A seguito della presentazione della bozza del Regolamento Comunale per l'istituzione ed il funzionamento dei Comitati di Quartiere, avvenuta il 13.12.2012, si comunica che i cittadini e le Associazioni possono presentare osservazioni e proposte entro il 20.01.2013. Le comunicazioni dovranno pervenire all'Ufficio U.R.P./Protocollo oppure tramite e-mail: info@comune.grottaferrata.roma.it; fax 0694315355. — con Ufficio Stampa Comune Grottaferrata presso Comune di Grottaferrata.
3 nuovo regolamento dei centri sociali anziani di romaRomabella
La proposta di delibera concede ai Centri Anziani autonomia e responsabilità gestionale al fine di rendere i Centri luoghi trasparenti e aperti non solo alla collaborazione con le giovani generazioni, ma anche a progettazioni innovative quali ad esempio la telemedicina di territorio.
3 nuovo regolamento dei centri sociali anziani di romaRomabella
La proposta di delibera concede ai Centri Anziani autonomia e responsabilità gestionale al fine di rendere i Centri luoghi trasparenti e aperti non solo alla collaborazione con le giovani generazioni, ma anche a progettazioni innovative quali ad esempio la telemedicina di territorio.
Le città metropolitane per lo sviluppo strategico del territoriocittametro
Slide presentate da Franco Pizzetti nel corso del webinar "Città metropolitane e Province: ruolo, missione istituzionale, nuove forme di governance", realizzato il 15 settembre 2015 nell'ambito del Progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA
L’Associazione Istituto Cortivo è una associazione di promozione sociale. Osserva le disposizioni della Legge nazionale n. 383/2002 su principi associativi, caratteristiche organizzative, finalità e attività ammesse.
Costituita nel 1999, svolge attività di utilità sociale a favore di associati o di terzi, appartenenti alle fasce deboli della popolazione, senza finalità di lucro e nel pieno rispetto della libertà e dignità degli associati, nonché delle pari opportunità.
I Punti Comunità sono la nuova forma di welfare di comunità proposte dall'Amministrazione comunale di Brescia per valorizzare le risorse comunitarie e favorire la messa in rete.
Il Punto Comunità è una organizzazione a dimensione locale (quartiere) che si propone di individuare, promuovere e coordinare le risorse aggregative e di aiuto informale della comunità territoriale, di garantire accoglienza, ascolto, informazione ed orientamento ai cittadini del territorio di competenza, operando con la rete dei servizi territoriali.
Statuto aggiornato dell'Associazione Promozione Infanzia Bisognosa del Mondo Impoverito Onlus - A.P.I.Bi.M.I. Onlus.
Rivisto ed approvato durante l'assemblea straordinaria dei soci del 21 aprile 2017
L'atlante è uno strumento di informazione e conoscenza del territorio: una fotografia basata su dati e analisi per mettere a fuoco le vocazioni e gli scenari da cui partire per elaborare nuovi progetti e azioni
L'atlante è uno strumento di informazione e conoscenza del territorio: una fotografia basata su dati e analisi per mettere a fuoco le vocazioni e gli scenari da cui partire per elaborare nuovi progetti e azioni.
L'atlante è uno strumento di informazione e conoscenza del territorio: una fotografia basata su dati e analisi per mettere a fuoco le vocazioni e gli scenari da cui partire per elaborare nuovi progetti e azioni
The document discusses key aspects of a sales force, including defining a sales force as implementing sales strategy through selecting, training, motivating, and supporting salespeople. It outlines objectives of a sales force such as increasing sales volume and developing new prospects. The document describes different sales force structures including territorial, product, market, and complex structures. It also discusses compensating a sales force through elements like fixed salary, variable commissions/bonuses, expense allowances, and benefits. Management must decide an appealing compensation plan that both motivates and directs a salesperson's work.
The 4th quarter goals document outlines objectives for a teacher technology professional development, including creating lesson plans that infuse technology using the SAMR model. Teachers will be provided a clear explanation of the SAMR model and examples of how it can be applied when creating lesson plans that incorporate educational technology standards and tools while meeting content standards. Sample lesson plans will be shared as examples of using technology at different levels of the SAMR model, from substitution to redefinition.
