Relazione di progetto per Comunicazione Visiva e Design delle Interfacce
Corso di Laurea Magistrale in Teoria e Tecnologia della Comunicazione
Università degli Studi di Milano Bicocca
4. JungleB 4
Il punto di partenza per il nostro lavoro è stato quello di analizzare, come
richiesto dal brief, altri siti già esistenti che hanno come obiettivi gli stessi
che ci riproponiamo di raggiungere con il nostro prototipo.
Abbiamo preso in considerazione tre tipologie:
- Community 2.0
- Sistemi Geolocalizzati
- One Page Site
In aggiunta, abbiamo ricercato dei siti che fossero specifici sul quartiere
Bicocca, che ne raccogliessero informazioni e consigli, esattamente
come farà il nostro prototipo.
5. JungleB 5
COMMUNITY 2.0
Le community 2.0 di riferimento che abbiamo scelto sono:
leganerd.com
snooth.com
lifekraze.com
Come più rappresentativa, tra le altre, abbiamo selezionato LegaNerd.
6. JungleB 6
Osservando il layout di LegaNerd, si nota subito che è una community
ricca di contenuti: il suo punto di forza è il modo in cui questi vengono
disposti, tentando di dare all’utente dei punti di riferimento.
A primo impatto sembrerà confusionario, ma dopo qualche minuto di
navigazione l’utente saprà già come muoversi.
Il sito si rivolge ad utenti già avvezzi a community grandi e ad internet in
generale.
L’originalità e il non prendersi troppo sul serio sono gli elementi distintivi
del blog.
7. JungleB 7
Lega Nerd è un social blog, ovvero un blog che si alimenta dei post
scritti da tutti gli utenti.
Ognuno può contribuire pubblicando articoli di vario genere: da articoli
prettamente di stampo informatico a quelli un po’ più frivoli che trattano
argomenti come fumetti o la tecnologia vista in ottica geek.
La mission di LegaNerd è quella di tenere aggiornati i suoi seguaci nerd
a 360° sulle ultime novità: quale modo migliore se non sfruttare le co-
noscenze degli utenti e la loro voglia di partecipare?
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Il target medio di LegaNerd sono (erano) uomini tra i 16 e i 35 anni: negli
ultimi tempi anche la componente femminile sta rinforzando le sue file.
I lettori possono fruire di articoli scritti da altri nerd o di editoriali pubblicati
dai webmaster del sito. I contenuti non si limitano solamente agli articoli
del blog ma anche agli interventi sul blog interno alla community.
LegaNerd offre quindi la possibilità di condividere i propri interessi con
utenti esperti ed avere un riscontro sulle proprie posizioni e al contempo
creare legami anche al di fuori del sito.
Si possono individuare tre principali modalità di interazione: il post all’in-
terno del blog, commentare i post di altri utenti e la partecipazione al fo-
rum.
Nel corso della sua storia, intoltre, LegaNerd ha cercato di creare occa-
sioni per far incontrare i propri utenti anche nella vita reale.
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SITI GEOLOCALIZZATI
Per i siti geolocalizzati, nel web abbiamo individuato questi tre esempi:
spottedbylocals.com
mapquest.com
yelp.it
Il sito che meglio incarnava la nostra idea di sito geolocalizzato, anche
pensando in ottica app, è SpottedByLocals.
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SpottedByLocals dà la possibilità ad un turista di poter visitare la città dal
punto di vista di chi la vive tutti i giorni.
Il punto di forza di questo sito geolocalizzato è sicuramente il poter
vedere i posti in relazione a tutta la città e mette in risalto più du altri le
descrizioni dei posti e i commenti di chi, la città, la conosce come le
proprie tasche.
Questo aspetto è uno di quelli che, per quanto riguarda la geolocaliz-
zazione, ci interessava maggiormente poter riprodurre all’interno del
nostro protoripo sul quartiere Bicocca, anche se in maniera più sintetica.
11. JungleB 11
Lo scopo di SpottedByLocals è quello di mostrare le città dal punto di
vista di chi ci vive tutti i giorni, dando la possibilità ai turisti di poter vede-
re posti o partecipare ad eventi che, altrimenti, sarebbero impossibili da
trovare solo con l’aiuto di una tradizionale guida turistica.
Allo stesso tempo, con l’aiuto degli utenti residenti nelle città, è possibile
vivere le classiche attrazioni turistiche con uno spirito diverso e un oc-
chio più attento e, forse, critico.
