………
10.1. Quadro di riferimento ………………………………………………
10.2. Offerta e analisi dei servizi…………………………………………
10.3. Potenzialità e criticità ………………………………………………
Cap. 11. Le politiche abitative ………………………………………………
11.1. Quadro di riferimento ……………………………………………
11.2. Analisi e offerta dei servizi ………………………………………
11.3. Potenzialità e criticità ……………………………………………
Cap. 12. Il personale dei servizi sociali ed educativi……………………
12.1. Il personale dei servizi sociali ed educativi ………………………
12.2. Formazione e aggiornamento professionale………………………
12.3. Potenzialità e criticità ……………………………………………
Cap. 13. La spesa e l’entrata nel settore socio assistenziale……………
13.1. I dati del consuntivo 2001…………………………………………
13.2. Potenzialità e criticità ……………………………………………
Cap. 14. L’attività socio-sanitaria della ASL 7
14.1. Quadro di riferimento ……………………………………………
14.2. Offerta e analisi dei servizi ………………………………………
14.3. Potenzialità e criticità ……………………………………………
Cap. 15. Igiene e tutela della salute umana ed animale
Cap. 16. Invalidità e pensioni sociali nella città di Ancona ……………
15.1. Introduzione ………………………………………………………
15.2. Pensioni sociali e di invalidita’ in Ancona …………………………
Cap. 17. Terzo settore ……………………………………………………
16.1. Le associazioni di volontariato …………………………………
16.2. Le cooperative sociali ……………………………………………
16.3. Onlus………………………………………………………………
Cap. 18. Dizionario sociale ………………………………………………
Franco Pesaresi
9
NOTE ILLUSTRATIVE PER IL REPORT
Indicazioni generali:
1. DATI RIFERITI ALL’ANNO PIU’ RECENTE DISPONIBILE;
2. LE TABELLE DEVONO RICERCARE DUE INFORMAZIONI:
A) LE TENDENZE NEL TEMPO DEI FENOMENI;
B) LA COMPARAZIONE CON REALTA’ PIU’ VASTE (PER ESEMPIO, REGIONE,
NAZIONE).
3. COORDINAMENTO (nome operatore)
4. SUPPORTO TECNICO (nome operatore)
5. TEMPI DI REDAZIONE: CONSEGNA DEI CAPITOLI ENTRO GIUGNO XXXX,
CORREZIONI ED INTEGRAZIONI ENTRO LUGLIO XXXX, STESURA DEFINITIVA ENTRO
AGOSTO XXXX.
6. LO SCHEMA DEI VARI CAPITOLI RIMANE LO STESSO DEL RAPPORTO
PRECEDENTE: QUADRO DI RIFERIMENTO, OFFERTA E ANALISI DEI SERVIZI,
POTENZIALITA’ E CRITICITA’. I SINGOLI PARAGRAFI VANNO COSTRUITI SEGUENDO
LA FALSARIGA DEL DELLE LINEE GUIDA. Vedi INDICE e INDICAZIONI SPECIFICHE
PER I SINGOLI CAPITOLI.
7. NELLA REDAZIONE DEI CAPITOLI OCCORRE RICERCARE LA PIU’ AMPIA
COLLABORAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI COLLEGHI-COLLABORATORI. NON
DEVE ESSERE SOLO IL LAVORO DEI RESPONSABILI DI SETTORE.
8. IL PRO-MEMORIA PER L’IMPAGINAZIONE E’ RIPORTATO IN ALLEGATO NELLE
PRESENTI LINEE GUIDA.
9. RILEGGERE IL TESTO PRIMA DELLA SUA CONSEGNA. I CAPITOLI CONSEGNATI
SPESSO SONO PRIVI DI PUNTEGGIATURA E, A VOLTE, POCO CURATI.
Franco Pesaresi
10
Indicazioni specifiche per i singoli capitoli:
Prefazione (del Sindaco e dell’Assessore)
Introduzione (referente ………)
(Perché il report, il percorso, la sintesi del report)
1. Quadro socio-economico e demografico (referente ………)
1.1. Introduzione
1.2. La popolazione residente nella città di Ancona
1.3. l’occupazione nella città di Ancona
1.4. Conclusioni
Riprendere ed aggiornare il quadro del Rapporto precedente valutando se spostare alcune tabelle
nei capitoli specifici. Aggiungere un breve quadro della situazione economica ed occupazionale
cittadina (Descrizione delle caratteristiche socio-demografiche della popolazione di Ancona,
Popolazione complessiva e trend della popolazione, popolazione per distretto, maschi e femmine,
popolazione per fasce di età, tasso di natalità, tasso di mortalità, saldo naturale, tasso di
incremento migratorio, confronti con dati regionali e nazionali, indice di vecchiaia, indice di
dipendenza dei giovani, indice di dipendenza degli anziani, indice di struttura della popolazione
attiva)
2. La famiglia (referente ………..)
2.1. Quadro di riferimento (Nel quadro di riferimento vanno riportati i dati
demografici specifici e tutte quelle informazioni atte a comprendere il settore e le sue
necessità. In particolare le valutazioni devono tendere ad interpretare la situazione
sociale cittadina e le domande emergenti. Opportuni sono i collegamenti con la realtà
regionale e nazionale. Norme, regolamenti e accordi (nazionali, regionali e comunali)
vanno citati se recenti e se incidono nel settore).
2.2. Offerta e analisi dei servizi
2.3. Potenzialità e criticità (breve valutazione di sintesi in cui si evidenziano sia gli
aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un approfondimento o un intervento in vista
di possibili miglioramenti dei servizi erogati o di modalità di funzionamento).
3. La prima infanzia (referenti ………………………)
3.1. Quadro di riferimento (Nel quadro di riferimento vanno riportati i dati
demografici specifici e tutte quelle informazioni atte a comprendere il settore e le sue
necessità. In particolare le valutazioni devono tendere ad interpretare la situazione
sociale cittadina e le domande emergenti. Opportuni sono i collegamenti con la realtà
regionale e nazionale. Norme, regolamenti e accordi (nazionali, regionali e comunali)
vanno citati se recenti e se incidono nel settore).
3.2. Offerta e analisi dei servizi
Franco Pesaresi
11
3.3. Potenzialità e criticità (breve valutazione di sintesi in cui si evidenziano sia gli
aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un approfondimento o un intervento in vista
di possibili miglioramenti dei servizi erogati o di modalità di funzionamento).
4. I minori (referenti …………………………)
4.1. Quadro di riferimento (Nel quadro di riferimento vanno riportati i dati
demografici specifici e tutte quelle informazioni atte a comprendere il settore e le sue
necessità. In particolare le valutazioni devono tendere ad interpretare la situazione
sociale cittadina e le domande emergenti. Opportuni sono i collegamenti con la realtà
regionale e nazionale. Norme, regolamenti e accordi (nazionali, regionali e comunali)
vanno citati se recenti e se incidono nel settore).
