MONITORAGGIO POST OPERATORIO A DISTANZA PER PAZIENTI SOTTOPOSTI A CHIRURGIA T...
Proposta ps febbre 20052021
1. Titolo della soluzione: programmare per essere pronti, la la realizzazione di un PS
covid dedicato al Policlinico Umberto I di Roma
Punto 1. Descrizione della soluzione
Con disposizione Regionale (Ordinanza Z00003 del 6/3/2020), l’Azienda Policlinico Umberto
I è stata identificata tra gli “Ospedali di intervento”, ovvero ospedale sede di U.O. Malattie
Infettive e di Terapia Intensiva in cui sono centralizzati i casi confermati di COVID-19 che
necessitano di ricovero. Questa organizzazione è finalizzata a contenere il più possibile i
trasporti inter-ospedalieri di pazienti infettivi e critici.
Sulla base della programmazione regionale è quindi emersa la necessità di potenziare in
tempi molto rapidi l’offerta di posti letto di malattie infettive e terapia intensiva, per
rispondere alla crescente esigenza di ricovero dei casi COVID-19. Tenuto conto dei diversi
livelli di gravità clinica da gestire e delle conseguenti dotazioni tecnologiche, impiantistiche,
strutturali e di risorse professionali richieste, questa situazione emergente ha comportato
l’adozione di una serie di provvedimenti, in rapida successione, che hanno determinato un
significativo cambiamento dell’assetto organizzativo dei reparti di degenza. Le attività
intraprese hanno riguardato sia il breve che il medio termine. Nell’ambito della separazione
dei percorsi, una soluzione innovativa che ha permesso di rispondere in maniera efficace
all’esigenza di effettuare una differenziazione completa dei sospetti covid19 dai non nell’area
dell’emergenza, è stata l’attivazione del PS “Febbre” (PF), composto da un’area di primo
accesso e stabilizzazione, un’area di osservazione breve intensiva ed un’area radiologica
dedicata. Il PS Febbre rappresenta un percorso totalmente distinto da quello del PS Centrale
All’ingresso principale dell’ospedale, antistante il PS centrale, tutti i pazienti che accedono
autonomamente vengono sottoposti a Pre-triage per l’identificazione di pazienti con segni e
sintomi respiratori e/o simil-influenzali da indirizzare al PF; la valutazione, effettuata da
Infermiere formato e esperto, avviene mediante intervista e utilizzo di una Scheda Percorso
Febbre. In caso di paziente già valutato e trasportato da autoambulanza 118 l’accesso al PF è
diretto. Giunto nel PF, il paziente viene valutato dall’infermiere di triage e sottoposto a test
antigenico rapido, seguito da test molecolare di conferma. In caso di risultato positivo ad alto
titolo il paziente procede il suo iter diagnostico-terapeutico in PS febbre, in caso di risultato
negativo il paziente viene inviato con trasporto protetto nel PS centrale Covid-free, dopo
risultato molecolare di conferma. La priorità di accesso alla visita medica viene valutata
secondo i criteri del Triage Modello Lazio (TML). Qui il paziente sospetto covid19 che arriva
per un problema emergente è monitorizzato e stabilizzato e destinato al reparto più idoneo al
suo stato di salute.
Come sviluppo di questo concetto di completa separazione è in corso anche il progetto per la
riorganizzazione dell’Area delle Malattie Infettive secondo il concetto della “Bolla”
fondamentale ad evitare la diffusione del contagio in caso di malattie infettive altamente
trasmissibili.
