Brochure Sistemi di Ripristino e Protezione del Calcestruzzo SIKA - EMC ENTE ...Ivan Mirisola
EMC Ente Mediterraneo Calcestruzzo agenzia per la Sicilia dei target market Concrete, Flooring e Coating.
Contatti: ing. Mirisola Gaetano Ivan TEL.320.8709058 MAIL: ingegneremirisola@gmail.com
Il deterioramento del calcestruzzo può essere dovuto a corrosione, danni strutturali, infiltrazioni d’acqua, cicli di gelo-disgelo, attività sismiche, aggregati reattivi, ecc. Anni di ricerche e decenni di esperienza hanno consentito a Sika di sviluppare soluzioni complete di riparazione e ripristino delle strutture in cemento armato. La consulenza e l’assistenza al cliente di Sika non è seconda a nessuno, a partire dal progetto fino alla realizzazione in situ. Tutto ciò si basa su oltre 100 anni di esperienza con progetti di piccole e grandi dimensioni in tutto il mondo.
La Normativa EN 1504 è costituita da 10 parti e caratterizzata da un approccio sistematico volto al ripristino del calcestruzzo. Le varie parti definiscono i prodotti per la protezione e la riparazione delle strutture in calcestruzzo. Sono parte integrante della Normativa anche i controlli di qualità durante la produzione e l'esecuzione delle operazioni di riparazione e protezione.
Sika è leader mondiale sul mercato e nella tecnologia relativa allo sviluppo e alla produzione di prodotti e sistemi specialistici nel campo delle costruzioni. Il "Ripristino e Protezione" delle strutture in calcestruzzo è una delle competenze chiave di Sika, con la sua gamma di prodotti che comprende additivi per calcestruzzo, sistemi resinosi per pavimenti e sistemi di rivestimento, una vasta scelta di soluzioni per le impermeabilizzazioni, soluzioni per la sigillatura ed incollaggio e per il rinforzo strutturale e anche una gamma completa di prodotti specificamente studiati per la riparazione e protezione delle strutture in calcestruzzo. Tutti questi prodotti Sika, sono in possesso di tutte le rispettive certificazioni internazionali e sono disponibili in tutto il mondo presso le varie sedi locali di Sika, presso i nostri applicatori fiduciari e presso i nostri partner della distribuzione. Nel corso degli ultimi 100 anni Sika ha acquisito esperienza e competenza in tutti gli aspetti della riparazione e protezione del calcestruzzo, con referenze documentate risalenti fino agli anni 20 del secolo scorso. Sika fornisce TUTTI i prodotti necessari per una riparazione e una protezione del calcestruzzo tecnicamente corretta, TUTTI i prodotti sono conformi ai Principi e ai Metodi definiti negli Standard Europei 1504. Essi comprendono sistemi di riparazione di danni e difetti nel calcestruzzo e anche la riparazione di danni causati dalla corrosione delle armature. Prodotti e sistemi speciali Sika sono disponibili anche per l’uso in diverse tipologie di struttura e per eseguire lavori di riparazione del calcestruzzo in tutte le diverse condizioni climatiche, di applicazione e di esposizione.
La marcatura CE dei prodotti in acciaio per le costruzioni deriva da normative molto diverse tra loro.
gli ancoraggi e i fissaggi in acciaio devono essere CE e prodotti da un'azienda certificata EN1090.
I profili di ancoraggio per il calcestruzzo seguono il protocollo EAD cioè richiedono una procedura internazionale fatta dal protocollo EAD, oltre a rigidissime prove e controlli annuali eseguite da particolari istituti detti TAB per ottenere l marchio ETA-CE.
Progettazione di un intervento senza scavo: ispezioni iniziali, scelta delle ...Servizi a rete
Giornata tecnica di Servizi a Rete in collaborazione con SASI spa, Lanciano 21 febbraio 2020
“Progettare con le tecnologie no-dig i canali fognari ed acquedottistici”
NET Engineering al IV Forum Internazionale OICE sul BIM 2019netengineering
Il progetto BIM del Centro Intermodale di Bressanone:
Un’utile collaborazione tra Committente pubblico e progettisti
Relatore: Fabio Serrau
INDICE DEGLI ARGOMENTI:
1) Il BIM in STA – Strutture Trasporto Alto Adige
2) Obiettivi informativi e usi dei modelli
3) Asset Management – Classificazione degli oggetti
4) Applicazioni pratiche a progetti pilota – Centro Intermodale di Bressanone
CertiMaC_Analisi e Prove su fibrorinforzatiCertiMaC
Le vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni - NTC 2018 prescrivono che tutti i materiali e prodotti da costruzione, quando impiegati per uso strutturale, debbano essere identificati e in possesso di specifica qualificazione all'uso previsto e debbano altresì essere oggetto di controlli in fase di accettazione in cantiere da parte del Direttore dei lavori.
