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:HE  :HE 
DoubleClick -- Google AdSense
Ofoto -- Flickr
Akamai -- BitTorrent
mp3.com -- Napster
Britannica Online -- Wikipedia
Siti personali -- blogging
page views -- cost per click
pubblicazione -- partecipazione
sistemi di gestione dei contenuti -- wikis
directories (tassonomia) -- tagging (folksonomia)
stickiness -- syndication
What is Web2.0 : ww.oreillynet.com/pub/a/oreilly/tim/news/2005/09/30/what-is-web-20.html
What is Web2.0 : ww.oreillynet.com/pub/a/oreilly/tim/news/2005/09/30/what-is-web-20.html
:HE 
Accomuna tecnologie Internet di nuova generazione centrati su:
‰ logica partecipativa e di network
‰ ruolo attivo degli utenti (superamento dell’asimmetria
informativa e modello one way di informazione e comunicazione)
‰ distribuzione e potere collettivo dei contenuti
‰ indipendenza e non proprietà dei contenuti
‰ semplicità d’uso
/¶XWHQWH SURGXWWRUHFRQVXPDWRUH ULGLVHJQD LO ZHE
i lettori e gli aggregatori decidono la rilevanza dei contenuti
archittettura informativa partecipativa e non gerarchica
i lettori classificano e aggiungono contenuti attraverso i tag (folksonomy, social
tagging e non tassonomie predefinite)
le parole e la semantica sono più importanti della grafica e del layout
(immediatezza delle Tag cloud)
, SULQFLSL GHO :HE 
Il Web come piattaforma
‰ Servizi e non software, prodotti
‰ Utilizzo e non distribuzione del software
(licenze e controllo API sono irrilevanti)
‰ Aggiornamento, dinamicità e gestione dei dati
e non applicativi, strumenti…(Data driven)
‰ Long tail (potere collettivo dei piccoli siti)
‰ partecipare non pubblicare
‰ raggiungere l’intero web non specifici target
‰ customer self-service, e sensibilità al cotesto non invadenza
‰ decentralizzazione di internet
Netscape vs Google
Double click vs Adsense
Akamai Vs BitTorrent
‰ Sfruttare l’intelligenza collettiva
‰ Collegare (hyperlinking, link)
‰ Aggregare (web aggregator, Rss Feed, mashup)
‰ Utilizzare categorie “sociali” (social tagging, folksonomia)
RPSHWHQ]H FHQWUDOL GHO :HE 
‰ Architettura partecipativa
‰ coinvolgere gli utenti a partecipare nella produzione di dati e
contenuti (cooperazione, redazione diffusa)
‰ sfruttare la syndacation e non la co-ordinazione
‰ supportare, valorizzare le relazioni (raccomandazioni,
segnalazioni, commenti, legami)
‰ Modelli di programmazione leggeri
‰Abbinare sistemi liberamente (il web come insieme di piccoli
componenti)
‰Hackability, open source (basse barriere al riuso)
/H]LRQL GHO :HE 
‰ far leva sul customer-self service, sulla partecipazione e intelligenza
collettiva, sulla distribuzione e l’aggregazione dei contenuti, sui
legami e le reti esistenti, per raggiungere l’intero web, le periferie
non solo il centro, la “lunga coda” non solo il centro
‰ gli effetti del network derivanti dai contributi degli utenti sono la
chiave del predominio del mercato nell’era del web 2.0
‰ gli utilizzatori aggiungono valore in termini di contenuto (aumento
della qualità e quantità di contenuti) e di servizio (decentralizzazione
di internet)
$VSHWWL FRQWHQXWLVWLFL
‰ Riuso dei contenuti e aggregazione
‰ Open content e free software (Creative content e FLOSS,
interoperabilità semantica, tecnologica e organizzativa)
‰ Siti di mashup e aggregatori d’informazione
‰ Social tagging
‰ Redazioni distribuite
‰ 0DVKXS
ƒ Il termine mash-up o mashup (da mash it up)
deriva dal creolo giamaicano e significa
distruggere o poltiglia.
