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Il sistema di
risk-assesment e
risk-management
in acquedotto
Ing. Davide Chiuch
Direttore Gestione Acquedotti Gruppo CAP
Risk Assesment e Risk Management
Approccio di valutazione e gestione del rischio,
basato sulla prevenzione e controllo
Piano di Sicurezza
dell’Acqua (PSA)
Approccio
retrospettivo,
basato sulla
sorveglianza
OGGI
IERI
Risk assesment (RA) – Risk management (RM)
Valutazione
dei rischi
1. Descrizione del sistema idrico (RA)
2. Identificazione dei pericoli e degli eventi pericolosi (RA)
3. Valutazione del rischio (RA)
4. Implementazione di strumenti di controllo (RM)
5. Definizione delle priorità di azione (RM)
Risk Assesment
A. Captazione B. Trattamento C. Distribuzione D. Erogazione
1. Descrizione del sistema idrico
# Evento pericoloso Pericolo associato
1 Fenomeni meteorologici eccezionali (alluvioni, gravi periodi di siccità, ecc.) Cambiamenti repentini della qualità delle acque, aumento della richiesta, riduzione della disponibilità della risorsa idrica
2 Clima e variazioni stagionali
Variazioni stagionali della qualità delle acque, riduzione della disponibilità della risorsa idrica, fioriture algali, aumento della
concentrazione di tossine, modifiche dell’odore
3 Geologia e conformazione del territorio in cui è situata la risorsa idrica Presenza nelle acque di sostanze naturali potenzialmente dannose
4 Attività agricole nei pressi della risorsa idrica
Contaminazione microbiologica dovuta a dispersione o stoccaggio di liquami o letame, contaminazione chimica dovuta all’utilizzo
di sostanze per il trattamento delle colture, contaminazioni dovute all’utilizzo di fertilizzanti
5 Allevamenti di bestiame nei pressi della risorsa idrica Contaminazioni microbiologiche e da nitriti, antiparassitari
6 Presenza di animali al pascolo e animali selvatici Contaminazioni microbiologiche e da nitrati
7 Attività di acquacoltura Contaminazioni dovute all’utilizzo di mangimi e pesticidi
8 Presenza di foreste nei pressi della risorsa idrica
Attività di abbattimento possono provocare fenomeni di sedimentazione nei bacini idrici - incendi boschivi possono provocare
contaminazioni da idrocarburi policiclici aromatici - contaminazioni da pesticidi
9 Presenza di industrie (anche siti dismessi e abbandonati) Contaminazione chimica, microbiologica e radiologica, perdita della disponibilità della risorsa idrica
10 Acque reflue da insediamenti urbani
Possibile contaminazione microbiologica - sversamento di sostanze potenzialmente pericolose per la salute umana – scarico da
troppo pieno delle acque piovane con una potenziale contaminazione microbiologica
11 Presenza di impianti di trattamento a monte del punto di presa Aumento della torbidità – contaminazione chimica e microbiologica
12 Trasporti
Trasporti su strada - perdite (pesticidi agenti chimici, sostanze radioattive) - trasporti ferroviari - perdite (pesticidi, sostanze
radioattive) - trasporti aerei - perdite (sostanze organiche)
13 Utilizzi ricreativi Contaminazione microbiologica
14 Mattatoi Contaminazione chimica (disinfettanti..) Organica (residui della macellazione) e microbiologica
15 Attività estrattive (miniere e cave) Contaminazione da metalli pesanti, e sostanze esplosive, incremento della torbidità, altri agenti chimici, sostanze radioattive
16 Accessi non controllati alla risorsa idrica o al punto di captazione Contaminazione microbiologica
17
Infrastrutture inadeguate al punto di captazione (mancata impermeabilizzazione di un pozzo,
chiusure non a tenuta)
Contaminazione di natura chimica e microbiologica
18 Stoccaggio di rifiuti
Ingresso di percolati nella falda o in pozzi non impermeabilizzati, possono causare contaminazioni di natura chimica e
microbiologica
19
Presenza di centrali idroelettriche, di impianti nucleari (reattori, centri di stoccaggio di combustibile
nucleare e/o di scorie nucleari)
Possibili variazioni della qualità delle acque - contaminazioni dovute a fuoriuscite di oli dovuti alla presenza di generatori. Possibili
contaminazioni da uranio e radionuclidi artificiali
20 Opere di drenaggio, dragaggio possono causare fenomeni di sedimentazione Fenomeni di sedimentazione – aumento torbidità - possibili contaminazioni da sostanze presenti nei sedimenti
21 Formazione di sedimenti all’interno del sistema di pompaggio Aumento della torbidità, contaminazione chimica e microbiologica, diminuzione della disponibilità della risorsa
22 Presenza di specie infestanti (alghe, mitili) Blocco dei sistemi di pompaggio, indisponibilità della risorsa idrica
23 Accumulo di fanghi nei serbatoi di acqua Contaminazione chimica e microbiologica
24 Danneggiamento dei serbatoi di acqua Contaminazione chimica e microbiologica
25 Atti di vandalismo/terrorismo Contaminazione deliberata della risorsa idrica, sospensione dell’utilizzo della risorsa
26 Disastri nucleari/ambientali Contaminazioni da sostanze radioattive, perdita della disponibilità della risorsa idrica
Risk Assesment
2. Identificazione dei pericoli e degli eventi pericolosi
* Tabella B1 – Appendice B «Linee guida per la valutazione e gestione del rischio nella filiera delle acque destinate al consumo
umano secondo il modello dei Water Safety Plan (Istituto Superiore di Sanità)
A. CAPTAZIONE
17
Infrastrutture inadeguate al punto
di captazione
Contaminazione di natura chimica e
microbiologica
21
Formazione di sedimenti all’interno
del sistema di pompaggio
Aumento della torbidità, contaminazione chimica e
microbiologica, diminuzione della disponibilità della
risorsa
3
Geologia e conformazione
dell’acquifero da cui è prelevata la
risorsa idrica
Presenza nell’ acqua grezza sollevata di sostanze
naturali e/o inquinanti in concentrazioni molto
elevate
# Evento pericoloso Pericolo associato
27
Infiltrazioni di acque superficiali in falda o sorgenti sprovviste di dispositivi di filtrazione per Cryptosporidium, fonti di approvvigionamento di acque superficiali
sprovviste di dispositivi di filtrazione per Cryptosporidium
Contaminazione microbiologica (es. agenti biologici con forme di resistenza, virus)
28 Impianti di trattamento sottodimensionati Immissione in rete di acqua non trattata, contaminazione chimica e microbiologica
29 Mancanza di funzionamento di uno o più stadi dei trattamenti (interruzione della corrente, assenza di comunicazione, sovraccarico di tensione) Immissione in rete di acqua non trattata, contaminazione chimica e microbiologica
30
Cattiva gestione e/o cattiva manutenzione dell’impianto di Coagulazione/Flocculazione/ Chiarificazione, sovraccarico dell’impianto, variazioni chimico-fisiche
dell’acqua
Trasporto di flocculanti, contaminazione chimica e microbiologica
31 Crescita di alghe nei chiarificatori Intasamento dei filtri, compromissione della qualità dell’acqua
32 Chiarificatori con danni strutturali Ingresso di agenti chimici/microbiologici nell’acqua in uscita dall’impianto di trattamento
33 Pre-trattamenti inadeguati (mancata chiarificazione) Inadeguata rimozione del particolato
34 Processi di controllo inadeguati per la filtrazione (assenza di monitoraggio della torbidità) Inadeguata rimozione del particolato o di contaminanti specifici
35 Elevato flusso di acqua Inadeguata rimozione del particolato
36 Filtri intasati Inadeguata rimozione del particolato
37 Insufficiente capacità filtrante Inadeguata rimozione delle particelle
38 Composizione inappropriata dei filtri Inadeguata rimozione delle particelle o di un determinato contaminante
39 Manutenzione del filtro scarsa o assente (presenza di crepe o bolle) Inadeguata rimozione delle particelle o di un determinato contaminante