This document introduces Hadoop, an open-source framework for distributed storage and processing of large datasets across clusters of computers. It discusses how Hadoop uses HDFS for scalable storage and MapReduce for distributed processing. Key components are introduced, including how HDFS stores data in replicated blocks and how MapReduce executes jobs by splitting data, mapping tasks, shuffling, and reducing results. A word count example demonstrates the MapReduce process.
Le città metropolitane per lo sviluppo strategico del territoriocittametro
Slide presentate da Franco Pizzetti nel corso del webinar "Città metropolitane e Province: ruolo, missione istituzionale, nuove forme di governance", realizzato il 15 settembre 2015 nell'ambito del Progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA
L’Associazione Istituto Cortivo è una associazione di promozione sociale. Osserva le disposizioni della Legge nazionale n. 383/2002 su principi associativi, caratteristiche organizzative, finalità e attività ammesse.
Costituita nel 1999, svolge attività di utilità sociale a favore di associati o di terzi, appartenenti alle fasce deboli della popolazione, senza finalità di lucro e nel pieno rispetto della libertà e dignità degli associati, nonché delle pari opportunità.
I Punti Comunità sono la nuova forma di welfare di comunità proposte dall'Amministrazione comunale di Brescia per valorizzare le risorse comunitarie e favorire la messa in rete.
Il Punto Comunità è una organizzazione a dimensione locale (quartiere) che si propone di individuare, promuovere e coordinare le risorse aggregative e di aiuto informale della comunità territoriale, di garantire accoglienza, ascolto, informazione ed orientamento ai cittadini del territorio di competenza, operando con la rete dei servizi territoriali.
Statuto aggiornato dell'Associazione Promozione Infanzia Bisognosa del Mondo Impoverito Onlus - A.P.I.Bi.M.I. Onlus.
Rivisto ed approvato durante l'assemblea straordinaria dei soci del 21 aprile 2017
L'atlante è uno strumento di informazione e conoscenza del territorio: una fotografia basata su dati e analisi per mettere a fuoco le vocazioni e gli scenari da cui partire per elaborare nuovi progetti e azioni
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The document discusses key aspects of a sales force, including defining a sales force as implementing sales strategy through selecting, training, motivating, and supporting salespeople. It outlines objectives of a sales force such as increasing sales volume and developing new prospects. The document describes different sales force structures including territorial, product, market, and complex structures. It also discusses compensating a sales force through elements like fixed salary, variable commissions/bonuses, expense allowances, and benefits. Management must decide an appealing compensation plan that both motivates and directs a salesperson's work.
The 4th quarter goals document outlines objectives for a teacher technology professional development, including creating lesson plans that infuse technology using the SAMR model. Teachers will be provided a clear explanation of the SAMR model and examples of how it can be applied when creating lesson plans that incorporate educational technology standards and tools while meeting content standards. Sample lesson plans will be shared as examples of using technology at different levels of the SAMR model, from substitution to redefinition.
This document introduces Hadoop, an open-source framework for distributed storage and processing of large datasets across clusters of computers. It discusses how Hadoop uses HDFS for scalable storage and MapReduce for distributed processing. Key components are introduced, including how HDFS stores data in replicated blocks and how MapReduce executes jobs by splitting data, mapping tasks, shuffling, and reducing results. A word count example demonstrates the MapReduce process.
Be aware of your thoughts around money. Are you cheating the system? If you have a low energy around money you will have issues with growing your wealth. If your cheating the system it makes it harder for you to gain and achieve results. This is a non respect of money energy.Your poverty is not serving or you.. Connect with achievers.
The document outlines the hierarchy and structure of authority in a typical garment industry. It lists 10 grades of authority from highest to lowest, including positions like Chairman, Managing Director, and Executive Director at the top levels. Lower levels include General Managers, Managers, Assistant Managers, Line Chiefs, Supervisors, and Operators and Workers. It also describes the main sections within a garment industry like Sample, Cutting, Sewing, Finishing, Store, and Maintenance Sections.
1) Shrinkage is a dimensional change in fabrics where they become smaller than their original size, usually due to laundry. It is one of the main disadvantages of fabrics.
2) There are several types of shrinkage testing procedures, including relaxation shrinkage, felting shrinkage, compressive shrinkage, and residual shrinkage.
