1. Continua il trend di crescita delle carte di pagamento in Italia
Nel 2007 le carte di credito in circolazione sono aumentate del 10,3% e le transazioni
con carte di debito su POS hanno fatto registrare un +7,1%.
Aumenta significativamente la diffusione delle carte prepagate (+30,1%).
Le carte revolving registrano un incremento più contenuto rispetto al passato
(+7,7%) da mettere in relazione con un cambiamento delle politiche di emissione
degli intermediari.
Milano, 23 settembre 2008 – La diffusione delle carte di pagamento aumenta di pari passo con la
consapevolezza della varietà dell’offerta da parte dei consumatori. Le “carte di plastica”, in ogni loro
declinazione, sono sempre più presenti nel portafoglio degli italiani e le potenzialità di un’ulteriore
espansione del bacino attuale dei titolari restano significative. Il mercato italiano si sta progressivamente
articolando e i dati di diffusione e di utilizzo medi si stanno progressivamente avvicinando a quelli di altri
paesi europei simili al nostro.
Questi sono i principali risultati della sesta edizione dell’Osservatorio sulle Carte di Credito Assofin – CRIF
Decision Solutions – GfK Eurisko presentato oggi a Milano.
Il mercato italiano
Nel 2007 nel mercato italiano si è assistito ad un ulteriore incremento (+3,5%) del numero di operazioni
effettuate utilizzando strumenti di pagamento diversi dal contante. Una crescita trainata soprattutto
dall’aumento delle transazioni su POS con carte di debito (+7,1%), oltre che delle transazioni tramite
bonifici e disposizioni (+3,8%) che rappresentano ormai più della metà del totale delle operazioni. Si registra,
invece, un ulteriore rallentamento, pari al -6%, per quanto riguarda l’utilizzo degli assegni.
La propensione del mercato italiano verso le carte di pagamento resta dunque in crescita, come testimonia
anche un aumento del +7,4% dell’importo delle transazioni effettuate con carte di debito su POS, che nel
2007 ha raggiunto il valore di 76,6 miliardi di Euro.
Le carte di credito in circolazione sono aumentate del +10,3%, facendo registrare la più alta crescita degli
ultimi 4 anni, mentre le carte di debito segnano un incremento più contenuto (+1,6%). La significativa
crescita delle carte di credito è confermata anche dal loro trend di utilizzo: il numero di carte attive (ovvero
utilizzate almeno una volta nel periodo di riferimento) è cresciuto in modo molto più marcato rispetto all’anno
precedente (+9,4% nel 2007 rispetto al +3,8% del 2006).
Aumenta – e in misura significativa – anche la diffusione delle carte prepagate, che nel 2007 risultano
essere 5,8 milioni, con un incremento del +30,1%. Ancor più netta la crescita del loro utilizzo: 49,6 milioni di
operazioni, con un incremento del +46,3% rispetto al 2006.
Per quanto riguarda le carte revolving, che consentono al titolare di rateizzare la somma dovuta in piani di
rimborso flessibile, continua il trend in crescita anche se a tassi più contenuti rispetto agli anni precedenti. A
fine 2007, infatti, si registrano complessivamente 13,9 milioni di carte revolving in circolazione, il 7,7% in più
rispetto all’anno precedente. Dopo anni di forti incrementi si segnalano un rallentamento della crescita e
un calo delle nuove carte emesse (-11,6%), risultato anche di un cambiamento delle politiche di marketing
adottate dagli operatori, che ha però determinato un ritorno alla crescita della quota di carte attive (+2,4%).
Nel primo semestre del 2008, la performance del segmento delle carte revolving in termini di flussi erogati
risulta di nuovo superiore alla media del credito al consumo: il tasso di crescita si mantiene infatti allo stesso
livello di quello registrato nel 2007 (+7%).
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2. All’interno delle diverse tipologie di carta revolving le carte opzione, che lasciano la scelta di rimborsare in
un’unica soluzione o rateizzare il credito dovuto, si confermano ancora le più utilizzate. Infatti, il 63% delle
transazioni effettuate nel 2007 è attribuibile proprio a questa tipologia di carte, contro il 37% degli utilizzi
effettuati con le revolving tradizionali.
Si conferma anche la crescita delle co-branded, carte che si fondano su un rapporto esclusivo con
l’esercizio commerciale convenzionato pur prevedendo l’ampia spendibilità garantita dai circuiti
internazionali: le carte a doppio marchio coprono, a fine giugno 2008, circa il 24% delle carte diffuse sul
mercato.
A livello regionale, Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna registrano i maggiori volumi di erogato tramite carte
revolving.
La rischiosità del mercato
L’analisi della rischiosità del mercato delle carte di credito si avvale di un ampio campione di dati statistici
aggregati, tratti da EURISC - il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF - e costituito complessivamente da
9 milioni di carte emesse tra gennaio 2000 e maggio 2008. A questa data, il tasso di sofferenza registrato
per le carte di credito a saldo è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al dato del precedente anno.
