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TITOLO
CORSO BASE
DI
PHOTOSHOP
LEZIONE
TEORICA_4
COLORE
Il colore è la percezione visiva generata dai segnali nervosi che
i fotorecettori della retina inviano al cervello quando assorbo-
no le radiazioni elettromagnetiche di determinate lunghezze
d’onda e intensità nel cosiddetto spettro visibile o luce.
COLORE
RUOTA COLORI
Colori Primari: è un insieme
ristretto di colori (in natu-
ra Rosso, Giallo e Blu) dalla
cui combinazione si può ot-
tenere, con un’accettabile
approssimazione, qualsiasi
altro colore (secondari, ter-
ziari,ecc..). Possono esse-
re colori primari additivi o
primari colori sottrattivi a
seconda che la tecnica di
combinazione usata sia ad-
ditiva o sottrattiva.
COLORE
SINTESI ADDITIVA (schermo)
La sintesi additiva, prende in considera-
zione RGB, cioè i 3 colori primari della
luce che si trovano a metà e ai due estre-
mi dello spettro della luce e si utilizza
per tutte le periferiche digitali.
Perché solo le digitali?
Perché c’è una fonte luminosa bianca.
Infatti i file delle macchine fotografiche
sono in RGB, i file che salvate per il web
idem come anche per le riviste digitali. Chi utilizza i colori nu-
mericamente sa che i valori sono da 0 a 255 per i valori RGB e
con questi si ottengono i vari colori. La somma dei tre valori
crea la luce bianca.
COLORE
SINTESI SOTTRATTIVA (stampa)
La sintesi sottrattiva, prende in conside-
razione i 3 colori CMY, colori secondari in
RGB e primari in stampa. Sono colori pig-
mento che sovrapposti in stampa dan-
no il nero, o meglio percepiamo il colore
nero in quanto questi pigmenti sovrap-
posti non riflettono nessuna lunghezza
d’onda.
Per problemi relativi alla stampa, si ag-
giunge anche la lastra del nero (lastra Key) in maniera da otte-
nere un nero reale e non opaco. Inoltre si risparma utilizzando
un colore a parte, con meno problematiche di registro dei co-
lori e di asciugatura degli inchiostri.
PROFILO COLORE
Il profilo colore o ICC è la carta d’identità associata ad un file
o ad una periferica. Ogni dispositivo che registra o produce
immagini a colori può avere un profilo ICC associato.
È importante che ogni immagine o file grafico venga salvato
con il suo profilo incorporato altrimenti i colori appariranno e
verranno stampati in maniera diversa.
Ogni profilo occupa uno spazio colore all’interno di un mo-
dello chiamato CIE Lab. La modalità Lab copre così l’intero
spettro visibile dall’occhio umano e lo rappresenta in modo
uniforme. Esso permette quindi di descrivere l’insieme dei co-
lori visibili indipendentemente da qualsiasi tecnologia grafica.
In questo modo esso comprende la totalità dei colori RGB e
CMYK, ragione per cui i software come Photoshop usano que-
sta modalità per passare da un modello di rappresentazione
ad un altro.
PROFILO COLORE
Differenze tra spazi colore (Modello CIE Lab)
PROFILO COLORE
Associazioni profili colore
PROFILO COLORE
PROFILI PIÙ IMPORTANTI
sRGB
Lo spazio colore sRGB è stato introdotto da Microsoft e HP
perché rappresentai colori riproducibili con le più comuni pe-
riferiche digitali (monitor e stampanti consumer). Lo spazio
colore sRGB include però solo il 35% dei colori visibili dall’oc-
chio umano e solitamente è assegnato alle immagini realizza-
te con macchine fotografiche consumer. I monitor standard
hanno un profilo colore molto simile ad sRGB e non pemetto-
no perciò una corretta visualizzazione di tutti i colori riprodu-
cibili in stampa, in particolare i verdi e i blu scuri. Rispetto ad
Adobe RGB questo profilo è molto ridotto e non ci permette
perciò di ottenere dei risultati ottimali utilizzandolo come
spazio di lavoro impostato nei programmi di grafica.
