1. Giacomo
Geroldi
Nuove
tecnologie
dell’arte,
NT_1A
Accademia
di
belle
arti
Santagiulia
Brescia
Paper
2:
CINEMA
E
VIDEOCLIP

2. SCHOOL OF ROCK
School
of
Rock
è
un
film
del
2003
diretto
da
Richard
Linklater,
un
regista
interessato
generalmente
a
film
indipendenti
e
minimali;
questo,
invece,
è
una
commedia
musicale,
sceneggiata
da
Mike
White
appositamente
per
Jack
Black,
che
ne
è
il
protagonista.
Linklater,
pur
non
avendo
mai
lavorato
a
videoclip
musicali
e
quindi
senza
esperienze
in
campo
musicale,
nella
sequenza
che
ho
deciso
di
analizzare,
ha
richiamato
lo
stile
proprio
del
videoclip.
Il
protagonista
Dewey
Finn
è
uno
squattrinato
musicista
che,
privo
di
successo,
sogna
di
diventare
un
dio
del
rock.
Un
giorno,
fingendosi
il
suo
coinquilino,
nonché
ex
membro
della
sua
vecchia
band,
ottiene
un
posto
da
supplente
in
una
delle
più
rigide,
rinomate
e
ricche
scuole
elementari
della
sua
città.
Tuttavia,
il
“Sig.S”,
interessato
solo
dal
guadagno,
si
rivela
un
insegnante
pigro
e
noncurante
delle
regole
e
delle
norme
che
i
bambini
tentano
di
spiegargli.
Un
giorno,
aggirandosi
per
la
scuola,
passa
per
caso
davanti
al
laboratorio
musicale
e
notando
le
enormi
doti
dei
ragazzi,
decide
di
fondare
un
gruppo
con
questi
alunni
per
partecipare
a
una
sfida
tra
rock
band.
Facendo
ascoltare
canzoni
e
mostrando
video
di
band
storiche,
i
ragazzi
cominciano
ad
emozionarsi
all'idea
e
si
appassionano
al
tutto.
Una
volta
divisi
i
ruoli
della
band,
Dewey
fa
in
modo
che
tutto
sia
fatto
senza
che
la
fiscalissima
preside
lo
venga
a
sapere.
Dopo
varie
vicissitudini,
il
gruppo
partecipa
alla
battaglia
tra
le
band,
ma
la
gara
viene
vinta
dai
No
Vacancy,
la
ex
band
di
Dewey.
Al
pubblico
tuttavia,
genitori
allarmati
inclusi,
è
piaciuta
talmente
tanto
l'esibizione
degli
School
of
Rock
che
ne
chiede
a
gran
voce
il
bis.
Il
film
finisce
con
una
scena
in
cui
il
gruppo
suona
nell’appartamento
dove
vive
il
maestro
e
si
ha
una
specie
di
vera
School
of
Rock
lasciando
supporre
che
Dewey
sia
riuscito
a
trovare
un
lavoro
serio
senza
trascurare
la
sua
passione.
La
sequenza
che
ho
deciso
di
analizzare
presenta
molti
elementi
che
richiamano
lo
stile
dei
videoclip.
La
sequenza
in
questione
(minuto
47:30),
mostra
il
supplente
Dewey
alle
prese
con
l’insegnamento
del
rock
ai
suoi
alunni.

3.
Le
scene
che
compaiono
in
questa
“clip”,
sono
accompagnate
dalla
canzone
“My
Brain
Is
Hanging
Upside
Down”
dei
Ramones.
Come
spesso
ripete
il
maestro,
il
rock
è
resistere
al
potere
(
figura
che
viene
associata
alla
preside
della
scuola)
e
proprio
per
questo
motivo
è
stata
scelta
questa
canzone
in
quanto
è
un
chiaro
attacco
al
potere.
Le
immagini
di
questa
sequenza,
unite
alla
canzone,
creano
un
videoclip
perfetto
per
lo
stile
del
film.
I
videoclip
possono
utilizzare
differenti
forme
stilistiche
ed
espressive
per
commentare
visivamente
il
brano
musicale.
In
questo
caso,
il
videoclip
crea
un
minifilm
narrativo,
infatti,
si
avvale
di
sequenze
animate
che
rappresentano
eventi
connessi.
Lista
delle
scene
in
successione:
 La
lavagna
con
i
nomi
dei
gruppi
più
famosi;
 Gli
alunni
che
ascoltano
e
prendono
appunti;
 Dewey
insegna
all’alunno
come
suonare
la
batteria;
 Le
bambine
fanno
le
prove
del
balletto;
 Il
supplente
insegna
alla
propria
alunna
come
comportarsi
al
basso;
 L’alunno
crea
la
coreografia;
 Fa
vedere
come
comportarsi
sul
palco
al
chitarrista
del
gruppo;
 Un
altro
alunno
crea
i
vestiti
che
saranno
utilizzati
nella
battaglia
finale;
 La
bambina
studia
un
libro
su
come
gestire
le
band;
 Il
chitarrista
che
fa
le
prove
a
casa;
 Dewey
mostra
come
muoversi
mentre
si
suona
la
tastiera;
 Vengono
mostrati
altri
video
di
gruppi
famosi;
 Il
supplente
si
esercita
con
le
ballerine.
Gli
elementi
di
videoclip
sono
vari.
• Essendo
l’elemento
più
importante
della
sequenza,
la
canzone
dei
Ramones,
è
in
primo
piano.
A
un
certo
punto
si
sente
la
voce
del
supplente
che
parla
con
il
batterista
del
gruppo,
ma
avendo
un
tono
molto
basso,
non
interferisce
con
la
canzone
e
rimane
in
secondo
piano;
• Le
inquadrature,
che
hanno
come
soggetto
il
supplente
e
gli
alunni,
sono
sempre
in
movimento.
Durante
le
riprese,
non
ci
sono
pause
in
modo
tale
da
non
interrompere
il
ritmo
che
c’è
tra
la
canzone
in
primo
piano
e
le
immagini;
La
preside

4.
• Ci
sono
molti
cambi
di
scena.
Questi
non
seguono
un
filo
logico
preciso,
ma
sono
una
serie
di
scene
messe
in
sequenza.
Durante
questi
cambi
di
scena,
il
regista
ha
deciso
di
applicare
un
effetto
di
dissolvenza
delle
immagini
per
non
rendere
troppo
netto
il
cambiamento
delle
scene;
• Nella
scena
del
balletto
delle
bambine
possiamo
notare
che,
il
ballo
di
queste,
sembra
andare
a
tempo
con
la
musica
in
primo
piano,
mentre
il
resto
delle
altre
immagini
non
corrisponde
al
ritmo
del
brano.
• Altro
elemento
importante
è
il
tempo.
Infatti,
come
accade
nei
videoclip,
storie
che
dovrebbero
durare
giorni
o
settimane,
si
svolgono
in
tempi
relativamente
brevi,
di
pochi
minuti,
come
il
tempo
trascorso
per
insegnare
il
rock
ai
ragazzi.
Grazie
a
questa
sequenza,
lo
spettatore
è
proiettato
direttamente
nell’entusiasmo
dei
ragazzi
e
del
loro
supplente,
rendendo
il
film,
apparentemente
semplice,
coinvolgente
e
formativo.
Attraverso
questo
videoclip
si
comprende
come
la
musica
sia
un
mezzo
eccezionale,
oggi
come
2000
anni
fa,
per
cambiare
il
mondo,
o
almeno
crederci.
Scena:
47:30
minuti
Streaming
Video:
http://www.nowvideo.ch/video/ne7yy65z4dlym