40 Regime inadeguato di lavaggio in controcorrente (es. la lunghezza del ciclo inadeguata, guasto della pompa, perdita del materiale filtrante) Inadeguata rimozione del particolato
41 Riattivazione dei filtri a sabbia senza un adeguato periodo di maturazione Inadeguata rimozione delle particelle o di un determinato contaminante
42 Raggiungimento del punto di breakthrough dei filtri (diminuita rimozione di oocisti di Cryptosporidium) Contaminazione microbiologica
43 Acqua di controlavaggio nell’impianto di trattamento Aumento della torbidità
44 Intasamento o rottura delle membrane nei trattamenti di filtrazione su membrana Filtrazione assente o insufficiente, immissione in rete di acqua non adeguatamente trattata
45 Mancato funzionamento/spegnimento dell’impianto di disinfezione (clorazione, UV) casuale o dovuto alla manutenzione Assenza di disinfezione, immissione in rete di acqua non adeguatamente trattata
46 Assenza di sistemi di commutazione negli impianti di disinfezione (dosaggio di cloro, UV) in caso di avarie o durante la manutenzione Disinfezione inadeguata, immissione in rete di acqua non trattata
47 Mancanza di sistemi di allarme in caso di guasto di apparecchiature di disinfezione Assenza di disinfezione, immissione in rete di acqua non adeguatamente trattata
48 Dosaggio del cloro non adeguato al flusso Disinfezione inadeguata
49 Presenza di apparecchiature e dispositivi elettrici in grado di rilasciare PCB (grandi trasformatori, unità di rifasamento e ad olio interruttori) Contaminazione da PCB
50 Atti di vandalismo Contaminazione deliberata presso l’impianto di trattamento
51 Perdite dai serbatoi di stoccaggio delle sostanze chimiche e serbatoi di carburante Contaminazione chimica dell’acqua immessa in rete
52 Sovradosaggio di sostanze chimiche a causa di uno scarso sistema di controllo Contaminazione chimica
53 Interruzione di fornitura elettrica Mancato funzionamento dei trattamenti, contaminazione chimica e microbiologica, interruzione del flusso idrico
54 Lotti deteriorati di sostanze chimiche - trattamenti inadeguati Immissione in rete di acqua non adeguatamente trattata
55 Alluvioni/eventi climatici eccezionali Perdita di funzionalità o limitazione di impianti di trattamento
56 Incendi esplosioni Perdita di funzionalità o limitazione di impianti di trattamento
57 Utilizzo di materiali e trattamenti chimici non approvati e reagenti chimici con insufficiente grado di purezza Contaminazione dell’acqua in uscita dall’impianto di trattamento
58 Rotture della strumentazione di controllo del processo di trattamento Interruzione del trattamento, trattamento inefficace, messa in distribuzione di acqua non adeguatamente trattata
59 Interruzione della funzionalità della telemetria Trattamenti inefficaci, messa in distribuzione di acqua non adeguatamente trattata
60 Accesi non controllati alla risorsa idrica o al punto di captazione Contaminazione microbiologica
61 Infrastrutture inadeguate Contaminazione di natura chimica e microbiologica
Risk Assesment
B. TRATTAMENTO
2. Identificazione dei pericoli e degli eventi pericolosi
* Tabella B2 – Appendice B «Linee guida per la valutazione e gestione del rischio nella filiera delle acque destinate al consumo
umano secondo il modello dei Water Safety Plan (Istituto Superiore di Sanità)»
37 Insufficiente capacità filtrante Inadeguata rimozione dei contaminanti
38 Composizione inappropriata dei filtri
Inadeguata rimozione di un determinato
contaminante
48
Dosaggio del cloro non adeguato al
flusso
Disinfezione inadeguata
53 Interruzione di fornitura elettrica
Interruzione del flusso idrico, contaminazione
chimica e microbiologica
# Evento pericoloso Pericolo associato
62 Rottura delle tubazioni di acqua Contaminazione chimica e/o microbiologica
63 Fluttuazioni della pressione e/o del flusso idrico e/o fornitura intermittente Infiltrazione di acqua contaminata in rete, distacchi di biofilm
64 Malfunzionamenti nei sistemi automatici di apertura/chiusura delle valvole
Inversione del flusso idrico, contaminazione chimica e/o
microbiologica
65 Utilizzo di materiali non approvati Contaminazione chimica
66 Connessioni non autorizzate Contaminazione da riflusso
67 Perdite dai serbatoi di servizio Introduzione di contaminanti
68 Accesso non protetto ai serbatoi di servizio Contaminazione
69 Atti di vandalismo Contaminazione o interruzione della fornitura
70 Suoli contaminati
Contaminazione dell’acqua di approvvigionamento in presenza di
tubatura danneggiata contaminazione chimica e microbiologica
71 Presenza di tubazioni in piombo Contaminazione da piombo
72 Tubazioni in plastica Contaminazione dovuta allo sversamento di solventi e oli
73 Eccesiva presenza di disinfettante e sostanza organica Formazione di sottoprodotti di disinfezione
74 Carenza di disinfettante residuo Contaminazione microbiologica
75 Inadeguata manutenzione del sistema di tubazioni Ingresso di contaminanti
76 Perdite/tubature intasate /malfunzionamento delle pompe e delle valvole Ingresso di contaminanti
77 Intermittenza della fornitura idrica Ingresso di contaminanti
78 Operazioni di lavaggio e risanamento di reti Accumulo di depositi
79 Assenza di valvole di non ritorno Possono provocare contaminazioni dell’acqua nella rete pubblica
80 Accessi aperti alle riserve Contaminazione chimiche e microbiologiche
Risk Assesment
C. DISTRIBUZIONE/EROGAZIONE
2. Identificazione dei pericoli e degli eventi pericolosi
* Tabella B3 – Appendice B «Linee guida per la valutazione e gestione del rischio nella filiera delle acque destinate al consumo
umano secondo il modello dei Water Safety Plan (Istituto Superiore di Sanità)»
79 Assenza di valvole di non ritorno Contaminazione dell'acqua pubblica di rete
62 Rottura delle tubazioni di acqua Contaminazione chimica e/o microbiologica
63
Fluttuazioni della pressione e/o del flusso idrico
e/o fornitura intermittente
Infiltrazione di acqua contaminata in rete,
distacchi di biofilm
65 Utilizzo di materiali non approvati Contaminazione chimica e/o microbiologica
66 Connessioni non autorizzate Contaminazione da riflusso
Grado di probabilità
Insignificante
(senza impatto o con
impatto insignificante)
Minore
(impatto poco
significativo)
Moderata
(es. non conformità di
tipo organolettico)
Grave
(non conformità a valori
di legge o di riferimento)
Molto grave
(effetti gravi/catastrofici
sulla salute)
Raro
(es. 1 volta ogni 5 anni)
1 2 3 4 5
Improbabile
(es. 1 volta all'anno)
2 4 6 8 10
Moderatamente probabile
(es. 1 volta al mese)
3 6 9 12 15
Probabile
(es. 1 volta a settimana)
4 8 12 16 20
Quasi certo
(es. 1 volta al giorno)
5 10 15 20 25
Grado < 6 6-9 10-15 > 15
Classificazione basso medio alto molto alto
Gravità delle conseguenze
CRITERIO UTILIZZATO: matrice di rischio
Risk Assesment
3. Valutazione del rischio
# Evento pericoloso Pericolo associato
Grado di
probabilità
Gravità delle
conseguenze
Rischio
27
Infiltrazioni di acque superficiali in falda o sorgenti sprovviste di dispositivi di filtrazione per
Cryptosporidium, fonti di approvvigionamento di acque superficiali sprovviste di dispositivi di
filtrazione per Cryptosporidium
Contaminazione microbiologica (es. agenti biologici con forme di
resistenza, virus)
4 1 4
28 Impianti di trattamento sottodimensionati
Immissione in rete di acqua non trattata, contaminazione chimica e
microbiologica
4 5 20
29 Mancanza di funzionamento di uno o più stadi dei trattamenti (interruzione della corrente, Immissione in rete di acqua non trattata, contaminazione chimica e 4 5 20
30
Cattiva gestione e/o cattiva manutenzione dell’impianto di Coagulazione/Flocculazione/
Chiarificazione, sovraccarico dell’impianto, variazioni chimico-fisiche dell’acqua