PROFILO COLORE
Adobe RGB (1998)
È uno spazio colore progettato da Adobe nel 1998 per la vi-
sualizzazione a schermo dei colori ottenibili con i sistemi di
stampa CMYK professionali. Lo spazio colore Adobe RGB con-
tiene circa il 50% dei colori visibili dall’occhio umano ed ha
un gamut più ampio rispetto allo spazio sRGB. È lo spazio di
editing consigliato per i file RGB e viene assegnato alle imma-
gini realizzate con macchine fotografiche professionali. Adobe
RGB è un profilo che, utilizzato nella realizzazione dei file di
grafica, permette di ottenere i risultati migliori in termini di
colore riproducibile.
PROFILO COLORE
ProPhoto RGB
Introdotto dalla Kodak, è l’unico spazio in grado di contenere
tutti i colori registrasbili dalle migliori reflex.
Da usare sempre a 16 bit, può essere utilizzato per l’editing
(cioè la correzione) di immagini fotografiche provenienti da un
RAW Converter. Secondo Bruce Fraser, nell’85% dei casi non è
nemmeno necessario usare un intento di rendering percettivo
durante la stampa, basta un colorimetrico relativo.
Riesce addirittura a catturare colori fuori dallo spettro del no-
stro visibile.
PROFILO COLORE
Coated FOGRA27
Questo profilo è diventato famoso in quanto è lo standard
quando hai a che fare con la stampa offset su carta patinata.
Questo profilo è importante anche nel caso della stampa di-
gitale in quanto la maggior parte dei lavori di grafica profes-
sionali, realizzati ad esempio dalle agenzie di comunicazione,
è realizzata in base a questo profilo. Spesso i lavori di grafica
vengono creati per la stampa offset di volantini e brochure e
in contemporanea vengono preparati i file per la stampa digi-
tale per fiere, espositori, adesivi, ecc…
A un file in modalità CMYK senza un profilo incorporato, è per-
ciò utile sia assegnato il profilo Coated FOGRA27.
PROFILO COLORE
In linea generale...
sRGB: adatto per immagini web e fotografie amatoriali.
Adobe RGB (1998): adatto per convertire le immagini in CMYK.
ProPhoto RGB: adatto per fotografie ad alta qualità (da 16 bit).
Come spazio colore risulta superiore ad Adobe RGB.
Coated FOGRA27: adatto per stampe standard.
PROFILO COLORE
Vari profili su modello CIE Lab
PROFILO COLORE
INTENTI DI RENDERING
Quando un colore cade al di fuori del gamut dello spazio di
stampa (il totale dei colori che possono essere riprodotti dalla
stampante) si dice che quel colore è stato tagliato. Significa
che quel colore non verrà riprodotto in uscita e, se i colori ta-
gliati sono molti, allora la nostra stampa mancherà di sfuma-
ture. Gli intenti di rendering (cioè del modo di riprodurre) ci
danno dei metodi per rappresentare dei colori che altrimenti
sarebbero lasciati fuori dallo spazio colore di stampa.
Dobbiamo tenere presente che il cervello umano è migliore
nel valutare i rapporti tra i colori che non il loro valore assolu-
to. Per cui, se il rapporto tra i colori rimane costante, l’imma-
gine finale sembrerà molto simile all’originale e non ci rende-
remo conto di cosa si è perso. Gli intenti di rendering dicono
al sistema in che modo gestire le relazioni tra i colori.
PROFILO COLORE
I quattro intenti principali sono:
- Percettivo: è ideale per le immagini fotografiche in cui sono
presenti numerosi colori fuori gamma e corrisponde allo stan-
dard utilizzato nell’industria tipografica giapponese;
- Colorimetrico Assoluto: permette di mantenere la precisione
cromatica a scapito delle relazioni tra i colori; è indicato per
simulare l’output su un determinato dispositivo;
- Colorimetrico Relativo: permette di conservare meglio i colori
originali rispetto all’intento Percettivo. È lo standard utilizza-
to per la stampa in America del nord ed Europa;
- Saturazione: è indicato per la grafica aziendale, ad esempio
per la realizzazione di diagrammi e grafici, in cui l’intensità dei
colori ha la priorità rispetto alla precisione delle relazioni tra i
colori.
