Biznology è una società di ingegneria informatica che offre servizi di consulenza e supporto per la progettazione e lo sviluppo di applicazioni per sistemi informativi di differenti dimensioni e complessità.
L’approccio metodologico e la profonda conoscenza delle architetture IT caratterizza tutte le attività di consulenza dei professionisti che operano con Biznology.
Biznology nasce dalla fusione delle parole business e technology.
Noi riteniamo che i risultati veramente apprezzabili in ambito ICT si possano ottenere solo se si riesce ad avere una completa visione d’insieme che coniuga la prospettiva del business con le tecnologie ed il governo delle infrastrutture IT.
Proponiamo soluzioni ed interventi il cui successo si basa fondamentalmente sulla capacità di individuare le vere esigenze di business e sul creare valore attraverso l’uso delle giuste tecnologie ed il miglioramento dei sistemi informativi.
Biznology, precedentemente Master Reseller per l’Italia della soluzione ASF, si posiziona ora come divisione focalizzata su problematiche di application integration nel perimetro delle attività Talend Italia ed affianca la distribuzione di questi prodotti ai già citati servizi di consulenza in ambito Project/Program Management, IT Governance, Enterprise Architecture e supporto per la progettazione e lo sviluppo di sistemi informativi aziendali.
Biznology è una società di ingegneria informatica che offre servizi di consulenza e supporto per la progettazione e lo sviluppo di applicazioni per sistemi informativi di differenti dimensioni e complessità.
L’approccio metodologico e la profonda conoscenza delle architetture IT caratterizza tutte le attività di consulenza dei professionisti che operano con Biznology.
Biznology nasce dalla fusione delle parole business e technology.
Noi riteniamo che i risultati veramente apprezzabili in ambito ICT si possano ottenere solo se si riesce ad avere una completa visione d’insieme che coniuga la prospettiva del business con le tecnologie ed il governo delle infrastrutture IT.
Proponiamo soluzioni ed interventi il cui successo si basa fondamentalmente sulla capacità di individuare le vere esigenze di business e sul creare valore attraverso l’uso delle giuste tecnologie ed il miglioramento dei sistemi informativi.
Biznology, precedentemente Master Reseller per l’Italia della soluzione ASF, si posiziona ora come divisione focalizzata su problematiche di application integration nel perimetro delle attività Talend Italia ed affianca la distribuzione di questi prodotti ai già citati servizi di consulenza in ambito Project/Program Management, IT Governance, Enterprise Architecture e supporto per la progettazione e lo sviluppo di sistemi informativi aziendali.
Ho incontrato django 8 mesi fa e mi ha riconciliato con la programmazione web che francamente detestavo. Ne ho apprezzato il disegno e la chiarezza.
Qui presento una libreria -- jungle -- ed alcune applicazioni costruite attorno a django sostituendo il sistema di templating originario con 'mako', un sistema di templating recente di Michael Bayer autore fra l'altro di sqlalchemy.
Il sistema di templating di django è forse uno degli elementi più criticati e più difesi dagli sviluppatori di django. L'idea di base è che deve restare facilmente utilizzabile da una utenza (il grafico web) che ha normalmente poca dimestichezza con la programmazione motivo per cui i tradizionali elementi di programmazione sono ridotti o mancanti.
L'esperienza mia è che in molte realtà invece chi scrive le pagine è il programmatore stesso o persona che può imparare con uguale sforzo i rudimenti per potere usare dei sistemi di templating che permettono alcuni costrutti python.
A questo punto si aprono molte possibilità decisamente efficaci. I template risultano molto più leggibili senza perdere in chiarezza. Particolarmente efficace è l'uso di layout simbolici per la creazione di form e tabelle.
La relazione vuole presentare il lavoro fatto in Thunder Systems srl negli ultimi 8 mesi e disponibile con licenza GNU tramite lo studio di alcune piccole applicazioni costruite con questa libreria fra cui un sistema di ticketing ed un sistema di gestione orari dipendenti/cartellino/badge.