Trasporto di flocculanti, contaminazione chimica e microbiologica 1 2 2
31 Crescita di alghe nei chiarificatori Intasamento dei filtri, compromissione della qualità dell’acqua 4 3 12
32 Chiarificatori con danni strutturali
Ingresso di agenti chimici/microbiologici nell’acqua in uscita
dall’impianto di trattamento
5 1 5
33 Pre-trattamenti inadeguati (mancata chiarificazione) Inadeguata rimozione del particolato 2 3 6
34 Processi di controllo inadeguati per la filtrazione (assenza di monitoraggio della torbidità) Inadeguata rimozione del particolato o di contaminanti specifici 2 2 4
35 Elevato flusso di acqua Inadeguata rimozione del particolato 3 4 12
36 Filtri intasati Inadeguata rimozione del particolato 3 3 9
37 Insufficiente capacità filtrante Inadeguata rimozione delle particelle 5 4 20
38 Composizione inappropriata dei filtri
Inadeguata rimozione delle particelle o di un determinato
contaminante
5 5 25
39 Manutenzione del filtro scarsa o assente (presenza di crepe o bolle)
Inadeguata rimozione delle particelle o di un determinato
contaminante
2 2 4
40
Regime inadeguato di lavaggio in controcorrente (es. la lunghezza del ciclo inadeguata, guasto
della pompa, perdita del materiale filtrante)
Inadeguata rimozione del particolato 2 3 6
41 Riattivazione dei filtri a sabbia senza un adeguato periodo di maturazione
Inadeguata rimozione delle particelle o di un determinato
contaminante
3 3 9
42
Raggiungimento del punto di breakthrough dei filtri (diminuita rimozione di oocisti di
Cryptosporidium)
Contaminazione microbiologica 1 2 2
43 Acqua di controlavaggio nell’impianto di trattamento Aumento della torbidità 3 1 3
44 Intasamento o rottura delle membrane nei trattamenti di filtrazione su membrana
Filtrazione assente o insufficiente, immissione in rete di acqua non
adeguatamente trattata
5 2 10
45
Mancato funzionamento/spegnimento dell’impianto di disinfezione (clorazione, UV) casuale o
dovuto alla manutenzione
Assenza di disinfezione, immissione in rete di acqua non
adeguatamente trattata
4 5 20
46
Assenza di sistemi di commutazione negli impianti di disinfezione (dosaggio di cloro, UV) in
caso di avarie o durante la manutenzione
Disinfezione inadeguata, immissione in rete di acqua non trattata 3 3 9
47 Mancanza di sistemi di allarme in caso di guasto di apparecchiature di disinfezione
Assenza di disinfezione, immissione in rete di acqua non
adeguatamente trattata
5 1 5
48 Dosaggio del cloro non adeguato al flusso Disinfezione inadeguata 5 5 25
49 Presenza di apparecchiature e dispositivi elettrici in grado di rilasciare PCB (grandi Contaminazione da PCB 5 3 15
50 Atti di vandalismo Contaminazione deliberata presso l’impianto di trattamento 3 4 12
51 Perdite dai serbatoi di stoccaggio delle sostanze chimiche e serbatoi di carburante Contaminazione chimica dell’acqua immessa in rete 2 2 4
52 Sovradosaggio di sostanze chimiche a causa di uno scarso sistema di controllo Contaminazione chimica 3 1 3
53 Interruzione di fornitura elettrica
Mancato funzionamento dei trattamenti, contaminazione chimica e
microbiologica, interruzione del flusso idrico
5 5 25
54 Lotti deteriorati di sostanze chimiche - trattamenti inadeguati Immissione in rete di acqua non adeguatamente trattata 3 3 9
55 Alluvioni/eventi climatici eccezionali Perdita di funzionalità o limitazione di impianti di trattamento 1 4 4
56 Incendi esplosioni Perdita di funzionalità o limitazione di impianti di trattamento 1 2 2
57
Utilizzo di materiali e trattamenti chimici non approvati e reagenti chimici con insufficiente
grado di purezza
Contaminazione dell’acqua in uscita dall’impianto di trattamento 2 3 6
58 Rotture della strumentazione di controllo del processo di trattamento
Interruzione del trattamento, trattamento inefficace, messa in
distribuzione di acqua non adeguatamente trattata
5 3 15
59 Interruzione della funzionalità della telemetria
Trattamenti inefficaci, messa in distribuzione di acqua non
adeguatamente trattata
4 2 8
60 Accesi non controllati alla risorsa idrica o al punto di captazione Contaminazione microbiologica 3 1 3
61 Infrastrutture inadeguate Contaminazione di natura chimica e microbiologica 3 1 3
RISULTATI
CAPTAZIONE TRATTAMENTO DISTRIBUZIONE
Risk Assesment
3. Valutazione del rischio
# Evento pericoloso Pericolo associato
Grado di
probabilità
Gravità delle
conseguenze
Rischio
1 Fenomeni meteorologici eccezionali (alluvioni, gravi periodi di siccità, ecc.)
Cambiamenti repentini dellaqualitàdelle acque, aumentodellarichiesta,
riduzione delladisponibilitàdellarisorsaidrica
2 4 8
2 Climae variazioni stagionali
Variazioni stagionali dellaqualitàdelle acque, riduzione delladisponibilità
dellarisorsaidrica, fioriture algali, aumentodellaconcentrazione di tossine,
modifiche dell’odore
2 3 6
3 Geologiae conformazione del territorioincui è situatalarisorsaidrica Presenzanelle acque di sostanze naturali potenzialmente dannose 1 5 5
4 Attivitàagricole nei pressi dellarisorsaidrica
Contaminazione microbiologicadovutaadispersione ostoccaggiodi liquami o
letame, contaminazione chimicadovutaall’utilizzodi sostanze peril
trattamentodelle colture, contaminazioni dovute all’utilizzodi fertilizzanti
5 2 10
5 Allevamenti di bestiame nei pressi dellarisorsaidrica Contaminazioni microbiologiche e danitriti, antiparassitari 4 3 12
6 Presenzadi animali al pascoloe animali selvatici Contaminazioni microbiologiche e danitrati 4 3 12
7 Attivitàdi acquacoltura Contaminazioni dovute all’utilizzodi mangimi e pesticidi 3 1 3
8 Presenzadi foreste nei pressi dellarisorsaidrica
Attivitàdi abbattimentopossonoprovocare fenomeni di sedimentazione nei
bacini idrici - incendi boschivi possonoprovocare contaminazioni da
idrocarburi policiclici aromatici - contaminazioni dapesticidi
3 2 6
9 Presenzadi industrie (anche siti dismessi e abbandonati)
Contaminazione chimica, microbiologicae radiologica, perditadella
disponibilitàdellarisorsaidrica
1 4 4
10 Acque reflue dainsediamenti urbani
Possibile contaminazione microbiologica- sversamentodi sostanze
potenzialmente pericolose perlasalute umana–scaricodatroppopienodelle
acque piovane conunapotenziale contaminazione microbiologica
5 3 15
11 Presenzadi impianti di trattamentoamonte del puntodi presa Aumentodellatorbidità–contaminazione chimicae microbiologica 2 1 2
12 Trasporti
Trasporti sustrada- perdite (pesticidi agenti chimici, sostanze radioattive) -
trasporti ferroviari - perdite (pesticidi, sostanze radioattive) - trasporti aerei -
perdite (sostanze organiche)
4 3 12
13 Utilizzi ricreativi Contaminazione microbiologica 3 4 12
14 Mattatoi
Contaminazione chimica(disinfettanti..) Organica(residui dellamacellazione)
e microbiologica
5 2 10
15 Attivitàestrattive (miniere e cave)
Contaminazione dametalli pesanti, e sostanze esplosive, incrementodella
torbidità, altri agenti chimici, sostanze radioattive
1 1 1
16 Accessi noncontrollati allarisorsaidricaoal puntodi captazione Contaminazione microbiologica 4 3 12
17
Infrastrutture inadeguate al puntodi captazione (mancataimpermeabilizzazione di un
pozzo, chiusure nonatenuta)
Contaminazione di naturachimicae microbiologica 5 5 25
18 Stoccaggiodi rifiuti
Ingressodi percolati nellafaldaoinpozzi nonimpermeabilizzati, possono
causare contaminazioni di naturachimicae microbiologica
3 5 15
19
Presenzadi centrali idroelettriche, di impianti nucleari (reattori, centri di stoccaggiodi
combustibile nucleare e/odi scorie nucleari)
Possibili variazioni dellaqualitàdelle acque - contaminazioni dovute a
fuoriuscite di oli dovuti allapresenzadi generatori. Possibili contaminazioni da
uranioe radionuclidi artificiali
2 5 10
