1. “KIV E’ MURT, KIV E’ MURT…”
“IL TRIANGOLO NO, NON LO AVEVO PROPRIO CONSIDERATO, PRIMA DI LEGGERE…
QUANDO QUALCUNO MI CHIEDE DA QUANTO TEMPO GIOCHI A PALLONE? LA
RISPOSTA E’ SEMPRE LA STESSA: ESATTAMENTE DAL GREMBO DI MIA MADRE, GIA’
DA LI’ TIRAVO CALCI AD UN PALLONE. UN PALLONE APPUNTO E CHI L’AVEVA MAI
VISTO PRIMA? POI UNA MATTINA DEI FAVOLOSI ANNI ‘60 UNA DELLE MIE SEI
SORELLE E PRECISAMENTE MARIA, DA POCO INFELICEMENTE SPOSATA ED ANCOR
PIU’ INFELICEMENTE EMIGRATA IN SVIZZERA AL SUO PRIMO RIENTRO IN ITALIA
(AGOSTO 1963 SUPPONGO) MI REGALO’ IL PRIMO VERO PALLONE IN CUOIO CUCITO
A MANO A SCACCHI BIANCO E NERO I COLORI DELLA MIA JUVE O MEGLIO QUELLA
DI SIVORI, DEL SOL, ANZOLIN ETC…
NON RICORDO ESATTAMENTE QUANTE NOTTI NON HO DORMITO E QUANTE VOLTE
L’HO ACCAREZZATO, BACIATO E STRETTO A ME COME SE ALL’INTERNO DELLA
CAMERA D’ARIA CI FOSSE STATA UN ANIMA.
IL CAMPO LO AVEVAMO STERRATO CON LE NOSTRE MANI, PIETRA DOPO PIETRA,
LO AVEVAMO LIVELLATO ALLA MEGLIO E RIPULITO DALLE GRAMEGNE, AL
TRIANGOLO “NOME STORICO DEL CAMPETTO DI CALCIO DI GIOIA DEL COLLE”
INCASTONATO FRA I BINARI DEL 24° TRONCO DELLE FS BARI - TARANTO E QUELLI
LEGGERMENTE PIU’ STRETTI DELLA GIOIA - ROCCHETTA - SPINAZZOLA,
MANCAVANO SOLTANTO LE PORTE CHE VENNERO REALIZZATE VELOCEMENTE
CON I PALETTI E IL FILO ZINCATO PRESO IN “PRESTITO” DALLA VIGNA DI
PRIMITIVO DOC DEL VICINO CONTADINO. TUTTO ERA PRONTO PER SVERGINARE IL
PALLONE ITALO SVIZZERO. ALLE 10 DEL MATTINO INCURANTI DEGLI OLTRE 30°
UNA QUINDICINA DI RAGAZZI, TUTTI INTORNO AGLI UNDICI, DODICI ANNI ME
COMPRESO, ARRIVARONO AL TRIANGOLO. SUBITO CI ACCORGEMMO
DELL’ASSENZA DELLE PORTE APPENA COSTRUITE, IMMEDIATAMENTE DOPO, LE
URLA DEL CONTADINO CI DISTOLSERO E SULLE PRIME IO, L’UNICO A PARLARE
SEMPRE IN ITALIANO E AD AVERE GROSSE DIFFICOLTA’ NEL CAPIRE IL DIALETTO
STRETTO GIOIESE , PENSAI VOLESSE RENDERCI PARTECIPI DELLA SCOMPARSA DEL
SUO FIDO CAGNOLINO DI NOME KIV POICHE’ CONTINUAVA A URLARE: KIV E’
MURT, KIV E’ MURT…
QUANTA TRISTEZZA, QUANTA DELUSIONE, QUANTA AMAREZZA, OLTRE 40 ANNI
SPRECATI, GETTATI ALLE ORTICHE, DILAPIDATI. CI PARLAVANO DEL RE INETTO,
