SlideShare a Scribd company logo
1 of 42
INDICE
• SINODO
• SINODALITÀ
• IMMAGINE DEL SINODO
• OBBIETTIVI DEL SINODO
• IL TEMA DEL SINODO: COMUNIONE, PARTECIPAZIONE E MISSIONE
• LE TAPPE DEL SINODO
• IN ASCOLTO DELLO SPIRITO
• LE BEATITUDINI
• INDICAZIONI
• L’INCONTRO DI DISCERNIMENTO COMUNITARIO
• LA CONDUZIONE DEI GRUPPI SINODALI
• SEI PASSAGGI IDEALI
SINODO:
«Sinodo» è una parola antica nella Tradizione della Chiesa, il cui
significato Indica il cammino percorso insieme dal Popolo di Dio. Allo
stesso modo, si riferisce al Signore Gesù, che si presenta come «la via,
la verità e la vita» (Gv 14,6), e al fatto che i cristiani, suoi seguaci, erano
originariamente chiamati «seguaci della Via».
Sinodalità
La sinodalità denota lo stile particolare che caratterizza la vita e la
missione della Chiesa, esprimendo la sua natura di Popolo di Dio che
cammina insieme e si riunisce in assemblea, convocato dal Signore
Gesù nel potere dello Spirito Santo per annunciare il Vangelo.
La sinodalità dovrebbe esprimersi nel modo ordinario di vivere e di
operare della Chiesa.
In questo senso, la sinodalità permette a tutto il Popolo di Dio di
camminare insieme, in ascolto dello Spirito Santo e della Parola di Dio,
per partecipare alla missione della Chiesa nella comunione che Cristo
stabilisce tra noi. In definitiva, questo cammino percorso insieme è il
modo più efficace per manifestare e mettere in pratica la natura della
Chiesa come Popolo di Dio pellegrino e missionario (DP 1).
L’intero Popolo di Dio condivide una comune dignità e vocazione
attraverso il Battesimo. Tutti noi siamo chiamati, in virtù del nostro
Battesimo, a partecipare attivamente alla vita della Chiesa.
Nelle parrocchie, nelle piccole comunità cristiane, nei movimenti
laici, nelle comunità religiose e in altre forme di comunione, donne e
uomini, giovani e anziani, siamo tutti invitati ad ascoltarci l’un l’altro
per sentire i suggerimenti dello Spirito Santo…
Mentre la Chiesa intraprende questo cammino sinodale,
dobbiamo fare tutto il possibile per radicarci in
esperienze di autentico ascolto e discernimento
avviandoci a diventare la Chiesa che Dio ci chiama ad
essere in questo terzo millennio.
Immagine del sinodo
Papa Francesco ha indicato il brano dei “Discepoli di Emmaus” come icona e
filo conduttore dell’intero percorso: «Fare Sinodo significa camminare sulla
stessa strada, camminare insieme, proprio come i discepoli di Emmaus.
Obbiettivi del sinodo
L’obiettivo di questo processo sinodale non è di fornire un’esperienza
temporanea o una tantum di sinodalità, quanto piuttosto di offrire
un’opportunità all’intero Popolo di Dio di discernere insieme come
andare avanti sulla strada che ci porta ad essere una Chiesa più
sinodale sul lungo termine.
• il processo sinodale non è più soltanto un’assemblea di vescovi
ma un cammino per tutti i fedeli, in cui ogni Chiesa locale ha una
parte essenziale da svolgere.
• Il Concilio Vaticano II ha rafforzato la consapevolezza che tutti i
battezzati, sia la gerarchia che i laici, sono chiamati a partecipare
attivamente alla missione salvifica della Chiesa (LG 32-33).
• Così l’autorità dottrinale del Papa e dei vescovi è in dialogo con il
sensus fidelium, la voce viva del Popolo di Dio (cfr. Il Sensus Fidei nella
vita della Chiesa, 74). Il cammino della sinodalità punta a prendere
decisioni pastorali che riflettano il più possibile la volontà di Dio,
fondandole sulla voce viva del Popolo di Dio e incarnandosi nel nostro
oggi.
• L’attuale processo sinodale che stiamo intraprendendo è guidato da
una domanda fondamentale:
• Come avviene oggi questo “camminare insieme” a diversi livelli (da
quello locale a quello universale), permettendo alla Chiesa di
annunciare il Vangelo?
• Quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere come Chiesa
sinodale? (PD, 2)
• In questa luce, l’obiettivo dell’attuale Sinodo è di ascoltare, insieme
all’intero Popolo di Dio, ciò che lo Spirito Santo sta dicendo alla
Chiesa. Lo facciamo ascoltando insieme la Parola di Dio nella Scrittura
e la Tradizione vivente della Chiesa, e poi ascoltandoci l’un l’altro,
specialmente coloro che si trovano ai margini, discernendo i segni dei
tempi. In effetti, l’intero processo sinodale mira a promuovere
un’esperienza vissuta di discernimento, partecipazione e
corresponsabilità, dove abbiamo la possibilità di raccogliere insieme
una diversità di doni in vista della missione della Chiesa nel mondo.
• In questo senso, è chiaro che lo scopo di questo Sinodo non è di produrre
altri documenti. Piuttosto, intende ispirare le persone a sognare la Chiesa
che siamo chiamati a essere, a far fiorire le speranze, a stimolare la fiducia,
a fasciare le ferite, a tessere relazioni nuove e più profonde, a imparare gli
uni dagli altri, a costruire ponti, a illuminare le menti, a riscaldare i cuori e a
rinvigorire le nostre mani per la nostra missione comune (DP 32). Questo
significa che l’obiettivo di questo processo sinodale non è una semplice
serie di esercizi che iniziano e finiscono, quanto piuttosto un cammino di
crescita autentica verso la comunione e la missione che Dio chiama la
Chiesa a realizzare nel terzo millennio.
Il tema di questo Sinodo –
Per una Chiesa sinodale:
Comunione, partecipazione e missione
• Il tema del Sinodo è “Per una Chiesa sinodale: Comunione, partecipazione e
missione”. Le tre dimensioni del tema sono comunione, partecipazione e
missione. Queste tre dimensioni sono profondamente interconnesse. Sono i
pilastri vitali di una Chiesa sinodale. Non c’è alcun ordine gerarchico tra loro.
Al contrario, ognuna arricchisce e orienta le altre due. Esiste una relazione
dinamica tra le tre dimensioni che deve essere articolata tenendo conto di
tutte e tre.
Comunione:
Nella sua benevola volontà, Dio riunisce i nostri popoli, diversi ma con
un’unica fede, attraverso l’alleanza che offre al suo popolo. La
comunione che condividiamo trova le sue radici più profonde
nell’amore e nell’unità della Trinità. È Cristo che ci riconcilia con il Padre
e ci unisce gli uni agli altri nello Spirito Santo. Insieme, siamo ispirati
dall’ascolto della Parola di Dio, attraverso la Tradizione vivente della
Chiesa, radicati nel sensus fidei che condividiamo. Tutti abbiamo un
ruolo da svolgere nel discernere e vivere la chiamata di Dio per il suo
popolo.
Partecipazione:
Un appello a coinvolgere tutti coloro che appartengono al Popolo di Dio -
laici, consacrati e ordinati - perché si impegnino nell’esercitare un ascolto