20 Opere di drenaggio, dragaggiopossonocausare fenomeni di sedimentazione
Fenomeni di sedimentazione –aumentotorbidità- possibili contaminazioni da
sostanze presenti nei sedimenti
1 4 4
21 Formazione di sedimenti all’internodel sistemadi pompaggio
Aumentodellatorbidità, contaminazione chimicae microbiologica,
diminuzione delladisponibilitàdellarisorsa
5 5 25
22 Presenzadi specie infestanti (alghe, mitili) Bloccodei sistemi di pompaggio, indisponibilitàdellarisorsaidrica 3 3 9
23 Accumulodi fanghi nei serbatoi di acqua Contaminazione chimicae microbiologica 4 2 8
24 Danneggiamentodei serbatoi di acqua Contaminazione chimicae microbiologica 2 1 2
25 Atti di vandalismo/terrorismo
Contaminazione deliberatadellarisorsaidrica, sospensione dell’utilizzodella
risorsa
3 1 3
26 Disastri nucleari/ambientali
Contaminazioni dasostanze radioattive, perditadelladisponibilitàdellarisorsa
idrica
3 3 9
# Evento pericoloso Pericolo associato
Grado di
probabilità
Gravità delle
conseguenze
Rischio
62 Rotturadelle tubazioni di acqua Contaminazione chimicae/omicrobiologica 4 4 16
63
Fluttuazioni dellapressione e/odel flussoidricoe/ofornitura
intermittente
Infiltrazione di acquacontaminatainrete, distacchi di biofilm 4 5 20
64
Malfunzionamenti nei sistemi automatici di apertura/chiusuradelle
valvole
Inversione del flussoidrico, contaminazione chimicae/o
microbiologica
3 5 15
65 Utilizzodi materiali nonapprovati Contaminazione chimicae/omicrobiologica 4 4 16
66 Connessioni nonautorizzate Contaminazione dariflusso 5 5 25
67 Perdite dai serbatoi di servizio Introduzione di contaminanti 3 1 3
68 Accessononprotettoai serbatoi di servizio Contaminazione 1 5 5
69 Atti di vandalismo Contaminazione ointerruzione dellafornitura 1 4 4
70 Suoli contaminati
Contaminazione dell'acquadi approvvigionamentoinpresenza
di tubaturadanneggiatacontaminazione chimicae
microbiologica
2 3 6
71 Presenzadi tubazioni inpiombo Contaminazione dapiombo 2 5 10
72 Tubazioni inplastica Contaminazione dovutaallosversamentodi solventi e oli 1 2 2
73 Eccesivapresenzadi disinfettante e sostanzaorganica Formazione di sottoprodotti di disinfezione 1 1 1
74 Carenzadi disinfettante residuo Contaminazione microbiologica 1 4 4
75 Inadeguatamanutenzione del sistemadi tubazioni Ingressodi contaminanti 5 3 15
76
Perdite/tubature intasate /malfunzionamentodelle pompe e delle
valvole
Ingressodi contaminanti 4 3 12
77 Intermittenzadellafornituraidrica Ingressodi contaminanti 2 2 4
78 Operazioni di lavaggioe risanamentodi reti Accumulodi depositi 3 3 9
79 Assenzadi valvole di nonritorno
Possonoprovocare contaminazioni dell'acquanellarete
pubblica
5 5 25
80 Accessi aperti alle riserve Contaminazioni chimiche e microbiologiche 5 1 5
# Evento pericoloso Rischio
62 Rottura delle tubazioni di acqua 16
63 Fluttuazioni della pressione e/o 20
65 Utilizzo di materiali non approvati 16
66 Connessioni non autorizzate 25
79 Assenza di valvole di non ritorno 25
# Evento pericoloso Rischio
62 Rottura delle tubazioni di acqua 20
63
Fluttuazioni della pressione e/o
del flusso idrico e/o fornitura
intermittente
16
65 Utilizzo di materiali non approvati 16
66 Connessioni non autorizzate 20
# Evento pericoloso Rischio
28 Impianti di trattamento sottodimensionati 20
29
Mancanza di funzionamento di un
trattamento
16
37 Insufficiente capacità filtrante 21
38 Composizione inappropriata dei filtri 18
45 Spegnimento/Mancato funzionamento 23
48 Dosaggio del cloro non adeguato 16
53 Interruzione di fornitura elettrica 22
# Evento pericoloso Rischio
3
Geologia e conformazione del
territorio in cui è situata la risorsa
idrica
16
17
Infrastrutture inadeguate al punto di
captazione
18
21
Formazione di sedimenti all’interno
del sistema di pompaggio
21
Risk management
4. Implementazione di strumenti di prevenzione e controllo
OBIETTIVI STRUMENTI
Piano Infrastrutturale
Acquedotti
Telecontrollo
WebGIS
Smart Metering
Contatori intelligenti
Mappatura dettagliata e
georeferenziata delle reti
Controllo degli inquinanti
nell’ acqua grezza sollevata
Controllo in remoto dei
processi di trattamento
Controllo degli impianti privati
di allacciamento
PIA
TLC
GIS
SM
Risk management
4. Implementazione di strumenti di sorveglianza, prevenzione e controllo
Risk management
Area di Prevenzione e Controllo Area di sorveglianza
Call Center
Ricerca perdite
Analisi
dell’acqua
Piano Infrastrutturale Acquedotti (PIA)
Cos’è?
Modello matematico integrato multilivello :
1. geologico del sottosuolo
2. di flusso degli acquiferi
3. di trasporto delle sostanze solubili
4. di reti ed impianti
Risk management
4. Implementazione di strumenti di prevenzione e controllo
Output:
1. Creazione di un data base idrochimico sulla base di 45.000 analisi
effettuate nell’ultimo decennio
2. Creazione di n. 24 mappe tematiche in formato raster con la possibilità
di rappresentare in modo chiaro la distribuzione spaziale e l’andamento
temporale di:
- Grandezze idrologiche (sollevato; soggiacenza)
- Grandezze idro-fisico-chimiche
- Consente di interpretare/comprendere fenomeni complessi
- Consente di effettuare previsioni tramite elaborazione di trend
- Consente di sovrapporre gli effetti di 2 o più fenomeni (fenomeni di
inquinamento, malfunzionamento o arresto di impianti, ecc.)
- Consente di confrontare scenari diversi in tempi brevi
Risk management
4. Implementazione di strumenti di prevenzione e controllo
Vantaggi:
Piano Infrastrutturale Acquedotti (PIA)
• Possibilità di interrogare anche dal mondo Webgis qualsiasi oggetto pozzo,
in riferimento a:
Caratteristiche fisico-chimiche
(conducibilità elettrica, residuo fisso,
ecc.)
Caratteristiche ioniche
(sodio, solfati, cloruri, ecc.)
Sostanze inquinanti
(TCEP, nitrati, ecc.)
Risk management
4.1 DB idrochimico-fisico
• Mappa della soggiacenza della falda
• Mappa di criticità demografica
Risk management
4.2 Mappe tematiche
• Mappa dei nitrati
• Mappa del sollevato
Risk management
4.2 Mappe tematiche
Telecontrollo (TLC)
Cos’è?
Un sistema integrato di:
1. Telemetria
2. Teleallarme
3. Telegestione
Risk management
4. Implementazione di strumenti di prevenzione e controllo
Output:
1. Invia SMS/e-mail in orario lavorativo e effettua chiamate vocali al
personale in regime di reperibilità
2. Misura alcune grandezze significative (portata, pressione, livelli,
concentrazione inquinanti, assorbimenti energetici, ecc.)
3. Comando a distanza di accensione/settaggio/spegnimento di una
apparecchiatura elettromeccanica
 Consente di ricevere gli allarmi con inoltro diretto al personale in
reperibilità
 Consente di acquisire in tempo reale sinottici e trend
 Consente di comandare da remoto gli apparati
 Consente di storicizzazione dati e generare report
Risk management
4. Implementazione di strumenti di prevenzione e controllo
Vantaggi:
Telecontrollo (TLC)
Webgis
Cos’è?
Un sistema informativo, in grado di :
1. Rappresentare geograficamente
reti e impianti sul territorio
2. Rappresentare le caratteristiche e
lo stato corrente delle reti e degli
impianti
Risk management
4. Implementazione di strumenti di prevenzione e controllo
Output:
1. Planimetrie
2. schede monografiche
sempre aggiornate in
tempo reale
 Consente di navigare in modo interattivo all’interno della cartografia
 Consente di interrogare i diversi livelli della mappa
 Consente di effettuare ricerche per indirizzo
 Consente di calcolare distanze e superfici
 Consente di stampare in scala la cartografia
 Consente di “catturare lo schermo”
 Consente di colllegarsi a Google Maps
 Consente di colllegarsi a Google Street View
Risk management
4. Implementazione di strumenti di prevenzione e controllo
Vantaggi:
Webgis
Smart Metering (SM)
Cos’è?