A tal fine le NTC prevedono che i materiali ed i prodotti da costruzione per uso strutturale, quando non marcati CE1, debbano essere in possesso di un “Certificato di Valutazione Tecnica” (CVT) rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale (nel seguito STC), sulla base di linee guida approvate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Nel ruolo di laboratorio ufficiale autorizzato dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei LL. PP., CertiMaC può eseguire per il Fabbricante tutte le prove di qualificazione (prove iniziali di tipo) ed emettere apposito Rapporto di Prova per l'ottenimento del CVT (Certificato di Valutazione Tecnica).
Come noto, il CVT (Certificato di Valutazione Tecnica) diventerà obbligatorio per tutti i materiali compositi ad uso strutturale. Attualmente ci troviamo nel periodo transitorio che consente ai Fabbricanti la conclusione delle procedure di qualificazione dei loro prodotti.
L'e-book "Qualificazione dei materiali compositi ad uso strutturale" è uno strumento utile per orientarsi tra adempimenti, prove di laboratorio e scadenze.
Presentazione a supporto dell'intervento di Franco Angotti, Maurizio Orlando - esperti Commissione UNI/CT 021 "Ingegneria Strutturale" al webinar "LA DURABILITÀ
DELLE OPERE IN CALCESTRUZZO:
LE NUOVE UNI 11417" del 5 maggio 2022
Slide a supporto dell'intervento di Claudio Mastronardi - Commissione Tecnica Permanente IATT Sistemi di posa di tubazioni a spinta mediante perforazioni - al convegno "Tecnologie di realizzazione delle infrastrutture interrate a basso impatto ambientale" del 12 luglio 2017, organizzato da UNI, IATT e Unindustria
Medipav segue attentamente le normative specifiche in ambito pavimentazioni industriali verificando sempre le condizioni dettate dalle normative vigenti e dai Codici di buona Pratica sviluppati all'associazione di categoria.
Brochure Sistemi di Ripristino e Protezione del Calcestruzzo SIKA - EMC ENTE ...Ivan Mirisola
EMC Ente Mediterraneo Calcestruzzo agenzia per la Sicilia dei target market Concrete, Flooring e Coating.
Contatti: ing. Mirisola Gaetano Ivan TEL.320.8709058 MAIL: ingegneremirisola@gmail.com
Il deterioramento del calcestruzzo può essere dovuto a corrosione, danni strutturali, infiltrazioni d’acqua, cicli di gelo-disgelo, attività sismiche, aggregati reattivi, ecc. Anni di ricerche e decenni di esperienza hanno consentito a Sika di sviluppare soluzioni complete di riparazione e ripristino delle strutture in cemento armato. La consulenza e l’assistenza al cliente di Sika non è seconda a nessuno, a partire dal progetto fino alla realizzazione in situ. Tutto ciò si basa su oltre 100 anni di esperienza con progetti di piccole e grandi dimensioni in tutto il mondo.
La Normativa EN 1504 è costituita da 10 parti e caratterizzata da un approccio sistematico volto al ripristino del calcestruzzo. Le varie parti definiscono i prodotti per la protezione e la riparazione delle strutture in calcestruzzo. Sono parte integrante della Normativa anche i controlli di qualità durante la produzione e l'esecuzione delle operazioni di riparazione e protezione.
Sika è leader mondiale sul mercato e nella tecnologia relativa allo sviluppo e alla produzione di prodotti e sistemi specialistici nel campo delle costruzioni. Il "Ripristino e Protezione" delle strutture in calcestruzzo è una delle competenze chiave di Sika, con la sua gamma di prodotti che comprende additivi per calcestruzzo, sistemi resinosi per pavimenti e sistemi di rivestimento, una vasta scelta di soluzioni per le impermeabilizzazioni, soluzioni per la sigillatura ed incollaggio e per il rinforzo strutturale e anche una gamma completa di prodotti specificamente studiati per la riparazione e protezione delle strutture in calcestruzzo. Tutti questi prodotti Sika, sono in possesso di tutte le rispettive certificazioni internazionali e sono disponibili in tutto il mondo presso le varie sedi locali di Sika, presso i nostri applicatori fiduciari e presso i nostri partner della distribuzione. Nel corso degli ultimi 100 anni Sika ha acquisito esperienza e competenza in tutti gli aspetti della riparazione e protezione del calcestruzzo, con referenze documentate risalenti fino agli anni 20 del secolo scorso. Sika fornisce TUTTI i prodotti necessari per una riparazione e una protezione del calcestruzzo tecnicamente corretta, TUTTI i prodotti sono conformi ai Principi e ai Metodi definiti negli Standard Europei 1504. Essi comprendono sistemi di riparazione di danni e difetti nel calcestruzzo e anche la riparazione di danni causati dalla corrosione delle armature. Prodotti e sistemi speciali Sika sono disponibili anche per l’uso in diverse tipologie di struttura e per eseguire lavori di riparazione del calcestruzzo in tutte le diverse condizioni climatiche, di applicazione e di esposizione.
La marcatura CE dei prodotti in acciaio per le costruzioni deriva da normative molto diverse tra loro.
gli ancoraggi e i fissaggi in acciaio devono essere CE e prodotti da un'azienda certificata EN1090.