reciproco profondo e rispettoso. Questo ascolto crea lo spazio per ascoltare
insieme lo Spirito Santo e guida le nostre aspirazioni a beneficio della Chiesa
del terzo millennio. La partecipazione si basa sul fatto che tutti i fedeli sono
qualificati e chiamati a servirsi a vicenda attraverso i doni che ciascuno ha
ricevuto dallo Spirito Santo. In una Chiesa sinodale tutta la comunità, nella
libera e ricca diversità dei suoi membri, è chiamata insieme a pregare,
ascoltare, analizzare, dialogare, discernere e offrire consigli al fine di
prendere decisioni pastorali che corrispondano il più possibile alla volontà di
Dio (CTI, Syn., 67-68). Sforzi genuini devono essere compiuti per assicurare
l’inclusione di coloro che sono ai margini o si sentono esclusi.
Missione:
La Chiesa esiste per evangelizzare. Non possiamo mai essere centrati su noi
stessi. La nostra missione è testimoniare l’amore di Dio in mezzo all’intera
famiglia umana. Questo processo sinodale ha una profonda dimensione
missionaria. Ha lo scopo di permettere alla Chiesa di testimoniare meglio il
Vangelo, specialmente con coloro che vivono nelle periferie spirituali, sociali,
economiche, politiche, geografiche ed esistenziali del nostro mondo. In
questo modo, la sinodalità è una via attraverso la quale la Chiesa può
compiere più fruttuosamente la sua missione di evangelizzazione nel mondo,
come un lievito al servizio della venuta del Regno di Dio.
TAPPE DEL CAMMINO SINODALE
• Fase di apertura e sensibilizzazione: 9 ottobre – 21 novembre 2021
• Fase narrativa : 22 novembre 2021 – maggio 2023
• Fase sapienziale: giugno 2023 –maggio 2024
• Fase profetica: giugno 2024 – maggio 2025
Le tre fasi del cammino sinodale
Fase narrativa
Da gennaio a maggio 2022:
- Attività di ascolto e dialogo nei gruppi sinodali e negli ambienti di vita.
- -Entro il 20Aprile 2022, ogni coordinatore consegnerà la sintesi del
processo di consultazione all’Equipe Sinodale Diocesana.
- -Entro il 30 Aprile2022 si terrà un primo incontro diocesano
presinodale
- Giugno 2022: assemblea sinodale diocesana
In ascolto dello Spirito…
Il cammino sinodale punta a creare lo “spazio” in cui emerga la voce
dello Spirito Santo e non la nostra voce. La voce dello Spirito risuona
attraverso l’ascolto della Parola di Dio e attraverso l’ascolto dei fratelli.
Cammino proposto:
le beatitudini
Questo itinerario spirituale di otto incontri (uno per beatitudine) è il “luogo” in cui
avviene anche la consultazione sinodale: lì si affrontano l’interrogativo
fondamentale e le domande che lo articolano, suddivise in dieci temi.
Perché le Beatitudini? Va ricordata la parola del Papa a Firenze: “Le Beatitudini
sono lo specchio in cui guardarci, quello che ci permette di sapere se stiamo
camminando sul sentiero giusto: è uno specchio che non mente”. Gli incontri
sinodali quindi, assembleari o di gruppo, partiranno sempre dall’ascolto della Parola
delle Beatitudini e verranno custoditi dal clima creato da questo ascolto, un clima di
attenzione a ciò che “lo Spirito dice alle Chiese”
Indicazioni
1. Nel mese di Novembre saranno nominati i coordinatori parrocchiali
del cammino sinodale e saranno individuati un certo numero di
moderatori dei gruppi sinodali(o di consultazione). L’Equipe Sinodale
Diocesana si occuperà di formare queste figure a svolgere il loro
compito, accompagnandone il lavoro.
2. Una domenica di Avvento può essere l’occasione propizia per proporre a
tutti il cammino sinodale: durante l’omelia o al termine della celebrazione si
spiega il senso del percorso sinodale, si inseriscono delle specifiche
intenzioni nella preghiera dei fedeli, si distribuisce all’uscita dalla
celebrazione il Messaggio del Consiglio Permanente della Conferenza
Episcopale Italiana: si diffonde tra i parrocchiani e nei gruppi degli operatori
pastorali il video e lo si mette nel sito web o nella pagina social della
parrocchia. E’ opportuno sensibilizzare le persone del proprio territorio
consegnando la “Lettera alle donne e agli uomini di buona volontà”,
valorizzando diverse modalità sia in “presenza” sia attraverso l’utilizzo delle
nuove tecnologie.
Nei vari momenti di interazione che la comunità sarà chiamata a vivere
(incontri personali, dialoghi, amministrazione dei sacramenti) si potrà
informare, sia pure per cenni, del cammino sinodale, invitando chi
vuole e può a condividere, ma comunque rendendo partecipi più
persone possibili di quanto la chiesa sta vivendo in modo che nessuno
rimanga escluso da questa novità che sarà costitutiva della Chiesa nei
prossimi anni. Il più possibile, pur se in pillole, ciascuno dovrà sentirsi
coinvolto e sapere che il Sinodo riguarda e interpella anche lui/lei.
3.Nei primi cinque mesi del 2022 saranno avviati precisi percorsi di
consultazione, tenendo ben presente la domanda fondamentale del
Sinodo universale (Come si realizza oggi, a livello locale e universale,
quel “camminare insieme” che permette alla Chiesa di annunciare il
Vangelo, conformemente alla missione che le è stata affidata; e quali
passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere come Chiesa sinodale?)
e seguendo lo schema dei dieci nuclei tematici proposti dal Documento
preparatorio del Sinodo universale.
• 4.In questa fase, è fondamentale un lavoro di consultazione e
confronto diffuso valorizzando, là dove è possibile, la costituzione di
piccoli gruppi(8-10 persone). Questi gruppi possono trovarsi una o più
volte e non sono chiamati ad affrontare necessariamente tutti i
“nuclei tematici” indicati dal Documento preparatorio (anche se è
importante che chi li coordina tenga presente l’insieme dei nuclei
tematici nel loro rapporto con l’interrogativo di fondo del cammino
sinodale). Gli incontri dovranno essere svolti con uno stile
chiaramente sinodale e con una metodologia finalizzata all’ascolto e al
discernimento.
• 5. Gli incontri possono avere una struttura articolata in più fasi nel
corso di una mezza o intera giornata o in più momenti (prendono così
la forma di percorsi) oppure svolgersi in un tempo più circoscritto
(sarebbe bene comunque dedicare ad un incontro almeno 90 minuti).
• 6. Ai gruppi sinodali costituiti nelle Comunità parrocchiali, in quelle
religiose e nelle aggregazioni laicali viene proposto il percorso o
cammino delle Beatitudini, che, in otto schede, affronta le domande
fondamentali previste dal documento preparatorio del Sinodo
universale, riviste e riadattate nel contesto della scheda biblica
7. Per favorire la consultazione quanto più ampia possibile vengono proposti alcuni
