2. E’ stata votata in plenaria la relazione sulla Sicurezza stradale in Europa, per il decennio 2011-2020, che rinnova
l'obiettivo di ridurre del 50% entro il 2020 il numero delle vittime, dichiarando: È necessario introdurre per legge sistemi
automatici che analizzino lo stato psicofisico del guidatore e intervengano sull’accensione del veicolo, impedendola in
caso di abuso di alcool o di sostanze stupefacenti, il cosiddetto sistema alcool lock.
Il “Riflessometro” è l’unico strumento in grado di misurare le condizioni psicosifiche dei suoi utilizzatori, permette quindi di verificare
l’idoneità alla guida, così come prestabilito dal Codice della Strada, e le corrette condizioni per poter effettuare lavori considerati
“rischiosi”, per i quali è necessaria la massima attenzione.
Il “Riflessometro” è “Sicurezza Attiva”, tramite un semplice test è in grado di valutare l’insufficiente idoneità alla guida o al lavoro
causata da alcool, droghe, farmaci o stanchezza, rilevando direttamente la capacità reattiva, potendo così ridurre fino al 90% gli
incidenti.
A differenza di altri sistemi come l’etilometro, la sua rilevazione è precisa, il risultato non è falsato dalla costituzione fisica o dalle abitudini
dell’utilizzatore, perché la capacità reattiva non è direttamente collegata alla percentuale di alcool nel sangue allo stesso modo per tutti.
Il Prof. Michele Trimarchi , psicologo, fondatore della neuropsicofisiologia negli anni ’70-’80 e presidente ISN (INTERNATIONAL
SOCIETY OF NEUROPSYCHOPHYSYOLOGY) di Roma spiega l’importanza di applicare un sistema come il Riflessometro nelle
autovetture e non solo:
Questo strumento è utile ad aumentare lo stato di vigilanza e di attenzione a coloro che, trovandosi alla guida di un mezzo, possano
usufruire di segnali per prevenire incidenti prodotti dal momentaneo stato del cervello che viene ormai costantemente distratto da
una molteplicità di situazioni legate allo stress, alla sofferenza, alla rabbia, ai conflitti familiari e sociali, alle preoccupazioni di varia
natura.
Per cui, il progetto sarà sempre più efficace qualora, parallelamente, si sviluppi all’interno del cervello un “pilota” (Io) che assuma la
responsabilità delle proprie azioni e impari a guidare a livello psicomotorio le proprie funzioni cerebrali, migliorando continuamente la
propria attentività attraverso l’interazione con i segnali prodotti dai dispositivi elettronici attivati come risposta al proprio stato di
vigilanza psicomotoria.
2
Il progetto si candida pienamente nell’ambito delle iniziative dell’ONU per il “Decennio di iniziative per la sicurezza
stradale 2011-2020. Insieme possiamo salvare milioni di vite”. Infatti, l’Unione Europea riconoscendo l’importanza
fondamentale che la sicurezza stradale ricopre per la società, sta promuovendo un’azione volta ad incentivare l’adozione
al più presto di misure efficaci per la prevenzione del’alcol alla guida. “Il Riflessometro” è una concreta risposta di
Prevenzione.
3. Esempio di applicabilità con notifica e funzionamento passivo
Esito Negativo
Esito Positivo
Il conducente/dipendente
effettua il test per verificare
la propria idoneità
psicofisica
In caso di esito negativo il
test può essere effettuato
nuovamente
Esito positivo, quindi la
persona è idonea
Gli esiti dei test vengono
salvati localmente
nell’applicazione ed inviati ad
una banca dati centralizzata
In caso di esito negativo, il
responsabile può essere
avvisato tramite SMS, email,
chiamata vocale o pannello
di controllo dell’insufficiente
capacità psicofisica del
conducente/dipendente ed
intervenire di conseguenza
3
4. Il conducente/dipendente
effettua il test per verificare
la propria idoneità
psicofisica
Esempio di applicabilità con notifica e funzionamento attivo
Esito Positivo
Esito Negativo
In caso di esito negativo il
test può essere ripetuto 3
volte
Esito positivo, quindi la
persona è idonea
Gli esiti dei test vengono
salvati localmente
nell’applicazione ed inviati ad
una banca dati centralizzata
In caso di esito negativo, il
responsabile può essere
avvisato tramite SMS, email,
chiamata vocale o pannello
di controllo dell’insufficiente
capacità psicofisica del
conducente/dipendente ed
intervenire di conseguenza
Il veicolo non può essere
acceso
Il veicolo può essere acceso
L’applicazione in modalità
wireless dà il consenso
all’accensione del veicolo tramite
il modulo “RCCS” (Riflessometro
Car Connection System)
4
5. L’innovazione tecnologica proposta dovrebbe essere valutata con estremo interesse dai responsabili politici in ambito sociale. L’impatto
di tale dispositivo tecnologico potrebbe generare effetti positivi anche in riferimento alla forte riduzione della spesa sanitaria nazionale
conseguente alla riduzione degli incidenti.