4.2. Offerta e analisi dei servizi
4.3. Le politiche giovanili (referente ………)
4.4. L’istruzione scolastica (referente ……….)
4.5. Potenzialità e criticità (breve valutazione di sintesi in cui si evidenziano sia gli
aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un approfondimento o un intervento in vista
di possibili miglioramenti dei servizi erogati o di modalità di funzionamento).
5. Gli anziani (referente ……………)
5.1. Quadro di riferimento (Nel quadro di riferimento vanno riportati i dati
demografici specifici e tutte quelle informazioni atte a comprendere il settore e le sue
necessità. In particolare le valutazioni devono tendere ad interpretare la situazione
sociale cittadina e le domande emergenti. Opportuni sono i collegamenti con la realtà
regionale e nazionale. Norme, regolamenti e accordi (nazionali, regionali e comunali)
vanno citati se recenti e se incidono nel settore).
5.2. Offerta e analisi dei servizi
5.3. Potenzialità e criticità (breve valutazione di sintesi in cui si evidenziano sia gli
aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un approfondimento o un intervento in vista
di possibili miglioramenti dei servizi erogati o di modalità di funzionamento).
6. I disabili (referente ……………)
6.1. Quadro di riferimento (Nel quadro di riferimento vanno riportati i dati
demografici specifici e tutte quelle informazioni atte a comprendere il settore e le sue
necessità. In particolare le valutazioni devono tendere ad interpretare la situazione
sociale cittadina e le domande emergenti. Opportuni sono i collegamenti con la realtà
regionale e nazionale. Norme, regolamenti e accordi (nazionali, regionali e comunali)
vanno citati se recenti e se incidono nel settore).
6.2. Offerta e analisi dei servizi
6.3. L’inserimento lavorativo dei disabili (referente ………………)
6.4. Potenzialità e criticità (breve valutazione di sintesi in cui si evidenziano sia gli
aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un approfondimento o un intervento in vista
di possibili miglioramenti dei servizi erogati o di modalità di funzionamento).
7. Disagio psichico (referente ……………)
7.1. Quadro di riferimento (Nel quadro di riferimento vanno riportati i dati
demografici specifici e tutte quelle informazioni atte a comprendere il settore e le sue
necessità. In particolare le valutazioni devono tendere ad interpretare la situazione
sociale cittadina e le domande emergenti. Opportuni sono i collegamenti con la realtà
Franco Pesaresi
12
regionale e nazionale. Norme, regolamenti e accordi (nazionali, regionali e comunali)
vanno citati se recenti e se incidono nel settore).
7.2. Offerta e analisi dei servizi
7.3. I suicidi
7.4. Potenzialità e criticità (breve valutazione di sintesi in cui si evidenziano sia gli
aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un approfondimento o un intervento in vista
di possibili miglioramenti dei servizi erogati o di modalità di funzionamento).
8. L’immigrazione (referente …………..)
8.1. Quadro di riferimento (Nel quadro di riferimento vanno riportati i dati
demografici specifici e tutte quelle informazioni atte a comprendere il settore e le sue
necessità. In particolare le valutazioni devono tendere ad interpretare la situazione
sociale cittadina e le domande emergenti. Opportuni sono i collegamenti con la realtà
regionale e nazionale. Norme, regolamenti e accordi (nazionali, regionali e comunali)
vanno citati se recenti e se incidono nel settore).
8.2. Offerta e analisi dei servizi
8.3. Potenzialità e criticità del settore assistenziale (breve valutazione di sintesi
in cui si evidenziano sia gli aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un
approfondimento o un intervento in vista di possibili miglioramenti dei servizi erogati o
di modalità di funzionamento).
9. Disagio sociale (referenti ………………………………………….)
10.9.1. Povertà: quadro di riferimento, offerta e analisi dei servizi, potenzialità e
criticità (referenti ………………………)
9.2. Donne che hanno subito violenza (referenti ……………..)
9.3. Assistenza penitenziaria e post-penitenziaria: quadro di riferimento, offerta
e analisi dei servizi, potenzialità e criticità (referenti ……………)
9.1. Dipendenze: quadro di riferimento, offerta e analisi dei servizi,
potenzialità e criticità (referenti ……………………………)
9.1. Nomadi: quadro di riferimento, offerta e analisi dei servizi, potenzialità e
criticità (referenti ……………………………)
(Nel quadro di riferimento vanno riportati i dati demografici specifici e tutte quelle
informazioni atte a comprendere il settore e le sue necessità. In particolare le valutazioni devono
tendere ad interpretare la situazione sociale cittadina e le domande emergenti. Opportuni sono i
collegamenti con la realtà regionale e nazionale. Norme, regolamenti e accordi (nazionali,
regionali e comunali) vanno citati se recenti e se incidono nel settore.
Nelle potenzialità e criticità va inserita una valutazione di sintesi in cui si evidenziano sia gli aspetti
positivi sia gli aspetti che meritano un approfondimento o un intervento in vista di possibili
miglioramenti dei servizi erogati o di modalità di funzionamento).
10. L’Ambito sociale (referente ……………..)
10.1. Quadro di riferimento (Nel quadro di riferimento vanno riportati i dati
demografici specifici e tutte quelle informazioni atte a comprendere il settore e le sue
necessità. In particolare le valutazioni devono tendere ad interpretare la situazione
sociale cittadina e le domande emergenti. Opportuni sono i collegamenti con la realtà
Franco Pesaresi
13
regionale e nazionale. Norme, regolamenti e accordi (nazionali, regionali e comunali)
vanno citati se recenti e se incidono nel settore).
10.2. Offerta e analisi dei servizi
10.3. Potenzialità e criticità del settore assistenziale (breve valutazione di
sintesi in cui si evidenziano sia gli aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un
approfondimento o un intervento in vista di possibili miglioramenti dei servizi erogati o
di modalità di funzionamento).
11. Le politiche abitative (referenti …………………………)
11.1. Quadro di riferimento (Nel quadro di riferimento vanno riportati i dati
demografici specifici e tutte quelle informazioni atte a comprendere il settore e le sue
necessità. In particolare le valutazioni devono tendere ad interpretare la situazione
sociale cittadina e le domande emergenti. Opportuni sono i collegamenti con la realtà
regionale e nazionale. Norme, regolamenti e accordi (nazionali, regionali e comunali)
vanno citati se recenti e se incidono nel settore).
11.2. Offerta e analisi dei servizi
11.3. Potenzialità e criticità (breve valutazione di
sintesi in cui si evidenziano sia gli aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un
approfondimento o un intervento in vista di possibili miglioramenti dei servizi erogati o
di modalità di funzionamento).
12. Il personale dei servizi sociali, educativi e sanità (referente ………………..)
a. Dotazione di operatori nei servizi
b. Formazione e aggiornamento professionale (referente ………………)
c. Potenzialità e criticità (breve valutazione di sintesi in cui si evidenziano sia gli
aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un approfondimento o un intervento in
vista di possibili miglioramenti dei servizi erogati o di modalità di funzionamento).
