2012 martinarodaro x CAI treviso corso SA2- Snow&Law

SNOW & LAW
ALCUNI ASPETTI LEGALI IN TEMA DI:
obbligo artva
distacco di valanga
responsabilità del “capo gita”
4444 costo soccorsi
marzo2012

1. OBBLIGO
ARTVA
Lex 363/2003
Art. 17 (Sci fuori pista e sci-alpinismo)
1. Il concessionario e il gestore degli
impianti di risalita non sono
responsabili degli incidenti che possono
verificarsi nei percorsi fuori pista serviti
dagli impianti medesimi.
2. I soggetti che praticano lo sci-alpinismo
devono munirsi, laddove, per le
condizioni climatiche e della neve,
sussistano evidenti rischi di valanghe, di
appositi sistemi elettronici per garantire
un idoneo intervento di soccorso.
Cai Treviso & San Donà - Scuole di alpinismo e scialpinismo

Problematiche
1. Come individuare oggettivamente “evidenti rischi
di valanghe” ?
2. Senza presenza di rischi non si indossa l’artva?!?
3. Chi pratica sci fuori pista è esentato dall’obbligo
dell’uso di artva?!?
4. Le Regioni hanno recepito integralmente la norma
(incluse le problematiche!)
5. Sanzione amministrativa variabile: tra 20 e i 250€
6. Rimane poco chiaro chi controlla e come (Polizia,
Corpo Forestale, Carabinieri, Finanza)

2. DISTACCO
DI VALANGA
Codice Penale
Titolo VI: DEI DELITTI CONTRO
L’INCOLUMITA’ PUBBLICA
Capo I: DEI DELITTI DI COMUNE PERICOLO MEDIANTE
VIOLENZA
Art. 426 Inondazione, frana o valanga
“Chiunque cagiona una inondazione o una frana,
ovvero la caduta di una valanga, e’ punito con la
reclusione da cinque a dodici anni.”
Capo III: DEI DELITTI COLPOSI DI COMUNE PERICOLO
Art. 449 Delitti colposi di danno
“Chiunque cagiona per colpa un incendio, o un
altro disastro preveduto dal capo primo di questo
titolo, e’ punito con la reclusione da uno a cinque
anni.”

Il luogo
Fondamentale rilevanza
L’ordinamento giuridico italiano non definisce chiaramente
uno spazio
Per deduzione: non mettere in pericolo l’incolumità
pubblica -> area non antropizzata
AREA ANTROPIZZATA AREA NON ANTROPIZZATA

Concetti di Dolo&Colpa
DOLO
diretto (voluto come
conseguenza o omissione
della propria azione
eventuale (prevede il
risultato e accetta il
rischio derivante anche se
non ne intende
raggiungere il risultato
COLPA
cosciente (non voluta ma
prevista come
conseguenza propria
azione o omissione)
generica (imprudenza,
negligenza, imperizia)
specifica (inosservanza
leggi, regolamenti, ordini
o regole)

NegligenzaNegligenza ImprudenzaImprudenza
Non guardare
il bollettino
= atteggiamento
passivo (pigrizia o
trascuratezza) nei
confronti di
obblighi&doveri (di
assumere
informazioni)
Proseguire invece
che tornare
indietro in caso di
pericolo
= ritenersi capaci di
dominare la situazione
Comportamento Colposo
ImperiziaImperizia
Attraversare un
pendio esposto
simultaneamente
invece che
distanziati
= non rendersi conto del
pericolo
Violazione
leggi o
regolamenti
Violazione
leggi o
regolamenti
Ordinanze dei
sindaci

WorkshopEurac“ASPETTIGIURIDICIDELDISTACCODIUNAVALANGA”
schema

Riassumendo
Se si origina una slavina fuori da zone antropizzate
non si risponde del reato di valanga,
si risponde (eventualmente) di:
omicidio colposo (vita umana)
lesione colposa (integrità fisica)
danneggiamento colposo (integrità di cose).
ossia fattispecie colpose (= non volute da chi le ha causate ma prevedibili come
conseguenza della propria azione od omissione e perciò evitabili).
Esempi di ipotesi colpose (esito ultimi casi giudiziari):
- organizzare una gita skialp nonostante rischio 3 da bollettino;
- organizzare una gita skialp partendo in primavera ad ora troppo tarda;
- organizzare una gita in un territorio in cui sia vigente un’ordinanza vietante la
pratica dello ski alp;
- aver eseguito una traccia di salita che taglia pendii con evidenti accumuli ventosi.

3.
RESPONSABI
LITA’ del
“CAPO GITA”
Il capo-gita ha il compito di coordinare, organizzare
e curare la realizzazione pratica della gita, oltre che
di garantire la sicurezza dei partecipanti.