Un vantaggio comunque economico si riverserebbe sulle compagnie assicurative in virtù dei costi ridotti in conseguenza alla
diminuzione degli incidenti, queste potrebbero avere un ruolo fondamentale con abbassamenti dei premi per le vetture dotate di
tale strumento.
Altra ricaduta sociale si avrebbe nei confronti dei titolari di aziende e dei lavoratori stessi con una riduzione di incidenti e morti
bianche. Intuitivo pensarlo applicato alle aziende la cui attività principale comporta la guida di veicoli per il trasporto di persone o cose.
Meno intuitivo ma comunque reale è il caso di quelle aziende i cui lavoratori svolgono attività fisiche pesanti e con orari alienanti.
Al termine del proprio turno devono mettersi alla guida per ritornare verso casa, una prova di riflessi in queste situazioni avrebbe una
valenza positiva sulla sicurezza sul lavoro, che si estende fino al rientro a casa del lavoratore.
Un altro impatto sulla prevenzione, lo si può pesare valutando che, per esempio in Italia, esiste un parco circolante di oltre 35 milioni di
automobili e ogni guidatore accende la sua auto in media di 4-6 volte il giorno, per un totale di oltre 200 milioni di accensioni; Se il
riflessometro fosse obbligatorio, le accensioni diventerebbero tutte dei controlli in prevenzione, potendo inibire l’accensione, o ridurre la
velocità in base alla propria idoneità psicofisica.
Le forze dell’ordine non potrebbero mai eseguire una quantità così enorme di controlli su strada prevenendo incidenti, ma anche
riducendo la penetrazione del riflessometro al solo 20%, saremmo lontanissimi dai numeri di controlli quotidiani di prevenzione effettuati
ad oggi.
Un altro valore positivo che il sistema in oggetto potrebbe dare, anche a livello personale, è la possibilità di effettuare continui test
giornalieri, nel caso di presenza di un calo di riflessi sistematico, questo emergerebbe, permettendo al soggetto di accorgersene e
verificare, con le opportune analisi cliniche, l’eventuale insorgenza di problemi di salute.
Vantaggi indiretti derivanti dall’impiego di questo sistema
Per informazioni e contatti: Sito web: http://www.riflessometro.it - Email: info@riflessometro.it - Telefono: 3408126754 - Fax: 0422771749
5
6. • Controllo accensione auto previo test psicofisico
• Modalità cellulare e/o stand-alone
• Antifurto, l’auto non può essere accesa se non tramite un dispositivo abilitato e in caso il veicolo sia in movimento non autorizzato, il
proprietario può essere avvisato e messo a conoscenza della sua posizione in tempo reale.
• “Scatola nera” contenente i dati dei test effettuati con data, ora e posizione GPS
• Anti-panico con accensione luci e clacson
• Apertura porte
• Connessione con sistemi di automazione e domotica (apri cancello, accensione luci, etc)
• Assistenza alla guida (in base alla condizioni del manto stradale consiglia la velocità di percorrenza più idonea, previene l’uso del telefonino
informando il guidatore con un avviso sonoro, informa in caso si stia guidando in modo scorretto o venga superato il limite di velocità e rileva
quando il guidatore è eccessivamente stanco)
• Assistenza agli attraversamenti pedonali (rileva le persone in attraversamento ed avvisa il guidatore di prestare attenzione)
• Assistenza ai veicoli che precedono (notifica la distanza del veicolo che precede e l’eventuale rallentamento dello stesso)
• Assistenza sui limiti di velocità (informa il guidatore sul limite di velocità ed l’eventuale superamento dello stesso)
• Assistenza incroci semaforici (notifica l’avvicinarsi di un incrocio semaforico)
• Assistenza guida con nebbia (visualizza la strada che si sta percorrendo e la posizione dei veicoli o pedoni)
E’ inoltre possibile utilizzare questo strumento come “Sistema Sanzionatorio”: è in grado di informare le autorità competenti in caso di
guida scorretta e/o eccessivo superamento dei limiti di velocità, potendo così generare automaticamente una contravvenzione,
sostituendo di fatto i sistemi attualmente in uso (autovelox, tutor, etc.)