3) Factors that influence shrinkage include yarn swelling, twist factor, stitch length, GSM, elasticity of yarn, stability of fibers and yarns, construction, type of weave or knit, and tension during sewing of garments. Proper control methods like correct construction, eliminating excess tensions, and spreading with softener can help reduce shrink
Ken and his family visited Melaka during the school holidays. They went there by car and took a trishaw to go around the city. They visited several attractions including A'Famosa, the Stadhuys, and the Baba Nyonya Museum. They also took a cruise down the Melaka River. During their trip, they took many pictures and enjoyed themselves.
This document provides abbreviated words that are commonly used in the garment industry. Some key abbreviations include RMG for Ready Made Garment, ISO for International Organization for Standardization, GATT for General Agreement on Tariffs and Trade, and GSP for Generalized System of Preferences. It also includes abbreviations for organizations like BTMA for Bangladesh Textile Mills Association and BGMEA for Bangladesh Garment Manufacturers and Exporters Association. Production and quality terms are abbreviated as well, such as QC for Quality Control, QA for Quality Assurance, and AQL for Acceptable Quality Level.
The document discusses Mau Piailug, a navigator from the island of Satawal, which is only 1.5 miles long and wide with a population of 600. Piailug explains that navigation is crucial for survival on small islands, as navigators must go out to sea to catch fish since not enough food can be produced locally. The passage also provides background on Nainoa Thompson and notes that the discussion is about navigation and survival, not just cultural revival.
Laughter therapy involves using humor and laughter to produce mental and emotional benefits. The document describes a study where laughter therapy activities were conducted over 9 classes with a group of 8 people. Activities aimed to relieve stress, boost confidence, and improve relationships. Questionnaires after found most participants rated activities highly and felt physically and psychologically improved with better relaxation, motivation, and comfort working together. Laughter therapy was concluded to be an effective way to interact and benefit the group.
Cutting involves separating garment pieces from fabric according to a pattern. It requires precision and clean edges. Common cutting methods include manual scissors, straight knives (most common), and computerized techniques like laser cutting. Straight knife machines work by using an electric motor to power a reciprocating blade, guided by an operator. Factors like fabric type, accuracy needs, volume, and time constraints determine the best cutting method. Potential issues like fused edges can be addressed through techniques like lubricating the blade or reducing cutting speed.
The document outlines the typical manufacturing sequence for garments. It involves idea generation, sketching designs, pattern design, sample making, grading patterns for different sizes, fabric spreading, cutting, numbering, sewing, printing/embroidery, washing/dyeing, finishing, packing, and final inspection before delivery. Key steps include sketching designs, creating patterns, assembling sample garments, laying out fabric for cutting, sewing cut pieces together, finishing techniques like pressing, folding and bagging finished garments for inspection and delivery.
Incontro informativo comitati di partecipazione Area Vasta n. 3Daniele Antonozzi
Incontro informativa in previsione dell'Assemblea delle Associazioni per la formazione del Comitato di Partecipazione di Area Vasta 3 in programma il 2 dicembre 2015.
Città Metropolitane, la riforma sicilianacittametro
Slide presentate da Maria Rosa Casuale in occasione dei due seminari “Città metropolitane, liberi Consorzi di Comuni. La riforma siciliana: autonomie locali a confronto” (Palermo 18/07/2014, Catania 25/07/2014) organizzati nell'ambito del progetto " Verso la costituzione delle aree metropolitane e la riorganizzazione delle Province"
10 adozione del regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazi...Romabella
Il regolamento permette ad associazioni e/o singoli cittadini di ricevere in concessione gratuita un immobile pubblico qualora si facciano carico dei costi di ristrutturazione, valorizzazione e/o gestione dell’edificio. Tale regolamento valorizza la partecipazione dei cittadini, incentiva l’imprenditoria e permette di risanare il degrado della città senza costi per l’Amministrazione pubblica
Carta dei beni comuni , un Manifesto di principi e azioni civiche congiunte, per
permettere l’elaborazione, sperimentazione e valutazione di un Regolamento per il governo e la cura
partecipata dei beni comuni, oggetto decisionale del percorso partecipativo.