Proprio per la concezione dinamica e social del sito, il target sono i turisti
più giovani.
12. JungleB 12
In forma di blog gli spotters, autori selezionati dai webmaster del sito, ag-
giornano il sito indicando posti ed eventi che potrebbero maggiormente
interessare chi visita la città.
SpottedByLocals è guindi una dinamica guida turistica geolocalizzata
che permette ai turisti di muoversi in maniera più consapevole.
Gli utenti possono interagire col sito lasciando commenti ai post degli
spotters oppure rilasciando delle recensioni sui posti/eventi a cui hanno
partecipato grazie a SpottedByLocals.
13. JungleB 13
ONE PAGE SITES
Essendo un po’ il trend del momento, quando siamo arrivati a scegliere
one page sites, c’era un l’imbarazzo della scelta.
Dopo aver navigato un po’ in diverse gallerie di onepagesite, ne abbia-
mo selezionati quattro, dai quali abbiamo attinto le dinamiche principali
di quello che sarà il nostro prototipo:
viens-la.com
vanityclaire.com
bioipsum.com
perconte.com
Da ognunon di questi siti abbiamo estratto il carattere distintivo per farlo
diventare elemento fondamentale del nostro.
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Viens La è il one page site di uno studio grafico.
Abbiamo selezionato questo sito per le dinamiche che utilizza nella
gestione dei progetti. È da qui che ci siamo ispirati per la gestione delle
tribù del nostro progetto: sezioni che si aprono come ad entrare in un
altro sito, con una propria navigazione che cambia direzione rispetto alla
pagina principale.
15. JungleB 15
VanityClaire.com è stato scelto principalmente per il caratteristico utiliz-
zo che fa dei colori: per ogni sezione del sito, l’autrice usa uno specifico
colore che non si ripeterà nelle altre sezioni.
Da qui siamo partiti per definire la grafica del nostro prototipo: ogni tri-
bù, all’interno del nostro sito, avrà il suo colore identificativo, che aiuterà
l’utente ad orientarsi nella navigazione; ogni volta che si troverà in una
sezione di un dato colore, saprà che sta navigando nella tribù associata
a quel colore.
Anche in questo one page site ritroviamo il modello di navigazione in oriz-
zontale e, inoltre, interessante aspetto, è quello per cui l’autrice pensa il
suo sito in ottica responsive e le dinamiche di navigazione che sono in-
serite nella versione desktop si mantengono nella versione mobile, così
da non dover fare reimparare all’utente come navigare il sito.
16. JungleB 16
Il modello di navigazione multidirezionale è senz’altro il protagonista nel
one page site di perconte.com ed è anche il motivo per il quale è stato
incluso nei siti di ispirazione per questo progetto.
La navigazione avviene in verticale per selezionare i progetti, e in oriz-
zontale per esplorarli; il sito è navigabile utilizzando sia il mouse che le
frecce direzionali in versione desktop, mentre in versione mobile il sito
cambia leggermente aspetto, perdendo la multidirezionalità.
Inoltre abbiamo molto apprezzato l’utilizzo prepotente che viene fatto
delle immagini a discapito della parola scritta: questo rende il sito molto
più accattivante e di impatto oltre che di facile comprensione.
17. JungleB 17
Infine,l’ultimositocheabbiamopresoinconsiderazioneèbioipsum.com.
Bioipsum è una sorta di gioco: inserendo degli elementari dati personali,
come nome e sesso, e selezionando un mestiere, il sito fornisce come
output una breve e simpatica biografia personalizzata.
Nel concepire il nostro prototipo, abbiamo fatto della mission di bioipsum
il nostro mezzo per guidare l’utente inesperto all’interno del nostro sito:
con lo stesso meccanismo, l’utente inserirà i propri dati in un form, for-
nendo informazioni sul proprio coinvolgimento con il quartiere Bicocca
e ricevendo un’indicazione sulla tribù cui appartiene per poter continua-
re la navigazione del sito.
18. JungleB 18
QUARTIERE DI MILANO-BICOCCA
Dovendo creare un sito che raccoglie informazioni sul quartiere Bicoc-
ca, ci siamo guardati un po’ intorno per farci un’idea precisa dei siti esi-
stenti aventi lo stesso scopo.