Funzionalità Avanzate “RCCS” Riflessometro Car Connecting
Funzionalità Base “RCCS” Riflessometro Car Connecting
Per informazioni e contatti: Sito web: http://www.riflessometro.it - Email: info@riflessometro.it - Telefono: 3408126754 - Fax: 0422771749
6
7. Possibilità di impiego
Qualsiasi mezzo di trasporto privato e/o pubblico (auto, moto, caravan, camion, autobus, treni, etc)
Per una maggiore sicurezza personale e pubblica
In dotazione alle Forze dell’ordine per i controlli su strada
Sostituirebbe l’attuale etilometro, garantendo delle misurazioni precise e quindi maggiore sicurezza
Sul lavoro
Maggiore sicurezza per i lavoratori, riducendo le morti bianche e le spese assicurative, semplicemente effettuando il test
psicofisico all’inizio del proprio turno di lavoro
Utilizzo personale
Con un semplice test giornaliero della durata inferiore ad un minuto è possibile monitorare un eventuale decadimento
delle proprie condizioni psicofisiche, fondamentale soprattutto per le persone anziane
Nelle scuole / scuole guida
Per una maggiore sensibilizzazione sulla sicurezza stradale e personale.
Per informazioni e contatti: Sito web: http://www.riflessometro.it - Email: info@riflessometro.it - Telefono: 3408126754 - Fax: 0422771749
7
8. http://mauriziocaprino.blog.ilsole24ore.com/
Strade sicuredi Maurizio Caprino
29 GIUGNO 2012 - 15:21
In Francia etilometro a bordo obbligatorio da domenica. Anche per
gli stranieri
Che ci andiate solo per una gitarella fuori porta in Costa Azzurra o per un
grand tour di due settimane per tutto il Paese, ricordatevi di portare con voi in
Francia almeno un kit usa-e-getta per misurare il vostro tasso alcolemico: da
domenica diventa obbligatorio, anche per gli stranieri (i dettagli potete leggerli
nella notizia Ansa che riporto alla fine di questo post).
Una buona cosa o una "boiata" (tanto per parafrasare una frase di moda nel
dibattito pubblico di questi giorni sulla riforma del lavoro)? Un po' l'una e un
po' l'altra. Da una parte, c'è ancora gente che va sensibilizzata: si stupisce se
prima beve e poi becca sanzioni da sballo o causa incidenti. Dall'altra parte,
va considerato che gli etilometri non sono mai il massimo dell'affidabilità e, a
maggior ragione, non lo sono i kit usa-e-getta.
Soluzioni radicali sono esclusivamente quelle che bloccano il veicolo
quando il conducente ha bevuto o - comunque -quando non ha i riflessi
a posto. Per un qualsiasi motivo (alcol, droga, stanchezza, farmaci...).
(ANSA) - ROMA, 27 GIU - Mancano pochi giorni all'entrata in vigore di una
nuova disposizione di legge che interessa tutto il territorio della Francia e
coinvolge, quindi, i numerosi automobilisti e motociclisti italiani che vi si
recano o vi transitano semplicemente. Dal primo luglio sar… obbligatorio
avere a bordo del veicolo un alcol tester omologato (anche monouso) per
l'analisi dell'alito, cos come stabilito dal decreto dello scorso 28 febbraio.
Nel periodo tra il primo luglio e il primo novembre - comunicano le autorit…
francesi - gli organi di Polizia potranno controllare la presenza dell'alcol tester
nelle auto e nelle moto di qualsiasi provenienza, ma la sanzione (11 euro)
potr… essere elevata solo dopo il primo novembre. Il provvedimento, che
mira a ridurre gli incidenti per abuso dell'alcol, dovrebbe creare - secondo le
autorit… - una diversa coscienza in chi si mette alla guida, stimolando anche
l'abitudine all'autoverifica che non il tasso alcolico nel sangue non superi gli
0,5 milligrammi per litro previsti per legge. (ANSA)
9. 23 MARZO 2012 - 13:38
Cade l'illusione dei controlli antidroga.