13. La spesa e l’entrata nel settore socio-assistenziale (referente ………………)
a. La spesa e l’entrata complessiva
b. La spesa e l’entrata per settori
c. Potenzialità e criticità (breve valutazione di sintesi in cui si evidenziano sia gli
aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un approfondimento o un intervento in
vista di possibili miglioramenti dei servizi erogati o di modalità di funzionamento).
14. L’attività socio-sanitaria della ASL 7 (referente ………….)
14.1. Quadro di riferimento (Nel quadro di riferimento vanno riportati i dati
demografici specifici e tutte quelle informazioni atte a comprendere il settore e le sue
necessità. In particolare le valutazioni devono tendere ad interpretare la situazione
sociale cittadina e le domande emergenti. Opportuni sono i collegamenti con la realtà
regionale e nazionale. Norme, regolamenti e accordi (nazionali, regionali e comunali)
vanno citati se recenti e se incidono nel settore).
11.2. Offerta e analisi dei servizi
11.3. Potenzialità e criticità (breve valutazione di
sintesi in cui si evidenziano sia gli aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un
approfondimento o un intervento in vista di possibili miglioramenti dei servizi erogati o
di modalità di funzionamento).
Franco Pesaresi
14
15. Igiene e tutela della salute umana ed animale (referenti ……………..)
16. Invalidità e pensioni nella città di xxxxx (referente ……………….)
(numero invalidi e numero pensioni per relativa tipologia, con particolare riferimento a
tutte quelle erogazioni previdenziali-assistenziali di sostegno alla disabilità e di garanzia di un
reddito minimo. Reperire i dati sulle indennità di accompagno nella città di Ancona e sulle
provvidenze previdenziali erogate a ciechi e sordi).
17. Il terzo settore (referente ………….)
16.1. Le associazioni di volontariato
16.2. le cooperative sociali
16.3. Le Onlus
18. Sintesi prospettica (da inserire se possibile)
19. dizionario sociale (referente ……………)
Franco Pesaresi
15
Come impaginare il “Rapporto sociale” in formato “libro”
1. Impostazione della pagina
L’impostazione della pagina sul computer dovrà essere la seguente:
formato A4 (cm 21x29,7);
scegliere Imposta pagina-Dimensioni dal menu File:
margine superiore cm 4,0;
inferiore cm 4,0;
sinistro cm 3,0;
destro cm 3,0;
intestazione: cm 0;
pié di pagina: cm 3,0;
rilegatura: 0.
L’Indice, la Prefazione e l Introduzione o altre parti introduttive avranno inizio sempre in
pagina dispari. Anche il primo capitolo partirà su pagina dispari, mentre gli altri capitoli possono
iniziare indifferentemente su pagina pari o su pagina dispari.
2. Caratteri, corpi (dimensione del carattere) e interlinea
Si suggeriscono i seguenti corpi:
 titolo capitolo: corpo 18 nero Times New Roman Interlinea “singola”. Non mettere mai il punto
alla fine del titolo del capitolo, così come alla fine dei titoli del paragrafi, sottoparagrafi,
didascalie delle figure/tabelle;
 titoli paragrafi: corpo 14 nero Times New Roman;
 titoli sottoparagrafi: corpo 12 nero Times New Roman;
 titoli sotto-sottoparagrafi: corpo 12 corsivo Times New Roman;
 testo: corpo 12 Times New Roman interlinea “esatta 13 pt”;
 tabelle, letterizzazione figure: di norma in corpo 10 Times New Roman. Nei grafici può
essere utilizzato anche un corpo maggiore o minore quando si vogliono evidenziare singole
parole o quando è necessario per stare nella larghezza della pagina. La didascalia della
tabella/figura va fatta in c. 10 nero.
 appendici, glossario, bibliografia: corpo 10 Times New Roman interlinea “esatta 11 pt”;
 numero pagina: centrato in basso nella pagina in Times New Roman corpo 10 corsivo;
 elencazioni in punti: rientrare di cm 0,6.
3. Spazi bianchi
Periodi: La prima riga di ogni periodo, deve rientrare, come in questa digitazione, di 5 mm (il
rientro è regolato in Word con i comandi “Formato”, “Paragrafo”, “Speciale”, “Prima riga”,
“Rientra di”).
Titolo capitolo: non centrarli sulla pagina ma allinearli a sinistra. La distanza
Franco Pesaresi
16
tra il titolo, se è di una riga, e il testo o il titolo del paragrafo è di 10 spazi in corpo 11 interlinea
13. Il numero di spazi sarà ridotto a scalare se il numero delle righe del titolo è superiore.
Titoli paragrafi, sottoparagrafi e sotto-sottoparagrafi e altri titoli o parole in evidenza su
riga a sé: lasciare 2 righe bianche nell’interlinea adottata (13 pt) prima di digitarli e ancora una
seconda riga bianca dopo averli digitati. Se il titolo finisse a fine pagina spostarlo alla pagina
successiva aumentando il numero di righe bianche (di norma una o due sono sufficienti). Anche i
titoli dei paragrafi, sottoparagrafi, ecc. sono allineati a sinistra, senza rientrare di cm 0,5.
Righe vedove e righe orfane. Sono così dette la prima riga o l’ultima di un periodo quando (nel
primo caso) rimangono sole alla fine di una pagina o (secondo caso) sole all’inizio di una nuova
pagina. I programmi più recenti provvedono automaticamente alla correzione di questa anomalia
impostando “formato” “paragrafo” “distribuzione testo” “controlla righe iso-late”.
Spazi bianchi all’inizio della pagina: eliminarli sempre.
4. Maiuscole e controllo ortografico
Evitare il più possibile le maiuscole di rispetto. evitare il più possibile l’uso del maiuscolo.
Passare sempre il testo con il controllo ortografico del programma: consente di evitare errori
specie negli accenti, anche se dà la sicurezza di eliminare tutti gli errori. Evidenzia invece in diversi
casi gli errori nella digitazione degli spazi (ad es. lo spazio dopo l’apostrofo ma non tra una parola e
il segno di punteggiatura o un doppio spazio).
5. Sillabazione
Effettuare sempre la sillabazione del testo (comandi “strumenti” “lingua” “sillabazione” “sillaba
automaticamente documento”.
6. Altre “regole”
• Bibliografia: seguire i criteri standard internazionali:
. titoli dei periodici e dei libri in corsivo senza virgolette inglesi;
. titoli degli articoli tra “virgolette inglesi”;
. nome autore: nel testo il cognome dell’autore va preceduto, quando citato, dal nome; nella
bibliografia alla fine del capitolo o del libro e nelle citazioni bibliografiche in nota mettere sempre
prima il cognome.