Abbiamo trovato perlopiù blog, non aggiornati, che raccoglievano liste
di posti del quartiere.
Quasi nella totalità dei casi, le interfacce non erano curate e, in linea di
massima, molto essenziali, spesso poco intuitive e, in qualche caso,
confusionarie.
Tra gli altri, ne abbiamo isolato uno che ci è sembrato il migliore:
farebicocca.it
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FareBicocca.it è l’unico, tra i siti esistenti riguardanti il quartiere Bicoc-
ca, ad essere curato sia nella sua forma grafica sia nella dimensione dei
contenuti.
È un blog che viene continuamente aggiornato dai suoi autori e ripor-
ta notizie suddivise in diverse categorie come: Consiglio Zona 9, News,
Parco Nord, Salute e Ambiente, Sicurezza, Trasporti e Viabilità.
A differenza di quello che è il nostro obiettivo principale, il blog non con-
siglia i frequentatori del quartiere sui posti che possono risultare partico-
larmente interessanti nè, tantomeno, utilizza un sistema geolocalizzato
per aiutare l’orientamento nella zona, cosa che per noi ha enorme rilievo
all’interno del progetto.
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La principale richiesta del brief era quella di rispondere alle esigenze di
4 diverse tribù così definite:
- RESIDENTI
- UNIVERSITARI
- Studenti
- Docenti e Personale
- LAVORATORI
- Impegati e Colletti Bianchi
- Addetti ai lavori
- CITY USER
Basandoci su questa divisione, il nostro compito era di creare quattro
differenti narrazioni basate sui diversi utenti.
22. JungleB 22
Per rispondere alla richiesta del brief in maniera divertente ed intrigante,
abbiamo deciso di studiare un naming alternativo a quello del brief, in
modo tale che si integrasse meglio al concetto base del nostro proget-
to.
Abbiamo quindi risolto il problema trasformando le tribù in:
- NATIVES
- ACADEMICS
- NotesTakers
- Blackboarders
- WORKAHOLICS
- White Collars
- Service Dealers
- VISITORS
23. JungleB 23
Come le tribù indentificano abitudini e routine diverse, anche gli individui
che le popolano, pur magari appartenendo alla stessa, sono diversi tra
loro.
Per questo motivo, ispirandoci al lavoro del fotografo Jason Travis (aka
J Trav) e a delle persone reali, abbiamo delineato dei profili tipo per cia-
scun gruppo di appartenenza.
Grazie a questo step, in una fase successiva del lavoro, potremo più
facilmente smistare i punti di interesse presenti sul territorio, rifacendoci
alle abitudini delle nostre personas.
31. JungleB 31
Per quanto riguarda l’architettura dell’informazione abbiamo dovuto
affrontare il vincolo posto dalla consegna del ONE PAGE SITE.
Abbiamo allora, cercato di capire quale potesse essere la struttura or-
ganizzativa logica e semantica migliore delle informazioni e dei conte-
nuti, affinchè l’utente finale non avesse trovato difficoltà nell’utilizzarlo.
Dopo aver scelto quali fossero le informazioni davvero utili al nostro
utente abbiamo pensato al modo in cui esso si potesse orientare all’in-
terno del sito: un menù.
La scelta delle voci all’interno del menù è stata facile: volevamo creare
un menu semplice e “riconoscibile” all’interno delle varie pagine naviga-
bili. Perciò abbiamo optato per un menù fisso, sempre presente , nella
stessa posizione, proprio per permettere all’utente di orientarsi.
33. JungleB 33
La fase che ha richiesto più tempo ed ingegno è stata quella in cui ab-
biamo dovuto smistare i punti di interessi per le varie tribù.
Aiutandoci soprattutto con il lavoro svolto nella fase della ricerca sulle
utenze, la soluzione per la quale abbiamo optato è stata quella che pre-
vede la creazione di diverse mappe, divise in categorie.
Nella vita delle nostre personas, siamo stati in grado di individuare, in
totale, sette categorie:
- Culture
- Eating Out
- Fun
- Movement
- Needs
- Rituals
- Take a Break
34. JungleB 34
Chiaramente non tutte le tribù avranno tutte le categorie e, nella stes-
sa maniera, a diversa tribù corrisponderanno diversi punti di interesse
elencati nelle varie categorie.
Per essere più chiari, la categoria Needs della tribù Visitors e della tribù
Notestakers non comprenderanno gli stessi posti.