Un sistema di telelettura di contatori, ma
anche di rilevazione di valori di misura
interessanti per la gestione delle reti
Risk management
4. Implementazione di strumenti di prevenzione e controllo
Output:
1. Consumo d’acqua per utenza
2. Misura di portate
3. Pressioni in rete
4. Indicazione perdite
5. Misura di pH, conducibilità
6. Analisi in linea
 Consente di effettuare bilanci idrici a qualsiasi scala spazio-temporale
 Consente di individuare immediatamente perdite o consumi anomali
 Consente di effettuare monitoraggio qualitativo/quantitativo, puntuale e
in tempo reale
Risk management
4. Implementazione di strumenti di prevenzione e controllo
Vantaggi:
Smart metering (SM)
5. Definizione delle priorità di azione
Concorrono al raggiungimento degli obiettivi del PSA 2 tipi di investimento:
1. di tipo infrastrutturale
2. finalizzati al potenziamento degli strumenti di controllo e monitoraggio
Pianificazione degli investimenti
a breve/medio/lungo termine
Risk management
ANNI 2010-2014 ANNI 2015-2019
per implementazione
sistema
per sonde e periferiche
per implementazione
sistema
per sonde e periferiche
PIA 320.000,00 53.000,00 550.000,00 770.000,00
Telecontrollo 890.000,00 890.000,00
Webgis 407.150,00 300.000,00
Smart metering - 2.830.000,00
Non trascurare l’importanza di:
1. Dotarsi di un PSA integrato con il sistema di qualità aziendale
2. Costituire un team di progetto per il miglioramento del PSA eterogeneo
con competenze diversificate (carattere multidisciplinare)
3. Diffondere il PSA a tutti gli stakeholders (pubblicazione sul sito, possibilità
di accesso a strumenti di lavoro)
4. Verificare l’efficacia del PSA medesimo, in ultima analisi attraverso un
indagine di customer-satisfaction
Conclusione: per non fallire
Grazie dell’attenzione

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Il Sistema di risk-management del servizio idrico

  • 1. Il sistema di risk-assesment e risk-management in acquedotto Ing. Davide Chiuch Direttore Gestione Acquedotti Gruppo CAP
  • 2. Risk Assesment e Risk Management Approccio di valutazione e gestione del rischio, basato sulla prevenzione e controllo Piano di Sicurezza dell’Acqua (PSA) Approccio retrospettivo, basato sulla sorveglianza OGGI IERI
  • 3. Risk assesment (RA) – Risk management (RM) Valutazione dei rischi 1. Descrizione del sistema idrico (RA) 2. Identificazione dei pericoli e degli eventi pericolosi (RA) 3. Valutazione del rischio (RA) 4. Implementazione di strumenti di controllo (RM) 5. Definizione delle priorità di azione (RM)
  • 4. Risk Assesment A. Captazione B. Trattamento C. Distribuzione D. Erogazione 1. Descrizione del sistema idrico
  • 5. # Evento pericoloso Pericolo associato 1 Fenomeni meteorologici eccezionali (alluvioni, gravi periodi di siccità, ecc.) Cambiamenti repentini della qualità delle acque, aumento della richiesta, riduzione della disponibilità della risorsa idrica 2 Clima e variazioni stagionali Variazioni stagionali della qualità delle acque, riduzione della disponibilità della risorsa idrica, fioriture algali, aumento della concentrazione di tossine, modifiche dell’odore 3 Geologia e conformazione del territorio in cui è situata la risorsa idrica Presenza nelle acque di sostanze naturali potenzialmente dannose 4 Attività agricole nei pressi della risorsa idrica Contaminazione microbiologica dovuta a dispersione o stoccaggio di liquami o letame, contaminazione chimica dovuta all’utilizzo di sostanze per il trattamento delle colture, contaminazioni dovute all’utilizzo di fertilizzanti 5 Allevamenti di bestiame nei pressi della risorsa idrica Contaminazioni microbiologiche e da nitriti, antiparassitari 6 Presenza di animali al pascolo e animali selvatici Contaminazioni microbiologiche e da nitrati 7 Attività di acquacoltura Contaminazioni dovute all’utilizzo di mangimi e pesticidi 8 Presenza di foreste nei pressi della risorsa idrica Attività di abbattimento possono provocare fenomeni di sedimentazione nei bacini idrici - incendi boschivi possono provocare contaminazioni da idrocarburi policiclici aromatici - contaminazioni da pesticidi 9 Presenza di industrie (anche siti dismessi e abbandonati) Contaminazione chimica, microbiologica e radiologica, perdita della disponibilità della risorsa idrica 10 Acque reflue da insediamenti urbani Possibile contaminazione microbiologica - sversamento di sostanze potenzialmente pericolose per la salute umana – scarico da troppo pieno delle acque piovane con una potenziale contaminazione microbiologica 11 Presenza di impianti di trattamento a monte del punto di presa Aumento della torbidità – contaminazione chimica e microbiologica 12 Trasporti Trasporti su strada - perdite (pesticidi agenti chimici, sostanze radioattive) - trasporti ferroviari - perdite (pesticidi, sostanze radioattive) - trasporti aerei - perdite (sostanze organiche) 13 Utilizzi ricreativi Contaminazione microbiologica 14 Mattatoi Contaminazione chimica (disinfettanti..) Organica (residui della macellazione) e microbiologica 15 Attività estrattive (miniere e cave) Contaminazione da metalli pesanti, e sostanze esplosive, incremento della torbidità, altri agenti chimici, sostanze radioattive 16 Accessi non controllati alla risorsa idrica o al punto di captazione Contaminazione microbiologica 17 Infrastrutture inadeguate al punto di captazione (mancata impermeabilizzazione di un pozzo, chiusure non a tenuta) Contaminazione di natura chimica e microbiologica 18 Stoccaggio di rifiuti Ingresso di percolati nella falda o in pozzi non impermeabilizzati, possono causare contaminazioni di natura chimica e microbiologica 19 Presenza di centrali idroelettriche, di impianti nucleari (reattori, centri di stoccaggio di combustibile nucleare e/o di scorie nucleari) Possibili variazioni della qualità delle acque - contaminazioni dovute a fuoriuscite di oli dovuti alla presenza di generatori. Possibili contaminazioni da uranio e radionuclidi artificiali 20 Opere di drenaggio, dragaggio possono causare fenomeni di sedimentazione Fenomeni di sedimentazione – aumento torbidità - possibili contaminazioni da sostanze presenti nei sedimenti 21 Formazione di sedimenti all’interno del sistema di pompaggio Aumento della torbidità, contaminazione chimica e microbiologica, diminuzione della disponibilità della risorsa 22 Presenza di specie infestanti (alghe, mitili) Blocco dei sistemi di pompaggio, indisponibilità della risorsa idrica 23 Accumulo di fanghi nei serbatoi di acqua Contaminazione chimica e microbiologica 24 Danneggiamento dei serbatoi di acqua Contaminazione chimica e microbiologica 25 Atti di vandalismo/terrorismo Contaminazione deliberata della risorsa idrica, sospensione dell’utilizzo della risorsa 26 Disastri nucleari/ambientali Contaminazioni da sostanze radioattive, perdita della disponibilità della risorsa idrica Risk Assesment 2. Identificazione dei pericoli e degli eventi pericolosi * Tabella B1 – Appendice B «Linee guida per la valutazione e gestione del rischio nella filiera delle acque destinate al consumo umano secondo il modello dei Water Safety Plan (Istituto Superiore di Sanità) A. CAPTAZIONE 17 Infrastrutture inadeguate al punto di captazione Contaminazione di natura chimica e microbiologica 21 Formazione di sedimenti all’interno del sistema di pompaggio Aumento della torbidità, contaminazione chimica e microbiologica, diminuzione della disponibilità della risorsa 3 Geologia e conformazione dell’acquifero da cui è prelevata la risorsa idrica Presenza nell’ acqua grezza sollevata di sostanze naturali e/o inquinanti in concentrazioni molto elevate