Se l’opera citata ha più autori, mettere prima il cognome del primo autore e lasciare, se lo si
desidera, prima il nome per gli altri autori. Non mettere la virgola tra il cognome e il nome
dell’autore ma solo (nel caso di più autori) tra il primo autore e quelli successivi digitando
preferibilmente una “e” prima del nome dell’ultimo auto-re. Quando il nome proprio dell’autore
non è riportato per esteso ed è composto da due o più lettere iniziali (es. G. C. Trentini) spaziare tra
una sigla e l’altra;
. data di pubblicazione: preferibilmente, metterla tra parentesi dopo il nome. Può essere messa
anche alla fine: per i libri dopo il luogo di pubblicazione, divisa da una virgola; per gli articoli dopo
il nome della rivista o dopo il numero del fascicolo, sempre divisa da una virgola.
.editore: metterlo solo per i volumi, dopo il titolo, separato da questo da una virgola. Mettere,
quindi, sempre dopo una virgola, il luogo di pubblicazione;
.nelle bibliografie, non rientrare la prima riga di ogni titolo elencato e rientrare di 0,5 cm le
eventuali righe successive alla prima.
Franco Pesaresi
17
Esempi:
Henry J. C. e Bolton M. M. (1991), “Time and outcome evaluation”, Journal of Business, 55: 54-
62.
Mooney H. (1950), Explorations in the world, Oxford University Press, New York.
Parole sottolineate: non farle. Comporle normalmente in neretto tondo o, se il neretto tondo è
già stato molto usato, in neretto corsivo, se si vuole differenziarle; in corsivo chiaro, se si desidera
dare minore enfasi.
Punti (elencazioni di): quando l’elencazione è preceduta da una frase che finisce con due punti,
fare minuscola la prima parola di ogni punto e mettere il punto e virgola alla fine di ogni singolo
punto. Quando invece la frase che precede l’elencazione finisce con il punto, fare maiuscola
l’iniziale della prima parola e mettere il punto dopo l’ultima parola.

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Come fare il Rapporto Sociale comunale o di Ambito

  • 1. FRANCO PESARESI Come fare il Rapporto Sociale comunale o di Ambito [L’esperienza del comune di Ancona] Franco Pesaresi 2008 [Il presente documento presenta l’esperienza del Comune di Ancona nella redazione del “Rapporto sociale” comprensivo delle procedure e delle Linee guida per la sua redazione.]
  • 2. Franco Pesaresi 1 INDICE Pag. 1. Cronaca di una esperienza 2 2. Linee guida per la redazione del “Rapporto sociale” 6
  • 3. Franco Pesaresi 2 COME FARE IL “RAPPORTO SOCIALE” COMUNALE O DI AMBITO SOCIALE. L’ESPERIENZA DELL’AMBITO SOCIALE DI ANCONA CRONACA DI UNA ESPERIENZA Il Comune/Ambito sociale di Ancona ha pubblicato una serie di “Rapporti sociali” nel 2002, nel 2004 e nel 2007. Questa è la cronaca di quell’esperienza con le procedure e le linee guida seguite per la realizzazione dei diversi “Rapporti sociali” che possono essere utili per chiunque voglia seguire questa strada. A cosa serve il Rapporto sociale di un comune o di un Ambito territoriale sociale? Diverse sono le funzioni che svolge:  offre un quadro conoscitivo delle caratteristiche della popolazione residente nel territorio, delle sue problematiche e dell’articolazione dei servizi e delle risorse presenti;  effettua o permette l’avvio della valutazione dell’esistente per analizzare criticamente la capacità del sistema dei servizi pubblici e privati di rispondere ai bisogni della popolazione residente;  sostiene l’attività degli amministratori pubblici preparando l’azione programmatoria e ponendo le condizioni per la verifica degli esiti delle scelte politiche metodologiche ed organizzative del sistema integrato locale dei servizi sociali;  favorisce la trasparenza e la comunicazione nell’ambito della comunità locale offrendo informazioni ai diversi portatori di interessi del territorio. Il primo e più difficile lavoro è stato quello del reperimento dei dati e di tutti gli elementi utili per conoscere ed interpretare la realtà sociale; dati relativi all’attività dei servizi sociali comunali e dei soggetti del terzo settore presenti nel territorio, relativi ad altri uffici comunali e ad altri enti pubblici (Istat, Inps, ASL, IACP, ecc.). I dati si sono dovuti cercare direttamente dato che il sistema informativo regionale e provinciale dei servizi sociali è appena avviato ma in qualche modo è stato facilitato dalla presenza dell’Osservatorio comunale sulle politiche sociali da poco istituito nel comune di Ancona. Non si può però non rilevare che alcuni dati sono giunti anche 5 mesi dopo la richiesta. Il lavoro di ricerca, di selezione e di trattamento dei dati è stato comunque un passaggio
  • 4. Franco Pesaresi 3 utile (oltre che faticoso) perché ha permesso di definire i flussi informativi significativi per il lavoro dei servizi sociali che, adesso, si attiveranno costantemente. Il rapporto è stato costruito in modo non casuale sia nella definizione dei settori da indagare sia nella costruzione dei singoli capitoli che ha seguito un identico schema. I settori trattati sono stati tutti quelli che hanno una stretta rilevanza ai fini sociali comprese quindi, oltre alle tradizionali aree di intervento delle politiche sociali, anche le politiche abitative, la previdenza, le attività socio- sanitarie e la presenza del terzo settore (Cfr. Tab.1). Conclude il Rapporto un “Dizionario sociale” che può rappresentare un utile ausilio sia per la lettura del Rapporto stesso sia per il lavoro degli operatori. Tab. 1 – I contenuti del “Rapporto sociale 20xx” di Ancona Capitolo Argomento 1 Quadro socio-demografico 2 Invalidità e pensioni sociali nella città di Ancona 3 I distretti sociali 4 Famiglia, prima infanzia e minori 5 Gli anziani 6 I disabili 7 Il disagio psichico 8 L’immigrazione 9 Il disagio sociale (povertà, donne maltrattate, assistenza post-penitenziaria, dipendenze, nomadi) 10 Politiche abitative 11 Il personale dei servizi sociali ed educativi 12 La spesa e l’entrata nel settore socio-assistenziale 13 L’attività socio-sanitaria della ASL 7 14 Il terzo settore Appendice Dizionario sociale I contenuti di ogni singolo capitolo a Quadro di riferimento b Offerta e analisi dei servizi c Potenzialità e criticità
  • 5. Franco Pesaresi 4 Ogni capitolo esamina un’area di intervento sociale e lo fa presentando innanzi tutto il quadro normativo e statistico di riferimento ricercando una ”possibile” misurazione degli elementi che determinano la domanda di servizi e prestazioni socio-assistenziali. Nella seconda parte di ogni capitolo si presenta un’analisi dei servizi sociali pubblici e privati che operano nel territorio comunale. Ogni capitolo si chiude con una valutazione di sintesi sugli elementi di forza e di criticità dell’attività assistenziale realizzata; questi contenuti distinguono il lavoro svolto da ogni altro di tipo propagandistico e valorizzano anche l’Amministrazione comunale che ha condiviso la volontà di pubblicare una valutazione critica in positivo ma anche in negativo dell’attività svolta nel settore sociale. Da questa ultima parte si potrà prendere utile spunto per la successiva realizzazione del Piano sociale di ambito. L’altro elemento caratteristico e di valore è costituito dal fatto che il Rapporto è stato realizzato da un qualificato gruppo di operatori dei servizi sociali comunali e precisamente dai componenti dell’Ufficio di piano sociale. Anche questa è stata una scelta voluta sia per mettere a frutto l’esperienza degli operatori sia per mettere in condizione gli operatori sociali di valutare il lavoro svolto e per identificare i possibili sbocchi futuri. Un percorso di responsabilizzazione e di maturazione che adesso (non così quando cominciammo) viene vissuto con legittimo orgoglio dagli operatori coinvolti. Il percorso di analisi e di ricerca che ha portato al primo Rapporto sociale della città di Ancona non è stato vissuto come un percorso solitario di un gruppo di operatori sociali sostenuti dalla propria Amministrazione ma come un processo di confronto con la realtà circostante e con i vari soggetti che in essa vi operano. Il rapporto è anche frutto di un intenso percorso partecipativo che ha visto la realizzazione di ben 14 incontri con gli operatori sociali pubblici e privati, con le organizzazioni del terzo settore e con le organizzazioni sindacali che hanno positivamente contaminato il lavoro. Il “Rapporto sociale”, ha impegnato gli uffici comunali dei servizi sociali per diversi mesi nella redazione di un volume di 340 pagine, può essere richiesto gratuitamente all’Osservatorio comunale politiche sociali del comune di Ancona o scaricato direttamente dal sito internet al seguente indirizzo: www.comune.ancona.it/ .