6 adozione del regolamento per la gestione e cura delle aree verdi di roma c...Romabella
Adottare un giardino a Roma è ancora troppo complicato. Per questo abbiamo pensato ad un regolamento che, facendo seguito alle linee guida emesse dalla Giunta Marino, renda semplice occuparsi di un giardino da parte di tutti i cittadini che desiderino vivere il verde sotto casa in maniera attiva, prendendosene cura e realizzando esperimenti che mantengono viva la comunità locale e le relazioni di vicinato. In queste attività il cittadino non può e non deve essere lasciato solo, il Comune deve essere al suo fianco garantendo il giusto supporto per incoraggiare e rendere sostenibili queste iniziative.
6 adozione del regolamento per la gestione e cura delle aree verdi di roma c...
Bozza reg cd_q_2012
1. PREMESSA
Il tema della Democrazia Partecipativa è un argomento fondamentale per
affermare un’idea della politica non solo leaderistica, ma che sappia rispondere alle
reali necessità dei cittadini; fondamentale per confermare il valore del
decentramento istituzionale e gestionale attraverso cui i cittadini, facendo emergere
direttamente i propri bisogni, assumono funzione attiva di proposta.
L’attenzione alla soddisfazione dei bisogni dei cittadini è alla base dell'azione
amministrativa dell' Amministrazione comunale. Tale obiettivo può essere conseguito
attraverso la costruzione di un nuovo rapporto di collaborazione tra
Amministrazione e cittadini e la realizzazione di una specifica politica di
soddisfacimento dei bisogni sul territorio.
La costruzione di un nuovo rapporto tra Amministrazione e cittadini deve
essere fondato sulla costante informazione e sul coinvolgimento dei cittadini nelle
decisioni pubbliche, superando una visione della partecipazione limitata alla sola
raccolta delle preferenze e ponendo maggiore enfasi sul ruolo attivo dei cittadini.
Affinché questo nuovo rapporto si concretizzi è necessario che al cittadino si
garantisca uno spazio reale di emersione dei propri bisogni, libero e franco da
logiche ed interessi di parte.
Tale spazio è rappresentato dai Comitati di Quartiere, poiché in essi gli abitanti
delle diverse zone territoriali condividono lo stesso tipo di problematiche legate
principalmente alla morfologia urbana e alle carenze di servizi.
In applicazione dell' art 13 dello Statuto Comunale in materia di
partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa della Città, il presente
Regolamento è stato redatto allo scopo di istituire i Comitati di Quartiere e
disciplinarne il funzionamento.
L'impianto normativo è stato volutamente ridotto al minimo necessario allo scopo di
non penalizzare la potenza espressiva della partecipazione dei cittadini.
Nel lavoro è stato tenuto conto, nell' ambito del possibile, che esistono già delle
Associazioni di cittadini che sono attive, da tempo, nella trattazione delle
problematiche zonali del territorio comunale. A partire da ciò si è cercato di definire
uno scenario in cui la loro preziosa esperienza operativa possa essere condivisa da
tutti in spirito di solidarietà, ed adeguatamente valorizzata.
1
2. REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE E
IL FUNZIONAMENTO DEI COMITATI DI
QUARTIERE
(Approvato con Delibera di Consiglio comunale n. del )
INDICE
Art.
1) Principi Generali
2) Delimitazione territoriale
3) Criterio dell’ interesse generale - Definizione, finalità e compiti
4) Modalità costitutive
5) Organi
6) L’ Assemblea
7) Il Collegio
8) Il Portavoce – La Conferenza dei Portavoce
9) L’ Amministrazione Comunale
10) Norma finale
2
3. Articolo 1
Principi generali
1. Il presente Regolamento individua gli ambiti territoriali dei Comitati di
Quartiere e stabilisce natura, compiti e modalità di costituzione degli stessi
Comitati.
2. Il Comune di Grottaferrata, in attuazione dell’ art. 13 dello Statuto Comunale,
con i Comitati di Quartiere intende promuovere la partecipazione dei cittadini
alla vita politica e sociale come un valore irrinunciabile da ricercare e
sostenere attraverso progetti e iniziative. Il fine della partecipazione è il
miglioramento della qualità della vita e il benessere di tutti i cittadini. Il
metodo è la programmazione condivisa, consapevole e partecipata. La cultura
della comunità è la solidarietà, la responsabilità di ciascun cittadino verso tutti
e di tutti verso ognuno.