I profili di ancoraggio per il calcestruzzo seguono il protocollo EAD cioè richiedono una procedura internazionale fatta dal protocollo EAD, oltre a rigidissime prove e controlli annuali eseguite da particolari istituti detti TAB per ottenere l marchio ETA-CE.
Progettazione di un intervento senza scavo: ispezioni iniziali, scelta delle ...Servizi a rete
Giornata tecnica di Servizi a Rete in collaborazione con SASI spa, Lanciano 21 febbraio 2020
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NET Engineering al IV Forum Internazionale OICE sul BIM 2019netengineering
Il progetto BIM del Centro Intermodale di Bressanone:
Un’utile collaborazione tra Committente pubblico e progettisti
Relatore: Fabio Serrau
INDICE DEGLI ARGOMENTI:
1) Il BIM in STA – Strutture Trasporto Alto Adige
2) Obiettivi informativi e usi dei modelli
3) Asset Management – Classificazione degli oggetti
4) Applicazioni pratiche a progetti pilota – Centro Intermodale di Bressanone
CertiMaC_Analisi e Prove su fibrorinforzatiCertiMaC
Le vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni - NTC 2018 prescrivono che tutti i materiali e prodotti da costruzione, quando impiegati per uso strutturale, debbano essere identificati e in possesso di specifica qualificazione all'uso previsto e debbano altresì essere oggetto di controlli in fase di accettazione in cantiere da parte del Direttore dei lavori.
A tal fine le NTC prevedono che i materiali ed i prodotti da costruzione per uso strutturale, quando non marcati CE1, debbano essere in possesso di un “Certificato di Valutazione Tecnica” (CVT) rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale (nel seguito STC), sulla base di linee guida approvate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Nel ruolo di laboratorio ufficiale autorizzato dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei LL. PP., CertiMaC può eseguire per il Fabbricante tutte le prove di qualificazione (prove iniziali di tipo) ed emettere apposito Rapporto di Prova per l'ottenimento del CVT (Certificato di Valutazione Tecnica).
Come noto, il CVT (Certificato di Valutazione Tecnica) diventerà obbligatorio per tutti i materiali compositi ad uso strutturale. Attualmente ci troviamo nel periodo transitorio che consente ai Fabbricanti la conclusione delle procedure di qualificazione dei loro prodotti.
L'e-book "Qualificazione dei materiali compositi ad uso strutturale" è uno strumento utile per orientarsi tra adempimenti, prove di laboratorio e scadenze.
Presentazione a supporto dell'intervento di Franco Angotti, Maurizio Orlando - esperti Commissione UNI/CT 021 "Ingegneria Strutturale" al webinar "LA DURABILITÀ
DELLE OPERE IN CALCESTRUZZO:
LE NUOVE UNI 11417" del 5 maggio 2022
Slide a supporto dell'intervento di Claudio Mastronardi - Commissione Tecnica Permanente IATT Sistemi di posa di tubazioni a spinta mediante perforazioni - al convegno "Tecnologie di realizzazione delle infrastrutture interrate a basso impatto ambientale" del 12 luglio 2017, organizzato da UNI, IATT e Unindustria
Medipav segue attentamente le normative specifiche in ambito pavimentazioni industriali verificando sempre le condizioni dettate dalle normative vigenti e dai Codici di buona Pratica sviluppati all'associazione di categoria.
Virtual materials testing: come funziona e i benefici sulla produzioneCompositi
Webinar 29 settembre 2020
Connettendo il mondo reale con il virtuale, il processo di sviluppo di virtual materials testing permette di accelerare i tempi e ridurre i costi della filiera.
Valutazione non distruttiva di danni da servizio in strutture aeronautiche in...Compositi
La Termografia e la Shearografia sono annoverate tra le tecniche ottiche e termografiche che nel corso degli anni sono state impiegate per le valutazioni non distruttive (CND) dei materiali aeronautici. Fondamentalmente, l’attività di ricerca e sviluppo effettuata presso i laboratori dell’Aeronautica Militare è stata finalizzata sia al consolidamento che all’ottimizzazione dei metodi innovativi, per redigere nuove procedure impiegabili nell’espletamento dell’attività manutentiva. L’argomento presentato mira ad introdurre una rassegna delle applicazioni più importanti della shearografia e della Termografia attiva eseguite presso il Reparto Chimico del Centro Sperimentale di Volo. In merito a ciò, sia la termografia che la shearografia sono due tecniche non a contatto che consentono la rapida effettuazione di test CND da campo su larghe parti dell’aeromobile, per l’individuazione di difettologie di servizio sia in materiali metallici che compositi. Le due tecniche si basano su principi diversi in relazione al meccanismo con il quale permettono di verificare la presenza di aree danneggiate. In particolare, il metodo termografico, nelle sue varianti, viene utilizzato per osservare la distribuzione termica superficiale, ottenuta a seguito dell’imposizione di una stimolazione esterna preliminare, che al livello locale tende ad assumere un profilo anomalo causato dalla presenza di un difetto. Al contrario, la tecnica shearografica consente di osservare le deformazioni fuori dal piano correlate alla presenza di difettologie, localizzate sotto-pelle, rilevabili mediante l’applicazione di forzanti esterne modulabili e sincronizzabili con il sistema di acquisizione. L’obiettivo che questa breve dissertazione si prefigge è quello di illustrare i vantaggi e le limitazioni di entrambe le tecniche per la valutazione non distruttiva dei materiali aeronautici in comparazione con le metodologie CND attualmente previste dai protocolli manutentivi sia di Forza Armata che dei principali Prime Contractors nazionali operanti nel settore.
