Non si riesce, nonostante qualificate e approfondite analisi, ad andare oltre l’eterno «periodico dibattito» sulla corruzione e, più in generale, sulla legalità.
Uno iato che sembra immortale tra il predicare e il fare, che lascia i problemi perennemente irrisolti, che spesso non va oltre il momento dialettico del circuito «mediatico-convegnistico» con l’idea di legalità che sembra surfare sulle onde, apparendo e scomparendo con pari velocità e ciclicità, fino a diventare un passe-partout per la rassicurazione del cittadino, ghiotta occasione di promesse elettorali e di consenso a buon mercato mentre si allestiscono patiboli mediatici, si auspicano boia politici e si invocano governi di salute pubblica.
Da M.BORTOLETTI, Corruzione. Le verità nascoste tra rischio oggettivo e percezione soggettiva, Rubbettino, Soveria M. (CZ), 2010.
Bortoletti, imprese e pubblica amministrazione, efficienza, cagliari,15 ottob...Maurizio Bortoletti
Esiste, quindi, una via di mezzo tra le affermazioni di Ennio Flaiano, con “…l’Italia, un paese di santi, navigatori, poeti, cognati e nipoti …” e quella del prof. Ginsborg, circa l’abitudine degli Italiani che “… amano follemente il loro paese” ma che, contemporaneamente “… ne dicono tutto il male possibile …”.
Bortoletti, x principio united nations global compact, siemens, milano 3 mag...Maurizio Bortoletti
The fight against corruption and other offenses against the public administration must be based on accurate and objective data to give citizens a realistic representation of the situation and not ultra sized, taking into account that it is evoking themes and sensational easily usable by this or that political party.
Bortoletti, contrasto alla corruzione, consiglio d'europa, messina, 7 maggio ...Maurizio Bortoletti
Un’Italia che, tra l’altro, non è messa bene in tema di percezione.
L’Indice di percezione di Transparency ci ha visto quest’anno ottenere un punteggio inferiore a quello del Rwanda. Da tempo, almeno da quando il prof. Johann Lambsdorff, che lo ha inventato, ha abbandonato Transparency International evidenziando come vi fosse la necessità di superare tale Indice non più rappresentativo, si è aperto un ampio dibattito tra le “persone per bene” che vogliono misurare la percezione e informare correttamente sulla percezione. Mentre tale lavoro prosegue, uno studio dell’OCSE di qualche giorno fa ha certificato, di fatto, la morte di questo Indice tenuto in vita artificialmente dal settembre 2009: come racconta Carlo Clericetti, “L'Ocse: Classifiche poco attendibili,possono produrre danni",su Repubblica.it del 26 ottobre 2010, lo studio "Measuring governance" “… analizza puntigliosamente le metodologie usate e l'attendibilità di questi studi ne esce a pezzi….”. Una informazione precisa, chiara, utile, serve a tutti. Speriamo che Transparency International, anche con l’aiuto del capitolo italiano, che ha idee molto chiare grazie ai risultati di un’altra ricerca sulla “Quality of Government” commissionata dalla UE all’Università di Goterborg, concluda in tempi rapidi il fine tuning della metodologia.An Italy that, inter alia, is not put well in terms of perception.
The Perceptions Index of Transparency saw us this year to get a score lower than that of Rwanda. For a long time, at least since the prof. Johann Lambsdorff, who invented it, he abandoned Transparency International highlighting that there was the need to overcome such Index is no longer representative, has opened a wide debate between the "good people" who want to measure the perception and properly inform the perception.
While this work continues, an OECD study of a few days ago has certified, in fact, the death of this index kept alive artificially by September 2009: as told by Charles Clericetti, "The OECD: Rankings unreliable, they can cause damage "Repubblica.it on 26 October 2010, the study" Measuring governance "" ... meticulously analyzes the methodologies used and the reliability of these studies comes out in pieces. ... ".
Information a precise, clear, useful, needed at all. Hopefully Transparency International, also with the help of the Italian chapter, which has very clear ideas thanks to the results of another study on "Quality of Government" commissioned by the EU at the University of Goterborg, conclude quickly the fine tuning of the methodology.
Bortoletti, corruzione e integrità, intervento lions club treviso 27 aprile ...Maurizio Bortoletti
Spesso si confondono corruzione e maladministration, cioè chi ruba e chi amministra male la cosa pubblica.
Porto un esempio su che cos'è e quali danni può fare la maladministration, meno evocativa ed eclatante della corruzione, ma dagli effetti devastanti.
In uno dei settori più delicati, quello della sanità, da alcuni ritagli pubblici, ovviamente, ma poco letti, della Relazione di accesso all’ASL nr. 9 di Locri, anno 2005/2006:
1. “… L'assoluta confusione nella gestione e nell'assetto organizzativo dell'azienda sanitaria impedisce ai commissari di avere un quadro certo, definito dell'azienda con l'identificazione del posto in organico e della relativa figura professionale che lo ricopre".
2. "… si traduce nella possibilità di imporre dall'esterno le scelte di assunzione o quantomeno, come si vedrà, di impedire lo scioglimento dei vincoli lavorativi, sia al fine di tener sempre sotto verifica, dall'interno le scelte gestionali, sia per poter garantire la tenuta di una gestione clientelare. In questo contesto, infatti, si spiega la mancanza presso la A. S. di una commissione di disciplina del personale".
3. Così, G.R., condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione e alla interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, dopo una breve sospensione, viene riammesso in servizio con delibera del direttore generale dell'Asl, nonostante la serie di reati addebitati: associazione di stampo mafioso, detenzione di armi, furto, rapina, estorsione, minacce, frequentazione di pregiudicati appartenenti alla cosca mafiosa.
4. Così, P.M., psicologo presso la Saub di Bovalino, dal 1992 al 2002 continua a percepire lo stipendio dall'Asl nonostante si trovi in carcere per una condanna per associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti e associazione di stampo mafioso. L'Asl non solo ha pagato per dieci anni lo stipendio a un pregiudicato che non lavorava più per l'azienda, ma quando finalmente se ne è accorta non ha nemmeno avviato azioni di recupero, costando, così, due volte alle casse pubbliche calabresi, come detenuto e come stipendiato dell'Asl 9 di Locri.
Worksop Istat Roma 7 novembre 2016 - Incidentalità stradale: strumenti innovativi nella misurazione e valorizzazione di nuove fonti per l’analisi del fenomeno
Bortoletti, intervento premio libero grassi confcommercio, milano 18 dicembre...Maurizio Bortoletti
Caratteristica del nostro Paese è che si continua a parlare di legalità: eppure, ed è l'aspetto singolare di interesse, il "periodico dibattito" sul tema della legalità, e su tutto quello che vi ruota attorno, spesso non va oltre il momento dialettico, ennesima conferma di un Paese che sembra vivere della logica gattopardiana del "se vogliamo che tutto rimanga com'è, è necessario che tutto cambi", dove si rileva una sfasatura amplissima tra le parole e le cose, tra l'ideologia e la realtà, con frasi ripetute come un rosario o come uno stratagemma per costruirsi un immenso alibi di fronte alle regole continuamente trasgredite. L'idea di legalità - per il riscatto del Paese dalla corruttela, per la rinascita delle aree infestate dalla criminalità organizzata, per recuperare un livello di convivenza civile accettabile - sembra surfare sulle onde, apparendo e scomparendo con pari velocità e ciclicità, fino a diventare un passe-partout per la rassicurazione del cittadino, ghiotta occasione di promesse elettorali e di consenso a buon mercato. Si tratta, in effetti, di un termine spesso abusato, almeno sotto il profilo semantico, perché lusinga, perché può far rima con onestà e si può confondere addirittura con la giustizia, perché può litigare con la solidarietà e, qualche volta, anche con la democrazia.
Criminalità, abusivismo, illegalità: percezione e costiCommerce Commercio
Presentazione Mariano Bella, Direttore Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l'Italia, alla Giornata di Mobilitazione Nazionale di Confcommercio "Legalità, mi piace!"
Bortoletti, imprese e pubblica amministrazione, efficienza, cagliari,15 ottob...Maurizio Bortoletti
Esiste, quindi, una via di mezzo tra le affermazioni di Ennio Flaiano, con “…l’Italia, un paese di santi, navigatori, poeti, cognati e nipoti …” e quella del prof. Ginsborg, circa l’abitudine degli Italiani che “… amano follemente il loro paese” ma che, contemporaneamente “… ne dicono tutto il male possibile …”.
Bortoletti, x principio united nations global compact, siemens, milano 3 mag...Maurizio Bortoletti
The fight against corruption and other offenses against the public administration must be based on accurate and objective data to give citizens a realistic representation of the situation and not ultra sized, taking into account that it is evoking themes and sensational easily usable by this or that political party.
Bortoletti, contrasto alla corruzione, consiglio d'europa, messina, 7 maggio ...Maurizio Bortoletti
Un’Italia che, tra l’altro, non è messa bene in tema di percezione.
L’Indice di percezione di Transparency ci ha visto quest’anno ottenere un punteggio inferiore a quello del Rwanda. Da tempo, almeno da quando il prof. Johann Lambsdorff, che lo ha inventato, ha abbandonato Transparency International evidenziando come vi fosse la necessità di superare tale Indice non più rappresentativo, si è aperto un ampio dibattito tra le “persone per bene” che vogliono misurare la percezione e informare correttamente sulla percezione. Mentre tale lavoro prosegue, uno studio dell’OCSE di qualche giorno fa ha certificato, di fatto, la morte di questo Indice tenuto in vita artificialmente dal settembre 2009: come racconta Carlo Clericetti, “L'Ocse: Classifiche poco attendibili,possono produrre danni",su Repubblica.it del 26 ottobre 2010, lo studio "Measuring governance" “… analizza puntigliosamente le metodologie usate e l'attendibilità di questi studi ne esce a pezzi….”. Una informazione precisa, chiara, utile, serve a tutti. Speriamo che Transparency International, anche con l’aiuto del capitolo italiano, che ha idee molto chiare grazie ai risultati di un’altra ricerca sulla “Quality of Government” commissionata dalla UE all’Università di Goterborg, concluda in tempi rapidi il fine tuning della metodologia.An Italy that, inter alia, is not put well in terms of perception.
The Perceptions Index of Transparency saw us this year to get a score lower than that of Rwanda. For a long time, at least since the prof. Johann Lambsdorff, who invented it, he abandoned Transparency International highlighting that there was the need to overcome such Index is no longer representative, has opened a wide debate between the "good people" who want to measure the perception and properly inform the perception.
While this work continues, an OECD study of a few days ago has certified, in fact, the death of this index kept alive artificially by September 2009: as told by Charles Clericetti, "The OECD: Rankings unreliable, they can cause damage "Repubblica.it on 26 October 2010, the study" Measuring governance "" ... meticulously analyzes the methodologies used and the reliability of these studies comes out in pieces. ... ".
Information a precise, clear, useful, needed at all. Hopefully Transparency International, also with the help of the Italian chapter, which has very clear ideas thanks to the results of another study on "Quality of Government" commissioned by the EU at the University of Goterborg, conclude quickly the fine tuning of the methodology.