Articolo 2
Delimitazione territoriale
1. Gli ambiti territoriali nei quali operano i Comitati di Quartiere sono delimitati
e riconosciuti, come da allegato n. 1 del presente Regolamento, in numero di
sei e individuati come di seguito:
a) Comitato sud
b) Comitato est
c) Comitato nord
d) Comitato nord-ovest
e) Comitato ovest
f) Comitato centro
2. E’ facoltà dei Comitati di Quartiere, una volta costituiti, stabilire la loro
denominazione
Articolo 3
Criterio dell’ interesse generale.
Definizione, finalità e compiti dei Comitati di Quartiere
1. I Comitati di Quartiere nella loro azione rispettano il seguente criterio dell’
interesse generale:
a) nell'espressione dei propri bisogni le proposte presentate dai cittadini non
possono ledere i diritti e le prerogative di altri cittadini;
b) non è possibile effettuare proposte che penalizzino o discriminino dalla loro
fruizione parti della cittadinanza, per quanto minoritarie, in ordine a criteri
di razza, religione, sesso o cultura politica.
2. I Comitati di Quartiere sono espressione dei cittadini che risiedono, abitano,
studiano e lavorano nel rispettivo ambito territoriale.
3. I Comitati di Quartiere, e le loro articolazioni organizzative, sono organismi
senza personalità giuridica e senza scopi di lucro. Tutti i componenti degli
organi dei Comitati di Quartiere esercitano la propria azione gratuitamente.
3
4. 4. I Comitati di Quartiere, nella loro azione, riconoscono il seguente fine:
promuovere la partecipazione della cittadinanza alle scelte amministrative
strategiche che riguardano la comunità, facendosi interpreti e promotori dei
bisogni dei cittadini presso l’Amministrazione Comunale mediante:
a) approfondimento delle problematiche del relativo ambito territoriale ed
elaborazione di proposte per il miglioramento della qualità di vita, in
ordine alle tematiche dei servizi sociali, della cultura e delle tradizioni
popolari, della salute, dello sport, della sicurezza sociale, della viabilità
e della mobilità urbana, dell’ ambiente, del verde, del decoro urbano;
b) promozione di iniziative, manifestazioni, eventi d’ interesse collettivo
direttamente o in partenariato con altri soggetti sociali;
c) realizzazione del Bilancio Partecipativo, con le modalità che l’
Amministrazione Comunale dovrà definire con specifica
Regolamentazione;
d) elaborazione di proposte per la programmazione del Piano triennale
delle Opere Pubbliche;
e) facilitazione della partecipazione dei cittadini ai processi di
consultazione previsti per i piani e programmi aventi valenza
ambientale da assoggettare a procedure di valutazione ambientale
strategica e/o valutazione d’ impatto ambientale;
5. I Comitati di Quartiere, per la realizzazione delle loro attività, possono formare
Gruppi di lavoro su aree tematiche, con il compito di approfondire ed elaborare
proposte in relazione ai bisogni dei cittadini, nonché di proporre ambiti di
studio e formazione. A detti Gruppi possono, a discrezione dell’
Amministrazione Comunale, partecipare funzionari comunali dell’ area
amministrativa di riferimento tematico.
Articolo 4
Modalità costitutive
1. La costituzione dei Comitati di Quartiere avviene su base volontaria.
2. L’ Amministrazione Comunale, al fine di garantire una attiva partecipazione dei
cittadini sin dalla fase iniziale della nascita dei Comitati di Quartiere, favorisce
in ogni ambito territoriale la formazione di Comitati Promotori nei quali
possono confluire le Associazioni di quartiere già esistenti.
I Comitati Promotori:
a) collaborano, secondo le indicazioni dell’ Amministrazione Comunale,
all’ organizzazione delle procedure di costituzione dei Comitati di
Quartiere, fungendo da facilitatori della partecipazione territoriale;
b) si sciolgono nel momento della costituzione dei Comitati di Quartiere
che dovrà avviarsi entro sei mesi dall’ approvazione del presente
Regolamento;
c) nel caso in cui non si formino i Comitati Promotori, l’Amministrazione
Comunale provvede comunque all’ avvio delle procedure di costituzione
4
5. dei Comitati di Quartiere.
