3. Politecnico di Milano
Scuola del Design
A.A. 2015/2016
Corso di Laurea in Design della Comunicazione
STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA E LINGUAGGI
DELLA COMUNICAZIONE VISIVA
Docente
P. Castelli
4. Uno degli strumenti più sorprendenti che usa Wes Ander-
son, per il modo stesso in cui lo usa, è il colore. Le sue
scene abilmente disposte, per lo più simmetriche sono
arricchite con palette di colori fantasiose che non vedia-
mo nella maggior parte dei film di oggi.
È difficile immaginare “The Grand Budapest Hotel” senza
vedere il suo esterno rosa che rende l’hotel in sé il più
grande personaggio del film, in “Fantastic Mr. Fox” ha di-
pinto la pittoresca campagna inglese non nel verde e blu
che ci si aspetta, ma nei toni autunnali di arancione e oro,
in “The Darjeeling Limited” ha inondato le scene con i tra-
dizionali toni luminosi dell’India per farci immergere com-
pletamente in quel mondo esotico, il senape francese che
va a definire Gwyneth Paltrow come Margot Tenenbaum
in “I Tenenbaum”, il verde vintage dei boy-scout Moonrise
Kingdom.
Wes Anderson red & yellow
Analisi del colore nei film di Wes Anderson
FIG.3
Frame del film “The
Darjeeling Limited”
FIG.2
Frame del film “Fan-
tastic mr. Fox”
FIG.1
Visione frontale della
facciata dell’hotel
“The Grand Budapest
Hotel”
5.
6.
7. Egli usa la forza del colore per farci guardare il mondo in
modo diverso. I mondi immaginari evocati nel film del re-
gista Wes Anderson hanno una colorazione così precisa,
tinte pastello molto particolari che rendono il microcosmo
di Anderson quasi come una cosa onirica. La lente attra-
verso cui scrutare il lavoro unico del regista ha una qualità
retrò che proietta i suoi film in una nostalgia per un tempo
che sarebbe potuto essere.
“Red & Yellow: A Wes Anderson Supercut” che pone Wes
Anderson tra le fila del cinema dei grandi amanti del cre-
misi, dai sudori di Ben Stiller ne “i Tenenbaum” ai lussuosi
tappeti della sua ultima opera “Grand Budapest hotel”.
Il colore è molto spesso la prima cosa che si nota in un
film di Wes Anderson; con un grande amore per le tonalità
pastello, collega questi tipi di colori in quasi ogni elemen-
to del paesaggio. Questo gli permette un completo mo-
nopolio sul significato e sul sottotesto dei suoi film.
Il suo occhio per la direzione artistica e la cura per i det-
tagli crea lo spazio e il tono appropriato per permettere di
esistere ai suoi personaggi, e permette allo spettatore di
perdere se stesso.
FIG.5
Frame del film “Mo-
onrise Kingdom”
FIG.4
Frame del film “I Te-
nenbaum”
11. Link: www.vimeo.com/120325993
Titolo: Red & Yellow: A Wes Anderson Supercut
Autore: Rishi Kaneria
Filmografia:
- Bottle Rocket
- Rushmore
- The Royal Tenenbaums
- The Life Aquatic with Steve Zissou
- The Darjeeling Limited
- Fantastic Mr. Fox
- Moonrise Kingdom
- The Grand Budapest Hotel
- Hotel Chevalier
- Castello Cavalcanti
12. Il recente film “The Great Budapest Hotel” è un esempio
di simmetria nel lavoro di Wes Anderson, una firma simile
a quella nei film di Stanley Kubrick. Diversi autori chia-
mano questo stile “prospettiva a un solo punto di vista”,
“composizione simmetrica” o “visione centrata”, e mol-
te volte non sono d’accordo sulla definizione e se sia un
buon modo per tradurre un’idea. In ogni caso si tratta di
uno strumento unico nella cinematografia di diversi nomi
del settore, e utilizzata per scopi diversi, nella maggior
parte dei loro film.
Wes Anderson symmetry
Analisi della simmetria nelle inquadrature di Wes Anderson
FIG.7
Frame del film “le av-
venture acquatiche di
Steve Zissou”
FIG.6
Frame del film “2001:
Odissea nello spa-
zio (2001: A Space
Odyssey)”
13. Diversi autori hanno associato la ricerca per la simmetria
con il desiderio di creare una reazione psicologica tra il
pubblico. L’effetto è così intenso che anche quando non
sta succedendo nulla, gli spettatori tendono ad aspettarsi
qualcosa accada; le inquadrature angolate invece, richia-
mano l’attenzione sul processo di enunciazione carican-
dosi di valenze espressive che lo spettatore è chiamato a
decodificare caso per caso.
La prospettiva a un solo punto di vista, però, è una tecni-
ca utilizzata molto prima della sua introduzione nel cine-
ma. La comprensione della complessità della prospettiva
è stato raggiunto solo gradualmente in un periodo di 400
anni, con Raffaello Sanzio (1483-1520). In Wes Anderson
la simmetria, i movimenti di macchina, la bella illuminazio-
ne, tutto serve per creare un mondo che è, stranamente,
unico e nostalgico.
Anderson organizza costantemente gli elementi nelle sue
scene in modo che la cosa più importante sia nel mezzo.
Ai registi viene insegnato di evitare la simmetria in quan-
to trasmette un senso di finzione. Una scena impostata
asimmetricamente ha una naturale dinamismo visivo in
essa. Ma si sa che l’apparente finzione non è mai stata
14. una delle sue preoccupazioni. Invece, Anderson ha svi-
luppato il suo eccentrico e immediatamente identificabile
stile visivo. Il critico cinematografico David Bordwell scri-
ve che la simmetria può creare una “un’immagine geo-
metrica statica che può evocare una comicità impassi-
bile.” Questo è dimostrato nel lavoro di Anderson, in cui
l’integrità simmetrica rende il film più interessante e, allo
stesso tempo, insolitamente divertente.
19. Link: www.vimeo.com/89302848
Titolo: Wes Anderson // Centered
Autore: kogonada
Filmografia:
- Rushmore
- The Royal Tenenbaums
- The Life Aquatic with Steve Zissou
- The Darjeeling Limited
- Fantastic Mr. Fox
- Moonrise Kingdom
- The Grand Budapest Hotel
- Hotel Chevalier