ƒ Impiegato originariamente in ambito musicale per
indicare un evento o una performance di alto livello, è
stato allargato a tutti gli ambiti musicali, nonché a quello
dei videoclip e a quello informatico, seppure con una
diversa accezione.
ƒ Un sito o un’applicazione web di tipo ibrido, cioè
tale da includere dinamicamente informazioni o
contenuti provenienti da più fonti.
ƒ www.wikipedia.org
‰ 7DJ
I contenuti sono ricercabili, correlabili e utilizzabili in
base a parametri semantici qualitativi e non solo
quantitativi
Il tagging produce Folksonomy il cui obiettivo è
contrariamente alla Tassonomia, il “miglior disordine
possibile” cioè quello che soddisfa le ricerche e sa
adattarsi all’evoluzione dei contenuti e dei significati
comuni e condivisi modificando il sistema classificatorio
in base al modello mentale emergente degli utenti
‰ 5HGD]LRQL GLVWULEXLWH
La produzione è remota e pluri - fonte non più
assoggettata a un coordinamento centralizzato ma
autogestita attraverso servizi on line  Wikipedia
Rischi: conformismo o devianza
KWWSZZZVRXQGSODQQLQJHX
• Basato su strumenti partecipativi web 2.0
(web2.0 technology generation, mashup site)
• Orientato all’ Open source e all’ Open content
(interoperabilità, granularità e riuso dei contenuti)
• Centrato sui Blog
(ma sono previsti anche Forum e strumenti di comunicazione sincrona)
• Classificazione dei contenuti basata su tassonomie (standard metadata) ma
anche su Folksonomy (Tag Clouds, informal/social tagging) social bookmarking
(del.icio.us)
• Aggiornamenti via RSS
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http://www.soundplanning.eu/
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Con l’aggettivo VRFLDOH s’intende un software che offre agli utenti uno
strumento di relazione attraverso la condivisione di contenuti
I contenuti sono prodotti dai singoli utenti, raccolti e resi disponibili on line
(applicazione collettiva)
I contenuti sono prodotti dai singoli utenti, raccolti e resi disponibili on line
e agli utenti è concesso di stabilire relazioni legate ai contenuti stessi
(applicazione puramente sociale)
Le tecnologie abilitano le funzioni sociali del software
Partecipazione = Condivisione di valore e cooperazione
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ƒ Questa teoria prende anche il nome di teoria del mondo
piccolo (small world theory) e definisce che in media, fra
tutte le persone esistenti sul pianeta terra, esistono sei
gradi di separazione
ƒ rappresentando ogni persona con un nodo e ogni
amicizia con un arco fra due nodi, avremmo che per
raggiungere un qualunque punto del grafo dovremmo
passare in media attraverso altri sei nodi, prima di
giungere a destinazione..
ƒ per poter sfruttare i sei gradi di separazione inserendo il
fattore umano, è necessario rendere il compito in egual
misura molto semplice e molto attraente.
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ƒ Il numero di Dunbar è un valore, approssimato intorno a
150, che definisce il numero massimo di persone con cui
un singolo è in grado di mantenere una attiva relazione
sociale
ƒ Dunbar ha stimato che una grossa parte del tempo
dovesse essere dedicata alle relazioni sociali (42%
circa)
ƒ nell'ambito web 2.0 il concetto di 'relazione sociale attiva'
è cambiato diventando più elastico, abbassando la
soglia necessaria a considerare vicino qualcuno
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 degli utenti sono autori attivi,
 degli utenti sono autori occasionali,
 degli utenti sono lettori
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ƒ YouTube: solo lo 0,16% dei visitatori partecipa alla
creazione di contenuti
ƒ Wikipedia: il 4,6% degli utenti contribuisce
all’enciclopedia collettiva
ƒ Flickr: 0,2% dei visitatori pubblica le proprie foto
ƒ Però il 12% del traffico US è generato da siti WEB2.0
Bill Tancer, Hitwise, WEB2.0 EXPO, http://www.techcentral.ie/corporate_it/Users_failing_Web_2_sites/view
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%DUULHUH DOOD SDUWHFLSD]LRQH
ƒ Timore di esporsi on line
ƒ timore di scrivere e apparire
ƒ Scarsa fiducia e credibilità
ƒ scarsa motivazione a condividere la propria
conoscenza
ƒ Gli strumenti web 2.0 richiedono utenti evoluti
ƒ rischio di aumento del digital divide
ƒ Scarsi contenuti utili a creare interesse e a dare
risposta a problemi concreti
ƒ chi crea la massa critica iniziale?