  • 6. Franco Pesaresi 5 Per la redazione del “Rapporto sociale” e dei suoi capitoli, gli operatori comunali seguono delle linee guida che sono state predisposte dai Servizi sociali, educativi e sanità del comune di Ancona. Tali “linee guida” vengono presentate nelle pagine seguenti.
  • 7. Franco Pesaresi 6 COMUNE DI ANCONA SERVIZI SOCIALI, EDUCATIVI E SANITA’ Linee guida per la redazione del Rapporto sociale 20XX SITUAZIONE ED ATTIVITA’ SOCIALE E SOCIO-SANITARIA NELLA CITTA’ DI ANCONA Ufficio di Piano – Ambito sociale di Ancona
  • 8. Franco Pesaresi 7 SCHEMA DELL’INDICE Indice Prefazione (del Sindaco e dell’Assessore) Introduzione ………………………………………………………………… Cap. 1. Quadro socio-economico e demografico ……………………………………… 1.1. Introduzione ……………………………………………………… 1.2. La popolazione residente nella città di Ancona …………………… 1.3. l’occupazione nella città di Ancona 1.4. Conclusioni………………………………………………………… Cap. 2. La famiglia, 2.1. Quadro di riferimento ……………………………………………… 2.2. Offerta e analisi dei servizi………………………………………… 2.3. Potenzialità e criticità ……………………………………………… Cap. 3. La prima infanzia 3.1. Quadro di riferimento ……………………………………………… 3.2. Offerta e analisi dei servizi………………………………………… 3.3. Potenzialità e criticità ……………………………………………… Cap. 4. I minori……………………………… 4.1. Quadro di riferimento ……………………………………………… 4.2. Offerta e analisi dei servizi………………………………………… 4.3. Le politiche giovanili 4.4. L’ istruzione scolastica ………………………………………………… 4.5. Potenzialità e criticità Cap. 5. Gli anziani …………………………… 5.1. Quadro di riferimento …………………………………………… 5.2. Offerta e analisi dei servizi …………………………………… 5.3. Potenzialità e criticità …………………………………………… Cap. 6. I disabili ……………………………………………………… 6.1. Quadro di riferimento …………………………………………… 6.2. Analisi e offerta dei servizi ……………………………………… 6.3. L’inserimento lavorativo dei disabili 6.4. Potenzialità e criticità …………………………………………… Cap. 7. Disagio psichico………………………………………………… 7.1. Quadro di riferimento …………………………………………… 7.2. Offerta e analisi dei servizi ……………………………………… 7.3. I suicidi …………………………………………………………… 7.4. Potenzialità e criticità …………………………………………… Cap. 8. L’immigrazione…………………………………………………… 8.1. Quadro di riferimento ……………………………………………
  • 9. Franco Pesaresi 8 8.2. Offerta e analisi dei servizi ……………………………………… 8.3. Potenzialità e criticità …………………………………………… Cap. 9. Disagio sociale ………………………………………………… 9.1. Povertà: quadro di riferimento, offerta e analisi dei servizi, potenzialità e criticità 9.2. Donne che hanno subito violenza………………………………… 9.3. Assistenza penitenziaria e post-penitenziaria : quadro di riferimento, offerta e analisi dei servizi, potenzialità e criticità 9.4 . Dipendenze : quadro di riferimento, offerta e analisi dei servizi, potenzialità e criticità 9.5. Nomadi : quadro di riferimento, offerta e analisi dei servizi, potenzialità e criticità Cap. 10. L’Ambito territoriale sociale ………………………………………………… 10.1. Quadro di riferimento ……………………………………………… 10.2. Offerta e analisi dei servizi………………………………………… 10.3. Potenzialità e criticità ……………………………………………… Cap. 11. Le politiche abitative ……………………………………………… 11.1. Quadro di riferimento …………………………………………… 11.2. Analisi e offerta dei servizi ……………………………………… 11.3. Potenzialità e criticità …………………………………………… Cap. 12. Il personale dei servizi sociali ed educativi…………………… 12.1. Il personale dei servizi sociali ed educativi ……………………… 12.2. Formazione e aggiornamento professionale……………………… 12.3. Potenzialità e criticità …………………………………………… Cap. 13. La spesa e l’entrata nel settore socio assistenziale…………… 13.1. I dati del consuntivo 2001………………………………………… 13.2. Potenzialità e criticità …………………………………………… Cap. 14. L’attività socio-sanitaria della ASL 7 14.1. Quadro di riferimento …………………………………………… 14.2. Offerta e analisi dei servizi ……………………………………… 14.3. Potenzialità e criticità …………………………………………… Cap. 15. Igiene e tutela della salute umana ed animale Cap. 16. Invalidità e pensioni sociali nella città di Ancona …………… 15.1. Introduzione ……………………………………………………… 15.2. Pensioni sociali e di invalidita’ in Ancona ………………………… Cap. 17. Terzo settore …………………………………………………… 16.1. Le associazioni di volontariato ………………………………… 16.2. Le cooperative sociali …………………………………………… 16.3. Onlus……………………………………………………………… Cap. 18. Dizionario sociale ………………………………………………
  • 10. Franco Pesaresi 9 NOTE ILLUSTRATIVE PER IL REPORT Indicazioni generali: 1. DATI RIFERITI ALL’ANNO PIU’ RECENTE DISPONIBILE; 2. LE TABELLE DEVONO RICERCARE DUE INFORMAZIONI: A) LE TENDENZE NEL TEMPO DEI FENOMENI; B) LA COMPARAZIONE CON REALTA’ PIU’ VASTE (PER ESEMPIO, REGIONE, NAZIONE). 3. COORDINAMENTO (nome operatore) 4. SUPPORTO TECNICO (nome operatore) 5. TEMPI DI REDAZIONE: CONSEGNA DEI CAPITOLI ENTRO GIUGNO XXXX, CORREZIONI ED INTEGRAZIONI ENTRO LUGLIO XXXX, STESURA DEFINITIVA ENTRO AGOSTO XXXX. 6. LO SCHEMA DEI VARI CAPITOLI RIMANE LO STESSO DEL RAPPORTO PRECEDENTE: QUADRO DI RIFERIMENTO, OFFERTA E ANALISI DEI SERVIZI, POTENZIALITA’ E CRITICITA’. I SINGOLI PARAGRAFI VANNO COSTRUITI SEGUENDO LA FALSARIGA DEL DELLE LINEE GUIDA. Vedi INDICE e INDICAZIONI SPECIFICHE PER I SINGOLI CAPITOLI. 7. NELLA REDAZIONE DEI CAPITOLI OCCORRE RICERCARE LA PIU’ AMPIA COLLABORAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI COLLEGHI-COLLABORATORI. NON DEVE ESSERE SOLO IL LAVORO DEI RESPONSABILI DI SETTORE. 8. IL PRO-MEMORIA PER L’IMPAGINAZIONE E’ RIPORTATO IN ALLEGATO NELLE PRESENTI LINEE GUIDA. 9. RILEGGERE IL TESTO PRIMA DELLA SUA CONSEGNA. I CAPITOLI CONSEGNATI SPESSO SONO PRIVI DI PUNTEGGIATURA E, A VOLTE, POCO CURATI.