Tecnologie out of autoclave per lo sviluppo di strutture innovative in compos...Compositi
L’industria dei compositi si sta rivolgendo sempre più alle tecnologie “Out-of-Autoclave, OoA” al fine di dare una risposta all’incremento dell’utilizzo dei compositi previsto per i prossimi anni. Questo trend, che riguarda diversi settori industriali, richiede lo sviluppo di nuove metodologie per la produzione “cost effective” di componenti in composito ad elevate prestazioni.
Il processo di cura in autoclave è il più utilizzato per la produzione di componenti strutturali in materiale composito. Questa tecnologia ha dei limiti, quali gli elevati tempi ciclo e costi iniziali e ricorrenti di processo, che hanno portato molti ricercatori e industrie a considerare differenti tecnologie Out-of-Autoclave (OoA). Per questo motivo negli ultimi anni sono state sviluppate diverse tecnologie in sostituzione a quelle dell’autoclave da parte di ricercatori e personale tecnico delle aziende. Anche se vi sono numerosi esempi dell’utilizzo di queste tecnologie sia a livello industriale che su scala di laboratorio, ciò che manca sono delle metodologie consolidate per l’ottimizzazione del rapporto prestazioni/costi dei componenti in composito strutturale. Infatti mentre la tecnologia dell’autoclave è molto versatile e può essere applicata per un vasto campo di materiali, forme, applicazioni, a patto di definire in modo appropriato i cicli di cura, la geometria degli stampi e le fasi di laminazione, le tecnologie OoA spesso rivestono una possibilità di successo ciascuna per un campo più ristretto di applicazioni.
Nella figura seguente si riportano le tecnologie OoA sulle quali il Cetma ha condotto negli ultimi anni importanti attività di ricerca e sviluppo. Le attività di R&D di Cetma hanno avuto l’obiettivo di sviluppare tali tecnologie per diversi settori industriali, in modo da realizzare strutture in composito ottimizzate in relazione al contesto applicativo finale.
5 materiali compositi per applicazioni spazioCompositi
Le elevate prestazioni per materiali composite in ambito Spazio guidano fin dalla fase di progetto la scelta di fibre e sistemi di resina per soddisfare i requisiti di missione. In particolare, per la scelta del sistema di resina, i differenti scenari di missione prevedono applicazioni in temperatura e bassi assorbimenti di umidità durante le fasi realizzative e di assemblaggio dei manufatti in composito a terra per garantire alta stabilità in orbita. Essendo Thales Alenia Space – Italia una realtà operante nel settore Spazio, l’applicazione dei compositi si concentra su strutture satellitari e strutture secondarie per moduli abitativi per cui le caratteristiche di alta resistenza e rigidezza specifica danno notevoli vantaggi in termini di massa strutturale al lancio a favore del carico trasportato.
The next generation of lightweight structural materials for railway carbodiesCompositi
The transportation industry has for a long time been engaged in the application of new lightweight materials for primary structural design. The use of such materials is vital to achieving reductions in energy consumption and consequently to achieving reductions in greenhouse gas emissions. For instance, in aeronautics, where the weight of an aircraft is a critical factor for fuel consumption, composite materials are replacing metallic materials both structural and non-structural parts.
The railway industry could also benefit from the use of lightweight structural materials. The weight savings associated with the use of these new materials would result in reduced power consumption, lower inertia, less track wear and the ability to carry greater pay-loads.
24 partner provenienti da tutta Europa, a rappresentare le più innovative aziende operanti nel settore Automotive, fra le quali Pininfarina nella veste di coordinatore tecnico, oltre a molte prestigiose università, come il capofila Aalborg Universitet, hanno lavorato insieme per 48 mesi con l’obiettivo di vincere una sfida ambiziosa: dimostrare la sostenibilità della fattibilità di una city car elettrica di soli 600kg di peso, strutturalmente prestazionale e ad alto grado di riciclabilità, per medi volumi di produzione (30,000 unità/anno).
Obiettivo raggiunto e sfida vinta: il punto di partenza per il progetto Evolution è stato il concept Pininfarina Nido, prevalentemente realizzato in profili commerciali e pezzi stampati in alluminio, del peso di circa 850 kg; il punto di arrivo è stato un archetipo innovativo di veicolo, fortemente ottimizzato in termini di peso vs performance pienamente in linea con il target di peso ed estremamente interessante dal punto di vista della fattibilità tecnico-economica, focalizzata su cinque sottosistemi innovativi, i dimostratori (pianale, puntone anteriore, traversa paraurti anteriore, porta, traversa sospensione anteriore).