UHGLELOLWj YLQFH LO WUDGL]LRQDOH
http://www.edelman.co.uk/trustbarometer/files/trust-barometer-2008.pdf
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http://www.edelman.co.uk/trustbarometer/files/trust-barometer-2008.pdf
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ƒ Autorevolezza, come il consenso su di un proprio contenuto
prodotto e immesso nel network che la comunità ha
apprezzato.
ƒ Visibilità, la partecipazione a un network aumenta la
possibilità che persone con interessi e competenze comuni
finiscano sulla tua pagina o su un tuo contenuto.
ƒ Incontri, la possibilità di fare nuove conoscenze.
ƒ Condivisione di conoscenza, rendere pubbliche le proprie
conoscenze (open culture).
ƒ Produzione di conoscenza, il seguire la rete di legami tra
persone e informazioni facilita la possibilità di trovare nuove
conoscenze e idee utili.
ƒ Raggiungibilità, facilità di essere individuati con l'incrocio
dei dati, delle informazioni e attraverso l'esplicitazione dei
sei gradi di separazione
Autorevolezza,Visibilità,Incontri, Condivisione, Raggiungibilità
Contenuti
Contesto
Identità
Pratiche
%LVRJQL IXQ]LRQDOL
ƒ Le necessità esplicite e pratiche che le persone devono e
possono compiere, inserite nel flusso di attività giornaliero.
Ciascuno deve scegliere cosa è più importante fare fra varie
alternative (il tempo è limitato, mentre le attività no)
ƒ Motivazione: l'attività X è più importante di ogni altra
attività in quel momento e quindi viene fatta.
ƒ Leggerezza: l'attività X è talmente facile a farsi che
basta un piccolo interesse spingerli a farla
ƒ Località: l'attività X è più facile da farsi dopo avere fatto
X'', perché spazialmente o mentalmente inerente
ƒ Efficacia: l'attività X è più utile a raggiungere lo scopo
rispetto ad altre attività (X', X'', X''')
3XOVLRQL DJJUHJDQWL
ƒ I network funzionano grazie alla capacità di
cogliere le motivazioni che portano il singolo ad
aggregarsi agli altri e di indurre e gratificare
pulsioni aggreganti penetrando al meglio nel
flusso giornaliero degli utenti.
ƒRPSHWL]LRQH: bisogno di imporre se stessi e/ o le proprie
convinzioni, gusto per la sfida, accumulo di aggressività.
ƒXULRVLWj: bisogno di conoscenza e controllo, istinto
esplorativo.
ƒ$SSDUWHQHQ]D: bisogno di condivisione e di far parte di
una collettività che rafforzi il proprio agire e pensare
individuale, che funga anche da rifugio in cui proteggersi.