Abstract:
* Introduzione a Seam ;
* Ciclo di vita di Seam;
* Component and context;
* Absolute Inversion of Control;
* Rapid Seam development (con esempio di start-up su eclipse o se si preferisce a linea di comando);
* Differenze sostanziali con la versione 3.0 / Ajax and Javascript remoting
Grazie a Team Foundation Build è possibile adottare pratiche di integrazione continua nel proprio progetto. In questa presentazione viene introdotta la struttura di tfs build assieme alle tecniche base per effettuare una customizzazione della build.
by Davide Cerbo e Stefano Linguerri
La programmazione web sta facendo passi da gigante e oggi l’utente si aspetta che l’esperienza di utilizzo si avvicini sempre di più a quella a cui è abituato nei classici applicativi desktop. Il mondo degli sviluppatori ha risposto inventanto una nuova sigla: RIA, cioè Rich Internet Application. Google non è stata a guardare e ha fornito la sua risposta a questa esigenza donando alla community Google Web Toolkit. Questo nuovo framework permette di sviluppare in Java tutta l’interfaccia utente per poi ottenere un codice javascript che funzionerà su qualsiasi browser web senza l’installazione di plugin aggiuntivi. In questa presentazione vedremo:
* perchè sviluppare applicazioni RIA
* perchè usare GWT
* come GWT utilizza AJAX per comunicare con il server
* le ottimizzazione che avremo utilizzando GWT
* come uscire dal browser con Google Gear e Mozilla Prism
* e non solo…
Ho incontrato django 8 mesi fa e mi ha riconciliato con la programmazione web che francamente detestavo. Ne ho apprezzato il disegno e la chiarezza.
Qui presento una libreria -- jungle -- ed alcune applicazioni costruite attorno a django sostituendo il sistema di templating originario con 'mako', un sistema di templating recente di Michael Bayer autore fra l'altro di sqlalchemy.
Il sistema di templating di django è forse uno degli elementi più criticati e più difesi dagli sviluppatori di django. L'idea di base è che deve restare facilmente utilizzabile da una utenza (il grafico web) che ha normalmente poca dimestichezza con la programmazione motivo per cui i tradizionali elementi di programmazione sono ridotti o mancanti.
L'esperienza mia è che in molte realtà invece chi scrive le pagine è il programmatore stesso o persona che può imparare con uguale sforzo i rudimenti per potere usare dei sistemi di templating che permettono alcuni costrutti python.
A questo punto si aprono molte possibilità decisamente efficaci. I template risultano molto più leggibili senza perdere in chiarezza. Particolarmente efficace è l'uso di layout simbolici per la creazione di form e tabelle.
La relazione vuole presentare il lavoro fatto in Thunder Systems srl negli ultimi 8 mesi e disponibile con licenza GNU tramite lo studio di alcune piccole applicazioni costruite con questa libreria fra cui un sistema di ticketing ed un sistema di gestione orari dipendenti/cartellino/badge.
Abstract:
* Introduzione a Seam ;
* Ciclo di vita di Seam;
* Component and context;
* Absolute Inversion of Control;
* Rapid Seam development (con esempio di start-up su eclipse o se si preferisce a linea di comando);
* Differenze sostanziali con la versione 3.0 / Ajax and Javascript remoting
Grazie a Team Foundation Build è possibile adottare pratiche di integrazione continua nel proprio progetto. In questa presentazione viene introdotta la struttura di tfs build assieme alle tecniche base per effettuare una customizzazione della build.
by Davide Cerbo e Stefano Linguerri
La programmazione web sta facendo passi da gigante e oggi l’utente si aspetta che l’esperienza di utilizzo si avvicini sempre di più a quella a cui è abituato nei classici applicativi desktop. Il mondo degli sviluppatori ha risposto inventanto una nuova sigla: RIA, cioè Rich Internet Application. Google non è stata a guardare e ha fornito la sua risposta a questa esigenza donando alla community Google Web Toolkit. Questo nuovo framework permette di sviluppare in Java tutta l’interfaccia utente per poi ottenere un codice javascript che funzionerà su qualsiasi browser web senza l’installazione di plugin aggiuntivi. In questa presentazione vedremo:
* perchè sviluppare applicazioni RIA
* perchè usare GWT
* come GWT utilizza AJAX per comunicare con il server
* le ottimizzazione che avremo utilizzando GWT
* come uscire dal browser con Google Gear e Mozilla Prism
* e non solo…
1. Strumenti per la gestione dei processi BPEL e BPMN Michele Malgaretto 2 Aprile 2009
2. BPEL Che cos'è? BPEL ( Business Process Execution Language ) è un meta linguaggio basato su XML A cosa serve? - Permette l'Orchestrazione di Servizi. - Permette di creare nuovi Services (più complessi) componendone altri esistenti Dove lo si usa? BPEL trova la sua naturale collocazione in architetture di tipo SOA , cioè in architetture basata su Servizi (Web Services). E' standardizzato dal 2003 da OASIS L'ultima versione è la 2.0
3.