L’approccio progettuale seguito ha considerato come variabili di progetto i materiali, le scelte ingegneristiche e le tecnologie di processo: il risultato è stato una nuova struttura, rinforzata solo dove necessario, nella quale i materiali sono stati studiati ad hoc per la specifica applicazione e per le tecnologie di produzione proposte/sviluppate contestualmente.
L’intero sviluppo è stato guidato dalle analisi numeriche (CAE) e verificato sperimentalmente.
Oltre ai dimostratori, importanti risultati sono stati ottenuti anche nell’ambito delle tecnologie di giunzione multi-materiale (adesivi strutturali) e per quanto riguarda gli aspetti di smontaggio/riuso/riciclo dei nuovi materiali.
Il progetto si è concluso con successo lo scorso ottobre con la presentazione del dimostratore tecnologico alla Commissione Europea.
BIM obblighi e opportunità (nicolafurcolo.it) R.pdfNicola Furcolo
Slide BIM: una grande opportunità per gli operatori delle costruzioni.
Il BIM rappresenta una grandissima opportunità per chiunque operi nel settore delle costruzioni:
architetti
ingegneri
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imprese di costruzioni
pubbliche amministrazioni
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A breve il BIM diventa obbligatorio di fatto per ogni appalto pubblico, ma una grande opportunità anche per i lavori privati.
Ti metto a disposizione qui sotto le SLIDE introduttive sul BIM che puoi scaricare gratuitamente.
Se hai bisogno di una consulenza tecnica sul BIM, contattami subito! www.nicolafurcolo.it
Convegno SPEKTRA da A2A - 28 maggio 2024 | UBERTI FOPPA Bianca
Aggiornamenti normative e Linee Guida CA con barre FRP
1. AGGIORNAMENTI NORMATIVE E LINEE GUIDA CA CON BARRE FRP
PROF. ING. LUIGI ASCIONE
(UNIVERSITÀ DI SALERNO)
15 SETTEMBRE 2020
2. SOMMARIO
• Introduzione: diffusione e vantaggi delle barre di FRP
• Quadro normativo (Nazionale ed Internazionale)
• Sulla identificazione, qualificazione e accettazione
delle barre di FRP
• Sulla progettazione con barre di FRP
• Conclusioni
4. Diffusione
• L’uso dei materiali compositi fibrorinforzati in sostituzione
dell’acciaio per la realizzazione di elementi strutturali di
calcestruzzo costituisce una pratica ormai diffusa in molti
Paesi del mondo.
Esempi di utilizzo: solette da ponte, pali di fondazione
5. Vantaggi
• La diffusione è favorita dalla proprietà degli FRP (Fiber Reinforced Polymer) di non essere
suscettibili ai fenomeni di corrosione, il che li rende potenzialmente utili per le costruzioni
esposte ad ambienti molto aggressivi, come ad esempio quelli marini o in situazioni in cui si
faccia un uso intensivo di sali antigelo, come ad esempio le infrastrutture in zone fredde o di
alta montagna. Infatti, i materiali compositi a base di fibre di vetro (GFRP, Glass Fiber
Reinforced Polymer) non sono conduttori.
• Ne risulta che l’impiego delle barre di GFRP, come armature di elementi esposti a correnti
vaganti, di fatto risolve il problema della conseguente corrosione, che aggredisce invece le
usuali armature metalliche. La presenza di correnti vaganti affligge, ad esempio, le strutture a
servizio del trasporto su rotaia (linee ferroviarie o metropolitane) a cielo aperto o in galleria.
Anche le solette di ponti stradali, utilizzati come cavalcavia ferroviari, possono essere
interessate dallo stesso fenomeno.
• In particolare per le solette da ponte non possono essere dimenticati i danni provocati dalla
corrosione delle armature metalliche dovuto allo spargimento di sali, nella stagione fredda, per
ostacolare la formazione di ghiaccio sulla carreggiata.
• Un altro non trascurabile vantaggio di questo tipo di armature è la facilità e la rapidità della
posa in opera, che consente di abbreviare in modo significativo i tempi e i costi di realizzazione
delle infrastrutture.
7. Bibliografia
• Sono disponibili, in campo internazionale, documenti di studio,
Istruzioni e/o Linee Guida sulla caratterizzazione ed accettazione
delle barre di FRP, come anche sulla progettazione, esecuzione e
controllo di strutture che utilizzano armature di questo tipo, sia
lente che pretese.
• Le prime pubblicazioni risalgono addirittura ai primi anni ’90.
• Una rassegna delle principali pubblicazioni è consultabile in un
recente articolo pubblicato nel maggio 2020 da L. Ascione e R.
Frassine sulla rivista Ingenio: Calcestruzzo armato con barre di
FRP: verso una normativa nazionale.
8. Il quadro normativo nazionale (1/2)
• In Italia, benché l’attenzione verso questo tipo di armature si sia
manifestato da tempo e la comunità scientifica e tecnica del nostro Paese si
sia impegnata tempestivamente nella redazione di un Documento Tecnico
sull’argomento, edito nel 2007 dal CNR e dal titolo ‘Istruzioni per la
Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo di Strutture di Calcestruzzo
Armato con Barre di Materiale Composito Fibrorinforzato’, le Norme
Tecniche per le Costruzioni emanate dal Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti (MIT) non ne hanno finora consentito un libero impiego.
