Resoconto covella 16 dicembre finalmente si parte grazie al progetto (1)
1. Viaggio in Francia
16 dicembre: finalmente si parte grazie al progetto “Comenius”. Mi alzo molto presto, circa alle 3.30 per
andare in aeroporto; è la prima volta per me viaggiare in aereo e
quindi, l’emozione è forte. Dopo le varie procedure, ci
imbarchiamo, destinazione Bergamo. Appena arrivati verso le 8
attendiamo il pullman che ci porterà a Malpensa in aeroporto e
per ingannare il tempo, inventiamo delle “prove di coraggio” da
fare. Quando arriviamo a Malpensa rifacciamo le procedure e
partiamo. Il panorama è magnifico, ma la stanchezza comincia a
farsi sentire. Arriviamo a Nantes: siamo in Francia finalmente, ma
mancano ancora alcuni kilometri alla nostra destinazione, così
prendiamo un altro bus che ci condurrà a Maulevrièr .
E’ durante quest’altro breve tragitto che comincia a sentirsi la
preoccupazione di come presentarsi e rompere il ghiaccio con la
famiglia. Arrivati al parcheggio convenuto, tutte le famiglie erano lì
ad aspettarci, qualche saluto e poi subito andiamo a “casa”. La
famiglia si presenta, Denis il padre, Isabelle la madre, Guillame e
Tom i figli. Io offro loro i miei doni: tarallini, caffettiera e caffè italiano e loro sembrano entusiasti. Poi
ceniamo: mangiamo delle crepes. C’è solo un
piccolo albero di natale, poco decorato. E’ molto
strano perché nella nostra cultura gli alberi sono
sempre molto grandi e accuratamente addobbati.
Il mattino dopo, noto che ci svegliamo un’ora
prima di andare a scuola, perché preferiscono fare
tutto con molta calma. Per colazione prendo un po’
di latte caldo e caffè. Andiamo a scuola con l’auto.
La struttura è molto grande, mi stupisce che
all’esterno ci siano biliardini, canestri e tavoli da
ping-pong, per giocare prima che suoni la
campanella o durante la ricreazione. Inoltre, erano circa le 8.30 ma il cielo era ancora scuro. Tutti gli
studenti del Comenius
si riuniscono in
auditorium, dove riceviamo un caloroso
benvenuto. Dopo le presentazioni visitiamo il
college “Daniel Brottier” che è davvero grande
e dotato di molti computers. Ci viene detto di
formare dei gruppi e cominciamo a lavorare
sulla cultura francese e sui sistemi scolastici dei
differenti paesi partecipanti: Francia-ItaliaSpagna-Turchia. Arriva l’ora di pranzo e tutti ci
avviamo alla mensa. Era tutto ordinato: la fila
dei ragazzi,le pietanze, i tavolini, ma mangiare
in una mensa mi faceva un certo effetto.
2. Prendo delle salcicce, purè, una piccola dose d’insalata con tonno, pane e mousse al cioccolato. Il cibo non
era il massimo ma neanche tanto male. In seguito andiamo a visitare il parco giapponese di Maulevrièr ( il
gruppo musicale IAM Benkey ha girato un video lì: lo si può vedere se si va su VIMEO VIDEO). E ’a pochi
passi dalla scuola, l’atmosfera è davvero rilassante, il parco è affascinante con i suoi colori, con i ponti, le
statue e la pagoda.
A “casa” mangiamo una pizza, parliamo,
mi chiedono dell’Italia, poi tutta la famiglia
si riunisce in salotto e guardiamo un film
insieme; è questo il vero significato di
famiglia.
