1. Comunicazione n. 55
Bozza progetto di operatività
L’Altra Via della Seta
The Other Silk Road
OSR
Vision:
Da una parte le microimprese da internazionalizzare, dall’altra parte i giovani studenti degli Istituti
Tecnici Salesiani nelle missioni del mondo.
Da una parte un territorio martoriato dalla crisi “il Fabrianese”, dall’altra parte, nella stessa valle, la
più alta concentrazione di Dirigenti, Quadri ed Alte professionalità delle Marche.
Da una parte un sistema portuale, interportuale, aeroportuale che non ha avuto ancora il suo
sviluppo in termini di traffico merci, dall’altra parte una capacita manageriale disponibile per essere
impiegata.
Da una parte ci sono le Marche con i suoi prodotti ricchi di qualità e di storia dall’altra il mondo che
attende una guida per attuare uno sviluppo che sia la prosecuzione di una eccellenza.
Mission:
Una piattaforma per la penetrazione commerciale e l’interscambio di merci e cultura.
Un’organizzazione che metta in collegamento il micro produttore con il micro distributore, senza
puntare ad una crescita dimensionale, ma valorizzando al massimo il lavoro delle reciproche
entità.
Un sistema di B to B, dove ogni soggetto partecipa in maniera equa al rischio d’impresa, dove ogni
collaboratore è operatore ed imprenditore allo stesso tempo.
Una business opportunity per investitori, collegabile al sistema dei Business Angel, al Microcredito,
con l’obiettivo della creazione di un Fondo di Investimento le cui quote saranno offerte ai clienti
della filiera.
Planning:
1. Firma del patto di intesa tra gli attori principali nella costituzione della “Piattaforma”,
conferenza stampa su Fabriano, organizzata da The Hive (o altro incubatore a
scelta)
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Piazza Roma 7 –C.P. 495 – 60121 ANCONA -Tel.e Fax 071 2074382
www.marche.federmanager.it - e-mail: an.pu@federmanager.it
2. 2. Avvio dei bandi per la partecipazione alla “Piattaforma”
3. Filiera di imprese interessate nella distribuzione dei loro prodotti, con sottoscrizione
delle quote di capitale della start-up (es. 25.000 € ad azienda, finanziabili mediante i
fondi per la costituzione delle start.up con scopo sociale, Regione Marche) –
Contratto di RETE
4. Manager interessati nella gestione della piattaforma, con sottoscrizione delle quote
di capitare mediante l’utilizzo dei fondi Manager to work (si consiglia il numero di 3
per ottenere il massimo 75.000 €)
5. Organizzazioni sui territori (missioni) che contribuiscono con un “prestito d’onore”
alla capitalizzazione della piattaforma (25.000 € per ogni punto vendita e
distribuzione, finanziabile con microcredito)
6. Costruzione del Business Plan
7. Presentazione del progetto finale ai Business Angel ed alle Istituzioni (Regione,
Provincie, Comuni) per portare il capitale finale ad un rapporto 1/10 (da 200.000 € a
2.000.000 €)
2015 – Avvio delle attività
1. Selezione dei prodotti sulla base dell’analisi dei fabbisogni (rilevati nei paesi di
destinazione) mediante una misurazione della soddisfazione prevista per gli
stakeholder (Social Plan)
2. Progettazione e costruzione dei corner (si consiglia un avvio no-food, per evitare
problemi doganali, religiosi ecc.) . Nei corner dovrà essere promosso il territorio, con
musica, libri, video, ecc. ed i prodotti tipici (calzature, abbigliamento, oggettistica,
ecc.) si dovrà prevedere uno spazio dove fermarsi, leggere, ascoltare, provare gli
abiti ecc. Un luogo di incontro oltre che un punto vendita (stile eatitaly, ma con
l’opposto indirizzo non dal non-food al food, ma dal food al non-food)
3. Analisi della logistica in termini di trasporti/package/doganali.
4. Conferenza stampa combinata in diretta, tramite skype o altro, in diretta tra il paese
ricevente e le Marche
5. Taglio del nastro dei primi corner.
Come funziona lo scambio dei prodotti, del lavoro e della distribuzione
Lo scambio della merce avverrà senza scambio di denaro. Con il metodo del Financial Barter.