E’ stata intrapresa un’attività di riorganizzazione dell’Area di Malattie Infettive già collocata, al
momento della costruzione del Policlinico Umberto I, in posizione strategica per favorire la
2. clearance dell’aria da parte dei venti che spirano in zona. In quest’area dedicata
esclusivamente alla gestione dei pazienti affetti da COVID-19, nella seconda fase del picco
emergenziale sono stati progressivamente attivati, sia attraverso la conversione di reparti
esistenti sia con attivazioni ex novo, ulteriori posti letto di Malattie Infettive, Pneumologia,
Medicina interna, Chirurgia e Cardiologia – UTIC. Dall’esperienza maturata nel corso di questi
mesi nella gestione dei pazienti COVID-19, è emersa infatti l’opportunità di definire pool di
posti letto nelle diverse discipline dell’area medica e chirurgica con un’organizzazione per
intensità di cura necessaria e una gestione olistica dei pazienti, spesso di età avanzata e/o
affetti da patologie concomitanti. Le competenze specialistiche individuate soprattutto nelle
branche della cardiologia, della chirurgia e dell’area internistico-geriatrico assicurano la piena
presa in carico dei pazienti con infezione da SARS-CoV2. Attualmente è in programma di
modificare strutturalmente alcuni di questi reparti per consentire la creazione di stanze
attrezzate per ospitare due pazienti ma utilizzate come stanze singole; in caso di maxi-
emergenza (pandemica o altro) l’organizzazione può rispondere all’esigenza immediata di
reperire posti letto.
Punto 2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
In PS Febbre i pazienti stabili vengono gestiti dal Medico d’Urgenza e dall’ Infettivologo
mentre in caso di paziente instabile la gestione è prioritariamente affidata al Rianimatore. Nel
piano terra del PS Febbre sono presenti 20 postazioni per l’osservazione di pazienti
sospetti/confermati Covid mentre nell’area di Osservazione Breve Intensiva posta primo
piano dell’edificio PS febbre, sono collocati 14 posti letto gestiti da n.2 rianimatori per turno
h24. Tutti i pazienti valutati e dimissibili vengono inviati a domicilio o Covid Hotel, mentre i
pazienti da ospedalizzare vengono ricoverati nel setting specifico in base all’intensità di cure
richieste. Il medico che ricovera oltre a utilizzare uno score specifico per condizioni cliniche e
setting, concorda la destinazione con il Case Manager medico che gestisce i posti letti
disponibili per il percorso Covid. Tutti gli operatori sono stati formati a corsi di
training/retraining sulle procedure di vestizione/svestizione e al corretto utilizzo dei DPI
attraverso simulazione e video-tutorial. Tutti gli infermieri sono formati all’utilizzo dei test
rapidi e sono esperti di triage.
Punto 3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare
a. Garantire adeguate cure ai pazienti sospetti/confermati Covid e a quelli
potenzialmente affetti da malattie infettive,
b. Ridurre il rischio di contagio intraospedaliero per i pazienti No Covid,
c. Garantire appropriatezza, qualità e sicurezza delle cure ai pazienti che accedono in
ospedale,
d. Garantire la sicurezza degli operatori.
Punto 4. Descrizione dei destinatari della misura
Tutti i pazienti che accedono in pronto soccorso con segni e sintomi di covid19 o di malattie
infettive ad alta trasmissibilità
3. Punto 5. Descrizione della tecnologia adottata
Oltre alle usuali tecnologie utilizzate per la gestione dei pazienti ospedalizzati, è stato messo a
punto un servizio con TAC dedicata al PS febbre, l’acquisizione di barelle per il bio-
contenimento, è stata intrapresa un’attività di cablaggio della struttura per il monitoraggio
intensivo tramite telemetria e video-sorveglianza vista la necessità di separare i percorsi
pulito/sporco ed esporre al rischio infettivo il minor numero possibile di operatori. È in
programma la realizzazione, nell’Area di malattie Infettive, di uno spazio dedicato
alla Telemedicina per potenziare l’attività di Televisita, Teleconsulto e Telemonitoraggio dei
pazienti in collaborazione con la Medicina Territoriale.
Punto 6. Indicazione dei valori economici in gioco
Per la realizzazione del PS Febbre e dei complessivi 360 PL Covid dedicati, sono stati
affrontati costi di ristrutturazione per l’edificio dedicato e per l’acquisizione delle tecnologie
dedicate a cui ha contribuito anche la protezione Civile, inoltre sono stati assunti circa 150
medici e circa 500 infermieri. Per la riorganizzazione dell’Area di Malattie Infettive è in corso
di definizione un piano d’investimenti per i prossimi due anni.
Punto 7. Tempi di progetto
1. Per la realizzazione del Percoso Febbre attivato il 13 novembre 2020 sono stati
necessari lavori iniziati a fine agosto e terminati i primi di Novembre
2. Per la riorganizzazione dell’Area di Malattie Infettive il progetto prevede un piano di
sviluppo di due anni.