Ma le auto faranno da sole
Nulla da fare: come ho scritto l'altro ieri sul Sole 24 Ore, i controlli antidroga
restano difficilissimi nonostante la "semplificazione" introdotta" dalla riforma
del Codice due anni fa. Si era capito sin dall'inizio, ma solo ora il ministero
dell'Interno ha messo nero su bianco che continua a essere necessaria
anche una visita medica sul sospettato.
E che dire dell'obbligo di etilometro a bordo che scatta dal primo luglio in
Francia? Francamente, si capisce poco: avere un piccolo apparecchio a
bordo, ammesso che sia affidabile, non vuol dire che lo si utilizzi. E, anche
quando l'etilometro è integrato con l'elettronica del veicolo per impedire
l'avviamento quando non ci si soffia dentro (alcolock), chi garantisce che
abbia soffiato proprio il guidatore?
Tutti problemi non da poco. Ma anche belle sfide per la tecnologia. E infatti
molto si sta muovendo dietro le quinte, tra industrie piccole e grandi,
scienziati e inventori, per arrivare a equipaggiare i veicoli con dispositivi che
superino questi problemi. La partita è grossa, ma di natura ancora
indeterminata perché la Ue deve ancora decidere quali sistemi rendere
obbligatori.
Nel frattempo, i dispositivi sperimentali di cui abbiamo già parlato negli anni si
sono evoluti. Anche senza arrivare alla prospettiva "inquietante" dell'auto
che fa tutto da sola, che secondo l'esperto della Fia Luca Pascotto si
avvicina e non deve fare così paura (e probabilmente ha anche ragione,
almeno nelle zone dove abita la maggior parte delle persone).
Quello che aggira tutti i problemi è il riflessometro. Perché non va a
caccia di alcol e droga, ma semplicemente vede se i riflessi sono a
posto e di conseguenza "decide" se ci sono le condizioni psicofisiche
per guidare in sicurezza. Insomma, uno strumento preventivo, che si
accorge anche quando siamo semplicemente stanchi o "non in vena".
Non serve, invece, a "produrre" denunce penali contro drogati ed
"etilisti" al volante. Ora lo stanno sviluppando in modo che possa
servire anche se non sarà reso obbligatorio: c'è una variante che,
invece di bloccare l'avviamento, semplicemente contatta un numero di
telefono (per esempio, quello del proprietario del veicolo, del genitore
del giovane conducente o del datore di lavoro dell'autista) per avvisare
che qualcosa non va. Ovviamente può anche funzionare in abbinamento
10. col blocco dell'avviamento (Scarica Riflessometro-
presentazione_Revision1 4-2).
Evoluzione "telefonica" anche per Angel, che è un alcolock evoluto. Anche
qui, nel dubbio sulle future normative, si punta pure sull'aspetto preventivo: il
dispositivo è diventato integrabile anche nei cellulari. Nel senso che il
telefonino, avvicinato alla bocca nell'uso normale, monitora il tasso
alcolemico e dà l'allarme quando è oltre i limiti.
11 GIUGNO 2012 - 17:35
Prova etilometro anche per salire in
aereo. La tecnologia c'è. Ma in auto
cambia tutto
Non è uno scherzo. Questa è una pubblicità d'epoca del Cointreau e dava il
"buon consiglio" di non rimettersi alla guida dopo mangiato senza aver prima
bevuto un bicchierino del famoso liquore. C'era anche una pubblicità del
Ricard, che addirittura accennava alla carica in più data dall'alcol ai ferrovieri
(che invece oggi sono controllati da medici del lavoro che misurano riflessi e
grado di attenzione). Tutte cose che ho scoperto leggendo l'intervento di
Antonio Avenoso, direttore dell'Etsc (Scarica AVENOSO-Roma-17052012-
IT), al convegno sull'alcol alla guida organizzato a Roma dal Moica il 17
maggio scorso. Ne è uscito un quadro nettamente diverso dalle pubblicità
dell'epoca. Sia perché oggi la gente è consapevole che bere e guidare è
11. pericoloso, anche se non si rende conto che la probabilità di avere un
incidente è molto più alta di quel che si crede, perché cresce
esponenzialmente man mano che il tasso alcolemico aumenta (Scarica
VEDOVI_17052012_alcolock). Sia perché le strategie di contrasto che si
stanno mettendo in campo sono tante e varie (Scarica
SCAFATO_17052012_roma Scarica MILOTTI_20120517 SOL
Alcolok Scarica Dondolini_Intervento MOICA17052012). Al punto che
durante il convegno Maurizio Tira, dell'Università di Brescia, ha parlato della
necessità di una cabina di regia nazionale.
