DRUPAL 7 & DRUPAL COMMERCE PER IL IL NUOVO CATALOGO INFORMATIZZATO DI INU EDI...
Ccms marathon 2017
1. Il processo di gestione
delle Informazioni di Prodotto
nell'ambito di Industria 4.0
“Aumentare DI MOLTO efficacia ed efficienza”
Giovedì 15 giugno 2017
CCMS Marathon, Com&Tec, Bologna
8. Spesso le aziende sono organizzate in questo modo:
approccio Documento Centrico
MKT News
Quick
Guide
Manuali
Fogli
istruzioni
Depliants
Cataloghi
Listini
PPT lancio
PPT
WORD
PDF
Sito
Web
HELP
ON-LINE
OFFERTE
MicroSites
Ufficio Tecnico
Ufficio Marketing
Ufficio Documentazione
PM
Commerciali
Amministrazione
ERP
Traduzioni
Traduzioni
Traduzioni
Didattiche
…
Traduzioni
9. Una informazione “poco intelligente”
e poco IoT oriented comporta …
• Frequenza degli errori
• Incoerenza delle informazioni tra vari media
• Difficoltà a tracciare le variazioni
• Aumento esponenziale della difficoltà di gestione con
l’aumento delle lingue
• Difficoltà a specificare le responsabilità del singolo attore
• Numero di media limitato (non quanto e come si vorrebbe)
• A volte Time-to-market troppo lungo
10. Come sapete, ogni genere di documento è sempre composto di 2 parti
che si devono necessariamente mescolare:
Contenuto e Forma
Possiamo provare a comparer un documento
ad un uovo:
– Il contenuto è il bianco
– La forma è il rosso
Dove vanno cercate le cause
dell’inefficienza del metodo attuale?
Per creare un documento dobbiamo decidere
QUANDO sia , nel nostro processo di gestione delle
informazioni.
Perché, tornare indietro, dopo averli mescolati, è
molto più difficile che tenerli separati!!
11. Contenuto e forma:
il problema della frittata
Due strade possibili: mescolarli
da subito o tenerli separati
Situazioni di utilizzo delle
componenti separate:
- Cambio lingua
- Cambio prezzi
- Pubblicazione su più media
- .. Con piu lingue .. E più prezzi
12. FORMA
PROPRIETA’ GRAFICHE
DI BASE
CONTENUTO
Cosa compone la frittata
TESTI
NUMERI
TABELLE
IMMAGINI
AGGREGATI
testo/immagine
Stili di carattere
Stili di paragrafo
Stili di cella/tabella
Stili di oggetto
Grafica di contorno
SPAZIO nella PAGINA
POSIZIONI
METADATI non
pubblicabili
FORMA
GEOMETRIE
ETICHETTE
OWNERSHIP
FORMA GRAFICA
14. Se la FRITTATA può ben rappresentare un
documento, che mescola contenuto e
forma, il contenitore delle frittate può
essere immaginato come un BAZAR!
16. Livello 1: lo Scaffale
• La Gerarchia EKR, fatta di aree, zone, scaffali numerati
• Questo strumento gestisce i contenitori della totalità delle
informazioni
• Può essere organizzato secondo varie esigenze specifiche
• Si può raggiungere lo stesso Pallet attraverso percorsi diversi
17. Livello 2: il Pallet
• Il Pallet, lo chiamiamo anche Knowledge Base Element, è l’elemento di
movimentazione
• E’ identificato da un EKB CODE che è unico nella KB
• Può essere riempito con una serie di informazioni relative ad un unco argomento
(un prodotto, un componente, una linea, un gruppo di lavoro, un ramo d’azienda e
così via)
18. Livello 3: la Scatola
• Il Box, lo chiamiamo anche Logic Group è un sub-contenitore semantico
• La sua etichetta informa l’utente del suo contenuto, senza doverlo aprire
• Si può dare ad un GL una qualsiasi etichetta, in base alle esigenze
dell’informazione stessa
• Possiamo fidarci che il contenuto di un GL con una data etichetta sia esattamente
ciò che l’etichetta stessa descrive
• Permette di includere una «annotazione» opzionare per chiarire meglio il
contenuto
Annotazione
19. Livello 4: il Sacchetto
• La Unit (Indivisible Object) è lo SKU (Single Storage Keeping Unit)
• Ha 2 etichette:
– Un numero di identificazione univoco (OI CODE)
– Una etichetta semantica (OI LABEL)
• E’ poissibile attribuire qualsiasi etichetta di OI, in base alle esigenze
dell’informazione stessa
• Ogni UNIT ha un preciso INFORMATION OWNER
Unit CODE
Unit LABEL
21. La centralità del PROCESSO
Una Information
Warehouse
bene
organizzata
Contenuti
granulari
Una linea di ASSEMBLAGGIO
semi automatica basata su
isole di montaggio
SmartDocuments
Output
completamente
configurati
Documenti
22. L’informazione Intelligente
• Chi la produce, ne definisce il significato
attribuendo una ETICHETTA
• La deposita in un CONTENITORE accessibile a
tutti, organizzato secondo REGOLE NOTE e
CONDIVISE
• E’ sempre aggiornata
• Permette al MONDO di accedere senza bisogno di
INTERMEDIARI (Bazar)
• Può essere continuamente integrata dai “ritorni ”
provenienti dal MONDO
23. L’informazione Intelligente
• E’ un nuovo modo di pensare ai processi di
generazione e manutenzione
dell’informazione
• Prepara l’azienda alle sfide di DOMANI
• Permette di portare efficienza da OGGI
24. Industria 4.0 impone
una forte spinta al cambiamento
L’introduzione di una tecnologia e di un
metodo PIM deve trasformare il modo di
gestire l’informazione, da artigianale a
industriale.
E’ molto più un problema di cambio di
metodo di lavoro piuttsto che di scelta di un
software!
•L’azienda deve passare da un approccio DOCUMENTO CENTRICO ad un
approccio CONTENUTO CENTRICO
•Il magazzino dell’informazione deve passare dal BAZAR alla WAREHOUSE
•L’assembraggio deve passare dal copia-incolla agli SmartDocuments
configurabili
•Il contenitore dell’informazione deve essere aperto ad ogni tipo di
caricamento, sia dall’interno dell’azienda che dall’esterno
25. Alcuni esempi di utilizzo del nostro
metodo e della nostra tecnologia
43. Approccio aziendale all’informazione
intelligente
Ambito Marketing
• da 2 a 35 varianti di catalistino
• integrazione ecommerce B2B
• integrazione siti di prodotto
Ambito tecnico
• Localizzazione della UI
• Gestione terminologica
• Manualistica integrata
• Help-on-line
• Traduzione immagini
• Strumenti a supporto della “buona progettazione”
• Integrazione tra vari reparti e strumenti di collaborazione
44. Da “ufficio manualistica” a
“ufficio gestione informazioni di prodotto”
• Centralità del prodotto
• Predisposizione ad utilizzi molteplici
• Configurabilità
• Qualità dell’informazione
• Integrazione col mondo dello sviluppo SW e della
produzione dell’HW
• Integrazione tra varie filiali e sedi produttive
• Divulgazione dell’informazione attraverso Enterprise
Delivery Portal