percorsi per destinatari diversi: organismi di partecipazione ecclesiale (Consiglio
pastorale diocesano; Consiglio pastorale parrocchiale; Consiglio presbiterale;
Consulta delle aggregazioni laicali); Uffici pastorali diocesani; realtà culturali e
sociali del territorio per raccogliere lo sguardo sulla Chiesa dai luoghi della vita
comune.
Inoltre è proposta una traccia per incontri anche informali e per poter ascoltare il
vissuto e le voci anche di quanti hanno poca confidenza con la comunità ecclesiale,
la frequentano sporadicamente, se ne ritengono ai margini o hanno preso le
distanze da essa. Questo dialogo può avvenire ovunque: nelle case, nei luoghi di
lavoro, a scuola, tra vicini di casa, lì dove la gente vive; oppure può essere fatto
invitando le persone in parrocchia.
In questo caso le modalità dell’ascolto sono diverse: avviene in maniera
spontanea, nel contesto di un dialogo di conoscenza e di amicizia, nel quale
si spiega all’interlocutore (o agli interlocutori) che si sta facendo una
consultazione che coinvolge anche tutti gli uomini e le donne che vogliono
contribuire al rinnovamento della Chiesa. E’ importante custodire lo stile
informale e di amicizia dell’incontro: non si va in giro con la penna e il
taccuino, come per un’intervista! L’ascolto può essere realizzato da tutti i
cristiani, non solo dall’equipe e dagli operatori pastorali; i destinatari
possono essere incontrati singolarmente o in piccoli gruppi (ad esempio: i
genitori dei bambini del proprio gruppo di catechesi, o i ragazzi di una classe
insieme con il loro professore di religione, ecc.).
• Per questo ascolto c’è bisogno di un questionario specifico, diverso da
quello utilizzato per l’ascolto di chi è praticante, che sarà messo a
disposizione nella pagina web del cammino sinodale (Traccia per un
ascolto sinodale delle voci di tutti).Bisogna precisare che questo
questionario va usato con una certa duttilità, perché deve essere
adattato ai destinatari.
8. Occorre mirare è il più ampio coinvolgimento possibile, perché il
Cammino sinodale possa contribuire a mettere in movimento le nostre
comunità e a suscitare una rinnovata consapevolezza del senso
profondo del nostro essere Chiesa. E’ importante che il Cammino
sinodale sia pienamente integrato nell’attività ordinaria delle comunità
e nella celebrazione dei tempi liturgici.
9. I momenti di consultazione (sia che siano svolti in un incontro sia che
si articolino in più incontri) chiedono di essere condotti con una
particolare cura attraverso uno stile attento a favorire l’ascolto e il
confronto.
Ugualmente è necessario che alla fine di ogni incontro e alla fine del
percorso sia elaborata una sintesi di quanto emerso. La sintesi
rappresenta un aspetto fondamentale di restituzione sia a livello delle
singole realtà coinvolte, sia a livello diocesano.
L’INCONTRO
DI DISCERNIMENTO COMUNITARIO
Il percorso delle Beatitudini prevede otto incontri; alcuni possono
essere svolti riunendo prima tutta la comunità in assemblea e poi
dividendosi in gruppi sinodali, altri possono essere realizzati
direttamente nel piccolo gruppo sinodale, il quale affronterà le
domande sempre nel contesto della preghiera e dell’ascolto della
Parola delle Beatitudini.
Ci sembra più opportuno che il gruppo sinodale rimanga invariato nei
suoi componenti, per garantire una condivisione sempre più profonda.
Comunque, è ovviamente possibile in ogni momento “rimescolare le
carte” e organizzare nuovi gruppi. La conduzione degli incontri nei
gruppi sinodali deve tener presente cinque regole d’oro e sei passaggi
ideali.
La conduzione degli incontri
nei gruppi sinodali
Cinque regole d’oro
1. Essere neutri ma empatici. Il moderatore risponde, se ritiene, alle
domande del gruppo, ma rinuncia a commentare per custodire la
libertà di parola per tutti. Neutri, però non significa freddi. La
condizione per ascoltare in profondità è di entrare in empatia con
quanto viene detto.
2. Non avere paura dei silenzi, anzi ogni tanto proporli. Come sul rigo
musicale, gli spazi di silenzio mettono in risalto le note. Se il
moderatore non teme il silenzio, i membri del gruppo impareranno
ad ascoltare.
3. non procedere mai per dibattito, ma per accostamento di
prospettive. Un gruppo di ascolto sinodale non è un talk show o un
dibattito televisivo, dove ognuno cerca di sovrapporsi alla parola degli
altri. Il discernimento è frutto di un consenso che nasce dall’ascoltare
tutti con rispetto.
4. frenare delicatamente i chiacchieroni, incoraggiare chi parla poco. Se
un intervento tende a prolungarsi il moderatore riassume il pensiero di
chi parla («stai dicendo questo») e dà la parola a un altro («tu cosa
pensi»).
5. Il moderatore scommette sulle risorse del gruppo e sulle sorprese
dello Spirito Santo. Questo contribuisce a disinnescare l’ansia del
risultato.
Sei passaggi ideali
per un incontro sinodale
1. la preparazione. Chi ben prepara è già a metà dell’opera. Si tratta di
stabilire bene i contatti, preparare i materiali necessari all’incontro,
predisporre l’ambiente, curare il momento dell’accoglienza
2. la preghiera di apertura. Si inizia con l’invocazione allo Spirito, un
testo della parola di Dio e altro testo significativo che le fa da eco.
Seguono tre fasi di ascolto.
3. Nella prima fase di ascolto i partecipanti condividono l’esperienza
rispetto al tema dell’incontro. Il registro è quello della narrazione.
Terminato il primo giro, il moderatore propone due minuti di silenzio.
4 Nella seconda fase si risponde alle domande: cosa ci ha colpito, cosa ci
interpella, profondamente, cosa ci dice lo Spirito? Il moderatore o qualcuno
che lo affianca fa una breve sintesi di quanto emerso. Seguono due minuti di
silenzio.
5 Nella terza fase si risponde alle domande: cosa sentiamo importante dire a
noi stessi, alla Chiesa intera come contributo sinodale rispetto a questo
tema? L’incaricato fa una breve sintesi.
6. Si conclude con la preghiera, come si era cominciato.
N.B: un singolo incontro può durare un’ora e mezzo. Può durare anche di più
se inserito in un lavoro articolato in più fasi. Un breve momento conviviale
finale rafforza il gruppo, crea fiducia, incoraggia a proseguire.
• Cammino sinodale significa, quindi, camminare insieme come Popolo,
sotto la Parola di Dio, in compagnia di tutti gli uomini, in ascolto dello
Spirito che ci spinge nella direzione del compimento del regno. Ecco
perché la sinodalità non è “il programma di quest’anno”, ma è una
dimensione costitutiva, essenziale e permanente della Chiesa.
BUON CAMMINO SINODALE
A TUTTI!