Questo processo porta ad una visione un po’ “dissacrante” dei luoghi e
delle abitudini delle varie persone, ad esempio, il Centro Commerciale
Bicocca Village, per i Notetakers è stato visto più come un posto in cui
ci si va a svagare/mangiare..mentre per i Natives è rientrato nella cate-
goria dei Rituals, perchè un residente, al centro commerciale, ormai ci
va per passare il tempo.
36. JungleB 36
Una volta determinata l’architettura dell’informazione del nostro sito, ci
siamo dovuti porre il problema di come fare interfacciare gli utenti con
questi contenuti.
Per arrivare a stabilire il wireframe definitivo, abbiamo attraversato diversi
passaggi per poter arrivare a definire l’interfaccia che fosse più intuibile e
semplice per l’utente.
37. JungleB 37
1° INTERFACCIA
La prima interfaccia progettata prevedeva un menù orizzontale nella
parte superiore del sito, con le voci: Home, Tribù, Form, Contatti; nella
Home compariva uno slider di immagini del quartiere con inserite delle
parti scritte che spiegassero la mission del sito.
Passando nella seconda sezione, Tribù, si presentava all’utente una
schermata divisa orizzontalmente in 4 sottosezioni, una per ogni ma-
crotribù.
Nella sezione sottostante, Form, l’utente era invitato, nel caso fosse
stato necessario, a segnalare un nuovo posto non ancora segnalato
nel sito oppure una nuova tribù/minoranza consistente.
Infine, nella sezione Contatti venivano proposti i contatti degli autori del
sito, per ogni evenienza.
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40. JungleB 40
Accedendo ad una delle tribù, il menù in alto cambia le sue voci in:
Consigliati, Tribù, Categorie, Social.
La prima cosa che l’utente trovava era una mappa con segnalati i posti,
selezionati per quella tribù, consigliati dallo staff, ovvero la sezione Con-
sigliati.
Navigando tramite il menù, si poteva accedere alle categorie sia trami-
te un menù a tendina sia tramite una schermata.
Nella schermata della categoria selezionata compariva una lista di posti
con, per ognuno, una mappa che geolocalizzasse il posto e delle indi-
cazioni su indirizzo, orari, etc.
Nella sezione Social si poteva fruire di un servizio streaming di post, se-
lezionati tramite parole chiave dallo staff, sui principali social network.
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2° INTERFACCIA
Avendo riscontrato dei problemi nella fruibilità dei contenuti, abbiamo
rivisto l’interfaccia iniziale apportando delle modifiche in modo tale che
l’utente non si “perdesse” nel tentativo di orientarsi.
Il menù di navigazione principale rimane sempre nella parte superiore,
orizzontale, con l’aggiunta di due sezioni: Conquista e Classifica.
Le tribù non compaiono più in orizzontale, ma una affiancata all’altra, in
modo tale che non si creasse una gerarchia tra queste ultime. Inoltre è
stato aggiunto una sorta di “identikit” per aiutare l’utente ad individuare
la propria tribù di appartenenza.
Nelle due nuove sezioni si possoo facilmente individuare i posti più vo-
tati all’interno del quartiere, sia tramite mappa che tramite lista.
La sezione Form è stata privata della possibilità di consigliare una nuo-
va tribù poichè si trattava di una possibilità limitata, mentre la possibilità
di consigliare un nuovo posto è rimasta invariata.
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Anche all’interno delle singole tribù qualcosa è cambiato:
all’apertura della sezione non ci si trova più la mappa con segnalati i po-
sti consigliati dallo staff ma l’icona della tribù circondata da quelle delle
singole categorie.
Alle singole categorie si accede solo tramite menù a tendina, è stata
eliminata la schermata che le raccoglieva tutte.
La schermata di ogni categoria è composta da una mappa e da un
elenco di posti. Una volta selezionato il posto si apriva una scheda con-
tenente le stesse informazioni prevista nella precedente interfaccia.
La sezione Social rimane invariata, viene aggiunta la sezione Itinerari,
ovvero una serie di percorsi consigliati per gli appartenenti a quella tri-
bù.
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3° INTERFACCIA
Nella proposta di interfaccia definitiva sono stati apportati ulteriori e im-
portanti cambiamenti.
Innanzitutto, il menù di navigazione principale non è più orizzontale
come nelle precedenti versioni ma questa volta è verticale, a sinistra
dello schermo.