4.
5.
6. BPEL – Le Activities - Semplici Invoke È usata per richiamare il Web Services offerto dal Service Provider (la richiesta può essere request-response o one-way) < invoke partnerLink="ncname" // riferimenti WSDL portType="qname" // riferimenti WSDL operation="ncname" // funzione da richiamare inputVariable="ncname" // nelle chiamate asincrone è specificata solamente la variabile in input. outputVariable="ncname"> // per le chiamate sincrone </ invoke >
7. BPEL – Le Activities - Semplici Receive & Reply Rappresenta l’activity di ingresso del processo. Più precisamente, rappresenta la ricezione di un messaggio. Con receive si può decidere se, alla ricezione di un nuovo messaggio, si debba creare una nuova istanza del processo, oppure se si sta semplicemente ricevendo un messaggio: questa differenziazione è utile in caso di chiamate a web service orchestrati da BPEL, in quanto evita di creare nuove istanze ogni volta che viene restituita da essi la risposta della loro elaborazione al processo stesso. Reply è usata per inviare una risposta dopo una receive. < reply partnerLink="ncname" portType="qname" operation="ncname" variable="ncname" faultName="qname"> </ reply > <receive partnerLink="ncname" // riferimenti WSDL (regole di ricezione) portType="qname" // riferimenti WSDL operation="ncname" // operazione che si vuole invocare variable="ncname" // valore in input createInstance="yes|no" // creazione o meno del processo a seconda se l'attività è quella iniziale </receive>
8. BPEL – Le Activities - Semplici Throw – le eccezioni Definisce un messaggio di errore. < throw faultName="qname" faultVariable="ncname" </throw> Wait Sospende il processo per un determinato periodo di tempo o fino a quando non si verifica un determinato evento. < wait (for="duration-expr" | until="deadline-expr") /> (es. deadline-expr = “2004-12-31T10:00+1:00”)
9. BPEL – Le Activities - Semplici Empty Questa tipologia di Activities è utile quando c'è la necessità di non fare nulla, per esempio quando un errore necessita di essere “catturato” e “sopresso”. < empty /> Assign L’attività di assign permette di aggiornare i valori delle variabili, quindi permette di copiare dati di tipo compatibile da una variabile ad un'altra . Exit Termina il processo immediatamente X <assign > <copy> <from variable=”input ” /> <to variable=”output” /> </copy> </assign> <assign > <copy> <from variable=”input ” ><xsd:integer>100</xsd:integer></from> <to variable=”output” /> </copy> </assign>
10. BPEL – Le Activities - Strutturate Sequenziale <Sequence> L'attivities <sequence> contiene una o più attività che sono tra di loro sequenziali a seconda dell'ordine con cui sono scritte all'interno del tag. L'activities sequence finisce quando l'ultima attività è completata. <sequence> <receive> ... </receive> <invoke> ... </invoke> <flow> ... </flow> <scope> … </scope> <pick> ... </pick> </sequnce>
11. BPEL – Le Activities - Strutturate Condizionale if <if> L'attivities <if> funziona proprio come un costrutto funzionale di un qualsiasi linguaggio di programmazione e comprende le opzioni <else>, <elseif> e <condition>. < if standard-attributes> <condition>...</condition> activity <elseif> <condition></condition> activity </elseif> <else> activity </else> </if>
12. BPEL – Le Activities - Strutturate Ripetitiva while <while>,<repeatUntil> L'attivities <while> permette di ripetere l'esecuzione di un'attività . < while standard-attributes> <condition>...</condition> activity </ while > < repeatUntil standard-attributes> activity <condition>...</condition> </ repeatUntil >
13. BPEL – Le Activities - Strutturate pick <pick> L'activity <pick> aspetta l'occorenza esatta di un evento per cominciare l'esecuzione delle activities. (un esempio di evento potrebbe essere onMessage che è molto simile al funzionamento di receive ) <pick name="WaitingFor" createInstance="yes"> < onMessage partnerLink="client" portType="client:BPELProcess" operation="initiate" variable="OnMessage_initiate_InputVariable"> <assign name="copyMessage"> <copy> <from variable="inputVariable" part="payload" query="/client:BPELProcessRequest/client:input"/> <to variable="outputVariable" part="payload" query="/client:BPELProcessResponse/client:result"/> </copy> </assign></onMessage></pick>