3. La procedura per la costituzione del Comitato di Quartiere è avviata dal
Sindaco, in tutti gli ambiti territoriali di cui all’ art. 2 comma 1 del presente
regolamento, mediante un avviso pubblico ed un efficace piano di
comunicazione informativa e deve concludersi entro 60 giorni dalla
pubblicazione dello stesso avviso.
4. Preliminarmente alla pubblicazione dell’ avviso pubblico, il Sindaco insedia il
Gruppo Comunale per la Costituzione dei Comitati di Quartiere.
Esso:
a) è costituito dal Sindaco o suo delegato, dall’ Assessore alla
Partecipazione e Decentramento o suo delegato, da 2 Consiglieri
Comunali (uno di maggioranza ed uno di minoranza) eletti dal Consiglio
Comunale preferibilmente tra i membri della Commissione Consiliare
Permanente afferente all’ Assessorato alla Partecipazione e
Decentramento, dal Responsabile amministrativo per la Partecipazione e
il Decentramento e dal Segretario Comunale. La partecipazione al lavoro
del Gruppo Comunale non corrisponde gettone di presenza per i
Consiglieri Comunali
b) coordina e svolge il lavoro relativo alla procedura di costituzione dei
Comitati di Quartiere per ogni ambito territoriale, fornisce indirizzo di
azione ai Comitati Promotori e stabilisce gli eventuali dettagli operativi
da integrare al presente Regolamento;
5. La procedura per la costituzione del Comitato di Quartiere consiste delle
seguenti fasi:
a) convocazione dell’ Assemblea;
b) presentazione delle auto- candidature a membro del Collegio;
c) verifica delle candidature;
d) scelta dei membri del Collegio da parte dell’ Assemblea;
e) proclamazione dei membri del Collegio.
Articolo 5
Organi
1. Gli organi dei Comitati di Quartiere sono:
a) L’ Assemblea
b) Il Collegio
c) Il Portavoce e la Conferenza dei Portavoce
Articolo 6
L’Assemblea
1. L’Assemblea del Comitato di Quartiere è composta da tutte le persone di età
superiore ai 16 anni che risiedono, abitano, studiano o lavorano in ognuno
degli ambiti territoriali di cui all' art. 2 del presente Regolamento.
2. L' adesione all’ Assemblea è volontaria e su base individuale. I partecipanti
5
6. intervengono senza alcun meccanismo di delega o rappresentanza, tutti hanno
uguale diritto di parola e voto.
3. Il Comitato di Quartiere è validamente costituito se all’ Assemblea di prima
costituzione partecipa un numero di cittadini equivalente almeno all’ 10 %
della popolazione residente nel relativo ambito territoriale. Nei casi in cui non
si raggiunga il suddetto limite, l’ Amministrazione Comunale provvede alla
pubblicazione di un nuovo avviso pubblico, per quell’ ambito territoriale, entro
i 12 mesi successivi alla prima pubblicazione di cui all’ art. 4 comma 3 del
presente regolamento.
4. L’ Assemblea è convocata:
a) in sede di prima convocazione per la scelta dei componenti del Collegio,
di cui al comma 5.a del presente articolo, dal Sindaco e/o dall’
Assessore alla Partecipazione e Decentramento che la presiedono;
b) in sede di rinnovo dei componenti del Collegio dal Sindaco e/o dall’
Assessore alla Partecipazione e Decentramento che la presiedono;
c) dal Sindaco e/o dall’ Assessore alla Partecipazione e Decentramento per
qualsivogliano ulteriori necessità ritenute utili;
d) dal Collegio, di norma almeno una volta l’anno, per quanto stabilito dai
commi 5. b e 5. c del presente articolo. In tali casi il Collegio comunica
al Sindaco e all’ Assessore alla Partecipazione e Decentramento la data e
l’ ordine del giorno di convocazione dell’Assemblea, con un anticipo di
almeno 30 giorni rispetto alla data di svolgimento;
e) dai 2/3 degli aderenti alla medesima Assemblea alla data della richiesta
di convocazione, non più di una volta l’ anno. In tal caso viene
comunicata al Collegio, al Sindaco e all’ Assessore alla Partecipazione e
Decentramento la data e l’ ordine del giorno di convocazione
dell’Assemblea, con un anticipo di almeno 30 giorni rispetto alla data
di svolgimento.