DELLA FERMEZZA DEL DUCE, QUEST’ULTIMO ALCUNI LO OSANNAVANO E
AVREBBERO DATO TRANQUILLAMENTE UN BRACCIO UNA GAMBA PUR DI FARLO
RESUSCITARE, ALTRI LO AVREBBERO VOLENTIERI DISSOTTERRATO PER POTERLO
NUOVAMENTE SCANNARE CON LE PROPRIE MANI, CI PARLAVANO DEGLI ORRORI
DELLA PRIMA E SECONDA GUERRA MONDIALE ORIGINATE DA CASUS BELLI CHE
OGGI FAREBBE RIDERE I POLLI, CON TUTTO IL RISPETTO PER IL GIOVANISSIMO
FRANCESCO FERDINANDO E CONSORTE PRIMA E PER LA INCOLPEVOLE
POPOLAZIONE POLACCA, DOPO, CI PARLAVANO DELLA FAME, DELLE MALATTIE,
DELLE SOFFERENZE PIU’ DISPARATE, MA NOI CAPIVAMO POCO O NIENTE, TANTO
LA NUTELLA E LA COCA COLA ERANO ORMAI ALLE PORTE. POI GRAZIE AL
FAMOSO PIANO MARSHALL E ALLA NECESSITA’ DI RICOSTRUIRE, ARRIVA IL
TANTO ATTESO BOOM ECONOMICO E TUTTA LA MISERIA, TUTTE LE GUERRE,
TUTTE LE SOFFERENZE, DI COLPO SCOMPAIONO, COMPRESI I MILIONI DI EBREI
SOPPRESSI NEI VARI CAMPI DI CONCENTRAMENTO. E QUALE MEDICINA MIGLIORE
2. PER INDURRE LE MASSE A DIMENTICARE, SE NON UNO SPORT ACCESSIBILE A
TUTTI E UNA MUSICA NUOVA COME QUELLA DEI BEATLES E ROLLING STONES
EGREGIAMENTE GESTITA DA HENRY KISSINGER.
UN DOVEROSO RICORDO VA ALLA SQUADRA DEL TORINO CON BEN 10 GIOCATORI
NAZIONALI TRA CUI IL PAPA’ DI SANDRO MAZZOLA, SCOMPARSA IL 4 MAGGIO 1949
A SUPERGA E A TUTTI QUEI CALCIATORI SCOMPARSI TRAGICAMENTE NEL CORSO
DI QUESTI 40 ANNI IN PRIMIS IL PIU’ UMILE FRA TUTTI, GAETANO SCIREA. UN
ALTRO DOVEROSO RICORDO VA A TUTTI I CALCIATORI CHE COME I VARI E
STUPENDI PERSONAGGI DI FUTBOL HANNO INTESO IL GIOCO DEL CALCIO E LO
SPORT IN GENERE ESCLUSIVAMENTE UN MEZZO PER DISTINGUERSI DAGLI ALTRI
CON IL SACRIFICIO FISICO E UNA ENORME FORZA DI VOLONTA’.
SULLA ATTUALE ORGANIZZAZIONE DEL FOOTBALL MONDIALE, DEGLI INGAGGI,
DEGLI STIPENDI, E NON ULTIMO DEL CALCIO SCOMMESSE, PER RISPETTO ALLE
PERSONE SOPRA CITATE STENDO UN VELO PIETOSO, MA ALLO STESSO TEMPO MI
PIACEREBBE PENSARE A UN RITORNO IN TV A RETI UNIFICATE, DI QUEL CARO
CONTADINO, IL QUALE RIVOLTO AI VARI BLATTER, PLATINI, ETC ETC RENDESSE
ANCHE LORO PARTECIPI DELLA PERDITA DEL FIDO CAGNOLINO CON UN
UNIVERSALE E INEQUIVOCABILE “KIV E’…”!
Vito Difino