Bortoletti, corruzione e integrità, intervento lions club treviso 27 aprile ...Maurizio Bortoletti
Spesso si confondono corruzione e maladministration, cioè chi ruba e chi amministra male la cosa pubblica.
Porto un esempio su che cos'è e quali danni può fare la maladministration, meno evocativa ed eclatante della corruzione, ma dagli effetti devastanti.
In uno dei settori più delicati, quello della sanità, da alcuni ritagli pubblici, ovviamente, ma poco letti, della Relazione di accesso all’ASL nr. 9 di Locri, anno 2005/2006:
1. “… L'assoluta confusione nella gestione e nell'assetto organizzativo dell'azienda sanitaria impedisce ai commissari di avere un quadro certo, definito dell'azienda con l'identificazione del posto in organico e della relativa figura professionale che lo ricopre".
2. "… si traduce nella possibilità di imporre dall'esterno le scelte di assunzione o quantomeno, come si vedrà, di impedire lo scioglimento dei vincoli lavorativi, sia al fine di tener sempre sotto verifica, dall'interno le scelte gestionali, sia per poter garantire la tenuta di una gestione clientelare. In questo contesto, infatti, si spiega la mancanza presso la A. S. di una commissione di disciplina del personale".
3. Così, G.R., condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione e alla interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, dopo una breve sospensione, viene riammesso in servizio con delibera del direttore generale dell'Asl, nonostante la serie di reati addebitati: associazione di stampo mafioso, detenzione di armi, furto, rapina, estorsione, minacce, frequentazione di pregiudicati appartenenti alla cosca mafiosa.
4. Così, P.M., psicologo presso la Saub di Bovalino, dal 1992 al 2002 continua a percepire lo stipendio dall'Asl nonostante si trovi in carcere per una condanna per associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti e associazione di stampo mafioso. L'Asl non solo ha pagato per dieci anni lo stipendio a un pregiudicato che non lavorava più per l'azienda, ma quando finalmente se ne è accorta non ha nemmeno avviato azioni di recupero, costando, così, due volte alle casse pubbliche calabresi, come detenuto e come stipendiato dell'Asl 9 di Locri.
Worksop Istat Roma 7 novembre 2016 - Incidentalità stradale: strumenti innovativi nella misurazione e valorizzazione di nuove fonti per l’analisi del fenomeno
Bortoletti, intervento premio libero grassi confcommercio, milano 18 dicembre...Maurizio Bortoletti
Caratteristica del nostro Paese è che si continua a parlare di legalità: eppure, ed è l'aspetto singolare di interesse, il "periodico dibattito" sul tema della legalità, e su tutto quello che vi ruota attorno, spesso non va oltre il momento dialettico, ennesima conferma di un Paese che sembra vivere della logica gattopardiana del "se vogliamo che tutto rimanga com'è, è necessario che tutto cambi", dove si rileva una sfasatura amplissima tra le parole e le cose, tra l'ideologia e la realtà, con frasi ripetute come un rosario o come uno stratagemma per costruirsi un immenso alibi di fronte alle regole continuamente trasgredite. L'idea di legalità - per il riscatto del Paese dalla corruttela, per la rinascita delle aree infestate dalla criminalità organizzata, per recuperare un livello di convivenza civile accettabile - sembra surfare sulle onde, apparendo e scomparendo con pari velocità e ciclicità, fino a diventare un passe-partout per la rassicurazione del cittadino, ghiotta occasione di promesse elettorali e di consenso a buon mercato. Si tratta, in effetti, di un termine spesso abusato, almeno sotto il profilo semantico, perché lusinga, perché può far rima con onestà e si può confondere addirittura con la giustizia, perché può litigare con la solidarietà e, qualche volta, anche con la democrazia.
Criminalità, abusivismo, illegalità: percezione e costiCommerce Commercio
Presentazione Mariano Bella, Direttore Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l'Italia, alla Giornata di Mobilitazione Nazionale di Confcommercio "Legalità, mi piace!"
Bortoletti, etica e prevenzione corruzione, scuola superiore economia e finan...Maurizio Bortoletti
C’è un qualcosa di inquietante e insondabile nel tono da derby – ladri contro onesti – che accompagna qualsivoglia ragionamento in tema di governo e/o di giustizia.
Senza moralismo, ma con realismo, è necessario cambiare prospettiva, è necessario ricominciare a contribuire a produrre ricchezza con il proprio lavoro, perché c’è troppa gente – che ha vinto un concorso regolarissimo, per carità, che è stata assunta dopo una lunga selezione, che occupa una poltrona – che non lavora o non lavora a sufficienza, passando costantemente almeno metà del proprio orario di lavoro ad occuparsi di problemi che non hanno alcuna valenza concreta (chi verrà nominato, chi farà fuori chi, chi arriverà, quando, come , ….) e l’altra metà a preoccuparsi di evidenziare che, comunque, alla fine, il proprio vicino, il collega, l’amico, il dipendente di un’altra azienda è meglio pagato e, quindi, che volete da me.
Si finisce così con il vivere con un senso di attesa. Non è detto che debba succedere qualche cosa di drammatico, ma è drammatico non succeda niente.
E si resta in attesa. Qualche cosa accadrà. Intanto il paese di scolla, si sbriciola, si frantuma sempre di più, e sarà sempre più difficile incollare, mettere insieme, quello che una volta erano pochi cocci e che oggi sono diventati un pulviscolo di frammenti sempre più taglienti.
Bortoletti, etica e prevenzione corruzione, scuola superiore economia e finan...Barbara Minguzzi
C’è un qualcosa di inquietante e insondabile nel tono da derby – ladri contro onesti – che accompagna qualsivoglia ragionamento in tema di governo e/o di giustizia.
Senza moralismo, ma con realismo, è necessario cambiare prospettiva, è necessario ricominciare a contribuire a produrre ricchezza con il proprio lavoro, perché c’è troppa gente – che ha vinto un concorso regolarissimo, per carità, che è stata assunta dopo una lunga selezione, che occupa una poltrona – che non lavora o non lavora a sufficienza, passando costantemente almeno metà del proprio orario di lavoro ad occuparsi di problemi che non hanno alcuna valenza concreta (chi verrà nominato, chi farà fuori chi, chi arriverà, quando, come , ….) e l’altra metà a preoccuparsi di evidenziare che, comunque, alla fine, il proprio vicino, il collega, l’amico, il dipendente di un’altra azienda è meglio pagato e, quindi, che volete da me.
Si finisce così con il vivere con un senso di attesa. Non è detto che debba succedere qualche cosa di drammatico, ma è drammatico non succeda niente.
E si resta in attesa. Qualche cosa accadrà. Intanto il paese di scolla, si sbriciola, si frantuma sempre di più, e sarà sempre più difficile incollare, mettere insieme, quello che una volta erano pochi cocci e che oggi sono diventati un pulviscolo di frammenti sempre più taglienti.
Bortoletti, merito, valutazione, trasparenza, forumpa, padova, 19 ottobre 2009Maurizio Bortoletti
Non pare strano, così, che del merito si continui a parlare da tempo, a volte con grande enfasi per sottolinearne l'importanza decisiva per il futuro del Paese, senza approdare ad alcun risultato concreto: molto semplicemente, del merito si diffida perché il reclutamento e la promozione dei più capaci introdurrebbero un intollerabile elemento di imprevedibilità nel sistema ed è un attentato al diritto di cooptazione. Insomma, di quel sistema - ricordando Paolo Mancini in "Elogio della lottizzazione" - che è come una sorella gemella, ma assai più appetibile, della proverbiale "sora camilla": nessuno la vuole, però ognuno se la piglia, sempre nel buio e nel silenzio, con gli esclusi che denunciano l'altrui lottizzazione, guardandosi bene dall'ammettere che se avessero buscato anche loro qualche posto di potere non sarebbe stata lottizzazione ma esercizio di pluralismo.
Bortoletti, prevenire la corruzione, scuola superiore econiomia e finanze, ro...Maurizio Bortoletti
Questo abuso di regolazione formale e formalistica, quale espressione silenziosa dell’evidente sfiducia verso il funzionario pubblico – lasciato a se stesso e valutato più per il rispetto delle procedure seguite che per i risultati che ottiene – ha inoltre generato un tale sovraccarico procedurale da rendere in molti casi necessarie quelle deroghe e quelle eccezioni che sono una merce preziosa del mercato della corruzione.
Situazione paradossale, frutto di una cultura del sospetto verso gli amministratori pubblici che appare come una costante nelle soluzioni italiane di regolazione delle attività contrattuali pubbliche: anziché ottenere la rassicurazione del cittadino è stata, così, gravemente compromessa l’attività degli addetti ai lavori, affogati, almeno per metà della loro giornata lavorativa, in adempimenti burocratici.
Da M.BORTOLETTI, Corruzione. Le verità nascoste tra rischio oggettivo e percezione soggettiva, Rubbettino, Soveria M. (CZ), 2010.
Bortoletti, etica, transparency international, verona, 22 marzo 2010Maurizio Bortoletti
Cost of corruption in Italy.
The estimate of “… 50/60 billion euro as the cost of corruption, 1000 euro per capita, including the newborn…” is incorrect. The author who submitted this estimate has only considered a part of the “Kauffman Report” 2004 of the World Bank, from which it can be deduced that the cost of corruption in the world amounts to about 3% of the world GDP: hence, according to the author, the 50/60 billion euro amounting to 3% of the Italian GDP.
However, the author has neglected carrying on reading to the passage where the World Bank itself states that: “…First, as shown clearly by the data, the scale of corruption varies significantly from country to country…": this would have been sufficient to avoid a serious mistake, which then became a very serious mistake due to a paradoxical ECO EFFECT, which revived this estimate without any assessment and, in some instances, even assuming higher costs.
Furthermore, from the very text of the World Bank – indicating 3% as overall cost of corruption in the world GDP - emerges that “…the $1 trillion figure, calculated using 2001-02 economic data compares with an estimated size of the world economy at that time of just over US$30 trillion, Kaufmann says, ...”: Italy, therefore, still according to the author of this calculation having no scientific background, would eventually answer for 10% (50/60 billion euro) of the worldwide cost of corruption (1,000 billion US dollar worldwide, amounting to about 700 billion euro).
There is no need to comment on this data.
Bortoletti, corruzione e prescrizione, transparency international, pavia,30 n...Maurizio Bortoletti
I risultati sono, quindi, soddisfacenti?
Ritengo di sì, anche per la preziosa garanzia dell’indipendenza del nostro sistema repressivo. Si tratta di risultati, però, assolutamente diversi da quelli che si ascoltano abitualmente, che potremmo definire “false verità” o “vere bugie”: notizie e informazioni false, diventate vere grazie ad un effetto eco paradossale, dopo che qualcuno le ha messe in circolazione, custodendo poi con caparbietà - dopo non essere riuscito a “… resistere alla tentazione di avventurarsi sul rischioso terreno dei paralleli e dei calcoli…”, come ha ricordato il prof. Emanuele Narducci nel suo saggio Processi ai politici nella Roma antica per Laterza - il segreto di questi risultati allegati e non dimostrati, facendo riferimento a parametri noti solo a lui stesso ed eludendo con allegria una serie di evidenti interrogativi.