Per quanto riguarda le carte revolving, il confronto tra 2007 e 2008 evidenzia un incremento di 1 punto
percentuale nel tasso di sofferenza.
L’offerta
Sul fronte dell’offerta si registra una certa stabilità nella proposizione di nuovi prodotti, mentre risultano in
crescita i servizi aggiuntivi legati all’utilizzo della carta.
Dal punto di vista del prodotto è da segnalare lo sviluppo delle carte prepagate, ormai nel portafoglio di tutti i
principali istituti bancari e finanziari.
Iniziano inoltre ad emergere i primi segnali di presenza delle carte contactless che, sfruttando la
tecnologia “a sfioramento”, consentono di effettuare il pagamento per gli acquisti di minore entità
semplicemente avvicinando la carta ad un lettore, senza bisogno quindi di inserirla nel terminale e neppure
di apporre la firma o digitare il pin (con riduzione dei rischi legati alla gestione del contante), obbligatori per
importi superiori, per motivi di sicurezza.
Se nel resto d’Europa questa tecnologia è già ampiamente diffusa all’interno dei sistemi di pagamento, in
Italia per il momento sono stati avviati progetti pilota circoscritti ad alcune città e della durata di qualche
mese.
La domanda
L’Osservatorio Assofin – CRIF Decision Solutions – GfK Eurisko include anche una sezione dedicata
all’analisi della domanda sia attuale che potenziale in termini di caratteristiche, profilo socio-economico,
aspettative, elementi di soddisfazione basati sulla ricerca Multifinanziaria Retail Market ed arricchita, sul
fronte degli individui, da dati tratti dall’Osservatorio Sinottica e, sul fronte della comunicazione finanziaria,
dalle informazioni tratte dall’advertising tracking study MultifinTrack (studi proprietari GfK Eurisko).
In base a queste elaborazioni si conferma la stabilità del bacino dei titolari di carta di credito sia in
termini di individui che di capifamiglia finanziari, target da sempre privilegiato dall’offerta per il collocamento
dello strumento. Una stabilità, in realtà, contenente elementi di dinamicità ed evoluzione importanti: è, infatti,
aumentata la quota di titolari di più carte di credito. Sembra quindi che l’incremento nell’emissione delle
carte, registrato da Banca d’Italia, sia riconducibile alla collocazione di nuove carte su soggetti già titolari
dello strumento.
Visti i tassi di diffusione ancora contenuti, tuttavia, le potenzialità di un’espansione del bacino attuale dei
titolari di carte di credito restano incoraggianti, sebbene il mercato potenziale delle carte possa variare, in
termini di dimensioni e caratteristiche dei componenti, in relazione alla logica di approccio che i player
d’offerta vorranno seguire.
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3. Monografia:
Le carte di pagamento nel mercato europeo e statunitense: i paesi emergenti e le realtà consolidate
L’analisi del mercato, sia dal punto di vista dell’offerta che della domanda, evidenzia in termini di diffusione
ed utilizzo della carta di pagamento uno scenario internazionale costituito da paesi fortemente evoluti
nell’utilizzo della carta (Stati Uniti e Regno Unito), affiancati da realtà consolidate (Europa Nord
Occidentale), ma con livelli di penetrazione della carta più bassi e con differenti abitudini di utilizzo rispetto
ai paesi anglosassoni. Seguono i paesi dell’Est Europa che mostrano un forte sviluppo nelle carte di
pagamento, ma una diffusione del prodotto ancora limitata.
I paesi dell’Est Europa, pur essendo mercati ancora molto sotto dimensionati, presentano ottime
potenzialità di crescita in termini di incremento sia del numero di carte in circolazione, sia del loro utilizzo.
Si distinguono Estonia e Slovenia, che hanno caratteristiche di mercato paragonabili ai paesi occidentali
limitrofi.
La realtà dell’Europa Nord Occidentale è molto variegata. In molti casi, prima tra tutte la Germania, la
carta risulta essere un prodotto diffuso ma con ancora potenzialità di crescita in termini di utilizzo; l’Italia si
colloca a metà strada, con dati di diffusione e di utilizzo medi rispetto agli altri paesi europei; la Spagna si
distacca verso l’alto per numero di carte in circolazione, ma può ancora crescere molto in termini di importi
utilizzati. Danimarca e Francia registrano un forte utilizzo della carta ma con un basso fenomeno di multi-
possesso, mentre i paesi nordici spiccano sia in termini di possesso sia di utilizzo.
Gli Stati Uniti hanno un numero di carte pro capite molto più elevato rispetto all’Europa; tuttavia se si
mettono a confronto con i paesi analizzati, si nota che il tasso di utilizzo della carta è molto simile ai paesi
nordici e al Regno Unito. La differenza è data, piuttosto, dalla tipologia di carta: mentre nei paesi del Nord
Europa l’utilizzo è per lo più veicolato attraverso la carta di debito, negli USA passa quasi esclusivamente
attraverso la carta di credito. Il Regno Unito risulta invece essere un mercato caratterizzato da una equa
ripartizione nella diffusione di carte di debito e di credito.
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