  • 11. Franco Pesaresi 10 Indicazioni specifiche per i singoli capitoli: Prefazione (del Sindaco e dell’Assessore) Introduzione (referente ………) (Perché il report, il percorso, la sintesi del report) 1. Quadro socio-economico e demografico (referente ………) 1.1. Introduzione 1.2. La popolazione residente nella città di Ancona 1.3. l’occupazione nella città di Ancona 1.4. Conclusioni Riprendere ed aggiornare il quadro del Rapporto precedente valutando se spostare alcune tabelle nei capitoli specifici. Aggiungere un breve quadro della situazione economica ed occupazionale cittadina (Descrizione delle caratteristiche socio-demografiche della popolazione di Ancona, Popolazione complessiva e trend della popolazione, popolazione per distretto, maschi e femmine, popolazione per fasce di età, tasso di natalità, tasso di mortalità, saldo naturale, tasso di incremento migratorio, confronti con dati regionali e nazionali, indice di vecchiaia, indice di dipendenza dei giovani, indice di dipendenza degli anziani, indice di struttura della popolazione attiva) 2. La famiglia (referente ………..) 2.1. Quadro di riferimento (Nel quadro di riferimento vanno riportati i dati demografici specifici e tutte quelle informazioni atte a comprendere il settore e le sue necessità. In particolare le valutazioni devono tendere ad interpretare la situazione sociale cittadina e le domande emergenti. Opportuni sono i collegamenti con la realtà regionale e nazionale. Norme, regolamenti e accordi (nazionali, regionali e comunali) vanno citati se recenti e se incidono nel settore). 2.2. Offerta e analisi dei servizi 2.3. Potenzialità e criticità (breve valutazione di sintesi in cui si evidenziano sia gli aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un approfondimento o un intervento in vista di possibili miglioramenti dei servizi erogati o di modalità di funzionamento). 3. La prima infanzia (referenti ………………………) 3.1. Quadro di riferimento (Nel quadro di riferimento vanno riportati i dati demografici specifici e tutte quelle informazioni atte a comprendere il settore e le sue necessità. In particolare le valutazioni devono tendere ad interpretare la situazione sociale cittadina e le domande emergenti. Opportuni sono i collegamenti con la realtà regionale e nazionale. Norme, regolamenti e accordi (nazionali, regionali e comunali) vanno citati se recenti e se incidono nel settore). 3.2. Offerta e analisi dei servizi
  • 12. Franco Pesaresi 11 3.3. Potenzialità e criticità (breve valutazione di sintesi in cui si evidenziano sia gli aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un approfondimento o un intervento in vista di possibili miglioramenti dei servizi erogati o di modalità di funzionamento). 4. I minori (referenti …………………………) 4.1. Quadro di riferimento (Nel quadro di riferimento vanno riportati i dati demografici specifici e tutte quelle informazioni atte a comprendere il settore e le sue necessità. In particolare le valutazioni devono tendere ad interpretare la situazione sociale cittadina e le domande emergenti. Opportuni sono i collegamenti con la realtà regionale e nazionale. Norme, regolamenti e accordi (nazionali, regionali e comunali) vanno citati se recenti e se incidono nel settore). 4.2. Offerta e analisi dei servizi 4.3. Le politiche giovanili (referente ………) 4.4. L’istruzione scolastica (referente ……….) 4.5. Potenzialità e criticità (breve valutazione di sintesi in cui si evidenziano sia gli aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un approfondimento o un intervento in vista di possibili miglioramenti dei servizi erogati o di modalità di funzionamento). 5. Gli anziani (referente ……………) 5.1. Quadro di riferimento (Nel quadro di riferimento vanno riportati i dati demografici specifici e tutte quelle informazioni atte a comprendere il settore e le sue necessità. In particolare le valutazioni devono tendere ad interpretare la situazione sociale cittadina e le domande emergenti. Opportuni sono i collegamenti con la realtà regionale e nazionale. Norme, regolamenti e accordi (nazionali, regionali e comunali) vanno citati se recenti e se incidono nel settore). 5.2. Offerta e analisi dei servizi 5.3. Potenzialità e criticità (breve valutazione di sintesi in cui si evidenziano sia gli aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un approfondimento o un intervento in vista di possibili miglioramenti dei servizi erogati o di modalità di funzionamento). 6. I disabili (referente ……………) 6.1. Quadro di riferimento (Nel quadro di riferimento vanno riportati i dati demografici specifici e tutte quelle informazioni atte a comprendere il settore e le sue necessità. In particolare le valutazioni devono tendere ad interpretare la situazione sociale cittadina e le domande emergenti. Opportuni sono i collegamenti con la realtà regionale e nazionale. Norme, regolamenti e accordi (nazionali, regionali e comunali) vanno citati se recenti e se incidono nel settore). 6.2. Offerta e analisi dei servizi 6.3. L’inserimento lavorativo dei disabili (referente ………………) 6.4. Potenzialità e criticità (breve valutazione di sintesi in cui si evidenziano sia gli aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un approfondimento o un intervento in vista di possibili miglioramenti dei servizi erogati o di modalità di funzionamento). 7. Disagio psichico (referente ……………) 7.1. Quadro di riferimento (Nel quadro di riferimento vanno riportati i dati demografici specifici e tutte quelle informazioni atte a comprendere il settore e le sue necessità. In particolare le valutazioni devono tendere ad interpretare la situazione sociale cittadina e le domande emergenti. Opportuni sono i collegamenti con la realtà
