2. PRIMA FASE: 20 GENNAIO - 10 FEBBRAIO
A fine Gennaio Starbucks ha utilizzato
il proprio account ufficiale WeChat
e le newsletter sulla piattaforma
per mandare messaggi di conforto
e rassicurare i clienti cinesi.
3. Nella newsletter sono descritte
le procedure di igiene
attuate nei punti vendita:
disinfezione degli ambienti,
misurazione della temperatura
e, in alcuni casi, la chiusura
temporanea dei negozi.
4. SECONDA FASE: 11 FEBBRAIO - 5 MARZO
Durante il picco dell’epidemia è aumentata
la domanda nel settore del food delivery.
Starbucks si è impegnata a garantire
la continuità dei propri servizi
nonostante il lockdown e ha attivato il servizio
a domicilio Contactless Starbucks Experience.
5. Tramite WeChat il cliente poteva
eseguire il proprio ordine
e decidere se ritirarlo nel punto
vendita o riceverlo a casa.
In entrambi i casi Starbucks
ha garantito la tutela
di dipendenti e clienti.
6. TERZA FASE: POST 5 MARZO
Verso la fine dell’epidemia e del lockdown
i contenuti della comunicazione comprendevano
sconti, promozioni e messaggi
di ringraziamento nei confronti
di chi ha lottato contro il virus, con la speranza
di un progressivo ritorno alla quotidianità.
7. Starbucks ha festeggiato
la fine del lungo inverno
trascorso in casa.
Ha annunciato poi la riapertura
dei punti vendita a Wuhan,
esprimendo affetto e gratitudine
agli abitanti dell’Hubei
e di tutta la Cina.
8. Starbucks ha anche creato uno slogan positivo
e coinvolgente per accompagnare la fase
di ripresa dopo il picco dell'emergenza:
"BE STRONG, LIKE COFFEE"
9. Esprimere vicinanza e attenzione ai bisogni
dei consumatori sono strategie fondamentali
nella comunicazione dei brand in periodi
di difficoltà come quello attuale.
Mostrare il lato più umano dei brand permette,
infatti, di raggiungere un ottimo posizionamento
nella mente dei consumatori e di distinguersi
e prevalere sui principali competitor.
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