More Related Content

Similar to CAMINO SINODAL UNA MIRADA EN EL SINODO DE LA SINODALIDAD

Cristo Vive 7,8,9 (italiano).pptx
Cristo Vive 7,8,9 (italiano).pptxCristo Vive 7,8,9 (italiano).pptx
Cristo Vive 7,8,9 (italiano).pptxMartin M Flynn
 
La Chiesa Cattolicaelevarievocazioni
La Chiesa CattolicaelevarievocazioniLa Chiesa Cattolicaelevarievocazioni
La Chiesa CattolicaelevarievocazioniMaria Concetta
 
Lettera Pastorale: L'amore più grande
Lettera Pastorale: L'amore più grandeLettera Pastorale: L'amore più grande
Lettera Pastorale: L'amore più grandeQuotidiano Piemontese
 
Una proposta per crescere nella vita dello Spirito
Una proposta per crescere nella vita dello SpiritoUna proposta per crescere nella vita dello Spirito
Una proposta per crescere nella vita dello SpiritoSulMonte
 
Domenica 22 settembre 2013: le pagine di Avvenire "Lazio Sette" della Diocesi...
Domenica 22 settembre 2013: le pagine di Avvenire "Lazio Sette" della Diocesi...Domenica 22 settembre 2013: le pagine di Avvenire "Lazio Sette" della Diocesi...
Domenica 22 settembre 2013: le pagine di Avvenire "Lazio Sette" della Diocesi...Alberto Colaiacomo
 
Messaggio g missionaria_m_2011
Messaggio g missionaria_m_2011Messaggio g missionaria_m_2011
Messaggio g missionaria_m_2011Simona Vacchieri
 
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 6
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 6Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 6
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 6LuxEcclesiaeOrientalis
 
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 6
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 6Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 6
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 6LuxEcclesiaeOrientalis
 
Csi pavia notizie_n_6_del 08.02.22
Csi pavia notizie_n_6_del 08.02.22Csi pavia notizie_n_6_del 08.02.22
Csi pavia notizie_n_6_del 08.02.22CSI PAVIA
 
Il consiglio pastorale parrocchiale definitivo
Il consiglio pastorale parrocchiale definitivoIl consiglio pastorale parrocchiale definitivo
Il consiglio pastorale parrocchiale definitivodaf56
 
La recezione del concilio vaticano ii nei movimenti ecclesiali
La recezione del concilio vaticano ii nei movimenti ecclesialiLa recezione del concilio vaticano ii nei movimenti ecclesiali
La recezione del concilio vaticano ii nei movimenti ecclesialiRaffaele Nappi
 
LazioSette di Civitavecchia del 21 ottobre 2012
LazioSette di Civitavecchia del 21 ottobre 2012LazioSette di Civitavecchia del 21 ottobre 2012
LazioSette di Civitavecchia del 21 ottobre 2012Alberto Colaiacomo
 
GMM 2012 Chiamati a far risplendere la Parola di verità
GMM 2012  Chiamati a far risplendere la Parola di veritàGMM 2012  Chiamati a far risplendere la Parola di verità
GMM 2012 Chiamati a far risplendere la Parola di veritàMaike Loes
 
PlinioSeniore_SecondariaII.pdf
PlinioSeniore_SecondariaII.pdfPlinioSeniore_SecondariaII.pdf
PlinioSeniore_SecondariaII.pdfmodestinonastri
 
Comunicato Amazzonia Casa Comune_italiano
Comunicato Amazzonia Casa Comune_italianoComunicato Amazzonia Casa Comune_italiano
Comunicato Amazzonia Casa Comune_italianoMaike Loes
 