The results are, therefore, satisfactory?
I think so, too valuable guarantee for the independence of our law enforcement system. These results, however, totally different from what you usually hear, that could be called "false truth" or "true lies": false news and information, become real thanks to a paradoxical echo effect, after someone has put in circulation, keeping then with stubbornness - after failing to "... resist the temptation to venture into the risky terrain of parallel calculations ...", as pointed out by prof. Emanuele Narducci in his essay in political processes in ancient Rome for Laterza - the secret of these results, attachments and unproven, referring to parameters known only to himself and eluding with joy a number of obvious questions.
Bortoletti, corruzione e prescrizione, transparency international, pavia,30 n...Maurizio Bortoletti
I risultati sono, quindi, soddisfacenti?
Ritengo di sì, anche per la preziosa garanzia dell’indipendenza del nostro sistema repressivo. Si tratta di risultati, però, assolutamente diversi da quelli che si ascoltano abitualmente, che potremmo definire “false verità” o “vere bugie”: notizie e informazioni false, diventate vere grazie ad un effetto eco paradossale, dopo che qualcuno le ha messe in circolazione, custodendo poi con caparbietà - dopo non essere riuscito a “… resistere alla tentazione di avventurarsi sul rischioso terreno dei paralleli e dei calcoli…”, come ha ricordato il prof. Emanuele Narducci nel suo saggio Processi ai politici nella Roma antica per Laterza - il segreto di questi risultati allegati e non dimostrati, facendo riferimento a parametri noti solo a lui stesso ed eludendo con allegria una serie di evidenti interrogativi. The results are, therefore, satisfactory?
I think so, too valuable guarantee for the independence of our law enforcement system. These results, however, totally different from what you usually hear, that could be called "false truth" or "true lies": false news and information, become real thanks to a paradoxical echo effect, after someone has put in circulation, keeping then with stubbornness - after failing to "... resist the temptation to venture into the risky terrain of parallel calculations ...", as pointed out by prof. Emanuele Narducci in his essay in political processes in ancient Rome for Laterza - the secret of these results, attachments and unproven, referring to parameters known only to himself and eluding with joy a number of obvious questions.
Sintesi Rapporto sulla corruzione del governo MontiTrecentoSessanta
La sintesi del rapporto del governo Monti presentato il 22 ottobre 2012.
Maggiori informazioni sul sito enricoletta.it all'indirizzo http://bit.ly/schedacorruzione
il baratro nel quale continua a precipitare la Calabria, sottoposta ad un commissariamento “modello ergastolo”, fine pena mai: la valutazione sintetica LEA di 125 è poco più della metà del 222 conseguito dalle due Regioni migliori (Veneto e Toscana). Un risultato negativo confermato anche dai dati, sperimentali, del nuovo sistema NSG: la regione è ultima per l’”area ospedaliera” ed è l’unica con i risultati “rossi” in tutte le tre aree monitorate.
Quasi a rendere, quindi, naturale ritornare a Totò e alla domanda posta al vigile milanese: "noi vorremmo sapere, per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare?". In realtà, i calabresi che subiscono questa situazione sanno bene dove andare: 53.866 sono andati a farsi curare altrove nel corso del 2019, con una spesa di 222 milioni di euro. Altre perdite a bilancio, che pagheremo tutti, o altri servizi sottratti ai calabresi, come si legge nell’affresco impietoso sulla “non sanità” calabrese tratteggiato dai giudici costituzionali in una recente sentenza, già presentata su questo giornale.
Bortoletti, etica e prevenzione corruzione, scuola superiore economia e finan...Maurizio Bortoletti
C’è un qualcosa di inquietante e insondabile nel tono da derby – ladri contro onesti – che accompagna qualsivoglia ragionamento in tema di governo e/o di giustizia.
Senza moralismo, ma con realismo, è necessario cambiare prospettiva, è necessario ricominciare a contribuire a produrre ricchezza con il proprio lavoro, perché c’è troppa gente – che ha vinto un concorso regolarissimo, per carità, che è stata assunta dopo una lunga selezione, che occupa una poltrona – che non lavora o non lavora a sufficienza, passando costantemente almeno metà del proprio orario di lavoro ad occuparsi di problemi che non hanno alcuna valenza concreta (chi verrà nominato, chi farà fuori chi, chi arriverà, quando, come , ….) e l’altra metà a preoccuparsi di evidenziare che, comunque, alla fine, il proprio vicino, il collega, l’amico, il dipendente di un’altra azienda è meglio pagato e, quindi, che volete da me.
Si finisce così con il vivere con un senso di attesa. Non è detto che debba succedere qualche cosa di drammatico, ma è drammatico non succeda niente.
E si resta in attesa. Qualche cosa accadrà. Intanto il paese di scolla, si sbriciola, si frantuma sempre di più, e sarà sempre più difficile incollare, mettere insieme, quello che una volta erano pochi cocci e che oggi sono diventati un pulviscolo di frammenti sempre più taglienti.
Bortoletti, etica e prevenzione corruzione, scuola superiore economia e finan...Barbara Minguzzi
C’è un qualcosa di inquietante e insondabile nel tono da derby – ladri contro onesti – che accompagna qualsivoglia ragionamento in tema di governo e/o di giustizia.
Senza moralismo, ma con realismo, è necessario cambiare prospettiva, è necessario ricominciare a contribuire a produrre ricchezza con il proprio lavoro, perché c’è troppa gente – che ha vinto un concorso regolarissimo, per carità, che è stata assunta dopo una lunga selezione, che occupa una poltrona – che non lavora o non lavora a sufficienza, passando costantemente almeno metà del proprio orario di lavoro ad occuparsi di problemi che non hanno alcuna valenza concreta (chi verrà nominato, chi farà fuori chi, chi arriverà, quando, come , ….) e l’altra metà a preoccuparsi di evidenziare che, comunque, alla fine, il proprio vicino, il collega, l’amico, il dipendente di un’altra azienda è meglio pagato e, quindi, che volete da me.
Si finisce così con il vivere con un senso di attesa. Non è detto che debba succedere qualche cosa di drammatico, ma è drammatico non succeda niente.
E si resta in attesa. Qualche cosa accadrà. Intanto il paese di scolla, si sbriciola, si frantuma sempre di più, e sarà sempre più difficile incollare, mettere insieme, quello che una volta erano pochi cocci e che oggi sono diventati un pulviscolo di frammenti sempre più taglienti.
Bortoletti, merito, valutazione, trasparenza, forumpa, padova, 19 ottobre 2009Maurizio Bortoletti
Non pare strano, così, che del merito si continui a parlare da tempo, a volte con grande enfasi per sottolinearne l'importanza decisiva per il futuro del Paese, senza approdare ad alcun risultato concreto: molto semplicemente, del merito si diffida perché il reclutamento e la promozione dei più capaci introdurrebbero un intollerabile elemento di imprevedibilità nel sistema ed è un attentato al diritto di cooptazione. Insomma, di quel sistema - ricordando Paolo Mancini in "Elogio della lottizzazione" - che è come una sorella gemella, ma assai più appetibile, della proverbiale "sora camilla": nessuno la vuole, però ognuno se la piglia, sempre nel buio e nel silenzio, con gli esclusi che denunciano l'altrui lottizzazione, guardandosi bene dall'ammettere che se avessero buscato anche loro qualche posto di potere non sarebbe stata lottizzazione ma esercizio di pluralismo.
Bortoletti, prevenire la corruzione, scuola superiore econiomia e finanze, ro...Maurizio Bortoletti
Questo abuso di regolazione formale e formalistica, quale espressione silenziosa dell’evidente sfiducia verso il funzionario pubblico – lasciato a se stesso e valutato più per il rispetto delle procedure seguite che per i risultati che ottiene – ha inoltre generato un tale sovraccarico procedurale da rendere in molti casi necessarie quelle deroghe e quelle eccezioni che sono una merce preziosa del mercato della corruzione.
Situazione paradossale, frutto di una cultura del sospetto verso gli amministratori pubblici che appare come una costante nelle soluzioni italiane di regolazione delle attività contrattuali pubbliche: anziché ottenere la rassicurazione del cittadino è stata, così, gravemente compromessa l’attività degli addetti ai lavori, affogati, almeno per metà della loro giornata lavorativa, in adempimenti burocratici.
Da M.BORTOLETTI, Corruzione. Le verità nascoste tra rischio oggettivo e percezione soggettiva, Rubbettino, Soveria M. (CZ), 2010.
Bortoletti, etica, transparency international, verona, 22 marzo 2010Maurizio Bortoletti
Cost of corruption in Italy.
The estimate of “… 50/60 billion euro as the cost of corruption, 1000 euro per capita, including the newborn…” is incorrect. The author who submitted this estimate has only considered a part of the “Kauffman Report” 2004 of the World Bank, from which it can be deduced that the cost of corruption in the world amounts to about 3% of the world GDP: hence, according to the author, the 50/60 billion euro amounting to 3% of the Italian GDP.
However, the author has neglected carrying on reading to the passage where the World Bank itself states that: “…First, as shown clearly by the data, the scale of corruption varies significantly from country to country…": this would have been sufficient to avoid a serious mistake, which then became a very serious mistake due to a paradoxical ECO EFFECT, which revived this estimate without any assessment and, in some instances, even assuming higher costs.
Furthermore, from the very text of the World Bank – indicating 3% as overall cost of corruption in the world GDP - emerges that “…the $1 trillion figure, calculated using 2001-02 economic data compares with an estimated size of the world economy at that time of just over US$30 trillion, Kaufmann says, ...”: Italy, therefore, still according to the author of this calculation having no scientific background, would eventually answer for 10% (50/60 billion euro) of the worldwide cost of corruption (1,000 billion US dollar worldwide, amounting to about 700 billion euro).
There is no need to comment on this data.
Bortoletti, corruzione e prescrizione, transparency international, pavia,30 n...Maurizio Bortoletti
I risultati sono, quindi, soddisfacenti?
Ritengo di sì, anche per la preziosa garanzia dell’indipendenza del nostro sistema repressivo. Si tratta di risultati, però, assolutamente diversi da quelli che si ascoltano abitualmente, che potremmo definire “false verità” o “vere bugie”: notizie e informazioni false, diventate vere grazie ad un effetto eco paradossale, dopo che qualcuno le ha messe in circolazione, custodendo poi con caparbietà - dopo non essere riuscito a “… resistere alla tentazione di avventurarsi sul rischioso terreno dei paralleli e dei calcoli…”, come ha ricordato il prof. Emanuele Narducci nel suo saggio Processi ai politici nella Roma antica per Laterza - il segreto di questi risultati allegati e non dimostrati, facendo riferimento a parametri noti solo a lui stesso ed eludendo con allegria una serie di evidenti interrogativi.