• Solo nel maggio 2018, il MIT ha insediato un Gruppo di studio per la
redazione di due Linee Guida: una sulla identificazione, qualificazione e
accettazione delle barre di FRP ed un’altra sulla progettazione di strutture
di conglomerato cementizio armato con tali barre.
• Al momento i due Gruppi di studio hanno licenziato la due bozze di Linee
Guida, che sono attualmente all’esame di una commissione relatrice per la
discussione da parte dell’Assemblea del Consiglio Superiore dei Lavori
Pubblici, la competente approvazione, con eventuali modifiche, e
successiva pubblicazione, quest’ultima auspicabilmente attesa entro il
corrente anno 2020.
9. • Si rammenta che le vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni,
approvate con Decreto Ministeriale del 17 gennaio 2018
prescrivono, al § 11.1, che tutti i materiali e prodotti da costruzione,
quando impiegati per uso strutturale, debbano essere identificabili,
in possesso di specifica qualificazione all’uso previsto e debbano
altresì essere oggetto di controllo in fase di accettazione da parte
del Direttore dei lavori.
• A tal fine le norme predette prevedono che i materiali e i prodotti
da costruzione per uso strutturale, quando non marcati CE ai sensi
del Regolamento (UE) n.305/2011 o non provvisti di un ETAss
(European Technical Assessment) ai sensi dell’art. 26 del
Regolamento (UE) n. 305/2011, debbano essere in possesso di un
Certificato di Valutazione Tecnica (CVT) rilasciato dal Sevizio Tecnico
Centrale (STC), anche sulla base di linee guida approvate dal
Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Il quadro normativo nazionale (2/2)
10. Il quadro normativo internazionale
• Si segnala che nel 2019 l’EOTA ha pubblicato un
EAD (Employment Authorization Document) dal
titolo: ‘Carbon, Glass, Basalt and Aramid FRP Bar
Reinforcement of Structural Elements’.
• Inoltre, il CEN TC 250 ha insediato un Gruppo di
Lavoro per la redazione di un Annesso sull’uso
delle barre di FRP da accludere alla revisione
dell’Eurocodice 2, attesa per il 2023.
12. Scopo e Campo di Applicazione (1/3)
• La Linea Guida fornisce le procedure per l’identificazione,
la qualificazione ed il controllo di accettazione di barre di
FRP, rettilinee o sagomate a mo’ di staffe, o di barre con
ancoraggio terminale.
• I suddetti prodotti devono presentare una frazione
volumetrica di fibre continue di basalto, carbonio o vetro
non inferiore al 50% e devono essere realizzate con resine
termoindurenti.
13. Scopo e Campo di Applicazione (2/3)
• Le barre devono essere utilizzate come armatura lenta di getti di nuove
strutture di conglomerato cementizio, anche se tali getti integrano strutture
già esistenti.
• Per altre applicazioni, quali ad esempio il rinforzo esterno di strutture
esistenti di muratura, per la realizzazione di elementi sismoresistenti, o che
possano subire significative inversioni del segno delle sollecitazioni, e per
applicazioni che comportino il pretensionamento delle barre, possono
essere richieste dal MIT procedure di qualificazione aggiuntive.
• Le sezioni trasversali delle barre e delle staffe possono essere pressoché
circolari o di forma rettangolare.
• Il diametro nominale delle sezioni circolari deve variare nell’intervallo [5,
32] mm, comprendendo gli estremi dell’intervallo.
• La larghezza delle sezioni rettangolari, coincidente con la massima
dimensione della sezione, non deve essere superiore a 40 mm.
14. Scopo e Campo di Applicazione (3/3)
• Si segnala che il contenuto della Linea Guida non
corrisponde puntualmente a quello dell’EAD,
risultando per molti aspetti più restrittivo.
• E’ infatti prerogativa dell’Ente di normazione di
ciascun Stato Membro (nel nostro caso il MIT)
applicare criteri aggiuntivi rispetto alle
prescrizioni europee contenute nell’EAD qualora
lo ritenga necessario per adeguare le regole
d’impiego alle specificità delle applicazioni e del
mercato nazionale.
15. Caratteristiche prestazionali ai fini della
qualificazione
• Le barre e le staffe di FRP, oggetto della Linea Guida
del MIT, sono qualificate sulla base delle seguenti
caratteristiche, distinte in:
caratteristiche fisico-morfologiche (Tabella 1),
caratteristiche meccaniche la cui valutazione è
obbligatoria (Tabella 2),
caratteristiche meccaniche la cui valutazione è
lasciata alla facoltà del singolo Fabbricante (Tabella
3).
22. Qualificazione delle barre per il rilascio del CVT
• Ai fini della qualificazione di barre e/o di staffe di FRP
sono richieste:
la qualificazione del processo di produzione nello
stabilimento del Fabbricante, in termini di
organizzazione e qualità, assicurata da opportune
prove di controllo della produzione (FPC, Factory
Production Control);
la qualificazione delle barre in termini di
caratteristiche fisico-morfologiche e meccaniche,
mediante idonee prove iniziali di tipo (ITT, Initial
Type Testing).
