Presentation of the Italian pulp and paper Sector duting 2012 and first quarter of 2013 with reference to strategic issue like energy costs ETS raw materials cellulose and recycled paper
2. L’anno che non ha cambiato la
vita degli italiani
PIL -2,4%
Produzione Industriale –6,4%
Investimenti fissi lordi -8%
Domanda interna -3,9%
Spesa delle famiglie -4,3%
Tasso di disoccupazione oltre l’11%
3. E l’industria della carta?
Produzione di 8,6 milioni di tonnellate
(- 5% rispetto all’anno precedente);
Fatturato 6,75 miliardi di euro (-7%);
Stabilimenti:
186 nel 2007
160 nel 2012
Le situazioni di crisi che si sono evidenziate
nel 2012 hanno determinato nuove perdite
di capacità produttiva.
5. 400 milioni di tonnellate
Produzione di carte e cartoni
Mondo: 400milioni di tonnellate;
Area CEPI 92 milioni di tonnellate
(-1,6%).
È la Cina, che cresce del 7%
(106 milioni di ton)!
6. Fatturato 32,9 miliardi di euro (-7,9%);
Export 9,1 miliardi di euro (-1,3%);
In evoluzione il rapporto export su fatturato (27,6%
rispetto al 25,8%): una conferma della progressiva
apertura della filiera ai mercati internazionali
Carta, Editoria, Stampa,
e Trasformazione – La Filiera
Caduta dei ricavi
pubblicitari;
Erosione del
mercato dovuta ai
nuovi media
elettronici.
7. La fitta incertezza della crisi
Espansione dei mercati emergenti
(80% dell’aumento del PIL mondiale);
Produzione industriale in calo per il
nono trimestre consecutivo;
Indicatori anticipatori che non
delineano inversioni di tendenza;
Redditi delle famiglie e occupazione
calanti.
Produzione cartaria: –1,8% (gennaio – aprile)
8. Consumo di carta da macero Italia
4,6 milioni di tonnellate (-8,1%);
Raccolta pro-capite 50,6 kg/ab;
Tasso di riciclo degli imballaggi 80%.
La carta da macero
9 imballaggi su 10
sono recuperati
e riciclati
9. L’ export di carta da
macero
0
50
100
150
200
250
0
20
40
60
80
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lug-12
set-12
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gen-13
mar-13
mag-13
ImportCinesedaEuropa(1.000tonn)
prezziinEuropa(€/tonn)
1.02 qualità miste selezionate ‐ Import Cinese da Europa (1.000 tonn.) e prezzi nei
principali mercati europei (€/tonn) ‐ Fonti: PPI Europe, Dogane Cinesi
IMPORT CINESE DA EUROPA (1.000 tonn) ITALIA (€ / tonn) FRANCIA (€ / tonn) GERMANIA (€ / tonn) UK (€ / tonn)
Il 31 % del macero raccolto esce dai
confini nazionali.
10. Costi energetici:
tra il 20 e il 40% e oltre
Rapporto costi energetici-fatturato dal 20
al 50%;
Rapporto costi energia-valore aggiunto
alla tedesca per una cartiera superiore al
100%;
Consumo annuo di gas pari a circa 2,3
miliardi di mc;
Consumo annuo di gas pari a circa 2,3
miliardi di mc.
Più del 50% dell’energia elettrica è autoprodotta
13. Oneri di sistema – A3
I costi accessori pesano in bolletta più
del costo dell’energia.
14. Interventi positivi
Separazione proprietaria Snam rete gas;
Avvio del mercato del bilanciamento;
Potenziamento dello stoccaggio tramite
allocazione stoccaggio all’industria:
avvicinamento prezzi estate inverno.
15. Interventi da realizzare
Aumentare la liquidità del mercato gas
per mantenere prezzo italiano agganciato
a quello europeo: mercato a termine,
sbottigliamento Transitgas, agevolare lo
scambio di gas all’interno dell’UE;
Sviluppo GNL per cogliere opportunità si
dovessero generare per sviluppo shale gas;
Revisione generale delle regole dello
stoccaggio (incluso 130) per affrontare
problema sicurezza.
16. I punti aperti
Positivo intervento per adozione art 39
per le imprese a forte consumo di energia
occorre attuare rapidamente la misura;
Prevedere un art. 39 per il gas: oggi gli
oneri del sistema gas (furbetti del
bilanciamento, reintegro ricavi Stogit ecc)
sono applicati in maniera lineare su tutto il
consumo di gas senza tenere conto
dell’intensità e del volume.
17. I punti aperti
Attuazione dell’art 39 per la revisione del
sistema delle accise;
Prevedere per l’autoproduzione lo stesso
trattamento previsto dagli altri Paesi
europei: mettere l’industria nelle
condizioni di competere e non di
svantaggio competitivo.
18. Emissions Trading
Un modo “schizofrenico” in cui muovono le istituzioni
comunitarie e nazionali, una politica economica e ambientale
non coerente e frutto di approcci che incorporano obiettivi
talvolta incompatibili.
Da un lato la Commissione UE riconosce che il
settore cartario è esposto al rischio di
delocalizzazione (c.d. carbon leakage) e quindi
meritevole di compensazioni (già riconosciute in
altri paesi europei ma in Italia no);
Allo stesso tempo propone di incrementare
artificiosamente il costo della CO2 con il
“backloading” di 900 milioni di tonnellate di CO2.
19. Fare di più, con meno
I rifiuti di processo potrebbero
costituire un’importante fonte di
energia per il settore e per il Paese.
Un piccolo recupero di efficienza
che potrebbe ridare competitività al
settore;
Le cartiere sono un eco-sistema nella
duplice accezione di economica ed
ecologica
20. Versatile per eccellenza, la carta vede
riunite in sé le qualità della rinnovabilità
e della riciclabilità, che ne
fanno un attore naturale
nello sviluppo della "green
economy"
La carta c’è
21. Sciogliere
i nodi competitivi
lo sbottigliamento del Transitgas
e l’agevolare il trasporto del gas all’interno
dell’UE ;
avviare delle infrastrutture GNL;
dare attuazione all’art. 39 sulla parte oneri di
sistema, tenendo ben presente che occorre
tuttavia replicare lo stesso meccanismo
anche nella parte gas. L’art 39 deve essere
attuato anche nella parte in cui prevede una
revisione delle accise per i settori energy
intensive;
22. sul tema dell’autoproduzione parità
trattamento alle imprese italiane per
consentire loro di continuare a competere
a livello europeo (pur condividendo le
preoccupazioni avanzate dall’AEEG circa
la non sostenibilità per il futuro del
meccanismo degli oneri di sistema...);
puntare sul riciclo di prossimità e introdurre
un sistema di monitoraggio dell’export in
linea con le direttive comunitarie;
Sciogliere
i nodi competitivi
23. dare attuazione alle disposizioni di legge
che impongono il recupero energetico
prioritario per i rifiuti che provengono dal
riciclaggio;
attivare anche in Italia misure di
compensazione dei costi indiretti per il
settore cartario, come previsto dalle recenti
linee guida comunitarie. Respingere ulteriori
iniziative in materia di “backloading”.
Meglio ancora sarebbe superare il sistema
Ets con un’iniziativa europea che spinga
effettivamente gli investimenti e
l’innovazione in tutta l’industria.
Sciogliere
i nodi competitivi