  • 13. Franco Pesaresi 12 regionale e nazionale. Norme, regolamenti e accordi (nazionali, regionali e comunali) vanno citati se recenti e se incidono nel settore). 7.2. Offerta e analisi dei servizi 7.3. I suicidi 7.4. Potenzialità e criticità (breve valutazione di sintesi in cui si evidenziano sia gli aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un approfondimento o un intervento in vista di possibili miglioramenti dei servizi erogati o di modalità di funzionamento). 8. L’immigrazione (referente …………..) 8.1. Quadro di riferimento (Nel quadro di riferimento vanno riportati i dati demografici specifici e tutte quelle informazioni atte a comprendere il settore e le sue necessità. In particolare le valutazioni devono tendere ad interpretare la situazione sociale cittadina e le domande emergenti. Opportuni sono i collegamenti con la realtà regionale e nazionale. Norme, regolamenti e accordi (nazionali, regionali e comunali) vanno citati se recenti e se incidono nel settore). 8.2. Offerta e analisi dei servizi 8.3. Potenzialità e criticità del settore assistenziale (breve valutazione di sintesi in cui si evidenziano sia gli aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un approfondimento o un intervento in vista di possibili miglioramenti dei servizi erogati o di modalità di funzionamento). 9. Disagio sociale (referenti ………………………………………….) 10.9.1. Povertà: quadro di riferimento, offerta e analisi dei servizi, potenzialità e criticità (referenti ………………………) 9.2. Donne che hanno subito violenza (referenti ……………..) 9.3. Assistenza penitenziaria e post-penitenziaria: quadro di riferimento, offerta e analisi dei servizi, potenzialità e criticità (referenti ……………) 9.1. Dipendenze: quadro di riferimento, offerta e analisi dei servizi, potenzialità e criticità (referenti ……………………………) 9.1. Nomadi: quadro di riferimento, offerta e analisi dei servizi, potenzialità e criticità (referenti ……………………………) (Nel quadro di riferimento vanno riportati i dati demografici specifici e tutte quelle informazioni atte a comprendere il settore e le sue necessità. In particolare le valutazioni devono tendere ad interpretare la situazione sociale cittadina e le domande emergenti. Opportuni sono i collegamenti con la realtà regionale e nazionale. Norme, regolamenti e accordi (nazionali, regionali e comunali) vanno citati se recenti e se incidono nel settore. Nelle potenzialità e criticità va inserita una valutazione di sintesi in cui si evidenziano sia gli aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un approfondimento o un intervento in vista di possibili miglioramenti dei servizi erogati o di modalità di funzionamento). 10. L’Ambito sociale (referente ……………..) 10.1. Quadro di riferimento (Nel quadro di riferimento vanno riportati i dati demografici specifici e tutte quelle informazioni atte a comprendere il settore e le sue necessità. In particolare le valutazioni devono tendere ad interpretare la situazione sociale cittadina e le domande emergenti. Opportuni sono i collegamenti con la realtà
  • 14. Franco Pesaresi 13 regionale e nazionale. Norme, regolamenti e accordi (nazionali, regionali e comunali) vanno citati se recenti e se incidono nel settore). 10.2. Offerta e analisi dei servizi 10.3. Potenzialità e criticità del settore assistenziale (breve valutazione di sintesi in cui si evidenziano sia gli aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un approfondimento o un intervento in vista di possibili miglioramenti dei servizi erogati o di modalità di funzionamento). 11. Le politiche abitative (referenti …………………………) 11.1. Quadro di riferimento (Nel quadro di riferimento vanno riportati i dati demografici specifici e tutte quelle informazioni atte a comprendere il settore e le sue necessità. In particolare le valutazioni devono tendere ad interpretare la situazione sociale cittadina e le domande emergenti. Opportuni sono i collegamenti con la realtà regionale e nazionale. Norme, regolamenti e accordi (nazionali, regionali e comunali) vanno citati se recenti e se incidono nel settore). 11.2. Offerta e analisi dei servizi 11.3. Potenzialità e criticità (breve valutazione di sintesi in cui si evidenziano sia gli aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un approfondimento o un intervento in vista di possibili miglioramenti dei servizi erogati o di modalità di funzionamento). 12. Il personale dei servizi sociali, educativi e sanità (referente ………………..) a. Dotazione di operatori nei servizi b. Formazione e aggiornamento professionale (referente ………………) c. Potenzialità e criticità (breve valutazione di sintesi in cui si evidenziano sia gli aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un approfondimento o un intervento in vista di possibili miglioramenti dei servizi erogati o di modalità di funzionamento). 13. La spesa e l’entrata nel settore socio-assistenziale (referente ………………) a. La spesa e l’entrata complessiva b. La spesa e l’entrata per settori c. Potenzialità e criticità (breve valutazione di sintesi in cui si evidenziano sia gli aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un approfondimento o un intervento in vista di possibili miglioramenti dei servizi erogati o di modalità di funzionamento). 14. L’attività socio-sanitaria della ASL 7 (referente ………….) 14.1. Quadro di riferimento (Nel quadro di riferimento vanno riportati i dati demografici specifici e tutte quelle informazioni atte a comprendere il settore e le sue necessità. In particolare le valutazioni devono tendere ad interpretare la situazione sociale cittadina e le domande emergenti. Opportuni sono i collegamenti con la realtà regionale e nazionale. Norme, regolamenti e accordi (nazionali, regionali e comunali) vanno citati se recenti e se incidono nel settore). 11.2. Offerta e analisi dei servizi 11.3. Potenzialità e criticità (breve valutazione di sintesi in cui si evidenziano sia gli aspetti positivi sia gli aspetti che meritano un approfondimento o un intervento in vista di possibili miglioramenti dei servizi erogati o di modalità di funzionamento).