14. BPEL – Le Activities - Strutturate flow <flow> L'activity <flow> è l'attività che permette la parallelizzazione delle attività. Cioè esegue le attività al suo interno in parallelo. Termina solamente quando tutte le attività sono completate. <sequence> < flow > <invoke partnerLink=”” ... /> <invoke partnerLink=”” ... /> </ flow > <invoke partnerLink=”” ... /> </sequence>
15. BPEL – Le Activities - Strutturate forEach <forEach> L'activity <forEach> eseguirà il contenuto di <scope> N+1 volte dove N equivale al <finalCounterValue> meno <startCounterValue>. (se start > final scope activity non viene eseguita e termina). < forEach counterName="BPELVariableName" parallel="yes|no" // permette l'esecuzione in parallelo standard-attributes> standard-elements < startCounterValue expressionLanguage="anyURI"?> unsigned-integer-expression </ startCounterValue > < finalCounterValue expressionLanguage="anyURI"?> unsigned-integer-expression </ finalCounterValue > <completionCondition> ... </completionCondition> <scope ...>...</scope> </forEach>
17. BPMN BPMN è un insieme di specifiche , introdotte dal BPMI (Business Process Management Initiative) che definiscono la notazione standard per la modellazione dei processi. La caratteristica fondamentale di BPMN è che ha uniformato le specifiche di modellazione dei work flow per i processi. Attualmente è alla versione 1.2 http://www.bpmn.org
18. BPMN Ecco un esempio di Work Flow conforme alle specifiche BPMN
19.
20. BPMN – Flow Objects EVENTI L'evento è rappresentato da un cerchio ed è qualcosa che "Accade" nel corso di un processo. Questi Eventi influenzano il flusso naturale del processo e di solito hanno una causa (trigger) o un impatto (result). La prima notazione indica lo start del processo, la seconda un evento intermedio (di solito si usa indicare il trigger all'interno) e il terzo indica la fine del processo. ACTIVITIES L'attività è rappresentata da un rettangolo con angoli arrotondati con al centro un termine generico che indica il lavoro che svolge. L'attività può essere atomica o non atomica (composti). L'attività non atomica comprende un Sub-Processo e viene indicata con un segno nella parte bassa del rettangolo DECISIONALI Un gateway è rappresentato da un rombo, ed è usato per controllare la divergenza e la convergenza di Sequenze Flow. Pertanto sarà utile per rappresentare il biforcare, la fusione e giunzione di sentieri .All'interno viene specificato il tipo di controllo.
21. BPMN – Connecting Objects SEQUENCE FLOW Una sequenza di flusso è rappresentato da una freccia solida che è usata per mostrare l'ordine (la sequenza), con cui le attività saranno eseguite nel processo. MESSAGE FLOW Un messaggio di flusso è rappresentato da una freccia tratteggiata che è usata per mostrare il flusso di messaggi tra due Processi. ASSOCIATION L'associazione è rappresentata da una freccia punteggiata, ed è usata per associare dati, testi, e artefatti, con il flusso di oggetti.
22. BPMN – Swimlanes POOL Una piscina rappresenta un partecipante in un ocesso LANES Un Lane è un sub-partizione all'interno di un Piscina e si estenderà l'intero lunghezza della piscina, sia in verticale che o in senso orizzontale. Sono usate per organizzare e classificare le attività.
23. BPMN – Artifacts DATA OBJECT Data Objects sono un meccanismo per mostrare quali dati sono necessari o sono prodotti da un'attività. Essi sono collegati alle attività attraverso Association. ANNOTAZIONI di TESTO Le annotazioni sono un meccanismo che aiutano il modellatore a fornire ulteriori informazioni al lettore di un diagramma BPMN. GRUPPI Permette di creare dei raggruppamenti logici
25. BPMN & XPDL Fino ad ora abbiamo visto qual'è la notazione per modellare Work Flow di processi, ma a cosa ci serve? Ci serve per avere un linguaggio comune per esprimere i Work Flow... - ma come viene gestito questo standard a livello software?