PROFESSIONALEPROFESSIONALE
Attività Continuativa e
Abituale
Fine di lucro
Guide alpine
(legge 02.01.1989 nr.6; legge
08.03.1991 nr.81)
Accompagnamento
• per spirito associazionistico, per
amicizia, per cortesia.
• rapporto caratterizzato dalla gratuità
obbligatoria della prestazione e dalla
non professionalità
NON PROFESSIONALENON PROFESSIONALE
capogita, accompagnatore
occasionale
per amicizia
hanno conseguito un
riconoscimento da parte del
Club Alpino Italiano:
istruttori del CAI
Il riconoscimento deriva
dall’ordinamento giuridico
non
qualificato
qualificato

Tipi di affidamento & gradi di responsabilità
affidamento del corsista
obbligo contrattuale di protezione
polizza assicurativa RC
ISTRUTTORE TITOLATO &
ALLIEVO (corso sa1 delle
scuole del Cai)
affidamento presunto
ampio (non per chi non ne ha
bisogno?)
CAPO GITA delle uscite
sezionali UFFICIALI del CAI
& partecipanti
GUIDA ALPINA & CLIENTE massimo
Gite tra amici in autonomia no presunzione di affidamento

Le valutazioni del “capo gita”
il capogita ha l’obbligo di scegliere escursioni adatte almeno alla
sua esperienza
più il capogita è esperto, più, per legge, rischia di essere
responsabile, essendo pienamente in grado di valutare l’idoneità
dell’accompagnato in relazione all’escursione
in caso di soggetto particolarmente qualificato, anche
l’affidamento dell’accompagnato è di certo maggiore.
a) Esperienza
organizzatore
rispetto alla gita
intrapresa
tanto maggiore è la discrepanza di livello tra capogita e aggregato,
tanto più sarà la rilevanza della responsabilità che grava
sull’accompagnato;
a) Differenza tra
capacità tecnica e
fisica accompagnato
& accompagnatore
più la gita si avvicina ai limiti tecnici, psichici e fisici
dell’accompagnato tanto più sarà il possibile rischio
dell’accompagnatore;
la responsabilità sarà ancor più rilevante ove il meno esperto non
abbia particolare predisposizione al rischio o comunque sia stato
“forzato” alla gita ( avrebbe preferito un’escursione meno
impegnativa e magari era partito da casa proprio con
quell’intenzione);
a) Rapporto tra
difficoltà oggettive e
rischi insiti
nell’escursione &
capacità
accompagnato

Come scegliere una gita (sociale): suggerimenti
1) scegliere una gita pienamente abbordabile per gli accompagnati
(valutare capacità tecniche, di resistenza e psicologiche dei partecipanti, anche
considerando condizioni di tempo, innevamento, e durata; una percorso
durante il quale l’accompagnatore sia in grado di “fare da balia” agli
accompagnati);
2) scegliere una gita impegnativa solo se il livello del capogita è simile a
quello degli altri cosicché non vi sia affidamento giuridico sulle capacità del
capogita, il quale sia solo delegato agli aspetti meramente organizzativi, ma non
sia invece deputato ad aiutare sul campo gli amici;
3) scegliere una gita solo se confortati da un livello di rischio valanghe locale
accettabile (inferiore al 3) e dopo aver assunto informazioni di prima mano
(guide alpine, soccorso alpino, tecnici Aineva o Svi) sulle condizioni attuali
dell’itinerario;
4) informare dettagliatamente, prima della partenza, i partecipanti
(esatto itinerario e tutte le informazioni in possesso, inclusi tratti di particolare
difficoltà)

Riassumendo: il capo-gita
può e deve rifiutarsi di portare con sè persone che ritenga non idonee
al percorso prescelto (non risponde qualora i partecipanti dichiarino
esperienza scialpinistica non veritiera).
in ipotesi di incidente coinvolgente uno dei partecipanti, risponde per i
danni derivanti da sinistri originati da fatti naturali (valanghe, frane) se erano
ragionevolmente prevedibili sulla scorta delle condizioni della montagna,
dei bollettini Aineva sul pericolo valanghe, dell’orario di inizio gita e delle
eventuali ordinanze sindacali di divieto.
risponde altresì dei danni conseguenti all’incapacità degli accompagnati se
la loro preparazione tecnico-fisica era inadeguata rispetto all’escursione che il
capogita ha scelto anche per loro.
non è invece responsabile di ogni evento imprevedibile o comunque
cagionato da caso fortuito.
capo-gita
presa in
carico del
soggetto
accompagnato
sussistenza di
profili di
responsabilità
penale
assume una
posizione di
garanzia
nei confronti
dell'affidato

E chi partecipa?
Il partecipante alla gita sociale ha l'obbligo di:
comunicare con anticipo la propria intenzione a
partecipare
partecipare con diligenza alla gita
di essere collaborativo e di attenersi strettamente alle
indicazioni e istruzioni del capogita
presentarsi con dotazione di sicurezza completa
(artva, pala, sonda)

4. COSTO dei
SOCCORSI
Panorama legislativo regionale
variegato
Necessità di copertura assicurativa
Particolarità nuova legislazione
Veneta

