Messaggio de La Jardinera, 25 settembre 2015Manos Italia
Cari semi de La Jardinera,
Ringraziate l’Universo per l’Amore tanto grande de La Jardinera, che non ci lascia mai e ce lo dimostra ad ogni instante.
Un abbraccio,
Grupo de La Jardinera de Manos Sin Fronteras Internacional
Care stelle de La Jardinera,
Fruite di questo Messaggio così profondo, che si può apprezzare solo se manteniamo il cuore aperto e se condividiamo con le mani,
Un abbraccio,
Grupo de La Jardinera de Manos Sin Fronteras Internacional
Messaggio de La Jardinera, 25 settembre 2015Manos Italia
Cari semi de La Jardinera,
Ringraziate l’Universo per l’Amore tanto grande de La Jardinera, che non ci lascia mai e ce lo dimostra ad ogni instante.
Un abbraccio,
Grupo de La Jardinera de Manos Sin Fronteras Internacional
Care stelle de La Jardinera,
Fruite di questo Messaggio così profondo, che si può apprezzare solo se manteniamo il cuore aperto e se condividiamo con le mani,
Un abbraccio,
Grupo de La Jardinera de Manos Sin Fronteras Internacional
1. Casa Templaria, 25 aprile 2016.
“L’ immagine”
Miei cari e sempre amati semi di Luce, desidero condividere quanto
segue.
Ieri ero a Cucugnan e lì c’erano due
fratelli, questi due fratelli si chiamavano
Caino e Abele e vivevano in montagna, in
una zona semi desertica, però c’era
un’oasi, era un ruscello cristallino con
acqua fresca e buona, c’erano anche alcuni
alberi con i frutti.
Abele si avvicinò al ruscello, era la prima volta che lo vedeva, si
avvicinò e vide un’immagine e disse: “Caino, Caino vieni! Qui dentro
l’acqua c’è una persona, c’è un’immagine, mi sta guardando però non la
conosco, non so chi è e vive dentro, respira dentro”, e così all’inizio
rimase sorpreso e timoroso, “Vieni, vieni” e nel muovere la mano per
chiamare Caino, Abele disse: “Muove la mano, vieni, corri, vieni”, Caino
rispose: “Stai molto attento Abele, perchè non abbiamo mai visto nessuno,
e se dentro quest’acqua o lago vive qualcuno non sappiamo chi è, prenderò
un bastone e una pietra e se mi attacca risponderò”.
Arrivò Caino e si sporse dalla riva ed anche lui vide un’altra
immagine e disse: “Fratello hai ragione qui vive qualcuno, ma chi sarà
che può respirare lì dentro?”, poi alzò la pietra e mosse il bastone, e
l’immagine dentro, la persona che era dentro alzò anch’essa la pietra e
mosse il bastone, Abele invece iniziò a sorridere, a fare delle smorfie, a
muovere la testa verso l’alto e verso il basso, a dire: “Sìììì, sì” e vedeva
che l’uomo che era nell’acqua diceva anche lui “Sìììì sì”, sorrideva e
faceva delle smorfie, continuò a sorridere, a
giocare, e così Abele fu felice e contento e
disse: “Finalmente ho incontrato uno come
me, a cui piace l’allegria, il sorriso e che
parla il mio stesso linguaggio”. Si alzò e se
ne andò di corsa a dirlo alla sua famiglia.
2. Caino rimase imbronciato e disse: “Stai molto attento, se esci ti
darò una bastonata, ti tirerò una pietra e ti romperò la testa e l’immagine
imbronciata gli rispose la stessa cosa, e ogni volta che faceva delle smorfie
gli rispondeva allo stesso modo, oooogni volta l’uomo al quale Caino stava
parlando, faceva le stesse smorfie e gi rispondeva allo stesso modo,
imbronciato, arrabbiato, in malo modo, con cattiveria, così Caino
arrabbiato si alzò e disse: “Adesso porto dei rinforzi e ci misureremo”.
Quando arrivarono a casa spiegarono l’accaduto, il padre che era
saggio disse loro: “Avete visto la vostra immagine e ha detto chi siete voi.
Abele: cosa ti detto l’uomo che viveva nel lago? Come lo hai visto?
Com’è? Guarda padre, sorrideva, mi salutava e mi sono trovato molto
bene con lui, desidero tornare a vederlo”, “Così sei tu figlio mio, ciò che
hai visto è a tua immagine, ma anche la tua anima. E tu Caino? Chi era
quell’uomo che hai visto?”, “Cattivo, molto cattivo! Mi minacciava con
una pietra e con un bastone”, “Figlio mio è la tua anima, è il tuo cuore,
quello sei tu, quelli sono i tuoi sentimenti e quella è la tua immagine, così
sei tu”.
Miei semi, il nome potrebbe essere Giuseppina, Beppe, Giovanni,
Paolo, potrebbero essere molti nomi e potremmo essere noi stessi, quando
parliamo degli altri diamo la nostra immagine, non
quella che crediamo di vedere nel vicino, mi è piaciuto
molto questo passaggio di ieri di Cucugnan, moltissimo,
che peccato che ero sola e non ho potuto trasmetterlo,
oggi davanti a Servidora c’è la Chinita, così che alla
Chinita chiedo che vi dia tutte le benedizioni, che vi
accarezzi, che conceda i vostri desideri, che vi renda
migliori di ciò che siete, che le stelle che portate sopra le
vostre spalle brillino di più e che la luce del vostro cuore sia più grande.
Vi amo tanto mie stelle e ci prepareremo per andare a mostrarlo al
Maestro, quello di Tiberiade, l’Unico.
Con tutto il mio Amore
e con questa felicità così grande,
La Jardinera.