  • 6. # Evento pericoloso Pericolo associato 27 Infiltrazioni di acque superficiali in falda o sorgenti sprovviste di dispositivi di filtrazione per Cryptosporidium, fonti di approvvigionamento di acque superficiali sprovviste di dispositivi di filtrazione per Cryptosporidium Contaminazione microbiologica (es. agenti biologici con forme di resistenza, virus) 28 Impianti di trattamento sottodimensionati Immissione in rete di acqua non trattata, contaminazione chimica e microbiologica 29 Mancanza di funzionamento di uno o più stadi dei trattamenti (interruzione della corrente, assenza di comunicazione, sovraccarico di tensione) Immissione in rete di acqua non trattata, contaminazione chimica e microbiologica 30 Cattiva gestione e/o cattiva manutenzione dell’impianto di Coagulazione/Flocculazione/ Chiarificazione, sovraccarico dell’impianto, variazioni chimico-fisiche dell’acqua Trasporto di flocculanti, contaminazione chimica e microbiologica 31 Crescita di alghe nei chiarificatori Intasamento dei filtri, compromissione della qualità dell’acqua 32 Chiarificatori con danni strutturali Ingresso di agenti chimici/microbiologici nell’acqua in uscita dall’impianto di trattamento 33 Pre-trattamenti inadeguati (mancata chiarificazione) Inadeguata rimozione del particolato 34 Processi di controllo inadeguati per la filtrazione (assenza di monitoraggio della torbidità) Inadeguata rimozione del particolato o di contaminanti specifici 35 Elevato flusso di acqua Inadeguata rimozione del particolato 36 Filtri intasati Inadeguata rimozione del particolato 37 Insufficiente capacità filtrante Inadeguata rimozione delle particelle 38 Composizione inappropriata dei filtri Inadeguata rimozione delle particelle o di un determinato contaminante 39 Manutenzione del filtro scarsa o assente (presenza di crepe o bolle) Inadeguata rimozione delle particelle o di un determinato contaminante 40 Regime inadeguato di lavaggio in controcorrente (es. la lunghezza del ciclo inadeguata, guasto della pompa, perdita del materiale filtrante) Inadeguata rimozione del particolato 41 Riattivazione dei filtri a sabbia senza un adeguato periodo di maturazione Inadeguata rimozione delle particelle o di un determinato contaminante 42 Raggiungimento del punto di breakthrough dei filtri (diminuita rimozione di oocisti di Cryptosporidium) Contaminazione microbiologica 43 Acqua di controlavaggio nell’impianto di trattamento Aumento della torbidità 44 Intasamento o rottura delle membrane nei trattamenti di filtrazione su membrana Filtrazione assente o insufficiente, immissione in rete di acqua non adeguatamente trattata 45 Mancato funzionamento/spegnimento dell’impianto di disinfezione (clorazione, UV) casuale o dovuto alla manutenzione Assenza di disinfezione, immissione in rete di acqua non adeguatamente trattata 46 Assenza di sistemi di commutazione negli impianti di disinfezione (dosaggio di cloro, UV) in caso di avarie o durante la manutenzione Disinfezione inadeguata, immissione in rete di acqua non trattata 47 Mancanza di sistemi di allarme in caso di guasto di apparecchiature di disinfezione Assenza di disinfezione, immissione in rete di acqua non adeguatamente trattata 48 Dosaggio del cloro non adeguato al flusso Disinfezione inadeguata 49 Presenza di apparecchiature e dispositivi elettrici in grado di rilasciare PCB (grandi trasformatori, unità di rifasamento e ad olio interruttori) Contaminazione da PCB 50 Atti di vandalismo Contaminazione deliberata presso l’impianto di trattamento 51 Perdite dai serbatoi di stoccaggio delle sostanze chimiche e serbatoi di carburante Contaminazione chimica dell’acqua immessa in rete 52 Sovradosaggio di sostanze chimiche a causa di uno scarso sistema di controllo Contaminazione chimica 53 Interruzione di fornitura elettrica Mancato funzionamento dei trattamenti, contaminazione chimica e microbiologica, interruzione del flusso idrico 54 Lotti deteriorati di sostanze chimiche - trattamenti inadeguati Immissione in rete di acqua non adeguatamente trattata 55 Alluvioni/eventi climatici eccezionali Perdita di funzionalità o limitazione di impianti di trattamento 56 Incendi esplosioni Perdita di funzionalità o limitazione di impianti di trattamento 57 Utilizzo di materiali e trattamenti chimici non approvati e reagenti chimici con insufficiente grado di purezza Contaminazione dell’acqua in uscita dall’impianto di trattamento 58 Rotture della strumentazione di controllo del processo di trattamento Interruzione del trattamento, trattamento inefficace, messa in distribuzione di acqua non adeguatamente trattata 59 Interruzione della funzionalità della telemetria Trattamenti inefficaci, messa in distribuzione di acqua non adeguatamente trattata 60 Accesi non controllati alla risorsa idrica o al punto di captazione Contaminazione microbiologica 61 Infrastrutture inadeguate Contaminazione di natura chimica e microbiologica Risk Assesment B. TRATTAMENTO 2. Identificazione dei pericoli e degli eventi pericolosi * Tabella B2 – Appendice B «Linee guida per la valutazione e gestione del rischio nella filiera delle acque destinate al consumo umano secondo il modello dei Water Safety Plan (Istituto Superiore di Sanità)» 37 Insufficiente capacità filtrante Inadeguata rimozione dei contaminanti 38 Composizione inappropriata dei filtri Inadeguata rimozione di un determinato contaminante 48 Dosaggio del cloro non adeguato al flusso Disinfezione inadeguata 53 Interruzione di fornitura elettrica Interruzione del flusso idrico, contaminazione chimica e microbiologica
  • 7. # Evento pericoloso Pericolo associato 62 Rottura delle tubazioni di acqua Contaminazione chimica e/o microbiologica 63 Fluttuazioni della pressione e/o del flusso idrico e/o fornitura intermittente Infiltrazione di acqua contaminata in rete, distacchi di biofilm 64 Malfunzionamenti nei sistemi automatici di apertura/chiusura delle valvole Inversione del flusso idrico, contaminazione chimica e/o microbiologica 65 Utilizzo di materiali non approvati Contaminazione chimica 66 Connessioni non autorizzate Contaminazione da riflusso 67 Perdite dai serbatoi di servizio Introduzione di contaminanti 68 Accesso non protetto ai serbatoi di servizio Contaminazione 69 Atti di vandalismo Contaminazione o interruzione della fornitura 70 Suoli contaminati Contaminazione dell’acqua di approvvigionamento in presenza di tubatura danneggiata contaminazione chimica e microbiologica 71 Presenza di tubazioni in piombo Contaminazione da piombo 72 Tubazioni in plastica Contaminazione dovuta allo sversamento di solventi e oli 73 Eccesiva presenza di disinfettante e sostanza organica Formazione di sottoprodotti di disinfezione 74 Carenza di disinfettante residuo Contaminazione microbiologica 75 Inadeguata manutenzione del sistema di tubazioni Ingresso di contaminanti 76 Perdite/tubature intasate /malfunzionamento delle pompe e delle valvole Ingresso di contaminanti 77 Intermittenza della fornitura idrica Ingresso di contaminanti 78 Operazioni di lavaggio e risanamento di reti Accumulo di depositi 79 Assenza di valvole di non ritorno Possono provocare contaminazioni dell’acqua nella rete pubblica 80 Accessi aperti alle riserve Contaminazione chimiche e microbiologiche Risk Assesment C. DISTRIBUZIONE/EROGAZIONE 2. Identificazione dei pericoli e degli eventi pericolosi * Tabella B3 – Appendice B «Linee guida per la valutazione e gestione del rischio nella filiera delle acque destinate al consumo umano secondo il modello dei Water Safety Plan (Istituto Superiore di Sanità)» 79 Assenza di valvole di non ritorno Contaminazione dell'acqua pubblica di rete 62 Rottura delle tubazioni di acqua Contaminazione chimica e/o microbiologica 63 Fluttuazioni della pressione e/o del flusso idrico e/o fornitura intermittente Infiltrazione di acqua contaminata in rete, distacchi di biofilm 65 Utilizzo di materiali non approvati Contaminazione chimica e/o microbiologica 66 Connessioni non autorizzate Contaminazione da riflusso
  • 8. Grado di probabilità Insignificante (senza impatto o con impatto insignificante) Minore (impatto poco significativo) Moderata (es. non conformità di tipo organolettico) Grave (non conformità a valori di legge o di riferimento) Molto grave (effetti gravi/catastrofici sulla salute) Raro (es. 1 volta ogni 5 anni) 1 2 3 4 5 Improbabile (es. 1 volta all'anno) 2 4 6 8 10 Moderatamente probabile (es. 1 volta al mese) 3 6 9 12 15 Probabile (es. 1 volta a settimana) 4 8 12 16 20 Quasi certo (es. 1 volta al giorno) 5 10 15 20 25 Grado < 6 6-9 10-15 > 15 Classificazione basso medio alto molto alto Gravità delle conseguenze CRITERIO UTILIZZATO: matrice di rischio Risk Assesment 3. Valutazione del rischio