5. L’ Assemblea provvede, esclusivamente nel rispettivo ambito territoriale:
a) alla scelta dei componenti del Collegio di cui al successivo art. 7 del
presente Regolamento;
b) alla programmazione generale delle attività del Comitato di Quartiere;
c) alla approvazione dell’ operato del Collegio e dei Gruppi di lavoro tematici
eventualmente costituiti.
6. Gli orari e i giorni delle convocazione dell’ Assemblea sono utili a garantire la
eventuale presenza di funzionari amministrativi in relazione alla materia da
trattare.
7. Per tutto quanto non attinente alle procedure di costituzione e di rinnovo dei
Comitati di Quartiere, e di cui ai commi 5.b e 5.c del presente articolo, l’
Assemblea ha validità nelle sue decisioni se partecipata in misura almeno pari
alla metà più uno degli aderenti all’ assemblea stessa. Nei casi in cui tale
numero non fosse raggiunto, l’ Amministrazione Comunale si riserva, pur
accogliendole, di valutare il peso collettivo delle decisioni assunte dall’
6
7. Assemblea.
8. Le riunioni dell’ Assemblea sono verbalizzate dal Segretario del Collegio,
anche nella registrazione dei partecipanti. Le verbalizzazioni sono inviate all’
Ufficio alla Partecipazione e Decentramento.
Articolo 7
Il Collegio
1. Il Collegio è formato da un numero di membri pari a 5 (cinque). Esso, dal
momento della sua costituzione, dura in carica 3 anni.
2. Tutti i cittadini in possesso dei requisiti di cui all’ art. 2 comma 2 del presente
Regolamento e che non rivestono cariche istituzionali e/o politiche di qualsiasi
tipo e livello, possono presentare la propria candidatura alla carica di membro
del Collegio, in non più di un ambito territoriale.
Le candidature devono essere presentate presso l’Assessorato alla
Partecipazione, secondo le modalità indicate dall’ avviso pubblico di cui
all’articolo 4 comma 3 del presente regolamento, e devono pervenire in
numero di almeno cinque per ogni ambito territoriale, di cui all’ art 2 del
presente regolamento.
3. Il Gruppo Comunale per la costituzione dei Comitati di Quartiere verifica la
sussistenza dei requisiti delle auto-candidature pervenute e ne trasmette elenco
all’ Assemblea del Comitato di Quartiere nella sua prima convocazione.
4. Nei casi in cui non siano pervenute almeno cinque candidature per un dato
ambito territoriale, l’ Amministrazione Comunale provvede alla pubblicazione
di un nuovo avviso pubblico, di cui all’ articolo 4 comma 3 del presente
regolamento, per quell’ ambito territoriale, entro i 12 mesi successivi alla
prima pubblicazione.
5. La scelta dei membri per il Collegio può avvenire sulla base di un elenco che
riporta le candidature verificate, per ogni ambito territoriale, in ordine
alfabetico; ogni aderente all’ Assemblea può indicare al massimo tre
nominativi. Entrano a far parte del Collegio coloro che ottengono, nell’ ordine,
il maggior numero di consensi, fino al raggiungimento del numero massimo
stabilito di cinque membri. In caso di parità di voti viene nominato il candidato
anagraficamente più giovane .
6. La scelta dei componenti del Collegio avviene da parte di ogni aderente all’
Assemblea con voto palese, attraverso la compilazione di una scheda in cui
ognuno riporta i propri dati anagrafici e l’esplicita espressione di scelta dei
nominativi per il Collegio, secondo il comma 5 del presente articolo. La scheda
compilata ha valore di autocertificazione circa il possesso dei requisiti di cui
all’ art. 6 comma 1 del presente regolamento.
7. La scelta del Collegio è valida, per ciascun ambito territoriale, se ad essa
prende parte un numero pari ad almeno i 2/3 degli aderenti all’ Assemblea di
cui all’ art. 6 comma 3 del presente regolamento.
8. Sono garanti della regolarità delle procedure di scelta da parte dell’
7
8. Assemblea, il Sindaco e i membri del Gruppo Comunale per la Costituzione
dei Comitati di Quartiere. Il Sindaco e/o l’ Assessore alla Partecipazione e
Decentramento provvedono alla proclamazione dei risultati.