ƒ1DUFLVLVPR: bisogno di conferma della propria capacità ed
eccellenza, bisogno di approvazione
….MA ANCHE Frustrazione
, FRQWHQXWL OD SURGX]LRQH GL FRQRVFHQ]D SDVVDQR
DWWUDYHUVR
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CONOSCENZA
INFORMAZIONE
INDIVIDUO RETE
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Linkedin
ePractice
FaiNotizia
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KWWSLQQRYDWRULSDLW
ZZZVOLGHVKDUHQHWLFLWDUHOOL
Apprendimento blog cambiamento organizzativo
comunicazione Content Management comunità
Documentazione eLearning formazione
interoperabilità intranet Learning Object Knowledge
Management Project Cycle Management
progettazione Pubblica Amministrazione Web

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  • 1. :HE H 5HWL 6RFLDOL )2580 3$
  • 2. :HE :HE DoubleClick -- Google AdSense Ofoto -- Flickr Akamai -- BitTorrent mp3.com -- Napster Britannica Online -- Wikipedia Siti personali -- blogging page views -- cost per click pubblicazione -- partecipazione sistemi di gestione dei contenuti -- wikis directories (tassonomia) -- tagging (folksonomia) stickiness -- syndication What is Web2.0 : ww.oreillynet.com/pub/a/oreilly/tim/news/2005/09/30/what-is-web-20.html
  • 3. What is Web2.0 : ww.oreillynet.com/pub/a/oreilly/tim/news/2005/09/30/what-is-web-20.html
  • 4. :HE Accomuna tecnologie Internet di nuova generazione centrati su: ‰ logica partecipativa e di network ‰ ruolo attivo degli utenti (superamento dell’asimmetria informativa e modello one way di informazione e comunicazione) ‰ distribuzione e potere collettivo dei contenuti ‰ indipendenza e non proprietà dei contenuti ‰ semplicità d’uso /¶XWHQWH SURGXWWRUHFRQVXPDWRUH ULGLVHJQD LO ZHE i lettori e gli aggregatori decidono la rilevanza dei contenuti archittettura informativa partecipativa e non gerarchica i lettori classificano e aggiungono contenuti attraverso i tag (folksonomy, social tagging e non tassonomie predefinite) le parole e la semantica sono più importanti della grafica e del layout (immediatezza delle Tag cloud)
  • 5. , SULQFLSL GHO :HE Il Web come piattaforma ‰ Servizi e non software, prodotti ‰ Utilizzo e non distribuzione del software (licenze e controllo API sono irrilevanti) ‰ Aggiornamento, dinamicità e gestione dei dati e non applicativi, strumenti…(Data driven) ‰ Long tail (potere collettivo dei piccoli siti) ‰ partecipare non pubblicare ‰ raggiungere l’intero web non specifici target ‰ customer self-service, e sensibilità al cotesto non invadenza ‰ decentralizzazione di internet Netscape vs Google Double click vs Adsense Akamai Vs BitTorrent
  • 6. ‰ Sfruttare l’intelligenza collettiva ‰ Collegare (hyperlinking, link) ‰ Aggregare (web aggregator, Rss Feed, mashup) ‰ Utilizzare categorie “sociali” (social tagging, folksonomia) RPSHWHQ]H FHQWUDOL GHO :HE ‰ Architettura partecipativa ‰ coinvolgere gli utenti a partecipare nella produzione di dati e contenuti (cooperazione, redazione diffusa) ‰ sfruttare la syndacation e non la co-ordinazione ‰ supportare, valorizzare le relazioni (raccomandazioni, segnalazioni, commenti, legami) ‰ Modelli di programmazione leggeri ‰Abbinare sistemi liberamente (il web come insieme di piccoli componenti) ‰Hackability, open source (basse barriere al riuso)
  • 7. /H]LRQL GHO :HE ‰ far leva sul customer-self service, sulla partecipazione e intelligenza collettiva, sulla distribuzione e l’aggregazione dei contenuti, sui legami e le reti esistenti, per raggiungere l’intero web, le periferie non solo il centro, la “lunga coda” non solo il centro ‰ gli effetti del network derivanti dai contributi degli utenti sono la chiave del predominio del mercato nell’era del web 2.0 ‰ gli utilizzatori aggiungono valore in termini di contenuto (aumento della qualità e quantità di contenuti) e di servizio (decentralizzazione di internet)