23. Identificazione
• Ciascun prodotto qualificato deve costantemente essere riconoscibile
per quanto concerne le caratteristiche qualitative e riconducibile allo
stabilimento di produzione attraverso la marchiatura depositata presso il
STC, dalla quale risulti, in modo inequivocabile, il riferimento al
Fabbricante, allo stabilimento di produzione ed agli eventuali fornitori
esterni di fasi.
• Ogni prodotto deve essere marchiato con identificativi diversi da quelli di
prodotti aventi differenti caratteristiche, ma fabbricati nello stesso
stabilimento e con identificativi differenti da quelli di prodotti con uguali
caratteristiche, ma fabbricati in altri stabilimenti, siano essi o meno dello
stesso Fabbricante.
• La marchiatura, ove possibile, deve essere inalterabile nel tempo e senza
possibilità di manomissione.
24. Accettazione (1/2)
• I controlli di accettazione in cantiere sulle barre:
- sono obbligatori e di competenza del Direttore dei lavori;
- devono essere effettuati nell’ambito di ciascun lotto di spedizione e
devono riguardare tutti i tipi di prodotti oggetto di fornitura;
- tutte le prove devono essere effettuate da un Laboratorio di cui all’art. 59
del DPR 380/2001, con comprovata esperienza e dotato di
strumentazione adeguata per prove su materiali compositi, in tempo
ritenuto utile dal Direttore dei Lavori ai fini dell’accertamento della
qualità e della conformità alle specifiche di progetto dei prodotti oggetto
di fornitura e comunque non oltre 30 giorni dalla consegna del lotto di
spedizione di cui fanno parte i suddetti prodotti.
25. Accettazione (2/2)
• Il campionamento deve essere effettuato dal Direttore dei Lavori o da
tecnico di sua fiducia che deve assicurare, mediante idonee sigle,
etichettature indelebili, la rintracciabilità dei campioni in ordine alla
fornitura ed alla ubicazione e all’uso previsto in cantiere.
• Devono essere prelevati, da uno o più prodotti (barre rettilinee, staffe,
barre con ancoraggio) di FRP, n. 3 campioni in riferimento ad ogni lotto di
spedizione e comunque ogni 1000 m o frazione.
• Sui campioni prelevati secondo le modalità e nel numero precedentemente
descritti devono essere eseguite prove di trazione e di taglio trasversale.
• La prova si ritiene superata se, per ciascuno dei provini, non si registrano
valori delle resistenze meccaniche inferiori a quelli caratteristici di
qualificazione. Per quanto riguarda il modulo di Young, il valore medio
ottenuto dai tre provini non deve risultare inferiore al 90% del valore
medio di qualificazione.
26. Dalla Linea Guida
per
La progettazione di strutture di
conglomerato cementizio armato con
barre di FRP
27. Campo di applicazione
• Le barre di FRP utilizzabili ai fini della Linea Guida devono soddisfare i
requisiti prescritti nella Linea Guida sulla identificazione,
qualificazione e accettazione.
• Inoltre:
- devono avere un valore caratteristico della resistenza a trazione
non inferiore a 400 Mpa;
- devono avere un valore medio del modulo di elasticità a trazione in
direzione longitudinale non inferiore a 100 GPa per le barre con
fibre di carbonio e a 35 GPa per quelle con fibre di vetro o basalto;
- devono essere realizzate con resine termoindurenti.
28. Concetti basilari del progetto (1/2)
• Il progetto delle strutture di calcestruzzo armato con barre lente di FRP deve
soddisfare requisiti di resistenza e di esercizio.
• Un’attenzione particolare è richiesta nell’analisi strutturale, poiché la quasi totale
assenza di duttilità delle strutture di calcestruzzo armato con barre di FRP deve
essere tenuta in debita considerazione. In particolare non si possono adottare
analisi strutturali di tipo elasto-plastico o elastico con ridistribuzione.
• Di norma vanno eseguite specifiche verifiche di resistenza al fuoco degli elementi
strutturali, in accordo con la vigente normativa antincendio. Esse devono tenere
conto del valore della temperatura di transizione vetrosa, Tg.
• Alcune tipologie strutturali, come ad esempio le solette da ponte e più in generale
quelle che non delimitano volumi chiusi all’interno dei quali possa divampare un
incendio, risentono in misura limitata dei problemi di resistenza al fuoco e non
richiedono specifiche verifiche.
29. Concetti basilari del progetto (2/2)
• La Linea Guida fornisce regole progettuali per le
sollecitazioni di Flessione (sia per lo Stato Limite
Ultimo, SLU, che di Esercizio, SLE), Pressoflessione,
Punzonamento, Taglio, Torsione.
• Sono anche forniti dettagli costruttivi e valori minimi
di armatura.
• Ci si limita qui a sintetizzare quanto prescritto per la
Flessione ed il Taglio.
30. Principi generali del progetto e regole di applicazione
(1/2)
• Ai fini delle verifiche di sicurezza degli elementi strutturali di
calcestruzzo armato con barre di FRP si deve fare riferimento
alla vita utile convenzionale ed ai corrispondenti livelli delle
azioni di calcolo previsti nella normativa vigente.