The results are, therefore, satisfactory?
I think so, too valuable guarantee for the independence of our law enforcement system. These results, however, totally different from what you usually hear, that could be called "false truth" or "true lies": false news and information, become real thanks to a paradoxical echo effect, after someone has put in circulation, keeping then with stubbornness - after failing to "... resist the temptation to venture into the risky terrain of parallel calculations ...", as pointed out by prof. Emanuele Narducci in his essay in political processes in ancient Rome for Laterza - the secret of these results, attachments and unproven, referring to parameters known only to himself and eluding with joy a number of obvious questions.
Bortoletti, corruzione e prescrizione, transparency international, pavia,30 n...Maurizio Bortoletti
I risultati sono, quindi, soddisfacenti?
Ritengo di sì, anche per la preziosa garanzia dell’indipendenza del nostro sistema repressivo. Si tratta di risultati, però, assolutamente diversi da quelli che si ascoltano abitualmente, che potremmo definire “false verità” o “vere bugie”: notizie e informazioni false, diventate vere grazie ad un effetto eco paradossale, dopo che qualcuno le ha messe in circolazione, custodendo poi con caparbietà - dopo non essere riuscito a “… resistere alla tentazione di avventurarsi sul rischioso terreno dei paralleli e dei calcoli…”, come ha ricordato il prof. Emanuele Narducci nel suo saggio Processi ai politici nella Roma antica per Laterza - il segreto di questi risultati allegati e non dimostrati, facendo riferimento a parametri noti solo a lui stesso ed eludendo con allegria una serie di evidenti interrogativi. The results are, therefore, satisfactory?
I think so, too valuable guarantee for the independence of our law enforcement system. These results, however, totally different from what you usually hear, that could be called "false truth" or "true lies": false news and information, become real thanks to a paradoxical echo effect, after someone has put in circulation, keeping then with stubbornness - after failing to "... resist the temptation to venture into the risky terrain of parallel calculations ...", as pointed out by prof. Emanuele Narducci in his essay in political processes in ancient Rome for Laterza - the secret of these results, attachments and unproven, referring to parameters known only to himself and eluding with joy a number of obvious questions.
Sintesi Rapporto sulla corruzione del governo MontiTrecentoSessanta
La sintesi del rapporto del governo Monti presentato il 22 ottobre 2012.
Maggiori informazioni sul sito enricoletta.it all'indirizzo http://bit.ly/schedacorruzione
il baratro nel quale continua a precipitare la Calabria, sottoposta ad un commissariamento “modello ergastolo”, fine pena mai: la valutazione sintetica LEA di 125 è poco più della metà del 222 conseguito dalle due Regioni migliori (Veneto e Toscana). Un risultato negativo confermato anche dai dati, sperimentali, del nuovo sistema NSG: la regione è ultima per l’”area ospedaliera” ed è l’unica con i risultati “rossi” in tutte le tre aree monitorate.
Quasi a rendere, quindi, naturale ritornare a Totò e alla domanda posta al vigile milanese: "noi vorremmo sapere, per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare?". In realtà, i calabresi che subiscono questa situazione sanno bene dove andare: 53.866 sono andati a farsi curare altrove nel corso del 2019, con una spesa di 222 milioni di euro. Altre perdite a bilancio, che pagheremo tutti, o altri servizi sottratti ai calabresi, come si legge nell’affresco impietoso sulla “non sanità” calabrese tratteggiato dai giudici costituzionali in una recente sentenza, già presentata su questo giornale.
Contesti disfunzionali e contesti criminali, bortoletti , master anticorruzio...Maurizio Bortoletti
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella : “A ventisette anni dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio, legate dalla medesima, orrenda strategia criminale, la Repubblica si inchina nel ricordo delle vittime e si stringe ai familiari. Vanno ringraziati quanti da una ferita così profonda hanno tratto ragione di un maggior impegno civico per combattere la mafia, le sue connivenze, ma anche la rassegnazione e l’indifferenza che le sono complici. I nomi di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Claudio Traina sono indimenticabili. Nella loro disumanità gli assassini li hanno colpiti anche come simboli – a loro avversi – delle istituzioni democratiche e della legalità. Il loro sacrificio è divenuto motore di una riscossa di civiltà, che ha dato forza allo Stato nell’azione di contrasto e ha reso ancor più esigente il dovere dei cittadini e delle comunità di fare la propria parte per prosciugare i bacini in cui vivono le mafie”. “Questa riscossa ha già prodotto risultati importanti. Ma deve proseguire. Fino alla sconfitta definitiva della mafia, che Falcone e Borsellino hanno cominciato a battere con il loro lavoro coraggioso, con innovativi metodi di indagine, con l’azione nei processi, con il dialogo nella società, nelle scuole, soprattutto con una speciale attenzione all’educazione dei giovani”
Ipertrofia normativa e burocrazia difensiva, Bortoletti, master anticorruzion...Maurizio Bortoletti
“SULLA BASE DEL PASSATO IL PRESENTE PRUDENTEMENTE AGISCE PER NON GUASTARE L’AZIONE FUTURA”.
TIZIANO, Allegoria della Prudenza, 1565-1570, colore ad olio, National Gallery, Londra.
Inefficienza e corruzione, bortoletti, master anticorruzione, roma tor vergat...Maurizio Bortoletti
“Le amministrazioni pubbliche sono una delle cose più imperfette che esistano per la loro essenziale
contraddizione: sono spaventosi di potenza e insieme inermi, sopraffanno ma si lasciano puerilmente gabbare,
hanno ricchezze immense e vivono lesinando, sono concepite secondo ordine e vivono in disordine.
In questo c’è il dramma dello Stato contemporaneo.
Ma con ciò siamo giunti ai confini della nostra disciplina che dobbiamo rispettare”
Prof. Massimo Severo Giannini, Diritto Amministrativo, 1970.
Bortoletti, infiltrazione nel mercato dei subappalti, TRIA, Economia della co...Maurizio Bortoletti
Fiducia.
Perchè come ricordava il compianto Franz-Hermann Bruener, già Direttore generale dell’Ufficio anti-frode europeo (O.L.A.F), l’Italia “... dispone degli arsenali di protezione penale e investigativa tra i più avanzati a livello europeo ...”, con “... strumenti di indagine utilizzati tra i più avanzati al mondo ... strumenti raramente utilizzati nella maggior parte degli altri Paesi per tali tipi di illeciti ...” e con le Forze di Polizia e la Magistratura, per questo, “... spesso invidiati dai colleghi di altri Paesi...”.
AO CAGLIARI, Bortoletti, 23 novembre 2017, la prevenzione della corruzione i...Maurizio Bortoletti
“Le amministrazioni pubbliche sono una delle cose più imperfette che esistano per la loro essenziale contraddizione: sono spaventosi di potenza e insieme inermi, sopraffanno ma si lasciano puerilmente gabbare, hanno ricchezze immense e vivono lesinando, sono concepite secondo ordine e vivono in disordine.
In questo c’è il dramma dello Stato contemporaneo.
Ma con ciò siamo giunti ai confini della nostra disciplina che dobbiamo rispettare”
Prof. Massimo Severo Giannini, Diritto Amministrativo, 1970.
Osce, sna, bortoletti, tirana, 31 oct 2017, corruptive practices in public pr...Maurizio Bortoletti
PER EVITARE CHE LO STATO DEI DRITTI PREVALGA SULLO STATO DI DIRITTO. Poche cose semplici, di "Economia domestica" nella gestione della "cosa pubblica", per fare quello di cui tutti parlano da anni, la spending review.
Basterebbe fare ciò che ognuno fa a casa propria, con semplice normalità.
BORTOLETTI, La corrosione del sistema, prima della corruzione del sistema, Ma...Maurizio Bortoletti
PARADOSSO DISFUNZIONALE: LA “MENOCRAZIA”
Una azienda privata che “non funziona”, quale che sia la ragione, esce o viene espulsa dal mercato, a meno di un “mantenimento in vita” più o meno artificioso o artificiale.
Sono diverse le modalità con cui avviene questa uscita, i tempi, ma l’esito è scontato.
A seconda delle dimensioni, del business, del momento di mercato, …e di una infinità di altri parametri, tale esito può diventare una opportunità per i concorrenti che non “pagano un prezzo” se non quando hanno “convissuto” – per i più svariati motivi, spesso in modo inconsapevole nei momenti iniziali - con sistemi artificiali e artificiosi di “mantenimento in vita”.
Nel “mondo pubblico” – in modo PARADOSSALE – accade l’esatto contrario.
Preso atto che la strada di chi voleva cambiare la Pubblica Amministrazione è lastricata dalle croci di chi ci ha provato, quando un ufficio, una struttura, un ente, …. , pubblici non funzionano RESTANO LI’, continuando a “bruciare” risorse pubbliche in modo inefficiente.
MA, seppur si tratti di una situazione grave, NON C’E’ SOLO QUESTO.
Il cittadino si trova davanti a 3 alternative , che si possono cos sintetizzare:
⇨ nei mercati ove possibile, se ne ha la possibilità economica, rivolgersi al privato;
⇨ rivolgersi ad un’altra struttura pubblica che fornisca servizi analoghi;
⇨ non avendo exit praticabili, rinunciare, convivere, o dare fiato alla “voice”.
Il cittadino costretto ad abbandonare “il pubblico” produce due conseguenze:
⇨ LA PRIMA : la struttura pubblica che lavora male, FINIRÀ PER LAVORARE SEMPRE MENO perché viene evitata, diventerà un oasi felice dove si deve solo attendere sera senza nulla fare, potrà diventare l’occasione per interessarsi di altro che nulla ha a che fare con i propri compiti pubblici, …, IN SINTESI: si incentiva e si alimenta la MENOCRAZIA.
BORTOLETTI, Infiltrazione nel mercato dei subappalti, TRIA, Economia della co...Maurizio Bortoletti
La risposta ha vissuto, a lungo, su una illusione: che si potesse esprimere con geometrica precisione la bontà dei servizi offerti agli utenti e l’efficienza della Pubblica Amministrazione.
L’unico risultato conseguito è stato, quindi, diametralmente opposto a quello perseguito: è sufficiente pensare a quel fiume in piena di circolari, direttive, norme di standardizzazione, procedure, protocolli e istruzioni particolareggiate, diventati una «prigione» per i dipendenti pubblici responsabili sempre di più verso revisori e superiori e sempre meno verso i cittadini.
Così, anziché ottenere la rassicurazione del cittadino è stata, così, gravemente compromessa l’attività degli addetti ai lavori, affogati, almeno per metà della loro giornata lavorativa, in adempimenti burocratici.
Un fenomeno che ha finito con l’alimentare la crescita di una serie di concrezioni burocratiche, con sovrapposizioni e duplicazioni di competenze che hanno generato deresponsabilizzazione e, alla fine, impunità.
AN ACTION OF EXTRAORDINARILY ORDINARY
IN PUBLIC HEALTHCARE COMPANY. Two keys:
• TO ACT against wasting time brooding over problems: the re-alphabetizations of the management and administrative team of the company with the valorization of the good professionals
• TO ACT “ GOVERNING THE REALITY”: without linear cuts, minimal structural or civil interventions, without external resources, paying the debts and using a planned strategy.