Chi invierà la merce acquisterà dei crediti, chi lavorerà acquisterà dei crediti, chi venderà al
consumatore finale verserà gli importi in conto capitale nella Piattaforma.
La capitalizzazione della società crescerà e questi capitali saranno riproporzionati a fine anno
concedendo ad ognuno la propria rivalutazione del capitale (sulla base dei crediti accumulati), il
residuo sarà l’utile che verrà distribuito tra gli associati.
Come si finanzieranno nel frattempo i componenti della Piattaforma ?
Stabiliremo una convenzione con un istituto di credito, detentore della liquidità e gestore del fondo,
un sistema di “finanziamento” a costo zero sulle quote di partecipazione (da trattare poi nel
prosieguo)
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3. Quali sono i vantaggi del Financial Barter ?
Questo sistema potrebbe aprire la strada ad un total Barter, cioè beni in cambio di beni.
Questo sistema non presuppone scambio di denaro, controllo degli incassi, gestione dei flussi,
dubbi sui pagamenti ecc. ecc.
Ogni operatore sa che stà operando per accrescere il suo capitale in una logica di reinvestimento
automatico, che potenzialmente dovrebbe dare esiti nel brevissimo tempo.
La cifra investita degli ipotetici 2.000.000 di € non sarebbe dissipata in stipendi, consulenze, costi
vari, perché ogni operatore è già lui un investitore e sa di aver già decuplicato il proprio
investimento, ha inserito 10 ed ora si trova a gestire 100. Un roi del 5 % della società
corrisponderà al 50 % sul suo investimento (10/100), Se con l’avvio del fondo di investimento i
2.000.000 € divenissero 20.000.000 € con un roi del 5 % si troverebbe un recupero sul suo
capitale del 500 %, considerando poi che il lavoro nel frattempo viene remunerato con i crediti, che
sono comunque quote di capitale che a sua scelta potrà ritirare in toto o lasciarne una parte nella
società (risparmi)
Come dare inizio al tutto …..
Un gruppo di studenti/professionisti, dovrebbe sviluppare il progetto delle 3 start-up per permettere
la comunicazione verso i possibili stakeholder.
Il progetto dovrebbe analizzare :
a) RETE DI IMPRESE : Le opportunità commerciali con uno studio di Marketing che evidenzi
le potenzialità di B to B e poi naturalmente gli sviluppi B to C. La possibilità di rivolgersi ad
altri potenziali acquirenti, in altri paesi come Cina, India, Emirati. Una volta costituita la
RETE, l’immagine, la rappresentanza, la qualità certificata, potrebbe aprire nuovi orizzonti
commerciali.
b) COOPERATIVA DI LAVORO: L’analisi delle potenzialità del primo paese ospitante (Africa)
ed i finanziamenti che possono essere utilizzati per promuovere le attività commerciali in
loco, la totale indipendenza e quindi la possibilità di commercializzare anche i prodotti del
proprio territorio, accanto a quelli Marchigiani.
c) PIATTAFORMA :Le opportunità per i manager nella costruzione della Piattaforma, le
agevolazioni nell’investire capitale, le potenzialità di dedicare la Piattaforma anche ad altri
scopi, internazionalizzare imprese di qualsiasi genere.
d) Le opportunità per gli investitori i vantaggi fiscali relativi all’investimento con “fini sociali” (25
% di deducibilità)
e) Le opportunità sotto forma di Business Angel, magari chiedendo l’aiuto ai tecnici di THE
HIVE (partner Fedemanager)
f) Le strategie di Fund Rising, considerando la finalità “sociale” dell’investimento
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4. Dobbiamo lavorare sulla progettualità aggregando forze economiche, manageriali e organizzative.
Il primo obiettivo è proprio quello dell’aggregazione, della condivisione del percorso da seguire in
un’ottica del miglioramento continuo.
Ancona 10 Febbraio 2014
Il Presidente
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