PROFILO COLORE
Finestra ‘Converti in profilo’ con intenti di rendering

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Gos Corso Photoshop - Teoria colore

  • 2. COLORE Il colore è la percezione visiva generata dai segnali nervosi che i fotorecettori della retina inviano al cervello quando assorbo- no le radiazioni elettromagnetiche di determinate lunghezze d’onda e intensità nel cosiddetto spettro visibile o luce.
  • 3. COLORE RUOTA COLORI Colori Primari: è un insieme ristretto di colori (in natu- ra Rosso, Giallo e Blu) dalla cui combinazione si può ot- tenere, con un’accettabile approssimazione, qualsiasi altro colore (secondari, ter- ziari,ecc..). Possono esse- re colori primari additivi o primari colori sottrattivi a seconda che la tecnica di combinazione usata sia ad- ditiva o sottrattiva.
  • 4. COLORE SINTESI ADDITIVA (schermo) La sintesi additiva, prende in considera- zione RGB, cioè i 3 colori primari della luce che si trovano a metà e ai due estre- mi dello spettro della luce e si utilizza per tutte le periferiche digitali. Perché solo le digitali? Perché c’è una fonte luminosa bianca. Infatti i file delle macchine fotografiche sono in RGB, i file che salvate per il web idem come anche per le riviste digitali. Chi utilizza i colori nu- mericamente sa che i valori sono da 0 a 255 per i valori RGB e con questi si ottengono i vari colori. La somma dei tre valori crea la luce bianca.
  • 5. COLORE SINTESI SOTTRATTIVA (stampa) La sintesi sottrattiva, prende in conside- razione i 3 colori CMY, colori secondari in RGB e primari in stampa. Sono colori pig- mento che sovrapposti in stampa dan- no il nero, o meglio percepiamo il colore nero in quanto questi pigmenti sovrap- posti non riflettono nessuna lunghezza d’onda. Per problemi relativi alla stampa, si ag- giunge anche la lastra del nero (lastra Key) in maniera da otte- nere un nero reale e non opaco. Inoltre si risparma utilizzando un colore a parte, con meno problematiche di registro dei co- lori e di asciugatura degli inchiostri.
  • 6. PROFILO COLORE Il profilo colore o ICC è la carta d’identità associata ad un file o ad una periferica. Ogni dispositivo che registra o produce immagini a colori può avere un profilo ICC associato. È importante che ogni immagine o file grafico venga salvato con il suo profilo incorporato altrimenti i colori appariranno e verranno stampati in maniera diversa. Ogni profilo occupa uno spazio colore all’interno di un mo- dello chiamato CIE Lab. La modalità Lab copre così l’intero spettro visibile dall’occhio umano e lo rappresenta in modo uniforme. Esso permette quindi di descrivere l’insieme dei co- lori visibili indipendentemente da qualsiasi tecnologia grafica. In questo modo esso comprende la totalità dei colori RGB e CMYK, ragione per cui i software come Photoshop usano que- sta modalità per passare da un modello di rappresentazione ad un altro.
  • 7. PROFILO COLORE Differenze tra spazi colore (Modello CIE Lab)
  • 9. PROFILO COLORE PROFILI PIÙ IMPORTANTI sRGB Lo spazio colore sRGB è stato introdotto da Microsoft e HP perché rappresentai colori riproducibili con le più comuni pe- riferiche digitali (monitor e stampanti consumer). Lo spazio colore sRGB include però solo il 35% dei colori visibili dall’oc- chio umano e solitamente è assegnato alle immagini realizza- te con macchine fotografiche consumer. I monitor standard hanno un profilo colore molto simile ad sRGB e non pemetto- no perciò una corretta visualizzazione di tutti i colori riprodu- cibili in stampa, in particolare i verdi e i blu scuri. Rispetto ad Adobe RGB questo profilo è molto ridotto e non ci permette perciò di ottenere dei risultati ottimali utilizzandolo come spazio di lavoro impostato nei programmi di grafica.