  • 9. # Evento pericoloso Pericolo associato Grado di probabilità Gravità delle conseguenze Rischio 27 Infiltrazioni di acque superficiali in falda o sorgenti sprovviste di dispositivi di filtrazione per Cryptosporidium, fonti di approvvigionamento di acque superficiali sprovviste di dispositivi di filtrazione per Cryptosporidium Contaminazione microbiologica (es. agenti biologici con forme di resistenza, virus) 4 1 4 28 Impianti di trattamento sottodimensionati Immissione in rete di acqua non trattata, contaminazione chimica e microbiologica 4 5 20 29 Mancanza di funzionamento di uno o più stadi dei trattamenti (interruzione della corrente, Immissione in rete di acqua non trattata, contaminazione chimica e 4 5 20 30 Cattiva gestione e/o cattiva manutenzione dell’impianto di Coagulazione/Flocculazione/ Chiarificazione, sovraccarico dell’impianto, variazioni chimico-fisiche dell’acqua Trasporto di flocculanti, contaminazione chimica e microbiologica 1 2 2 31 Crescita di alghe nei chiarificatori Intasamento dei filtri, compromissione della qualità dell’acqua 4 3 12 32 Chiarificatori con danni strutturali Ingresso di agenti chimici/microbiologici nell’acqua in uscita dall’impianto di trattamento 5 1 5 33 Pre-trattamenti inadeguati (mancata chiarificazione) Inadeguata rimozione del particolato 2 3 6 34 Processi di controllo inadeguati per la filtrazione (assenza di monitoraggio della torbidità) Inadeguata rimozione del particolato o di contaminanti specifici 2 2 4 35 Elevato flusso di acqua Inadeguata rimozione del particolato 3 4 12 36 Filtri intasati Inadeguata rimozione del particolato 3 3 9 37 Insufficiente capacità filtrante Inadeguata rimozione delle particelle 5 4 20 38 Composizione inappropriata dei filtri Inadeguata rimozione delle particelle o di un determinato contaminante 5 5 25 39 Manutenzione del filtro scarsa o assente (presenza di crepe o bolle) Inadeguata rimozione delle particelle o di un determinato contaminante 2 2 4 40 Regime inadeguato di lavaggio in controcorrente (es. la lunghezza del ciclo inadeguata, guasto della pompa, perdita del materiale filtrante) Inadeguata rimozione del particolato 2 3 6 41 Riattivazione dei filtri a sabbia senza un adeguato periodo di maturazione Inadeguata rimozione delle particelle o di un determinato contaminante 3 3 9 42 Raggiungimento del punto di breakthrough dei filtri (diminuita rimozione di oocisti di Cryptosporidium) Contaminazione microbiologica 1 2 2 43 Acqua di controlavaggio nell’impianto di trattamento Aumento della torbidità 3 1 3 44 Intasamento o rottura delle membrane nei trattamenti di filtrazione su membrana Filtrazione assente o insufficiente, immissione in rete di acqua non adeguatamente trattata 5 2 10 45 Mancato funzionamento/spegnimento dell’impianto di disinfezione (clorazione, UV) casuale o dovuto alla manutenzione Assenza di disinfezione, immissione in rete di acqua non adeguatamente trattata 4 5 20 46 Assenza di sistemi di commutazione negli impianti di disinfezione (dosaggio di cloro, UV) in caso di avarie o durante la manutenzione Disinfezione inadeguata, immissione in rete di acqua non trattata 3 3 9 47 Mancanza di sistemi di allarme in caso di guasto di apparecchiature di disinfezione Assenza di disinfezione, immissione in rete di acqua non adeguatamente trattata 5 1 5 48 Dosaggio del cloro non adeguato al flusso Disinfezione inadeguata 5 5 25 49 Presenza di apparecchiature e dispositivi elettrici in grado di rilasciare PCB (grandi Contaminazione da PCB 5 3 15 50 Atti di vandalismo Contaminazione deliberata presso l’impianto di trattamento 3 4 12 51 Perdite dai serbatoi di stoccaggio delle sostanze chimiche e serbatoi di carburante Contaminazione chimica dell’acqua immessa in rete 2 2 4 52 Sovradosaggio di sostanze chimiche a causa di uno scarso sistema di controllo Contaminazione chimica 3 1 3 53 Interruzione di fornitura elettrica Mancato funzionamento dei trattamenti, contaminazione chimica e microbiologica, interruzione del flusso idrico 5 5 25 54 Lotti deteriorati di sostanze chimiche - trattamenti inadeguati Immissione in rete di acqua non adeguatamente trattata 3 3 9 55 Alluvioni/eventi climatici eccezionali Perdita di funzionalità o limitazione di impianti di trattamento 1 4 4 56 Incendi esplosioni Perdita di funzionalità o limitazione di impianti di trattamento 1 2 2 57 Utilizzo di materiali e trattamenti chimici non approvati e reagenti chimici con insufficiente grado di purezza Contaminazione dell’acqua in uscita dall’impianto di trattamento 2 3 6 58 Rotture della strumentazione di controllo del processo di trattamento Interruzione del trattamento, trattamento inefficace, messa in distribuzione di acqua non adeguatamente trattata 5 3 15 59 Interruzione della funzionalità della telemetria Trattamenti inefficaci, messa in distribuzione di acqua non adeguatamente trattata 4 2 8 60 Accesi non controllati alla risorsa idrica o al punto di captazione Contaminazione microbiologica 3 1 3 61 Infrastrutture inadeguate Contaminazione di natura chimica e microbiologica 3 1 3 RISULTATI CAPTAZIONE TRATTAMENTO DISTRIBUZIONE Risk Assesment 3. Valutazione del rischio # Evento pericoloso Pericolo associato Grado di probabilità Gravità delle conseguenze Rischio 1 Fenomeni meteorologici eccezionali (alluvioni, gravi periodi di siccità, ecc.) Cambiamenti repentini dellaqualitàdelle acque, aumentodellarichiesta, riduzione delladisponibilitàdellarisorsaidrica 2 4 8 2 Climae variazioni stagionali Variazioni stagionali dellaqualitàdelle acque, riduzione delladisponibilità dellarisorsaidrica, fioriture algali, aumentodellaconcentrazione di tossine, modifiche dell’odore 2 3 6 3 Geologiae conformazione del territorioincui è situatalarisorsaidrica Presenzanelle acque di sostanze naturali potenzialmente dannose 1 5 5 4 Attivitàagricole nei pressi dellarisorsaidrica Contaminazione microbiologicadovutaadispersione ostoccaggiodi liquami o letame, contaminazione chimicadovutaall’utilizzodi sostanze peril trattamentodelle colture, contaminazioni dovute all’utilizzodi fertilizzanti 5 2 10 5 Allevamenti di bestiame nei pressi dellarisorsaidrica Contaminazioni microbiologiche e danitriti, antiparassitari 4 3 12 6 Presenzadi animali al pascoloe animali selvatici Contaminazioni microbiologiche e danitrati 4 3 12 7 Attivitàdi acquacoltura Contaminazioni dovute all’utilizzodi mangimi e pesticidi 3 1 3 8 Presenzadi foreste nei pressi dellarisorsaidrica Attivitàdi abbattimentopossonoprovocare fenomeni di sedimentazione nei bacini idrici - incendi boschivi possonoprovocare contaminazioni da idrocarburi policiclici aromatici - contaminazioni dapesticidi 3 2 6 9 Presenzadi industrie (anche siti dismessi e abbandonati) Contaminazione chimica, microbiologicae radiologica, perditadella disponibilitàdellarisorsaidrica 1 4 4 10 Acque reflue dainsediamenti urbani Possibile contaminazione microbiologica- sversamentodi sostanze potenzialmente pericolose perlasalute umana–scaricodatroppopienodelle acque piovane conunapotenziale contaminazione microbiologica 5 3 15 11 Presenzadi impianti di trattamentoamonte del puntodi presa Aumentodellatorbidità–contaminazione chimicae microbiologica 2 1 2 12 Trasporti Trasporti sustrada- perdite (pesticidi agenti chimici, sostanze radioattive) - trasporti ferroviari - perdite (pesticidi, sostanze radioattive) - trasporti aerei - perdite (sostanze organiche) 4 3 12 13 Utilizzi ricreativi Contaminazione microbiologica 3 4 12 14 Mattatoi Contaminazione chimica(disinfettanti..) Organica(residui dellamacellazione) e microbiologica 5 2 10 15 Attivitàestrattive (miniere e cave) Contaminazione dametalli pesanti, e sostanze esplosive, incrementodella torbidità, altri agenti chimici, sostanze radioattive 1 1 1 16 Accessi noncontrollati allarisorsaidricaoal puntodi captazione Contaminazione microbiologica 4 3 12 17 Infrastrutture inadeguate al puntodi captazione (mancataimpermeabilizzazione di un pozzo, chiusure nonatenuta) Contaminazione di naturachimicae microbiologica 5 5 25 18 Stoccaggiodi rifiuti Ingressodi percolati nellafaldaoinpozzi nonimpermeabilizzati, possono causare contaminazioni di naturachimicae microbiologica 3 5 15 19 Presenzadi centrali idroelettriche, di impianti nucleari (reattori, centri di stoccaggiodi combustibile nucleare e/odi scorie nucleari) Possibili variazioni dellaqualitàdelle acque - contaminazioni dovute a fuoriuscite di oli dovuti allapresenzadi generatori. Possibili contaminazioni da uranioe radionuclidi artificiali 2 5 10 20 Opere di drenaggio, dragaggiopossonocausare fenomeni di sedimentazione Fenomeni di sedimentazione –aumentotorbidità- possibili contaminazioni da sostanze presenti nei sedimenti 1 4 4 21 Formazione di sedimenti all’internodel sistemadi pompaggio Aumentodellatorbidità, contaminazione chimicae microbiologica, diminuzione delladisponibilitàdellarisorsa 5 5 25 22 Presenzadi specie infestanti (alghe, mitili) Bloccodei sistemi di pompaggio, indisponibilitàdellarisorsaidrica 3 3 9 23 Accumulodi fanghi nei serbatoi di acqua Contaminazione chimicae microbiologica 4 2 8 24 Danneggiamentodei serbatoi di acqua Contaminazione chimicae microbiologica 2 1 2 25 Atti di vandalismo/terrorismo Contaminazione deliberatadellarisorsaidrica, sospensione dell’utilizzodella risorsa 3 1 3 26 Disastri nucleari/ambientali Contaminazioni dasostanze radioattive, perditadelladisponibilitàdellarisorsa idrica 3 3 9 # Evento pericoloso Pericolo