PROGRAMMING AND COST RESTRUCTURING: Relations with clients; Regular payments; Resources and payment of debts; Valorization of a strategy programmatory tool; Constant monitoring; Externalization or internalization of the services; Rationalization; Transparency.
BUT, FIRST OF ALL: fighting waste also with the “housewife economy” ( no wasting money in more that I need , no buy when no needed, no mistakes in stock aging or transporting materials).
BORTOLETTI, 22 marzo 2019, Master Anticorruzione, UNI TOR VERGATAMaurizio Bortoletti
Inefficienza e corruzione sono patologie ben distinte, dal momento che può aversi inefficienza anche senza corruzione (cioè nel caso di funzionari perfettamente integri). Diversamente, è più difficile affermare che possa esservi corruzione che non generi inefficienza.
L'inefficienza, al contrario della corruzione che è per definizione un fenomeno nascosto, è riscontrabile nei dati che mostrano che in Italia le opere costano più che in altri Paesi, che hanno tempi più lunghi e che spesso rimangono incompiute.
Misure volte a contrastare e ridurre l'inefficienza possano avere anche l'effetto indiretto di ridurre la corruzione. Se infatti la corruzione corrisponde a una quota parte dell'inefficienza e dietro a questa si nasconde, il miglioramento dell'efficienza (ovvero la diminuzione dei costi, l'accorciamento dei tempi, il miglioramento della qualità e, in definitiva il conseguimento della performance) può ridurre gli spazi di attuazione dei patti corruttivi.
Bortoletti, ristrutturare i costi in una asl commissariata, master in procure...Maurizio Bortoletti
Sarebbe sufficiente gestire la "cosa pubblica" come si "trattano" i propri interessi personali. In estrema sintesi, un semplice problema di "ECONOMIA DOMESTICA".
In estrema sintesi, sarebbe sufficiente un TRIPADVISOR dei servizi pubblici, con la chiusura - come chiudono i ristoranti/alberghi/.../ non efficienti - degli uffici che vengono "evitati" dai cittadini.
Altrimenti si crea un ulteriore paradosso: chi lavora male, lavora sempre meno (perche' i cittadini li evitano) e continua a essere pagato e a "costare" al contribuente; chi lavora bene, lavora di più, lavora sotto stress (perche' la rigidità della PA fa considerare "tutti uguali" come organico, come budget, come investimenti, ...), corre maggiori rischi di sbagliare, viene pagato come chi non fa nulla
Bortoletti, la gestione della spesa pubblica, G. Tria, economia della corruzi...Maurizio Bortoletti
Sarebbe sufficiente gestire la "cosa pubblica" come si "trattano" i propri interessi personali. In estrema sintesi, un semplice problema di "economia domestica".
Bortoletti, metodologia del disservizio, Tria, economia della corruzione e de...Maurizio Bortoletti
Inefficienza e corruzione sono patologie ben distinte, dal momento che può aversi inefficienza anche senza corruzione (cioè nel caso di funzionari perfettamente integri). Diversamente, è più difficile affermare che possa esservi corruzione che non generi inefficienza.
L'inefficienza, al contrario della corruzione che è per definizione un fenomeno nascosto, è riscontrabile nei dati che mostrano che in Italia le opere costano più che in altri Paesi, che hanno tempi più lunghi e che spesso rimangono incompiute.
Osce, sna, bortoletti, tirana, 1 nov. 2017, a convergent view point the role ...Maurizio Bortoletti
This document outlines Maurizio Bortoletti's presentation on supporting anti-corruption measures in Albania. The presentation discusses perspectives on corruption from Italy and the EU and the role of businesses and associations in preventing corruption. It emphasizes that the private sector plays a critical role through measures like compliance programs, transparency, and accountability standards. The presentation also notes a lack of trust between governments and businesses that hinders cooperation on anti-corruption efforts.
Ispe sanita', bortoletti, 23 gennaio 2013, la gestione di una azienda sanitar...Maurizio Bortoletti
E' solo corruzione? O c'e' dell'altro? Qual è il “male italiano”? Un virus si è impadronito e ha causato il declino del nostro Paese. Quello di non decidere, di non assumersi rischi, di fuggire dalla responsabilità. Per abbattere i costi nel presente, ignorando il futuro. In estrema sintesi, deve tornare ad essere conveniente fare il proprio dovere.
Ispe sanita', bortoletti, 23 gennaio 2013, la gestione di una azienda sanitar...
Bortoletti, Strategie europee di contrasto alla corruzione, Rappresentanza del Parlamento europeo, Roma, 24 giugno 2010
1.
"Le strategie europee nella lolla alla corruzione"
Sala delle bandiere
Ufficio d'informazione per l'Italia del Parlamento europeo
Roma, 24 giugno 2010
Qualche riflessione a margine del tema.
Maurizio Bortoletti
Consigliere del Ministro
per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione
2. INDICE
Dimensioni e declinazioni del tema.
L’ultima novità dalla Plenaria OCSE, Parigi 14 – 18 giugno 2010.
L’ultima novità dall’Unione Europea.
I dati ufficiali disponibili e alcune evidenze.
La fotografia resa disponibile dalla Corte dei Conti.
Molta confusione e qualche silenzio a danno del Paese.
La Ratifica della Convenzione ONU sulla corruzione, legge 3 agosto 2009, n.116
• L’Autorità Nazionale Anticorruzione
• I compiti esclusivi assegnati all’Autorità Nazionale
La riforma della PA, legge 15/2009 con il d.lgs. n. 150 del 27 ottobre 2009
• La Sezione per l’integrità nelle Amministrazioni pubbliche
7. L’ultima informazione disponibile a livello internazionale
Transparency International nel Review Draft del 6 giugno 2010 del Progress Report on OECD
Convention Enforcement, presentato alla plenaria OCSE – Parigi, 14/18 giugno 2010 - in
materia di implementazione degli strumenti e Convenzioni contro la corruzione,
ha collocato l’Italia tra i Paesi Active Enforcement,
insieme a Denmark, Germany, Norway, Switzerland, United Kingdom and United States.
I Paesi Active Enforcement sono quelli with a share of world exports over two per cent (the 11 largest exporters) must have
at least ten major cases on a cumulative basis, of which at least three were initiated in the last three years, and at least three
were concluded with substantial sanctions.
Countries with a share of world exports less than two per cent must have brought at least three major cases including at least
one concluded with substantial sanctions and have at least one case pending that was initiated in the last three years.
Gli altri Paesi OCSE sono stati così valutati:
1. Moderate Enforcement: Belgium, Finland, France, Japan, Netherlands, South Korea, Spain, and Sweden
2. Little or No Enforcement: Argentina, Australia, Austria, Brazil, Bulgaria, Canada, Chile, Czech Republic,
Estonia, Greece, Hungary, Ireland, Israel, Mexico, New Zealand, Poland, [Portugal], Slovak Republic,
Slovenia, South Africa, Turkey.
11. Alcuni dati, ufficiali: le statistiche della delittuosità
Fonte : Sistema di Indagine del Ministero dell’Interno.
Dato ITALIA
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Delitti
registrati
3.403 3.552 5.499 3.368 3.317 2946
Persone
denunciate
F M F M F M F M F M F M
2.774 9.708 2.914 10.611 5.634 14.342 3.516 10.844 2.918 10.486 3378 8710
12.482 13.525 19.976 14.360 13.404 12088
NOTA METODOLOGICA: sono state considerate le fattispecie p. e p. dagli artt. : 414, 316, 316 bis, 316 ter, 317, 318, 319, 319 ter,
320, 322, 322 bis, 323, 353, 354, 355, 356, 640 bis del codice penale. Pur se evidentemente significativa, la fattispecie p. e p.
dall’art. 640, 2°comma, c.p., dedicata a punire la fattispecie aggravata prevista nei casi di consumazione a danno dello Stato, non è
stata considerata, in quanto il Sistema di Indagine, nella registrazione delle denunce per l’art. 640 bis cp, prevede tale
specificazione quale voce facoltativa lasciata alla discrezionalità dell’operatore.
12. DENUNCE PER REATI CONTRO LA P.A., PER TIPOLOGIA DI REATO
Le denunce per la violazione degli artt. 640 bis e 316 ter c.p. sono:
• nel 2004, 1.276 sui 3.403 delitti totali registrati, il 38 % ;
• nel 2005, 1.491 sui 3.552, il 42 %;
• nel 2006, 3.583 sui 5.449, il 66 %:
• nel 2007, 1.171 sui 3.368, il 35 %,
• nel 2008, 1.071 sui 3.317, il 32%,
• nel 2009, 873 sui 2946, il 29,6%.
Fonte : Sistema di Indagine del Ministero dell’Interno.
Alcuni dati, ufficiali: le statistiche della delittuosità
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Corruzione (art. 318, 319, 320 cp) 158 126 112 128 140 130
Concussione (art. 317 cp) 138 115 80 130 135 132
Peculato (art. 314 cp) 273 279 243 270 272 312
Abuso d’ufficio (art. 323 cp) 1016 1051 935 1097 1.134 1012
Truffa per il conseguimento … ( art.640 bis cp) 824 893 2.725 778 737 668
Indebita percezione (art. 316 ter cp) 462 598 858 393 334 205
13. Le “misurazioni” della criminalità
Le statistiche della delittuosità rese disponibili dal Ministero dell’Interno sono l’unica fonte
ufficiale circa i reati e le persone denunciate da tutte le Forze di Polizia, comprese Polizia
Penitenziaria, Direzione investigativa antimafia, Corpo Forestale dello Stato e,
indirettamente, Corpi di polizia locali e Capitanerie di Porto.
Si tratta di una delle due novità estremamente rilevanti introdotte nel 2004, quando il Sistema di
Indagine, più noto con il suo acronimo SDI, sostituì il cd. modello 165 attraverso il quale dal
1955 gli organismi periferici di sole 3 Forze di Polizia - Polizia di Stato, Carabinieri e
Guardia di Finanza - trasmettevano all’Istat le denunce per tutti i delitti previsti dal codice
penale, compendiate in informative trasmesse all’Autorità Giudiziaria.
L’altra rilevante innovazione è stata quella della registrazione:
1. di “fatti”, cioè di tutti gli avvenimenti d’interesse per le Forze di polizia, che a loro volta si
distinguono in reati ed eventi non sanzionati penalmente,
2. di “provvedimenti”, cioè atti formali emessi dalle autorità competenti nei confronti di
soggetti od oggetti coinvolti in uno specifico reato o evento.
14. Le CAUTELE nella lettura del “tema”
Il numero dei reati registrati rappresenta solo una parte di quelli effettivamente consumati: le
statistiche della delittuosità e della criminalità fotografano, quindi, quella che possiamo definire
“criminalità apparente” o registrata, considerato che la rilevazione non “percepisce”, per diverse
ragioni, un numero più o meno rilevante di reati che compongono il sommerso della criminalità,
il cd. numero oscuro:
• varia sensibilmente da reato a reato, e anche all’interno della stessa tipologia delittuosa;
• è pari a zero per i furti di beni mobili registrati o quelli coperti da assicurazione ( auto e moto),
• è elevatissimo nel caso di furti di beni di modico valore.
