Sicilia: spunta una tangente di 38 milioni per i termovalorizzatori (mai costruiti)
Per entrare nell'affare dei termovalorizzatori bisognava pagare: «Non possiamo escludere azioni di corruzione ed eventi penalmente rilevanti nell'ambito delle trattative connesse ai progetti siciliani». A lanciare l'allarme era stata la società di revisione Ernst & Young al termine di un audit che le era stato commissionato da Gea, il colosso tedesco quotato in Borsa che avrebbe dovuto fornire chiavi in mano, con l'italiana Pianimpianti, tre dei quattro maxi-inceneritori che avrebbero dovuto produrre elettricità bruciando rifiuti.
ECOMAFIE - Ha trovato invece riscontro la segnalazione di Roberto Scarpinato, oggi procuratore generale, che alla Commissione sulle ecomafie parlò di una cordata di politici, imprenditori, mafiosi e professionisti per gli appalti della discarica di Bellolampo. Il contesto è stato ricostruito attraverso indagini mirate. Più complesso il contenzioso scaturito dalla gara per Bellolampo prima annullata, poi di nuovo bandita e vinta da un consorzio di imprese che fanno capo alla Falck. La stessa Falck ha fatto ricorso contestando un onere improprio: il giudizio è in fase di appello dopo una sentenza negativa del Tar. Altri giudizi non ancora definiti riguardano altri aspetti del contenzioso amministrativo.
L'audizione di Scarpinato. Il 12 ottobre 2007 il magistrato che aveva collaborato con Falcone e Borsellino partecipò a un'audizione dinanzi alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle ecomafie, presieduta da Gaetano Pecorella. In quella sede lanciò l'allarme sull'impianto che Pea avrebbe dovuto realizzare a Bellolampo: osservò «come l'organizzazione mafiosa fosse incisivamente intervenuta per acquisire il controllo economico dell'intero ciclo dello smaltimento dei rifiuti urbani in tutta la Sicilia» e denunciò la «cooperazione di mafiosi, politici, professionisti e imprenditori anche non siciliani, finalizzata ad aggiudicarsi il monopolio degli appalti della discarica di Bellolampo per la progettazione e la realizzazione di un inceneritore».
Scarpinato continuò ad indagare finché non lasciò Palermo per assumere l'incarico di procuratore generale a Caltanissetta. Cosa accadde dopo la sua uscita?
CONTINUA SU……..
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/termovalorizzatori-in-sicilia-gli.html
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Piano aria sicilia capitolo 7 la pag 229 sono state incollate 12 righe del...Pino Ciampolillo
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1. C/O Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente
Dipartimento Territorio ed Ambiente
Alla C. A. del dott. Genchi – Servizio 3
Via U. La Malfa, 169
90146 - Palermo
Oggetto dell’Attività di ricerca:
Messa a punto di strumenti di supporto alle decisioni per il miglioramento della qualità dell’aria
nelle aree metropolitane della Regione Sicilia.
I FASE
Messa a punto di un sistema integrato per la valutazione e gestione della qualità dell’aria nelle
aree metropolitane della Regione Sicilia. Caso studio: analisi dei fenomeni di impatto atmosferico
sugli agglomerati urbani ricadenti nel Comprensorio Territoriale del Mela (ME).
Luogo di esecuzione: Regione Siciliana, Comprensorio del Mela – Sicilia orientale.
ELABORATO TECNICO
Parole chiave: Qualità dell’aria, Aree Urbane, Simulazioni, Strumenti di supporto alle decisioni
Coordinatore Prof. S. Barbaro
Risorse umane previste per lo svolgimento del programma di ricerca:
L’attività sarà svolta da un gruppo di ricerca che sarà coordinato dallo scrivente professore Barbaro
del DREAM (Dipartimento di Ricerche Energetiche ed Ambientali) della Facoltà di Ingegneria
dell’Università degli Studi di Palermo.