associato Grado di probabilità Gravità delle conseguenze Rischio 62 Rotturadelle tubazioni di acqua Contaminazione chimicae/omicrobiologica 4 4 16 63 Fluttuazioni dellapressione e/odel flussoidricoe/ofornitura intermittente Infiltrazione di acquacontaminatainrete, distacchi di biofilm 4 5 20 64 Malfunzionamenti nei sistemi automatici di apertura/chiusuradelle valvole Inversione del flussoidrico, contaminazione chimicae/o microbiologica 3 5 15 65 Utilizzodi materiali nonapprovati Contaminazione chimicae/omicrobiologica 4 4 16 66 Connessioni nonautorizzate Contaminazione dariflusso 5 5 25 67 Perdite dai serbatoi di servizio Introduzione di contaminanti 3 1 3 68 Accessononprotettoai serbatoi di servizio Contaminazione 1 5 5 69 Atti di vandalismo Contaminazione ointerruzione dellafornitura 1 4 4 70 Suoli contaminati Contaminazione dell'acquadi approvvigionamentoinpresenza di tubaturadanneggiatacontaminazione chimicae microbiologica 2 3 6 71 Presenzadi tubazioni inpiombo Contaminazione dapiombo 2 5 10 72 Tubazioni inplastica Contaminazione dovutaallosversamentodi solventi e oli 1 2 2 73 Eccesivapresenzadi disinfettante e sostanzaorganica Formazione di sottoprodotti di disinfezione 1 1 1 74 Carenzadi disinfettante residuo Contaminazione microbiologica 1 4 4 75 Inadeguatamanutenzione del sistemadi tubazioni Ingressodi contaminanti 5 3 15 76 Perdite/tubature intasate /malfunzionamentodelle pompe e delle valvole Ingressodi contaminanti 4 3 12 77 Intermittenzadellafornituraidrica Ingressodi contaminanti 2 2 4 78 Operazioni di lavaggioe risanamentodi reti Accumulodi depositi 3 3 9 79 Assenzadi valvole di nonritorno Possonoprovocare contaminazioni dell'acquanellarete pubblica 5 5 25 80 Accessi aperti alle riserve Contaminazioni chimiche e microbiologiche 5 1 5 # Evento pericoloso Rischio 62 Rottura delle tubazioni di acqua 16 63 Fluttuazioni della pressione e/o 20 65 Utilizzo di materiali non approvati 16 66 Connessioni non autorizzate 25 79 Assenza di valvole di non ritorno 25 # Evento pericoloso Rischio 62 Rottura delle tubazioni di acqua 20 63 Fluttuazioni della pressione e/o del flusso idrico e/o fornitura intermittente 16 65 Utilizzo di materiali non approvati 16 66 Connessioni non autorizzate 20 # Evento pericoloso Rischio 28 Impianti di trattamento sottodimensionati 20 29 Mancanza di funzionamento di un trattamento 16 37 Insufficiente capacità filtrante 21 38 Composizione inappropriata dei filtri 18 45 Spegnimento/Mancato funzionamento 23 48 Dosaggio del cloro non adeguato 16 53 Interruzione di fornitura elettrica 22 # Evento pericoloso Rischio 3 Geologia e conformazione del territorio in cui è situata la risorsa idrica 16 17 Infrastrutture inadeguate al punto di captazione 18 21 Formazione di sedimenti all’interno del sistema di pompaggio 21
  • 10. Risk management 4. Implementazione di strumenti di prevenzione e controllo OBIETTIVI STRUMENTI Piano Infrastrutturale Acquedotti Telecontrollo WebGIS Smart Metering Contatori intelligenti Mappatura dettagliata e georeferenziata delle reti Controllo degli inquinanti nell’ acqua grezza sollevata Controllo in remoto dei processi di trattamento Controllo degli impianti privati di allacciamento PIA TLC GIS SM
  • 11. Risk management 4. Implementazione di strumenti di sorveglianza, prevenzione e controllo Risk management Area di Prevenzione e Controllo Area di sorveglianza Call Center Ricerca perdite Analisi dell’acqua
  • 12. Piano Infrastrutturale Acquedotti (PIA) Cos’è? Modello matematico integrato multilivello : 1. geologico del sottosuolo 2. di flusso degli acquiferi 3. di trasporto delle sostanze solubili 4. di reti ed impianti Risk management 4. Implementazione di strumenti di prevenzione e controllo Output: 1. Creazione di un data base idrochimico sulla base di 45.000 analisi effettuate nell’ultimo decennio 2. Creazione di n. 24 mappe tematiche in formato raster con la possibilità di rappresentare in modo chiaro la distribuzione spaziale e l’andamento temporale di: - Grandezze idrologiche (sollevato; soggiacenza) - Grandezze idro-fisico-chimiche
  • 13. - Consente di interpretare/comprendere fenomeni complessi - Consente di effettuare previsioni tramite elaborazione di trend - Consente di sovrapporre gli effetti di 2 o più fenomeni (fenomeni di inquinamento, malfunzionamento o arresto di impianti, ecc.) - Consente di confrontare scenari diversi in tempi brevi Risk management 4. Implementazione di strumenti di prevenzione e controllo Vantaggi: Piano Infrastrutturale Acquedotti (PIA)
  • 14. • Possibilità di interrogare anche dal mondo Webgis qualsiasi oggetto pozzo, in riferimento a: Caratteristiche fisico-chimiche (conducibilità elettrica, residuo fisso, ecc.) Caratteristiche ioniche (sodio, solfati, cloruri, ecc.) Sostanze inquinanti (TCEP, nitrati, ecc.) Risk management 4.1 DB idrochimico-fisico
  • 15. • Mappa della soggiacenza della falda • Mappa di criticità demografica Risk management 4.2 Mappe tematiche
  • 16. • Mappa dei nitrati • Mappa del sollevato Risk management 4.2 Mappe tematiche
  • 17. Telecontrollo (TLC) Cos’è? Un sistema integrato di: 1. Telemetria 2. Teleallarme 3. Telegestione Risk management 4. Implementazione di strumenti di prevenzione e controllo Output: 1. Invia SMS/e-mail in orario lavorativo e effettua chiamate vocali al personale in regime di reperibilità 2. Misura alcune grandezze significative (portata, pressione, livelli, concentrazione inquinanti, assorbimenti energetici, ecc.) 3. Comando a distanza di accensione/settaggio/spegnimento di una apparecchiatura elettromeccanica
  • 18.  Consente di ricevere gli allarmi con inoltro diretto al personale in reperibilità  Consente di acquisire in tempo reale sinottici e trend  Consente di comandare da remoto gli apparati  Consente di storicizzazione dati e generare report Risk management 4. Implementazione di strumenti di prevenzione e controllo Vantaggi: Telecontrollo (TLC)
  • 19. Webgis Cos’è? Un sistema informativo, in grado di : 1. Rappresentare geograficamente reti e impianti sul territorio 2. Rappresentare le caratteristiche e lo stato corrente delle reti e degli impianti Risk management 4. Implementazione di strumenti di prevenzione e controllo Output: 1. Planimetrie 2. schede monografiche sempre aggiornate in tempo reale
  • 20.  Consente di navigare in modo interattivo all’interno della cartografia  Consente di interrogare i diversi livelli della mappa  Consente di effettuare ricerche per indirizzo  Consente di calcolare distanze e superfici  Consente di stampare in scala la cartografia  Consente di “catturare lo schermo”  Consente di colllegarsi a Google Maps  Consente di colllegarsi a Google Street View Risk management 4. Implementazione di strumenti di prevenzione e controllo Vantaggi: Webgis
  • 21. Smart Metering (SM) Cos’è? Un sistema di telelettura di contatori, ma anche di rilevazione di valori di misura interessanti per la gestione delle reti Risk management 4. Implementazione di strumenti di prevenzione e controllo Output: 1. Consumo d’acqua per utenza 2. Misura di portate 3. Pressioni in rete 4. Indicazione perdite 5. Misura di pH, conducibilità 6. Analisi in linea
  • 22.  Consente di effettuare bilanci idrici a qualsiasi scala spazio-temporale  Consente di individuare immediatamente perdite o consumi anomali  Consente di effettuare monitoraggio qualitativo/quantitativo, puntuale e in tempo reale Risk management 4. Implementazione di strumenti di prevenzione e controllo Vantaggi: Smart metering (SM)
  • 23. 5. Definizione delle priorità di azione Concorrono al raggiungimento degli obiettivi del PSA 2 tipi di investimento: 1. di tipo infrastrutturale 2. finalizzati al potenziamento degli strumenti di controllo e monitoraggio Pianificazione degli investimenti a breve/medio/lungo termine Risk management ANNI 2010-2014 ANNI 2015-2019 per implementazione sistema per sonde e periferiche per implementazione sistema per sonde e periferiche PIA 320.000,00 53.000,00 550.000,00 770.000,00 Telecontrollo 890.000,00 890.000,00 Webgis 407.150,00 300.000,00 Smart metering - 2.830.000,00
  • 24. Non trascurare l’importanza di: 1. Dotarsi di un PSA integrato con il sistema di qualità aziendale 2. Costituire un team di progetto per il miglioramento del PSA eterogeneo con competenze diversificate (carattere multidisciplinare) 3. Diffondere il PSA a tutti gli stakeholders (pubblicazione sul sito, possibilità di accesso a strumenti di lavoro) 4. Verificare l’efficacia del PSA medesimo, in ultima analisi attraverso un indagine di customer-satisfaction Conclusione: per non fallire