Ferito Non ferito
(giustificato)
Non ferito
(ingiustificato)
straniero
FVG gratis gratis Valutazione
CommissReg
Piemonte *
TN Ticket 36,15€ 750€ 92€/min
BZ 100€ solo elicottero (residenti Bz; non residenti *)
Gratis per squadra da terra
Lombardia gratis gratis gratis
V.d’Aosta gratis 800€ 100€ chiamata +
74,80/137€ min
100€ chiamata +
74,80/137€ min
(max 3.500€ sia
ferito che non
ferito giustificato)
Riepilogo legislazioni regionali
(*)Infononforniteoincompletedallacentralisoccorsointerpellate

La nuova legislazione in VENETO
Dgr n°1411 del 6sett2011 (valido dal 1sett2011)
Aggiorna le vecchie tariffe
Introduce (prima regione italiana) un (maxi) ticket anche per i feriti
Non fa alcuna distinzione tra chiamate ingiustificate (in infradito in
ferrata..) e non ferito ma in situazione di pericolo (il caso classico
dell’incrodato)
Definisce con un elenco preciso le attività “pericolose”
Rimanda alle singole Ulss territoriali l’adozione delle norme che è
comunque vincolante (se non ancora attuata è solo questione di tempo)

Ambito di applicazione
HEMS (Helicopter Emergency
Medical Service): interventi di
soccorso sanitario con elicottero
SAR (Search and Rescue): Soccorso
a persona in ambiente impervio od
ostile che richieda la ricerca
dell'infortunato e/o il ricorso a
tecniche speciali per il recupero ed il
trasporto
SSR
Ferito: (maxi) ticket
No ferito: pagamento
Hems/Sar: decide la centrale operativa
Condizione di ferito/non ferito: decide il medico di bordo dell’elicottero

Definizioni
“Attività ricreative ad elevato impegno di soccorso”
alpinismo con scalate di roccia o con accesso ai ghiacciai;
scialpinismo;
arrampicata libera;
speleologia;
parapendio e deltaplano, anche a motore;
salti dal trampolino con sci o idrosci;
sci acrobatico;
rafting;
mountain-bike in ambiente impervio;
utilizzo a scopo ricreativo di veicoli a motore fuori strada in ambiente impervio.

Tariffario
Ferito Non ferito straniero
SAR squadra terra (fino
a 3 soccorritori)
200€ dir chiamata
+50€/h dalla 2° h
Max 500€
200€ dir chiamata
+50€/h dalla 2° h
Max 1.500€
SAR elicottero 25€/min
Max 500€
90€/min
Max 7.500€
120€/min
SAR sq.terra&elicottero Entrambi
Max 700€

Soccorso Alpino - conclusioni
Il bollino del CAI (la quota associativa) rimborsa i soci che
usufruiscono del soccorso alpino anche in attività personale
La sede centrale ha confermato che fino ad ora l’assicurazione
Cai non ha mai fatto distinzioni tra richieste di soccorso
giustificato o non giustificato (è verosimile che in futuro i
termini verranno rinegoziati..)
Di solito si paga e l’assicurazione rimborsa dopo chiusura
pratica (quindi attenzione al probabile pagamento da
anticipare prima che l’assicurazione chiuda il tutto)
Ricordare ad amici e familiari che praticano le attività nella
lista di farsi un’assicurazione (con il Cai o con chi
preferiscono)

fonti
Rivista Skialper: rubrica “neve e diritto” (a cura Avv Flavio Saltarelli)
“Come organizzare una gita sicura dalle valanghe della legge”, nov 2011
“Quando staccare una valanga non è reato”, dic 2010
“Quando l’accompagnatore deve garantire l’accompagnato”, apr 2011
“Slavine e giustizialismo”, dic 2010
“Scialpinisti sotto processo?”, apr 2010
“Scialpinismo e freeride”, feb 2010
“area antropizzata e non”, lettera feb 2012
Rivista Skialper: rubrica “La neve e le valanghe” (a cura Renato Cresta)
“La valanga è un reato di pericolo”
“La scelta della meta” dic 2011
La Rivista del Cai, mag 2010 “Il diritto va in montagna”
Rivista Sciare, “Freeride, colpevole o innocente”, apr 2010
www. Cai-svi.it “Far chiarezza sul tema Obbligo di Artva” di Avv Marco Del Zotto
Verbale workshop “Aspetti giuridici del distacco di una valanga”, Eurac, provincia Bolzano, dic 2010
www.bormioforumneve.eu
“Sci fuori pista e sci alpinismo: tra prevenzione e divieti”, dott Carlo Bruccoleri , convegno nov 2009
“La responsabilità civile degli accompagnatori non professionali nell’alpinismo e nello scialpinismo”, Prof
Leonardo Lenti, convegno dic 2006
Rivista Il soccorso Alpino “Aspetti legali del pericolo di valanghe”, Avv Del Zotto, mag 2009
www.avvocatomessina.it “Responsabilità in montagna”
Rivista Professione Montagna (a cura Avv Del Zotto)
“Pericolo valanghe: la società di gestione può vietare lo sci fuori pista?”, n° 80/2005
“Riflessioni giuridiche sul distacco di valanga”, n°71/2003
Cai Treviso & San Donà - Scuole di alpinismo e scialpinismo Martina Rodaro rodarofm@libero.it

2012 martinarodaro x CAI treviso corso SA2- Snow&Law

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