  • 8. $VSHWWL FRQWHQXWLVWLFL ‰ Riuso dei contenuti e aggregazione ‰ Open content e free software (Creative content e FLOSS, interoperabilità semantica, tecnologica e organizzativa) ‰ Siti di mashup e aggregatori d’informazione ‰ Social tagging ‰ Redazioni distribuite
  • 9. ‰ 0DVKXS ƒ Il termine mash-up o mashup (da mash it up) deriva dal creolo giamaicano e significa distruggere o poltiglia. ƒ Impiegato originariamente in ambito musicale per indicare un evento o una performance di alto livello, è stato allargato a tutti gli ambiti musicali, nonché a quello dei videoclip e a quello informatico, seppure con una diversa accezione. ƒ Un sito o un’applicazione web di tipo ibrido, cioè tale da includere dinamicamente informazioni o contenuti provenienti da più fonti. ƒ www.wikipedia.org
  • 10. ‰ 7DJ I contenuti sono ricercabili, correlabili e utilizzabili in base a parametri semantici qualitativi e non solo quantitativi Il tagging produce Folksonomy il cui obiettivo è contrariamente alla Tassonomia, il “miglior disordine possibile” cioè quello che soddisfa le ricerche e sa adattarsi all’evoluzione dei contenuti e dei significati comuni e condivisi modificando il sistema classificatorio in base al modello mentale emergente degli utenti ‰ 5HGD]LRQL GLVWULEXLWH La produzione è remota e pluri - fonte non più assoggettata a un coordinamento centralizzato ma autogestita attraverso servizi on line Wikipedia Rischi: conformismo o devianza
  • 11. KWWSZZZVRXQGSODQQLQJHX • Basato su strumenti partecipativi web 2.0 (web2.0 technology generation, mashup site) • Orientato all’ Open source e all’ Open content (interoperabilità, granularità e riuso dei contenuti) • Centrato sui Blog (ma sono previsti anche Forum e strumenti di comunicazione sincrona) • Classificazione dei contenuti basata su tassonomie (standard metadata) ma anche su Folksonomy (Tag Clouds, informal/social tagging) social bookmarking (del.icio.us) • Aggiornamenti via RSS 6RXQG 3ODQQLQJ DQG 0DQDJHPHQW $ RPPXQLW RI 3UDFWLFH RQ 30 8Q HVHPSLR GL VLWR ZHE )RUPH]
  • 12. Photo flickr Presenza online Calendario link delicious Video youtube weblog feed RSS TAG Cloud Barra di navigazione del sito Drupal Open Source Content Management System http://www.soundplanning.eu/
  • 13. :HE H O¶XVR VRFLDOH GHO VRIWZDUH Con l’aggettivo VRFLDOH s’intende un software che offre agli utenti uno strumento di relazione attraverso la condivisione di contenuti I contenuti sono prodotti dai singoli utenti, raccolti e resi disponibili on line (applicazione collettiva) I contenuti sono prodotti dai singoli utenti, raccolti e resi disponibili on line e agli utenti è concesso di stabilire relazioni legate ai contenuti stessi (applicazione puramente sociale) Le tecnologie abilitano le funzioni sociali del software Partecipazione = Condivisione di valore e cooperazione
  • 14. 8Q FDVR )RUPH] )RUXP3$ GL VRFLDO QHWZRUNLQJ /D 5HWH GHJOL ,QQRYDWRUL GHOOD 3$ http://innovatoripa.it/ *5833, ( 2081,7$¶ (63(5,(1=( 3URILOR 8WHQWH 5HOD]LRQL SHUWLQHQWL ,GHQWLWj $SHUWXUD DOO¶LQGLYLGXR H DOOH VXH LQWHUD]LRQL /$ 5(7( 5HWH GL LGHQWLWj 7$* /28'
  • 15. JUDGL GL VHSDUD]LRQH ƒ Questa teoria prende anche il nome di teoria del mondo piccolo (small world theory) e definisce che in media, fra tutte le persone esistenti sul pianeta terra, esistono sei gradi di separazione ƒ rappresentando ogni persona con un nodo e ogni amicizia con un arco fra due nodi, avremmo che per raggiungere un qualunque punto del grafo dovremmo passare in media attraverso altri sei nodi, prima di giungere a destinazione.. ƒ per poter sfruttare i sei gradi di separazione inserendo il fattore umano, è necessario rendere il compito in egual misura molto semplice e molto attraente.