In tema di reati contro la PA, in particolare, emerge una ulteriore difficoltà nella misurazione del
dato: questi delitti sono in larga parte “reati senza vittima”, caratterizzati cioè dal fatto che manca
il tipico vettore della denuncia, nel senso che non vi è una vittima, persona fisica o giuridica, che,
quale soggetto passivo, può presentare una denuncia alle Forze di Polizia, facilitando, quindi, la
rilevazione e l’intervento sulla condotta criminale.
E’ evidente, con immediatezza, che tanto più si enfatizza questo “dato nascosto”, tanto più
risulta facile muoversi lungo altre piste rispetto a quelle che emergono dall’analisi del dato
statistico.
15. 568
290
246
113
159
103 96
130 111
125
109
84
0
100
200
300
400
500
600
2004 2005 2006
Corruzione
Concussione
Istigazione alla Corruzione
Abuso d'Ufficio
Fonte : Istat. Nei dati forniti dall’Istat, e qui pubblicati, vi è l’indicazione
dell’assenza dalla rilevazione di quelli relativi al Distretto di
Torino.
Altri dati, ufficiali: le statistiche giudiziarie
Relativamente al delitto di ABUSO
D’UFFICIO, norma residuale e di
chiusura del sistema, emerge il
“costo” annuale per il Paese, in
termini di risorse finanziarie ed
umane impiegate, tra il rilevante
numero di soggetti denunciati dalle
Forze di polizia per la violazione
della fattispecie p. e p. dall’art. 323
cp e il numero di persone
condannate.
Numero di persone condannate.
2004 2005 2006 2007 2008 2009
abuso d’ufficio
(art. 323 cp)
2738 2892 2939 3320 3501 2973
16. La mappatura della corruzione: dati dalla Corte dei Conti
IMPORTI DELLE CITAZIONI IN GIUDIZIO
DELLE PROCURE REGIONALI,
PER TIPOLOGIA DI EVENTO DANNOSO. ANNO 2008.
€ 57.607.164,42
€ 1.386.038.981,65
€ 36.859.370,20
€ 139.297.932,34
€ 578.637,80 € 394.505,17
€ 69.013.083,11
€ 1,00
€ 10.000,00
€ 100.000.000,00
€ 1.000.000.000.000,00
PERSONALE
(Consulenze)
MALADMINISTRATION
ALTRETIPOLOGIE
EROGAZIONE
CONTRIBUTIE
FINANZIAMENTI-
FRODICOMUNITARIE
INCIDENTI
DANNO
ALL'IMMAGINE
CORRUZIONE,
TANGENTI,
CONCUSSIONEED
ALTRIREATI
Fonte : allegato V alla Relazione scritta del Procuratore generale, cerimonia di inaugurazione
dell’anno giudiziario, Adunanza dell’11 febbraio 2009.
Il “problema corruzione”,
seppure considerato insieme ad
altri reati contro la P.A., pesa il 4%
del totale degli importi delle
citazioni in I grado: i 69 Meuro del
2008 restano stazionari nel 2009
E’ chiarissima l’importanza del
d a t o r e l a t i v o a l l a
maladministration: l’82% degli
importi fa riferimento a questa
macroarea.
Quasi il 10% invece fa riferimento
a reati che hanno inciso sulla
corretta allocazione di fondi e
finanziamenti pubblici, nazionali e
c o m u n i t a r i c o m m e s s i d a
CHIUQUE.
18. Le dimensioni del “tema” : la Relazione 2010
del Procuratore Generale della Corte dei Conti
19. 1. non utilizza l’unico strumento completo e ufficiale, le statistiche della delittuosità;
2. comunica che la Guardia di Finanza ha segnalato un aumento del 229% e del 153% dei fatti
di corruzione e concussione, senza completare l’informazione con la sostanziale stabilità
registrata dalle statistiche della delittuosità che comprendono anche il dato della Guardia di
Finanza;
3. paragona un dato pluriennale, quello delle statistiche della delittuosità per il periodo “2004-
I semestre 2009” riportate a pagina 58 della Relazione del novembre 2009 del SAeT
(consultabile all’indirizzo www.anticorruzione.it), con quello annuale proveniente dalla
somma di quelli comunicati dalle 3 Forze di Polizia (2.154 casi = 221 + 219 + 1714)
4. non evidenzia come vi sia stata una diminuzione del 32% del numero delle sentenze di I
grado in materia di responsabilità per “corruzione e concussione”: dalle 185 del 2009 (il
14,5% del totale) alle 126 del 2010 (l’11,7%), come risulta dalle Tabelle in appendice alle
due Relazioni.
Le dimensioni del “tema” : la Relazione 2010
del Procuratore Generale della Corte dei Conti
21. Molta confusione a danno del Paese
Il tema della corruzione è evocativo ed eclatante, ed è naturale utilizzarlo con termini
quali “allarme” ed “emergenza”, alimentando una nebbia nella quale NESSUNO
distingue tra:
1. l’infedeltà del dipendente pubblico, che è alla base di gravi delitti (corruzione, concussione e
peculato),
2. la cattiva amministrazione (la cd. maladministration), l’inefficienza della PA,
3. la congerie di condotte criminali tentate o consumate da chi, il più delle volte privato
cittadino, ha scambiato la Pubblica Amministrazione, disattenta e indifesa, per un bancomat
senza plafond.
22. Confusione lessicale, nel 43esimo RAPPORTO CENSIS sulla situazione
del Paese (dicembre 2009)
“… Pubblica Amministrazione in terra criminale. Dal 2004 al 2008 sono
pervenute alle Forze dell’ordine 19.019 denunce per reati legati alla
corruzione della Pa: il 42,2% concentrato nelle quattro regioni del Sud più
interessate da fenomeni di criminalità organizzata ….”.
In realtà, le 19.019 denunce riguardano tutti i reati contro la PA. Di questi:
1. il 40% sono reati predatori commessi da CHIUNQUE, finalizzati ad acquisire fondi,
finanziamenti e contributi pubblici;
2. il 40% sono “abusi d’ufficio”, p. e p. dall’art. 323 c.p., dove non c’è alcuna
infedeltà del dipendente pubblico;
3. corruzione e concussione sono circa il 10% del dato segnalato
Molta confusione a danno del Paese
23. Molta confusione a danno del Paese
Confusione oggettiva e interpretativa (dal Censis)
24. Molta confusione a danno del Paese
La cifra rimbalzata sui media di 60 miliardi di euro quale costo della corruzione in Italia,
con qualche autorevole “addetto ai lavori” che si è spinto ancora più in là,
sostenendo che il dato va “…ben oltre la stima di 50-60 miliardi di euro …”
e ottenendo uno spazio ancor più ampio sui mezzi di informazione,
È ATECNICA ed ERRATA
ed è reale solo l’EFFETTO ECO che la ha resa verosimile.
Infatti:
• la “stima” deriva da un dato contenuto in una ricerca della World Bank, la cd. “Relazione
Kauffman” del 2004, che individuava il costo della corruzione nel mondo nel 3% del PIL
mondiale;
• da qui i 60 miliardi di euro (!), pari al 3% del PIL italiano, cioè un decimo circa del costo della
corruzione mondiale stimata - con questo studio dalla World Bank - in $1 Trillion, 700
miliardi di euro dell’epoca.
L’autore della stima ha, però, dimenticato di proseguire la sua lettura fino a dove la stessa World
Bank afferma quella che poteva sembrare una banalità. E cioè che "First, as shown clearly by
the data, the scale of corruption varies significantly from country to country“.
25. Molta confusione, e qualche silenzio, a danno del Paese
Confusione strumentale (dal CPI di Trasnsparency International)
26. Molta confusione, e qualche silenzio, a danno del Paese
Confusione strumentale (dal CPI di Trasnsparency International)
L’INDICE DI PERCEZIONE (CPI), comunicato annualmente da Transparency International:
1. NON è una misurazione del livello di corruzione di un Paese,
2. NON consente di stilare classifiche e graduatorie: la stessa Transparency afferma – in
Transparency International, Università di Passau (2008), The Methodology of the
Corruption Perceptions Index 2008 - che “… una graduatoria di Paesi può facilmente
essere erroneamente interpretata come una misura assolutamente precisa delle
performance di un dato paese. Questo non è affatto vero….”;
3. NESSUNO dice che la stessa Transparency segnala una INTRINSECA IMPRECISIONE
del suo Indice: “…Sin dalla sua prima pubblicazione nel 1995, TI ha fornito i dati relativi
alla deviazione standard e al numero delle fonti utilizzate per la costruzione dell’indice.
Queste informazioni servono per evidenziare che vi è una intrinseca imprecisione. Inoltre
viene fornita l’informazione del range tra il valore più basso/più alto.…”, con l’Italia che fa
segnare una deviazione standard tra le più elevate, superiore a 1, chiaro indicatore di un
sostanziale disaccordo tra le diverse fonti e, quindi, una significativa imprecisione della
misurazione;
4. NESSUNO dice che nel 2009, è stato calcolato con modalità diverse, da un ente di ricerca
diverso, con le 6 (!) rilevazioni sull’Italia che sono state richieste a 4 enti diversi: Economic
Intelligence Unit, Global Insights, IMD International, World Economic Forum’s Global
Competitiveness
27. Percezione della estensione della corruzione o di
altri illeciti nella pubblica amministrazione
nazionale.
Cittadini che dichiarano di aver ricevuto la
richiesta di una tangente negli ultimi 12 mesi.
CITIZENS’ PERCEPTIONS OF FRAUD AND
THE FIGHT AGAINST FRAUD IN THE EU 27
Indagine richiesta dall’European Anti-Fraud Office e realizzata dalla
Gallup Organization ( consultabile su http://ec.europa.eu ).
Molta confusione, e qualche silenzio, a danno del Paese
28. 1. Tra le aziende analizzate la media è di 17 punti su 50.
2. L’Italia si posiziona sopra la media mondiale davanti a
Paesi come Germania, Svezia, Francia, Belgio.
TRAC - Transparency in Reporting on Anti-Corruption
Molta confusione, e qualche silenzio, a danno del Paese
29. Global Integrity Report 2008
(consultabile all’indirizzo www.report.globalintegrity.org/Italy/2008).
Il Report annuale di Global Integrity - organizzazione indipendente
e no-profit di Washington, nata nel 1999 come Centro per
l’integrità pubblica grazie ad un gruppo di giornalisti e ricercatori, -
è l’esito di una metodologia di ricerca che è considerata una best
practice dalla World Bank:
1. il risultato finale di 79 su 100, subito dopo il Canada che ha
raggiunto 80 su 100 e prima della Francia che nell’ultimo
assessment del 2007 ha conseguito 78 su 100, colloca l’Italia al
confine della fascia nella quale sono censiti i Paesi che
presentano un impegno “strong” riguardo al tema dell’integrità
e dell’anticorruzione;
2. le aree sulle quali viene indicata la necessità di intervenire,
sono :
a. la Judicial Accountabilty (voce III-3: very weak),
b. le misure in materia di whistleblowing (voce IV-2: very
weak),
c. la funzionalità della PA (categoria IV: very weak),
d. il finanziamento politico (voce II-3: very weak).