Il gruppo di lavoro sarà costituito dalle seguenti figure professionali:
Personale strutturato per coordinamento ed amministrazione.
N°
1
Assegnista o contrattista laureato in Ingegneria civile con Phd in Fisica Tecnica
Ambientale
N°
1
Assegnista o contrattista laureato in Ingegneria edile con Phd in Fisica Tecnica
Ambientale
N°
1
Assegnista o contrattista laureato in Ingegneria edile con esperienza nel campo delle
simulazioni con modelli atmosferici.
L’attività di supporto tecnico-scientifico per l’applicazione al caso studio del Comprensorio di Pace
del Mela sarà coordinata con quella svolta dal CIMI (Centro Interdipartimentale Metodologie
Informatiche).
2. PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’
1
Stato dell’arte sui modelli e sui sistemi di simulazione più idonei al caso studio. Esame
della normativa e della principale letteratura tecnico-scientifica in materia di misura,
valutazione e controllo della qualità dell’aria nelle aree urbanizzate.
Ricerca bibliografica sulla letteratura scientifica e tecnica. Redazione di schede per ogni
modello secondo il principio fisico o matematico e sul livello di complessità (per es. dati
di input).
2
Inventario delle tipologie di emissione a scala urbana (sorgenti fisse e mobili)
I dati e le cartografie saranno forniti dall’ARTA o da altre strutture territoriali.
3
Stima delle emissioni a scala urbana (sorgenti fisse e mobili) e costruzione di mappe
tematiche relative ai principali parametri guida atmosferici).
4
Selezione ed acquisizione di modelli validi per la simulazione delle emissioni/immissioni
in atmosfera delle sorgenti relative agli agglomerati urbani.
5
Individuazione dei parametri da monitorare per l’applicazione dei modelli.
6
Acquisizione e ricognizione dei dati ambientali (microclimatici e di qualità dell’aria) e
territoriali esistenti finalizzati alla taratura e validazione dei modelli.
Raccolta, analisi, normalizzazione ed organizzazione di dati provenienti da centraline di
monitoraggio locali, da simulazioni di inquinamento da attività industriali e da traffico
veicolare. I dati e la cartografia saranno forniti dall’ARTA o da altre strutture territoriali.
7
Considerazioni
e prime valutazioni
sull’impatto
atmosferico
nell’ambito
del
Comprensorio del Mela prodotto dagli agglomerati industriali.
Le simulazioni saranno fornite dal CIMI con il quale si lavorerà in sinergia.
8
Simulazioni e valutazioni dell’impatto atmosferico da traffico veicolare. Simulazioni per
lo scenario attuale con software previsionale. Saranno fornite per le aree urbane pilota
del Comprensorio (Milazzo e Pace del Mela) mappe di isoconcentrazione per lo scenario
di riferimento attuale. Le mappe tradurranno l’inquinamento atmosferico relativo ai
principali indicatori semplici (pollutanti atmosferici) e forniranno elementi di
valutazione per effetti negativi potenziali sulla popolazione esposte (mappe di rischio).
9
Costruzione ed applicazione di indicatori compositi (per esempio AQSI e AQI) ai fini
della messa a punto di una metodologia standard per la valutazione degli effetti
3. combinati delle attività industriali e dal traffico veicolare. Utilizzazione di serie di dati
storici ambientali e run test in corrispondenza agglomerati urbani pilota.
Saranno fornite per l’area di run test mappe di isoconcentrazione per lo scenario di
riferimento attuale mediante la sovrapposizione degli effetti.
NB:
Tutte le fasi dell’indagine saranno svolte in sinergia con i programmi di monitoraggio
ambientale del Comprensorio del Mela in corso evitando sovrapposizioni, quindi focalizzando ed
approfondendo lo studio verso i siti rilevati a maggiore criticità ambientale.
Distinti saluti
Palermo, lì
IL Coordinatore del Progetto
Prof. Salvatore Barbaro