2. Dall’intervento di Fabrizio Barca,
alcune parole chiave:
• I progetti vengono dopo. Prima la strategia.
• Non c’è innovazione senza scontro di idee. Costruire luoghi di conflitto.
• La scuola ci deve stare da protagonista.
• Scambiare informazioni con territori simili. Alleanze con aree vaste.
• Non i progetti, ma le persone.
• Portare in partita protagonisti che non hanno voce.
• La cooperazione tra i Comuni.
• Una strategia rimette in ordine l’insieme delle cose.
• Identità del territorio e giovani.
• Il tessile al centro.
• Cultura uscita pochissimo… Cultura e paesaggio da precisare.
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3. Questo territorio ha una strategia?
No perché di progetti ne conosciamo tanti, ma una strategia?!?
Cosa intendiamo per «Strategia»? – Giusto per capirsi…
La strategia è da intendersi come un
piano di azioni concepite e disegnate per
raggiungere un particolare obiettivo.
Una Strategia, mette quindi insieme pensiero, piano e azioni, o meglio, tattica.
La strategia aiuta a capire che cosa fai, che cosa vuoi essere e, la cosa più importante, come
pianificare per arrivare a raggiungere lo scopo prefissato.
La strategia identifica gli obiettivi e la direzione che i singoli manager e in genere tutti gli impiegati
devono avere per poter definire il loro lavoro e avere successo personale e a livello di
organizzazione.
Un’organizzazione che non ha una strategia va da una direzione a un’altra seguendo le differenti
opportunità del “day by day”, ma senza mai raggiungere grandi risultati.
www.pianificazionestrategica.com 3
4. Se accettiamo questo allora possiamo dire
che, pur avendo ognuno di noi uno o più
obiettivi, piani e azioni, se vorremo
raggiungere GRANDI risultati, dobbiamo
pensare di collocarli dentro ad una strategia?
E se si, se siamo d’accordo (noi lo siamo ovviamente)…
Perché non lo facciamo?!?
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5. Perché Industria, Artigianato, Commercio,Turismo,
Cooperazione, Agricoltura,Volontariato,
Istruzione, Sindacato, Ordini Professionali, Sanità,
Enti locali e persino ‘pezzi di Stato’ sviluppano (in
molti casi con successo) i loro progetti, le loro
azioni, le loro idee invece di provare ad inserirle in
una strategia?
Perché non accade o non può accadere più
quello che successe nel 1944-45, proprio
qui, nel nostro territorio?
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6. ‘’Il Patto della Montagna è il primo atto in Europa
con cui si stabilisce la parità salariale tra uomo e
donna. Nel 1944 – ’45, in piena guerra, si riuniscono
clandestinamente a Biella imprenditori, operai e
partigiani per siglare un accordo volto a mantenere
attive le fabbriche tessili e migliorare le condizioni di
lavoro, affermando parità retributiva a parità di
lavoro. Una conquista che diverrà legge italiana ed
europea solo negli anni Sessanta.
Non siamo in guerra oggi?
Metaforicamente parlando per fortuna…
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7. Forse perché ognuna di quelle importanti
aggregazioni di persone e di interessi, è preoccupata
più di quello che (probabilmente) si potrà perdere,
che di quello che (sicuramente) si potrà guadagnare?
Occorre quindi (siamo ancora in tempo):
Più coraggio!
Un vero e proprio ‘comando’
(volutamente tradotto dalla
parola inglese ‘Leadership’).
Per elaborare una
STRATEGIA DI CRESCITA E SOSTENIBILITÀ DI
TUTTO ILTERRITORIO BIELLESE 7
8. • Il nostro è un territorio a vocazione industriale Vero
• Il tessile è e deve restare la nostra eccellenza Vero
• L’artigianato, il suo dinamismo e le sue eccellenze vanno sostenute Vero
• Il commercio e il turismo vanno ulteriormente valorizzati Vero
• La cooperazione, il volontariato sono un’eccellenza e un valore aggiunto Vero
• L’ambiente, la qualità della vita sono da difendere e diffondere Vero
• La coesione sociale è evidente, i rapporti sindacali sono responsabili Vero
• La criminalità è ben al di sotto della media nazionale Vero
Vediamo un po’ di ‘luoghi e frasi comuni’:
E però poi basta! Andiamo oltre!!!
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• L’elenco potrebbe continuare lo sapete vero?
9. costruiamo luoghi dove ci sia del conflitto, letture diverse della realtà.
Come ha detto Barca:
Scambiamo informazioni con territori simili al nostro.
Pensiamo alle persone prima che ai progetti.
Raccomandiamo e pretendiamo collaborazione.
Scomponiamo e ricomponiamo le tante tessere del mosaico, delle
ricchezze, delle differenze, delle criticità del nostroTerritorio.
Ed elaboriamo una strategia!
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10. Una strategia che faccia crescere tutti, che non lasci
indietro nessuno.
Perché nessuno può più farcela da solo.
Ne abbiamo (ancora) i mezzi e le capacità.
E la nostra storia ci dice che non dobbiamo aver
paura del cambiamento.
Noi (CNA) siamo pronti: abbiamo idee, tesi, argomenti
che molti di voi conoscono e che siamo pronti a ‘’far
confliggere’’.
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11. Ma… la politica cosa c’entra?
Centra centra…
A patto che sia quella con la Pmaiuscola…
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12. Filastrocca del mutamento
Aiuto sto cambiando! Disse il ghiaccio. Sto diventando acqua, come faccio?
Acqua che fugge nel suo gocciolio! Ci sono gocce, non ci sono io!
Ma il sole disse: calma i tuoi pensieri. Il mondo cambia sotto i raggi miei.
Tu tieniti ben stretto a ciò che eri. E poi lasciati andare a ciò che sei.
Quel ghiaccio diventò un fiume d’argento. Non ebbe più paura di cambiare.
E un giorno disse: il sale che io sento mi dice che sto diventando mare.
E mare sia. Perché ho capito, adesso.
Non cambio in qualcos’altro, ma in me stesso.
BrunoTogliolini
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