Fra queste strategie, c'è il sempre maggior uso delle tecnologie. Che, a loro
volta, sono sempre di più. Ma siamo sicuri che servano tutte?
Mi faccio questa domanda perché nel convegno si è molto parlato di
apparecchi che bloccano l'avviamento del motore se il conducente non è
sobrio. In Europa, negli ultimissimi anni hanno iniziato a essere talvolta
obbligatori: per gli scuolabus in Francia e Finlandia, per i recidivi in Svezia,
per i trasgressori in Belgio e ancora in Francia. In altri Paesi, sono in atto
programmi pilota (Scarica AVENOSO-Roma-17052012-IT). Ora si parla
addirittura di estendere l'uso di questi apparecchi a camionisti, autisti di bus,
ferrovieri, manovratori di gru , comandanti di navi. E poi alle sbarre d'ingresso
ai campeggi (un guidatore deve soffiare in un tubo per dimostrare di essere
sobrio e così essere ammesso). E persino a chi non guida, se vuole accedere
a posti sensibili come gli imbarchi aeroportuali e le centrali nucleari (Scarica
BJERVER_Rome_17052012_Alcolock).
Però si approfondisce poco sulla reale efficacia di questi dispositivi in
auto, dove nessuno può garantire che chi soffia sia davvero il
conducente. Una risposta a questo problema viene dalla sviluppo
di Angel e Riflessometro. Angel è stato portato proprio al convegno del
17 maggio (Scarica AZZENA_roma_17052012), mentre il Riflessometro
ha fatto il suo debutto romano pohi giorni dopo (Scarica
Presentazione_evoluzioni ).
Di sicuro, nei prossimi anni su questo fronte non ci annoieremo. Sarà anche
una guerra di brevetti, con trattative tra inventori e multinazionali e il solito
rischio che le seconde riescano a procurarsi a poco prezzo le conoscenze dei
primi. Non sappiamo chi vincerà. Ma è probabile che le tecnologie
contribuiranno a far superare le attuali disparità nella lotta all'alcol alla
guida che ci sono oggi tra i vari Paesi Ue. E molti dovranno rinunciare del
tutto a bere prima di guidare. Questo sarà solo un bene.
12. 5 MARZO 2011 - 14:05
Arriva il riflessometro: niente multe, ma
se sei stanco o ubriaco si ferma il
motore
Funzionerà? Sono molto curioso di vedere la presentazione ufficiale del
primo riflessometro integrato nel volante di una vettura, che avverrà alle 11 di
venerdì prossimo 11 marzo all'Auditorium della Provincia di Treviso, sponsor
dell'iniziativa.
L'apparecchio serve, appunto, per misurare i riflessi del guidatore. Che poi
sono l'unica cosa che conta per capire se è idoneo alla guida: può essere
drogato, ubriaco o anche semplicemente stanco, ma i riflessi ne risentono
sempre. Per questo, il riflessometro può anche essere montato e regolato per
negare il consenso all'avviamento della vettura se il conducente fallisce il test
preliminare dei riflessi (meglio prevenire alla radice le possibilità d'incidente
che applicare maxi-multe, revoche della patente, confische e condanne
penali a sinistro avvenuto), anche se sono curioso di vedere se e come sarà
evitato l'annoso problema della sostituzione di persona: io che non sono
idoneo chiedo a te che sei in perfette condizioni psicofisiche di fare il test al
posto mio e poi, avviato il motore, mi metto lo stesso alla guida.
Il riflessometro dovrebbe comunque restare vigile anche durante la guida,
svolgendo sotto questo profilo funzioni analoghe a quelle dei rilevatori di
stanchezza (basati prevalentemente su una semplice telecamera, però) che
13. si stanno vedendo su alcuni modelli lanciati in questi mesi (Volkswagen
Passat, Volvo S60-V60) e su alcune Mercedes dell'ultima generazione.