Il 18 è il giorno della visita ad Angers, le
strade sembrano davvero pulite, visitiamo
l’imponente castello, con una guida che ci
spiega dettagliatamente la sua la storia e
apprendiamo
che
il
castello
ha
attraversato diverse fasi: in origine era
una fortezza Gallo-Romana, poi, nel tredicesimo secolo, furono ristrutturate le 17 torri, e ampliato con le
varie costruzioni come la cappella. Il castello presenta
due entrate, una per la città e i cittadini e una per la
campagna “la porte de champs”. La cappella di stile
gotico ad una sola navata al momento ospita una vera e
propria impalcatura, opera di arte contemporanea
color oro che vuol simboleggiare un grande croce. Alta
curiosità è c’è camera dove un tempo i monaci si
riscaldavano al calore del fuoco. All’esterno ci sono
giardini molto curati con siepi alte decorative, e
apprendiamo che lì in passato c’erano animali di tutti i
tipi dai leoni agli uccelli. Visitiamo la cella particolare
per la sua luce blu, e il museo attiguo dove sono
esposti gli arazzi dell’Apocalisse. E’ una ampia ala del
castello costruita appositamente per gli arazzi. E’ buia ed è vietato scattare foto col flash per non
danneggiare gli arazzi dipinti da De Bruges. Si tratta di una
serie di pannelli tessuti al telaio, grandi quanto un parete
distribuiti a gruppi di sei
di cui il primo è sempre in
verticale e rappresentano l’interpretazione apocalittica di
San Giovanni. I colori predominanti sono il rosso, il blu e il
giallo, tutti ricavati da prodotti naturali come piante e fiori.
Per pranzo andiamo ad un’altra mensa scolastica: prendo
della pasta alla bolognese, del prosciutto spalmabile ed uno
yogurt. Più tardi andiamo nel centro della città di Anger
dove c’è un mercatino di Natale. Vendono di tutto: dal cibo
come crepes e macaron, a piccoli oggetti come giochi in
legno, portafogli e orecchini. Ma la cosa che si imprime di
più è l’odore del “Vin Chaud” che dopo averlo assaggiato,si mette letteralmente sullo stomaco.
3. Ritorniamo a casa. Tutta la famiglia nuovamente si riunisce a vedere insieme una partita di calcio; lo sport
sembra essere una parte fondamentale per tutti qui e lo praticano ogni week-end. A scuola noto che i
tredicenni, come sono questi alunni, non posseggono un cellulare, e secondo me è un fatto positivo al
contrario di quanto avviene in Italia
dove già a
9 anni, molti ne
posseggono uno personale.
Rimaniamo a scuola fino alle 16.30,
poi ognuno ritorna con la propria
famiglia. La mia mi porta al bowling,
dove incontro molti altri del progetto.
Non sono tra i migliori, ma me la cavo.
Dopo aver giocato andiamo a Cholet,
il paese vicino e lì tentano di farmi da
guida. Noto che non attraversano mai
con il rosso, anche quando non passa
nessuna auto. Al centro della città c’è
un altro mercatino di Natale identico
a quello di Angers. Noto che i prezzi
qui sono molto alti.
Il 20 dicembre andiamo a Nantes, la città più importante di questa regione. Come al solito è molto ordinata,
nel centro in una piazza circolare c’è il solito identico mercatino di Natale con il “Vin Chaud”, e siamo liberi
di fare shopping. Mangiamo alla mensa in un grande liceo: prendo delle patate, del purè, delle carne e un
dolce. Infine ci dirigiamo al museo della macchina (Les
Machines de l'Ile). Ci sono varie attrazioni, come un elefante
di dimensioni mastodontiche, una specie di carillon con
animali che vivono nel mare, Quest’attrazione è stata votata
come la più originale del 2013. Vediamo attraverso macchine,
le proporzioni dei dinosauri e delle piante preistoriche, e
anche la simulazione di un vecchio aeroplano in diverse
condizioni atmosferiche.
È il giorno della partenza, si comincia a sentire un po’ di
malinconia, partiamo molto presto. Siamo di nuovo in aereo, e
arriviamo a Milano, dove dobbiamo sostare per sei ore. Siamo
in piazza Duomo e ne approfittiamo per andare a visitare il
museo dell’arte del ‘900 . E’ gratuito per Natale. Sono esposti
quadri e sculture famosi come il “Quarto Stato”, quadri di
astrattismo, e anche un Picasso “Le rue des bois”.
Nel complesso questo viaggio è stata un’esperienza molto divertente che sicuramente non dimenticherò
mai, a dimostrazione che la scuola non è soltanto quella dello studio, dei voti e dei compiti, ma anche
quella delle esperienze, dei progetti, della comunità ed è un momento importante per maturare .
Giuseppe Covella – III^ E