Messaggio de La Jardinera 25 dicembre 2016

1. Vietnam, 25 dicembre 2016
“Il dono”
Miei cari semi:
In un paese non molto lontano c’era un uomo, al quale gli dolevano
molto i piedi a camminare. Entrò a casa di un calzolaio che stava
riparando delle scarpe, e gli disse: “Mi
sistemi queste scarpe, mi fanno molto male ai
piedi” e il calzolaio rispose: “Mi spiace, ma
sono molto povero e devo farla pagare, ho
dei figli da mantenere, una famiglia a cui
dare da mangiare”. L’uomo disse: “E’ che mi fanno molto male i piedi,
non posso più camminare” e in quel momento l’uomo si ricordò che era un
mago, come Aladino il mago della lampada, ed aveva una lampada, così
disse al calzolaio: “se mi ripara le scarpe le darò 100 milioni di dollari”.
Lo guardò e disse: “E’ una grossa quantità di denaro”, “Me le sistemerà
le scarpe?” E rispose: “Sì”. “In cambio ti chiedo che tu mi dia i tuoi piedi
e le tue gambe”. Il calzolaio pensò: «Con tanti soldi darò da mangiare alla
mia famiglia, pagherò gli studi, comprerò una casa, però come farò senza i
miei piedi, non potrò camminare, non potrò andare a casa» e gli disse:
“No, no, no, non lo farò”:
Allora il mago gli disse: “Posso concederti un altro desiderio, ti
darò 10 miliardi di dollari”. Rifletté e dopo averci
pensato a lungo gli disse: “Bene, però ti chiedo
qualcosa in cambio, mi darai le tue mani”. Il calzolaio
disse: “Con 10 miliardi potrei fare tanto, ma se non ho
le mani, come potrò accarezzare i miei figli, come potrò
dare la mano a mia moglie, come potrò tenermi quando
salgo le scale?”. Allora lo guardò e disse al mago:
“No, è impossibile”.
E infine “Ho un ultimo desiderio, ti darò 10 mila miliardi, ma ti
chiederò qualcosa in cambio”, il calzolaio lo guardò e gli chiese:
“Cosa?”, “Che tu mi dia i tuoi occhi”. Il calzolaio rispose: “No, questo
proprio no, senza i miei occhi non potrei contemplare il cielo, le stelle,
senza i miei occhi non potrei contemplare la vita, senza i miei occhi non
potrei vedere i miei esseri amati e cari, senza i miei occhi non potrei
contemplare la creazione di Dio”: E gli disse, NO, con convinzione.

2. Allora il mago lo guarda con calma e gli dice: “Amico calzolaio,
vorrei che ora comprendessi che anche se ti lamenti di essere povero e di
avere le scarpe vecchie, hai un lavoro e soprattutto che ti rendessi conto
di quanto sei fortunato ad avere le tue braccia, i tuoi piedi, i tuoi occhi.
Cosa vuoi di più? Cosa desideri di più? Il denaro va e viene, il potere non
è eterno, in cambio il tuo amore, la tua
generosità non hanno prezzo. Ti faccio un
regalo, CHE NON TI STANCHI MAI E CHE
TU POSSA SEMPRE AMARE LA TUA
FAMIGLIA E TUTTI QUELLI CHE LO
NECESSITANO”.
Mie stelle, miei amati semi, quante volte abbiamo pensato che se
vincessimo la lotteria faremmo delle cose meravigliose, pagheremmo i
debiti, compreremmo una casa, un’auto e la domanda è: Sarebbe meglio?
O rimaniamo come siamo, qualcosa dobbiamo comprendere, qualcosa
dobbiamo vedere in noi.
La prima cosa è che siamo Esseri di Luce e come tali,
alimentiamo questa Luce e potremo stare sempre a fianco del
Maestro e realizzare i sogni, i desideri e le nostre mete. Per
quale motivo vogliamo di più?
Impariamo a vivere il giorno per giorno, impariamo a guardare
bene il sole. Giorno dopo giorno, sorge sempre, ci accarezza e ci dà la
vita.
Con tutto il mio amore,
La Jardinera