  • 16. UHOD]LRQL VRFLDOL ƒ Il numero di Dunbar è un valore, approssimato intorno a 150, che definisce il numero massimo di persone con cui un singolo è in grado di mantenere una attiva relazione sociale ƒ Dunbar ha stimato che una grossa parte del tempo dovesse essere dedicata alle relazioni sociali (42% circa) ƒ nell'ambito web 2.0 il concetto di 'relazione sociale attiva' è cambiato diventando più elastico, abbassando la soglia necessaria a considerare vicino qualcuno
  • 17. ± ƒ $XWRUL DWWLYL VRQR L PDJJLRUL SURGXWWRUL GHL FRQWHQXWL GHO VLWR ZHE SDUWHFLSDQR FRQ XQD IUHTXHQ]D HOHYDWD WDOYROWD LQYHVWHQGR DQFKH PROWR WHPSR ƒ $XWRUL RFFDVLRQDOL VRQR SHUVRQH FKH ROWUH D XVXIUXLUH GHL FRQWHQXWL KDQQR WDOYROWD FRQWULEXLWR SHU LQWHJUDUH R DJJLXQJHUH TXDOFKH LQIRUPD]LRQH R FRPPHQWR ƒ /HWWRUL /XUNHUV
  • 18. VRQR L IUXLWRUL SDVVLYL RYYHUR FRORUR FKH XWLOL]]DQR L FRQWULEXWL GHO VLWR VHQ]D DSSRUWDUH DOFXQ FRQWULEXWR 1RQ SHU IRU]D VL WUDWWD GL OHWWRUL RFFDVLRQDOL SRWUHEEHUR HVVHUH DQFKH IUHTXHQWDWRUL DELWXDOL degli utenti sono autori attivi, degli utenti sono autori occasionali, degli utenti sono lettori
  • 19. /D UHWH VRFLDOH q SDVVLYD ƒ YouTube: solo lo 0,16% dei visitatori partecipa alla creazione di contenuti ƒ Wikipedia: il 4,6% degli utenti contribuisce all’enciclopedia collettiva ƒ Flickr: 0,2% dei visitatori pubblica le proprie foto ƒ Però il 12% del traffico US è generato da siti WEB2.0 Bill Tancer, Hitwise, WEB2.0 EXPO, http://www.techcentral.ie/corporate_it/Users_failing_Web_2_sites/view 7XWWL QH SDUODQR PROWL OR JXDUGDQR SRFKL OR SUDWLFDQR
  • 20. /D SDUWHFLSD]LRQH QRQ q LO ILQH GL XQD UHWH VRFLDOH GL XQD FRPXQLWj R GL XQ JUXSSR ‰ /D SDUWHFLSD]LRQH q LO PH]]R DWWUDYHUVR FXL VFRSULUH HVWHQGHUH VXSSRUWDUH OD UHWH H OH UHOD]LRQL JLj HVLVWHQWL ‰ /H WHFQRORJLH ZHE VXSSRUWDQR OD SDUWHFLSD]LRQH VRFLDOH $*,5( 68//( /(9( '(//$ 3$57(,3$=,21( )$,/,7$5( , /(*$0, )$,/,7$5( /¶862 '(//( 7(12/2*,(
  • 21. %DUULHUH DOOD SDUWHFLSD]LRQH ƒ Timore di esporsi on line ƒ timore di scrivere e apparire ƒ Scarsa fiducia e credibilità ƒ scarsa motivazione a condividere la propria conoscenza ƒ Gli strumenti web 2.0 richiedono utenti evoluti ƒ rischio di aumento del digital divide ƒ Scarsi contenuti utili a creare interesse e a dare risposta a problemi concreti ƒ chi crea la massa critica iniziale?