Molta confusione, e qualche silenzio, a danno del Paese
30. Molta confusione, e qualche silenzio, a danno del Paese
Un esito simile è quello presentato da VIGEO, in How do companies prevent corruption? A
comparative analysis of North-American and European strategies for the prevention of
corruption (2007 - 2009), che è andata a verificare che cosa fanno concretamente 800 companies
nordamericane ed europee, al di là delle affermazioni di principio, per impedire fenomeni di
corruzione attraverso la valutazione di numerosi aspetti rilevanti.
Tra le 800 aziende esaminate, delle quali più del 10% sotto inchiesta penale o amministrativa per fatti
di corruzione l’Italia è ben posizionata:
• due aziende nelle “top 30”, Terna e Atlantia,
• l’Enel menzionata come best practices con il suo Piano “tolleranza zero” contro la corruzione.
VIGEO è una multinazionale Francese: European leading supplier of extra-financial analysis, the Vigeo Group
measures companies' performance in the field of Sustainable Development & Social Responsibility to supply
this information to Asset Managers. The Vigeo Group is also specialised in Social Responsibility audits for
companies and organisations.
31. Molta confusione, e qualche silenzio, a danno del Paese
L’ATTIVITA’ REPRESSIVA FUNZIONA e PERMANE SU LIVELLI DI ASSOLUTA
STRAORDINARIETÀ
I risultati sono stati conseguiti grazie alle capacità professionali delle Forze di Polizia coordinate dalla Magistratura
e a metodologie particolarmente apprezzate.
Per Franz - Hermann Bruener, compianto Direttore generale dell’OLAF, l’Ufficio anti-frode europeo, l’Italia
“…dispone degli arsenali di protezione penale e investigativa tra i più avanzati a livello europeo …”, con “…
strumenti di indagine utilizzati tra i più avanzati al mondo … strumenti raramente utilizzati nella maggior parte
degli altri Paesi per tali tipi di illeciti …” e con le Forze di Polizia e la Magistratura, per questo, “… spesso invidiati
dai colleghi di altri Paesi…”.
PARADOSSO DELL’EFFICIENZA
se il sistema repressivo cattura un ladro o arresta un rapinatore, i cittadini si sentono rassicurati e provano fiducia
verso le Istituzioni
se lo stesso sistema repressivo indaga un corruttore o arresta un concussore, i cittadini non provano alcuna
rassicurazione, piuttosto provano sfiducia verso il sistema
PARADOSSALMENTE
un sistema repressivo NON indipendente e meno efficace
ASSICURA minori livelli di sfiducia verso le Istituzioni e una minore percezione soggettiva negativa
32. Molta confusione, e qualche silenzio, a danno del Paese
L’ATTIVITA’ REPRESSIVA FUNZIONA e PERMANE SU LIVELLI DI
ASSOLUTA STRAORDINARIETÀ
Nella giornata "porte aperte" delle Istituzioni comunitarie svoltasi a Bruxelles sabato 8
maggio 2010, l’OLAF ha presentato le Forze di Polizia italiane come un "… modello di
polizia europea per il contrasto alle frodi ai danni del bilancio comunitario. L’Italia -
prosegue il lancio dell’agenzia Il Velino, 10 maggio - per troppo tempo all'indice delle
statistiche dei paesi a rischio di frode e corruzione, da tempo sta assumendo un nuovo
ruolo sulla scena internazionale. Non più Paese della frode, ma quello che con maggiore
vigore, maggiori strumenti normativi, maggior numero di mezzi e più spiccata
professionalità investigativa e giudiziaria (sia penale che amministrativa) combatte la
criminalità finanziaria internazionale ….”.
di nuovo il
PARADOSSO DELL’EFFICIENZA
33. Molta confusione, e qualche silenzio, a danno del Paese
L’ATTIVITA’ REPRESSIVA FUNZIONA e PERMANE SU LIVELLI DI
ASSOLUTA STRAORDINARIETÀ
Siim Kallas, Vice Presidente della Commissione europea e Commissario responsabile per
l’amministrazione, l’audit e la lotta antifrode, ha, infatti, evidenziato che “… un numero crescente
di irregolarità comunicate può essere un buon segnale del fatto che i controlli sono migliorati …” :
un alto livello di corruzione accertata dalle Forze di polizia NON EQUIVALE, in una prospettiva
comparata con altri Paesi, a bassi livelli di integrità e moralità dell’apparato pubblico.
L’Italia, a differenza di altri Paesi sistematicamente considerati a minor “rischio di corruzione”,
non ha riportato segnalazioni negative nell’ultima Risoluzione legislativa sulla tutela degli interessi
finanziari delle Comunità e la lotta contro la frode del Parlamento europeo del 24 aprile 2009 che
si è detto “…profondamente colpito dalla mancanza di disciplina nella segnalazione dei casi da parte degli
Stati membri dopo vari anni e ritiene inaccettabile che 6 Stati membri – Francia, Svezia, Spagna, Irlanda,
Lettonia e Lussemburgo - non utilizzino ancora i sistemi di segnalazione per via elettronica, che 14 di essi –
situazione che costituisce un problema, in particolare in Francia, Spagna e Paesi Bassi - non abbiano rispettato i
termini per la segnalazione e che alcuni di essi non abbiano classificato i casi di irregolarità segnalati ….”.
34. La Ratifica della Convenzione ONU sulla corruzione, legge 3 agosto 2009, n.116
• L’Autorità Nazionale Anticorruzione
• I compiti esclusivi assegnati all’Autorità Nazionale
35. L’articolo 6 prevede:
(Autorità nazionale anti-corruzione).
1. È designato quale autorità nazionale ai sensi dell’articolo 6 della
Convenzione il soggetto al quale sono state trasferite le funzioni
dell’Alto Commissario per la prevenzione e il contrasto della
corruzione e delle altre forme di illecito all’interno della pubblica
amministrazione, ai sensi dell’articolo 68, comma 6-bis, del decreto-
legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge
6 agosto 2008, n. 133.
2. Al soggetto di cui al comma 1 sono assicurate autonomia ed
indipendenza nell’attività.
Legge 3 agosto 2009, n. 116
36. Ai sensi dell’articolo 6, il Dipartimento della Funzione Pubblica, quale Autorità
Nazionale Anticorruzione:
(Organo od organi di prevenzione della corruzione)
1. Ciascuno Stato Parte assicura, conformemente ai principi fondamentali del proprio sistema
giuridico, l’esistenza di uno o più organi, secondo quanto necessario, incaricati di prevenire la
corruzione mediante mezzi quali:
a) l’applicazione delle politiche di cui all’articolo 5 della presente Convenzione e, se
necessario, la supervisione ed il coordinamento di tale applicazione;
b) l’accrescimento e la diffusione delle conoscenze concernenti la prevenzione della
corruzione.
2. Ogni Stato Parte, conformemente ai principi fondamentali del proprio sistema giuridico,
concede all’organo od agli organi di cui al paragrafo 1 del presente articolo, l’indipendenza
necessaria a permettere loro di esercitare efficacemente le loro funzioni al riparo da ogni
indebita influenza. Le risorse materiali ed il personale specializzato necessari, nonché la
formazione di cui tale personale può aver bisogno per esercitare le sue funzioni, dovrebbero
essere loro forniti.
3. Ciascuno Stato Parte comunica al Segretario Generale delle Nazioni Unite il nome e
l’indirizzo dell’autorità o delle autorità suscettibili di aiutare altri Stati Parte a mettere a punto
ed applicare misure specifiche di prevenzione della corruzione.
Convenzione ONU sulla corruzione
37. Ai sensi dell’articolo 5, il Dipartimento della Funzione Pubblica, quale Autorità
Nazionale Anticorruzione:
(Politiche e pratiche di prevenzione della corruzione)
1. Ciascuno Stato Parte elabora o applica o persegue, conformemente ai principi fondamentali
del proprio sistema giuridico, delle politiche di prevenzione della corruzione efficaci e
coordinate che favoriscano la partecipazione della società e rispecchino i principi di stato di
diritto, di buona gestione degli affari pubblici e dei beni pubblici, d’integrità, di trasparenza e di
responsabilità.
2. Ciascuno Stato Parte si adopera al fine di attuare e promuovere pratiche efficaci volte a
prevenire la corruzione.
3. Ciascuno Stato Parte si adopera al fine di valutare periodicamente gli strumenti giuridici e le
misure amministrative pertinenti al fine di determinare se tali strumenti e misure sono adeguati
a prevenire e combattere la corruzione.
4. Gli Stati Parte, quando necessario e conformemente ai principi fondamentali del loro sistema
giuridico, collaborano gli uni con gli altri e con le organizzazioni regionali ed internazionali
competenti nella promozione e nella messa a punto delle misure di cui al presente articolo.
Nell’ambito di tale collaborazione, essi possono partecipare a programmi e progetti
internazionali volti a prevenire la corruzione.
Convenzione ONU sulla corruzione : i COMPITI
38. Ai sensi dell’articolo 61, il Dipartimento della Funzione Pubblica, quale Autorità
Nazionale Anticorruzione:
(Raccolta, scambio ed analisi delle informazioni sulla corruzione)
1. Ciascuno Stato Parte considererà la possibilità di analizzare, in consultazione con esperti, le
tendenze della corruzione nel proprio territorio, nonché le circostanze in cui sono commessi i
reati di corruzione.
2. Gli Stati Parti considereranno la possibilità di sviluppare e condividere tra loro ed attraverso
organizzazioni internazionali e regionali, statistiche, esperienza analitica riguardante la corruzione
ed informazioni finalizzate ad elaborare, nei limiti del possibile, definizioni, norme e metodologie
comuni, così come informazioni sulle pratiche migliori per prevenire e combattere la corruzione.
3. Ciascuno Stato Parte considererà la possibilità di monitorare le proprie politiche e le attuali
misure per combattere la corruzione e di valutare l’efficacia e l’efficienza delle stesse.
