Slide dell'intervento "Biblioteche, web e social media: un'opportunità" che ho tenuto durante la giornata di formazione, proposte e confronto "Biblioteche in Polo - Verso una strategia comune di promozione e marketing".
I social media sono un tipo di comunicazione molto potente, al giorno d’oggi. Facile, diretta, emozionale.
Per via dell'intrinseca ubiquità di questi strumenti, le biblioteche possono far leva sui social media per raggiungere gli utenti già acquisiti e coinvolgere quei cittadini che ancora non conoscono la biblioteca e i suoi servizi. Guadagnando, al contempo, una solida autorità sociale in virtù delle competenze già acquisite nel mondo del libro, della lettura e della cultura digitale (partecipativa) più in generale.
La pervasività di internet e degli strumenti sociali ha fatto sì che la gente sia mediamente più accorta e informata su dove e come “consumare” i servizi. (Intesi nella più ampia accezione).
Quindi, dobbiamo essere più accorti anche noi. L'era in cui la cittadinanza cercava semplicemente un servizio è al tramonto. Oggi come oggi, è necessario offrire un'esperienza immersiva e gratificante che giri attorno a quel servizio. Quel servizio, nel caso delle biblioteche, ruota attorno alle informazioni e all'ecosistema collaborativo della comunità locale. Poi, tutto il resto...
GBF 2015, April 17th, Presentation of Mr. Karlis Maulics
Biblioteche, web e social media: un'opportunità
1.
2. La natura della tecnologia digitale è
proteiforme quanto la nostra e può assumere
molti ruoli nella nostra vita: un aiuto, un
amico, un seduttore, un conforto, una
biblioteca, una prigione.
In ultima analisi, però, tutti i suoi mutevoli
schermi sono anche specchi in cui abbiamo
l’opportunità di vedere noi stessi e gli altri
come mai prima d’ora.
Oppure, naturalmente, possiamo distogliere
lo sguardo.
Tom Chatfield, Come sopravvivere
nell’era digitale, Guanda, 2013
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9. Le nostre istituzioni più importanti sono
scosse da interrogativi sulla conoscenza
che pensavamo essere saldi, come le loro
stesse fondamenta di marmo e cemento.
David Weinberger, La stanza intelligente. La
conoscenza come proprietà della rete,
Codice edizioni, 2012
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24. I bibliotecari sono impegnati a trovare una
visione credibile e sostenibile per il futuro
delle loro istituzioni:
non solo discutendo i meriti delle nuove
tecniche per accedere alle raccolte, ma
anche su come valutare le competenze
della “folla” rispetto a quelle di studiosi
con le opportune credenziali
David Weinberger, La stanza intelligente. La
conoscenza come proprietà della rete,
Codice edizioni, 2012
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