La sezione adibita alla scelta della tribù è rimasta invariata mentre è sta-
ta eliminata la mappa dei posti più votati per lasciarne solo un elenco,
che ora compare nella stessa schermata del form per consigliare un
nuovo posto.
La schermata dei contatti degli autori invece è sempre rimasta uguale,
dalla prima all’ultima formulazione dell’interfaccia.
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4° INTERFACCIA: DEFINITIVA
Dopo aver iniziato a lavorare sul codice, ci siamo accorti che alcuni ele-
menti del sito e voci del menù, così come li avevamo pensati nell’ultima
proposta di interfaccia, potevano risultare fuorvianti e poco intuibili.
Di conseguenza abbiamo apportato ulteriori modifiche per arrivare,
finalmente, all’interfaccia definitiva.
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57. Le tribù, anche quelle doppie, funzionano tutte alla stessa
maniera, con la differenza che queste ultime presentano
una schermata di scelta prima di accedere alla vera e pro-
pria sezione
61. JungleB 61
Dopo aver studiato il wireframe a supporto del nostro prototipo, abbia-
mo dovuto prendere delle scelte per quanto riguardava la grafica, ov-
vero come “vestire” la nostra interfaccia.
Dal momento che abbiamo deciso di mantere le linee del sito il più
semplici e pulite possibili, l’unico elemento (o perlomeno quello più im-
mediato) che poteva aiutarci nel guidare l’utente all’interno di questo
portale erano i colori.
Abbiamo deciso di adottare un colore “guida” per ogni sezione in cui
sarebbe potuto trovarsi un ipotetico utente.
Quindi la pagina principale, così come ogni singola tribù, ha il proprio
colore base che è l’elemento, insieme all’icona identificativa della tribù,
che fa capire all’utente, senza ombra di dubbio, che parte del sito sta
navigando.
62. JungleB 62
PAGINA PRINCIPALE {
}
background-color: #FFCC00;
Il giallo è sinonimo di vivacità, estroversione, leggerezza, crescita e
cambiamento.
Denota forte personalità ed è associato al senso di identità.
Stimola l’attenzione e l’apprendimento oltre che acuire la mente e la
concentrazione.
Per questi motivi abbiamo scelto una tonalità di giallo come colore
base del prototipo, affinchè l’utente sia meglio predisposto alla scoper-
ta e alla navigazione del sito.
63. JungleB 63
NATIVES {
}
background-color: #F47A20;
I Natives sono rappresentate da un arancione: colore simbolo dell’ar-
monia, associato alla salute del nostro corpo e che agisce sulla nostra
vitalità .
Così come chi ama la propria casa, chi ama l’arancione esprime il suo
amore con gioia e coinvolgimento e generalmente riesce a trovarsi in
perfetta armonia con tutto ciò che lo circonda.
64. JungleB 64
BLACKBOARDERS {
}
background-color: #569A4F;
La categoria degli Academics, che accoglie i Blackboarders e i Note-
stakers, è stata vestita di verde, colore che simboleggia la perseveran-
za, caratteristica ideale di ogni studente, e la conoscenza superiore,
propria dei professori.
NOTESTAKERS {
}
background-color: #87C771;
ACADEMICS
65. JungleB 65
SERVICEDEALERS {
}
background-color: #00ADEF;
Il mondo dei Workaholics è delle tonalità del cielo: azzurro per i Service-
dealers che trasmette il senso di pacatezza e un comportamento ar-
monioso verso l’ambiente e le persone che li circondano; blu per i Whi-
tecollars, in genere calmi, tranquilli ed equilibrati, che rifuggono ambienti
eccessivamente caotici e sfugge le persone irascibili e litigiose.
WHITE COLLARS {
}
background-color: #014A81;
WORKAHOLICS
66. JungleB 66
VISITORS {
}
background-color: #E40045;
Agli attivissimi Visitors è stato abbinato un rosso, colore che infonde
straordinaria forza psichica e motoria; è sinonimo di forte passionalità e
grande personalità. Chi è rappresentato dal rosso è una persona con
molta energia e che ama agire.
68. JungleB 68
Al termine di questo percorso di analisi e progettazione, siamo arrivati a
completare il prototipo.
È il frutto del lavoro dei tre componenti del gruppo: giulibudi, niceut,
teuz_rulez.