Similar to CAMINO SINODAL UNA MIRADA EN EL SINODO DE LA SINODALIDAD (20)

Cristo Vive 7,8,9 (italiano).pptx
Cristo Vive 7,8,9 (italiano).pptxCristo Vive 7,8,9 (italiano).pptx
Cristo Vive 7,8,9 (italiano).pptx
 
La Chiesa Cattolicaelevarievocazioni
La Chiesa CattolicaelevarievocazioniLa Chiesa Cattolicaelevarievocazioni
La Chiesa Cattolicaelevarievocazioni
 
Laziosette 24 novembre 2013
Laziosette 24 novembre 2013Laziosette 24 novembre 2013
Laziosette 24 novembre 2013
 
141012
141012141012
141012
 
Lettera Pastorale: L'amore più grande
Lettera Pastorale: L'amore più grandeLettera Pastorale: L'amore più grande
Lettera Pastorale: L'amore più grande
 
Una proposta per crescere nella vita dello Spirito
Una proposta per crescere nella vita dello SpiritoUna proposta per crescere nella vita dello Spirito
Una proposta per crescere nella vita dello Spirito
 
Domenica 22 settembre 2013: le pagine di Avvenire "Lazio Sette" della Diocesi...
Domenica 22 settembre 2013: le pagine di Avvenire "Lazio Sette" della Diocesi...Domenica 22 settembre 2013: le pagine di Avvenire "Lazio Sette" della Diocesi...
Domenica 22 settembre 2013: le pagine di Avvenire "Lazio Sette" della Diocesi...
 
Messaggio g missionaria_m_2011
Messaggio g missionaria_m_2011Messaggio g missionaria_m_2011
Messaggio g missionaria_m_2011
 
Movimento Ecumenico terza parte
Movimento Ecumenico terza parteMovimento Ecumenico terza parte
Movimento Ecumenico terza parte
 
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 6
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 6Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 6
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 6
 
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 6
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 6Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 6
Teologia ecumenica e teologie nell'ecumene lezione 6
 
Csi pavia notizie_n_6_del 08.02.22
Csi pavia notizie_n_6_del 08.02.22Csi pavia notizie_n_6_del 08.02.22
Csi pavia notizie_n_6_del 08.02.22
 
Il consiglio pastorale parrocchiale definitivo
Il consiglio pastorale parrocchiale definitivoIl consiglio pastorale parrocchiale definitivo
Il consiglio pastorale parrocchiale definitivo
 
La recezione del concilio vaticano ii nei movimenti ecclesiali
La recezione del concilio vaticano ii nei movimenti ecclesialiLa recezione del concilio vaticano ii nei movimenti ecclesiali
La recezione del concilio vaticano ii nei movimenti ecclesiali
 
LazioSette di Civitavecchia del 21 ottobre 2012
LazioSette di Civitavecchia del 21 ottobre 2012LazioSette di Civitavecchia del 21 ottobre 2012
LazioSette di Civitavecchia del 21 ottobre 2012
 
GMM 2012 Chiamati a far risplendere la Parola di verità
GMM 2012  Chiamati a far risplendere la Parola di veritàGMM 2012  Chiamati a far risplendere la Parola di verità
GMM 2012 Chiamati a far risplendere la Parola di verità
 
Concilio Vaticano II
Concilio Vaticano IIConcilio Vaticano II
Concilio Vaticano II
 
PlinioSeniore_SecondariaII.pdf
PlinioSeniore_SecondariaII.pdfPlinioSeniore_SecondariaII.pdf
PlinioSeniore_SecondariaII.pdf
 
Carlo Maria Martini
Carlo Maria MartiniCarlo Maria Martini
Carlo Maria Martini
 
Comunicato Amazzonia Casa Comune_italiano
Comunicato Amazzonia Casa Comune_italianoComunicato Amazzonia Casa Comune_italiano
Comunicato Amazzonia Casa Comune_italiano
 

