More than Just Lines on a Map: Best Practices for U.S Bike Routes
A proposito del marchio
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Il marchio aziendale è progettato considerando che
l’accompagnerà per tutta la vita, e contribuisce a creare
l’immagine e l’opinione che i clienti si fanno.
La progettazione del marchio è un lavoro impegnativo: forma,
colore e font, sono il risultato di un’attenta e minuziosa ricerca
per offrire sempre la soluzione ottimale e originale.
Un buon marchio oltre ad essere attinente all’attività che
rappresenta, deve avere una forma semplice e piacevole, per
essere impresso facilmente nella memoria, originale per non
essere confuso con altri. Inoltre deve essere leggibile su
qualsiasi supporto e in qualsiasi dimensione (insegna, biglietto
da visita, etichetta, sito web).
Il marchio può appartenere a varie categorie:
- pittogramma che può essere:
- una stilizzazione di elementi reali come un albero, una casa,
un fiore, ecc.,
- un simbolo che crea un concetto e lo rappresenta (bandiera,
croce, stella, ecc.),
- un ideogramma che è una raffigurazione astratta di un
concetto come equilibrio, stabilità, forza, movimento, ecc.
- logotipo è la rappresentazione grafica di un nome, di una sigla o
di un monogramma. Può essere un marchio o esserne la parte
leggibile che accompagna un pittogramma.
Non uso la parola logo perchè genera confusione, il termine è
inglese e sta a significare sia il marchio che il logotipo.
Definizione, categorie, requisiti, metodo progettuale.
Appunti e considerazioni.
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In conclusione un buon marchio deve avere forma e colori
facilmente distinguibili e non seguire troppo le mode del
momento considerando che è progettato per durare nel tempo,
infatti accompagnerà l’azienda e/o il prodotto per tutta la sua vita.
In pratica si parte dal briefing con il cliente per capire quali
concetti si devono rappresentare, segue una casistica della
concorrenza per avere un’idea ben precisa del contesto/mercato
in cui dovrà affermarsi quel determinato marchio. Quindi si inizia a
lavorare alle varie ipotesi possibili utilizzando la tecnica del
breinstorming per mettere in luce liberamente tutti gli aspetti
correlati. Si procede definendo i concetti da elaborare
scegliendo la categoria. Si devono eliminare gli elementi inutili,
ma allo stesso tempo fare in modo che si evidenzi il significato che
si vuole prevalentemente affidare al marchio.
Una volta che si è giunti all’elaborazione finale si passa alla fase di
costruzione del marchio, preferibilmente iscrivendolo in una
delle figure geometriche fondamentali (come il quadrato, il
cerchio e il triangolo). Si fanno prove in positivo, in negativo e le
riduzioni poi si termina con la fase di definizione del colore, senza
dimenticarsi delle valenze simboliche che porta con se.
Ma non finisce qui perché il lavoro più difficile è quello finale di
convincere il cliente che un buon marchio non può comunicare
tutto ciò che lui vorrebbe e seguire il suo gusto personale, ma i
concetti utili a caratterizzare l'azienda in maniera univoca ed
efficace. Una selezione dei marchi progettati nel corso degli anni dal 1982.
Definizione, categorie, requisiti, metodo progettuale.
Appunti e considerazioni.
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Per completare vi mostro come sono nati alcuni marchi di forma
triangolare.
Il triangolo ripete il simbolismo del numero 3. Universalmente è
un numero fondamentale. Per i cinesi è un numero perfetto
espressione della totalità, nel Cristianesimo Dio è uno in tre
persone.
Al triangolo sono legati vari trittici:
- sulle fasi della vita: nascita, maturità, morte;
- sulle fasi del tempo: passato, presente, futuro.
Ogni figura, se dal suo centro partono linee verso gli angoli può
essere divisa in più triangoli.
È alla base per la formazione della piramide.
Il triangolo equilatero rappresenta la divinità, l’armonia, le
proporzioni; il triangolo rettangolo (cioè equilatero tagliato in due)
rappresenta la perdita di equilibrio.
Nella tradizione giudaica il triangolo equilatero rappresenta Dio.
Il triangolo con la punta in alto rappresenta i fuoco e il sesso
maschile; con la punta in basso l’acqua e il sesso femminile.
In alchimia il triangolo è simbolo di fuoco e del cuore, ma anche
dell'aria, dell'acqua e della terra.
Definizione, categorie, requisiti, metodo progettuale.
Appunti e considerazioni.
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A.G.I. Associazione
Grafologica Italiana
L’Associazione Grafologica,
tramite lo studio della scrittura
di una persona individua le sue
caratteristiche psicologiche.
Per rappresentare
l'associazione attraverso il
marchio ho elaborato un segno
all’origine dell’alfabeto di forma
triangolare, scelto perché, oltre
a ricordare nell’insieme la A
maiuscola, iniziale della sigla
A.G.I., sempre triangolare, è la
prima lettera dell’alfabeto.
Inoltre separando il segno
verticalmente al centro si
evidenziano due G (iniziale di
Grafologica), una speculare
all’altra. Il segno, ottenuto con
un pennello, sottolinea la
manualità della scrittura.
Per tale marchio è stato scelto
il colore nero perché è quello
tipico dell’inchiostro per
scrivere.
Andreozzi
Mobili in giunco
L'azienda Andreozzi è
specializzata nella produzione
di mobili in giunco. Il triangolo è
alla base della costruzione del
marchio per evidenziare la
lettera A iniziale del nome
dell’azienda. La A è ottenuta
dall’intreccio di tre elementi
geometrici, per ricordare la
realizzazione dei mobili in
giunco, inoltre le 3 aste a
destra prendono la forma di
una freccia per connotare
dinamicità, avanzamento,
movimento. Il colore rosa
fucsia utilizzato, rende il
marchio fresco e con un
impatto visivo forte e
immediato.
Azienda Agricola
“La Favorita”
Un marchio triangolare
composto da diversi elementi
circolari che nel complesso
rappresentano la stilizzazione
di un grappolo di uva (l’azienda
produce vino, olio e si occupa
di lavorazioni di terreni).
I due elementi in verde scuro
evidenziano una A iniziale di
Azienda Agricola, inoltre le
forme allungate richiamano le
olive e le tipiche tracce che le
ruote dei trattori lasciano sul
terreno.
Il colore verde utilizzato per il
marchio con in due tonalità è
un chiaro, forte e immediato
riferimento alla natura e quindi
all'attività dell'Azienda Agricola.
ARS Azienda regionale
Sanitaria
Lo studio del marchio parte
dall’esigenza di sintetizzare gli
obiettivi guida dell’Agenzia
Regionale Sanitaria, sorta
quale supporto tecnico della
Regione Marche: esprime i
concetti di innovazione,
organizzazione, efficienza,
molteplicità di servizi,
dinamicità, scambio di flussi
informativi (tra cittadini e ARS e
tra ARS e Regione). Il marchio
realizzato è lo sviluppo grafico
di una costruzione impossibile,
e nel complesso raffigura una
A. I colori verde e azzurro,
scelti con cura tra le tonalità più
fresche, oltre a ricordare i colori
tipici della Regione Marche
(azzurro=mare; verde=colline)
nel contesto della Sanità
assumono le valenze di igiene,
ordine e professionalità.
Definizione, categorie, requisiti, metodo progettuale.
Appunti e considerazioni.