Lo sviluppo del progetto ha avuto il suo corso da Marzo a Luglio 2013,
e durante questo periodo l’evoluzione è stata radicale.
69. JungleB 69
Dopo aver affrontato la fase di analisi e benchmark, come prima cosa
ci siamo focalizzati sul concept del progetto:
Il tema di progetto è un aggregatore d’informazioni sul quartiere di Milano-Bicocca
che risponda alle esigenze di target eterogenei come le 4 tribù (e sotto tribù) che nei
diversi spazi e ore del giorno usano/vivono/frequentano questo spazio urbano,
funzionale e sociale.
Il sito deve cioè creare quattro narrazioni prevalenti o accessi diversificati alla
knowledge-base, capaci di soddisfare le esigenze informative in un’ottica social
e geo-localizzata.
Soffermandoci su questo passo del brief, forse suggestionati da termi-
ni come tribù, urbano e spazi ci è subito venuto in mente il concetto di
JUNGLEB, ovvero il quartiere Bicocca visto come una jungla urbana,
popolata da molte varietà di “specie”.
Ancora non sapevamo che proprio JUNGLEB sarebbe stato l’unico
elemento del nostro lavoro a rimanere nella sua forma originale.
JUNGLEB
70. JungleB 70
Rifacendoci alla concezione tradizionale di jungla, abbiamo iniziato a
pensare di associare ad ogni tribù un animale tipico di quell’ambiente,
nel quale, gli utenti appartenenti a quella tribù, avrebbero dovuto identi-
ficarsi.
Accantonata l’idea degli animali, ci siamo immaginati una jungla più
tribale; in questa fase è nato il naming alternativo a quello del brief, in
modo da renderlo armonico col concetto base del sito.
Successivamente, astraendo dal concetto tradizionale di jungla, ci sia-
mo spostati su quello di jungla urbana, quindi non più liane, alberi e ani-
mali ma strade, macchine, palazzi e persone.
Dopo esserci resi conto che anche in questa maniera il sito sarebbe
risultato troppo caotico, abbiamo ulteriormente astratto il concetto ren-
dendo l’idea della jungla attraverso l’utilizzo dei colori che, seppur tanti,
fanno da guida all’utente, aiutandolo ad orientarsi nella navigazione.
IL CONCETTO DI JUNGLA
71. JungleB 71
Una volta definito il nostro concetto base, le nostre tribù e in che modo
le loro “storie” sarebbero state raccontate, abbiamo elaborato l’archi-
tettura dei contenuti e successivamente studiato un’interfaccia che
fosse facilmente utilizzabile anche da un utente non proprio esperto
nella navigazione di piattaforme web.
Mantenendo costante l’idea di rendere il sito comunque meno caotico
e dispersivo possibile, nel vestire il wireframe abbiamo mantenuto le li-
nee semplici, servendoci prevalentemente di forme squadrate e lineari.
INTERFACCIA
72. JungleB 72
Una volta realizzata la veste grafica utilizzando Adobe Photoshop, sia-
mo arrivati a scrivere il codice per dar realmente vita al nostro prototipo.
Richiesta del brief era che fosse realizzato con una soluzione one page
site; per soddisfare questo punto ci siamo serviti di codice html, css e
javascript.
CODICE
73. JungleB 73
Altra richiesta del brief era che il sito fosse geolocalizzabile e, quindi, fare
in modo che l’utente potesse orientarsi mediante la consultazione di
una vera e propria mappa.
Anche essendo solo un prototipo, non abbiamo voluto servirci di im-
magini statiche ne di programmi appositi per la creazione di mappe per
simulare la geolocalizzazione ma abbiamo voluto mettere mano nel
codice servendoci di js e dello strumento Maps di Google.
Inquadrando l’area del quartiere Bicocca, abbiamo inserito le coordina-
te dei punti di interesse selezionati individuandoli così con un puntatore
su una mappa; abbiamo inoltre modificato i css delle mappe coloran-
dole coi colori delle nostre tribù.
MAPPE
74. JungleB 74
JUNGLEB
Infine, dopo mesi di lavoro continuo e ore passate in compagnia dei
principali tool della suite Adobe Design and Web Premium, siamo ar-
rivati a realizzare un prototipo funzionante sui principali browser quali
FireFox, Chrome e InternetExplorer e visibile anche da device mobili
come tablet e smartphone.
Non ci resta quindi che augurarvi una buona navigazione!