CAMINO SINODAL UNA MIRADA EN EL SINODO DE LA SINODALIDAD

  • 1.
  • 2. INDICE • SINODO • SINODALITÀ • IMMAGINE DEL SINODO • OBBIETTIVI DEL SINODO • IL TEMA DEL SINODO: COMUNIONE, PARTECIPAZIONE E MISSIONE • LE TAPPE DEL SINODO • IN ASCOLTO DELLO SPIRITO • LE BEATITUDINI • INDICAZIONI • L’INCONTRO DI DISCERNIMENTO COMUNITARIO • LA CONDUZIONE DEI GRUPPI SINODALI • SEI PASSAGGI IDEALI
  • 3. SINODO: «Sinodo» è una parola antica nella Tradizione della Chiesa, il cui significato Indica il cammino percorso insieme dal Popolo di Dio. Allo stesso modo, si riferisce al Signore Gesù, che si presenta come «la via, la verità e la vita» (Gv 14,6), e al fatto che i cristiani, suoi seguaci, erano originariamente chiamati «seguaci della Via».
  • 4. Sinodalità La sinodalità denota lo stile particolare che caratterizza la vita e la missione della Chiesa, esprimendo la sua natura di Popolo di Dio che cammina insieme e si riunisce in assemblea, convocato dal Signore Gesù nel potere dello Spirito Santo per annunciare il Vangelo. La sinodalità dovrebbe esprimersi nel modo ordinario di vivere e di operare della Chiesa.
  • 5. In questo senso, la sinodalità permette a tutto il Popolo di Dio di camminare insieme, in ascolto dello Spirito Santo e della Parola di Dio, per partecipare alla missione della Chiesa nella comunione che Cristo stabilisce tra noi. In definitiva, questo cammino percorso insieme è il modo più efficace per manifestare e mettere in pratica la natura della Chiesa come Popolo di Dio pellegrino e missionario (DP 1).
  • 6. L’intero Popolo di Dio condivide una comune dignità e vocazione attraverso il Battesimo. Tutti noi siamo chiamati, in virtù del nostro Battesimo, a partecipare attivamente alla vita della Chiesa. Nelle parrocchie, nelle piccole comunità cristiane, nei movimenti laici, nelle comunità religiose e in altre forme di comunione, donne e uomini, giovani e anziani, siamo tutti invitati ad ascoltarci l’un l’altro per sentire i suggerimenti dello Spirito Santo…
  • 7. Mentre la Chiesa intraprende questo cammino sinodale, dobbiamo fare tutto il possibile per radicarci in esperienze di autentico ascolto e discernimento avviandoci a diventare la Chiesa che Dio ci chiama ad essere in questo terzo millennio.
  • 8. Immagine del sinodo Papa Francesco ha indicato il brano dei “Discepoli di Emmaus” come icona e filo conduttore dell’intero percorso: «Fare Sinodo significa camminare sulla stessa strada, camminare insieme, proprio come i discepoli di Emmaus.
  • 9. Obbiettivi del sinodo L’obiettivo di questo processo sinodale non è di fornire un’esperienza temporanea o una tantum di sinodalità, quanto piuttosto di offrire un’opportunità all’intero Popolo di Dio di discernere insieme come andare avanti sulla strada che ci porta ad essere una Chiesa più sinodale sul lungo termine.
  • 10. • il processo sinodale non è più soltanto un’assemblea di vescovi ma un cammino per tutti i fedeli, in cui ogni Chiesa locale ha una parte essenziale da svolgere. • Il Concilio Vaticano II ha rafforzato la consapevolezza che tutti i battezzati, sia la gerarchia che i laici, sono chiamati a partecipare attivamente alla missione salvifica della Chiesa (LG 32-33).
  • 11. • Così l’autorità dottrinale del Papa e dei vescovi è in dialogo con il sensus fidelium, la voce viva del Popolo di Dio (cfr. Il Sensus Fidei nella vita della Chiesa, 74). Il cammino della sinodalità punta a prendere decisioni pastorali che riflettano il più possibile la volontà di Dio, fondandole sulla voce viva del Popolo di Dio e incarnandosi nel nostro oggi.
  • 12. • L’attuale processo sinodale che stiamo intraprendendo è guidato da una domanda fondamentale: • Come avviene oggi questo “camminare insieme” a diversi livelli (da quello locale a quello universale), permettendo alla Chiesa di annunciare il Vangelo? • Quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere come Chiesa sinodale? (PD, 2)
  • 13. • In questa luce, l’obiettivo dell’attuale Sinodo è di ascoltare, insieme all’intero Popolo di Dio, ciò che lo Spirito Santo sta dicendo alla Chiesa. Lo facciamo ascoltando insieme la Parola di Dio nella Scrittura e la Tradizione vivente della Chiesa, e poi ascoltandoci l’un l’altro, specialmente coloro che si trovano ai margini, discernendo i segni dei tempi. In effetti, l’intero processo sinodale mira a promuovere un’esperienza vissuta di discernimento, partecipazione e corresponsabilità, dove abbiamo la possibilità di raccogliere insieme una diversità di doni in vista della missione della Chiesa nel mondo.
  • 14. • In questo senso, è chiaro che lo scopo di questo Sinodo non è di produrre altri documenti. Piuttosto, intende ispirare le persone a sognare la Chiesa che siamo chiamati a essere, a far fiorire le speranze, a stimolare la fiducia, a fasciare le ferite, a tessere relazioni nuove e più profonde, a imparare gli uni dagli altri, a costruire ponti, a illuminare le menti, a riscaldare i cuori e a rinvigorire le nostre mani per la nostra missione comune (DP 32). Questo significa che l’obiettivo di questo processo sinodale non è una semplice serie di esercizi che iniziano e finiscono, quanto piuttosto un cammino di crescita autentica verso la comunione e la missione che Dio chiama la Chiesa a realizzare nel terzo millennio.
  • 15. Il tema di questo Sinodo – Per una Chiesa sinodale: Comunione, partecipazione e missione • Il tema del Sinodo è “Per una Chiesa sinodale: Comunione, partecipazione e missione”. Le tre dimensioni del tema sono comunione, partecipazione e missione. Queste tre dimensioni sono profondamente interconnesse. Sono i pilastri vitali di una Chiesa sinodale. Non c’è alcun ordine gerarchico tra loro. Al contrario, ognuna arricchisce e orienta le altre due. Esiste una relazione dinamica tra le tre dimensioni che deve essere articolata tenendo conto di tutte e tre.
  • 16.
  • 17. Comunione: Nella sua benevola volontà, Dio riunisce i nostri popoli, diversi ma con un’unica fede, attraverso l’alleanza che offre al suo popolo. La comunione che condividiamo trova le sue radici più profonde nell’amore e nell’unità della Trinità. È Cristo che ci riconcilia con il Padre e ci unisce gli uni agli altri nello Spirito Santo. Insieme, siamo ispirati dall’ascolto della Parola di Dio, attraverso la Tradizione vivente della Chiesa, radicati nel sensus fidei che condividiamo. Tutti abbiamo un ruolo da svolgere nel discernere e vivere la chiamata di Dio per il suo popolo.
