L'esperienza dell'Azienda pubblica servizi alla persona ASP AMBITO 9 di Jesi nel settore dell'housing sociale. Gli interventi messi in campo a sostegno dell'utenza per:
a) evitare di perdere l'alloggio;
b) la ricerca di un nuovo alloggio;
c) gli alloggi nella povertà estrema.
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RSA. L'EVOLUZIONE NORMATIVA NAZIONALE E LA CLASSIFICAZIONE DELLE REGIONI
Housing sociale e lotta alla povertà
1. HOUSING SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA’
L’ESPERIENZA DELL’ ASP AMBITO 9
Dott. Franco Pesaresi
Direttore ASP AMBITO 9 Jesi
Ancona, 21 Febbraio 2019
Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “ASP Ambito 9”
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3. L’HOUSING SOCIALE
• Le politiche di housing sociale costituiscono strumenti
potentissimi nelle politiche di contrasto della povertà e del
disagio sociale.
• Nella nostra esperienza locale le azioni/politiche possono
essere classificate in tre tipologie in relazione alle necessità
del cittadino in difficoltà:
1 – azioni per evitare di perdere l’alloggio;
2 – azioni per la ricerca di un nuovo alloggio;
3 – azioni per la povertà estrema.
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5.
- Sostegno economico per il pagamento del canone
di locazione (anche arretrati) attraverso:
- Contributo per mantenimento dell’abitazione (700-
1200 €) (20.487 € per 36 utenti nel 2018 nel comune di Jesi).
- REI (Reddito di Inclusione)
- L. 431/1998 (gestita dai singoli comuni)
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CONTRIBUTI PER AFFITTO
6. ATTIVITA’ DI MEDIAZIONE
Quando ci sono morosità importanti
rinegoziamo il contratto di affitto con i
proprietari (come attività di mediazione)
con rimodulazione del canone
e definizione del nostro intervento (per la
sostenibilità futura).
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8. 8
GESTIONE DEGLI ALLOGGI DI EDILIZIA POPOLARE (ERAP)
Dal prossimo maggio partirà la gestione per conto del Comune di Jesi.
In prospettiva gestione delle graduatorie per tutti i Comuni dell’Ambito IX.
Regolamento e gestione in stretta relazione al regolamento degli alloggi di
emergenza.
GESTIONE GRADUATORIE ALLOGGI DI EMERGENZA
Gestite da qualche anno. Costante aggiornamento. Priorità per vere situazioni
di emergenza.
Veri alloggi di transizione di emergenza
No alla loro gestione come se alloggi ERAP (cambi per dimensione famiglia
ecc.)
Alloggi anche non perfetti
Sistema funziona se ci sono assegnazioni periodiche di alloggi
Erap.
GESTIONE APPARTAMENTI PUBBLICI
9. ALLOGGI COLLETTIVI ASP PER
SITUAZIONI DI EMERGENZA
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ALLOGGIO SOCIALE PER ADULTI IN DIFFICOLTA’ “CASTIGLIONI” -
CINGOLI
L’alloggio può ospitare fino ad un massimo di n. 9 persone in
situazione di disagio. Stanze da letto con spazi comuni per la
cucina e il refettorio.
Durata accoglienza mesi tre prorogabile per ulteriori tre.
COMUNITA’ ALLOGGIO PER MADRI E GESTANTI CON FIGLI A CARICO
“NAUSICAA”
L’accoglienza è temporanea: iI periodo previsto è di n. 6 mesi con
possibilità di proroga.
La Comunità può ospitare fino a n. 6 donne con i propri figli. Stanze
da letto con spazi comuni.
10. Sostegno economico per la stipula di un nuovo
contratto di locazione attraverso:
- Prestiti per la caparra (max 1.200 €) (alimentato dalle
somme restituite dei prestiti) (27.200 € per 18 utenti nel 2018 nel
comune di Jesi);
- eventuale contributo avvio pagamento canone di
affitto (13 nel 2017 nel comune di Jesi);
- REI (Reddito di Inclusione)
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CONTRIBUTI PER AFFITTO
11. MODALITA’ DI REPERIMENTO DEGLI
ALLOGGI PRIVATI
C’è un problema di gestione degli alloggi privati con
le famiglie in situazione di grave difficoltà personale
e/o economica. Per questo:
• ASP non paga stanze d’albergo;
• ASP non paga l’affitto ai privati proprietari di case;
• ASP non garantisce pagamento affitto.
Il denaro per l’affitto viene sempre dato all’utente.
Vantaggi e svantaggi (prevalgono i vantaggi)
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12. LA RICERCA ATTIVA DELL’ALLOGGIO
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“PROGETTO ABITARE “ in collaborazione con CICSENE
Il Progetto ha previsto l’attivazione di interventi a sostegno dell'abitare rivolti sia ai
soggetti fragili a rischio di povertà ma che tutelino al contempo i proprietari degli
alloggi, disponibili a collaborare. Gli strumenti previsti per la realizzazione di
questo Progetto a supporto dei locatori e locatari sono stati: il Piano Mutualistico
Salvaffitto (polizza) e le agevolazioni sulla locazione.
