2. Tra i sobborghi londinesi di fine ‘800 vive felicemente Wendy Darling e la sua famiglia: oltre i genitori, i suoi fratelli con cui divide la cameretta e si diverte a raccontare favole e storie di pirati; lei, però, non è più una bambina, sta crescendo. Ma Wendy non vuole diventare donna: lei preferisce ancora raccontare storie di pirati, continuare ad avere Nana, un San Bernardo, per tata e soprattutto sognare ad occhi aperti: come quella notte in cui vide un ragazzino volteggiare per la stanza, del quale s’era innamorata; quel ragazzino però non era un sogno: era Peter Pan , il bambino che non vuole crescere, che ogni sera tornava nella sua città natale per ascoltare di nascosto i racconti di Wendy e che, quella notte, perse per fuggire a Nana la propria ombra nella sua camera. La storia
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4. Grazie a Peter Pan, i tre fratelli scopriranno le fate e che per volare basta un po’ della loro polvere e dei pensieri felici; sull’isola vivranno finalmente tutte quelle avventure che prima avevano soltanto fantasticato: conosceranno gli indiani, combatteranno i pirati e, soprattutto, vedranno il terrificante Capitan Uncino. Wendy, però, si renderà pian piano conto che per Peter la vita è tutta soltanto un grande gioco e che, quei sentimenti che lei nutre, non potranno mai essere da lui realmente ricambiati, per la sua paura di crescere ed il suo rifiuto di tutto ciò che lo farebbe sentire adulto. Delusa, decide di tornare a casa, prima che pure lei ed i suoi fratelli si dimentichino del tutto dei propri genitori, com'è successo ai bambini smarriti.
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6. La sindrome di Peter Pan è quella situazione psicologica in cui si trova una persona immatura, che si rifiuta (o è incapace) di crescere, di diventare adulta e di assumersi le responsabilità.La sindrome è una condizione psicologica patologica in cui un soggetto rifiuta di operare nel mondo "Degli adulti" in quanto lo ritiene ostile e si rifugia in comportamenti ed in regole comportamentali tipiche della fanciullezza. la sindrome di Peter Pan