  • 18. Partecipazione: Un appello a coinvolgere tutti coloro che appartengono al Popolo di Dio - laici, consacrati e ordinati - perché si impegnino nell’esercitare un ascolto reciproco profondo e rispettoso. Questo ascolto crea lo spazio per ascoltare insieme lo Spirito Santo e guida le nostre aspirazioni a beneficio della Chiesa del terzo millennio. La partecipazione si basa sul fatto che tutti i fedeli sono qualificati e chiamati a servirsi a vicenda attraverso i doni che ciascuno ha ricevuto dallo Spirito Santo. In una Chiesa sinodale tutta la comunità, nella libera e ricca diversità dei suoi membri, è chiamata insieme a pregare, ascoltare, analizzare, dialogare, discernere e offrire consigli al fine di prendere decisioni pastorali che corrispondano il più possibile alla volontà di Dio (CTI, Syn., 67-68). Sforzi genuini devono essere compiuti per assicurare l’inclusione di coloro che sono ai margini o si sentono esclusi.
  • 19. Missione: La Chiesa esiste per evangelizzare. Non possiamo mai essere centrati su noi stessi. La nostra missione è testimoniare l’amore di Dio in mezzo all’intera famiglia umana. Questo processo sinodale ha una profonda dimensione missionaria. Ha lo scopo di permettere alla Chiesa di testimoniare meglio il Vangelo, specialmente con coloro che vivono nelle periferie spirituali, sociali, economiche, politiche, geografiche ed esistenziali del nostro mondo. In questo modo, la sinodalità è una via attraverso la quale la Chiesa può compiere più fruttuosamente la sua missione di evangelizzazione nel mondo, come un lievito al servizio della venuta del Regno di Dio.
  • 20. TAPPE DEL CAMMINO SINODALE
  • 21. • Fase di apertura e sensibilizzazione: 9 ottobre – 21 novembre 2021 • Fase narrativa : 22 novembre 2021 – maggio 2023 • Fase sapienziale: giugno 2023 –maggio 2024 • Fase profetica: giugno 2024 – maggio 2025 Le tre fasi del cammino sinodale
  • 22. Fase narrativa Da gennaio a maggio 2022: - Attività di ascolto e dialogo nei gruppi sinodali e negli ambienti di vita. - -Entro il 20Aprile 2022, ogni coordinatore consegnerà la sintesi del processo di consultazione all’Equipe Sinodale Diocesana. - -Entro il 30 Aprile2022 si terrà un primo incontro diocesano presinodale - Giugno 2022: assemblea sinodale diocesana
  • 23. In ascolto dello Spirito… Il cammino sinodale punta a creare lo “spazio” in cui emerga la voce dello Spirito Santo e non la nostra voce. La voce dello Spirito risuona attraverso l’ascolto della Parola di Dio e attraverso l’ascolto dei fratelli.
  • 24. Cammino proposto: le beatitudini Questo itinerario spirituale di otto incontri (uno per beatitudine) è il “luogo” in cui avviene anche la consultazione sinodale: lì si affrontano l’interrogativo fondamentale e le domande che lo articolano, suddivise in dieci temi. Perché le Beatitudini? Va ricordata la parola del Papa a Firenze: “Le Beatitudini sono lo specchio in cui guardarci, quello che ci permette di sapere se stiamo camminando sul sentiero giusto: è uno specchio che non mente”. Gli incontri sinodali quindi, assembleari o di gruppo, partiranno sempre dall’ascolto della Parola delle Beatitudini e verranno custoditi dal clima creato da questo ascolto, un clima di attenzione a ciò che “lo Spirito dice alle Chiese”
  • 25. Indicazioni 1. Nel mese di Novembre saranno nominati i coordinatori parrocchiali del cammino sinodale e saranno individuati un certo numero di moderatori dei gruppi sinodali(o di consultazione). L’Equipe Sinodale Diocesana si occuperà di formare queste figure a svolgere il loro compito, accompagnandone il lavoro.
  • 26. 2. Una domenica di Avvento può essere l’occasione propizia per proporre a tutti il cammino sinodale: durante l’omelia o al termine della celebrazione si spiega il senso del percorso sinodale, si inseriscono delle specifiche intenzioni nella preghiera dei fedeli, si distribuisce all’uscita dalla celebrazione il Messaggio del Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana: si diffonde tra i parrocchiani e nei gruppi degli operatori pastorali il video e lo si mette nel sito web o nella pagina social della parrocchia. E’ opportuno sensibilizzare le persone del proprio territorio consegnando la “Lettera alle donne e agli uomini di buona volontà”, valorizzando diverse modalità sia in “presenza” sia attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie.
  • 27. Nei vari momenti di interazione che la comunità sarà chiamata a vivere (incontri personali, dialoghi, amministrazione dei sacramenti) si potrà informare, sia pure per cenni, del cammino sinodale, invitando chi vuole e può a condividere, ma comunque rendendo partecipi più persone possibili di quanto la chiesa sta vivendo in modo che nessuno rimanga escluso da questa novità che sarà costitutiva della Chiesa nei prossimi anni. Il più possibile, pur se in pillole, ciascuno dovrà sentirsi coinvolto e sapere che il Sinodo riguarda e interpella anche lui/lei.
  • 28. 3.Nei primi cinque mesi del 2022 saranno avviati precisi percorsi di consultazione, tenendo ben presente la domanda fondamentale del Sinodo universale (Come si realizza oggi, a livello locale e universale, quel “camminare insieme” che permette alla Chiesa di annunciare il Vangelo, conformemente alla missione che le è stata affidata; e quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere come Chiesa sinodale?) e seguendo lo schema dei dieci nuclei tematici proposti dal Documento preparatorio del Sinodo universale.
  • 29. • 4.In questa fase, è fondamentale un lavoro di consultazione e confronto diffuso valorizzando, là dove è possibile, la costituzione di piccoli gruppi(8-10 persone). Questi gruppi possono trovarsi una o più volte e non sono chiamati ad affrontare necessariamente tutti i “nuclei tematici” indicati dal Documento preparatorio (anche se è importante che chi li coordina tenga presente l’insieme dei nuclei tematici nel loro rapporto con l’interrogativo di fondo del cammino sinodale). Gli incontri dovranno essere svolti con uno stile chiaramente sinodale e con una metodologia finalizzata all’ascolto e al discernimento.
  • 30. • 5. Gli incontri possono avere una struttura articolata in più fasi nel corso di una mezza o intera giornata o in più momenti (prendono così la forma di percorsi) oppure svolgersi in un tempo più circoscritto (sarebbe bene comunque dedicare ad un incontro almeno 90 minuti). • 6. Ai gruppi sinodali costituiti nelle Comunità parrocchiali, in quelle religiose e nelle aggregazioni laicali viene proposto il percorso o cammino delle Beatitudini, che, in otto schede, affronta le domande fondamentali previste dal documento preparatorio del Sinodo universale, riviste e riadattate nel contesto della scheda biblica
