5. Chiesa di S. Francesco di Assisi, interno, anni 1950
6. «La missione di De Sanctis era la scuola, gli
scolari la sua famiglia, i suoi figli. Esso lo diceva -
“La scuola dev’essere la vita, e quella lezione è
bella che avrà fatto migliori”.
La scuola era riflesso dell’anima sua, e
rassomigliava più ad una chiesa che ad un
teatro. E’ morto insegnando.
Ed io vecchio insegnante rivolgo un appello ai
miei colleghi: Per amare De Sanctis bisogna
conoscerlo, per conoscerlo bisogna leggerlo, per
leggerlo bisogna capirlo. Fatelo conoscere ai
giovani irpini, perché mi è doloroso dirlo, finora
chi lo ha fatto conoscere nelle scuole?»
Prof. Nicola Flammia, aprile 1917
7. Descrizione di Ariano
(1910)
Ariano è posta su tre elevate colline,
donde il suo nome di Tricolle, in mezzo
ad una estesa ed elevata cerchia di
monti appennini, ed elevasi nel punto
più eminente del Castello a 800 metri.
Veduta dalla sommità del Partenio o da
Frigento, dà l'aspetto di un gigantesco
ictosauro fossile, testuggine rovesciata,
che abbia il capo nel Castello, sul dorso
tre poderose antenne che sono i
campanili di S. Ottone o Cattedrale, S.
Francesco, S. Agostino verso levante, e
le ultime diramazioni dell'abitato che
scendono verso la Maddalena sino a
500 metri somigliano ai tentacoli del
mostro. Intorno alla città vi sono
burroni profondi, che visti da lontano
sembrano sventramenti operati nella
gigantesca carcassa. Uno spettacolo
bello, ma pauroso, poetica al sommo,
ma rovinoso per gli abitanti.