  • 22. UHGLELOLWj YLQFH LO WUDGL]LRQDOH http://www.edelman.co.uk/trustbarometer/files/trust-barometer-2008.pdf
  • 23. UHGLELOLWj PL ILGR GHOOH SHUVRQH FRPH PH http://www.edelman.co.uk/trustbarometer/files/trust-barometer-2008.pdf
  • 24. 3HUFKp GHGLFDUH WHPSR H HQHUJLH ƒ Autorevolezza, come il consenso su di un proprio contenuto prodotto e immesso nel network che la comunità ha apprezzato. ƒ Visibilità, la partecipazione a un network aumenta la possibilità che persone con interessi e competenze comuni finiscano sulla tua pagina o su un tuo contenuto. ƒ Incontri, la possibilità di fare nuove conoscenze. ƒ Condivisione di conoscenza, rendere pubbliche le proprie conoscenze (open culture). ƒ Produzione di conoscenza, il seguire la rete di legami tra persone e informazioni facilita la possibilità di trovare nuove conoscenze e idee utili. ƒ Raggiungibilità, facilità di essere individuati con l'incrocio dei dati, delle informazioni e attraverso l'esplicitazione dei sei gradi di separazione
  • 26. %LVRJQL IXQ]LRQDOL ƒ Le necessità esplicite e pratiche che le persone devono e possono compiere, inserite nel flusso di attività giornaliero. Ciascuno deve scegliere cosa è più importante fare fra varie alternative (il tempo è limitato, mentre le attività no) ƒ Motivazione: l'attività X è più importante di ogni altra attività in quel momento e quindi viene fatta. ƒ Leggerezza: l'attività X è talmente facile a farsi che basta un piccolo interesse spingerli a farla ƒ Località: l'attività X è più facile da farsi dopo avere fatto X'', perché spazialmente o mentalmente inerente ƒ Efficacia: l'attività X è più utile a raggiungere lo scopo rispetto ad altre attività (X', X'', X''')
  • 27. 3XOVLRQL DJJUHJDQWL ƒ I network funzionano grazie alla capacità di cogliere le motivazioni che portano il singolo ad aggregarsi agli altri e di indurre e gratificare pulsioni aggreganti penetrando al meglio nel flusso giornaliero degli utenti. ƒRPSHWL]LRQH: bisogno di imporre se stessi e/ o le proprie convinzioni, gusto per la sfida, accumulo di aggressività. ƒXULRVLWj: bisogno di conoscenza e controllo, istinto esplorativo. ƒ$SSDUWHQHQ]D: bisogno di condivisione e di far parte di una collettività che rafforzi il proprio agire e pensare individuale, che funga anche da rifugio in cui proteggersi. ƒ1DUFLVLVPR: bisogno di conferma della propria capacità ed eccellenza, bisogno di approvazione ….MA ANCHE Frustrazione
  • 28. , FRQWHQXWL OD SURGX]LRQH GL FRQRVFHQ]D SDVVDQR DWWUDYHUVR /D UHWH GHOOH LGHQWLWj VRFLDOL :HE VLDPR 12, 7KH PDFKLQH LV 86LQJ 86 KWWSZZZRXWXEHFRPZDWFKY 1/O*RS;7BJ
  • 30. *UD]LH LFLWDUHOOL#IRUPH]LW )2580 3$ PDJJLR 2UH 6HPLQDULR V KWWSLQQRYDWRULSDLW ZZZVOLGHVKDUHQHWLFLWDUHOOL Apprendimento blog cambiamento organizzativo comunicazione Content Management comunità Documentazione eLearning formazione interoperabilità intranet Learning Object Knowledge Management Project Cycle Management progettazione Pubblica Amministrazione Web
  • 31. Principali Riferimenti :KDW LV :HE http://www.oreillynet.com/pub/a/oreilly/tim/news/2005/09/30/what-is-web-20.html (OHPHQWL 7HRULFL SHU OD SURJHWWD]LRQH GHL VRFLDO QHWZRUN http://ibridazioni.com/2007/09/25/elementi-teorici-per-la-progettazione-dei-social-network/ 'DO ZHE DL PHGLD VRFLDOL http://www.csp.it/it/chi-siamo/pubblicazione_web_2.0_101007/ (GHOPDQ 7UXVW %DURPHWHU http://www.edelman.com/trust/2008/TrustBarometer08_FINAL.pdf