26. BPMN & XPDL Inizialmente ogni produttore di software per BPM implementava BPMN con soluzione proprietarie. Mancava uno standard In questo senso si è mosso il WfMC (Work Flow Management Coalition) che ha creato XPDL, giunto alla versione 2.1. (http://www.wfmc.org)
27. XPDL Quindi XPDL è un linguaggio STANDARD basato su XML che permette lo stored dei Work Flow BPMN. <xpdl2:Transition Id="TRANS1" xpdExt:DisplayName="Room is free" Name="Roomisfree" From="ACT1" To="ACT2"> <xpdl2:ConnectorGraphicsInfos> <xpdl2:ConnectorGraphicsInfo BorderColor="222,0,128" ToolId="XPD.ConnectionInfo"/> </xpdl2:ConnectorGraphicsInfos> </xpdl2:Transition>
28. XPDL Qui di seguito la rappresentazione grafica del segmento di codice della slide precedente.
29. XPDL ← BPMN Esempio di rappresentazione di un elemento Events (BPMN) in XPDL v2.1 dove vengono introdotte anche le coordinate per il posizionamento degli elementi in modo da garantire anche una visualizzazione standard indipendentemente dal tools. <xpdl2:Activity Id="ACT1" Name="Start" xpdExt:DisplayName="Start"> <xpdl2:Event> <xpdl2:StartEvent Trigger ="None"/> </xpdl2:Event> <xpdl2:NodeGraphicsInfos> <xpdl2:NodeGraphicsInfo BorderColor="0,0,128" FillColor="255,219,74" Height="27.0" LaneId="LANEx" Width="27.0"> <xpdl2:Coordinates XCoordinate="187.0" YCoordinate="35.0"/> </xpdl2:NodeGraphicsInfo> </xpdl2:NodeGraphicsInfos> </xpdl2:Activity>
30. XPDL ← BPMN In questo caso invece viene rappresentato un oggetto di tipo Gateway che permette di diversificare la “rotta” del flusso in seguito per esempio ad una condizione. <xpdl2:Activity Id="ACT2" Name="IsPaperworkCorrect" xpdExt:DisplayName="Is Paperwork Correct?"> <xpdl2:Route GatewayType="Exclusive" MarkerVisible="true" ExclusiveType="Data"/> <xpdl2:TransitionRestrictions> <xpdl2:TransitionRestriction> <xpdl2:Join Type="Exclusive" ExclusiveType="Data"/> <xpdl2: Split Type=" Exclusive " ExclusiveType="Data"> <xpdl2:TransitionRefs> <xpdl2:TransitionRef Id="ACT1"/> <xpdl2:TransitionRef Id="ACT2"/> </xpdl2:TransitionRefs> </xpdl2:Split> </xpdl2:TransitionRestriction> </xpdl2:TransitionRestrictions> <xpdl2:NodeGraphicsInfos> ... </xpdl2:NodeGraphicsInfos> </xpdl2:Activity>
31. XPDL Vediamo ora come vengono rappresentati i due elementi in modalità grafica.
32. XPDL Alcuni software per il BPM - TIBCO (opensource) - INTALIO (opensource) - eClarus (propietario)
33. Tools per il BPM - TIBCO TIBCO TIBCO azienda leader nello sviluppo di soluzioni software per il BPM ha implementato iProcess Suite, che è un insieme di strumenti che ti permettono di automatizzare e ottimizzare ogni tipo di processo. Si basa su architetture di tipo SOA quindi basate su Servizi L'ambiente modeller basato su Eclipse è opensource.
36. Tools per il BPM - INTALIO INTALIO è leader nella produzione di soluzioni software per il BPM opensource. Mette a disposizione più pacchetti software per il BPM - Product Edition - Business Edition - Developr Edition - Community Edition - Enterprise Edition NON SUPPORTA L'XPDL. USA BPMN
38. Tools per il BPM – eClarus Supporta XPDL, BPEL, BPMN e SOA Permette il passaggio da XPDL a BPEL e si basa su Eclipse. Non è OpenSource http://www.eclarus.com