  • 15. Franco Pesaresi 14 15. Igiene e tutela della salute umana ed animale (referenti ……………..) 16. Invalidità e pensioni nella città di xxxxx (referente ……………….) (numero invalidi e numero pensioni per relativa tipologia, con particolare riferimento a tutte quelle erogazioni previdenziali-assistenziali di sostegno alla disabilità e di garanzia di un reddito minimo. Reperire i dati sulle indennità di accompagno nella città di Ancona e sulle provvidenze previdenziali erogate a ciechi e sordi). 17. Il terzo settore (referente ………….) 16.1. Le associazioni di volontariato 16.2. le cooperative sociali 16.3. Le Onlus 18. Sintesi prospettica (da inserire se possibile) 19. dizionario sociale (referente ……………)
  • 16. Franco Pesaresi 15 Come impaginare il “Rapporto sociale” in formato “libro” 1. Impostazione della pagina L’impostazione della pagina sul computer dovrà essere la seguente: formato A4 (cm 21x29,7); scegliere Imposta pagina-Dimensioni dal menu File: margine superiore cm 4,0; inferiore cm 4,0; sinistro cm 3,0; destro cm 3,0; intestazione: cm 0; pié di pagina: cm 3,0; rilegatura: 0. L’Indice, la Prefazione e l Introduzione o altre parti introduttive avranno inizio sempre in pagina dispari. Anche il primo capitolo partirà su pagina dispari, mentre gli altri capitoli possono iniziare indifferentemente su pagina pari o su pagina dispari. 2. Caratteri, corpi (dimensione del carattere) e interlinea Si suggeriscono i seguenti corpi:  titolo capitolo: corpo 18 nero Times New Roman Interlinea “singola”. Non mettere mai il punto alla fine del titolo del capitolo, così come alla fine dei titoli del paragrafi, sottoparagrafi, didascalie delle figure/tabelle;  titoli paragrafi: corpo 14 nero Times New Roman;  titoli sottoparagrafi: corpo 12 nero Times New Roman;  titoli sotto-sottoparagrafi: corpo 12 corsivo Times New Roman;  testo: corpo 12 Times New Roman interlinea “esatta 13 pt”;  tabelle, letterizzazione figure: di norma in corpo 10 Times New Roman. Nei grafici può essere utilizzato anche un corpo maggiore o minore quando si vogliono evidenziare singole parole o quando è necessario per stare nella larghezza della pagina. La didascalia della tabella/figura va fatta in c. 10 nero.  appendici, glossario, bibliografia: corpo 10 Times New Roman interlinea “esatta 11 pt”;  numero pagina: centrato in basso nella pagina in Times New Roman corpo 10 corsivo;  elencazioni in punti: rientrare di cm 0,6. 3. Spazi bianchi Periodi: La prima riga di ogni periodo, deve rientrare, come in questa digitazione, di 5 mm (il rientro è regolato in Word con i comandi “Formato”, “Paragrafo”, “Speciale”, “Prima riga”, “Rientra di”). Titolo capitolo: non centrarli sulla pagina ma allinearli a sinistra. La distanza
  • 17. Franco Pesaresi 16 tra il titolo, se è di una riga, e il testo o il titolo del paragrafo è di 10 spazi in corpo 11 interlinea 13. Il numero di spazi sarà ridotto a scalare se il numero delle righe del titolo è superiore. Titoli paragrafi, sottoparagrafi e sotto-sottoparagrafi e altri titoli o parole in evidenza su riga a sé: lasciare 2 righe bianche nell’interlinea adottata (13 pt) prima di digitarli e ancora una seconda riga bianca dopo averli digitati. Se il titolo finisse a fine pagina spostarlo alla pagina successiva aumentando il numero di righe bianche (di norma una o due sono sufficienti). Anche i titoli dei paragrafi, sottoparagrafi, ecc. sono allineati a sinistra, senza rientrare di cm 0,5. Righe vedove e righe orfane. Sono così dette la prima riga o l’ultima di un periodo quando (nel primo caso) rimangono sole alla fine di una pagina o (secondo caso) sole all’inizio di una nuova pagina. I programmi più recenti provvedono automaticamente alla correzione di questa anomalia impostando “formato” “paragrafo” “distribuzione testo” “controlla righe iso-late”. Spazi bianchi all’inizio della pagina: eliminarli sempre. 4. Maiuscole e controllo ortografico Evitare il più possibile le maiuscole di rispetto. evitare il più possibile l’uso del maiuscolo. Passare sempre il testo con il controllo ortografico del programma: consente di evitare errori specie negli accenti, anche se dà la sicurezza di eliminare tutti gli errori. Evidenzia invece in diversi casi gli errori nella digitazione degli spazi (ad es. lo spazio dopo l’apostrofo ma non tra una parola e il segno di punteggiatura o un doppio spazio). 5. Sillabazione Effettuare sempre la sillabazione del testo (comandi “strumenti” “lingua” “sillabazione” “sillaba automaticamente documento”. 6. Altre “regole” • Bibliografia: seguire i criteri standard internazionali: . titoli dei periodici e dei libri in corsivo senza virgolette inglesi; . titoli degli articoli tra “virgolette inglesi”; . nome autore: nel testo il cognome dell’autore va preceduto, quando citato, dal nome; nella bibliografia alla fine del capitolo o del libro e nelle citazioni bibliografiche in nota mettere sempre prima il cognome. Se l’opera citata ha più autori, mettere prima il cognome del primo autore e lasciare, se lo si desidera, prima il nome per gli altri autori. Non mettere la virgola tra il cognome e il nome dell’autore ma solo (nel caso di più autori) tra il primo autore e quelli successivi digitando preferibilmente una “e” prima del nome dell’ultimo auto-re. Quando il nome proprio dell’autore non è riportato per esteso ed è composto da due o più lettere iniziali (es. G. C. Trentini) spaziare tra una sigla e l’altra; . data di pubblicazione: preferibilmente, metterla tra parentesi dopo il nome. Può essere messa anche alla fine: per i libri dopo il luogo di pubblicazione, divisa da una virgola; per gli articoli dopo il nome della rivista o dopo il numero del fascicolo, sempre divisa da una virgola. .editore: metterlo solo per i volumi, dopo il titolo, separato da questo da una virgola. Mettere, quindi, sempre dopo una virgola, il luogo di pubblicazione; .nelle bibliografie, non rientrare la prima riga di ogni titolo elencato e rientrare di 0,5 cm le eventuali righe successive alla prima.
  • 18. Franco Pesaresi 17 Esempi: Henry J. C. e Bolton M. M. (1991), “Time and outcome evaluation”, Journal of Business, 55: 54- 62. Mooney H. (1950), Explorations in the world, Oxford University Press, New York. Parole sottolineate: non farle. Comporle normalmente in neretto tondo o, se il neretto tondo è già stato molto usato, in neretto corsivo, se si vuole differenziarle; in corsivo chiaro, se si desidera dare minore enfasi. Punti (elencazioni di): quando l’elencazione è preceduta da una frase che finisce con due punti, fare minuscola la prima parola di ogni punto e mettere il punto e virgola alla fine di ogni singolo punto. Quando invece la frase che precede l’elencazione finisce con il punto, fare maiuscola l’iniziale della prima parola e mettere il punto dopo l’ultima parola.