9. Il Collegio è convocato dal Portavoce, di cui al successivo art. 8 del presente
regolamento, o su richiesta di almeno la metà più uno (arrotondata per eccesso)
dei suoi componenti; la convocazione avviene mediante avviso che specifica l’
ordine del giorno e che viene inoltrato con modalità comunicative che lo stesso
Collegio stabilirà nella sua prima convocazione.
10.Le riunioni del Collegio sono valide alla presenza di almeno la metà più uno
(arrotondata per eccesso) dei suoi componenti.
11.Le decisioni del Collegio sono valide se assunte a maggioranza dei presenti.
12. Il Collegio, nella sua prima riunione, elegge al proprio interno il Portavoce, il
vice-Portavoce e il Segretario.
13.Il Collegio ha funzioni di coordinamento delle attività del Comitato di
Quartiere di cui all’ art. 3 del presente regolamento.
Articolo 8
Il Portavoce - La Conferenza dei Portavoce
1. Il Portavoce tiene rapporti stabili di reciproca e leale collaborazione e
informazione con il Comune e svolge il compito di facilitatore dell’
organizzazione e delle conduzioni delle Assemblee. Redige annualmente l’
elenco degli aderenti all’ Assemblea del Comitato di Quartiere e ne da
comunicazione all’ Amministrazione Comunale entro il mese di dicembre.
2. Ogni Portavoce dura in carica un anno e può essere riconfermato fino ad un
massimo di due anni complessivi.
3. Sono motivi di decadenza:
a) tre assenze consecutive, non giustificate, dalle riunioni del Collegio;
b) eventuali sue candidature a ruoli istituzionali e/o politici di qualsiasi tipo
e livello;
4. Nei casi di decadenza o dimissioni, il Collegio provvede alla nuova scelta del
Portavoce dopo aver provveduto alla surroga con il primo degli esclusi dalla
lista dei candidati al Collegio. In caso di assenza di esclusi, la nuova scelta del
Portavoce avviene fra i membri del Collegio, così come costituito, sino alla sua
naturale decadenza.
5. Al fine di meglio coordinare i rapporti tra i Comitati di Quartiere e
l'Amministrazione Comunale, nonché di esaminare congiuntamente
problematiche di rilievo cittadino, è istituita la Conferenza dei Portavoce dei
Comitati di Quartiere. Il Sindaco e/o l’ Assessore alla Partecipazione e al
Decentramento provvedono alla convocazione della Conferenza dei Portavoce,
di regola almeno una volta l’anno.
La Conferenza può autoconvocarsi su richiesta di almeno i 2/3 dei Portavoce
dei Comitati di Quartiere.
8
9. Articolo 9
L’ Amministrazione Comunale
1. L’ Amministrazione Comunale:
a) garantisce, all’ interno della propria organizzazione amministrativa, un
referente dell’ Ufficio della Partecipazione e Decentramento, incaricato
dei rapporti con i Comitati di Quartiere;
b) garantisce la pubblicizzazione dell’ informazione e della comunicazione
necessaria alle attività dei Comitati di Quartiere, secondo gli strumenti
comunicativi in uso (quali sito web, plance di “quartiere” etc) e le risorse
disponibili;
c) valuta la possibilità della presenza dei Funzionari e degli Assessori,
secondo area tematica, agli incontri con i Comitati di Quartiere che
devono essere programmati secondo tempi e modalità tali da consentire
la loro partecipazione;
d) garantisce, per l’ attività dei Comitati di Quartiere, la possibilità di
utilizzare, a titolo gratuito, locali del proprio patrimonio, secondo le loro
effettive disponibilità e subordinatamente ad un congruo preavviso di
utilizzo.
Articolo 10
Norma finale
1. La risoluzione di questioni relative all'applicazione ed all'interpretazione del
presente Regolamento è demandata alla Giunta Comunale, previo parere del
Segretario Comunale.
2. Eventuali modifiche o integrazioni del presente Regolamento potranno
essere proposte non prima di dodici mesi dall’ inizio del funzionamento di
tutti i Comitati di Quartiere.
3. Per quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento, si fa
riferimento, in quanto applicabili, allo Statuto Comunale e alla vigente
legislazione sugli Enti Locali ed alle altre leggi e regolamenti dello Stato.
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