Convenzione ONU sulla corruzione : la MAPPATURA
e il PIANO NAZIONALE ANTICORRUZIONE
39. Ai sensi dell’articolo 9, il Dipartimento della Funzione Pubblica, quale
Autorità Nazionale Anticorruzione:
(Stipulazione di appalti pubblici e gestione delle finanze pubbliche
1. Ciascuno Stato Parte, conformemente ai principi fondamentali del proprio sistema giuridico,
prende le misure necessarie per creare sistemi appropriati di stipulazione degli appalti pubblici che
siano basati sulla trasparenza, la concorrenza e su criteri obiettivi per l’assunzione delle decisioni e
che siano efficaci, inter alia, per prevenire la corruzione. Tali sistemi, per l’applicazione dei quali
dei valori soglia possono essere presi in considerazione, prevedono in particolare:
a) la diffusione pubblica di informazioni concernenti le procedure di stipulazione degli appalti ed i contratti di appalto,
compresa ogni informazione sulle gare d’appalto ed ogni informazione pertinente sull’attribuzione degli appalti, concedendo
ai potenziali offerenti il tempo necessario per preparare e presentare la loro offerta;
b) la definizione preventiva delle condizioni di partecipazione, compresi i criteri di selezione e di attribuzione e le regole delle
gare d’appalto nonché la loro pubblicazione;
c) l’utilizzazione di criteri obiettivi e predeterminati per l’assunzione delle decisioni concernenti la stipulazione di appalti
pubblici, al fine di facilitare la successiva verifica della corretta applicazione delle regole o procedure;
d) un sistema di ricorso interno efficace, comprendente un sistema di appello efficace che garantisca l’esercizio dei mezzi di
ricorso in caso di inosservanza delle regole o procedure stabilite conformemente al presente paragrafo;
e) se del caso, una serie di misure volte a disciplinare le questioni riguardanti il personale incaricato della stipulazione degli
appalti, quali una dichiarazione d’interesse per alcuni appalti pubblici, le procedure per la selezione di detto personale ed i
requisiti in materia di formazione.
Convenzione ONU sulla corruzione : la MAPPATURA
e il PIANO NAZIONALE ANTICORRUZIONE
40. Ai sensi dell’articolo 9, il Dipartimento della Funzione Pubblica, quale
Autorità Nazionale Anticorruzione:
(Stipulazione di appalti pubblici e gestione delle finanze pubbliche
2. Ciascuno Stato Parte, conformemente ai principi fondamentali del proprio sistema giuridico,
prende le misure appropriate al fine di promuovere la trasparenza e la responsabilità nella
gestione delle finanze pubbliche. Tali misure comprendono in particolare:
a) le procedure per l’adozione del bilancio nazionale;
b) la comunicazione tempestiva delle entrate e delle uscite;
c) un sistema di norme in materia di contabilità e di revisione dei conti, e di controllo di secondo livello;
d) dei sistemi efficaci di gestione dei rischi e di controllo interno; e
e) se del caso, delle misure correttive in caso di inosservanza dei requisiti stabiliti nel presente paragrafo.
3. Ciascuno Stato Parte, conformemente ai principi fondamentali del proprio diritto interno,
prende le misure civili ed amministrative necessarie per preservare l’integrità dei libri e delle
registrazioni contabili, dei rendiconti finanziari o di ogni altro documento concernente le entrate e
le uscite pubbliche e per impedirne la falsificazione.
Convenzione ONU sulla corruzione : la MAPPATURA
e il PIANO NAZIONALE ANTICORRUZIONE
41. Ai sensi dell’articolo 12, il Dipartimento della Funzione Pubblica, quale
Autorità Nazionale Anticorruzione:
(Settore privato)
1. Ciascuno Stato Parte, conformemente ai principi fondamentali del proprio diritto interno,
prende le misure necessarie al fine di prevenire la corruzione che coinvolge il settore privato,
rafforzare le norme in materia di contabilità e di revisione dei conti e, se del caso, prevedere delle
sanzioni civili, amministrative o penali efficaci, proporzionate e dissuasive in caso di inosservanza
di tali misure.
Convenzione ONU sulla corruzione : la MAPPATURA
e il PIANO NAZIONALE ANTICORRUZIONE
42. Ai sensi dell’articolo 12, il Dipartimento della Funzione Pubblica, quale
Autorità Nazionale Anticorruzione:
(Settore privato)
2. Le misure volte al raggiungimento di tali obiettivi possono includere in particolare:
a) la promozione della cooperazione tra i servizi di individuazione e di repressione e gli enti privati interessati;
b) la promozione e l’elaborazione di norme e procedure volte a preservare l’integrità degli enti privati interessati, e anche di
codici di condotta affinché le imprese e tutte le professioni interessate esercitino le loro attività in modo corretto, onorevole
ed adeguato, al fine di prevenire i conflitti d’interesse e promuovere l’uso di buone pratiche commerciali tra le imprese e
nelle loro relazioni contrattuali con lo Stato;
c) la promozione della trasparenza degli enti privati ricorrendo, se del caso, a misure concernenti l’identità delle persone
fisiche e giuridiche che partecipano alla costituzione e gestione delle società;
d) la prevenzione dell’uso improprio delle procedure di regolamentazione degli enti privati, comprese le procedure
concernenti le sovvenzioni e le licenze concesse dalle pubbliche autorità per attività commerciali;
e) la prevenzione dei conflitti d’interesse mediante l’imposizione, se del caso e per un periodo ragionevole, di restrizioni
all’esercizio di attività professionali da parte di ex pubblici ufficiali e all’impiego, da parte del settore privato, di pubblici
ufficiali dopo le loro dimissioni od il loro pensionamento, quando dette attività o detto impiego sono direttamente collegati
alle funzioni che tali ex pubblici ufficiali esercitavano o supervisionavano durante il loro mandato;
f) l’assicurazione che le imprese private, tenuto conto della loro struttura e dimensione, abbiano revisioni contabili interne
sufficienti per facilitare la prevenzione e l’individuazione degli atti di corruzione e che i conti ed i necessari rendiconti
finanziari di tali imprese private siano sottoposti a procedure appropriate di revisione dei conti e di certificazione.
Convenzione ONU sulla corruzione : la MAPPATURA
e il PIANO NAZIONALE ANTICORRUZIONE
43. Ai sensi dell’articolo 12, il Dipartimento della Funzione Pubblica, quale
Autorità Nazionale Anticorruzione:
(Settore privato)
3. Al fine di prevenire la corruzione, ciascuno Stato Parte, conformemente alle proprie leggi e
regolamenti interni concernenti la tenuta dei libri e delle registrazioni contabili, la pubblicazione
di informazioni sui rendiconti finanziari e le norme di contabilità e di revisione dei conti, prende
le misure necessarie per proibire che i seguenti atti siano compiuti al fine di commettere uno
qualsiasi dei reati stabiliti conformemente alla presente Convenzione:
a) la tenuta di conti fuori libro;
b) le operazioni fuori libro o insufficientemente identificate;
c) la registrazione di spese inesistenti;
d) la registrazione di elementi del passivo il cui oggetto non è correttamente identificato;
e) l’utilizzazione di documenti falsi; e
f) la distribuzione intenzionale di documenti contabili prima di quanto previsto dalla legge.
4. Ciascuno Stato Parte rifiuta la deducibilità fiscale delle spese che costituiscono delle tangenti, il
cui versamento è uno degli elementi costitutivi dei reati stabiliti conformemente agli articoli 15 e
16 della presente Convenzione e, se del caso, delle altre spese sostenute ai fini di corruzione.
Convenzione ONU sulla corruzione : la MAPPATURA
e il PIANO NAZIONALE ANTICORRUZIONE
44. Ai sensi dell’articolo 13, il Dipartimento della Funzione Pubblica, quale
Autorità Nazionale Anticorruzione:
(Partecipazione della società)
1. Ciascuno Stato Parte, nei limiti dei propri mezzi conformemente ai principi fondamentali del
proprio diritto interno, prende le misure appropriate volte a favorire la partecipazione attiva, nella
prevenzione della corruzione e nella lotta contro tale fenomeno, di persone e di gruppi non
appartenenti al settore pubblico, quali la società civile, le organizzazioni non governative e le
comunità di persone, misure volte inoltre a sensibilizzare maggiormente il pubblico sull’esistenza,
le cause e la gravità della corruzione e sulla minaccia che questa rappresenta. Tale partecipazione
dovrebbe essere rafforzata mediante misure consistenti in particolare nel:
a) accrescere la trasparenza dei processi decisionali e promuovere la partecipazione del pubblico a tali processi;
b) assicurare l’accesso effettivo del pubblico all’informazione;
c) intraprendere delle attività di informazione del pubblico che lo incoraggino a non tollerare la corruzione, nonché dei
programmi di educazione del pubblico, in particolare presso le scuole e le università;
d) rispettare, promuovere e proteggere la libertà di ricercare, ricevere, pubblicare e diffondere informazioni concernenti la
corruzione. Tale libertà può essere sottoposta ad alcune condizioni, le quali devono tuttavia essere prescritte dalla legge e
necessarie:
i) al rispetto dei diritti e della reputazione altrui;
ii) alla protezione della sicurezza nazionale o dell’ordine pubblico, o della pubblica sanitaria e moralità.
Convenzione ONU sulla corruzione : la MAPPATURA
e il PIANO NAZIONALE ANTICORRUZIONE
45. Ai sensi dell’articolo 13, il Dipartimento della Funzione Pubblica, quale
Autorità Nazionale Anticorruzione:
(Partecipazione della società)
2. Ciascuno Stato Parte prende le misure appropriate al fine di assicurare che gli organi di
prevenzione della corruzione competenti menzionati nella presente Convenzione siano noti al
pubblico e si adopera affinché tali organi siano accessibili, se del caso, cosicché i fatti suscettibili di
essere considerati costitutivi di un reato stabilito conformemente alla presente Convenzione
possano essere loro segnalati, anche in forma anonima.
Convenzione ONU sulla corruzione : la MAPPATURA
e il PIANO NAZIONALE ANTICORRUZIONE
46. La riforma della PA, legge 15/2009 e d.lgs. n. 150 del 27 ottobre
2009
• La Sezione per l’integrità nelle Amministrazioni pubbliche
47. Il comma 8 dell’art. 13 prevede:
Presso la Commissione è istituita la Sezione per l’integrità nelle
amministrazioni pubbliche con la funzione di favorire, all’interno della
amministrazioni pubbliche, la diffusione della legalità e della
trasparenza e sviluppare interventi a favore della cultura dell’integrità.
La Sezione promuove la trasparenza e l’integrità nelle amministrazioni
pubbliche; a tale fine predispone le linee guida del Programma
triennale per l’integrità e la trasparenza di cui articolo 11, ne verifica
l’effettiva adozione e vigila sul rispetto degli obblighi in materia di
trasparenza da parte di ciascuna amministrazione.
Decreto legislativo 27 ottobre 2009, n.150
48. Il comma 2 dell’art. 11 prevede:
Ogni amministrazione, sentite le associazioni rappresentate nel
Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, adotta un
Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, da aggiornare
annualmente, che indica le iniziative previste per garantire:
a) un adeguato livello di trasparenza, anche sulla base delle linee guida
elaborate dalla Commissione di cui all’articolo 13;
b) la legalità e lo sviluppo della cultura dell’integrità.
Decreto legislativo 27 ottobre 2009, n.150
49. Decreto legislativo 27 ottobre 2009, n.150
Alla Commissione e, quindi, alla Sezione per l’Integrità,
potranno essere affidati compiti in materia di:
Art. 7 Settore pubblico
Art. 8 Codici di condotta dei pubblici ufficiali
Art. 10 Informazione del pubblico