Infatti, il riflessometro si è evoluto rispetto alla prima versione, che mi era
stata mostrata da Giorgio Marcon (più noto per le sue
campagne sull'inattendibilità degli etilometri, i"semafori truccati" e
i malfunzionamenti dei T-Red) circa un anno fa e avete potuto vedere nella
foto all'inizio di questo post. La versione attuale dell'apparecchio è
perfettamente integrata nel volante di un'Alfa Romeo Mito e comprende
anche una centralina esterna (piazzata accanto allo specchietto retrovisore
interno, sembra un po' più grande di un navigatore) che può all'occorrenza
fungere da scatola nera.
Sarà anche da vedere se il sistema sarà in grado di rilevare l'azione di quelle
droghe stimolanti che di certo non abbassano i riflessi, anzi li eccitano. A
venerdì, allora.
Giugno 2012
Bere guida Monitor 16
Ci scusiamo per il cross-posting.
La nuova carta politica di CETS intitolato Driving Drink: Towards Zero Tolerance è
stato lanciato il 25 aprile presso la nostra Conferenza Drink di guida. Per la prima
volta CTSE fa appello agli Stati membri e le istituzioni europee ad adottare la
tolleranza zero da bere alla guida. Il messaggio CTSE vuole comunicare è rigoroso e
al tempo stesso molto semplice per tutti gli utenti della strada: non bere mai prima
di guidare. Con un approccio zero, i conducenti non dovranno indovinare se sono un
po 'sopra o sotto il limite. Il messaggio sarà molto chiaro: se si sta guidando allora
non correre il rischio di avere un drink e diventando compromessa del tutto.
Il 16 Monitor Driving Drink porta la notizia in tutta l'UE sulle misure per migliorare
ulteriormente la normativa bevanda di guida e di esecuzione. Discorso CE
vicepresidente Kallas 'durante la Conferenza Drink ETSC di guida lo scorso aprile ed i
risultati dalla campagna di alcool la TISPOL inverno sono presentati insieme alla
dichiarazione del presidente francese François Hollande, che ha evidenziato la
sicurezza stradale come una delle sue priorità.
ETSC inoltre vi invita caldamente a partecipare alla conferenza finale del
progetto BESTPOINT, il 6 settembre 2012 a Bruxelles. L'evento riunirà gli operatori
che portano da paesi che hanno attuato efficaci sistemi a punti di demerito.
Raccomandazioni ai decisori politici nazionali e comunitarie saranno presentati per
migliorare i sistemi esistenti e raccogliere la sfida di rendere i sistemi interoperabili
punti di demerito a livello transfrontaliero.
14.
15. 13 luglio 2012
Marcon: “Il Riflessometro avrebbe potuto salvare le
vittime degli ultimi incidenti”
Riflessometro: una soluzione?
Giorgio Marcon, l’inventore delRiflessometro, è perentorio: “Ogni incidente è la conseguenza della
negligenza o incapacità di una persona che si presta a guidare un mezzo oppure si accinge a utilizzare un
utensile da lavoro, l’assenza o limitata idoneità psicofisica. Il progetto ‘Il Tuo Amico Riflessometro’
mira a eliminare o limitare l’utilizzo di un veicolo o utensile da lavoro in base alla proprietà idoneità
psicofisica, venuta meno per una miriade di problemi: alcol, droghe, farmaci, psicotici, stanchezza,
sonno. Il tutto senza renderci conto che i nostri riflessi calano o sono insufficienti per le mansioni in cui ci
mettiamo a eseguire”.
Alla luce dei recenti sinistri per guida in stato alterato, come potevano essere evitate le tragedie? “È
molto semplice – mi dice Marcon -: la persona prima di accendere il veicolo avrebbe effettuato un test dei
riflessi (idoneità psicofisica). Se il risultato è negativo, non avrebbe permesso al guidatore di
accendere il veicolo. In caso di scarsa idoneità, avrebbe limitato la velocità in modo automatico.
Durante la guida, se scorretta, avrebbe inviato un segnale d’allerta al conducente. E in caso di
negligenza, il veicolo si sarebbe messo gradatamente a una velocità di non pericolo. Inoltre, in caso di
velocità pericolosa, sarebbe arrivato alla questura l’avviso che l’auto nella strada ‘x’ andava a una velocità
non consentita”.
Che ne pensate?
di Ezio Notte @ 00:01