  • 31. 7. Per favorire la consultazione quanto più ampia possibile vengono proposti alcuni percorsi per destinatari diversi: organismi di partecipazione ecclesiale (Consiglio pastorale diocesano; Consiglio pastorale parrocchiale; Consiglio presbiterale; Consulta delle aggregazioni laicali); Uffici pastorali diocesani; realtà culturali e sociali del territorio per raccogliere lo sguardo sulla Chiesa dai luoghi della vita comune. Inoltre è proposta una traccia per incontri anche informali e per poter ascoltare il vissuto e le voci anche di quanti hanno poca confidenza con la comunità ecclesiale, la frequentano sporadicamente, se ne ritengono ai margini o hanno preso le distanze da essa. Questo dialogo può avvenire ovunque: nelle case, nei luoghi di lavoro, a scuola, tra vicini di casa, lì dove la gente vive; oppure può essere fatto invitando le persone in parrocchia.
  • 32. In questo caso le modalità dell’ascolto sono diverse: avviene in maniera spontanea, nel contesto di un dialogo di conoscenza e di amicizia, nel quale si spiega all’interlocutore (o agli interlocutori) che si sta facendo una consultazione che coinvolge anche tutti gli uomini e le donne che vogliono contribuire al rinnovamento della Chiesa. E’ importante custodire lo stile informale e di amicizia dell’incontro: non si va in giro con la penna e il taccuino, come per un’intervista! L’ascolto può essere realizzato da tutti i cristiani, non solo dall’equipe e dagli operatori pastorali; i destinatari possono essere incontrati singolarmente o in piccoli gruppi (ad esempio: i genitori dei bambini del proprio gruppo di catechesi, o i ragazzi di una classe insieme con il loro professore di religione, ecc.).
  • 33. • Per questo ascolto c’è bisogno di un questionario specifico, diverso da quello utilizzato per l’ascolto di chi è praticante, che sarà messo a disposizione nella pagina web del cammino sinodale (Traccia per un ascolto sinodale delle voci di tutti).Bisogna precisare che questo questionario va usato con una certa duttilità, perché deve essere adattato ai destinatari.
  • 34. 8. Occorre mirare è il più ampio coinvolgimento possibile, perché il Cammino sinodale possa contribuire a mettere in movimento le nostre comunità e a suscitare una rinnovata consapevolezza del senso profondo del nostro essere Chiesa. E’ importante che il Cammino sinodale sia pienamente integrato nell’attività ordinaria delle comunità e nella celebrazione dei tempi liturgici.
  • 35. 9. I momenti di consultazione (sia che siano svolti in un incontro sia che si articolino in più incontri) chiedono di essere condotti con una particolare cura attraverso uno stile attento a favorire l’ascolto e il confronto. Ugualmente è necessario che alla fine di ogni incontro e alla fine del percorso sia elaborata una sintesi di quanto emerso. La sintesi rappresenta un aspetto fondamentale di restituzione sia a livello delle singole realtà coinvolte, sia a livello diocesano.
  • 36. L’INCONTRO DI DISCERNIMENTO COMUNITARIO Il percorso delle Beatitudini prevede otto incontri; alcuni possono essere svolti riunendo prima tutta la comunità in assemblea e poi dividendosi in gruppi sinodali, altri possono essere realizzati direttamente nel piccolo gruppo sinodale, il quale affronterà le domande sempre nel contesto della preghiera e dell’ascolto della Parola delle Beatitudini. Ci sembra più opportuno che il gruppo sinodale rimanga invariato nei suoi componenti, per garantire una condivisione sempre più profonda. Comunque, è ovviamente possibile in ogni momento “rimescolare le carte” e organizzare nuovi gruppi. La conduzione degli incontri nei gruppi sinodali deve tener presente cinque regole d’oro e sei passaggi ideali.
  • 37. La conduzione degli incontri nei gruppi sinodali Cinque regole d’oro 1. Essere neutri ma empatici. Il moderatore risponde, se ritiene, alle domande del gruppo, ma rinuncia a commentare per custodire la libertà di parola per tutti. Neutri, però non significa freddi. La condizione per ascoltare in profondità è di entrare in empatia con quanto viene detto. 2. Non avere paura dei silenzi, anzi ogni tanto proporli. Come sul rigo musicale, gli spazi di silenzio mettono in risalto le note. Se il moderatore non teme il silenzio, i membri del gruppo impareranno ad ascoltare.
  • 38. 3. non procedere mai per dibattito, ma per accostamento di prospettive. Un gruppo di ascolto sinodale non è un talk show o un dibattito televisivo, dove ognuno cerca di sovrapporsi alla parola degli altri. Il discernimento è frutto di un consenso che nasce dall’ascoltare tutti con rispetto. 4. frenare delicatamente i chiacchieroni, incoraggiare chi parla poco. Se un intervento tende a prolungarsi il moderatore riassume il pensiero di chi parla («stai dicendo questo») e dà la parola a un altro («tu cosa pensi»). 5. Il moderatore scommette sulle risorse del gruppo e sulle sorprese dello Spirito Santo. Questo contribuisce a disinnescare l’ansia del risultato.
  • 39. Sei passaggi ideali per un incontro sinodale 1. la preparazione. Chi ben prepara è già a metà dell’opera. Si tratta di stabilire bene i contatti, preparare i materiali necessari all’incontro, predisporre l’ambiente, curare il momento dell’accoglienza 2. la preghiera di apertura. Si inizia con l’invocazione allo Spirito, un testo della parola di Dio e altro testo significativo che le fa da eco. Seguono tre fasi di ascolto. 3. Nella prima fase di ascolto i partecipanti condividono l’esperienza rispetto al tema dell’incontro. Il registro è quello della narrazione. Terminato il primo giro, il moderatore propone due minuti di silenzio.
  • 40. 4 Nella seconda fase si risponde alle domande: cosa ci ha colpito, cosa ci interpella, profondamente, cosa ci dice lo Spirito? Il moderatore o qualcuno che lo affianca fa una breve sintesi di quanto emerso. Seguono due minuti di silenzio. 5 Nella terza fase si risponde alle domande: cosa sentiamo importante dire a noi stessi, alla Chiesa intera come contributo sinodale rispetto a questo tema? L’incaricato fa una breve sintesi. 6. Si conclude con la preghiera, come si era cominciato. N.B: un singolo incontro può durare un’ora e mezzo. Può durare anche di più se inserito in un lavoro articolato in più fasi. Un breve momento conviviale finale rafforza il gruppo, crea fiducia, incoraggia a proseguire.
  • 41. • Cammino sinodale significa, quindi, camminare insieme come Popolo, sotto la Parola di Dio, in compagnia di tutti gli uomini, in ascolto dello Spirito che ci spinge nella direzione del compimento del regno. Ecco perché la sinodalità non è “il programma di quest’anno”, ma è una dimensione costitutiva, essenziale e permanente della Chiesa.