• Qualora le barre di FRP vengano utilizzate per la realizzazione di
costruzioni di calcestruzzo armato a carattere provvisionale, le
azioni di calcolo e la valutazione della sicurezza devono essere
commisurate alla reale vita utile della struttura (inferiore ad un
anno) in accordo con la normativa specifica.
31. Principi generali del progetto e regole di applicazione
(2/2)
• Il valore di calcolo, , della generica proprietà di resistenza o di
deformazione di un materiale, ed in particolare di una barra di FRP, può
essere espresso in forma generale mediante una relazione del tipo:
• è il valore caratteristico della proprietà in questione, è un fattore di
conversione che tiene conto, in maniera moltiplicativa, di problemi
speciali di progetto, è infine il fattore parziale del materiale.
dX
k
d
m
X
X
kX
m
32. Il fattore di conversione si ottiene come prodotto del fattore di conversione
ambientale, , per il fattore di conversione relativo ad effetti di lunga durata, .
Per i valori da attribuire a tali fattori si rimanda rispettivamente alle successive
Tabelle.
a l
Fattori parziali e di conversione (1/2)
34. Sollecitazione di Flessione (1/2)
• Le ipotesi fondamentali su cui si basa l’analisi allo SLU delle sezioni di calcestruzzo armato
con barre di FRP sollecitate a flessione sono le seguenti:
o conservazione delle sezioni piane fino a rottura, in modo che il diagramma delle
deformazioni normali sia lineare;
o perfetta aderenza tra calcestruzzo delle barre di FRP;
o incapacità del calcestruzzo di resistere a sforzi di trazione;
o legame costitutivo del calcestruzzo conforme alla normativa vigente;
o legame costitutivo del composito fibrorinforzato elastico lineare fino a rottura;
o in caso di presenza di armature di FRP in zone che possono essere soggette a
compressione, l’area del composito fibrorinforzato deve essere trattata come avente le
stesse proprietà del calcestruzzo compresso circostante;
o adeguata lunghezza di ancoraggio e sovrapposizione delle barre di FRP.
35. Sollecitazione di Flessione (2/2)
• Per lo SLE, ci si limita in questa sede alle prescrizioni della Linea Guida sui
valori dell’apertura delle fessure, importanti per proteggere le barre di FRP
e garantire la funzionalità degli elementi.
• Viene suggerito di fare riferimento alla sola combinazione di carico
frequente.
• L’apertura delle fessure per le strutture armate con barre di FRP non deve
essere in nessun caso superiore a 0,5 mm.
• Ad eccezione dei casi di impiego di barre lisce, le sperimentazioni
effettuate su elementi armati con barre di FRP hanno dimostrato la validità
delle formule predittive riportate nell’EC2 per il calcolo dell’apertura delle
fessure, sia in termini di distanza tra le fessure sia in termini di effetto
irrigidente del calcestruzzo teso.
36. Sollecitazione di Taglio (1/2)
• La Linea Guida prende in considerazione il solo caso di armatura a taglio realizzata
con staffe disposte perpendicolarmente all’asse dell’elemento.
• Le verifiche a taglio di elementi di calcestruzzo armato con barre di FRP si eseguono
esclusivamente nei confronti degli SLU.
• Allo SLU, la resistenza di calcolo a taglio dell’elemento armato con barre di FRP in
presenza di staffe è valutabile mediante una adeguata schematizzazione a traliccio.
• Gli elementi resistenti dell’ideale traliccio sono: le armature trasversali, le armature
longitudinali, il corrente compresso di calcestruzzo e i puntoni d’anima inclinati.
L’inclinazione dei puntoni di calcestruzzo rispetto all’asse della trave è pari a 45°.
39. Conclusioni
• La stesura di Linee Guida da parte del Ministero riguardanti l’uso strutturale di materiali
innovativi è di grande utilità: sia per disciplinarne l’uso, ma anche per regolarizzare il mercato
delle costruzioni garantendo la circolazione di materiali qualificati, con indubbie ricadute sulla
sicurezza e sulla crescita dello specifico segmento di mercato.
• In particolare, le due Linee Guida dedicate all’impiego di barre di FRP per il rinforzo di getti di
conglomerato cementizio consentirà ai tecnici di risolvere adeguatamente annosi problemi di
corrosione delle armature metalliche, riducendo in modo significativo i corrispettivi costi e
tempi per la manutenzione.
• La divulgazione dell’informazione sulla prossima pubblicazione delle due Linee Guida può
essere di ausilio per i Fabbricanti, ai fini della predisposizione di una produzione conforme
alle direttive ministeriale, e ai progettisti ai fini della tempestiva messa a punto di idonee
procedure automatizzate di calcolo.
• Anche nel nostro Paese, le Parti interessate potranno, finalmente e liberamente, utilizzare le
barre di FRP come armature di nuovi getti di conglomerato cementizio, nel rispetto delle
disposizioni delle NTC e del Decreto Legislativo n.106 del 16 giugno 2017.