Il progetto ha trovato difficoltà nell’attuazione pratica dovuta alle soglie di reddito
per l’accesso al piano mutualistico .
PROGETTO “JESI ABITA” con finanziamento della Fondazione CARIVERONA
Con il finanziamento della Fondazione è stato istituito un fondo di garanzia per far
fronte alla morosità di famiglie in difficoltà economica, al fine di prevenire
l’attivazione della procedura di sfratto esecutivo, anche favorendo l’ingresso in un
nuovo alloggio; laddove il nucleo interessato non abbia i requisiti per accedere alla
polizza salvasfratti. Tale contributo rappresenta un prestito al nucleo familiare in
difficoltà che si impegna in forma scritta a restituire la cifra erogata (o una parte di
essa), attraverso un piano di rientro personalizzato.
13. GESTIONE SFRATTI
• Asp non partecipa mai all’atto dello sfratto nonostante le
insistenze di ufficiali giudiziari, avvocati, forze dell’ordine.
• ASP interviene prima con gli interventi illustrati in
precedenza. Quando lo sfratto non si può evitare:
– Convochiamo prima dello sfratto la famiglia: presentiamo una
proposta/progetto alla famiglia (la stessa viene sottoscritta) per:
– Reperire un nuovo alloggio;
– Valutare inserimento presso strutture di accoglienza;
– Avviare attività di mediazione con il proprietario per sanare il
debito e rinegoziare il contratto di locazione (utilizzo di
contributi economici).
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15. CENTRO DI PRONTA ACCOGLIENZA PER
ADULTI IN DIFFICOLTA’ “CASA DELLE GENTI”
Inaugurato nel dicembre del 2015, offre temporaneamente ospitalità
ed assistenza a maggiorenni in grave disagio sociale ed abitativo.
La struttura , stanze da letto e spazio comune per i pasti, può
accogliere fino a n. 16 persone (uomini).
I tempi dell’accoglienza sono per un periodo massimo di 15 giorni
eventualmente ripetibile per non più di 3 volte nell’arco di un anno.
Nell’anno 2017 sono stati ospitati n. 277 utenti di cui n. 113 italiani
(40,79%). L’età degli ospiti è la seguente:
- n. 75 ospiti dai 31 ai 55 anni
- n. 34 over 55 anni
- n. 4 tra i 18 ei 30 anni
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16. LINEE DI INDIRIZZO PER IL CONTRASTO
ALLA GRAVE EMARGINAZIONE ADULTA
Le Linee di indirizzo propongono gli approcci
cosiddetti HOUSING LED E HOUSING FIRST;
questi partono dal concetto di “casa” come
diritto e come punto di partenza dal quale la
persona senza dimora deve ripartire per avviare
un percorso di inclusione sociale.
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17. HOUSING LED E HOUSING FIRST
• Con Housing led si fa riferimento a servizi,
finalizzati sempre all’inserimento abitativo, ma di
più bassa intensità. Rivolte a persone non
croniche. Molto lavoro su formazione e
reinserimento nel mondo del lavoro. Mini-alloggi
e convivenze per un numero limitato di persone
con spazi e servizi comuni.
• Con housing first si identificano tutti quei servizi
basati su due principi : la casa come diritto
fondamentale e il case management per percorsi
di integrazione sociale.
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18. ALLOGIO SOCIALE PER ADULTI IN
DIFFICOLTA’ “CASA ALLEANZA»
Inaugurato a fine 2018, offre ospitalità ed assistenza a cittadini di
sesso maschile, maggiorenni, italiani o stranieri in grave situazione di
disagio sociale ed abitativo, favorendo il loro recupero e reinserimento
sociale tramite l’elaborazione di un progetto finalizzato al
raggiungimento di una autonomia socio-economica.
Per utenti provenienti dal centro di pronta accoglienza.
La struttura conta n. 2 camere da letto e uno spazio comune, può
ospitare max n. 6 persone (uomini). La struttura garantisce anche i
pasti. Attualmente 4 ospiti.
L’accoglienza può durare al massimo n. 12 mesi.
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19. CONCLUSIONI
• Occorrono politiche fortemente integrate sia verticalmente che
orizzontalmente per essere efficaci. Purtroppo l’integrazione spesso
non c’è o è di difficile realizzazione. Occorre lavorare su questo.
• Difficile fare politiche se non riparte la realizzazione di alloggi
popolari pubblici. Anche accelerando i processi di vendita degli
alloggi attuali agli inquilini. Riserva di posti per alcune categorie.
• Politiche di housing per le povertà estreme sono le più impegnative
anche dal punto di vista economico. Il pubblico non abbastanza
presente. Per questo occorre avere una linea di finanziamento
regionale dedicata ed adeguata per consolidare l’esistente e coprire
tutti i territori.
• Formazione integrata per uscire dagli approcci burocratici e
tradizionali.
• Grande difficoltà per gli stranieri per trovare case in affitto. Bisogna
trovare soluzioni.
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