  • 10. PROFILO COLORE Adobe RGB (1998) È uno spazio colore progettato da Adobe nel 1998 per la vi- sualizzazione a schermo dei colori ottenibili con i sistemi di stampa CMYK professionali. Lo spazio colore Adobe RGB con- tiene circa il 50% dei colori visibili dall’occhio umano ed ha un gamut più ampio rispetto allo spazio sRGB. È lo spazio di editing consigliato per i file RGB e viene assegnato alle imma- gini realizzate con macchine fotografiche professionali. Adobe RGB è un profilo che, utilizzato nella realizzazione dei file di grafica, permette di ottenere i risultati migliori in termini di colore riproducibile.
  • 11. PROFILO COLORE ProPhoto RGB Introdotto dalla Kodak, è l’unico spazio in grado di contenere tutti i colori registrasbili dalle migliori reflex. Da usare sempre a 16 bit, può essere utilizzato per l’editing (cioè la correzione) di immagini fotografiche provenienti da un RAW Converter. Secondo Bruce Fraser, nell’85% dei casi non è nemmeno necessario usare un intento di rendering percettivo durante la stampa, basta un colorimetrico relativo. Riesce addirittura a catturare colori fuori dallo spettro del no- stro visibile.
  • 12. PROFILO COLORE Coated FOGRA27 Questo profilo è diventato famoso in quanto è lo standard quando hai a che fare con la stampa offset su carta patinata. Questo profilo è importante anche nel caso della stampa di- gitale in quanto la maggior parte dei lavori di grafica profes- sionali, realizzati ad esempio dalle agenzie di comunicazione, è realizzata in base a questo profilo. Spesso i lavori di grafica vengono creati per la stampa offset di volantini e brochure e in contemporanea vengono preparati i file per la stampa digi- tale per fiere, espositori, adesivi, ecc… A un file in modalità CMYK senza un profilo incorporato, è per- ciò utile sia assegnato il profilo Coated FOGRA27.
  • 13. PROFILO COLORE In linea generale... sRGB: adatto per immagini web e fotografie amatoriali. Adobe RGB (1998): adatto per convertire le immagini in CMYK. ProPhoto RGB: adatto per fotografie ad alta qualità (da 16 bit). Come spazio colore risulta superiore ad Adobe RGB. Coated FOGRA27: adatto per stampe standard.
  • 14. PROFILO COLORE Vari profili su modello CIE Lab
  • 15. PROFILO COLORE INTENTI DI RENDERING Quando un colore cade al di fuori del gamut dello spazio di stampa (il totale dei colori che possono essere riprodotti dalla stampante) si dice che quel colore è stato tagliato. Significa che quel colore non verrà riprodotto in uscita e, se i colori ta- gliati sono molti, allora la nostra stampa mancherà di sfuma- ture. Gli intenti di rendering (cioè del modo di riprodurre) ci danno dei metodi per rappresentare dei colori che altrimenti sarebbero lasciati fuori dallo spazio colore di stampa. Dobbiamo tenere presente che il cervello umano è migliore nel valutare i rapporti tra i colori che non il loro valore assolu- to. Per cui, se il rapporto tra i colori rimane costante, l’imma- gine finale sembrerà molto simile all’originale e non ci rende- remo conto di cosa si è perso. Gli intenti di rendering dicono al sistema in che modo gestire le relazioni tra i colori.
  • 16. PROFILO COLORE I quattro intenti principali sono: - Percettivo: è ideale per le immagini fotografiche in cui sono presenti numerosi colori fuori gamma e corrisponde allo stan- dard utilizzato nell’industria tipografica giapponese; - Colorimetrico Assoluto: permette di mantenere la precisione cromatica a scapito delle relazioni tra i colori; è indicato per simulare l’output su un determinato dispositivo; - Colorimetrico Relativo: permette di conservare meglio i colori originali rispetto all’intento Percettivo. È lo standard utilizza- to per la stampa in America del nord ed Europa; - Saturazione: è indicato per la grafica aziendale, ad esempio per la realizzazione di diagrammi e grafici, in cui l’intensità dei colori ha la priorità rispetto alla precisione delle relazioni tra i colori.
  • 17. PROFILO COLORE Finestra ‘Converti in profilo’ con intenti di rendering